www.italiagrafica.com ISSN 0021-2784 - Anno LXIII - Mensile - Poste Italiane Spa - Sped. in abbon. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Organo Ufficiale dell Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici Speciale Carta Certificazione forestale: le opportunità per gli stampatori Management Kaizen e Lean Production per imparare a «vedere» l azienda Nasce Federgrafica Tendenze nel post-stampa Prove tecniche di Reach
di Rocco D Errico Rocco D Errico Laureato in Lettere, indirizzo Archeologico con tesi sulla fotografia digitale in archeologia, fotografo e grafico, si occupa di fotografia digitale, fotoritocco e prestampa. Specializzato nella gestione delle immagini per la stampa offset e nella realizzazione di foto digitali di still-life e di opere d arte, lavora come consulente per la prestampa presso il centro stampa dell Università La Sapienza. L IMAGING SI RINNOVA E AMPLIA I PROPRI ORIZZONTI «fotografia» di Drupa Pervasiva a Düsseldorf la presenza delle soluzioni per la fotografia, che si riconferma una grande protagonista, mostrando come l ottimizzazione delle immagini in prestampa ricopra un ruolo fondamentale per tutto il workflow produttivo. Drupa non è la Photokina e, quindi, la fotografia in senso stretto dovrebbe avere poco spazio in questa fiera. Ciononostante l era della fotografia digitale sembra aver ampliato l offerta dei prodotti fotografici anche al settore della prestampa e della stampa. Molte soluzioni in Drupa possono infatti far parte di un workflow di produzione e ottimizzazione delle immagini fotografiche per lo stampato finale. Infatti, se nell era della fotografia analogica il fotografo demandava al cromista e alla fotolito il compito di preparare l immagine per la stampa, oggi ha la possibilità di avere il pieno controllo di questo processo. L acquisizione delle immagini con lo scatto digitale consente di avere subito un prodotto pronto per le elaborazioni successive e inserisce da subito il fotografo, che lo voglia o meno, nel workflow di prestampa. Così i mezzi necessari a litografi e fotografi per la produzione e il controllo delle immagini spesso sono gli stessi, entrambi si trovano coinvolti nello stesso flusso di lavoro che porterà alla stampa finale delle immagini. I monitor, i sistemi di profilazione e calibrazione di stampanti e schermi, i software di fotoritocco automatico, i Rip e le stampanti inkjet per le prove colore e i visori a norma per le stampe, sono strumenti comuni a entrambe le categorie professionali. Questi, a seconda dei casi, dovranno solo scegliere ciò che è più consono alla loro preparazione e alle loro esigenze. Questa situazione è apparsa chiara in Drupa e porterà molti operatori a drastici aggiornamenti culturali e tecnici, ma comunque oggi questa piccola rivoluzione è ben supportata da un ampia gamma di prodotti che faciliteranno il lavoro. Ecco allora una rapida presentazione di alcuni di questi prodotti che abbiamo visto e che ci hanno colpito. Software di ritocco automatico delle immagini L esigenza di ritoccare grandi volumi di immagini o di far lavorare operatori non esperti sulle immagini inviate per la stampa ha trovato un efficace risoluzione con alcuni programmi di fotoritocco automatico. La capacità di questi software di Il software per il fotoritocco automatico ClaroPremedia. luglio 2008 47
analizzare l immagine e ottimizzarla è notevole, si ottengono ottimi risultati in poco tempo. Difficilmente un operatore esperto farebbe meglio. I due software ClaroPremedia, versione server, e la sua versione ridotta ClaroSingle di Elpical [www.elpical.com] analizzano e correggono il contrasto luminoso, l equilibrio cromatico, la luminosità, i toni dell incarnato la risoluzione, la nitidezza delle immagini, sia i file nativi, sia le immagini presenti nei Pdf. L analisi delle immagini è molto completa e accurata, e risente sicuramente dell esperienza maturata dai tecnici dell azienda quando essa faceva ancora ColorMunki, il nuovo sistema di creazione dei profili di X-Rite. parte del colosso della fotografia Victor Hasselblad AB. Per esempio, quando il software applica la Maschera di contrasto, prende in considerazione vari parametri dell immagine come il rumore, lo sharpening già applicato, il contrasto luminoso, in modo da applicare la giusta quantità di sharpening. In entrambi i software si possono impostare i parametri della correzione e dell analisi delle immagini. La nuova versione di ClaroSingle ha implementato alcune funzioni della versione superiore ClaroPremedia, può interpretare i metadati, può convertire in scala di grigio, salvare in diversi formati, ricampionare e ridimensionare, e inoltre ha la capacità di segnalare le immagini che, nonostante il ritocco, vengono considerate corrotte, in modo da lasciare all operatore la decisione di ritoccarle ancora o di non usarle. ClaroPremedia ha la possibilità di far vedere in Photoshop le correzioni effettuate sulle immagini affiancando due finestre con la stessa immagine prima e dopo l intervento. Anche se il software non è più una novità, merita comunque una menzione la presenza in Drupa di Binuscan [www.binuscan.com] con il suo PhotoRetouch Pro, che è in grado di effettuare in maniera veloce ed efficiente il ritocco e l ottimizzazione di file immagine. Abbiamo provato le sue capacità e siamo rimasti impressionati in alcuni difficili casi di ottimizzazione di immagini rovinate, dove ha raggiunto risultati impensabili per un normale operatore. Visori per il softproof L esigenza di valutare le stampe sotto una luce controllata è oggi legata alla rappresentazione dei colori a monitor. Gli operatori vogliono vedere gli stessi colori sia a monitor sia nella stampa, e questo spesso è difficile proprio per la diversità della luce impiegata. I visori Just [www.just-normlicht.com] per softproof hanno la possibilità di essere calibrati in maniera da avere la stessa temperatura cromatica e la stessa luminosità del monitor. L operatore, grazie al software AdJust Monitor Calibration, riesce a calibrare il visore in poco tempo e molto facilmente grazie a un normale termocolorimetro. Se poi il monitor stesso viene inserito all interno del visore, abbiamo la quadratura del cerchio, stessa luce sul monitor, sulla stampa, e stessa temperatura cromatica tra la luce del monitor e quella del visore. La serie Just Color Communicator è di piccole dimensioni ed è adatta alla produzione degli studi grafici, mentre le Virtual proofstation sono vere e proprie cabine adatte ad ambienti di produzione. Monitor per la softproof e per il fotoritocco I monitor sono il fulcro della postproduzione digitale di immagini. Sono più importanti del computer stesso e consentono di vedere in maniera adeguata quale sarà il risultato finale e quindi di controllarlo. Un pessimo monitor sicuramente rovinerà l accuratezza di tutto un workflow di produzione d immagini. Le caratteristiche più importanti del monitor da softproof sono l accuratezza nella riproduzione dei colori, l uniformità di visione su tutta la sua superficie e la stabilità nel tempo. Nel caso dell uso del monitor da parte del fotografo si deve aggiungere un gamut ampio, il massimo possibile, per coprire il profilo Adobe RGB. Eizo [www.eizo.com] e Quato [www.quato.com] con i loro modelli top di gamma rispettivamente Eizo Color Edge Cg301W, CG241W, CG221, e Quato Intelli Proof 260 Excellence, IP 213 Excel, coprono quasi interamente il gamut dell Adobe RGB. Naturalmente tutti questi modelli sono a calibrazione hardware automatica e possono essere profilati con lo stesso software di calibrazione. La semplicità con cui questi monitor si calibrano e si profilano è impressionante, basta un termocolorimetro o uno spettrofotometro, si collega il monitor al computer tramite usb e si avvia il software, Color Navigator per Eizo, icolorprint per Quato, e in dieci minuti è tutto finito. Il software della Quato ha anche la possibilità di certificare il monitor per la softproof secondo i parametri Swop, e secondo le specifiche Ugra. Ormai la gestione del colore è una necessità, una realtà inevitabile e questi monitor si calibrano e si profilano da sé superando tutte le titubanze e le mancanze degli operatori. Il trend della produzione dei monitor da fotoritocco sembra andare sulle grosse dimensioni, 26-30 pollici, a dimostrazione che molti dei problemi tecnici che prima impedivano di realizzare monitor di qualità oltre i 22-23 pollici sono ormai superati. 48 luglio 2008
Spettrofotometro ColorMunki La possibilità di controllare i colori delle proprie immagini è un esigenza di tutti. Si stanno facendo sforzi in diversi settori delle arti grafiche per avere quella che chiameremo la «certezza del colore», ovvero la possibilità di produrre immagini e poi ottenere risultati in stampa prevedibili e certi. Per iniziare questo processo c è bisogno di monitor, software e stampanti adeguati, ma soprattutto bisogna saper calibrare, linearizzare, profilare i propri strumenti. Per questo c è bisogno di uno spettrofotometro e di un software di profilazione. Fino a oggi erano strumenti abbastanza costosi e anche un poco complessi da usare, oggi invece X-Rite [www.xrite.com] con il suo ColorMunki ha abbassato drasticamente i costi e semplificato le procedure. Questo spettrofotometro costa poco, compreso di software, ed è in grado di profilare sia monitor sia stampanti, in RGB e in CMYK. Il suo sistema è di facile utilizzo: si occupa da solo di tutte le fasi e deve per questo essere installato sul computer a cui è collegata la stampante. Non sarebbe infatti possibile misurare una test chart stampata con altro software su un altro computer. Il profilo della stampante viene creato con test chart di sole 50 patch, che sono molto grandi e quindi facili da leggere in striscia anche a mano libera. Creare un profilo di una stampante richiede pochi minuti e poco impegno. Certo, molte opzioni sono cristallizzate nel software, ma spesso proprio la semplicità di questi software è un arma vincente. Lo strumento è offerto in due differenti versioni: Design, per i grafici, Photo, per i fotografi. Ma le differenze sono più estetiche che sostanziali. Il difetto maggiore di questo strumento è il sistema chiuso in cui è inserito, non è possibile utilizzare lo strumento con altri software, con altre test chart, con stampanti in remoto ecc. ColorMunki è in grado di misurare la luce ambiente, ha inoltre la possibilità di profilare anche i videoproiettori e di misurare qualsiasi superficie colorata riportando i valori nelle palette dei software di grafica. Non è uno strumento altamente professionale, Sotto, i risultati ottenibili con le luci a fluorescenza di Medalight. Sopra, i visori a luce controllata della Just con la sonda per la calibrazione. ha evidenti limiti, ma con grande semplicità fornisce buoni risultati e va a colmare il vuoto tecnologico in quelle aziende che non effettuavano una gestione del colore con le periferiche tutte giustamente profilate. Luci fluorescenti Con la diffusione dello scatto in digitale e con il relativo abbassamento dei costi degli apparecchi fotografici reflex digitali, è proponibile anche per un agenzia grafica o per un centro stampa la realizzazione di semplici immagini di still-life, come per esempio la realizzazione di foto per un catalogo. Basta infatti un apparecchio reflex e un set di luci continue fluorescenti. La tecnologia digitale aiuta anche l inesperto fotografo a ottenere risultati accettabili, e la possibilità di regolare a piacimento senza alcun problema la temperatura cromatica dello scatto consente di utilizzare diversi tipi di fonti luminose senza nessun particolare accorgimento. Ricordiamo invece che con la pellicola bisognava usare le luci adatte e scegliere prima il film adeguato al tipo di luce usato oppure utilizzare i filtri di conversione, e inoltre occorreva conoscere un minimo di tecnica fotografica. Così quasi tutte le luci a fluorescenza utilizzate nelle arti grafiche per valutare lo stampato possono diventare ottime fonti luminose per la fotografia, le cabine di visione delle stampe luglio 2008 49
Il monitor ColorEdge Cg241W di Eizo inserito in un visore Just. diventano dei piccoli set da still-life. Medalight, che da sempre produce visori di tutti i tipi per diapositive, oggi ha adattato le sue luci a scopi fotografici, consentendo di allestire piccoli set con investimenti relativamente ridotti [www.gesswein.com]. Le possibilità di queste attrezzature, seppur inferiori alle luci flash professionali, sono notevoli, sicuramente sufficienti per la realizzazione di cataloghi di piccoli oggetti. Si possono produrre con facilità foto di qualità sufficiente per la stampa anche di soggetti difficili come i materiali metallici riflettenti che di solito richiedono gabbie di luce. La qualità cromatica di queste luci fluorescenti è buona, consumano poca energia, sono piccole e poco costose. La luce continua è inoltre facile da usare anche per il fotografo inesperto perché consente di vedere subito il risultato finale. Inoltre semplifica la determinazione dell esposizione che può essere calcolata in automatico con l esposimetro interno della fotocamera, senza ricorrere, come avviene per le luci lampo, a esposimetri esterni che sono costosi e richiedono conoscenze adeguate. I visori Medalight, abbinati a una reflex digitale e a un obbiettivo macro, possono essere usati per riprodurre in maniera più veloce e performante le diapositive, senza bisogno di scanner dedicati. La qualità di queste riproduzioni Il set fotografico di Canon e alcune stampa realizzate con la Epson GS6000. è sicuramente buona e sufficiente per la stampa. Stampanti inkjet fotografiche per b/n L attenzione al mercato fotografico a Drupa è testimoniata anche dalla scelta di Canon [www.canon.com] ed Epson [www.epson.com] di allestire veri e propri set fotografici, per la realizzazione di ritratti. Le immagini venivano stampate immediatamente in fiera dimostrando la facilità con cui si poteva ottenere stampe di qualità con le nuove stampanti e i nuovi software. Inutile dire che la qualità delle stampe inkjet dei plotter Canon ed Epson è già stupefacente, adesso però è stata migliorata notevolmente la stampa delle foto fine art in bianco e nero, con neri più profondi, grigi più neutri, maggiore dettaglio nelle luci e nelle ombre. Le due grandi aziende si stanno impegnando per accontentare anche il mercato fotografico artistico che richiede poche stampe, ma di grande qualità. Le stampanti grande formato Canon imageprograf ipf5100, formato A2, e imageprograf ipf6100, formato A1, per esempio, hanno ben 12 colori diversi di cui quattro, due neri e due grigi, dedicati solo al bianco nero. Anche Epson con le stampanti Stylus pro 9880, formato B0+, e Stylus pro 4880, formato A2, ha dedicato una particolare cura alle stampe b/n aggiungendo alla classica esacromia due tipi di nero, Matte e Photo, intercambiabili, e due tipi di grigio. Vedendo i risultati sembrerebbe che entrambe le aziende abbiano modificato i loro software di stampa per avere un bilanciamento più neutro dei grigi e dei neri. 50 luglio 2008