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Scheda 2 «Territorio e Turismo sostenibile» IL TERRITORIO TERRITORIO E CAMBIAMENTO CLIMATICO GREEN JOBS Formazione e Orientamento

LE 10 CATASTROFI NATURALI PIU SCONVOLGENTI DELL ULTIMO DECENNIO 1. Inondazioni in Asia, 2010 2. Alluvione in Pakistan, 2010: 300 vittime 3. Uragano Katrina, 2005 4. Tsunami nell Oceano Indiano, 2004: 230.000 mila morti 5. Terremoto dell Aquila, 2009: 308vittime, 1600 feriti, 10 milioni di danni 6. Terremoto di Haiti, 2010: 222.517 vittime 7. Terremoto e tsunami in Giappone, 2011: centinaia di vittime, esplosione della centrale di Fukushima 8. Eruzione del vulcano del ghiaccio Eyjafjallajokullin Islanda, 2010 9. Terremoto e tsunami in Indonesia, 2010 10. Terremoto in Birmania, 2010 2

Tutti i processi che modellano la superficie terrestre sono associati fra loro e legati alle condizioni climatiche che determinano gli effetti erosivi: per esempio le regioni caldo-umide sono caratterizzate da abbondanza di acqua e temperature elevate che provocano intensi processi di alterazione chimica delle rocce e quindi la loro graduale disgregazione. Il clima inoltre determina la selezione delle specie vegetali: nei deserti, lungo un corso di un fiume, persino su pendici della stessa montagna con esposizioni diverse è possibile trovare forte biodiversità floristica, con vegetazioni differenti, adattate a uno specifico clima o microclima. Per comprendere la relazione tra clima e vegetazione è utile fare riferimento a quattro concetti: associazione vegetale, successione, climax, vegetazione naturale potenziale. L associazione vegetale è la combinazione di specie che vivono in un determinato sito, che si ripete in modo più o meno regolare in luoghi diversi come conseguenza di condizioni ecologiche simili. Le associazioni vegetali evolvono nel tempo secondo una determinata successione verso una fase di maturazione massima chiamata climax, stadio finale oltre il quale non sono possibili ulteriori modificazioni. La successione è un processo attraverso il quale differenti comunità vegetali si sostituiscono l una all altra in uno stesso luogo. Il processo prosegue fino all'instaurarsi della comunità finale(matura, stabile). La profonda mutazione climatica che ha investito l intero pianeta si manifesta oggi attraverso un riscaldamento globale con rovinoso seguito di eventi meteorologici estremi e catastrofici. Questa emergenza riporta con forza al tema del modello di sviluppo e delle politiche territoriali, poiché le ricerche hanno individuato nell uomo e non più in cause naturali le origini di fenomeni metereologici catastrofici quali alluvioni ed esondazioni e sin qui l aumento delle conoscenze e la disponibilità di tecnologie non hanno creato benefici e non hanno modificato il trend degli effetti provocati dagli eventi naturali. L eccessiva urbanizzazione legata alla crescita della popolazione e lo spopolamento delle aree montane e rurali rappresentano fattori di indebolimento del territorio che rendono ancora più gravi gli impatti di questi eventi per le popolazioni. 3

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello degli impatti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità e sull agricoltura, dalla distribuzione della specie ai periodi di fioritura, dalle migrazioni degli uccelli alla modificazione degli areali di coltivazione di determinate colture agricole: zone con clima di tipo mediterraneo diventeranno tendenzialmente troppo calde per sostenere l'attuale produzione viticola, mentre quelle con clima attualmente più freddo potranno aumentarne l'insediamento proprio in virtù dell'incremento delle temperature. Per questo gli approcci di risposta agli effetti dei cambiamenti climatici debbono essere la mitigazione e l adattamento: gran parte delle vittime dovute a recenti eventi catastrofici si possono ascrivere ad un errato utilizzo del territorio da parte dell uomo. Le coste, anzitutto, che rappresentano uno spazio particolarmente vulnerabile a causa della graduale eliminazione di dune e fasce di vegetazione, che svolgevano una funzione di protezione dalla forza delle onde: l innalzamento del livello del mare, dovuto all aumento della temperatura, potrebbe determinare la sua graduale riconquista delle paludi costiere bonificate, con il seguito della ricomparsa di patologie che si ritenevano cancellate. Secondo alcuni modelli, entro il 2100 il livello medio del mare potrebbe crescere da 50 a 100 centimetri. Venezia, per definizione, è il simbolo di questo rischio: già ora ogni anno l acqua sale in media di 1,5-2 millimetri l anno, ma l'italia ha 7.500 chilometri di coste. La miriade di insediamenti umani in territori a rischio di frane, alluvioni, mareggiate o esondazioni, anche a causa dell aumento dei disboscamenti fino alla perdita delle pratiche di manutenzione dei fiumi, determinano una grave fragilità del territorio e quindi il peggioramento degli effetti dovuti ad eventi atmosferici"estremi. Al centro di questo scenario ci sono territori dove si espletano le attività umane principali e dove si addensa la popolazione: in questi luoghi gli effetti si presentano più severi per il prevalere dell artificiale sul naturale, dove la capacità di tenuta del territorio deve essere assicurata in misura quasi esclusiva dall uomo. L individuazione dei rischi ai quali sono esposti popolazioni e beni, la valutazione della loro vulnerabilità e la formulazione di strategie atte a contrastare il problema sono, di conseguenza, un banco di prova importante per garantire la qualità della vita delle popolazioni. 4

Se da un lato l uomo ha contribuito fortemente al cambiamento climatico, con i suoi consumi e le relative emissioni di gas serra, dall altro oggi deve mettere in campo meccanismi per la riduzione delle emissioni climalteranti (strategie di mitigazione) e meccanismi che rendano il territorio in grado di rispondere a impatti inevitabili, che anche con la mitigazione non potranno essere evitati(strategie di adattamento). La mitigazione è fondamentale, se si vuole sperare di limitare a 2 C l aumento della temperatura media del pianeta, ma fondamentale risulta anche l adattamento attraverso la protezione del territorio, delle infrastrutture e dell ambiente dagli effetti che è possibile prevedere. 5

CREDITI Materiale a cura del progetto La.Fem.Me Lavoro Femminile Mezzogiorno Italia Lavoro S.p.A. Rielaborazione a cura del progetto Increase Fonti: Symbola Fondazione per le Qualità Italiane Immagini: - Foto copertina: 1. James Monkeyyatlarge; 2. Fil.al; 3. Simada 2009 Aggiornamento Gennaio 2014 Per informazioni infolafemme@italialavoro.it servizi.prodottiformativi@italialavoro.it