27 aprile 2015. Lettura di un caso clinico da parte di. Paola Agnese Mauri Infermiera Ostetrica Ph.D MED/47



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27 aprile 2015 Lettura di un caso clinico da parte di Paola Agnese Mauri Infermiera Ostetrica Ph.D MED/47

Il caso: anamnesi materna Madre nata da parto a termine, con eutocia; 3200 g di peso alla nascita; allattata al seno in modo complementare fino al primo mese di vita e poi in modo artificiale; anamnesi patologica remota negativa.

Il caso: anamnesi materna 38 anni; laureata a ciclo unico in giurisprudenza; avvocato presso uno studio associato; coniugata; secondigravida, primipara (1 figlio di 3 anni, nato a 37 settimane, vivo e sano, non allattato al seno perchénon avevo latte ).

Il caso: anamnesi ostetrica attuale diagnosi di gravidanza alla 6 settimana con test di farmacia; confermata con prima visita di controllo alla 7 settimana di gravidanza presso studio privato di ginecologo, con ecografia che conferma epoca gestazionale; gravidanza seguita dallo stesso ginecologo con controlli ematochimicied ecografici ogni mese: gravidanza fisiologica; dopo aver sentito parere dell ostetrica durante il corso di accompagnamento alla nascita, riferisce di essere motivata a procedere con allattamento esclusivo al seno

Il caso: anamnesi ostetrica attuale L induzione del travaglio alla 35 6 settimana durante una visita di controllo dal ginecologo la donna chiede che le venga indotto il parto, in quanto èil 12 luglio e lei ha prospettato di andare in vacanza nel mese di agosto; il ginecologo le segnala che durante il mese di agosto sarà in ferie anche lui.

Il caso: anamnesi ostetrica attuale L andamento del travaglio

Il caso: anamnesi ostetrica attuale Il post partume puerperio vengono rimandate le cure neonatali dopo le prime due ore dalla nascita la madre riferisce di sentirsi molto stanca e una lieve cefalea a partire dalle 3 ore dopo il parto; l anestesista la invita a mantenere la posizione supina e si pratica terapia infusionaleper lieve cefalea post peridurale ; la donna resta al letto (si alza solo per andare al bagno) e non realizza rooming-infull timein quanto riferisce che ha bisogno di dormire la notte.

Le criticitàdel caso La madre non èstata allattata al seno in modo esclusivo e il suo primo figlio non èriuscita ad allattarlo perché non aveva latte Questa volta riferisce di essere particolarmente motivata a procedere con un allattamento esclusivo 1. Meedya S, Fahy K, Kable A. 2010. Factors that positively influence breastfeeding duration to 6 months: a literature review. Women Birth. 23(4):135-45.

1. Meedya S, Fahy K, Kable A. 2010. Factors that positively influence breastfeeding duration to 6 months: a literature review. Women Birth. 23(4):135-45.

Le criticitàdel caso La donna chiede che le venga indotto il parto; viene applicata un analgesia epidurale precoce; durante il travaglio sono mantenute la postura supina alternata a quella semiseduta Viene applicata la perfusione ossitocicae si praticano tre manovre di Kristeller 2. Anim-Somuah M, Smyth RM, Jones L. 2011. Epidural versus non-epidural or no analgesia in labour. Cochrane Database Syst Rev. 7;(12). 3. Sng BL, Leong WL, Zeng Y, Siddiqui FJ, Assam PN, Lim Y, Chan ES, Sia AT. 2014. Early versus late initiation of epidural analgesia for labour. Cochrane Database Syst Rev. 9;(10). 4. Kemp E, Kingswood CJ, Kibuka M, Thornton JG. 2013. Position in the second stage of labour for women with epidural anaesthesia. Cochrane Database Syst Rev. 31;(1). 5. Wiklund I, Norman M, Uvnäs-Moberg K, Ransjö-Arvidson AB, Andolf E. 2009. Epidural analgesia: breast-feeding success and related factors. Midwifery. 25(2):e31-38.

AUTHORS' CONCLUSIONS: Epidural analgesia appears to be effective in reducing pain during labour. However, women who use this form of pain relief are at increasedrisk of having an instrumental delivery. Epidural analgesia had no statistically significant impact on the risk of caesarean section, maternal satisfaction with pain relief and long-term backache and did not appear to have an immediate effect on neonatal status as determined by Apgarscores. Further research may be helpful to evaluate rare but potentially severe adverse effects of epidural analgesia on women in labourand long-term neonatal outcomes. 2. Anim-Somuah M, Smyth RM, Jones L. 2011. Epidural versus non-epidural or no analgesia in labour. Cochrane Database Syst Rev. 7;(12).

AUTHORS' CONCLUSIONS: There is predominantly high-quality evidence that early or late initiation ofepidural analgesia for labour have similar effects on all measured outcomes. However, various forms of alternative pain relief were given to women who were allocated to delayed epidurals to cover that period of delay, so that is it hard to assess the outcomes clearly. We conclude that for first time mothers in labourwho request epidurals for pain relief, it would appear that the time to initiate epidural analgesiais dependent upon women's requests. 3. Sng BL, Leong WL, Zeng Y, Siddiqui FJ, Assam PN, Lim Y, Chan ES, Sia AT. 2014. Early versus late initiation of epidural analgesia for labour. Cochrane Database Syst Rev. 9;(10).

AUTHORS' CONCLUSIONS: There are insufficient data to say anything conclusive about theeffect of position for the second stage oflabourfor women withepidural analgesia. Women with anepiduralshould be encouraged to use whatever position they find comfortable in the second stage oflabour. Future research should involve large trials of positions that women can maintain and predefined endpoints. One large trial is ongoing. 4. Kemp E, Kingswood CJ, Kibuka M, Thornton JG. 2013. Position in the second stage of labour for women with epidural anaesthesia. Cochrane Database Syst Rev. 31;(1).

5. Wiklund I, Norman M, Uvnäs-Moberg K, Ransjö-Arvidson AB, Andolf E. 2009. Epidural analgesia: breast-feeding success and related factors. Midwifery. 25(2):e31-38.

5. Wiklund I, Norman M, Uvnäs-Moberg K, Ransjö-Arvidson AB, Andolf E. 2009. Epidural analgesia: breast-feeding success and related factors. Midwifery. 25(2):e31-38.

5. Wiklund I, Norman M, Uvnäs-Moberg K, Ransjö-Arvidson AB, Andolf E. 2009. Epidural analgesia: breast-feeding success and related factors. Midwifery. 25(2):e31-38.

5. Wiklund I, Norman M, Uvnäs-Moberg K, Ransjö-Arvidson AB, Andolf E. 2009. Epidural analgesia: breast-feeding success and related factors. Midwifery. 25(2):e31-38.

5. Wiklund I, Norman M, Uvnäs-Moberg K, Ransjö-Arvidson AB, Andolf E. 2009. Epidural analgesia: breast-feeding success and related factors. Midwifery. 25(2):e31-38.

6. Herrera-Gómez A, García-Martínez O, Ramos-Torrecillas J, De Luna-Bertos E, Ruiz C, Ocaña- Peinado FM. 2015. Retrospective study of the association between epidural analgesia during labour and complications for the newborn. Midwifery. [Epub ahead of print]

6. Herrera-Gómez A, García-Martínez O, Ramos-Torrecillas J, De Luna-Bertos E, Ruiz C, Ocaña- Peinado FM. 2015. Retrospective study of the association between epidural analgesia during labour and complications for the newborn. Midwifery. [Epub ahead of print]

6. Herrera-Gómez A, García-Martínez O, Ramos-Torrecillas J, De Luna-Bertos E, Ruiz C, Ocaña- Peinado FM. 2015. Retrospective study of the association between epidural analgesia during labour and complications for the newborn. Midwifery. [Epub ahead of print]

Conclusions: Randomized controlled trials suggest that elective induction of labor at 41 weeks of gestation and beyond may be associated with a decrease in both the risk of cesarean delivery and of meconium-stained amniotic fluid. The evidence regarding elective induction of labor prior to 41 weeks of gestation is insufficient to draw any conclusion. There is a paucity of information from prospective RCTs examining other maternal or neonatal outcomes in the setting of elective induction of labor. Observational studies found higher rates of cesarean delivery with elective induction of labor, but compared women undergoing induction of labor to women in spontaneous labor and were subject to potential confounding bias, particularly from gestational age. Such studies do not inform the question of how elective induction of labor affects maternal or neonatal outcomes. Elective induction of labor at 41 weeks of gestation and potentially earlier also appears to be a cost-effective intervention, but because of the need for further data to populate these models our analyses are not definitive. Despite the evidence from the prospective, RCTs reported above, there are concerns about the translation of such findings into actual practice, thus, there is a great need for studying the translation of such research into settings where the majority of obstetric care is provided. 7. Caughey AB et al. 2009. Maternal and Neonatal Outcomes of Elective Induction of Labor Rockville (MD): Agency for Healthcare Research and Quality (US).

Le criticitàdel caso Viene effettuato il pelle a pelle Il neonato non si attacca nelle prime ore La donna èstanca, ha cefalea La donna non tiene con sèil neonato 24 su 24 (lascia il neonato al nido di notte)

Strategie Il sostegno a questa donna dovràessere: intensivo; valorizzare la motivazione ad allattare; aiutare la donna a trovare possibili atteggiamenti corporei per l allattamento al seno, nonostante la stanchezza e la cefalea