Corpi Idrici Significativi secondo il D.Lgs 152/99 Normativa vigente fino al 2008 COSA SONO Il D.Lgs. 152/99 e s.m.i. definisce corpi idrici "significativi" i corpi idrici, superficiali e sotterranei, che per le loro caratteristiche fisiche devono essere sottoposti ad attività conoscitive e di monitoraggio. Il decreto individua, per tali corpi idrici, gli obiettivi minimi di qualità ambientale e le azioni di tutela necessarie al raggiungimento o al mantenimento degli obiettivi prefissati. I corpi idrici superficiali significativi, così come stabiliti dall'all.1 del D.Lgs. 152/99, comprendono: corsi d'acqua naturali di primo ordine con bacino idrografico di superficie maggiore a 200 km 2 ; corsi d'acqua naturali di ordine superiore con bacino idrografico di superficie maggiore a 400 km 2 ; laghi naturali aperti o chiusi, ampliati, regolati aventi superficie dello specchio non inferiore a 0,5 km 2 ; canali artificiali che restituiscono almeno in parte le proprie acque in corpi idrici naturali superficiali e che presentano portata superiore a 3 m 3 /s; laghi artificiali e invasi con bacino di alimentazione interessato da attività antropiche che ne possono compromettere la qualità e aventi superficie non inferiore a 1 Km 2 o volume di invaso non inferiore a 5 Mm 3. Il Decreto stabilisce inoltre che devono essere censiti, monitorati e classificati anche tutti quei corpi idrici che: per valori naturalistici e paesaggistici o per particolari utilizzazioni in atto, hanno rilevante interesse ambientale; per il carico inquinante da essi convogliato, possono avere un'influenza negativa rilevante sui corpi idrici significativi. QUALI SONO La Regione Umbria, con DGR 80 del 30 gennaio 2002, ha individuato i corpi idrici significativi sulla base dei criteri sopra elencati. La tabelle illustrano i corpi idrici superficiali significativi all'interno di ciascun sottobacino. Sottobacino Corsi d'acqua Canali artificiali Alto Tevere Medio Tevere Basso Tevere Chiascio Topino-Marroggia Nestore Paglia Chiani Nera Fiume Tevere, fino alla confluenza con il f. Chiascio Fiume Tevere, fino alla confluenza con il f. Paglia Fiume Tevere, fino al confine con la regione Lazio Fiume Chiascio Fiume Topino Fiume Timia Torrente Marroggia Torrente Beverone Torrente Nestore Fiume Paglia Torrente Chiani Fiume Nera Fiume Corno Fiume Velino Canale Medio Nera Canale Recentino Corsi d'acqua e canali artificiali individuati come corpi idrici significativi ai sensi D.Lgs 152/99. DGR 80/2002
Sottobacino Laghi naturali Invasi artificiali Medio Tevere Lago di Corbara Basso Tevere Lago di Alviano Topino-Marroggia Palude di Colfiorito Lago di Arezzo Trasimeno Lago Trasimeno Nera Lago di Piediluco Lago di S.Liberato Lago dell'aia Laghi naturali e artificiali individuati come corpi idrici significativi ai sensi D.Lgs 152/99. DGR 80/2002 Cartina Corpi Idrici MONITORAGGIO La rete di monitoraggio dei corpi idrici significativi ai fini della definizione della qualità ambientale A partire dall'anno 2000, è stata attivata, nella regione Umbria, una rete di monitoraggio in discreto per il controllo della qualità dei corpi idrici superficiali significativi in funzione del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale (D.Lgs 152/99, All. 1). Tale rete di monitoraggio, che nasce da una selezione delle stazioni di prelievo precedentemente individuate secondo i criteri dettati dalla Legge 319/76 (Legge Merli), è costituita complessivamente da 44 punti, di cui 36 sui corsi d'acqua e 8 sui laghi. Il monitoraggio dei corsi d'acqua significativi Ai fini della classificazione della qualità dei corsi d'acqua, il D.Lgs 152/99 prevede l'esecuzione di analisi sulla matrice acquosa e sul biota, che possono essere integrate da indagini sui sedimenti e da test di tossicità, qualora ne ricorra la necessità. Le analisi sulla matrice acquosa riguardano il rilevamento di parametri chimico-fisici di base e di parametri addizionali. La determinazione dei parametri di base (Allegato 1, tab. 4) è obbligatoria e viene effettuata a cadenza mensile. In Tab. 5 viene riportato l'elenco dei parametri di base monitorati sui corsi d'acqua regionali. Tab. 5 - Parametri di base monitorati sui corsi d'acqua regionali Portata (m 3 /s) PH Solidi sospesi (mg/l) Temperatura ( C) Conducibilità (µs/cm, 20 C) Durezza (mg/l di CaCO 3 ) Azoto totale (N mg/l) Azoto ammoniacale (N mg/l) (o) Azoto nitrico (N mg/l) (o) Ossigeno disciolto (mg/l) (o) BOD 5 (O 2 mg/l) (o) COD (O 2 mg/l) (o) Ortofosfato (P mg/l) Fosforo totale (P mg/l) (o) Cloruri (Cl - mg/l) - Solfati (SO - 4 mg/l) Escherichia coli (UFC/100 ml) (o) (o) con tale simbolo sono indicati i parametri macrodescrittori utilizzati per la classificazione Relativamente alle determinazioni sul biota, vengono effettuate a cadenza stagionale analisi sulle comunità di macroinvertebrati bentonici attraverso il rilievo dell'indice Biotico Esteso (I.B.E.). L'applicazione dell'i.b.e. consente di fornire un giudizio sintetico e di facile interpretazione complementare ai controlli chimico-fisici, sulla qualità dell'ambiente fluviale. Tale determinazione è obbligatoria ai sensi del D.Lgs 152/99 e viene eseguita su tutte le stazioni della rete di monitoraggio dei corsi d'acqua.
Per quanto riguarda i parametri addizionali (Tab. 1, All. 1 del D.Lgs 152/99), le attività di monitoraggio effettuate precedentemente all'entrata in vigore del D. Lgs. 152/99 sul reticolo idrografico umbro, non ha mai evidenziato la presenza di tali sostanze o gruppi di sostanze. Per questo motivo, il monitoraggio dei microinquinanti è stato limitato ai corpi idrici selezionati sulla base dell'analisi delle criticità conseguenti all'uso del territorio. Il monitoraggio dei laghi significativi La rete di monitoraggio istituita per il controllo della qualità delle acque dei laghi naturali e degli invasi, individuati come corpi idrici significativi, è composta da 8 stazioni. La localizzazione delle stazioni di monitoraggio è stata effettuata secondo i criteri dettati dall'all. 1 del D.Lgs 152/99. Per i laghi di Corbara, Arezzo e Piediluco il campionamento viene eseguito, così come previsto dalla norma per laghi di profondità inferiore a 50 metri, lungo la colonna d'acqua a tre diverse altezze: in superficie, a metà e in profondità. Per il Lago Trasimeno caratterizzato da bassa profondità delle acque, il campionamento viene effettuato lungo la colonna d'acqua in superficie e in profondità. L'invaso di Alviano e la palude di Colfiorito, infine, vengono campionati solo in superficie, dalla riva. Per l'invaso dell'aia, individuato anch'esso come corpo idrico significativo, il monitoraggio è attivo solo a partire dall'anno 2006. Il monitoraggio non è invece ad oggi ancora stato attivato per l'invaso di S. Liberato. Ai fini della definizione dello stato di qualità ambientale dei laghi, il D.Lgs. 152/99 prevede l'esecuzione di analisi solo sulla matrice acquosa, che possono essere integrate da indagini sui sedimenti, sul biota e da saggi biologici a medio e lungo termine, qualora ne ricorra la necessità. Anche in questo caso, le analisi sulla matrice acquosa riguardano il rilevamento di parametri chimico-fisici di base e parametri addizionali. La determinazione dei parametri di base (Tab. 10, All. 1 del D. Lgs. 152/99) è obbligatoria e il campionamento viene effettuato semestralmente, una volta nel periodo di massimo rimescolamento ed uno in quello di massima stratificazione. In Tab. 6 viene riportato l'elenco dei parametri di base monitorati su laghi ed invasi regionali. Tab. 6 - Parametri di base monitorati nei laghi ed invasi regionali Alcalinità (mg/l Ca(HCO 3 ) 2 ) PH Temperatura ( C) Conducibilità Elettrica Specifica (µs/cm, 20 C) Clorofilla "a" (µg/l) (o) Azoto nitroso (N µg/l) Azoto totale (N mg/l) Azoto ammoniacale (N mg/l) Azoto nitrico (N mg/l) Ossigeno disciolto (mg/l) Trasparenza (m) (o) Ossigeno ipolimnico (% di saturazione) (o) Ortofosfato (P µg/l) Fosforo totale (P µg/l) (o) (o) con tale simbolo sono indicati i parametri macrodescrittoti utilizzati per la classificazione Per quanto riguarda i microinquinanti organici ed inorganici (Tab. 1, All. 1 del D. Lgs. 152/99), il monitoraggio di tali sostanze viene effettuato, sempre a cadenza semestrale, solo per le stazioni del Lago Trasimeno. Il set di microinquinanti determinati viene progressivamente modificato in funzione dei risultati delle stesse analisi e di considerazioni sulla distribuzione nel territorio delle fonti di emissione degli inquinanti. Gruppi di parametri per i quali non siano stati rilevati superamenti dei limiti di sensibilità strumentale per periodi significativi di monitoraggio vengono eliminati dal set e sostituiti con nuovi gruppi di parametri. Anche per i laghi, lo stato di qualità ambientale viene definito sulla base dello stato ecologico e dello stato chimico del corpo idrico. Il sistema di classificazione dello stato ecologico introdotto dal D.Lgs. 152/99 (All. 1) è stato successivamente modificato ed integrato dal DM n. 391 del 29 dicembre 2003. La classificazione dei laghi relativa agli anni precedenti all'uscita del decreto è stata pertanto ridefinita alla luce dei nuovi criteri introdotti dal decreto stesso. Per i microinquinanti, ovvero le sostanze chimiche pericolose indicate nell'all. 1 del D.Lgs. 152/99, la ricerca di tali sostanze è limitata alle sole stazioni del lago Trasimeno, dove non sono stati mai registrati valori superiori a quelli previsti dalla direttiva 76/464/CEE. Nelle altre stazioni del reticolo regionale il monitoraggio dei microinquinanti viene omesso, poiché non sussistono le condizioni ambientali che potrebbero giustificare la presenza di tali sostanze. STATO AMBIENTALE E DATI DI MONITORAGGIO Stato ambientale dei corsi d'acqua significativi Lo stato di qualità ambientale viene definito sulla base dello stato ecologico e dello stato chimico del corpo idrico. Lo stato ecologico rappresenta l'espressione della complessità e integrità dell'ecosistema acquatico, alla cui definizione
contribuiscono sia i parametri di base, relativi allo stato trofico e al bilancio dell'ossigeno, sia la composizione della comunità macrobentonica espressa dal valore dell'indice Biotico Esteso. In particolare, tra i parametri chimico fisici e microbiologici di base, vengono indicati i parametri macrodescrittori da utilizzare per il calcolo del Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (L.I.M.), che si ottiene sommando i punteggi relativi a tali parametri, considerando il 75 percentile della serie di dati. Per il calcolo del valore di IBE, il decreto prevede di effettuare la media dei singoli valori rilevati durante l'anno nelle quattro campagne di misura, che possono essere distribuite stagionalmente o in funzione del regime idrologico del corso d'acqua indagato. Il risultato peggiore tra quelli derivati dalle valutazioni relative ad I.B.E. e L.I.M. esprime la classe di stato ecologico da attribuire alla sezione in esame e al tratto di corso d'acqua da essa rappresentato. Tab. 16 - Definizione dello Stato Ecologico per i corsi d'acqua significativi Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 IBE ³ 10 8-9 6-7 4-5 1-2-3 LIM 480-560 240-475 120-235 60-115 <60 Fonte: D. Lgs. 152/99 Lo stato chimico viene definito in base alla presenza di microinquinanti ovvero di sostanze chimiche pericolose indicate nell'all. 1 del decreto. Al fine della attribuzione dello stato di qualità ambientale del corso d'acqua, i dati relativi allo stato ecologico vengono rapportati con i dati relativi alla presenza degli inquinanti chimici, secondo lo schema riportato in Tab. 17. Tab. 17 - Definizione dello Stato di qualità Ambientale per i corsi d'acqua significativi Concentrazione inquinanti di cui alla Tabella 1 Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Valore Soglia ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCADENTE PESSIMO > Valore Soglia SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE PESSIMO Fonte: D. Lgs. 152/99 e s.m.i. Per tutti i corsi d'acqua significativi presenti sul territorio regionale viene presentata la classificazione annuale elaborata sulla base dei criteri dettati dal D. Lgs. 152/99. Inoltre vengono presentati i risultati del calcolo del SECA (Stato Ecologico dei Corsi d'acqua) e del SACA (Stato Ambientale dei Corsi D'acqua) basato sui dati relativi al periodo di monitoraggio antecedente all'entrata in vigore del D. Lgs. 152/99 (anni 1997-2000). Viene infine presentata la classificazione dei corsi d'acqua adottata dalla Regione Umbria con il Piano di Tutela delle Acque, relativa al periodo 2002-2003 per i corsi d'acqua e 2004 per i laghi. Stato ambientale dei laghi significativi Per la definizione dello stato ecologico (SEL), viene valutato lo stato trofico dei laghi attraverso quattro parametri macrodescrittori individuati tra i parametri chimico-fisici di base: clorofilla "a", trasparenza, percentuale di saturazione dell'ossigeno ipolimnico e fosforo totale. Per ogni parametro viene individuato un livello di appartenenza secondo le tabelle riportate nell'all. A del DM n. 391 del 29 dicembre 2003; l'attribuzione della classe dello stato ecologico viene effettuata attraverso la normalizzazione dei livelli ottenuti per i singoli parametri. Lo stato chimico viene definito in base alla presenza di microinquinanti, ovvero di sostanze chimiche pericolose indicate nell'all. 1 del D.Lgs. 152/99. Al fine della attribuzione dello stato di qualità ambientale dei laghi (SAL), i dati relativi allo stato ecologico vengono rapportati con i dati relativi alla presenza degli inquinanti chimici, secondo lo schema riportato in tab. 18
Tab. 18 - Definizione dello Stato di qualità Ambientale per i laghi Stato Ecologico Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Concentrazione inquinanti di cui alla Tabella 1 Valore Soglia ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCADENTE PESSIMO > Valore Soglia SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE PESSIMO Fonte: D. Lgs. 152/99 Per tutti i laghi significativi presenti sul territorio regionale viene presentata la classificazione annuale elaborata, a partire dall'anno 2000, sulla base dei criteri dettati dal D. Lgs. 152/99.