L IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE NEL SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE IN OUTSOURCING, LA QUALIFICAZIONE DEGLI ADDETTI E PERCORSI FORMATIVI



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MANUALE DELLA QUALITÀ

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2 CORSO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO LA STERILIZZAZIONE DEI FERRI CHIRURGICI IN OUTSOURCING Lucca, 22/23 Giugno 2005 L IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE NEL SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE IN OUTSOURCING, LA QUALIFICAZIONE DEGLI ADDETTI E PERCORSI FORMATIVI A cura di C. GUERRIERI 1

La direttiva europea 93/42 responsabilizza l'azienda ospedaliera che svolge autonomamente tutte le fasi del processo di sterilizzazione del materiale, utilizzato in attività di prevenzione, diagnosi e cura. La trasformazione delle strutture sanitarie degli ultimi anni ha portato anche a prestare maggiore attenzione alla qualità e le aree di applicazione degli indicatori della qualità sulla sterilizzazione sono: 1. Obiettivi generali 2. Organizzazione del personale 3. Formazione e aggiornamento 4. Linee guida 5. Documentazione 6. Servizi e attrezzature La tendenza attuale è che le Aziende Sanitarie puntano alla sterilizzazione in outsourcing, quindi a dare in appalto il servizio a centrali di sterilizzazione esterne, con l'auspicio di ottimizzare le prestazioni in termini di efficienza, qualità e sicurezza, di definire costi predeterminati e obiettivi di risultato, nonché di avere garantiti i sistemi di controllo. Ma cosa deve fare un'azienda sanitaria quando decide di esternalizzare il servizio di sterilizzazione per fare si che vengano rispettati gli obiettivi, sia di sicurezza del paziente che di sicurezza dell'operatore? E' assolutamente evidente che deve pretendere di controllare le competenze di chi poi erogherà il servizio, e quindi del personale addetto alla sterilizzazione. Il fattore personale diventa un elemento centrale: l'azienda appaltatrice va controllata già nelle fasi di selezione e assunzione del personale, fornendogli un'analisi sistematica delle posizioni da ricoprire, con individuazione dei fattori critici, di successo nell'espletamento delle mansioni, onde identificare le conoscenze e le abilità che si richiedono per ognuna di esse. Ripercorrendo rapidamente la normativa, già il DPR 225/74, all'art. 2 comma 8, sanciva che "all'infermiere Professionale spetta il compito della disinfezione e della sterilizzazione del materiale per l'assistenza diretta o indiretta al malato". All'interno del nuovo profilo professionale (D. Lgs. 739/94) è possibile trovare la stessa indicazione, anche se espressa in modo diverso; infatti, all'art. 1 della Legge 739/94 è specificato che l'infermiere Professionale è "responsabile dell'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa". La funzione essenziale è la "prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e 2

l'educazione sanitaria". Inoltre, l'infermiere partecipa all'identificazione dei bisogni di salute ed assistenza ("individuali e collettivi"), "pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico" individualmente o in collaborazione con gli altri Operatori sanitari e sociali, potendosi avvalere anche dell'operato di personale di supporto. Tra i compiti di carattere organizzativo e amministrativo dell'infermiere, vi è anche quello della "custodia delle apparecchiature e delle dotazioni di reparto". La custodia del materiale include anche la manutenzione e conservazione delle apparecchiature in condizioni di efficienza tali da poter essere utilizzate sempre al meglio. Il Capo-sala ha come funzione quella di coordinare l'attività dei propri collaboratori, utilizzando piani di lavoro senza avere responsabilità diretta e personale nell'effettuare i controlli delle varie apparecchiature ma provvedendo all'adeguata organizzazione dei suddetti, da parte dei collaboratori stessi; tale attività può effettuarla predisponendo gli strumenti più idonei per una puntuale e precisa verifica; ad esempio, se un apparecchio non funziona, sarà possibile risalire al responsabile del mancato controllo attraverso le registrazioni periodiche. Si vuole ricordare che l'operatore sanitario "Infermiere Professionale" è responsabile diretto di ciò che fa e di ciò che fa fare ai collaboratori di supporto (ad esempio l'operatore Tecnico Addetto all'assistenza, art.40 - D.P.R. n. 384 del 28/11/90; operatore socio sanitario). Il modello regionale di formazione iniziale per il conseguimento della qualifica di Operatore Socio- Sanitario è regolato dalla delibera di Giunta Regionale n 986 del 5 giugno 2001 in attuazione delle linee guida di cui alla delibera di Giunta Regionale 1404/2000. Nella delibera oltre alla descrizione del modello di formazione e alle modalità attuative sono riportati i moduli formativi divisi in modulo di base e modulo professionalizzante. Nell ambito del modulo professionalizzante nell area di attività 3: realizzazione di attività operative di assistenza di base rientra una unità formativa capitalizzabile (UFC 3.05) denominata Curare l igiene degli ambienti, delle apparecchiature e degli strumentari. Nella UFC è riportato il risultato atteso/attività, le competenze, i contenuti formativi relativi all attività di sterilizzazione e la durata indicativa sia della formazione teorica che dello stage. Formazione teorica Presentazione scheda area di attività 3 UFC 3.05 (scheda allegata) 3

Formazione pratica Presentazione scheda di valutazione del tirocinio (scheda del tirocinio sulle competenze tecnico professionali) (scheda allegata) La formazione sulla sterilizzazione è quindi contemplata nel percorso formativo di base ma anche e soprattutto a livello pratico rimane superficiale. Infatti le sedi di tirocinio individuate nell ambito sanitario sono unità operative di chirurgia e medicina in quanto più adeguate al raggiungimento degli obiettivi complessivi del tirocinio. Non sono contemplate, quali sedi di tirocinio, le sale operatorie dove invece la sterilizzazione è un processo fondamentale e che quindi richiede una formazione specifica che viene recuperata nel percorso di formazione permanente successivamente presentato. L assegnazione di compiti e la supervisione del personale di supporto è responsabilità dell infermiere. Tutte le decisioni relative all assegnazione dei compiti devono essere basati: - sul principio fondamentale della tutela della salute e della sicurezza della persona assistita; - sulla consapevolezza che il personale di supporto è preparato per aiutare e non sostituire l infermiere; - sul presupposto che ogni atto assegnato deve rispondere a standard definiti. In sintesi ripercorrendo rapidamente la normativa ( DPR. 225/74 e D. Lgs. 739/94) ne deriva che l'infermiere è la figura a cui compete la sterilizzazione del materiale per l'assistenza diretta e indiretta del malato ed è anche responsabile di quello che fa fare ai collaboratori di supporto (OTA/OSS). Considerati però gli elevati e delicati obiettivi del servizio e l'evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, diventa legittimo che l'azienda richieda professionisti con certificazione di specifica competenza e conoscenza. Nel prossimo futuro le aziende potranno puntare su una maggiore professionalità espressa dagli infermieri specializzati. Infatti alla luce dei progetti di formazione post-base nati in seguito al D.M. 739/94 che istituisce il profilo professionale dell'infermiere, sono individuate diverse aree specialistiche tra cui l'area critica nell'ambito 4

della quale trova spazio il Master di primo livello "Assistenza infermieristica in Area Critica" Il master è articolato in 4 indirizzi di cui uno per l area chirurgica che sviluppa le competenze specifiche per lavorare in sala operatoria. Accertato che l'azienda appaltatrice abbia acquisito le professionalità più idonee, l'azienda Sanitaria deve verificare che venga predisposto ed effettuato un percorso formativo per gli operatori addetti alla sterilizzazione, e fare in modo che l'azienda appaltatrice lo renda trasparente all'ente Cliente. L'azienda appaltatrice deve predisporre e garantire un "Piano di formazione permanente" che coinvolga tutti gli operatori. L'aggettivo permanente identifica una triplice valenza del Piano di formazione: "permanente" poiché coinvolge tutto l'iter professionale di ogni collaboratore, dal suo welcoming in azienda fino alla sua affermazione lavorativa e professionale, passando attraverso delle tappe ben definite di addestramento, approfondimento e specializzazione delle sue conoscenze; "permanente" poiché ha lo scopo di implementare in modo continuativo la cultura generale, la professionalità e la competenza specifica; "permanente" poiché deve coinvolgere direttamente tutti gli operatori. Un programma di formazione permanente si esplicita in più tappe: L'accoglimento; L'inserimento o addestramento; L'approfondimento o la specializzazione delle conoscenze. E' necessario garantire un inserimento lavorativo "protetto", in quanto l'acquisizione del ruolo di Infermiere o Infermiere Specializzato prepara sì al "sapere" di questa professione, ma non "modella" sulla specifica realtà organizzativa. Generalmente è prevista la figura di un tutor, un infermiere esperto dedicato all'insegnamento e all'inserimento, che prende in carico istituzionalmente e professionalmente il neo inserito e ne segue l'inserimento sul campo. L'azienda appaltatrice nel contratto deve impegnarsi a: 1. Assicurare che le attività di accoglimento, inserimento e addestramento del personale vengano gestite secondo un programma prestabilito, con una chiara definizione della sequenza degli eventi e degli argomenti da trattare, della relativa durata, e deve specificare responsabilità, modalità di attuazione e valutazione finale; 5

2. Garantire una congrua formazione del personale che afferisce al servizio di sterilizzazione, in termini di conoscenze specifiche da acquisire. Se non è prevista la figura di un tutor (è costoso!), è importante che siano messe a disposizione norme di comportamento condivise. All'infermiere in addestramento è richiesto di incrementare la propria capacità di adattamento e la disponibilità, ponendosi in un atteggiamento di osservazione, ascolto, imitazione, riflessione e ragionamento. Gli OBIETTIVI EDUCATIVI consistono nel raggiungimento dell'autonomia delle proprie funzioni, ed è stato valutato che il tempo di addestramento medio per acquisire autonomia nella gestione della sterilizzazione è di 3/4 settimane. Gli obiettivi riguardano prevalentemente la sfera tecnica. Il neo inserito deve conoscere le schede operative che schematizzano il piano di lavoro, allo scopo di rendere più facili e intuitive le funzioni e le attività giornaliere, settimanali e mensili e l'assunzione delle responsabilità. Inoltre il neo inserito deve prendere visione di protocolli e procedure di sterilizzazione. 6

PRIMA FASE Facilitare l'orientamento, l'ambientamento, un FUNZIONE agevole inserimento nell'organizzazione del lavoro e una graduale conoscenza dei regolamenti, delle procedure, dei diritti e doveri del personale. OBIETTIVI Favorire un inserimento graduale e una crescita professionale finalizzata a fornire prestazioni sicure e qualificate RESPONSABILITA' Del coordinatore VALUTAZIONE Verifica contestuale del livello di apprendimento ATTIVITA' Presentazione del Coordinatore e del/dei Collaboratore/i presenti nella fase di accoglimento, formulazione di una forma di "benvenuto" Acquisizione dei dati relativi all'operatore neo inserito necessari alla conoscenza professionale e organizzativa Fornire una visione chiara su che cosa la struttura si aspetta dal nuovo inserito. Vengono forniti al neo inserito tutte le informazioni riguardanti le dotazioni personali e le informazioni relative alle modalità di gestione del personale Approfondimento conoscenza della dell'èquipe, TEMPO MODALITA' VALUTAZIONE Colloquio 1/2 ora 1 ora Informazione dettagliata Informazione dettagliata Valutazione continua del livello di comprensione tramite colloquio e "rinforzo informativo Valutazione continua livello del di 7

dell'organigramma con le relazioni funzionali e gerarchiche tra i diversi operatori Conoscenza specifica dell'organizzazione del lavoro, della struttura logistica e dei servizi ad esso collegati, della dislocazione dei materiali Conoscenza del percorso da attuare in affiancamento con gli operatori 3 giorni comprensione tramite colloquio "rinforzo" informativo Valutazione continua livello 3 giorni Informazione dettagliata 1 ora Informazione dettagliata e del di comprensione tramite colloquio e "rinforzo" informativo Valutazione continua del livello di comprensione tramite colloquio e "rinforzo" informativo Per completare il piano di formazione permanente dei propri operatori, la Ditta Appaltatrice deve: Documentare l'attività di formazione SCHEDA DI VALUTAZIONE Dotarsi di testi e riviste specializzate (allestimento di una biblioteca) Attivare seminari di approfondimento il cui scopo è quello di implementare la conoscenza specifica di un argomento nuovo o di approfondire argomenti trattati a livello generale nei corsi di formazione 8

SECONDA FASE FUNZIONE Gestione della sterilizzazione OBIETTIVI Raggiungimento di autonomia nella pratica applicata di tutte le attività di competenza RESPONSABILITA' Del coordinatore VALUTAZIONE Performance delle attività applicate 9

ATTIVITA' TEMPO Min/Max CONTENUTI TEORICI ADDESTRAMENTO PRATICO Decontaminazione/disinfezione 1/3 giorni Conoscenza degli obiettivi da Osservazione, esecuzione controllata, del materiale da sterilizzare raggiungere per ridurre la applicazione delle tecniche di contaminazione batterica, conoscenza decontaminazione/disinfezione delle caratteristiche e della manutenzione dei materiali da trattare, tipologia e composizione chimica dei detergenti/disinfettanti idonei Scelta del metodo di 1/3 giorni Conoscenza delle metodologie Osservazione, capacità di suddivisione sterilizzazione disponibili, idonee per mantenere corretta del materiale per metodologia inalterato il materiale, le più di sterilizzazione da applicare economiche a parità di efficacia Confezionamento dei materiali 1/3 giorni Conoscenza delle metodologie idonee Osservazione, capacità di suddivisione e disponibili per mantenere inalterato corretta del materiale per metodologia il materiale, nel rispetto del rapporto di sterilizzazione da applicare efficacia/efficienza 10

ATTIVITA' TEMPO CONTENUTI TEORICI ADDESTRAMENTO PRAT. Tecnica sterilizzazione di 1/3 giorni Gestione e utilizzo 1/3 delle apparecchiature giorni di competenza Esecuzione obbligatori test 1/3 giorni Tenuta della 1/3 documentazione e giorni delle registrazioni Stivaggio e conservazione del materiale, controllo e durata della sterilità Conoscenza delle metodologie di sterilizzazione, caratteristiche, peculiarità e norme di sicurezza Conoscenza delle singole apparecchiature, caratteristiche tecniche, modalità di utilizzo, norme di sicurezza e manutenzione delle specifiche apparecchiature Conoscenza delle norme che stabiliscono tipologia (test chimici, fisici e biologici), successione, cadenza e modalità di lettura dei test obbligatori per ogni specifico metodo di sterilizzazione. Conoscenza dei dispositivi occorrenti per l'esecuzione dei test Conoscenza delle norme che stabiliscono obbligatorietà e modalità di registrazione, gestione e archiviazione dei documenti relativi ai processi di sterilizzazione. Conoscenza modulistica, documenti e modalità di registrazione Conoscenza delle modalità di stivaggio e conservazione idonee per tipologie di materiale, in rapporto al tempo indicato per specifico confezionamento, atte a garantire il mantenimento della sterilità. Conoscenza dei principi e dei metodi di organizzazione del magazzino Osservazione, capacità di selezione del materiale Osservazione, controllata esecuzione Osservazione, esecuzione e relativa capacità di lettura controllata dei test Osservazione Osservazione, esecuzione controllata, gestione autonoma dello stivaggio e controllo della idoneità del materiale in base alla sterilità 11

SCHEDA DI VALUTAZIONE: STERILIZZAZIONE RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ATTIVITA' ADDESTRAMENTO PRATICO SI NO Non effettuato Decontaminazione/Disinfezione Osservazione, esecuzione controllata, applicazione delle del materiale da sterilizzare tecniche di decontaminazione / disinfezione Scelta del metodo di Osservazione, capacità di suddivisione corretta del materiale sterilizzazione per metodologia di sterilizzazione da applicare Confezionamento dei materiali Osservazione, capacità di suddivisione corretta del materiale per metodologia di sterilizzazione da applicare Tecnica di sterilizzazione Osservazione, capacità di selezione del materiale Gestione ed utilizzo delle Osservazione, esecuzione controllata apparecchiature di competenza Esecuzione test obbligatori Tenuta della documentazione e Osservazione delle registrazioni Osservazione, esecuzione e relative capacità di lettura controllata dei test Stivaggio e conservazione del Osservazione, esecuzione controllata, gestione autonoma dello materiale, controllo e stivaggio e controllo della idoneità del materiale in base alla durata della sterilità sterilità 12

Aggiornamento delle competenze Per l adozione di linee guida procedure protocolli documenti che permettono l adeguamento alla norma e l acquisizione scientifica Nuove tecnologie Processo L aggiornamento delle competenze segue il seguente processo: 1. Definizione delle competenze necessarie esplicitando il Know-how fondamentale 2. Attribuzione delle competenze alle diverse posizioni organizzative intesa come chiarificazione delle competenze individuali necessarie 3. Valutazione del livello di possesso delle competenze negli operatori intesa come inventario oggettivo delle competenze individuali presenti 4. Analisi dei gap intesa come misurazione e analisi degli scostamenti tra i profili di competenze attese e realmente possedute 5. Diffusione delle competenze con tutte le modalità e canali possibili 6. Deposito delle competenze in sistemi informativi e in manuali affinché possano diventare un patrimonio a cui tutti sono in grado di attingere Un percorso formativo così articolato : - permette di gestire il processo di sterilizzazione con professionalità, competenza e responsabilità; - riduce la possibilità di errore; - migliora la qualità del prodotto finale. 13

In conclusione, il RUOLO DELL'AZIENDA SANITARIA RISPETTO ALL'INDICATORE DI QUALITA' "FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO" è: - Controllare che tipo di competenze e che tipo di professionalità utilizza l'azienda appaltatrice nel servizio - Verificare se è stato predisposto un percorso formativo e come l'azienda Appaltatrice rende trasparente il processo formativo - Controllare l'efficacia formativa 14