g.w. reinberg, edifici residenziali a salisburgo e vienna, austria Possiamo considerare l architetto austriaco un pioniere dell architettura solare, avendo egli svolto da oltre venti anni attività di ricerca e realizzato progetti ad orientamento ecologico sia nell edilizia nuova che nel recupero e ristrutturazione di quella esistente. Con razionalità costruttiva e formale, Reinberg propone edifici intesi anche come produttori di energia, non solo consumatori. La captazione della radiazione solare diviene pertanto il principale strumento linguistico attraverso la configurazione e la disposizione di serre-giardini d inverno e l integrazione all organismo edilizio di tecnologie solari attive (collettori e pannelli fotovoltaici). Di conseguenza, secondo i canoni dell architettura bioclimatica, l orientamento degli edifici alla radiazione solare determina l organizzazione planimetrica nell ambito del lotto e la distribuzione funzionale degli ambienti interni. L architetto austriaco ha comunque saputo dimostrare Gneis Moos. Sezione trasversale lungo il terzo blocco. in più occasioni, come nell interessante complesso lungo la Sagedergasse a Vienna già pubblicato sulle pagine della rivista, di saper trovare soluzioni adeguate anche con esposizioni non favorevoli. La semplicità dei suoi edifici è determinata anche da criteri di economia costruttiva, secondo cui vengono privilegiate soluzioni tali da consentire facili rifornimenti e smaltimenti dei materiali, oppure soluzioni che prevedono la polifunzionalità e l integrazione di alcuni elementi solari. Ad esempio, l impianto di collettori solari, impiegato nel progetto qui illustrato come tetto dell edificio, consente di ridurre i costi aggiuntivi per le altrimenti necessarie strutture di sostegno e per il manto di copertura tradizionale. Nel seguito si descrivono due recenti progetti che testimoniano come l architettura solare nel settore residenziale risulti una valida strategia di risparmio energetico anche in complessi plurifamiliari senza dover rinunciare alla qualità abitativa degli spazi interni. Nella pagina a fianco: Gneis Moos. Scorcio del 3 blocco (foto di: Pez Hejduk). Gneis Moos. Planimetria. Gneis Moos Il complesso residenziale sorge alla periferia della città di Salisburgo, una zona di frontiera fra insediamenti circostanti, aree verdi e terreni coltivati. In un lotto di circa 9500 m 2 sono disposti, orientati a sud, quattro corpi di case a schiera,progettati con altezze digradanti da nord a sud e a distanza l uno dall altro tale da impedire il reciproco oscuramento, e altri due corpi, ciascuno con cinque case a schiera, orientati est-ovest. Le 61 unità abitative presentano una rigorosa razionalità funzionale: area soggiorno, parzialmente a doppia altezza in taluni casi, al piano terra e zona notte al piano superiore. Il lotto è interamente pedonalizzato, servito da un marciapiede principale che inizia dal piazzale a nord, da cui si accede al piano garage sotterraneo. Il percorso è costeggiato su un lato da una lunga panca che serve anche da griglia di ventilazione dei garage. Gli edifici orientati a sud presentano una sezione ottimizzata per il guadagno termico solare, con le coperture inclinate e il fronte maggiore esposto alla radiazione del sole. Fa eccezione il corpo sul lato nord del lotto, il più alto, che dal terzo piano gode la vista della fortezza di Salisburgo, sulla cui copertura, inclinata a sud, sono sistemati 430 m 2 di collettori che insieme 36 CIL 89
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1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 3 2 1 1 1 1 Gneis Moos. Le sezioni trasversali lungo i diversi blocchi edilizi illustrano gli apporti solari attivi e passivi. Legenda: 1. guadagno solare passivo 2. guadagno solare attivo - collettori 3. guadagno solare attivo - fotovoltaici Gneis Moos. Piante del terzo blocco. Piano secondo. Piano primo. Piano terra. 38 CIL 89
Gneis Moos. Veduta del complesso lungo il viale pedonale (foto: Pez Hejduk). ad un serbatoio di accumulo di 100.000 litri costituiscono il sistema di guadagno solare attivo del complesso. Il serbatoio, sistemato sul piazzale all entrata, ne denuncia simbolicamente il funzionamento energetico. Il riscaldamento passivo degli edifici è affidato ad ampie superfici vetrate sul fronte sud (irraggiamento diretto) e alle serre solari, diversamente concepite sotto l aspetto morfologico e distributivo in relazione alle tipologie abitative. In parte si estendono su due o tre piani, alternate a porzioni murarie; nel secondo corpo rivestono tutto il fronte sud, mentre negli edifici a schiera con asse est-ovest, dato lo sfavorevole orientamento, sono situate sulla copertura. Le serre, utilizzabili anche come ambienti di soggiorno, servono invece da spazi cuscinetto nei mesi invernali senza sole. Il contributo al riscaldamento apportato dalle serre raggiunge circa il 23%. Lo sfruttamento dell energia solare è reso possibile dall impiego di strutture fortemente isolate e con buona capacità termica (la funzione di accumulo è affidata principalmente ai solai). Le pareti esterne sono in blocchi di laterizio di 25 cm con isolamento a cappotto formato da pannelli di sughero di 14 cm e intonaco, ottenendo un valore di isolamento K=0,22W/m 2 K. I solai di copertura sono isolati con pannelli di polistirolo di 25 cm (K=0,15W/m 2 K), mentre per le finestre e le porte in legno sono stati impiegati vetri isolanti tali da ottenere diversi livelli di isolamento in relazione alla esposizione: K=0,4W/m 2 K per le grandi superfici vetrate orientate a ovest, K=0,9W/m 2 K per tutte le altre finestre e K=1,3W/m 2 K per le metrature delle serre. Altro aspetto ecologico dell insediamento è rappresentato dalla capacità di ritenzione delle acque meteoriche, svolto dai tetti erbosi, e di smaltimento delle medesime sul terreno grazie alla presenza di vaste aree verdi comprendenti anche i giardini di pertinenza di ciascun appartamento. La ventilazione negli appartamenti è controllata automaticamente utilizzando l aria preriscaldata prodotta dalle serre. L aria di estrazione passa successivamente in uno scambiatore di calore per poi riscaldare gli spazi del piano interrato. Una caldaia a gas centralizzata ad alta efficienza provvede a fornire energia per il riscaldamento degli ambienti mediante termosifoni a bassa temperatura - e dell acqua, tenendo conto che circa il 32% del fabbisogno energetico stimato è coperto dall impianto solare. 39 PROGETTI
Hofjägerstrasse. Piante alloggio tipo duplex. 1 2 Piano secondo Legenda: 1. disimpegno 2. cucina 3. soggiorno 4. serra 3 4 1 3 Piano livello inferiore Legenda: 1. disimpegno 2. camera 3. bagno 4. serra 5. balcone 2 2 2 5 5 4 Hofjägerstrasse. Scorcio della facciata sud dell edificio con appartamenti duplex e miniappartamenti nel piano mansarda (foto: Rupert Steiner). Hofjägerstrasse Una maggiore articolazione formale caratterizza questo complesso residenziale a Vienna, composto di 17 abitazioni di superfici comprese fra 48 e 150 m 2. In un lotto lungo sono disposti una palazzina di tre piani, all estremità occidentale, e un corpo di quattro piani di case a schiera in diagonale in modo da orientare le serre solari direttamente a sud. Una piazzetta e percorsi pedonali attraversano il lotto costeggiando i giardini privati, mentre cantine e garage sono sistemati sotto gli edifici accessibili mediante una rampa comune. L edificio isolato, con tetto a giardino, comprende tre alloggi e presenta una serra angolare esposta a sud-ovest in corrispondenza delle zone soggiorno, mentre il lato opposto si sviluppa con una serie di terrazze a gradoni verso i giardini. Il corpo diagonale è formato da appartamenti duplex e da piccole unità abitative nel piano mansarda con zone a soppalco e piccole terrazze a giardino. La facciata sud è movimentata dalla combinazione delle terrazze e dei volumi delle serre con il loro profilo e copertura curvati. Il fronte nord, naturalmente più compatto e con poche aperture, presenta un ballatoio continuo di acceso alle abitazioni superiori. 40 CIL 89
Le finestre e le serre sono gli elementi di sfruttamento passivo dell energia proveniente dal sole, mentre 54 m 2 di collettori assicurano il guadagno solare attivo, coprendo largamente il fabbisogno di acqua calda per gli usi domestici. Appare però poco convincente sul piano formale l impiego dei collettori in luogo dei parapetti dei balconi che formano una fascia che taglia orizzontalmente l intero prospetto interrompendo la continuità delle serre senza realizzare una valida integrazione con la struttura architettonica. Una caldaia a gas centralizzata provvede al restante fabbisogno energetico. Gli edifici sono dotati di un impianto di ventilazione meccanica centrale a recupero di calore che prevede il filtraggio dell aria prima di essere immessa negli appartamenti per garantire una ottimale qualità della stessa. Le condutture di immissione ed estrazione sono sistemate nelle intercapedini sovrastanti le zone di circolazione e dei bagni. In estate il surriscaldamento delle serre è impedito grazie all impiego di schermature solari e all apertura controllata delle finestre superiori. Blocchi di laterizio e pannelli isolanti in sughero formano, anche in questo intervento, l involucro ben isolato degli edifici. Claudio Renato Fantone 41 PROGETTI
Serra Serra Scambiatore di calore Scambiatore di calore Hofjägerstrasse. Schema di funzionamento invernale. Hofjägerstrasse. Schema di funzionamento estivo. Legenda: energia solare passiva energia solare attiva aria calda aria fresca aria viziata Hofjägerstrasse. Veduta assonometrica da sud. Nella pagina a fianco: Hofjägerstrasse. Vista della facciata ovest dell edificio isolato (foto: Rupert Steiner). Assonometrie dei mini alloggi nel piano mansarda. 42 CIL 89
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