L educazione alimentare al paziente oncologico



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L educazione alimentare al paziente oncologico di Rita Bimbatti Premessa L interesse scientifico nel rapporto fra nutrizione ed insorgenza e trattamento dei tumori risale ai primi anni del 70. Negli Stati Uniti venne creato un gruppo di studio governativo, il National Cancer Istitute, che pubblico nel 1971 il National Cancer Act, un documento nel quale, tuttavia, l aspetto dell importanza della nutrizione nel corso di terapie antiblastiche era poco considerato.questo era dovuto in parte agli scarsi dati scientifici relativi al rapporto tra nutrizione e terapia. Attualmente l evidenza scientifica in materia suggerisce un ruolo diverso della nutrizione nei pazienti con neoplasia. Studi piu recenti hanno riconfermato l impatto della malnutrizione sull outcome clinico, sulla risposta e la tolleranza ai trattamenti in diverse aree terapeutiche. Introduzione Alcuni fra i problemi che con maggiore frequenza deve affrontare chi è affetto da malattia oncologica sono legati alle difficoltà nutrizionali. Oggi sappiamo che più dell 80% dei pazienti neoplastici presenta, nel corso della malattia, difficoltà legate all assunzione o alla digestione del cibo.

Perdita di appetito, difficoltà nel deglutire, comparsa di irregolarità dell intestino e, soprattutto, diarrea, presenza di nausea e vomito, sono disturbi di frequente riscontro. Una delle conseguenze più importanti è, in genere, la perdita di peso, che spesso rappresenta un evento iniziale ma, nella maggior parte dei casi, costituisce una costante nelle fasi avanzate della malattia. Le difficoltà nutrizionali che si manifestano nel corso della malattia oncologica e, soprattutto, la perdita di peso, costituiscono un grave deterrente perché, oltre a limitare le possibilità terapeutiche, accentuando la sofferenza fisica e psicologica del malato e ne minano in modo significativo la qualità della vita. E evidente come la composizione corporea del paziente oncologico, rispetto all individuo sano, sia caratterizzata da una notevole riduzione della massa grassa, da una riduzione della massa muscolare e dell acqua intracellulare, da un espansione dell acqua extracellulare e da un lieve aumento delle proteine non muscolari.quest ultima caratteristica e determinata dall aumento nella produzione di proteine della fase acuta che e tipica delle risposte infiammatorie. L evidenza recente mette in luce che tale situazione e largamente determinata da un incremento delle cosiddette citochine ( mediatori di produzione endogena di vari effetti metabolici, fra cui l infiammazione, la vasodilatazione, l anoressia, la risposta immunologia..). In definitiva le cellule tumorali maligne, attraverso la produzione di citochine determinano la risposta infiammatoria, la riduzione dell appetito, e l aumento delle proteine di fase acuta. Questi effetti,a loro volta, determinano l aumento del fattore inducente la proteolisi con conseguente perdita di massa muscolare,l aumento della spesa energetica a riposo e alterazioni metaboliche quali l aumento del consumo del glucosio prevalentemente attraverso la via non ossidativi.tutti questi aspetti determinano in modo evidente la caratteristica della sindrome, cioe la perdita di peso.

TABELLA 1.1- Differenze nella composizione corporea fra soggetto sano e paziente oncologico Grasso Proteine non muscolari Massa muscolare 65 Kg 45 Kg Acqua itracellulare Acqua exta-cellulare Minerali SANI ONCOLOGICI Oggi più che mai la figura professionale dell infermiere, liberata dai vincoli del mansionario, e da sempre la più vicina alla persona ammalata e ai suoi familiari, spesso tramite di informazioni fra medico e paziente, assume in campo nutrizionale, un importanza fondamentale. L infermiere, aggiornato nel campo della nutrizione, è in grado di fornire informazione ai cittadini in merito ai modelli alimentari (stili di vita) sani, capaci di prevenire buona parte delle malattie più spesso rappresentate e gravate da alta morbosità e mortalità nella società attuale. Il cibo riveste un ruolo importante per la qualità della vita ed è molto più che un esigenza fisica. L ora del pasto rappresenta un momento fondamentale e piacevole della vita familiare e sociale. Molti malati di cancro hanno problemi di alimentazione. E importante quindi per l infermiere: -saper analizzare le necessita del malato e valutare i problemi e le risorse dell ambiente nel quale si trova ad operare; -collaborare con i famigliari; -considerare il malato in tutta la sua globalita fisico-psico-sociale; -organizzare un assistenza personalizzata che tenga conto delle caratteristiche di ciascun malato;

-ascoltare il malato per aiutarlo a vivere dignitosamente l eventuale ultimo periodo della sua esistenza. La perdita di peso : la dimensione del problema e le cause La perdita di peso e la malnutrizione sono molto spesso sintomi strettamente correlati con l insorgenza della patologia neoplastica e tendono ad aggravarsi con l evoluzione della malattia. Nel 20% dei casi i problemi metabolico-nutrizionali possono costituire una malattia nella malattia. La perdita di peso può essere causata da: perdita di appetito; difficoltà di deglutire il cibo; ostruzione al passaggio del cibo in un tratto dell apparato digerente; alterata capacità di digerire o assorbire i cibi; conseguenze delle cure anticancro (nausea, vomito, diarrea, infiammazioni del cavo orale dovute a che mio o radioterapia o alla chirurgia); ansia, paura e depressione. Infine, le alterazioni del metabolismo, presenti nella maggior parte dei malati di cancro, sono responsabili di uno spreco di calorie e di muscolo e, quindi, di perdita di peso e, di conseguenza, di forza fisica, nonché di maggiore affaticamento.

Consigli dietetici Oltre allo scarso appetito e al calo di peso, alcuni malati oncologici hanno anche altri problemi connessi con l alimentazione, alcuni dei quali possono derivare dalla malattia neoplastica, mentre altri possono essere l effetto temporaneo del trattamento. Infatti, la chemioterapia è un trattamento sistemico che comprende un trattamento citostatico, antibiotico e ormonale e che coinvolge l intero organismo. Gli agenti chemioterapici svolgono fondamentalmente un azione sulle cellule a proliferazione rapida come quelle della mucosa intestinale, dove causano enteriti con edemi, ulcere ed emorragie. Ciò a sua volta determina malassorbimento e diarrea; quest ultima può essere violenta, persistente ed ematica. L insorgenza dei sintomi e la loro intensità dipendono dagli agenti chemioterapici utilizzati, dal dosaggio e dallo schema terapeutico (mono o poli-chemioterapia), dal numero di cicli di trattamento e dalla durata del trattamento. La suscettibilità di ciascun paziente è anche un fattore molto importante nell insorgenza dei sintomi ed è influenzata dallo stato nutrizionale e dal quadro clinico pregressi.

Tabella 1.2 Effetti indesiderati della chemioterapia Enterite acuta - malassorbimento e diarrea Mucosità ed esofagite dell orofaringe e dell esofago - apporto alimentare ridotto Nausea e vomito acuti, ritardati e di anticipazione - apporto alimentare ridotto Alterazioni del gusto e dell dorato - diminuzione della percezione dei gusti salati e amari - innalzamento della percezione dei gusti dolci - maggiore frequenza di percezione di un gusto metallico Costipazione - più persistente con gli alcaloidi (ad es. vincristina) - aggravata da terapia antiemetica ed analgesica Gli effetti indesiderabili più frequenti della chemioterapia sono rappresentati dalla nausea e dal vomito i quali insorgono in più del 70% dei pazienti. L emesi acuta può evidenziarsi nel corso delle 24 ore successive al trattamento, mentre episodi di vomito ritardato possono verificarsi uno o due giorni dopo. Il vomito di anticipazione può verificarsi prima della chemioterapia nei pazienti che hanno sperimentato episodi di vomito durante trattamenti precedenti. Altri effetti indesiderati sono : malassorbimento e diarrea, costipazione, stomatiti, mucosita ed esofagiti dell esofago e dell orofaringe, alterazioni del gusto e dell odorato.

Come affrontare i problemi piu comuni Infiammazione del cavo orale Bere molti liquidi nutrienti. Se i succhi di frutta frasca danno bruciore, provare a bere sciroppo di ribes nero o di rosa canina, succo di mela o nettare di pesca/pera, che sono meno acidi. Aiutano a risolvere il problema anche alcune bevande già pronta aventi la consistenza e il sapore dei succhi di frutta. Cibi e bevande freddi possono dare sollievo ad una bocca infiammata. Si può aggiungere ghiaccio tritato alle bevande e mangiare gelato o gelatine morbide al latte o alla frutta. Evitare cibi salati e speziati in quanto potrebbero dare bruciore. Evitare cibi ruvidi come crostini/toast o verdure crude in quanto potrebbero graffiare la mucosa già infiammata. Ammorbidire i cibi con salse e sughi non piccanti e non salati. Bere con una cannuccia. Pezzi di polpa ananas fresco puliscono la bocca e sono rinfrescanti. Parlare del problema al vostro medico curante, che potrà prescrivere soluzioni lenitive o antisettiche. Chiedere al medico curante o all infermiere/a di indicare un prodotto adatto per fare gli sciacqui, in quanto questi possono essere altamente lenitivi, ma molti prodotti in commercio potrebbero essere troppo forti per il vostro caso. Usare uno spazzolino da denti morbido del tipo per i bambini e spazzolare denti e gengive con delicatezza. Se si è portatori di protesi dentaria, tenetela a bagno per tutta la notte in una soluzione apposita e cercate di farne uso il meno possibile durante il giorno per evitare di irritare ulteriormente le gengive già infiammate. Se la lingua è bianca, i cibi potrebbero assumere un sapore poco gradevole, diminuendo quindi ulteriormente la già scarsa voglia di mangiare. Poter pulire la lingua strofinandola con batuffolo di cotone imbevuto di soluzione di bicarbonato di soda (sciogliere un cucchiaino di bicarbonato in 50 cl di acqua tiepida). Il bicarbonato di soda è in vendita in farmacia e in alcuni supermercati.

Secchezza delle fauci Bere spesso, anche solo piccoli sorsi alla volta, può servire a mantenere la bocca umida. Le bevande gassate possono risultare più rinfrescanti. Anche succhiare cubetti di ghiaccio o ghiaccioli può dare sollievo. I ghiaccioli si possono preparare facilmente in casa versando del succo di frutta nei cubetti per il ghiaccio o in appositi stampini con bastoncino che si possono trovare nella maggior parte nei negozi di casalinghi. Mantenere i cibi morbidi e umidi con quantità abbondanti di salse e sughi non piccanti. Evitare di mangiare dolci e cioccolato in quanto si attaccano al palato.succhiare caramelle dure stimola la salivazione e altrettanto fanno le gomme da masticare. Bere un aperitivo analcolico o due dita di vino bianco secco prima dei pasti. Idratare le labbra secche con un prodotto specifico. Difficoltà a masticare o ingerire Le diete morbide possono risultare noiose quando ci si deve nutrire solo con zuppe e gelati, ma con un po di immaginazione e buona volontà, anche una dieta morbida può essere appetitosa e nutriente. La regola d oro è mangiare i cibi preferiti, quelli che più piacciono, apportando, però, qualche piccola modifica per ammorbidirli. Per esempio, condire i piatti con salse e sughi appetitosi, tagliare carne e verdure a pezzetti per preparare ottimi sformati o stufati, eliminare la crosta del pane in modo che sia più facile masticarlo. Se si possiede un frullatore, si possono frullare tutti i cibi cotti. Esistono in commercio molti prodotti che possono aiutare, sia in termini di praticità che di varietà. Si possono trovare in farmacia. Il medico curante potrà fare la ricetta. Nausea Se cucinare provoca nausea, mangiare cibi freddi o surgelati che devono solo essere scaldati (ma ricordare di scongelarli bene prima di cucinare e assicurarsi che siano ben cotti). In alternativa, chiedere a qualcuno di preparare i pasti! Evitare cibi oleosi, grassi e fritti.

Provare a mangiare dei cibi secchi, per esempio un toast o dei cracker, prima ancora di scendere dal letto. Quando si ha nausea, mangiare inizialmente solo cibi leggeri come minestre lente o budini di crema e piano piano aggiungere piccole porzioni dei piatti preferiti, passando gradualmente ad una dieta più sostanziosa e solida. Sorseggiare una bibita gassata è un rimedio popolare contro la nausea. Provare a bere lentamente con la cannuccia un bicchiere di acqua minerale, acqua tonica, gassosa o limonata. Farsi prescrivere dal medico curante delle compresse di antiemetici, i farmaci Stitichezza Inserire nella dieta una maggiore quantità di fibre. La crusca è particolarmente efficace (si può aggiungere ai cereali e alle minestre). Altre fonti di fibre sono i cereali da mangiare a colazione quali All Bran o muesli, prodotti integrali (pane, farina, riso e pasta), frutta e verdura fresche mangiate con la buccia. Qualora si voglia assumere un integratore nutrizionale scegliere una formulazione arrichita in fibra. Preferire i rimedi naturali come sciroppo di fichi, prugne e succo di prugne. Bere molti liquidi. Le bevande calde possono aiutare. Per alcuni il caffè ha effetto lassativo. Un attività fisica moderata aiuterà a tenere l intestino in ordine. Eventualmente utilizzare (se non vi sono ostruzioni intestinali) prodotti dietetici specifici, come Psylloplus e Psyllogel (reperibili in farmacia), e supposte di glicerina o perette medicate. Se la stipsi dovesse persistere, consultare il medico curante che potrà prescrivere un lassativo. Diarrea Finché persiste la diarrea è opportuno ridurre il consumo di frutta e verdura, riducendo in tal modo l apporto di fibre. Evitare minestre di verdura e torte di verdura. Bere molto per reintegrare i liquidi persi, ma evitare alcool e caffè. Limitare il consumo di latte e di bevande a base di latte. Bere succo di agrumi. Fare pasti piccoli e frequenti a base di cibi leggeri latticini stagionati, pesce, pollo, uova (ben cotte), pane bianco, pasta o riso. Evitare i cibi molto saporiti o grassi e mangiare molto lentamente.

Mangiare frutta cotta o in scatola piuttosto che frutta fresca o secca. Le banane e la polpa grattugiata di mela sono utili in quanto astringenti. Assumere fermenti lattici. Se la diarrea persiste, consultare il medico, che potrà prescrivere farmaci appositi, oppure chiedere consiglio al farmacista. Flatulenza Mangiare e bere lentamente. Fare bocconi piccoli e masticare bene. Anche i confetti di carbone che si vendono in farmacia potrebbero essere efficaci per risolvere il problema. Un attività fisica leggera, in particolare camminare, può dare sollievo. Se il dolore diventa severo o persistente, rivolgersi al medico curante. Problemi alimentari particolari Il gusto è cambiato Alcuni malati di cancro riferiscono di avere l impressione che il gusto sia cambiato, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno temporaneo che può far sì che certi alimenti non piacciano più, oppure che tutti i cibi abbiano lo stesso sapore, oppure ancora che si avverta in bocca un sapore metallico dopo la chemioterapia. Alcuni malati neoplastici sostengono di non riuscire più a distinguere alcun sapore. Se ci si rende conto che il gusto è effettivamente cambiato, ecco alcuni consigli per rendere il cibo più gradevole. Date la preferenza ai cibi che piacciono ed eliminare momentaneamente dalla dieta quelli che non attirano. Dopo qualche settimana riprovare a mangiarli, in quanto nel frattempo il gusto potrebbe essere tornato nella norma. Insaporire i piatti facendo uso di spezie e erbe quali rosmarino, basilico e menta. Fate marinare la carne nel vino con ginepro o altri aromi, oppure conditela con salse forti come quella agrodolce o al curry, oppure con un pizzico di peperoncino. Le carni fredde risultano più gradevoli se accompagnate con sottaceti o con la salsa chutney (salsa indiana a base di frutta e spezie).

Alimenti dal sapore forte frutta fresca, succhi di frutta e caramelle dure amare sono rinfrescanti e lasciano in bocca un sapore gradevole. Se il tè o il caffè disgustano, prendere un tè rinfrescante al limone o una bibita gassata fredda come la limonata o l aranciata. Per alcuni i cibi freddi sono più gradevoli al palato dei cibi caldi. Accompagnare i piatti a base di pesce, pollo e uova con apposite salse. Troppo stanchi per cucinare o mangiare? E questo il momento di essere pratici acquistando surgelati, prodotti in scatola, prodotti precotti e da asporto. Attenzione, però: i surgelati devono essere sempre scongelati bene e tutti i cibi devono essere cucinati in maniera appropriata per evitare il rischio di intossicazioni alimentari. Leggere attentamente le istruzioni e attenersi scrupolosamente a queste. Se si è in grado di prevedere con anticipo le volte in cui si potrebbe accusare stanchezza, per esempio dopo una sessione di radioterapia, allora ci si può organizzare per tempo in modo da avere comunque la situazione sotto controllo. Semplificare al massimo il processi di cottura utilizzando spesso pentole a pressione e forno a microonde. Se si possiede un congelatore, si può cucinare quando ci si sente attivi e in forze e surgelare i piatti per i momenti in cui ci si sente più stanchi. Si potrebbe anche fare rifornimento di surgelati, scatolame, cibi precotti, ecc. Questa potrebbe anche essere l occasione per i familiari e amici di fare qualcosa di utile, per esempio andare a fare la spesa oppure portare qualcosa già cotto. Obiettivi del supporto nutrizionale L obiettivo del supporto nutrizionale è quello di rallentare/ interrompere la progressione del calo ponderale, correggere la malnutrizione, e, se possibile, ripristinare le condizioni normali. Gli interventi di supporto nutrizionale includono terapie farmacologiche e consigli dietologi.

L attuazione di un trattamento nutrizionale comporta, in prima istanza, l analisi dei diversi fattori che contribuiscono alla deplezione dello stato nutrizionale del paziente. Ciò comporta l effettuazione di uno screening nutrizionale iniziale, e la conduzione di un indagine anamnestica sulla sintomatologia presentata dal paziente. Un intervento di supporto nutrizionale dovrebbe iniziare al momento della diagnosi, specialmente in quei casi in cui e più elevato il rischio di deplezione nutrizionale. E interessante osservare come l 80% dei pazienti con neoplasia gastrica o pancreatica ed il 60% con tumore al polmone presenta già un calo ponderale consistente al momento della diagnosi. TABELLA 1.3 Obiettivi del trattamento nutrizionale Conservare la massa magra corporea Migliorare lo stato immunitario Migliorare la tolleranza ai trattamenti oncologici (radioterapia e chemioterapia) Ridurre il rischio di complicazioni chirurgiche Migliorare lo stato funzionale Migliorare la qualità della vita Attenti al peso! Cercare di mantenere il peso entro i limiti della norma per l altezza. Se si è in sovrappeso, ridurre l apporto calorico mangiando meno grassi e meno dolci, meno bevande dolci e meno pane e pasta, e aumentate l attività fisica. In questo modo l organismo sarà costretto a bruciare l energia eccedente accumulata sotto forma di grasso. Mangiare meno grassi Molti esperti sono d accordo sul fatto che la nostra alimentazione è troppo ricca di grassi. Anziché trarre energia da alimenti ricchi di amido come pane e patate, facciamo un consumo eccessivo di grassi animali sotto forma di carne bovina semigrassa, uova, burro, formaggio e intingoli.

Mangiare più verdura, frutta e cereali Verdura, frutta e cereali sono ricchi di fibre e vitamine. Le fibre sono la parte degli alimenti che viene digerita dall organismo senza essere completamente assorbita e hanno la funzione di mantenere l intestino sano. Gli esperti sostengono che dovremo mangiare almeno la metà di fibre in più di quelle che mangiamo normalmente. Mangiare frutta e verdura fresche ogni giorno, soprattutto le verdure di verde scuro e giallo scuro, come spinaci, broccoli e carote. Ridurre il consumo di zucchero Lo zucchero non contiene elementi nutritivi a parte l energia, ma possiamo attingere tutta l energia di cui abbiamo bisogno da altre fonti più sane. Ridurre il consumo di sale La maggior parte di noi usa più sale di quanto avrebbe bisogno. La maggior parte degli alimenti viene salata al momento della cottura e i cibi pronti contengono molto sale aggiunto. Alcuni esperti sostengono che dovremmo tutti cercare di ridurre il consume globale di sale di almeno un quarto. Usate meno sale in cucina ed evitate di aggiungerlo a tavola. Riducete il consumo di stuzzichini salati quali patatine e noccioline salate. Preferite i prodotti pronti a basso contenuto di sale e burro non salato o a basso contenuto di sale. Usate spezie e erbe aromatiche per ridurre il consumo di sale sul cibo. Esempi di menu facili e veloci per il paziente oncologico Riportiamo di seguito alcuni esempi di menù facili da preparare in poco tempo con cibi che si mangiano tutti i giorni per dimostrare come sia possibile incrementare l apporto proteico e calorico senza dover mangiare di più. Nell intervallo tra un pasto e l altro si possono fare piccoli spuntini o prendere un integratore sotto forma di bevanda per mantenere alto l apporto calorico. Non dimenticare di aggiungere il latte arricchito o integratori liquidi o in polvere al tè e al caffè. Usare gli

integratori anche per la preparazione di bevande da bere prima di andare a letto odi cioccolata calda. SI può aggiungere gli integratori energetici anche alle bevande calde. Menù energetici per il paziente oncologico I Colazione Cappuccino e brioche Preparare il cappuccino con latte arricchito e aggiungere zucchero o miele; tra le brioche preferire quelle farcite. Spuntino Succo di frutta con toast o tramezzino Abbondare con la farcitura desiderata. Pranzo Minestra di legumi Aggiungere parmigiano, pasta, riso, o pane tostato, olio a crudo o panna Bistecca ai ferri, condire con olio a crudo Insalata mista Arricchire con uova sode, tonno, fagioli di soia, mais, formaggio, olive, salse. Merenda Budino Preparare con latte arricchito, zucchero, miele o sciroppo e aromi vari. Cena Involtini di carne Farcire con formaggio, affettati e besciamella. Purè di patate Preparare con latte arricchito, burro, parmigiano, prosciutto cotto. Frutta fresca di stagione II Colazione Latte, fette biscottate, burro e marmellata Preparare il latte con il latte arricchito, aggiungere zucchero o miele ed eventualmente cioccolato; abbondare con la quantità. Spuntino Spremute o centrifughe di frutta Preparare con frutta fresca di stagione, e aggiungere un integratore proteico-energetico, zucchero o miele. Pranzo Pasta con verdure. Aggiungere pancetta, formaggio, besciamella o panna liquida. Pesce Usare condimenti a base di olio o maionese in Salsa (tipo salsa verde o salsa rosa, ecc.) Patate al prezzemolo. Merenda Frullato di frutta e latte Preparare con frutta fresca di stagione, latte Arricchito, zucchero o miele. Cena Omelette Preparare con latte arricchito, uova, parmigiano, prosciutto e formaggio. Verdura in padella Preparare con burro, parmigiano, uova sode tritate o besciamella. Frutta fresca di stagione

BIBLIOGRAFIA -AIM ac,la dieta e il malato di cancro, La collana del Girasole, 4^ edizione Giugno 2004,Roma. -IPASVI, La nutrizione : uno strumento importante per la nostra salute, da I Quaderni dal supplemento L infermiere, novembre 2004. -M.MAGRI ( a cura di ) Assistenza infermieristica in oncologia, Linee guida,procedure,protocolli di assistenza 2^ Ed. Elsevier Masson,marzo 2007, Milano. -NOVARTIS Medical Nutrition, Il ruolo della nutrizione nei pazienti con neoplasia, Origgio (Va).