Area promozione e protezione sociale 28/10/2005



Documenti analoghi
Area promozione e protezione sociale 28/10/2005

Comune di Trieste. Montebello

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Casa Laner

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

L. 162/ , , ,

I servizi per anziani non autosufficienti

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ

CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI

SEZIONE V Area disabili

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

Appunti per una tavola rotonda Ponzano Veneto, 20 maggio 2011

PROGRAMMA N. 5: PER LA SALUTE

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA

Piano di Zona La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

Direzione Politiche Sociali

PASSO DOPO PASSO. Progetti per il Reinserimento sociale e lavorativo di persone appartenenti a categorie fragili

Ambito Distrettuale 6.1

L ESPERIENZA DELLE DIMISSIONI PROTETTE A MONZA

FORUM P.A. SANITA' 2001

IL TRASPORTO SOCIALE NELL AMBITO 1 DI BERGAMO. L azione svolta da sei organizzazioni di volontariato nel biennio

31 dicembre marzo Non è stabilita alcuna scadenza per la presentazione delle richieste

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

Missionarie della Fanciullezza

Tabella 1: dettaglio costi assicurazioni

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

Presentazione UILDM VERONA ONLUS Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Sede di Verona Sede staccata di Cerea

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA

Come nasce il Filo d Arianna e quale valore ha per il territorio

Firenze, giugno 2014 LE SFIDE DEL WELFARE. La sostenibilità di un modello di copertura universale contro il rischio di non autosufficienza

Regolamento. Funzionamento del Servizio Sociale Professionale. Ambito S9

Un percorso di cura verso casa.

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

Disabilità e condizione sociale

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

FORMULARIO DELL AZIONE

Indagine conoscitiva 2012 domanda-offerta di trasporto per cittadini disabili

Comune Capofila : VETRALLA

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche

PRINA - PIANO REGIONALE INTEGRATO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

IL SISTEMA SOCIO ASSISTENZIALE SI FONDA SU ALCUNI PRINCIPI E SU ALCUNE LEGGI PILASTRO

Il progetto di vita: qualità oltre la scuola

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL REGIONE TRENTO (Prov.)

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

Come a Casa. Residenzialità leggera: esperienze, progetti e sperimentazioni. Dott.ssa Maria Assunta Pintus

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT

SCHEDE INTERVENTI ANNO 2011

ABITARE SOCIALE UNA COMUNITA LOCALE SOLIDALE

Le linee guida regionali sui piani di zona : da Casa di Riposo a Centro di Servizio

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

SINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO 2007

OSPEDALE e TERRITORIO

LA CARTA DEI SERVIZI PER I LAVORATORI DISABILI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

LA RETE DEI SERVIZI PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI IN VERSILIA: Giovanna Fontanesi e coll. U.F. Strutture di Assistenza Sociale

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE SULL ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA A FAVORE DI DISABILI

Domiciliarità e assistenza domiciliare

La valutazione come occasione di confronto per la programmazione del Piano di Zona. Giovanni Bertin

Il valore dell Integrazione Sociosanitaria in termini di appropriatezza, personalizzazione, efficienza economica e razionalizzazione della spesa

Area Donne e Diritti di Cittadinanza. Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone Associazione Nuovi Vicini Onlus

La Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute

COMUNE DI BIANCAVILLA Provincia di Catania

I Titoli sociali nel sistema dei Piani di Zona della Lombardia. Regione Lombardia D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale

PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

1. PROGRAMMA INVECCHIAMENTO ATTIVO

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014

Istituto di formazione politica PEDRO ARRUPE Centro Studi Sociali

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4

Progetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria

Piano di Zona

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

ABITARE ESPERIENZE DI GREVE IN CHIANTI, SCANDICCI, FIRENZE

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Un parco giochi per tutti. Area giochi inclusiva del Comune di Malnate, Città amica dei bambini

Workshop: Telemedicina e Sanità elettronica: facciamo il punto! La rete e-care a supporto del paziente fragile

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

PROVINCIA DI CAGLIARI

DOMANDA DI ADESIONE ALLA FEDERAZIONE SARDA DELLE COMUNITA PER MINORI

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES.

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

BANDO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Transcript:

Area promozione e protezione sociale 28/10/2005 1

Il primo PIANO DI ZONA cittadino Trieste, 26 ottobre 2005 28/10/2005 2

TAVOLO DI PROGRAMMAZIONE/ PROGETTAZIONE -Area disabili 28/10/2005 3

1.Di chi ci occupiamo Dei cittadini disabili, minori ed adulti. 28/10/2005 4

Quante sono le persone con disabilità a Trieste? 28/10/2005 5

Possiamo parlare solo di stime 3.500 cittadini disabili (anziani esclusi) pari all 1,6% della popolazione residente 28/10/2005 6

La stima dei gravi è di 2.200 persone di cui: 1397 invalidi totali 263 sensoriali 555 invalidi parziali Dal registro condiviso fra Comune ed ASS in carico alle Equipe Multidisciplinari, avviato da un anno, sono attualmente 1477 le persone con disabilità di cui 563 minori e 914 adulti. 28/10/2005 7

Dal Bilancio Sociale 2004 minori adulti totale Utenti registro 563 914 1477 interventi 443 823 1266 Utenti raggiunti 303 755 1058 28/10/2005 8

2. Stato dell arte della programmazione sociosanitaria e delle risorse in campo 28/10/2005 9

Il COMUNE e l ASS dal 1992 hanno iniziato a lavorare in maniera integrata, con la formalizzazione nel l996 dell Accordo di Programma Provinciale 28/10/2005 10

Come ha lavorato il comitato tecnico per l Accordo di programma provinciale Esprimendo pareri, elaborando proposte e formulando indicazioni operative riguardo al coordinamento delle attività Verificando le risorse provinciali esistenti sul territorio, individuando eventuali disomogeneità di servizi, proponendo criteri di priorità nell uso delle risorse Studiando forme coordinate di finanziamento anche in relazione al continuo evolversi della normativa 28/10/2005 11

Risorse impiegate per i disabili nel 2004 Comune 13,6 milioni di euro (pari al 27,5% dell Area), di cui: il 59,27% nell area della domiciliarità il 38,93 nell area della residenzialità l 1.8% nell area della promozione il bilancio dell Area corrisponde al 20,4 del bilancio comunale. ASS valore stimato.. milioni di euro 28/10/2005 12

3. Il piano di miglioramento PDZ e PAT/PDZ 2006-2008 28/10/2005 13

I problemi esistenti nella comunità e nel sistema dell offerta l auto-mutuo-aiuto il sostegno a domicilio l accesso ai servizi scuola-lavoro la mobilità il dopo di noi 28/10/2005 14

La partecipazione alla fase di ascolto I soggetti del territorio che hanno dichiarato il loro interesse al piano sono 35 già in rete con il comune 29 nuovi 6 28/10/2005 15

4. La proposta di lavoro comune si basa su una visione del futuro da costruire per il ben-essere dei disabili della città si articola su tre strade maestre da intraprendere e su alcuni possibili campi di intervento si concretizza attraverso progetti compartecipati per benefici attesi misurabili 28/10/2005 16

Promuovere competenze, solidarietà, benessere, socialità I DISABILI SONO INCLUSI DALLA/NELLA COMUNITA LOCALE Muoversi, intraprendere partendo da e tornando a casa Garantire equità ed appropriatezza nella distribuzione delle risorse e nell accesso alle opportunità 28/10/2005 17

Promuovere competenze, solidarietà, benessere, socialità (Promozione e prevenzione) 28/10/2005 18

Socialità per tutti Creare situazioni di integrazione sociale per gli ospiti dei Centri Diurni nella comunità dove sono collocati Aprire i centri diurni alla comunità 28/10/2005 19

Sviluppo auto mutuo aiuto Supportare le famiglie che assistono i familiari con disabilità grave Avvicinare i familiari il più precocemente possibile ad associazioni di auto aiuto Creare gruppi di auto-mutuo-aiuto 28/10/2005 20

Muoversi, intraprendere partendo da e tornando a casa (Sostegno e tutela) 28/10/2005 21

Culture ed interventi di prossimità Le persone con disabilità grave vivono nella propria casa Ridurre il carico familiare Assistere a casa le persone che vivono sole 28/10/2005 22

Sistema di mobilità accessibile Le persone disabili escono da casa e si muovono sul territorio Realizzare un piano di trasporto sociale che definisca percorsi, orari e costi (pdz) 28/10/2005 23

Sistema di mobilità accessibile Le persone con disabilità grave riescono ad uscire da casa accompagnati Razionalizzare e sviluppare il trasporto assistito (sociosanitario) 28/10/2005 24

Il diritto ad una casa possibile Una convivenza possibile fra persone disabili in abitazioni assistite Sviluppare convivenze di due o tre persone in abitazioni assistite, in forme innovative (costruire soluzioni alternative all offerta attuale) 28/10/2005 25

Il diritto ad una casa possibile Una casa possibile per le persone disabili Con i familiari, rispetto all offerta già disponibile satura, rivedere le modalità di funzionamento ed il dimensionamento ed accertare il fabbisogno esistente 28/10/2005 26

Verso l autonomia I disabili partecipano a momenti di socializzazione e benessere Organizzazione di attività sportive, ricreative e ludiche aperte 28/10/2005 27

Verso il lavoro Le persone disabili note ai servizi si inseriscono in attività di preformazione e formazione Realizzare corsi di formazione professionale dedicati per giovani disabili 28/10/2005 28