Check against delivery Seul le texte prononcé fait foi Es gilt das gesprochene Wort Discorso di Marco Benedetti in occasione della 15 a Conferenza SCIC-Università 17 marzo 2011 Cara commissaria, Signore e Signori, cari colleghi, Anzitutto desidero dare anch'io a tutti voi il benvenuto alla nostra conferenza annuale, sia a tutti coloro che anno dopo anno dimostrano il loro interesse, sia a tutte quelle persone che sono presenti per la prima volta. Fra queste vi è per esempio il sig. Marc Orlando, al quale do il benvenuto in quanto è il primo rappresentante di un'università australiana a partecipare alla nostra conferenza. Lavora presso la Monash University, nello Stato di Victoria, e farà una presentazione questo pomeriggio. Lo cito anche perché penso che sia colui che è venuto da più lontano nella storia di questa conferenza. Anche a costo di ripetermi, vorrei ricordare che siamo sempre tutti molto lieti, alla DG Interpretazione, di accogliere tanti colleghi che lavorano alacremente, ognuno nella propria università, per contribuire alla formazione delle nuove generazioni di interpreti, dei quali come sapete c'è un grande bisogno, in particolare per alcune lingue. In questa occasione sono contento di ritrovare la nostra commissaria, la signora Androulla Vassilíou. La ringrazio per essere fra noi anche oggi e per il discorso che ha pronunciato. La sua presenza in questa sede dimostra
l'interesse che annette al multilinguismo e in particolare alla professione di interprete. Il tema della conferenza odierna è la globalizzazione, cioè "L'interpretazione in un mondo globalizzato". La globalizzazione è un concetto che è diventato molto di moda negli ultimi anni, e del quale si sente parlare un po' in tutti i settori. Con il termine "globalizzazione" si indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo. Anche la DG Interpretazione è globalizzata, nel senso che è presente, con la sua assistenza diretta o indiretta, un po' in tutto il mondo. Infatti, i contatti che abbiamo tessuto nel corso degli anni ci hanno portati ad essere presenti in Asia, in Africa e in America del Nord, oltre che naturalmente in alcuni paesi europei che non fanno parte dell'unione europea. A questo proposito vorrei ricordare brevemente i programmi di cooperazione con la Cina, il Vietnam e Macao in Asia. Da vari anni, e nel caso della Cina da oltre 25 anni, la DG SCIC organizza a Bruxelles dei corsi di formazione destinati a funzionari cinesi, vietnamiti e di Macao. Queste attività si svolgono nel quadro di accordi bilaterali che prevedono l'assistenza della nostra direzione generale nel campo della formazione di interpreti. Poi vorrei ricordare i contatti con la Commissione dell'unione africana, nell'ambito della strategia congiunta tra l'unione europea e l'africa, portata avanti dalla Commissione da alcuni anni. In questo quadro la DG SCIC collabora attivamente fornendo consulenza e assistenza alla Direzione dei servizi di conferenza della Commissione dell'unione africana. 2
Un esempio concreto di questa collaborazione è stata la messa a punto, da parte dei nostri servizi informatici, di uno strumento di programmazione delle riunioni e delle assegnazioni di interpreti. Il software è stato pensato per le esigenze pratiche dell'unione africana e sarà installato ad Addis Abeba in un prossimo futuro. Un altro progetto internazionale di cui vorrei parlare brevemente è quello definito, forse con poca fantasia, Progetto africano. Si tratta di un progetto nell'ambito in particolare della nostra cooperazione con le Nazioni Unite, al quale partecipano le università di Nairobi, in Kenya, di Maputo, in Mozambico, e ultimamente di Accra, in Ghana. L'obiettivo è organizzare corsi di formazione per interpreti e traduttori sul continente africano, non soltanto nelle università che ho citato ma anche in altre, in futuro. Per il momento non vi dico altro, dato che domani mattina Pernilla Sjölin avrà occasione di spiegarvi nei dettagli in cosa consiste questo progetto. E come sapete, sosteniamo attivamente anche la creazione e lo sviluppo di una formazione all'interpretazione di conferenza di alto livello in Russia. Recentemente, sono stati avviati contatti con l'università di Astrakan, nella Russia meridionale, che ci dà anche un'apertura sulle lingue dell'asia centrale, e la DG SCIC ha effettuato missioni presso tale università. Sempre parlando di globalizzazione, vorrei menzionare i contatti "transatlantici", vale a dire quelli con alcune università degli Stati Uniti, e più di recente i contatti con il Parlamento canadese, una cui delegazione ha fatto visita due settimane fa ai nostri servizi e al Parlamento europeo. 3
E rimanendo in America del Nord, nel giugno dello scorso anno si è svolto a Washington il primo Vertice nord-americano sull'interpretazione. I miei collaboratori che vi hanno preso parte hanno riferito che sostanzialmente i problemi e le preoccupazioni in materia di interpretazione sono gli stessi sulle due sponde dell'atlantico. Per esempio, si era parlato fra l'altro della necessità di "educare gli utilizzatori" dei servizi di interpretazione, del problema della remunerazione degli interpreti, che spesso è troppo bassa, della necessità di migliorare i corsi di formazione e anche di quella di far capire la differenza che esiste fra un interprete e un traduttore. Sì, c'è ancora molto da fare su questo fronte. Un dato significativo sulla professione d'interprete in America del Nord è il seguente: quasi un quinto degli interpreti ha oltre 58 anni. Credo quindi che anche in questo caso si ponga il problema del ricambio generazionale. Tutto questo ci rassicura sul fatto che il nostro approccio è quello giusto, vale a dire avviare fruttuose collaborazioni con altre organizzazioni internazionali e con le università che formano gli interpreti, in ogni parte del mondo, visto che i problemi in materia di interpretazione sono identici o comunque molto simili in altri continenti. Per tornare all'europa, ma rimanendo sempre nell'atlantico, nel novembre scorso vi è stata una missione in Islanda da parte dei servizi di interpretazione della Commissione, del Parlamento e della Corte di giustizia. L'Islanda infatti nel giugno 2010 ha ottenuto lo status di paese candidato all'adesione all'unione europea. Gli obiettivi della missione erano: i) sensibilizzare le autorità islandesi riguardo all'interpretazione di conferenza in vista della possibile adesione del paese all'ue, ii) discutere della situazione della lingua islandese e infine 4
iii) esaminare la possibilità di istituire corsi per la formazione di interpreti in Islanda. A questo proposito, la buona notizia è che l'università d'islanda intende avviare un corso nel prossimo anno accademico, quindi a partire dall'autunno di quest'anno. Si tratterà di un corso per il conseguimento di un master in interpretazione di conferenza, della durata di due anni. La cattiva notizia, se così vogliamo dire, è però che per vari motivi, fra i quali l'esiguità della popolazione islandese e la scarsa conoscenza del mestiere di interprete, il numero di candidati sarà piuttosto ridotto, almeno all'inizio. Spero però che il prossimo anno potremo aggiornarvi a questo proposito con qualche notizia migliore. E sempre in Europa, vorrei menzionare anche i contatti che sono stati avviati con i paesi dei Balcani. Lo scorso novembre si è svolto a Bruxelles il primo seminario informativo destinato alle autorità dei paesi candidati e precandidati. Con il termine "pre-candidati" intendiamo per convenzione quei paesi che aspirano ad aderire all'unione europea, ma che non hanno ancora ottenuto ufficialmente lo status di paese candidato. Gli scopi del seminario, destinato ad alti funzionari, erano: i) stabilire un primo contatto, ii) fornire informazioni sulle attività della DG Interpretazione e iii) sensibilizzare maggiormente i partecipanti sul mestiere d'interprete di conferenza. Ma potremmo andare oltre e affermare che l'obiettivo principale era gettare le basi di un futuro partenariato tra i paesi che hanno partecipato al seminario e i servizi d'interpretazione delle istituzioni europee. Nel prossimo futuro, esamineremo quindi la possibilità di avviare una cooperazione regionale nei Balcani, dato che le autorità dei paesi interessati 5
hanno espresso il desiderio di condividere le risorse e creare sinergie per affrontare insieme la sfida comune. Tale sfida consiste nel formare entro tempi ragionevoli un numero sufficiente di interpreti di conferenza in grado di lavorare per le istituzioni comunitarie. In ogni caso, a parte queste attività volte a preparare la strada per altri allargamenti dell'unione europea dal punto di vista linguistico, la DG Interpretazione non dimentica certo i suoi compiti essenziali, vale a dire garantire il multilinguismo nel lavoro di tutti i giorni, nelle 23 lingue ufficiali. Durante la conferenza dell'anno scorso vi era stato presentato il progetto chiamato Speech Repository. Come sapete, si tratta di una banca dati di discorsi in tutte le lingue dell'unione e in russo, che gli studenti di interpretazione posso usare per impratichirsi con l'interpretazione simultanea e consecutiva. Il successo dello Speech Repository è inarrestabile, ed attualmente lo utilizzano oltre 120 fra università e organizzazioni internazionali, principalmente in Europa ma anche in altri continenti. Il numero di utenti abituali ha già superato le 5.000 persone ed è in continuo aumento. Inoltre, prossimamente verrà dato l'accesso anche ai candidati ai concorsi europei per interpreti a livello AD5, cioè il livello di base al quale sono assunti i nuovi colleghi nelle istituzioni, ai quali non viene richiesta esperienza professionale per presentarsi ai concorsi. Per quanto riguarda invece il Master europeo in interpretazione di conferenza, noto con la sigla inglese EMCI, proprio questa mattina è stata presa un'importante decisione. Il consorzio EMCI si è ristrutturato e 6
diventerà una persona giuridica sotto forma di associazione internazionale senza scopo di lucro [con sede in Belgio]. Questa modifica rappresenta uno sviluppo positivo, che rafforzerà certamente le basi per una proficua cooperazione con le istituzioni europee. Credo quindi che dobbiamo essere tutti molto lieti per questo evento. Un'altra notizia che desidero darvi è la cooperazione tra la DG SCIC e altre istituzioni e organizzazioni internazionali nell'ambito della rete mondiale denominata HINTS, che è una sigla che significa "Capi dei servizi di interpretazione". Alla rete partecipano rappresentanti dei vari servizi, i quali si riuniscono due volte l'anno su base informale per discutere di questioni riguardanti l'interpretazione ed esaminare le possibilità di collaborare in questo campo. Per darvi un esempio delle organizzazioni internazionali partecipanti posso citare la NATO, il Fondo monetario internazionale e l'organizzazione Mondiale della Sanità. Sempre nel campo della cooperazione internazionale, non va dimenticata quella esistente nell'ambito della IAMLADP, che conta quasi cento organizzazioni partecipanti. Si tratta di una rete di organizzazioni internazionali che dispongono di servizi linguistici, principalmente di interpretazione e traduzione. ********* Cari colleghi, già durante il discorso che avevo pronunciato a questa conferenza l'anno scorso avevo detto che occorreva ricordare che il mondo è sempre più globalizzato, con tutti gli effetti positivi e negativi che ne derivano. L'interpretazione è certo un mondo in evoluzione, ma non dobbiamo rischiare di ripetere sempre gli stessi concetti. 7
Spero quindi che anche quest'anno troverete le presentazioni interessanti e utili. Per oggi termino qui e vi ringrazio per l'attenzione. Ora invito la signora e cara amica Olga Cosmidou, del Parlamento europeo, a prendere la parola. 8