DIFFUSIONE DEL SOLARE FOTOVOLTAICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA E AL SETTORE RURALE 1 Premesse: il contesto generale L energia solare è oggi utilizzabile con sistemi commercialmente disponibili a livello diffuso sul territorio attraverso due modalità: produzione diretta di energia termica 1 (acqua calda a temperature variabili tra 40 e 80 C); produzione diretta di energia elettrica con caratteristiche tali da potere essere riversata in rete. Le due opzioni si presentano entrambe di interesse e con caratteristiche tali da dare significativi contributi al contenimento dei consumi energetici nazionali. Il solare termico può per esempio fare fronte ai fabbisogni di acqua calda sanitaria che nel residenziale rappresentano almeno il 1015% dei consumi energetici del settore. Il solare fotovoltaico, dal canto suo, produce energia di alta qualità (energia elettrica) i cui consumi (con particolare riferimento ai comparti del residenziale e dei servizi) è in continuo aumento, soprattutto nei mesi estivi. Il settore risulta in veloce espansione in quanto gli impianti sono di facile inserimento e, soprattutto, adeguatamente incentivati (aspetto chiave 2 ), al punto che il tasso di crescita sta raggiungendo livelli inattesi sino fino a pochi anni fa. Il GSE 3 (Gestore dei Servizi Energetici) durante una recente comunicazione 4 ha dichiarato che a fine 2010 la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici in esercizio e che a oggi hanno fatto domanda di ammissione agli incentivi è pari a 2.800 MW con oltre 140.000 unità. Considerando, in aggiunta, le domande relative al 2010 che continueranno a pervenire entro fine febbraio 2011, si stima che la potenza totale a fine 2010 potrebbe raggiungere il valore di 3.000 MW (150.000 impianti). 1 Secondo il Solar Thermal Barometer 2010 (http://www.eurobserver.org/downloads.asp), alla fine del 2009 in Italia risultavano installati oltre 2.000.000 di m 2 di collettori solari termici corrispondenti a una potenza convenzionale di 1.410 MW termici. Sempre nel corso del 2009, le vendite sono risultate pari a 400.000 m 2 (280 MW). In questo settore il mercato nazionale si pone al 3 posto nella UE27 ed è in fase di espansione tuttavia con tassi sensibilmente inferiori a quello del fotovoltaico. Per il solare termico l elemento trainante è stata la detrazione del 55% sul reddito delle persone fisiche che è stata prorogata per il solo 2011, peraltro estendendo il periodo di detrazione da 5 a 10 anni. Ciò potrebbe costituire un serio problema allo sviluppo del settore. Il solare termico presenta consistenti potenzialità che, tuttavia, possono essere espresse solo in presenza di adeguati incentivi. 2 Gli impianti fotovoltaici sono visti da molti come una opportunità di investimento mentre il solare termico prima citato interessa soprattutto le utenze abitative con superfici limitate a pochi m 2. 3 Il GSE riconosce gli impianti di produzione di energia rinnovabile ed eroga gli incentivi. 4 Audizione al Senato della Repubblica sullo schema di recepimento nazionale della Direttiva 28/2009/CE (dicembre 2010). 1
Nel solo 2010, quindi, la nuova potenza fotovoltaica installata sarebbe pari a 1.850 MW (quasi i 2/3 dell esistente), con un incremento del 160% rispetto alla potenza entrata in esercizio nel 2009 (711 MW). Sono inoltre pervenute al GSE comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per una potenza di 4.000 MW 5. Ciò grazie alla legge 129/2010 che prevede di riconoscere le tariffe 2010 agli impianti che entreranno in esercizio entro giugno 2011, purché abbiano comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010. In definitiva, sulla base di queste informazioni non ancora ufficiali si deduce che: la potenza complessiva degli impianti installati, seppure non ancora tutti collegati alla rete elettrica, potrebbe risultare a fine 2010 pari a ben 7.000 MW (200.000 impianti) contro i 1.142 MW censiti a fine 2009; già nel corso del 2011 potrebbe essere raggiunto il target di 8.000 MW che il Piano di Azione Nazionale sulle fonti rinnovabili (PAN) ha previsto per l anno 2020. Se tali anticipazioni saranno confermate nel corso del 2011 si tratta di una espansione eccezionale e che presumibilmente porterà a modificare l attuale quadro incentivante. 2 La relazione tra potenza installata ed energia elettrica prodotta Nel settore energetico si misura frequentemente la dimensione e la potenziale produttività in energia degli impianti sulla base dei relativi MW che identificano la potenza degli impianti stessi. Energia e potenza sono legati dalla nota relazione: Energia = Potenza x tempo. Per esempio: una centrale termoelettrica da 20 MW funzionante a piena potenza per 8.000 h/anno (su 8.760 disponibili) produce 160.000 MWh 6. Quello che più interessa nei bilanci energetici, tuttavia, è l energia e non la potenza (che comunque è legata direttamente alla prima): conseguentemente, l imposizione di target di programma basati sulle potenze potrebbero risultare fuorvianti soprattutto in termini comunicativi, in quanto gli obiettivi al 2020 imposti dalla Direttiva 28/2009 sono definiti sulla base delle energie prodotte e consumate dalle utenze su base annua. Informazioni di sintesi relative alla produzione e richiesta di energia nazionali sono riportate nell Allegato 1 (nel 2009, rispettivamente circa 281 contro 333 TWh/anno 7, con conseguente necessità quindi di importare circa 45 TWh/anno), mentre i dettagli relativi alla regione Emilia Romagna sono illustrati nell Allegato 2 (sempre nel 2009, si rileva una produzione regionale di circa 22,0 TWh contro un consumo di circa 27,7 TWh/anno, quindi un deficit di 5,7 TWh). 5 Si noti che la potenza media è di circa 73 kw (ingombro medio di 700 m 2 ).. 6 Migliaia di kwh. 7 Miliardi di kwh, ovvero milioni di MWh. 2
La RER incide quindi per poco più dell 8% sui consumi nazionali. Ulteriori dettagli sono riportati nella Tabella 1 che, in particolare, mette in evidenza come l incidenza dei consumi dell agricoltura sia limitata al 3,6% del totale. Tabella 1 Consumi relativi alla RER nel 2009 (con esclusione del trasporto ferroviario, valutato in 506,5 GWh) e incidenza della produzione degli impianti fotovoltaici (Fonte: elaborazione di dati Terna e GSE, 2010). Consumi (GWh/anno) Consumi (%) Produzione Fotovoltaico (GWh) Produzione Fotovoltaico (%) Agricoltura 933,0 3,6% 3,9 7,0% Industria 11.400,5 44,6% 23,8 43,0% Terziario 7.969,6 31,2% 4,4 8,0% Domestico 5.275,5 20,6% 23,2 42,0% Totale 25.578,6 100,0% 55,3 100,0% In termini del tutto generali valgono le seguenti osservazioni: le centrali termoelettriche (alimentate a combustibili fossili o a biomassa solida) e i gruppi elettrogeni (per esempio alimentati a biogas) sono in grado di funzionare continuamente nel tempo, salvo che per i periodi richiesti per la manutenzione. Nella pratica queste centrali possono operare, se ben realizzate ed esercite, per 7.5008.000 h/anno a piena potenza; le centrali/impianti operanti ad energie rinnovabili (eolico, solare e idraulico se soggette alla variazione di portata di acqua) sono invece soggette alle variazioni temporali dell intensità della sorgente energetica (velocità del vento, intensità della radiazione solare, andamento della portata dell acqua) e conseguentemente, a parità di potenza installata, producono meno energia. La diretta conseguenza è riassunta a livello teorico nella Tabella 2, mentre la Tabella 3 è relativa alla situazione che si verifica in realtà nella RER. Tabella 2 Confronto teorico tra le produttività in energia elettrica di diverse tipologie di centrali della potenza di riferimento di 1 MW. Tipo di centrale Possibile durata del funzionamento annuo [ore] Produttività media annua per 1 MW installato [MWh] Confronto tra le produttività annue Termoelettrica convenzionale 8.000 8.000 100% Termoelettrica a biomassa 8.000 8.000 100% A biogas (motori endotermici).8.000 8.000 100% Eolica Dipendente dal sito 2.500 8 31% Idraulica Dipendente dal sito 1.2008.000 9 15100% Fotovoltaica 10 Ore di luce 1.200 11 15% 8 Dove la velocità media annua del vento è di almeno 5 m/s, condizioni verificabili in Italia in alcuni litorali e zone montane. 9 Ampiamente variabile in funzione della presenza o meno di bacini di raccolta e della loro capacità. 10 Per generare 1 MW con radiazione di picco (1 kw/m 2 ) serve una superficie di collettori fotovoltaici di circa 1 ha (considerando anche le superfici accessorie). 3
Tabella 3 Impianti per la produzione di energia elettrica operanti nella RER nel 2009 e relativi dati produttivi. Le produzioni specifiche di eolico e solare risultano notevolmente inferiori a quelle indicate in Tabella 2 anche per via dell entrata in funzione nel corso dell anno di molti impianti (Fonte: elaborazione di dati Terna e GSE, 2010). Centrali operative Numero Potenza netta (MW) Potenza media netta (MW) Produzione annua netta (GWh) Produzione specifica (MWh per MW installato) Termoelettriche 12 99 6.164,7 62,3 18.867,8 3.060,6 13 Biomassa 14 64 370,8 5,8 2.065,0 5.569,0 Eoliche 3 16,3 5,4 20,4 1.251,5 Idroelettriche 75 616,9 8,2 1.247,7 2.022,5 Fotovoltaiche 6.657 94,9 0,014 55,3 582,7 Totali 7.263,6 22.256,2 C è quindi MW e MW : per esempio, con riferimento ai valori teorici (Tabella 2), 1 MW a biogas potrebbe produrre in un anno energia elettrica in misura sostanzialmente identica ad oltre 6 MW di fotovoltaico (nella realtà il rapporto può essere più elevato) e di questo bisognerebbe tenerne conto soprattutto a livello di comunicazione pubblica. Va comunque sottolineato che l energia prodotta nelle ore notturne è meno pregiata di quella prodotta nelle ore diurne per via dei minori assorbimenti. Ciò va a favore degli impianti fotovoltaici che pur producendo meno per MW installato rendono disponibile la loro energia, in genere, nei momenti di maggiore richiesta. 3 Le statistiche ufficiali relative al fotovoltaico: anno 2009 Le statistiche ufficiali sono fornite dal GSE che a fine 2010 ha pubblicato i dati consuntivi relativi al 2009. Al 31 dicembre 2009 risultavano installati in Italia 71.284 impianti (+123 % rispetto al 2008) per una potenza installata di 1.142,3 MW (+165 % rispetto l anno precedente). Per quanto riguarda lo sviluppo regionale la regione Emilia Romagna si distingue per 6.657 unità corrispondenti a una potenza di circa 95 MW (come indicato nella Tabella 3 e maggiormente dettagliato nelle Figure 1, 3 e 4). La corrispondente produzione è risultata di 55,3 GWh (pari all 8% della produzione nazonale). Il 7% della potenza installata interessa il settore agricolo (Figura 2). E interessante notare anche come il 9% della potenza sia installata a terra (circa 5 MW). 11 Con riferimento al nord Italia. In condizioni favorevoli si potrebbero raggiungere i 1.400 MWh. 12 Calcolate sottraendo dai dati Terna sul termoelettrico i dati GSE relativi alla biomassa. 13 La produzione specifica risulta di molto inferiore al potenziale in quanto numerosi impianti vengono utilizzati solo nei momenti di richiesta di punta. 14 I dati di produzione considerano la conversione energetica della parte biodegradabile dei rifiuti (254 GWh), le biomasse solide e i bioliquidi (928 GWh) e il biogas (287 GWh) che include gli impianti agricoli e il recupero dalle discariche. 4
Questo è la sintesi del quadro ufficiale che, come evidenziato nelle premesse, è destinato a mutare considerevolmente quanto saranno resi definitivamente noti i dati relativi al 2010. Figura 1 Numerosità degli impianti fotovoltaici e relativa potenza installata nel 2009 (Fonte: elaborazione di dati GSE, 2010). Figura 2 Diffusione degli impianti fotovoltaici nei diversi settori produttivi nel 2009 (Fonte: GSE, 2010). 5
Figura 3 Distribuzione della potenza installata degli impianti fotovoltaici nelle province italiane nel 2009 (Fonte: GSE,2010). 4 Considerazioni finali Il solare fotovoltaico, grazie alla sua flessibilità e alle modalità di incentivazione, si sta sviluppando oltre le aspettative 15. Viene da chiedersi, quindi, se a livello nazionale verranno considerate delle azioni correttive 16, anche per via del fatto che tale evoluzione potrebbe drenare risorse alle altre fonti rinnovabili e in modo particolare 15 L industria del fotovoltaico nazionale sta chiedendo di elevate l attuale target di 8.000 MW al 2020, a circa 15.000 MW. 16 In questo contesto sicuramente favorevole buona parte dell'industria fotovoltaica nazionale ha proposto al Governo di ridurre il valore dell'incentivo a partire dal 2011, in virtù del fatto che i prezzi per i componenti e i sistemi fotovoltaici hanno registrato una significativa contrazione conseguente alle economie di scala raggiunte, riconoscendo quindi che il ruolo degli incentivi è quello di accompagnare gradualmente la crescita del settore. 6
alla biomassa che si presenta come un fonte chiave per il raggiungimento degli obiettivi nazionali 17. Il forte sviluppo ha indotto alla creazione di una industria nazionale di una certa entità che anche se limitata al terziario 18 ha rappresentato per molti operatori del settore elettrico un serio sbocco lavorativo diffuso su tutto il territorio nazionale. Figura 4 Distribuzione dell energia prodotta degli impianti fotovoltaici nelle province italiane nel 2009 (Fonte: GSE,2010). 17 Gli attuali obiettivi del Piano di Azione Nazionale prevedono di produrre al 2020 ben 22 Mtep/anno attraverso le fonti rinnovabili, di cui il 50% circa attraverso la conversione energetica della biomassa in energia termica e/o elettricità. 18 La quasi totalità della forza lavoro è infatti impiegata nell installazione e manutenzione degli impianti fotovoltaici. Si stima che in soli tre anni siano stati creati in Italia almeno 20.000 posti di lavoro lungo tutta la filiera e le rappresentanze di settore ne stimano ulteriori 70.000 per i prossimi 10 anni. 7
Da un punto di vista tecnico, la tecnologia commerciale negli ultimi anni non ha evidenziato particolari evoluzioni ma è migliorata soprattutto sotto il profilo dell affidabilità dei componenti e, aspetto importante, ha evidenziato una significativa riduzione dei costi. Infatti, nonostante all'aumento della domanda sia corrisposto un aumento dell'offerta, ciò ha comportato unitamente ad altri fattori tra cui la crisi economica che ha calmierato i prezzi una flessione dei costi di installazione di circa il 2030% 19 dall'inizio 2007 all'inizio 2010, quindi superiore alla riduzione del valore degli incentivi 20. In conclusione, si può affermare che: il fotovoltaico sta attraversando, a livello nazionale, un periodo molto favorevole; se l attuale normativa incentivante sarà confermata con ridotte diminuzioni degli incentivi e il target del Piano di Azione Nazionale incrementato in modo significativo, c è da aspettarsi una continua espansione del settore. Il quadro complessivo dovrebbe risultare più chiaro nel corso del 2011; i costi di investimento stanno comunque diminuendo e ciò non potrà che risultare di beneficio, in vista del conseguimento della reale competitività economica della tecnologia che forse potrà verificarsi intorno al 2020; lo sviluppo attuale è legato in modo significativo alla realizzazione di impianti industriali che prevalentemente vengono realizzati a terra. Al fine di contenere gli impatti ambientali sarebbe invece preferibile utilizzare i tetti con impianti di potenza non eccessiva. 19 Gli attuali investimenti per la realizzazione di impianti completi sono dell ordine dei 34.000 per kwp installato (CAPEX) che possono essere ormai presi come riferimento anche per impianti della potenza di 3 kw (circa 10 m 2 ). La figura sottostante si riferisce comunque ai grandi impianti (Fonte: Associazione Grid Parity Project, 2010). 20 L aspetto degli incentivi e dei vari fattori economici verrà affrontato nelle prossime relazioni. 8
ALLEGATO 1 DATI STATISTICI SULL ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA ANNO 2009 Fonte: Terna S.p.A., 2010 9
Nota di sintesi DATI STATISTICI SULL ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA ANNO 2009 DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA NEL 2009: 5,7% SUL 2008 Il dato definitivo migliore di un punto percentuale rispetto al dato provvisorio di inizio 2010 Si riduce di un punto percentuale la flessione dei consumi di energia elettrica nel 2009: 5,7% il dato definitivo contro il 6,7% provvisoriamente stimato a inizio anno. Il fabbisogno di elettricità si è attestato su 320,3 miliardi di kwh. La flessione del 2009, che fa seguito a quella modestissima del 2008 (0,1%), rappresenta un evento unico per la sua intensità. Bisogna infatti risalire ai primi anni 50 per trovare una diminuzione di entità paragonabile. Il trend negativo dei consumi registrato nel 2009, ma iniziato già a partire dall ultimo trimestre 2008, ha raggiunto la massima intensità nel secondo trimestre del 2009 per poi rallentare gradualmente nei due trimestri successivi fino a tornare in terreno positivo nell'ultimo mese dell'anno. La produzione da fonti rinnovabili è risultata in crescita di oltre il 19% rispetto al 2008, giungendo a rappresentare oltre il 20% del totale del consumo interno lordo di energia elettrica. Fatta eccezione per il geotermico, che ha registrato una flessione dello 3,2%, tutte le altre fonti rinnovabili sono risultate in aumento: +18,1% l idrico, +34,6% l eolico, +27,9% le biomasse; boom del fotovoltaico, la cui produzione è salita in un anno del 251%, passando da 193 a 676 milioni di kwh lordi. In contrazione la produzione da fonti tradizionali, diminuite nel complesso di oltre il 14%. Confermato nel 2009 il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato per la produzione di energia elettrica. Ammonta infatti a oltre 143 miliardi di kwh, pari al 66,2% del totale, la quantità di produzione netta termoelettrica con il gas. Centrali elettriche: entrati in esercizio oltre 2.800 MW di nuova potenza, soprattutto da fonte eolica e fotovoltaica. La capacità installata cresce del 2,9%. Consumi: sensibile contrazione dell Industria (13,8%), in aumento il Terziario (+1,3%) e il Domestico (+0,8%). In lieve diminuzione l Agricoltura (0,3%). Regioni: 10 su 20 sono in deficit di produzione. Produzione: crescita delle rinnovabili e contrazione delle fonti tradizionali Nel 2009 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l 86% con la produzione nazionale, e per il restante 14% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni, in aumento del 12,3% sul 2008 Nel 2009 la produzione lorda da fonti rinnovabili, pari a 69,3 miliardi di kwh (20,8% del consumo interno lordo al netto dei pompaggi) è risultata in aumento di oltre il 19% sul 2008. Fatta eccezione per il geotermico, che ha registrato una flessione del 3,2%, tutte le altre fonti sono risultate in crescita: +18,1% l idrico, +34,6% l eolico, +27,9% le biomasse, +251% il fotovoltaico (vedi All.1). In dettaglio, la produzione nazionale netta (281,1 miliardi di kwh) è risultata in diminuzione del 8,5% rispetto al 2008. Diverso l andamento per tipologia di fonte: in crescita la produzione idroelettrica (+13,2%) ed eolica (+33,6%); in calo invece le fonti termoelettrica (13,6%) e geotermoelettrica (3,5%). Il 2009 ha registrato un boom della produzione fotovoltaica, che passa dai 192 milioni di kwh del 2008 ai 676 milioni di kwh del 2009: +251%. Sul fronte estero il 2009 ha registrato un aumento delle importazioni del 8,4% (per un valore pari a 47,1 miliardi di kwh) ed una contrazione delle esportazioni (37,9%) con 2,1 miliardi di kwh. (vedi All.2).
Complessivamente nel 2009 il saldo estero è ammontato a 45 miliardi di kwh, con una crescita del 12,3% rispetto al 2008. La produzione termoelettrica nel 2009 è diminuita per tutte le tipologie di combustibile. Primato confermato anche nel 2009 del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato; ammonta infatti a oltre 143 miliardi di kwh (14,9% rispetto al 2008), pari al 66,2% del totale, la quantità di energia elettrica prodotta con il gas. Seguono il carbone con una quota pari al 16,6% (35,9 miliardi di kwh, 8,5%) e i prodotti petroliferi, che si attestano al 6,6% (14,3 miliardi di kwh, 17,8%). (vedi All.3). Consumi per settore economico: in calo l Industria (13,8%), salgono Terziario (+1,3%) e Domestico (+0,8%) La suddivisione dei consumi di energia elettrica nel 2009 per settore economico evidenzia il forte calo del settore industriale, i cui consumi sono passati da 151,4 a 130,5 miliardi di kwh (13,8%), con una riduzione generalizzata in tutti i comparti industriali. L industria rimane, tuttavia, il settore con la maggior quota di consumo, quota pari al 43,4% del totale; seguono il terziario con il 31,6%, il domestico con il 23,0% e l agricoltura con l 1,9%. Spetta invece al terziario la migliore performance: +1,3% rispetto al 2008, seguita dal domestico (+0,8%). In lieve contrazione l Agricoltura (0,3%) (vedi All. 2). A livello commerciale, il mercato libero ha assorbito 197,9 miliardi di kwh, con una contrazione del 5,0% rispetto al 2008. L energia elettrica prodotta dalle aziende e autoconsumata è stata pari a 17,5 miliardi di kwh (13,8%). Al mercato tutelato sono andati 84,5 miliardi di kwh, con una diminuzione pari al 6,6% rispetto all anno precedente. Complessivamente, nel mercato elettrico del 2009, i consumi del libero mercato (compresi autoconsumi e "servizio di salvaguardia") hanno coperto il 71,8% del totale. Regioni: 10 su 20 in deficit di produzione Nel 2009 10 regioni su 20 registrano un deficit della produzione rispetto al fabbisogno. Il Lazio sale al primo posto con un deficit elettrico del 52,5% (nel 2008 era pari al 49,5%), seguita da Marche (50,9%) e Veneto (50,5%). Tra le 10 regioni in attivo, da segnalare la Valle d'aosta con un +213,1% (+139,7% nel 2008), il Molise con un +184,8 (+249,9% nel 2008), la Puglia con +79,9% (+86,0% nel 2008). I 320,3 miliardi di kwh sono stati distribuiti per il 45,3% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 24,9% al Sud. In dettaglio, nel 2009 solo la Basilicata e le Marche hanno fatto registrare segni positivi di variazione della richiesta di energia elettrica, pari rispettivamente +0,8% e +0,3% mentre in tutte le altre regioni si sono registrate variazioni negative. La riduzione più consistente, in termini relativi, in Valle d'aosta (15,0%), seguita dal Friuli Venezia Giulia (12,5%) e dal Veneto (10,0%). In valori assoluti il 2009 conferma la Lombardia come la regione con la più alta domanda di energia elettrica: 63,5 miliardi di kwh (20,4% del totale); seguono il Veneto (30,2 miliardi di kwh) e l Emilia Romagna (27,7 miliardi di kwh). I consumi elettrici per abitante sono stati pari nel 2009 a 4.983 kwh (erano 5.332 kwh nel 2008), di cui 1.145 kwh negli usi domestici. Il consumo procapite risulta più elevato nell Italia settentrionale (5.998 kwh/ab) rispetto all Italia centrale (4.710 kwh/ab) e al Mezzogiorno (3.801 kwh/ab). Dal 1999 al 2009 il tasso medio annuo di crescita dei consumi per abitante è dello 0,7%. Impianti di generazione: incremento di oltre 2.800 MW, +2,9% Al 31 dicembre 2009, la potenza efficiente netta delle centrali elettriche italiane ha raggiunto i 101.447 MW, con un incremento di 2.822 MW (+2,9%) sul 2008. Da segnalare, in particolare, l aumento della potenza eolica, che sale di 1.360 MW passando dai 3.538 MW del 2008 ai 4.898
MW del 2009 (+38,5%), e del fotovoltaico, che raggiunge quota 1.142 MW contro i 432 MW del 2008 facendo registrare una crescita del 165% in un anno. In crescita di 637 MW anche il parco termoelettrico tradizionale, che con 73.360 MW rappresenta il 72% della potenza di generazione complessivamente installata in Italia. Ammonta invece a 67.000 MW (contro i 63.500 MW del 2008) la potenza media disponibile alla punta, cioè la potenza effettivamente utilizzabile per coprire i picchi di fabbisogno. Lo scarto tra il valore della potenza netta e quello della potenza disponibile è dovuto a diversi fattori. Per gli impianti eolici, data la discontinuità della fonte primaria, di norma si considera una potenza disponibile pari a circa il 25% di quella installata; per gli impianti idroelettrici, lo scarto è dovuto a fenomeni di carattere idrologico tipici soprattutto del periodo invernale; per gli impianti termoelettrici, infine, bisogna considerare l indisponibilità per guasti e avarie accidentali, per fuori servizio dovuto a lavori di manutenzione e per il fatto che alcuni impianti non sono più operativi pur risultando ancora negli archivi statistici. In generale, dal 2002 al 2009 la potenza installata in Italia è aumentata di oltre 24.800 MW, passando dai 76.577 MW del 2002 ai 101.447 MW del 2009 (+32,5%). Al 31 dicembre 2009 i km di linee (terne) a 380/220/150 kv facenti parte della Rete di Trasmissione Nazionale sono 60.730. Di questi, 10.694 km sono linee a 380 kv, 11.350 km sono elettrodotti a 220 kv e 38.686 km sono linee a 150/120 kv. Il numero delle stazioni di trasformazione sulla Rete di Trasmissione Nazionale passa da 379 a 386 (+1,8%). Per ulteriori dettagli e approfondimenti si rimanda al testo integrale dell annuario Dati statistici sull energia elettrica in Italia 2009, consultabile sul sito www.terna.it, alla voce Sistema Elettrico Statistiche Dati statistici.
Allegato 1 Consumo interno lordo di energia elettrica (al netto dei pompaggi) per fonte 2009 2008 2009/2008 GWh * quote % GWh * quote % variazioni Consumo interno lordo di energia elettrica (al netto dei pompaggi) 333.296 100,0% 353.560 100,0% 5,7 % Fonti tradizionali 219.007 65,7% 255.362 72,2% 14,2 % solidi 39.745 11,9% 43.074 12,2% 7,7 % gas naturale 147.270 44,2% 172.697 48,8% 14,7 % petroliferi 15.878 4,8% 19.195 5,4% 17,3% altri combustibili 16.113 4,8% 20.396 5,8% 21,0 % Fonti rinnovabili 69.330 20,8% 58.164 16,5% + 19,2 % idrica da apporti naturali 49.137 14,7% 41.623 11,8% + 18,1 % biomasse e rifiuti biodegradabili 7.631 2,3% 5.966 1,7% + 27,9 % geotermica 5.342 1,6% 5.520 1,6% 3,2 % eolica 6.543 2,0% 4.861 1,4% + 34,6 % fotovoltaica 676 0,2% 193 0,1% + 250,6 % Saldo estero 44.959 13,5% 40.034 11,3% + 12,3 %
Allegato 2 Bilancio dell energia elettrica in Italia 2009 GWh * 2009 2008 2009/2008 Produzione netta 281.107,3 307.064,5 8,5% idrica 52.843,3 46.672,6 13,2% termica 216.086,9 250.149,1 13,6% geotermica 5.015,8 5.197,6 3,5% eolica 6.484,9 4.852,4 33,6% fotovoltaica 676,4 192,9 250,7% di cui destinata ai pompaggi 5.798,2 7.617,7 23,9% Produzione destinata al consumo 275.309,2 299.446,9 8,1% Energia elettrica importata 47.070,6 43.432,5 8,4% Energia elettrica esportata 2.111,4 3.398,4 37,9% RICHIESTA 320.268,4 339.480,9 5,7% perdite di rete 20.353,2 20.443,7 0,4% CONSUMI 299.915,2 319.037,2 6,0% Agricoltura 5.649,9 5.669,5 0,3% Industria 130.505,9 151.366,6 13,8% Terziario 94.834,9 93.612,2 1,3% Domestico 68.924,4 68.388,9 0,8% *1 GWh = 1 milione di kwh
Allegato 3 Principali fonti energetiche per la produzione termoelettrica netta (GWh *) 2009 2008 2009/2008 Solidi (carbone, lignite) 35.904,4 39.241,6 8,5% Gas naturale (metano) 143.051,4 168.042,4 14,9% Prodotti petroliferi (olio combustibile, ecc.) 14.328,1 17.426,0 17,8% Gas derivati (gas da altoforno, ecc.) 3.596,5 5.390,8 33,3% Altri combustibili (Syngas, RSU, biomasse, ecc.) 16.892,7 17.560,5 3,8% Altri combustibili (biogas, ecc.) 1.731,8 1.602,9 8,0% * 1 GWh = 1 milione di kwh
ALLEGATO 2 DATI STATISTICI SULL ENERGIA ELETTRICA NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO 2009 Fonte: Terna S.p.A., 2010 10
Emilia Romagna Tavola 9 Situazione impianti al 31/12/2009 Impianti idroelettrici Impianti Potenza efficiente lorda Potenza efficiente netta Producibilità media annua? n. MW MW GWh Produttori 73 625,1 615,5 1.399,5 Autoproduttori 2 1,5 1,4 6,9 Emilia Romagna 75 626,5 616,9 1.406,4 (*) Tra parentesi sono indicati i valori relativi agli impianti geotermoelettrici. (1) Sono inclusi gli impianti fotovoltaici incentivati attraverso il "Conto Energia" gestito dal GESTORE SERVIZI ENERGETICI. Impianti termoelettrici Impianti Sezioni Potenza efficiente lorda Potenza efficiente netta Impianti eolici Impianti Potenza efficiente lorda 1 Impianti fotovoltaici Impianti Potenza efficiente lorda Energia richiesta n. n. MW MW n. MW n. MW 96 155 5.469,5 5.355,3 3 16,3 6.656 94,9 67 96 1.213,7 1.180,1 163 251 6.683,2 6.535,5 3 16,3 6.656 94,9 Energia richiesta in Emilia Romagna GWh 27.674,4 Deficit () Superi (+) della produzione rispetto alla richiesta GWh 5.712,4 (20,6%) Supero 1973 = +3.775,0 Deficit 2009 = 5.712,4 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 2009 Consumi: complessivi 26.085,2 GWh; per abitante 5.986 kwh Consumi per categoria di utilizzatori e provincia Deficit Superi Nascondi Richiesta Produzione (2) Al netto dei consumi FS per trazione pari a GWh 506,5. GWh Agricoltura 2 Industria 2 Terziario 2 Domestico 2 Totale 2 Bologna 107,6 1.829,8 1.896,6 1.191,1 5.025,0 Ferrara 86,6 1.141,8 569,1 456,3 2.253,9 Forli' 218,1 542,1 649,0 433,8 1.843,0 Modena 93,7 2.140,4 1.241,6 817,6 4.293,2 Parma 69,8 1.521,5 1.003,5 529,4 3.124,2 Piacenza 68,5 649,0 471,0 343,8 1.532,4 Ravenna 169,4 1.495,3 681,1 469,5 2.815,3 Reggio Emilia 99,9 1.676,2 705,2 619,2 3.100,4 Rimini 19,4 404,5 752,6 414,9 1.591,4 Totale 933,0 11.400,5 7.969,6 5.275,5 25.578,7 204
Bilancio dell'energia elettrica GWh 2009 Operatori del 3 mercato elettrico Autoproduttori Emilia Romagna Produzione lorda idroelettrica termoelettrica tradizionale geotermoelettrica eolica fotovoltaica Totale produzione lorda Servizi ausiliari della Produzione Produzione netta idroelettrica termoelettrica tradizionale geotermoelettrica eolica fotovoltaica Totale produzione netta Energia destinata ai pompaggi Produzione destinata al consumo 1.263,4 17.885,7 20,6 55,3 19.225,0 490,0 = 1.245,6 17.413,5 20,4 55,3 18.735,0 294,3 = 18.440,7 2,0 3.626,7 3.628,7 107,4 = 2,0 3.519,3 3.521,3 = 3.521,3 1.265,4 21.512,3 20,6 55,3 22.853,7 597,4 = 1.247,7 20.932,8 20,4 55,3 22.256,2 294,3 = 21.962,0 + + Cessioni degli Autoproduttori agli Operatori +2.520,8 2.520,8 + + + Saldo import/export con l'estero + + + Saldo con le altre regioni +5.712,4 +5.712,4 = = = Energia richiesta 26.673,9 1.000,5 27.674,4 Perdite 1.585,3 3,9 1.589,2 = = = Autoconsumo 210,6 995,6 1.206,2 Consumi 4 Mercato libero 18.294,2 1,1 18.295,3 Mercato tutelato 6.583,7 6.583,7 Totale Consumi 25.088,6 996,6 26.085,2 (3) Produttori, Distributori e Grossisti (4) Compreso il "servizio di salvaguardia" 205