Comunicazione e Marketing per il
Programma Il marchio e il posizionamento nel non profit Confronto tra comunicazione profit e non profit L immagine coordinata Il piano operativo Comunicazione interna ed esterna Esempi di Strumenti 2
Marchio e Posizionamento 3
Il Marchio è la somma degli attributi intangibili di un prodotto: è il nome, il formato, il prezzo, la sua storia, la reputazione ed il modo di fare pubblicità David Ogilvy 4
Il Marchio è la stenografia di più attributi che influenzano fortemente il consumatore Hugh Davidson 5
Il Marchio un marchio di successo è identificabile in un prodotto o servizio il cui valore è incrementato dal modo in cui lo percepisce l utente o il consumatore.il valore aggiunto avvicina il bisogno. Il suo successo deriva dall essere abile a sostenere tale valore aggiunto rispetto ai competitors de Chernatony, Mc Donald 6
Il Marchio 7
Posizionamento Def: posizione che occupa nella mente del consumatore, utente, donatore e che rende un marchio diverso dalla concorrenza Noi siamo qui 8
Marchi non profit Vs Commerciali - Il m. commerciale vende benefici tangibili ed emozioni - Il marchio non profit soddisfazioni personali ed emotive - Il M C lotta per essere differente dagli altri - il M NP ne beneficia facendo lo stesso! - Il M C riduce i rischi per il consumatore - Il M NP è dato per scontato che lo sia - Il M C collega i benefici al consumo - Nel M NP c è poca o nessuna connessione Fonte: Stepen Pidgeon, targetdirect,, Londra 9
Marchi nel non profit Valore del settore Operativo Indipendente Solidale Onesto Trasparente I valori dell ONP Vision Mission Principi personalità Valore Causa Accesso all acqua Educazione Lotta allo sfruttamento Fonte: Stepen Pidgeon, targetdirect,, Londra 10
Immagine Coordinata l immagine coordinata è quella che le organizzazioni danno attraverso la particolare struttura estetica di stampati, Pubblicità, segnaletica, design dei prodotti, particolare stile dei servizi offerti, Logo, carta intestata,inviti, spot, affissioni comunicati e cartelle stampa, Anche gli aspetti polisensoriali concorrono all immagine coorditata 11
Punti cardine Vision Se non sai dove stai andando arriverai in un altro posto Mission Posizionamento Immagine fonte: Comunicare l Impresa, realta e trend, polisensoriale emozionale di tino ferrari, ed.clueb- cooperativa libraria universitaria editrice, bologna, 2005 12
Punti cardine L ONP Oggi Piano Operativo L ONP Domani Identità e Visione 13
Marketing: micro e macroambiente Macroambiente Ambiente Microambiente Economia Cultura Istituzioni Costituenti Organizzazione Concorrenti Altre Organizzazioni Demografia Costituenti Politica Tecnologia fonte: Comunicare l Impresa, realta e trend, polisensoriale emozionale di tino ferrari, ed.clueb- cooperativa libraria universitaria editrice, bologna, 2005 14
Piano Operativo marketing e comunicazione Scenario Obiettivi Pubblici Plus - L organizzazione: storia, mission, valori, SWOT, progetti, - Costituenti / Stakeholders (mappa delle relazioni) - Posizionamento attuale sul mercato - La concorrenza - La comunicazione attuale Strategia Definizione azioni/mezzi Definizione tempi e budget Valutazione dei Risultati fonte: Comunicare l Impresa, realta e trend, polisensoriale emozionale di tino ferrari, ed.clueb- cooperativa libraria universitaria editrice, bologna, 2005 15
Piano Operativo marketing e comunicazione Scenario Obiettivi Pubblici Plus Strategia Definizione azioni/mezzi Obiettivi per i prossimi 3/5 anni: Vision, Mission dell Organizzazione - Pubblici esterni: Media, Aziende,Il GD; Club di servizio; Associazionismo; Istituzioni; Fondazioni; individui - Pubblici interni: Volontari, personale, CDA, GD. Ecc.. - Pubblici Futuri: potenziali donatori, volontari, personale e membri del CDA Definizione tempi e budget Valutazione dei Risultati 16
Piano Operativo marketing e comunicazione Scenario Obiettivi Pubblici Plus Strategia Definizione azioni/mezzi Punti di forza, elementi distintivi da comunicare Contenuti, da ricavare in base ai plus Tono: serio, triste, istituzionale, allegro, Volume: basso o alto Individuare gli strumenti Definizione tempi e budget Valutazione dei Risultati 17
Una buona comunicazione è indispensabile per una buona attività di raccolta fondi 18
Processo di comunicazione Comunicatore Feedback Ricevente Messaggio voluto Ricezione Codifica Formulazione Decodifica Interpretazione Mezzo Trasmissione 19
Comunicazione Interna Esterna Formale piano operativo condiviso con tutti i soci, il personale e il cda comunicazione per posta/email kit di benvenuto per nuovi volontari Informale per email, mailing list telefonica faccia a faccia Mira a coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo Vuole informarlo sulle nostre attività sulle iniziative e le novità per trasmettere la nostra affidabilità Vuole sensibilizzarlo sui temi della solidarietà Si serve dei media locali e/o nazionali 20
Comunicazione Interna RELAZIONALE ORGANIZZATIVA Clima interno Decisioni Coordinamento MOTIVAZIONALE Coinvolgimento in Progetti e Obiettivi VALORIALE Identità e Cultura 21
Comunicazione esterna Tre domande fondamentali Cosa devo comunicare? A chi devo comunicarlo? Attraverso quali strumenti? 22
Obiettivi della comunicazione Far conoscere il mio progetto e le mie iniziative presso il pubblico il più possibile ampio perché si fidi di me e dunque mi sostenga Accreditarmi presso enti pubblici e privati dimostrando che mi muovo in modo trasparente e professionale Promuovere l attività istituzionale Promuovere alcune iniziative 23
IL target I soci (comunicazione interna) La zona grigia : persone sensibili ai temi La cittadinanza in generale chi non è interessato perché non ci conosce I diffidenti cioè coloro che si chiedono dove andranno a finire i loro soldi una volta che ci avranno fatto un offerta (comunicazione esterna) 24
Strumenti di comunicazione La documentazione Il direct mail Le pubblicazioni periodiche La cartellonistica I comunicati stampa Stampa e televisione I testimonial Il telemarketing Internet eventi 25
La documentazione Strumento informativo sull associazione e sulle sue finalità: opuscoli, pieghevoli, volantini, bilanci, relazioni annuali, atti di convegni o congressi; Per chiedere bisogna essere in grado di spiegare perché l associazione esiste, MISSION, quali sono i risultati conseguiti quelli da conseguire; 26
Il depliant istituzionale E il biglietto da visita: va curato al meglio perché è un elemento distintivo dell associazione che la distingue dalle altre ONP Riporta la mission Ha un logo che serve a rappresentare ed identificare l ONP e che verrà usato in tutte le occasioni (iniziative, carta intestata, ) Contiene tutte le informazioni per individuare l ONP (indirizzo, telefono, fax, e-mail, sito) Ne descrive la struttura, la storia, l ambito di attività con chiarezza ha uno slogan che ne definisce la mission Contiene tutte le informazioni per donare alla nostra ONP 27
Il volantino Serve a segnalare un evento o un iniziativa particolare Ha un titolo accattivante Se si tratta di un convegno o un incontro pubblico, elenca tutti i relatori con nomi, cognomi e titoli Contiene tutte le informazioni di servizio e i riferimenti della nostra ONP 28
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Loro hanno scelto Scegliere di fare testamento e disporre lasciti in favore di enti non profit è un atto concreto di civile previdenza nei confronti della propria famiglia e della società in genere. Scegliere AIRC tra i soggetti ai quali destinare la propria eredità, significa riconoscere che solo investendo nella ricerca sarà possibile raggiungere traguardi sempre più grandi nella ricerca. Aiutare la ricerca con un lascito è semplice! 32
I testimonial messaggio emozionale, di forte impatto emerge dalle altre pagine della rivista un testimonial: lui è con noi il chi siamo, cosa facciamo a firma del testimonial il logo, sempre il coupon con le quote e le modalità di versamento 09/02/2009 Comunicazione e Marketing per Il 33
Direct Mail Come comunica: - Per conquistare - Per fidelizzare alla causa Cosa comunica - Il soggetto, la causa, il bisogno - Necessità di aiuto - Richiesta di denaro (donazioni/associazioni) Come è composto - La busta - La lettera - Il pieghevole (brochure) - Strumenti di pagamento (bollettino) - Altri allegati 34
La lettera La lettera di raccolta fondi deve essere focalizzata su un BUON PROBLEMA Un buon problema è: - centrato sulle persone - se non affrontato causa effetti molto negativi - è concreto - è urgente - è risolvibile 35
12 consigli per una lettera di successo 1. Scrivi come se scrivessi ad un amico 2. La tua lettera deve assomigliare il più possibile ad una lettera (adotta il carattere tipico della macchina da scrivere) 3. Adotta un linguaggio semplice 4. La lunghezza della lettera deve essere ottimizzata per veicolare il messaggio con efficacia e chiarezza 5. Le persone donano a persone per aiutare altre persone 6. Inserisci nomi e citazioni 7. Non esagerare con le statistiche 8. Paragrafi brevi 9. Personalizza la lettera se possibile 10. Spiega in modo chiaro al lettore le azioni che deve intraprendere 11. Trasmetti un senso di urgenza 12. Inserisci un PS, per enfatizzare un elemento importante 36
6 errori da non fare 1. Scrivere la stessa lettera a donatori acquisiti e prospect come se scrivessi ad un amico 2. Dare per scontato che causa ed obiettivi siano naturalmente interessanti 3. Dare per scontato le conoscenze acquisite del lettore 4. Comunicare ai lettori che i bisogni della ONP sono più urgenti dei loro 5. Dimenticare di specificare il problema che la donazione contribuirà a risolvere 6. Dimenticare di specificare uno o più importi 37
Grazie! M.B.S. S.r.l. via J. Barozzi 6/E - 40126 Bologna info@mbs.it www.mbs.it tel. 051.9845100 - fax. 051.9845114 38