Composizione degli Organi Societari 4



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BILANCIO 2012

BILANCIO 2012

2 INDICE GENERALE

3 Composizione degli Organi Societari 4 Relazione sulla gestione al 31.12.2012 6 Prospetti di bilancio riclassificati e principali indicatori gestionali 7 Considerazioni generali 9 Il contesto economico e di mercato 11 Le dinamiche dei mercati finanziari 14 La dinamica della gestione 18 L attività industriale 20 La gestione patrimoniale e finanziaria 24 I mezzi patrimoniali ed il margine di solvibilità 32 L organizzazione della Compagnia 41 Rapporti con la Controllante ed altre imprese del Gruppo 47 Altre informazioni 48 Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio 53 Evoluzione prevedibile della gestione 54 La proposta all Assemblea 55 Prospetti contabili 56 Stato Patrimoniale 58 Conto Economico 72 Nota integrativa 82 Parte A: Criteri di valutazione 84 Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Conto Economico 89 Parte C: Altre Informazioni 117 Allegati al bilancio 124 Attestazione dell Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto 284 Relazione del Collegio Sindacale 286 Relazione della Società di Revisione 301 Relazioni dell Attuario Revisore 304 Annotazioni 307

4 ORGANI SOCIETARI Roberto Colombo CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1) PRESIDENTE Roberto Colombo AMMINISTRATORE DELEGATO Maria Bianca Farina CONSIGLIERI Antonio Nervi Paolo Martella Pasquale Marchese Claudio Picucci Michele Scarpelli Poste Italiane Postevita 2012

Composizione degli Organi Societari 5 Maria Bianca Farina COLLEGIO SINDACALE (1) PRESIDENTE Gianfranco Vignola SINDACI EFFETTIVI Francesco Caldiero Maurizio De Matteo SINDACI SUPPLENTI Libero Candreva Mauro De Angelis Società di revisione (2) : PricewaterhouseCoopers SpA (1) Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sono stati nominati dall Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2011, durano in carica per tre esercizi e scadranno alla data di approvazione del bilancio dell esercizio 2013. Il Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 23 maggio 2011 ha nominato l Amministratore Delegato. (2) Incarico conferito dall Assemblea degli azionisti il 13 aprile 2006 e successivamente prorogato, con delibera assembleare del 23 aprile 2007 per ulteriori 6 esercizi, conformemente a quanto disposto dal D.lgs n.303 del 29 dicembre 2006. Composizione degli Organi Societari

6 RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31.12.2012

Prospetti di bilancio riclassificati e principali indicatori gestionali 7 PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATI E PRINCIPALI INDICATORI GESTIONALI (dati in milioni di euro) STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO 31/12/12 31/12/11 Variazione ATTIVO Partecipazioni 231,7 227,1 4,6 2,0% Investimenti di Classe C 45.816,5 38.592,4 7.224,0 18,7% Investimenti di Classe D 9.714,4 9.580,9 133,5 1,4% Disponibilità liquide 1.121,8 579,1 542,7 93,7% Ratei attivi su titoli 566,4 480,0 86,4 18,0% Totale Investimenti Finanziari 57.450,7 49.459,5 7.991,2 16,2% Attività materiali 2,4 1,1 1,3 123,8% Attività immateriali 32,7 18,5 14,2 76,8% Crediti diversi e altri elementi dell'attivo 802,1 634,7 167,3 26,4% Totale Attivo 58.287,9 50.113,8 8.174,1 16,3% PASSIVO Patrimonio Netto 1.959,1 1.428,3 530,9 37,2% Prestiti Subordinati 540,0 540,0-0,0% Totale Mezzi patrimoniali disponibili 2.499,1 1.968,3 530,9 27,0% Riserve tecniche di Classe C 45.469,8 38.264,1 7.205,7 18,8% Riserve tecniche di Classe D 9.640,1 9.542,5 97,6 1,0% Fondi Rischi ed Oneri 9,2 20,9 (11,7) -56,0% Debiti diversi ed altre passività 669,7 318,1 351,6 110,5% Totale Passivo 58.287,9 50.113,8 8.174,1 16,3% (dati in milioni di euro) CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31/12/12 31/12/11 Variazione Premi netti Vita 10.507,6 9.501,3 1.006,2 10,6% Premi netti Danni 2,0 3,3 (1,3) (38,4%) Oneri netti relativi a sinistri (5.456,3) (5.209,5) (246,8) 4,7% Variazione delle riserve (7.438,8) (4.652,5) (2.786,3) 59,9% Proventi finanziari netti Classe C 2.238,9 1.138,7 1.100,2 96,6% di cui riprese / rettifiche nette di valore 289,7 (201,3) 491,1 (243,9%) Proventi finanziari netti Classe D 1.355,6 (343,9) 1.699,5 (494,1%) Provvigioni (206,8) (236,5) 29,7-12,5% Altre spese di gestione (45,9) (37,0) (8,9) 24,1% Altri proventi / Oneri tecnici (28,8) (11,8) (17,1) 145,2% (-) Quota dell'utile trasferita al conto non tecnico (113,1) (55,8) (57,3) 102,6% (+) Quota dell'utile trasferita dal conto non tecnico 0,0 0,0 (0,0) (15,3%) Risultato del conto tecnico 814,4 96,3 718,0 745,3% di cui Risultato del conto tecnico dei rami vita 812,9 92,1 720,8 782,8% di cui Risultato del conto tecnico dei rami danni 1,5 4,3 (2,8) (65,5%) Risultato del conto non tecnico 104,8 58,6 46,2 78,7% Gestione straordinaria (76,7) (2,0) (74,7) 3.652,5% Utile lordo ante imposte 842,4 152,9 689,5 450,9% Carico Fiscale (311,5) (72,6) (238,9) 328,8% Utile netto 530,9 80,3 450,6 561,3% Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

8 ALTRI KPI GESTIONALI 31/12/12 31/12/11 Variazione N.ro contratti in essere 4.737.135 4.326.080 411.055 9,5% Risorse Umane 240 208 32 15,4% ROE 37,2% 6,0% 31,2% 524,1% Solvency Ratio 1,17 1,11 6,02% 5,43% Incidenza riscatti su riserve medie 4,91% 4,92% -0,02% Incidenza costi di funzionamento su riserve medie 0,12% 0,11% 0,00% Incidenza costi di funzionamento su premi 0,58% 0,54% 0,04% Nota: I costi di funzionamento includono sia i costi afferenti l attività di liquidazione del portafoglio e di gestione degli investimenti (attribuiti a voce propria) che le altre spese di gestione. Poste Italiane Postevita 2012

Considerazioni generali 9 CONSIDERAZIONI GENERALI Egregi Signori, il 2012 è stato un anno caratterizzato dal perdurare di una situazione di grave crisi economica e finanziaria (con incerte prospettive di ripresa dell economia internazionale) che ha colpito profondamente anche la capacità di risparmio delle famiglie, con negative conseguenze anche per l intero settore assicurativo vita che ha segnato, anche nel 2012, una flessione di circa il 9% rispetto al 2011, in termini di raccolta premi complessiva. In tale contesto, la Compagnia nel corso dell esercizio ha continuato a rafforzare il proprio ruolo di protagonista attivo nella gestione del bisogno di investimento, risparmio e protezione delle famiglie, sviluppando in particolare soluzioni e servizi per indirizzare i nuovi bisogni emersi a fronte di un contesto socio-economico sfidante e valorizzando, quindi, il proprio ruolo sociale come operatore del mercato assicurativo. A fronte di un momento storico di discontinuità sui temi di tutela (lavoro stabile, pensione pubblica, assistenza, capacità di risparmio) incentrati sul sistema di welfare pubblico e sul ruolo centrale della famiglia come soggetto erogatore di servizi sociali, Poste Vita si è fatta infatti promotrice nell offerta di prodotti e servizi di investimento, risparmio e protezione per il mantenimento e la gestione del welfare dei cittadini. Estremamente soddisfacenti appaiono, quindi, i risultati commerciali conseguiti dalla Compagnia che, con una produzione complessiva pari ad 10,5 miliardi di Euro in crescita del 10,6% rispetto al 2011, consentono alla Compagnia di rafforzare la propria quota di mercato (dal 15,3% al 18,6% in termini di volumi di nuova produzione). Per quanto attiene la gestione finanziaria, le politiche di investimento sono state improntate ad obiettivi di massima prudenza con un portafoglio investito prevalentemente in titoli di stato italiani ed in obbligazioni corporate di buono standing. I rendimenti conseguiti nella gestione degli investimenti sono risultati in crescita rispetto al 2011 (4,03% per la gestione PostaValorePiù e 5,41% per la gestione PostaPrevidenza) pur mantenendo linee guida estremamente prudenziali. Ampiamente positivi anche i risultati conseguiti dalla gestione del patrimonio libero che hanno beneficiato sia della positiva dinamica dei tassi di interessi che del realizzo di plusvalenze derivanti dalla vendita di titoli di stato. Con riferimento agli aspetti di carattere organizzativo, nel corso del 2012 è proseguito il processo di continuo sviluppo dell organico della Società a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, così come è proseguito il percorso di sviluppo delle proprie architetture informatiche, finalizzato ad una rivisitazione funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. Il bilancio dell esercizio 2012, che sottoponiamo alla Vostra attenzione, chiude quindi con un utile netto di 530,9 milioni di Euro, in forte crescita rispetto ai 80,3 milioni di Euro del 2011. Il risultato economico è stato influenzato, oltre che dai positivi andamenti commerciali e dalla crescita delle masse gestite, anche dagli andamenti registrati dai mercati finanziari, soprattutto nel corso dell ultimo trimestre dell anno. La riduzione dei rendimenti e degli spread hanno portato ad una generalizzata ripresa del corso dei titoli che si è tradotta nella contabilizzazione di riprese nette di valore su titoli per 290 milioni di Euro, rispetto a rettifiche nette di valore di 201 milioni di Euro del 2011. Al riguardo occorre ricordare che nella redazione del bilancio 2012 la Compagnia non si è avvalsa della facoltà prevista dall allora vigente Regolamento ISVAP n. 28 del 17 febbraio 2009 ora abrogato e sostituito dal Regolamento ISVAP n. 43 del 12 luglio 2012 (cd. anticrisi ). Conseguentemente nel confrontare le risultanze della gestione finanziaria rispetto al 2011 si dovrà tener conto del fatto che il precedente esercizio aveva beneficiato di minori rettifiche di valore sugli investimenti per 513 milioni di euro (al netto della relativa fiscalità) essendosi la Compagnia avvalsa delle menzionate facoltà. Per quanto attiene l andamento economico della controllata Poste Assicura, si segnala che nel corso del periodo sono stati collocati complessivamente circa 250 mila nuovi contratti con premi contabilizzati complessivamente pari a 48 milioni di Euro (42,8 milioni di Euro nel 2011). Tale dinamica accompagnata da un positivo andamento della gestione sinistri e da una Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

10 dinamica dei costi di funzionamento contenuta rispetto alla crescita dei volumi, ha consentito il conseguimento di un risultato netto positivo per 4,8 milioni di Euro. Le previsioni per il 2013 continuano a caratterizzarsi da un elevata incertezza del contesto economico internazionale ed al forte condizionamento delle aspettative dei consumatori e della capacità di risparmio delle famiglie quale conseguenza delle dure politiche di austerità adottate dai governi europei, anche se, al tempo stesso, il mercato offre delle opportunità di business molto sfidanti. In tale contesto la gestione del Gruppo assicurativo Poste Vita nel corso del 2013 si muoverà secondo le seguenti priorità strategiche ed industriali: Consolidare e rafforzare il posizionamento della Compagnia nel mercato Vita e Previdenza, con un focus particolare nel comparto della previdenza complementare e dei nuovi bisogni emergenti (welfare e longevità in primis). Crescere nel business Danni con l obiettivo di posizionare la Compagnia controllata Poste Assicura in un ruolo di rilievo del mercato di riferimento. Il percorso di sviluppo farà leva su una serie di soluzioni innovative di offerta e servizio rivolte a: valorizzazione delle nuove esigenze della clientela che si stanno manifestando in molteplici campi (dal welfare, alla sanità, all assistenza, alla sicurezza del reddito durante e dopo l età lavorativa), favorendo lo sviluppo di un nuovo modello di assicurazione che copra allo stesso tempo le esigenze di protezione, risparmio, investimento e previdenza della clientela; rinnovamento e completamento dell offerta con un approccio ad elevata flessibilità nella gestione di prodotti e servizi alla clientela al variare delle condizioni di mercato e dei bisogni dei clienti; ottimizzazione del modello di supporto alla rete, valutando altresì la possibilità di aprire nuovi canali. Poste Italiane Postevita 2012

Il contesto economico e di mercato 11 IL CONTESTO ECONOMICO E DI MERCATO L ECONOMIA INTERNAZIONALE Nella seconda parte del 2012, i rischi per l'economia mondiale si sono attenuati grazie all accordo sul Fiscal Cliff negli Stati Uniti, all allentamento delle tensioni finanziarie sui debiti sovrani periferici dell'area Euro e alla tenuta delle economie emergenti. La crescita economica mondiale ha chiuso il 2012 con dati di incremento del Prodotto Interno Lordo moderati. Nel 2012, nei paesi avanzati le politiche monetarie sono rimaste fortemente espansive e la pressione fiscale fortemente restrittiva. Nel 2013, le condizioni non dovrebbero cambiare: il costo del denaro rimarrà sostanzialmente stabile (in molti casi vicino ai minimi storici), le misure non convenzionali delle banche centrali continueranno a tenere bassi i tassi interbancari e le politiche fiscali continueranno ad essere improntate al rigore continuando a penalizzare il rafforzamento dell attività economica, specialmente nell Area Euro. Stando alle più recenti aspettative del Fondo Monetario Internazionale, per il 2013 le prospettive di crescita dovrebbe leggermente migliorare. Nel complesso però sono ancora presenti una serie di rischi che potrebbero incidere negativamente sulla crescita dell economia mondiale, soprattutto nell Unione Europea e negli Stati Uniti. Non sono previste, invece, significative pressioni inflazionistiche. Nelle principali economie emergenti la crescita economica ha continuato a rallentare, riflettendo l impatto negativo della congiuntura internazionale, mostrando, tuttavia, una capacità di tenuta e di crescita superiore a quella dei paesi avanzati, anche grazie all assenza di squilibri finanziari. Il Prodotto Interno Lordo del 2013 dovrebbe evidenziare un rafforzamento rispetto al 2012 (passando dal 5,1% al 5,5%), grazie alla dinamica della domanda interna, pur rimanendo condizionato in negativo dalla domanda estera di beni di consumo e di materie prime dei paesi avanzati. Negli Stati Uniti, il mercato immobiliare ha dato segnali di ripresa per tutto il 2012. Gli investimenti residenziali sono in trend positivo grazie al calo delle case invendute, al rialzo del prezzo delle abitazioni e ai tassi sui mutui molto bassi, favorendo in questo modo un graduale riequilibrio dei bilanci delle famiglie. Tuttavia i consumi risultano ancora sensibilmente finanziati dal risparmio poiché condizionati dal mercato del lavoro, dove la crescita occupazionale, sebbene in aumento, appare ancora modesta (la disoccupazione è passata dall 8,3% di gennaio al 7,8% di dicembre), e dall incertezza sulle evoluzioni del debito pubblico. Inoltre, finito il programma di allungamento delle scadenze dei titoli governativi (c.d. Operation Twist ), a gennaio 2013 la Federal Reserve darà l avvio all acquisto a titolo definitivo di obbligazioni del Tesoro a lungo termine per 45 miliardi di dollari al mese, per sostenere una strategia aggressiva che mantenga i tassi di interesse a lungo termine al livello più basso possibile. Nel Regno Unito l attività economica ha segnato un rimbalzo (3,8 % dopo la contrazione nel secondo trimestre), sospinta dai consumi delle famiglie e dalle esportazioni; la dinamica di fondo rimane tuttavia debole, in quanto parte della crescita è imputabile a fattori temporanei (le olimpiadi e gli effetti di calendario connessi con il Queen s Diamond Jubilee). In Giappone il prodotto ha registrato una nuova e più marcata flessione, pari al 3,5 per cento sul trimestre precedente in ragione d anno (-0,1 nel secondo); vi hanno concorso il netto calo delle vendite all estero e la caduta degli investimenti delle imprese e dei consumi privati. L attività economica nelle principali economie emergenti ha continuato a rallentare riflettendo l impatto negativo della congiuntura internazionale, in alcuni casi parzialmente compensato dalla tenuta della domanda interna. In Cina la crescita si è attestata al 7,4% sul periodo corrispondente (7,6 nel secondo trimestre), trovando supporto nella spesa per consumi e negli investimenti in infrastrutture sostenuti dai piani del governo. In India la decelerazione dell attività è stata più marcata (al 2,8% dal 3,9). In Brasile l espansione del prodotto è rimasta contenuta, seppure in rafforzamento (allo 0,9%, dallo 0,5) grazie alla dinamica delle esportazioni nette e dei consumi. Nel terzo trimestre del 2012 i flussi di commercio internazio- Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

12 nale hanno ristagnato, risentendo del netto calo della domanda in Europa. Le informazioni disponibili indicano che la dinamica degli scambi sarebbe rimasta debole anche negli ultimi mesi dell anno. L inflazione si è mantenuta su livelli moderati nei principali paesi avanzati, riflettendo la debolezza della fase ciclica: in dicembre è stata pari all 1,7% sui dodici mesi negli Stati Uniti (1,9 al netto dei beni energetici e alimentari) e si è confermata al 2,7%, per il terzo mese consecutivo, nel Regno Unito; in Giappone continuano a prevalere tendenze deflative. Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate in Cina e, soprattutto, in Brasile; si sono ridotte, pur rimanendo elevate, in India. Nelle maggiori economie avanzate l intonazione della politica monetaria continua a essere fortemente espansiva; nell ultimo trimestre del 2012 sono state introdotte nuove misure a sostegno dell attività economica. In dicembre la Riserva federale ha comunicato l avvio da gennaio dell acquisto a titolo definitivo di obbligazioni del Tesoro a lungo termine per 45 miliardi di dollari al mese, in sostituzione del programma di allungamento delle scadenze (operation twist) giunto al termine. Ha anche annunciato un importante modifica alla propria strategia di comunicazione, legando la variazione dei tassi ufficiali a valori predefiniti dell inflazione e della disoccupazione, in coerenza con il mandato duale. Le autorità monetarie dei principali paesi emergenti hanno lasciato immutati i rispettivi orientamenti di politica monetaria nella parte finale del 2012. La Banca centrale cinese non ha effettuato nuovi interventi sui tassi ufficiali, gestendo il fabbisogno di liquidità attraverso operazioni di reverse repo, mentre quella indiana non ha modificato i propri tassi di riferimento né il coefficiente di riserva obbligatoria, segnalando che la persistenza dell inflazione si è riflessa sulle attese dei consumatori e delle imprese. La Banca centrale del Brasile, dopo aver attuato in ottobre il decimo taglio consecutivo del tasso di riferimento Selic portandolo al minimo storico del 7,25 per cento, ha espressamente indicato di voler mantenere stabili le condizioni monetarie per un periodo sufficientemente prolungato. Area Euro Per l Area Euro, il 2013 sarà ancora un anno caratterizzato da una crescita molto bassa. Il rigore fiscale è destinato a proseguire e ad allentarsi solo nel 2014, per cui sia il settore pubblico che quello privato, nei paesi periferici, continueranno il loro processo di riduzione della leva finanziaria. In tale contesto, difficilmente l economia dell Area Euro riuscirà a fare registrare tassi di crescita positivi (considerando che anche le economie più forti potrebbero registrare trimestri con crescita negativa), la dinamica occupazionale dovrebbe continuare a rallentare e la crescita dei prezzi al consumo dovrebbe scendere sotto il 2,0%. Infine, la crescita dell aggregato monetario M3 1 si è rafforzata per tutto il 2012, ma si tratta di un movimento determinato dall andamento dei depositi, a sua volta dovuto all attenuarsi del flusso in uscita dalle banche dei paesi più colpiti dalla crisi del debito sovrano. Infatti, l andamento del credito rimane stagnante, sia per la debolezza della domanda, sia per le condizioni ancora restrittive dal lato dell offerta. La più recente indagine della BCE sul credito bancario (la c.d. Bank Lending Survey ), relativa al quarto trimestre 2012, indica che le condizioni di accesso al credito rimangono in media restrittive e che non si prevede un loro miglioramento nei prossimi mesi. Nell Area Euro il PIL registra alla fine del 2012 un decremento dello 0,6% rispetto al quarto trimestre del periodo precedente, come illustrato nel grafico seguente: 1. M3, che comprende l aggregato M2 (o liquidità secondaria) più tutte le altre attività finanziarie che come la moneta possono fungere da riserva di valore (ad esempio i titoli a reddito fisso con scadenza a breve termine, come i BOT italiani). Gli aggregati monetari sono grandezze aggregate che esprimono la quantità complessiva, esistente in un determinato momento nel sistema economico, di moneta e di attività finanziarie che, per il loro grado di liquidità, possono svolgere le stesse funzioni della moneta. Poste Italiane Postevita 2012

Il contesto economico e di mercato 13 Con riguardo all Italia, l andamento del Prodotto Interno Lordo (PIL) registra un decremento nel corso del quarto trimestre 2012 dello 0,9 % rispetto allo stesso trimestre del 2011, come illustrato nel grafico seguente: Relativamente al tasso di inflazione, si registra nell Area Euro nel mese di dicembre 2012, un incremento del 2% rispetto allo stesso mese del 2011, come riportato nel grafico seguente: La stessa analisi condotta a livello Nazionale evidenza nel mese di dicembre 2012 un incremento del 2,4 % rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

14 LE DINAMICHE DEI MERCATI FINANZIARI Sui mercati finanziari l avversione degli investitori verso gli asset più rischiosi è nettamente scesa. Le operazioni di prestito a 3 anni al sistema bancario effettuate dalla BCE (le c.d. Long Term Refinancing Operation LTRO ), l annuncio di possibili operazioni di acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario (le c.d. Outright Monetary Transactions OMT ), i progressi nella gestione degli squilibri di finanza pubblica, la definizione di un meccanismo unico di vigilanza bancaria ed, infine, il buyback sul debito greco hanno contribuito ad allentare le tensioni sui titoli governativi dei paesi periferici dell Eurozona e in generale sui titoli corporate bancari europei. Sul mercato obbligazionario, con riferimento ai tassi d interesse nell area Euro, l anno è stato caratterizzato dalla progressiva discesa dell intera curva dei rendimenti, in particolar modo per le scadenze più brevi. L euribor a 6 mesi è passato dall 1,6% di fine 2011 allo 0,3% rilevato a fine 2012, mentre il tasso swap a 10 anni è diminuito passando dal 2,40% di inizio 2012 fino ad un rendimento inferiore all 1,6% toccato negli ultimi giorni dell anno. Il rendimento dei titoli governativi dei paesi periferici è sensibilmente sceso su tutte le scadenze ed in particolare su quelle brevi (1-3 anni), dove la BCE ha dichiarato di voler concentrare i suoi acquisti in caso di attivazione dell OMT. Nel comparto dei titoli governativi italiani, nel corso del 2012, anche a seguito degli annunci da parte della BCE, la pendenza della curva BTP è salita da 199bps a 251bps, poiché il rendimento a 10 anni è sceso di 261bps, a fronte di una maggiore discesa dei rendimenti a 2 anni di 313bps. Il rendimento dei BTP di durata decennale ha registrato una netta riduzione nel corso dell esercizio, passando dal 6,9% al 4,5%, registrando nel periodo un elevata volatilità, soprattutto durante l estate in cui sono stati toccati rendimenti vicini al 6,6%. Per i rendimenti del decennale tedesco si è osservato un lieve calo del rendimento, che è passato dall 1,8% di inizio anno all 1,3% di fine 2012. La ricerca di investimenti sicuri da parte degli investitori (cd. flight to quality ) ha spinto i rendimenti dei titoli governativi tedeschi su livelli storicamente molto bassi. Con l allentamento delle tensioni osservate sui mercati finanziari nel secondo semestre dell anno, gli spread tra i titoli di stato cosiddetti periferici e quelli tedeschi si sono progressivamente ridotti. Il differenziale tra i titoli governativi italiani e tedeschi, pur registrando un elevata volatilità nel corso dell anno, si è ridotto attestandosi a fine 2012 a 318 bps contro i 528 bps osservati a fine 2011. Mentre l andamento dello spread tra i titoli governativi italiani e tedeschi a 10 anni registrato nei primi mesi del 2013 mostra dei valori che superano i 400 bps nel solo mese di gennaio per poi raggiungere valori compresi tra 300 e 345 bps nella prima quindicina del mese di marzo, come illustrato nel grafico seguente: Poste Italiane Postevita 2012

Il contesto economico e di mercato 15 Infine, l andamento positivo delle aste dei titoli di stato nella parte finale dell anno ha permesso al Tesoro italiano di chiudere in anticipo il suo programma di emissioni lorde. L allentamento delle tensioni sui titoli sovrani si è riflesso positivamente sul mercato obbligazionario corporate, dove il premio pagato agli investitori è tornato sui livelli di inizio 2008 antecedenti lo scoppio della bolla dei mutui subprime e il fallimento di Lehman Brothers. In particolare, il premio pagato dalle obbligazioni degli emittenti finanziari è sceso da 254bps a 102bps, mentre quello degli emittenti non finanziari è diminuito da 160bps a 109bps. Nel quarto trimestre del 2012, le emissioni obbligazionarie nette delle banche sono tornate positive. Sul mercato valutario, nel corso dell anno 2012, l Euro ha proseguito il suo apprezzamento nei confronti delle principali valute ad eccezione della sterlina inglese, la rivalutazione è stata più decisa nei confronti dello yen (+14,7%). Rispetto al dollaro, dopo un deprezzamento nel corso della parte centrale dell anno, vi è stato un deciso apprezzamento a partire dal mese di luglio che si è protratto fino alla fine dell anno, riflettendo l attenuarsi dell incertezza sulla solidità dell Area Euro. A fine anno l Euro ha registrato un apprezzamento nei confronti del dollaro (+1,8%), è rimasto sostanzialmente invariato sul franco svizzero, mentre ha subito un deprezzamento pari al 2,5% nei confronti della sterlina inglese rimanendo, comunque, su livelli storicamente molto elevati. I mercati azionari hanno confermato le attese di forte volatilità nel corso dell anno. Le borse hanno chiuso il 2012 sui livelli massimi dell anno (ad esclusione di Italia e Spagna) dopo che gli indici azionari avevano registrato una flessione dalla fine di marzo e raggiunto i livelli minimi nel corso dell estate. Nel secondo semestre, si è assistito ad una crescita dei corsi azionari continuata fino alla fine dell anno 2012. In particolare, a fine anno l andamento del mercato è stato caratterizzato da performance positive delle principali piazze dell Area Euro (Eurostoxx 50 +13,8%, Ftse Mib +7,8%, Dax +29,1%, Cac 40 +15,1%) e di Londra (Ftse 100 +5,8%). Anche le altre principali borse (New York e Tokyo) hanno conseguito guadagni in linea con le piazze europee (S&P 500 +13.3%, Nikkei +23%). Inoltre si evidenzia la performance positiva delle borse dei paesi emergenti con l indice BRIC, rappresentativo dei listini azionari di Brasile, Russia, India e Cina, che ha chiuso l anno con un apprezzamento del 14,5% circa. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

16 L ANDAMENTO DEL MERCATO ASSICURATIVO Il difficile momento economico attraversato dall Italia nel corso del 2012 ha manifestato i suoi effetti anche sul mercato assicurativo. Nel 2012 la raccolta complessiva dei premi delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l Italia di imprese extra europee è stata pari a circa 105 miliardi con una variazione, in termini nominali e omogenei, del -4,3% rispetto alla raccolta del 2011 (-7,1% in termini reali). Per quanto attiene il mercato Vita, nel 2012 la raccolta premi ha sfiorato i 70 miliardi con una diminuzione, in termini nominali, di circa il 6% rispetto al 2011 (-8,3% in termini reali). La contrazione fa seguito a quella già registrata alla fine del 2011 (-18%) ma va sottolineato come il comparto Vita abbia, nel complesso, reagito positivamente al generale contesto di debolezza della domanda di attività primarie da parte delle famiglie derivante dalla loro diminuita capacità di risparmio. (dati in milioni di euro) Raccolta vita per rami 2012 Incidenza % 2012 2011 Incidenza % 2011 delta delta % Ramo I 51.087,5 73,3% 56.587,8 76,7% (5.500,30) (9,7)% Ramo II 0,0 0,0% 0,0 0,0% - Ramo III 13.799,9 19,8% 12.493,8 16,9% 1.306,1 10,5% Ramo IV 43,2 0,1% 32,0 0,0% 11,2 35,0% Ramo V 2.814,4 4,0% 3.130,5 4,2% (316,1) (10,1)% Ramo VI 1.855,7 2,7% 1.512,4 2,0% 343,3 22,7% complem.i 106,6 0,2% 112,7 0,2% (6,1) (5,4)% 69.707,3 100,0% 73.869,2 100,0% (4.161,9) (5,6)% La diminuzione di circa il 10% della raccolta premi è riscontrabile sia nei prodotti di Ramo I sia in quelli di Ramo V. Le polizze di Ramo III, a carattere prevalentemente finanziario, hanno registrato invece un aumento dei premi di oltre il 10% per una raccolta totale di 13,8 miliardi di Euro anche per effetto di una ridotta volatilità dei mercati finanziari soprattutto nella seconda metà dell anno. Infine, le polizze relative al ramo VI sono aumentate di oltre il 20% raccogliendo premi per 1,9 miliardi di Euro. Nel 2012, quasi il 78% dei premi raccolti in tutto il settore Vita era relativo alle polizze dei Rami I e V mentre il 20% era afferente a polizze con una componente finanziaria (Ramo III). Poste Italiane Postevita 2012

Il contesto economico e di mercato 17 Per quanto riguarda le rappresentanze in Italia di imprese UE, i premi contabilizzati alla fine del 2012 sono stati pari a 2,2 miliardi di euro con una crescita di quasi l 80%. In particolare il ramo III (Polizze linked) ha contabilizzato premi per quasi 2 miliardi di euro e, a differenza delle imprese italiane, questi rappresentano quasi il 90% dei premi totali raccolti da tali imprese. L incidenza della raccolta Vita sul Prodotto Interno Lordo è lievemente diminuita dal 4,7% del 2011 al 4,5% del 2012. Pur in un generalizzato e complessivo momento di difficoltà, i comportamenti dei diversi operatori di mercato sono stati molto differenti. A tale proposito va infatti sottolineato che il canale dei promotori finanziari realizza nel 2012 un consistente incremento di nuova raccolta, oltre il 26%, che però compensa solo in parte il -35% realizzato nel 2011. Continua, pur rallentando, il trend negativo degli sportelli bancari e postali che decrementano di poco oltre il 17%, dopo aver realizzato un -28% nel 2011, ed anche la raccolta del canale agenti continua a decrementare: -6,4% rispetto ad un 2011 che aveva fatto registrare un -15%. Per quanto attiene la struttura della raccolta, il Ramo I decrementa del 15% diminuendo il suo peso complessivo a poco meno di 2/3 del totale contro un 70% del 2011. Di converso cresce invece il Ramo III, + 8%, sostanzialmente spinto di prodotti di tipo unit classiche (+ 27%) che da sole spiegano l 88% circa della raccolta del Ramo. In netto decremento, - 60%, la raccolta dei prodotti index linked che, come era lecito attendersi in uno scenario finanziario come quello dello scorso esercizio, hanno rappresentato nel 2012 appena il 7% del totale del Ramo III. Il totale delle polizze complessivamente vendute nel corso del 2012 è stato di circa 3 milioni di contratti (-3% rispetto al 2011). In forte decremento le forme di puro rischio (-13%), 585 mila contratti nel totale, che hanno sicuramente risentito del ridotto apporto della raccolta di protezione vita collegata a prestiti e mutui, mentre continuano a crescere i Piani Individuali Pensionistici che con 363 mila nuove adesioni incrementano del 9,7% rispetto al 2011. Spostando l analisi della raccolta sulle forme di offerta, appare evidente come la crisi del settore vita sia sviluppata soprattutto sulle forme assicurative a premio unico che, con un meno 9%, spiegano da sole l intero decremento registrato dal mercato. Le variazioni della raccolta di prodotti a premio annuo e premio ricorrente sono infatti stabili, segno evidente che anche in un contesto di scenario molto complicato la clientela ha comunque privilegiato forme di gestione del risparmio orientate verso versamenti periodici e di piccola entità. Nel corso del 2012 è, inoltre, continuato il processo di consolidamento e riorganizzazione dell intero settore che ha dato vita a importanti player con una prevedibile accentuazione del contesto competitivo soprattutto nel segmento retail. Nel 2012, con riferimento ai prodotti, il particolare andamento del mercato finanziario ed il difficile momento dei tassi ha suggerito sostanzialmente all intero mercato l utilizzo di prodotti di Ramo I con sottostanti un attivo specifico (in tutto o in parte o in forma mista con una Gestione Separata). Per quanto riguarda il ramo III, invece, la raccolta si è quasi tutta concentrata su prodotti di tipo unit linked classiche senza garanzia né protezione che in un mercato in contrazione produttiva sono invece cresciute di oltre il 28%. Nell area dei prodotti di rischio, a far data dal 21 dicembre 2012, sono entrati in vigore gli obblighi previsti dalla cosiddetta Gender Directive che, come noto, ha vietato l adozione di tariffe assicurative differenziate per sesso. Gli effetti di questi cambiamenti, che si sono nella pratica tradotti in nuovi pricing che tengono conto del rischio di genere, non sono ancora pienamente valutabili ma è presumibile pensare che pro futuro sia possibile immaginare su questo settore una competizione molto spinta in termini di comparazione di prezzo che può significativamente cambiare da un operatore ad un altro in funzione del mix distributivo perseguito dalle reti. Dal punto di vista dei canali di vendita non si registrano sul Ramo Vita particolari novità. Ancora molto scarsa e limitata a pochi operatori già presenti sull offerta danni, la vendita on line di prodotti vita di rischio o previdenziali. Anche se in questa fase non si registrano risultati produttivi di rilievo, si ritiene che queste forme innovative di distribuzione possono rappresentare un interessante apertura ad un futuro modello distributivo in cui anche il WEB, unitamente agli attuali canali distributivi, potrà assumere un ruolo rilevante per la diffusione dell assicurazione in Italia. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

18 LA DINAMICA DELLA GESTIONE Come indicato in precedenza, Poste Vita ha chiuso l esercizio 2012 con un utile netto di 530,9 milioni di Euro con un significativo incremento rispetto a 80,3 milioni di Euro del 2011. Tale dinamica è principalmente riconducibile agli impatti derivanti dall andamento degli investimenti ed in particolar modo dagli effetti indotti dalla riduzione - soprattutto nell ultimo trimestre dell anno - dei tassi di interesse e degli spread che ha comportato l iscrizione di riprese di valore sugli investimenti ad utilizzo non durevole della Compagnia per circa 290 milioni di Euro rispetto a rettifiche nette di valore per 201 milioni di Euro del 2011. Ramo Vita Con riferimento all andamento produttivo e di portafoglio, come indicato in precedenza, nel corso del 2012 i premi di competenza, al netto della quota in riassicurazione, raggiungono a fine anno un importo di 10.508 milioni di Euro, + 10,6% rispetto a 9.501 milioni di Euro del 2011. I dati relativi alle liquidazioni, risultati pari a 5.456 milioni di Euro al netto della relative cessioni in riassicurazione, evidenziano una crescita del 4,8% rispetto a 5.209 milioni di Euro dello scorso anno, fisiologica in relazione alla crescita del portafoglio. Infatti l incidenza dei riscatti - complessivamente pari a 2.345 milioni di Euro (+221 milioni di Euro rispetto al 2011) - sulle riserve iniziali si mantiene intorno al 4,9% circa, in linea con il dato del 2011. Le scadenze di portafoglio, relative prevalentemente a prodotti index linked, ammontano complessivamente a circa 2.411 milioni di Euro, anch esse in linea con il dato del 2011. Tale dinamica si è tradotta in un flusso finanziario netto positivo per circa 4,9 miliardi di Euro, in controtendenza rispetto ad un trend di mercato che registra flussi netti negativi. Per l attività di distribuzione ed incasso del portafoglio sono state corrisposte all intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamente pari a circa 218 milioni di Euro (253 milioni di Euro al 31 dicembre 2011), con una competenza economica pari a 207 milioni di Euro (236 milioni di Euro al 31 dicembre 2011). Le altre spese di gestione (al netto dei costi afferenti l attività di liquidazione del portafoglio e di gestione degli investimenti) ammontano complessivamente a 45,9 milioni di Euro, con un incremento del 24% rispetto ai 37 milioni di Euro del 2011 per effetto sia del rafforzamento dell organico che dei costi sostenuti nel corso dell esercizio correlati ad importanti progetti informatici finalizzati ad una rivisitazione funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. L incidenza dei complessivi costi di funzionamento sia sui premi che sulle riserve medie si mantiene comunque in linea con il 2011 e al di sotto dei livelli espressi dal mercato. I proventi netti derivanti dagli investimenti, ammontano, con riferimento ai valori attribuibili alla Classe C, a 2.238,9 milioni di Euro in crescita rispetto ai 1.138,7 milioni di Euro del 2011 per effetto sia dell aumento delle masse gestite che delle dinamiche dei mercati finanziari. La riduzione dei rendimenti e degli spread hanno portato, infatti, ad una generalizzata ripresa del corso dei titoli che si è tradotta nella contabilizzazione di riprese nette di valore su titoli per 290 milioni di Euro rispetto a rettifiche nette di valore di 201 milioni di Euro del 2011. Al riguardo, così come già illustrato in precedenza, si rappresenta che la Compagnia, nella redazione del bilancio 2012, ha ritenuto - alla luce della scarsa rilevanza dell ammontare delle rettifiche di valore su titoli governativi - di non avvalersi della facoltà prevista dal Regolamento ISVAP n.43 del 12 luglio 2012 che prevede, con riferimento agli strumenti finanziari classificati nel comparto ad utilizzo non durevole, la possibilità di non allineare il valore di bilancio degli stessi al prezzo desumibile dall andamento dei mercati a fine anno. I risultati finanziari degli investimenti di Classe D mostrano un saldo positivo complessivamente pari 1.358 milioni di Euro (344 milioni al 31 dicembre 2011), completamente riflesso nella variazione delle corrispondenti riserve tecniche. Poste Italiane Postevita 2012

La dinamica della gestione 19 La valutazione delle controllate e consociate alla corrispondente frazione di patrimonio netto, esprime proventi per circa 4,6 milioni di Euro riferiti alla quota di utile di periodo. I proventi finanziari netti relativi al conto non tecnico, complessivamente pari a 104,8 milioni di Euro (58,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2011), si riferiscono principalmente alla quota di utile trasferita dal conto tecnico, agli interessi attivi sui conti correnti bancari e postali al netto degli interessi passivi corrisposti sui prestiti subordinati sottoscritti dalla Capogruppo. Il saldo della gestione straordinaria, negativo complessivamente per circa 77 milioni di Euro (2 milioni di Euro al 31 dicembre 2011), è imputabile pressochè esclusivamente alle minusvalenze derivanti dall alienazione di fondi comuni di investimento a capitale garantito (di seguito Fondi Yield Enhancement) classificati nell attivo durevole che, nel corso dell esercizio, la Compagnia ha valutato non più coerenti con gli obiettivi finanziari prefissati. La liquidità rinveniente dalla vendita è stata reinvestita, in coerenza con la strategia di portafoglio della Compagnia, in titoli di Stato Italiano e in titoli corporate con un rendimento intorno al 4% in linea con i tassi di mercato. Rami Danni I premi emessi sono risultati pari a 2 milioni di Euro, rispetto ai 3,3 milioni di Euro dello scorso esercizio. La produzione, trattandosi di un portafoglio in run off, fa riferimento esclusivamente alle rate successive delle polizze emesse antecedentemente al mese di aprile 2010, data corrispondente all avvio della commercializzazione dei prodotti danni da parte della controllata Poste Assicura. Gli oneri per sinistri al netto delle cessioni in riassicurazione risultano pari a 480 migliaia di Euro (359 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011). Alla luce di quanto esposto, il risultato del conto tecnico, al netto del lavoro ceduto, evidenzia un risultato positivo per circa 1,5 milioni di Euro. In relazione a quanto esposto, l utile lordo complessivo della Compagnia per l esercizio 2012 risulta pari a 842,4 milioni di Euro (rispetto a 152,9 milioni di Euro del 2011) e l utile netto risulta pari a 530,9 milioni di Euro (rispetto a 80,3 milioni di Euro del 2011). All interno della Nota Integrativa viene illustrato un confronto tra l aliquota fiscale teorica e quella effettiva dando evidenza anche di come tale riconciliazione si è sviluppata rispetto all esercizio 2011. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

20 L ATTIVITÀ INDUSTRIALE LE DINAMICHE COMMERCIALI Nello scenario descritto in cui la Compagnia ha operato, appaiono estremamente positivi i risultati commerciali conseguiti che, con una produzione complessiva pari ad 10.510 milioni di Euro in crescita del 10,6% rispetto al dato del 2011 (9.505 milioni di Euro) hanno permesso a Poste Vita di incrementare la propria quota di mercato. (dati in milioni di euro) Premi dell'esercizio 31/12/12 31/12/11 Variazione Ramo I 9.392,3 8.126,2 1.266,1 15,6% Ramo III 1.097,8 1.308,1 (210,3) (16,1%) Ramo IV 0,1-0,1 n.s Ramo V 26,5 74,8 (48,3) (64,5%) Premi dell'esercizio lordi "vita" 10.516,7 9.509,1 1.007,6 10,6% Premi ceduti (9,1) (7,8) (1,4) 17,5% Premi dell'esercizio netti "vita" 10.507,6 9.501,3 1.006,2 10,6% Premi Infortuni e Malattie 3,2 4,9 (1,6) (33,6%) Premi ceduti in riassicurazione (1,2) (1,7) 0,5 (26,9%) Variazione della riserva premi 0,1 0,2 (0,2) (62,7%) Variazione della riserva premi a carico riass. (0,0) (0,1) 0,1 (59,0%) Premi dell'esercizio netti "danni" 2,0 3,3 (1,3) (38,4%) Totale Premi netti dell'esercizio 10.509,6 9.504,7 1.004,9 10,6% La composizione dei premi lordi vita risulta la seguente: (dati in milioni di euro) Composizione premi lordi "vita" 31/12/12 31/12/11 Variazione Premi periodici 559,6 476,2 83,4 17,5% - di cui prima annualità 162,7 168,0 (5,3) (3,2%) - di cui annualità successive 396,9 308,1 88,7 28,8% Premi unici 9.957,1 9.033,0 924,1 10,2% Totale 10.516,7 9.509,1 1007,6 10,6% Alla data del 31 dicembre il numero dei contratti in portafoglio ammonta a circa 4,7 milioni con un incremento complessivo del 9,5% rispetto al 2011. Poste Italiane Postevita 2012

L attività industriale 21 Movimentazione Consistenze Nuovi Liquidazioni Consistenze contratti al 1-1-2012 contratti e decadenze al 31-12-2012 Tradizionali 2.515.473 573.900 (207.339) 2.882.034 Capitalizzazione 440 53 (5) 488 FIP 387.916 127.610 (4.093) 511.433 Index linked 1.087.540 82.250 (267.470) 902.320 Unit linked 107.569 (5.169) 102.400 TCM e LTC 76.087 59.714 (14.709) 121.092 Collettive 151.055 78.780 (12.467) 217.368 Totale 4.326.080 922.307 (511.252) 4.737.135 Nel corso dell esercizio l attività commerciale, grazie anche all adozione di specifiche iniziative a favore della clientela finalizzate a sostenere la raccolta complessiva, è stata indirizzata al mantenimento di una raccolta sostanzialmente incentrata su prodotti d investimento e risparmio di Ramo I, con una nuova produzione complessivamente pari a circa 9 miliardi di Euro (prodotti tradizionali con gestione separata e prodotti a specifica provvista di attivi con rendimenti fissi per la clientela per i primi anni), in crescita del 15,2% rispetto al 2011, con un andamento in controtendenza rispetto al trend di mercato. La nuova raccolta di Ramo III, costituita esclusivamente da polizze index linked, ha superato il miliardo di Euro, in calo rispetto agli esercizi precedenti, ma comunque compensata dalla maggiore raccolta di Ramo I. (dati in milioni di euro) Nuova produzione 31/12/12 31/12/11 Variazione Ramo I 9.043,4 7.848,0 1.195,4 15,2% Ramo III 1.097,8 1.308,1 (210,3) (16,1%) Ramo IV 0,1-0,1 n.s. Ramo V 26,5 74,8 (48,2) (64,5%) Totale 10.167,9 9.230,9 937,0 10,2% La nuova produzione del mercato italiano, comprensivo dell apporto delle imprese crossborder, ammonta a dicembre 2012 a 54,8 milioni di Euro (fonte Ania); la quota di mercato di Poste Vita è pari al 18,6% sul totale del mercato in crescita rispetto al 15,3% nel 2011. Nel corso del 2012 la Compagnia ha, inoltre, consolidato la propria leadership assoluta anche nel mercato della previdenza, con un livello complessivo di adesioni a Postaprevidenza Valore che ha superato le 500.000 unità (oltre 120.000 nel solo 2012), collocando il fondo pensione della Compagnia al primo posto nella graduatoria per adesioni complessive in portafoglio tra tutti i fondi pensione operanti in Italia. Positivi sono stati anche i risultati afferenti la vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute stand alone (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 55.000 nuove polizze vendute nell anno, mentre circa 80.000 sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, ma in bundle agli impegni finanziari conseguenti a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane. Infine, per ampliare l attuale offerta di prodotti e servizi assicurativi con specifiche soluzioni per la gestione della longevità e del rischio di non autosufficienza, nel corso del primo semestre la Compagnia ha richiesto e ottenuto, con provvedimento ISVAP N.2987 del 27 giugno 2012, l autorizzazione all esercizio dell attività assicurativa nel Ramo IV assicurazione malattia e contro il rischio di non autosufficenza mediante contratti di lunga durata, non rescindibili per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità. A novembre è stato lanciato il prodotto Long Term Care ("LTC") a premi ricorrenti per la protezione dal rischio di non autosufficienza (attraverso erogazione di una rendita vitalizia). Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012

22 LA STRUTTURA DISTRIBUTIVA Nel corso dell esercizio non si è verificata alcuna modifica sostanziale con riferimento alla struttura della rete di vendita e nelle modalità operative della distribuzione. Per il collocamento dei propri prodotti, infatti, Poste Vita si avvale della rete di circa 13.500 uffici postali della Capogruppo Poste Italiane S.p.A., società regolarmente iscritta alla lettera D del registro unico degli intermediari assicurativi di cui al Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006. I contratti assicurativi vengono sottoscritti all interno degli Uffici Postali da personale qualificato e debitamente formato. I programmi di aggiornamento professionale per l intero anno 2012, hanno riguardato sia i nuovi prodotti che i moduli di carattere tecnico assicurativo e previdenziale. Questi ultimi sono nati con la finalità di sviluppare la professionalità degli addetti all intermediazione, non solo in termini di specifiche competenze in relazione al prodotto offerto, ma anche con riferimento a tematiche più generali di welfare e di definizione dei bisogni della clientela. Ogni iniziativa di formazione è progettata, convalidata ed erogata ai primi riferimenti della formazione di Poste Italiane S.p.A. a cura della competente funzione Commerciale della Compagnia. LE LIQUIDAZIONI Le liquidazioni per prestazioni assicurative sono risultate nel corso dell esercizio complessivamente pari 5.456,3 milioni di Euro rispetto ai 5.209,5 milioni di Euro del 2011. (dati in milioni di euro) Oneri relativi ai sinistri 31/12/12 31/12/11 Variazione Somme pagate 5.592,2 5.194,1 398,1 7,7% Ramo I 3.204,5 3.067,7 136,8 4,5% Ramo III 2.367,0 2.106,6 260,4 12,4% Ramo V 20,1 19,1 0,9 4,9% Rami Danni 0,6 0,7 (0,0) (4,5%) Variazione Somme da pagare (141,1) 9,5 (150,6) (1.592,2%) Ramo I (19,7) 27,2 (46,9) (172,5%) Ramo III (121,4) (17,7) (103,7) 584,2% Ramo V 0,0 (0,0) 0,0 (19.251,5%) Spese di liquidazione 7,0 7,2 (0,2) (2,3%) Quote a carico riassicuratori VITA (1,7) (1,0) (0,7) 75,7% Quote a carico riassicuratori DANNI (0,1) (0,3) 0,2 (55,6%) Totale Oneri relativi ai sinistri al netto cessioni in riassicurazione 5.456,3 5.209,5 246,8 4,7% Per quanto attiene ai riscatti, il dato ammonta complessivamente a circa 2.472 milioni di Euro, con un incremento rispetto al 2011 fisiologico in relazione alla crescita del portafoglio; comunque, l incidenza sulle riserve iniziali pari a circa il 5,3% si mantiene sui medesimi livelli del precedente esercizio, inferiore rispetto ai livelli di mercato. La tabella seguente illustra la distribuzione delle liquidazioni per tipologia: Poste Italiane Postevita 2012

L attività industriale 23 (dati in milioni di euro) Composizione oneri relativi ai sinistri per causale 31/12/12 31/12/11 Variazione Somme pagate 5.592,2 5.194,1 398,1 7,7% Sinistri 583,9 517,5 66,5 12,8% Riscatti 2.472,1 2.106,9 365,2 17,3% Scadenze periodiche 2.417,6 2.406,3 11,3 0,5% Cedole 117,8 162,7 (44,9) (27,6%) Altro 0,2 0,0 0,1 353,2% Ramo Danni 0,6 0,7 (0,0) (4,5%) Variazione Somme da pagare (141,1) 9,5 (150,6) (1.592,2%) Sinistri (7,4) 5,4 (12,8) (2.37,2%) Riscatti (126,8) 17,3 (144,1) (835,1%) Scadenze periodiche (6,9) (13,2) 6,3 (47,6%) Spese di liquidazione 7,0 7,2 (0,2) (2,3%) Quote a carico riassicuratori VITA (1,7) (1,0) (0,7) 75,7% Quote a carico riassicuratori DANNI (0,1) (0,3) 0,2 (55,6%) Totale Oneri relativi ai sinistri al netto cessioni in riass. 5.456,3 5.209,5 246,8 4,7% Il decremento della variazione delle somme da pagare rilevata rispetto al dato del precedente esercizio è riconducibile all alto volume di scadenze di polizze index-linked alla data di chiusura dell esercizio 2011, non presente al 31 dicembre dell esercizio in corso. LA POLITICA RIASSICURATIVA Nel corso del 2012, sono state sostanzialmente mantenute inalterate le politiche riassicurative adottate negli anni passati, e sono pertanto proseguiti gli effetti dei trattati in corso afferenti le polizze TCM ed il run-off del prodotto Infortuni di Ramo 1 danni. Da rilevare nel corso dell esercizio 2012, la stipulazione di un trattato con Swiss Re relativamente al prodotto Long Term Care Individuale, di ramo IV 2. I premi ceduti in riassicurazione ammontano per i Rami Vita a 9,1 milioni di Euro mentre per i Rami Danni a 1,2 milioni di Euro. 2. La Compagnia è stata autorizzata all esercizio dell attività assicurativa nel Ramo IV, con provvedimento ISVAP N.2987 del 27 giugno 2012. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2012