Fusioni : quali vantaggi?



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Transcript:

Servizio Affari Istituzionali e delle Autononie Locali Fusioni : quali vantaggi? Risparmi teorici derivanti da un'ipotesi di accorpamento dei Comuni di minore dimensione demografica. Dalla dimensione nazionale a quella regionale. Analisi dei dati dei certificati consuntivi di bilancio dei Comuni dell'emilia Romagna. Dott. Stefano Ramazza 26 marzo 2015

Sono stati utilizzati Dati economici scaricabili in formato aperto dei documenti contabili dei Comuni del Certificato conto consuntivo 2013. Inoltre 11 indicatori desumibili dai certificati del conto consuntivo dei Comuni attraverso rapporti tra le relative voci di bilancio e con la popolazione residente e loro serie storica dal 2009 al 2013. http://statistica.regione.emilia-romagna.it/fin_loc

Dati statistici, scaricabili in formato aperto, per ogni Comune e per loro aggregazioni: 128 voci complessive suddivise per Popolazione (32 voci), Uso del suolo (29), Agricoltura (13), Imprese ( 26), Turismo(14), Scuole (14). Ultima novità è l'aggiunta dei dati per ogni Comune relativi al Personale in servizio, reperiti dal Censimento del personale degli enti locali 2013 del Ministero Interno, con 4 voci: Personale in servizio, Personale non dirigente, Dirigenti, Altro personale StRia Statistiche per riaggregazione territoriali http://sasweb.regione.emilia-romagna.it/statistica/sceltacomuni.do

L'approccio alla questione della fusione dei Comuni non si può limitare ad un solo campo di ricerca (economica, organizzativa, sociale, ecc) e per questo la questione si può definire complessa (semplici fare un dolce con una ricetta -, complicate fare partire un razzo-, complesse fare crescere un figlio) L'esito dei problemi complessi è sempre fortemente incerto nonostante le esperienze positive già registrate. La questione della fusione di Comuni in Italia pare si possa inquadrare in questa tipologia.

La strategia per gestire in modo ottimale le situazioni complesse ha un aspetto particolarmente attraente: conferisce potere alle persone per le scelte strategiche. Il processo di fusione di Comuni ha quindi bisogno di un approccio che punta dall'inizio sulla partecipazione consapevole dei cittadini e dei dipendenti per fare nascere un nuovo ente locale che loro stessi dovranno farlo crescere nel migliore dei modi.

Per favorire questo approccio la Regione Emilia- Romagna mette a disposizione di tutti e facilita l'utilizzo delle banche dati statistiche e di finanza locale, nonché testi standard per informazioni procedimentali e cronoprogrammi e per gli studi di fattibilità che possono essere redatti direttamente dai Comuni interessati.

D. Kahneman. Avversione alle perdite: Assegna alle perdite il doppio del valore che assegna ai guadagni. Questa riforma non passerà. Quelli che hanno da perderci combatteranno più fieramente di quelli che hanno da guadagnarci. Potrebbero rinegoziare l'accordo se capissero che la torta in realtà è in espansione. Si allocano guadagni e non perdite

la sola motivazione economica di accedere a contributi economici statali e regionali è debole e non sufficiente, di per sé, a sostenere l'avvio e gestire un processo di fusione di Comuni. D. Kahneman : E' più probabile che idee nuove ed esempi convincenti sorgano dalla riflessione su problemi al più basso livello di astrazione e di generalità Cosa ne sarà dei servizi al cittadino sul territorio? A chi mi potrò rivolgere se non ho più il mio sindaco? Il mio indirizzo rimarrà lo stesso?

Adottare la metodologia del confronto tra esperienze attuate, per fornire supporto e indicazioni tecniche-pratiche ai tanti problemi che si pongono davanti ai promotori di processi di fusione, siano essi Sindaci o Comitati di cittadini. Il monitoraggio, la valutazione e la divulgazione delle esperienze attuate saranno decisive per risolvere problemi e incentivare e moltiplicare processi di fusione di Comuni.

Al fine di una possibile comparazione con i dati nazionali sono stati elaborati i dati presenti nella banca dati della Regione Emilia Romagna relativi agli abitanti presenti al 1/1/2013 e i Certificati dei Conti consuntivi dei Bilanci 2013. Dati nazionali Ministero Interno Dati Regione Emilia Romagna Fascia abitanti N enti * Fascia abitanti N enti * 1 0-499 771 2 500-999 966 3 1000-1999 1.426 4 2000-2999 896 5 3000-4999 1.034 6 5000-9999 1.070 7 10000-19999 624 8 20000-59999 353 9 60000-99999 51 10 100000-249999 33 11 250000-499999 6 12 500000 e oltre 6 TOTALE 7.236 1 0-499 4 2 500-999 17 3 1000-1999 31 4 2000-2999 38 5 3000-4999 65 6 5000-9999 89 7 10000-19999 67 8 20000-59999 22 9 60000-99999 3 10 100000-249999 8 11 250000-499999 1 12 500000 e oltre 0 TOTALE 345 * su un totale di 8.093 enti e una popolazione di 59.413.697 * su un totale di 348 enti e una popolazione di 4.471.104

Comuni sotto i 5.000 abitanti Italia 70,40% (16,7% ab.) Emilia- Romagna 44,90% (9,3% ab.) Comuni tra i 5.000 e 10.000 abitanti 14,80% (13,7% ab.) 25,80% (14,4% ab.) Comuni sotto i 10.000 abitanti 85,20% (30,4% ab.) 70,70% (23,7% ab.) Rispetto alle 12 fasce demografiche analizzate dal Ministero si è anche proceduto a dividere i Comuni della Regione Emilia Romagna in 21 fasce demografiche per meglio analizzare le differenze tra esse. Tali fasce sono uguali a quelle del Ministero fino ai 3.000 abitanti (fascia 4), poi sono state infittite con intervalli 2.500 e 5.000 abitanti e più.

Totale generale delle spese al netto spese di personale e rimborso prestiti Comuni Emilia Romagna - Anno 2013 Valore medio pro capite in euro 1400 1.279 1200 1.015 1000 800 1.028 857 886 821 855 903 857 910 993 600 400 200 0 fasce demografiche

Totale generale delle spese al netto spese di personale e rimborso prestiti Comuni Emilia Romagna - Anno 2013 Valore medio pro capite in euro 1400 1.279 1200 1.015 1000 800 1.028 857 886 821 855 903 857 910 993 600 400 200 0 fasce demografiche

L'andamento dei valori rappresentato nel grafico è simile a quello nazionale, ma con minori picchi agli estremi delle fasce demografiche ed evidenzia il valore minimo pro capite per la fascia 6 ( 5.000 9.999 ab) per 821 euro pro capite.

Totale generale delle spese al netto spese di personale e rimoborso prestiti in valore medio pro capite 1400 Comuni Emilia-Romagna - Anno 2013 media in euro pro capite per fascia demografica 1200 1.158 985 1000 800 948 805 910 678 674 736 715 680 771 738 650 675 736 837 769 762 892 812 993 600 400 200 0 fasce demografiche

Spese correnti al netto spese di personale 1000 798 800 600 400 200 0 Comuni Emilia Romagna - Anno 2013 valore in euro pro capite 945 781 678 685 702 703 716 641 655 798 fascie demografiche

Fascia abitanti N enti * Abitanti * Spese correnti al netto di Totale spese Pro capite Personale Pro capite correnti spese di personale Da 1 a 9 0-9,999 244 1.056.270 915.244.632 866 212.464.966 201 702.779.666 % su totale regione 70,11% 23,62% 21,78% 19,35% 22,63% TOTALE ricalcolato 244 1.056.270 789.033.690 747 177.453.360 168 613.692.870 Differenza fra TOTALI = risparmio -126.210.942-119 -35.011.606-33 -89.086.796 teorico Risparmio teorico % -13,79% -16,48% -12,68% il risparmio teorico sarebbe del 13,79% per il Totale spese correnti, del 16,48% per le spese di personale e del 12,68% delle Spese correnti al netto del personale. risparmi teorici pro capite per ogni voce rispettivamente di Euro 119, 33 e 84.

Fasce demografiche Comuni Emilia-Romagna 18001.664 Anno 2013 Valori in euro pro capite 1600 1400 1200 1000 800 621 600 400 200 0 1.323 945 983 917 856 775 819 776 842 747 845 792797 822 805 843908 895 940 1.216 373 271 227 207188188185176168 203202 186 226 199207224232 263271 418 Totale spese correnti pro capite spese personale pro capite

Entrate tributarie Comuni Emilia Romagna - Anno 2013 valore in euro pro capite 1200 1.028 1000 800 600 814 790 697 567 533 535 598 584 675 846 400 200 0

Entrate tributarie Fascia Media pro capite Dev. standard Media pro capite ricalcolata 6 533 125 526 Abitanti totali Entrate tributarie Fascia abitanti N enti * Pro capite * Da 1 a 5 0-4,999 155 413.670 260.841.844 630 TOTALE ricalcolato Differenza fra TOTALI = risparmio teorico Risparmio teorico % 155 413.670 217.590.420 526-43.251.424-104 -16,58% Come per il dato nazionale, un minore gettito delle entrate tributarie in conseguenza dei minori valori medi registrati per i Comuni della fascia demografica sesta, stimato nel 16,58% e in meno 104 euro pro capite, porta vantaggi per la collettività in termini di minore pressione fiscale

Dalle serie storiche dei grafici per tutti gli 11 indicatori si evidenzia che le fasce demografiche con grande maggioranza, sia negli anni sia negli i indicatori, di migliore performance sono quelle 7,500-10,000 e 10,000-12.500 abitanti rispetto ai Comuni nelle fasce demografiche di minori dimensioni.

Medie indicatori di Bilancio per classi demografiche 1800 1.636 Comuni Emilia Romagna Anno 2013 1600 1.409 1.426 1400 1200 1000 1.120 1.006 895 870 907 908 1.003 892 847 1.000 1.105 1.076 989 939 1.050 1.089 Entrate correnti pro capite euro pro capite 800 600 400 Spese correnti pro capite 200 0

Anno 2010 600 498 500 439 euro pro capite 400 300 200 100 20 382 335 281 233 217 202 210 236 256 283 297 267 274 256 236 210 208 118 103 101 73 70 65 34 29 24 42 27 45 25 36 64 57 20 66 Spesa personale pro capite Spesa funzioni generali pro capite 0

Per ogni proposta di fusione di Comuni si può procedere alla comparazione dei dati di indicatori di bilancio e delle più significative voci di Spese e di entrate relative ad uno o più Comuni con numero di abitanti e una collocazione territoriale simile a quello del nuovo Comune istituito da fusione. Anno 2012 1200 1000 euro pro capite 800 600 400 7 Comuni Alta Val Marecchia Bagnacavallo Pavullo nel Frignano Pianoro Savignano sul Rubicone 200 0 Entrate correnti pro capite Spese correnti pro capite

Anno 2013 120 111 100 80 90 96 Totale 7 Comuni Val Marecchia (RN) Bagnacavallo (RA) 60 47 56 Pavullo (MO) Pianoro (BO) 40 Savignano sul Rubicone (FC) 20 0 Personale in servizio Da una prima verifica su un numero limitato di casi si può notare che la somma dei dati dei Comuni che vanno a fusione si presenta come peggiore dei dati dei Comuni simili per numero di abitanti al nuovo Comune. Ciò porta a ritenere che il nuovo Comune nato da fusione potrà avere performance migliori negli anni successivi per l'accesso ad una fascia demografica superiore.