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Transcript:

MOZIONE 21 Ioselito Arcioni e Sergio Romagnoli Consiglieri Comunali Fabriano Fabriano 03 Aprile 2013 Ill.mi Presidente Consiglio Comunale Comune di Fabriano Sig. Giuseppe Luciano Pariano Sindaco Comune di Fabriano Sig. Giancarlo Sagramola Vice Sindaco Rag. Angelo Tini Assessore D.ssa Patrizia Rossi e p.c. Capi Gruppo Consiliari OGGETTO: MOZIONE ORTI URBANI E GIARDINI CONDIVISI IL PROGETTO CHE COLTIVA IL BENESSERE I sottoscritti Consiglieri Comunali, 1 EVIDENZIATO CHE Il cibo, la terra e il lavoro: è questo il fertile terreno in cui affonda le radici la proposta del Movimento 5 Stelle. La riscoperta della cultura del cibo e della sua salubrità è oggi per il Movimento 5 Stelle uno degli obiettivi fondamentali. Pochi consumatori conoscono la stagionalità e la tipicità della maggioranza dei prodotti agricoli. La cura di un orto invece, insegna il rispetto delle stagioni e può far scoprire i prodotti della terra, tipici del nostro territorio, di cui magari non si conosce nemmeno l esistenza: questo ricollega alle tradizioni culinarie, con un grande guadagno per il gusto e per la salute. Coloro che coltivano un orto lo sanno. Attraverso un orto urbano si può recuperare un area abbandonata rendendola fertile e produttiva, strappandola così all incuria e concedendola alla fruizione dei cittadini. Il lavoro della terra infine, con le sue tecniche manuali che rischiano di scomparire e le sue pratiche a volte anche antiche, ritorna a dare i suoi frutti. Riappropriarsi del fine ultimo della fatica, il frutto della terra, dona gioia e gratitudine, sentimenti che non possono che migliorare la società in cui viviamo. Inoltre il rispetto dei tempi naturali può riportare a una vita più tranquilla, meno stressante e ricca di rapporti umani. In questa accezione l orto assume una dimensione non solo spaziale e temporale (con la crescita e la maturazione dei suoi prodotti), ma anche sociale.

Diventa un luogo, che rispetto ai tanti non luoghi della nostra vita frenetica, permette di intessere relazioni sincere. Ecco quindi che centri anziani, scuole, uffici diventano i luoghi d elezione per poter sperimentare l orto come mezzo di aggregazione, un luogo vero, che si fa strumento educativo per i giovani, momento di relax per gli adulti e sito della memoria per gli anziani. Le potenzialità sono dirompenti quando queste categorie si trovano a lavorare la terra insieme. Inoltre l orto può essere gestito in famiglia diventando spazio di incontro e dialogo tra genitori e figli. La proposta di questo progetto vuole creare una rete di queste esperienze, non tanto per incasellarle o regolamentarle, ma per promuoverle su tutto il territorio comunale. L idea che ci spinge è quella di un mondo diverso: più pulito, più solidale, più sincero. Questi ideali possono germogliare anche avendo cura di un semplice orto. Un bel passo in avanti nell opera di sensibilizzazione sui temi agricoli e sociali, visto che l orto tanto affascina l immaginario di una larga fascia degli abitanti dei centri urbani italiani. Infatti quattro italiani su dieci si dedicano alla cura del verde in giardini, orti o terrazzi. Gli orti urbani sono particolarmente amati perché recuperano il rapporto diretto con la terra e con il cibo che si mangia, perché diventano strumenti di aggregazione sociale e perché riscoprono tradizioni e usanze locali. Riteniamo sia un dovere ed un piacere valorizzare e incrementare il flusso e reflusso culturale, economico e sociale tra città e campagna, accogliere le necessità e gli umori provenienti da una così larga fascia di persone e trasformare in meglio così la società in cui viviamo. D altra parte i tanti progetti attivati in tutta Italia, sono la prova che questa nuova cultura del benessere legata all agricoltura si sta già diffondendo. 2 PREMESSO CHE l assegnazione e la conduzione degli orti urbani rappresentano una chiara politica per la terza età ma potrebbero essere anche un sistema per venire incontro alle esigenze di famiglie in difficoltà e comunque conosciute dal settore sociale comunale; da ultime indagini risulta che i farmes urbani sono in costante crescita grazie alla disponibilità di Orti Urbani/Comunali; è un' attività che permette di socializzare con gli altri mentre ci si prende cura di Terra, piante e fiori, ma anche di riappropriarsi di una più normale e sana solitudine lavorativa; da sempre l'orto Urbano è stato un'attività praticata da tutte le fasce di popolazione e anche da intellettuali appassionati di giardinaggio e orticultura. Tra questi possiamo ricordare: Voltaire, Petrarca, Manzoni, Calvino Francesco Bacone che nel suo Sui giardini sostiene che il giardinaggio è il più puro dei piaceri, e Kant che lo pone tra le maggiori arti;

CONSIDERATO CHE la creazione di orti urbani in varie città è stata una valida risposta per incentivare non solo la socialità nelle persone anziane ma anche il trasferimento delle competenze ai più giovani e quindi anche un impegno costruttivo del tempo libero; la suddetta iniziativa, inoltre rappresenterebbe un'ulteriore fonte di risparmio economico per gli attori coinvolti poiché aumenterebbe la produzione alimentare per il fabbisogno familiare conveniente a Km 0, in una fase storica come la nostra in cui l'apatia e le difficoltà economiche sono divenuti problemi sociali urgenti; vista l'ampia dotazione di verde nel territorio comunale, è possibile trasformare queste aree in Orti Urbani. In questa maniera si potrebbero riqualificare aree trascurate, dimostrando una virtuosa utilità per tutta la comunità in termini di sostenibilità ambientale; CONSTATATO CHE esiste la possibilità di identificare nuove zone all interno del territorio comunale, in particolare cittadine, dove realizzare orti urbani; 3 RITENUTO CHE la possibile creazione di nuovi orti riqualificherebbe sicuramente le aree identificate a tale scopo. che l'implementazione di Orti Urbani sia urgente e strategica per: attenuare sensibilmente i problemi sociali ed economici di cui sopra, potendo tra l'altro sfruttare l'esperienza di altri comuni, da cui sono derivati regolamenti efficaci allo scopo. gli Orti Urbani avranno anche valenza educativa: l Amministrazione li potrà utilizzare per iniziative di promozione dell'agricoltura biologica e biodinamica destinate alle scuole e a tutti i cittadini. si potrebbe coinvolgere, come capofila tecnico del progetto, l ITAS per valorizzarne il ruolo tecnico/consulenziale ed il rapporto con la comunità che questa prestigiosa struttura avrebbe dovuto avere già da tempo;

IMPEGNANO il Sindaco e la Giunta Comunale a promuovere iniziative volte alla pratica della coltivazione biologica dei prodotti degli orti anche attraverso una specifica formazione; ad individuare, tramite l'ausilio dei propri mezzi, i terreni più prossimi al centro cittadino o nelle immediate vicinanze dove poter realizzare Orti Urbani e Giardini Condivisi; informare efficacemente la cittadinanza su questa utile opportunità; preparare un bando di gara per l'assegnazione di tali terreni, all'interno del quale sia esplicato un regolamento, con almeno i seguenti requisiti: ogni terreno consegnato sarà sotto la responsabilità del richiedente e potranno goderne i frutti lo stesso. ciò che verrà prodotto non potrà essere rivenduto o usato al fine di lucro, ma potrà essere presa in considerazione una attività di raccolta fondi sociale attraverso un programma definito, per la sovvenzione degli orti o delle attrezzature occorrenti. la coltivazione sarà portata avanti senza l'utilizzo di fitofarmaci di nessuna categoria. la preparazione del terreno e dei vegetali sarà portata avanti secondo le leggi della Biodinamica o della cosiddetta agricoltura biologica nella sua forma più pura ovvero senza fitofarmaci e senza l utilizzo di OGM. gli assegnatari dovranno garantire la buona sistemazione e la pulizia del proprio orto e contribuire alla manutenzione degli spazi comuni. 4 Della presente Mozione fa parte integrante l ALLEGATO 1 di seguito descritto. Si chiede l iscrizione della presente mozione all ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. Cordialmente. Ioselito Arcioni e Sergio Romagnoli Consiglieri Comunali Fabriano

ALLEGATO 1 COS'E' UN ORTO URBANO OD UN GIARDINO CONDIVISO? I due termini sono equivalenti. L'unica differenziazione tra orto urbano e giardino condiviso è data dalla zona di attuazione del progetto, in quanto il termine orto/giardino varia in base all'interpretazione culturale del soggetto (per alcuni il giardino è dove viene coltivato un orto, per altri dove ci sono i giochi per i bambini). Come definizione generale, per orto urbano o giardino condiviso si intende un appezzamento di terreno destinato alla produzione di fiori, frutta ed ortaggi per i bisogni dell'assegnatario e del suo nucleo famigliare, ad uso domestico, eventualmente aggregati in colonie organizzati unitariamente, aperti all'utilizzo dei cittadini. La linea di congiunzione tra i progetti di orti urbani in Italia è l'utilizzazione di uno spazio verde da parte di cittadini che così diventano attori attivi nella riqualificazione di aree urbane e non più solo utilizzatori di aree verdi comunali. In questo modo il cittadino diventa consapevole del proprio territorio, della fatica che serve a mantenere uno spazio integro e funzionale. Tutto questo ricavandone giovamento perché gli spazi a sua disposizione riflettono la natura stessa dell'uomo, ovvero la condivisione di un luogo di incontro dove trovare un po di relax, coltivare e fare educazione ambientale. 5 Un luogo in cui un gruppo di persone diventa comunità collaborativa, in cui ognuno può industriarsi nel rispetto degli altri per realizzare un progetto di autoconsumo, miglioramento del territorio, di se stessi e della vita sociale del quartiere. A CHI SARANNO DESTINATI I LOTTI? Ogni progetto presente in Italia ha peculiarità diverse rispetto ai parametri di valutazione dei possibili utilizzatori, siano questi persone anziane, famiglie con bambini, o giovani intraprendenti, associazioni o istituti scolastici pur rimanendo punto fisso la residenza nel comune di attuazione del progetto. Occorre tenere presente la situazione economica per quanto riguarda i soggetti privati. La coltivazione diretta di un orto ovviamente può essere intesa come sostegno economico indiretto da parte del comune cedente. Per quanto riguarda le associazioni ed istituzioni scolastiche, punto cardine deve essere l'apertura sul territorio attraverso attività socio-culturali o ludiche che coinvolgano la cittadinanza.

Prendendo come esempio altre esperienze esistenti nella provincia di Torino e nel territorio nazionale possiamo indicativamente consigliare di assegnare parte dei lotti a soggetti con un'età superiore ai 65 anni, una parte a giovani e giovanissimi di età compresa tra 18 e 25 anni, una parte potrebbe essere destinata a nuclei familiari che affrontano una situazione di disagio economico (es. disoccupati, cassintegrati...), una parte alle istituzioni scolastiche ed associazioni presenti sul territorio per attività pedagogiche e socio-culturali. COME? Attraverso l'attuazione di un regolamento che stabilisca punti fermi e diritti/doveri degli utilizzatori. Il regolamento verrà redatto dal comune in collaborazione in un momento di incontro e dibattito aperto. QUALI FINALITA'? Un orto o giardino condiviso è uno spazio dove i cittadini diventano parte attiva in un progetto; mentre un giardino pubblico è uno spazio di interazione passiva, cioè dove il cittadino è incompleto, in quanto non è parte attiva nella gestione, ma funge esclusivamente da utilizzatore diretto e sostenitore indiretto e delegante (attraverso il pagamento delle tasse sovvenziona la manutenzione e cura). Con un orto urbano o giardino condiviso il cittadino diventa parte attiva nella gestione, utilizzatore e sostenitore diretto, quindi acquisisce completezza nell'interazione con il territorio. 6 Importante è anche la valenza a carattere comunitario e aggregativo delle diverse tipologie di utenza che, oltre al benessere stesso delle persone direttamente interessate dal progetto, vedrebbe una collaborazione dei diversi gruppi sociali, aumentando così anche la coesione sociale e il senso civico di appartenenza e amore per il proprio territorio. QUALI VANTAGGI PER IL COMUNE E LA CITTADINANZA? L'amministrazione comunale, delegando la gestione di aree del verde pubblico, ne avrà uno sgravio economico diretto. Le persone aderenti al progetto avranno tutto l'interesse nel gestire il meglio possibile l'area a loro assegnata, diventando così punto di decoro e vanto nel territorio del comune stesso. Si coinvolgerebbero fasce di cittadinanza che ora sono ai margini ottenendo una maggiore partecipazione cittadina alla vita sociale di Fabriano.