Progetto La casa di Pollicino



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Progetto La casa di Pollicino Un servizio completo per rispondere alle necessità di bambini autistici e delle loro famiglie Mai più soli insieme si può! www.solidarietaeservizi.it 1

L ORIGINE Il progetto La casa di Pollicino nasce dall esperienza di Pollicino, servizio diurno integrato operativo da gennaio 2013 e dedicato in particolare alla presa in carico di minori con diagnosi di autismo. Il servizio, nato grazie ad una sperimentazione finanziata da Regione Lombardia e con il contributo anche della Fondazione Auchan, ha in carico 27 bambini che frequentano mediamente per tre pomeriggi settimanali e/o il sabato mattina. Le richieste che giungono dai servizi del territorio confermano l utilità di un servizio con caratteristiche educative dedicato a minori autistici e ci ha spinti a un ulteriore passo per accogliere un maggior numero di bambini e rispondere ad esigenze che non trovano risposta nel progetto originale. Nasce così La casa di Pollicino progetto che prevede: 1) una nuova sede dedicata, capace di accogliere un maggior numero di minori e dotata di spazi esterni; 2) l integrazione dell offerta base con un nuovo servizio educativo domiciliare al fine di accompagnare il minore e la sua famiglia con interventi mirati nel contesto di vita; 3) un servizio di sostegno e di valorizzazione delle competenze della famiglia, per favorire l incontro fra famiglie e il reciproco sostegno nell affronto delle problematiche dei figli.; 4) uno sportello di orientamento e accompagnamento per famiglie e scuole, perché il disorientamento che nasce in seguito alla diagnosi (per le famiglie) o all inserimento in classe (per gli insegnanti) possa essere accompagnato. TERRITORIO DI RIFERIMENTO E RISPOSTA COMPLESSIVA La nuova sede del servizio, situata a Gallarate presso l Istituto Aloisianum, permette di accogliere bambini residenti nel distretto di Gallarate ma anche provenienti dalla parte sud della Provincia di Varese (tra Saronno, Busto A., Sesto 2

C., Vedano O.). Per quanto riguarda i nuovi servizi, grazie ad una presenza capillare di educatori e consulenti, siamo in grado di raggiungere tutta la provincia di Varese. Fra tutti i servizi (Diurno, domiciliare, sportello orientamento, spazio famiglia) si prevede di rispondere alle esigenze di più di 300 persone tra bambini, famiglie, insegnanti all anno. LE NECESSITA DEL PROGETTO Il progetto La casa di Pollicino è innovativo per alcuni aspetti particolari e per l integrazione dei vari servizi, è aperto perché si rivolge a tutti i soggetti che, a diverso titolo, hanno a che fare con la problematica dell autismo e crea delle positive sinergie, è ambizioso perché, non essendo ancora codificato dalla Regione come un servizio accreditato (e non potrebbe esserlo in quanto pioniere nel suo genere), non può contare su contributi statali certi. Proprie queste caratteristiche creano la necessità di aiuti economici anche da parte di privati, fondazioni ed aziende affinchè l avvio non gravi unicamente sulle spalle della cooperativa. 1. SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE A chi si rivolge Modalità di accesso SCHEDE SINTETICHE DEI NUOVI SERVIZI Un servizio educativo individualizzato, finalizzato all acquisizione di autonomie personali, sociali e relazionali che integra e completa l offerta di attività di piccolo gruppo propria di Pollicino A minori di età compresa tra i 3 ed i 18 anni. I minori potranno già essere in carico a POLLICINO, ovvero accedere al servizio in particolare per beneficiare dell intervento domiciliare. I minori risiederanno nel territorio della Provincia di Varese. sviluppare le competenze del minore in ambito domestico, in particolare sul versante delle autonomie personali;. favorire la conoscenza e la capacità del minore di abitare contesti di socialità a lui vicini (supermercato, parco giochi, biblioteca,..);. potenziare gli apprendimenti formali (supporto allo svolgimento dei compiti);. qualificare il tempo libero;. avvicinare al mondo del lavoro, anche in collaborazione con i servizi del territorio (Servizi di Formazione all autonomia, Servizi di Inserimento Lavorativo, cooperative di tipo B, );. affiancare le famiglie aiutandole a leggere, comprendere e sostenere le dinamiche di crescita dei loro figli.. Coordinatore. Assistente Sociale. Educatori Professionali con esperienza nel campo dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Supervisore educativo. Su proposta dell equipe di POLLICINO. A seguito di segnalazione da parte dei servizi sociali e riabilitativi del territorio. Su richiesta della famiglia Orari. Da Lunedì a Venerdì dalle 14.00 alle 19.30. Il Sabato dalle 9.00 alle 12.30 Si prevede di giungere alla presa in carico di complessivi 30 minori, a ciascuno dei quali saranno erogare in media 5 ore di intervento a settimana; al fine di evitare la saturazione del servizio, l intervento sarà garantito a ciascun minore per un tempo massimo di 9 mesi in relazione agli obiettivi definiti in sede di valutazione. Qualora si rendesse necessaria la prosecuzione dell intervento per il raggiungimento degli obiettivi a progetto e/o di altri emersi in corso d opera, lo stesso potrà essere rinnovato per ulteriori 6 mesi. 3

2. SPORTELLO DI CONSULENZA E ORIENTAMENTO A chi si rivolge Cosa offre Modalità di accesso Orari Sportello di consulenza e orientamento in tema di autismo. Alle famiglie, agli insegnanti e alle comunità scolastiche Offrire alle famiglie uno spazio di ascolto e di consulenza in merito a problematiche educative, relazioni intra familiari, rapporto con la rete dei servizi ALLE FAMIGLIE: Ascolto, informazione, orientamento, facilitazione/accompagnamento e sostegno. ASCOLTO delle problematiche presenti in famiglia, dei dubbi relativi alla situazione del minore, delle necessità della famiglia e della coppia INFORMAZIONE in merito ai Disturbi dello Spettro Autistico e alla loro manifestazione al fine di una precoce individuazione della problematica e di una altrettanto precoce presa in carico. Al fine di favorire l inquadramento clinico, in caso di dubbio diagnostico, il servizio avvierà collaborazioni con i pediatri di base e con servizi sanitari favorendo una rapida presa in carico ai fini diagnostici. FACILITAZIONE nell individuazione del percorso di intervento più adeguato e ACCOMPAGNAMENTO della famiglia nel rapporto con i servizi del territorio individuati. SOSTEGNO attraverso la possibilità di colloqui di counselling individuale, di coppia e familiare. L intervento di sostegno sarà quindi rivolto, in primis, ai genitori ma anche, se necessario, ai fratelli e/o ad altri familiari che si fanno carico del bambino (ad esempio i nonni) e possono necessitare di giuda e supporto. ALLE SCUOLE: Consulenza didattica, interventi formativi per gli insegnanti, attività con i gruppi classe per favorire l inclusione del minore con DSA. CONSULENZA DIDATTICA - attraverso il supporto di un pedagogista esperto in tema di autismo, gli insegnanti di sostegno e di classe del minore saranno guidate alla definizione del PEI, anche attraverso l indicazione di strumenti specifici atti a favorire gli apprendimenti (CAA, storie sociali,..) e la positiva permanenza del minore nel gruppo (strutturazione degli spazi, attività in piccolo gruppo, ) INTERVENTI FORMATIVI rivolti a tutto il corpo docente (e non) al fine di permettere a tutti coloro che operano nel contesto (e hanno contatti con il minore) di conoscere l autismo, le sua caratteristiche e le modalità di approccio al minore. Sarà anche importante in tali ambiti raccogliere e documentare buone prassi, idee innovative, progetti particolarmente interessanti che potranno essere capitalizzati. ATTIVITA DI GRUPPO rivolte ai compagni al fine di permettere loro di conoscere e comprendere atteggiamenti e comportamenti del minore autistico; attraverso laboratori e attività ludiche e pratiche di piccolo gruppo, si potrà così favorire l integrazione del minore all interno della classe. FAMIGLIE: accesso libero negli orari di front office SCUOLE: attraverso la compilazione di apposita richiesta di intervento da parte dello sportello, previa autorizzazione da parte della famiglia del minore. Assistente Sociale: coordinatore della presa in carico (è il punto di riferimento primo per famiglie e servizi) e responsabile dell attività di front office. Pedagogista: referente per gli interventi formativi e per la consulenza didattica alle scuole. Educatore: referente per l organizzazione delle attività rivolte al gruppo classe. Psicologo consulente per gli interventi di counselling Apertura dello sportello: 4 ore settimanali (suddivise in 2 giornate) per accesso senza appuntamento - Call Center: da Lu a Ve dalle 9.00 alle 15.00 Si prevede che in un arco temporale annuo il servizio possa farsi carico di. N. 50 richieste di informazione e orientamento. N. 30 famiglie per interventi di counselling familiare 4

. N. 30 richieste di consulenza da parte delle scuole. N. 5 percorsi formativi per insegnanti in 5 sedi scolastiche; ogni percorso sarà formato da 3 incontri da 2 ore 3. SPAZIO FAMIGLIA A chi si rivolge Attività Di un servizio che promuove iniziative e occasioni di incontro per e tra famiglie che vivo l esperienza di avere un figlio con diagnosi di autismo Ai genitori del minori in carico a Pollicino, al servizio domiciliare e alle famiglie che si sono rivolte allo sportello informativo Creare un collegamento tra le famiglie, valorizzandone le risorse e sostenendo le competenze di ogni famiglia quale primo educatore del minore Il servizio offrirà sia proposte STRUTTURATE che proposte SEMI STRUTTURATE, intese come occasioni libere di incontro tra famiglie PROPOSTE STRUTTURATE. Gruppo di auto-mutuo aiuto guidati da uno specialista (percorsi di 10 incontri con la partecipazione di un massimo di 12 familiari). Due gruppi anno. Incontri formativi su tematiche di interesse a cadenza trimestrale (4 incontri anno). Momenti di festa nei momenti tipici dell anno, in particolare Natale e fine anno PROPOSTE SEMI STRUTTURATE. Il caffè delle mamme - un incontro mensile in orario mattutino per favorire la conoscenza e lo scambio di esperienze. In particolare può essere l occasione per favorire e accompagnare il percorso di giovani mamme i cui figli hanno da poco avuto la diagnosi di DSA. L apericena dei papà una frugale cena a cadenza bimestrale al seguito della quale i papà potranno svolgere alcuni lavori manuali vendibili.e intanto chiacchierare tra loro. la merenda insieme: 2 o 3 sabati pomeriggio all anno come occasione di convivialità tra minori e genitori Si prevede un referente dell attività che si occuperà dell organizzazione dei singoli eventi, della pianificazione del percorso formativo e dell individuazione dei formatori. Potrebbe essere interessante coinvolgere come punto di riferimento per le famiglie un paio di genitori disponibili.. Gruppi AMA: si prevede di realizzare 2 percorsi annui con la partecipazione di circa 10 familiari per ogni percorso (da un min. di 8 ad un max. di 12). Incontri formativi: si prevede la partecipazione dell 80% delle famiglie in carico (tra servizio diurno, domiciliare e sportello di consulenza) 5