GALILEI 2003 RELAZIONE FINALE. Relazione Finale Galilei Esercitazione di protezione civile nell ipotesi di incidente aereo
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- Severina Speranza
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1 Esercitazione di protezione civile nell ipotesi di incidente aereo GALILEI 2003 RELAZIONE FINALE Data di stampa 15/11/2003 1
2 INDICE 1. INTRODUZIONE 2. SCOPI ED OBIETTIVI 3. CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI 4. COMMENTO SULL ESERCITAZIONE 5. SUGGERIMENTI 6. COMMENTO FINALE 7. ALLEGATI (note di 3 osservatori) Data di stampa 15/11/2003 2
3 INTRODUZIONE Il giorno 8 settembre 2003 si è svolta sul piazzale civile dell aeroporto G.Galilei di Pisa una esercitazione di protezione civile che simulava lo scenario che può verificarsi a seguito di un incidente aereo. All esercitazione hanno preso parte le seguenti agenzie: o 118 o AERONAUTICA MILITARE o AZIENDA OSPEDALIERA o CROCE ROSSA o D.C.A. o GUARDIA DI FINANZA o PARACADUTISTI o POLIZIA DI FRONTIERA o S.A.T. o VIGILI DEL FUOCO L intera esercitazione è stata realizzata sul lato est del piazzale civile ed ha richiesto la chiusura cautelativa del cancello n 1, del parcheggio n 2 e del parcheggio Aviazione Generale. L adozione dei provvedimenti di cui sopra, miranti a garantire la sicurezza, ha influito in modo trascurabile sul normale traffico aereo consentendo il mantenimento del normale funzionamento dell aeroporto. Data di stampa 15/11/2003 3
4 OBIETTIVI Gli scopi fondamentali dell esercitazione sono stati sostanzialmente due: 1. Realizzare il primo incontro in campo all interno dell aeroporto Galilei tra le agenzie preposte alla protezione civile ed ai servizi di sicurezza. 2. Verificare alcune tecniche e tattiche antincendio messe in atto dai Vigili del Fuoco e dagli aerosoccorritori della 46 Brigata Aerea. Si è inoltre verificato l approntamento delle zone sanitarie previste dagli schemi ICAO e di un posto medico avanzato idoneo a fronteggiare maxiemergenze. Le diapositive illustrative dell esercitazione sono allegate. Con gli obiettivi prefissati si mirava anche a far sì che il personale addetto al soccorso normalmente non presente in aeroporto (118) acquisisse confidenza con la particolarità dell area aeroportuale e soprattutto si volevano illustrare alcune strategie antincendio utili anche all individuazione di aree di triage. Data di stampa 15/11/2003 4
5 CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI o 9,30 - La TWR dichiara lo Stato d incidente o 9,31 - Gli automezzi antincendio VV.F. e A.M. arrivano sul luogo dell incidente, si schierano secondo procedure e simulano l estinzione dell incendio. o 9,31 - Il Capo Turno VV.F. informa il Medico Aeroportuale della grave situazione in atto. o 9,32 Il Medico aeroportuale allerta il 118 Maxiemergenza in aeroporto. o 9,33 I vigili del fuoco e gli aerosoccorritori della A.M. iniziano la fase di soccorso dei passeggeri coinvolti nell incidente e li trasportano in area sicura di triage. o 9,34 Altri vigili del fuoco aiutati da un sanitario e dalla Polizia di Frontiera allontanano i superstiti dall area di pericolo (15 codici verdi ) o 9,41 Arrivano le prime tre Ambulanze in aeroporto. o 9,44 Il medico responsabile del Posto Medico Avanzato arriva in area emergenza, comunica con i vigili del fuoco e attende che l area sia messa in sicurezza. o 9,45 Il Medico aeroportuale inizia il triage delle vittime. o 9,52 il Responsabile del 118 si dedica insieme all equipaggio delle ambulanze al triage delle vittime e richiede altre ambulanze. o 10,00 Arriva in aeroporto il Gruppo di Protezione Civile dell AOP, gli operatori insieme ai Vigili del Fuoco iniziano il montaggio del Posto Medico Avanzato. o 10,05 Un convoglio formato da una pattuglia della Polizia di Frontiera, un Bus della SAT ed una Ambulanza trasporta i passeggeri incolumi in un luogo atto a riceverli ed accudirli. o 10,09 Arrivano in aeroporto altre sei Ambulanze. o 10,15 Il Posto Medico Avanzato è attivato ed inizia la stabilizzazione dei Codici Rossi che successivamente sono evacuati. Data di stampa 15/11/2003 5
6 o 10,35 Completata l evacuazione dei Codici Rossi. (10 Codici Rossi) o 10,55 Completata l evacuazione dei Codici Gialli (10 Codici Gialli) o 11,00 Un convoglio formato da una pattuglia della Polizia di Frontiera, una pattuglia della Guardia di Finanza, un mezzo Vigili del Fuoco ed un mezzo SAT trasporta i corpi dei passeggeri deceduti in un area all interno del magazzino merci. (7 Codici Neri) o 11,18 Fine esercitazione. Nota rilevante: Il 118 ha comunicato che le Ambulanze hanno impiegato circa 14 minuti per raggiungere il Pronto Soccorso e altri 14 minuti per tornare in Aeroporto. Questi tempi sono stati ottenuti senza l utilizzo delle sirene. Il 118 ha di seguito comunicato che il tempo stimato per raggiungere il Pronto Soccorso con la sirena si aggira intorno agli 8/9 minuti. Data di stampa 15/11/2003 6
7 COMMENTI SULL ESERCITAZIONE Lo schema adottato in GALILEI 2003 per la disposizione delle risorse antincendio e sanitarie è avvenuto tenendo conto delle caratteristiche dei mezzi, della disponibilità di un Posto Medico Avanzato, dei requisiti fissati da ICAO, delle procedure operative disposte. È stato verificato che la disponibilità dei mezzi antincendio di ultima generazione consente di disporre le aree previste dalla norma ICAO 9137/-AN/ part. 7, tenuto conto dello schema tradizionale indicato nella figura seguente (fig. 9-1 pag. 35 della norma ICAO FIGURA 1), in modo più sicuro. Infatti i mezzi antincendio attuali, disponendo di una gittata di circa 80 m (circa 300 piedi), di un peso a pieno carico di 33 tonnellate, con circa 10 m di lunghezza per 3,5 di altezza, disposti come nello schema in figura, costituiscono una rilevante salvaguardia ed una barriera protettiva per le zone sanitarie nel caso di aggravamento dell evento e consentono di accedere alle uscite anteriore dell aereo protette al getto di estinguente (FIGURA 2). A valle dei mezzi antincendio, in serie alla collection area, è stato disposto il Posto Medico Avanzato. Lo schema operativo adottato si è dimostrato efficace ed adeguato seppure, naturalmente, sono emerse necessità di miglioramento ed affinamento. Data di stampa 15/11/2003 7
8 FIGURA 1: schema ICAO Data di stampa 15/11/2003 8
9 FIGURA 2: Schema esercitazione GALILEI 2003 : l area di triage e le altre aree sanitarie sono protette dai mezzi antincendio che sono posizionati in modo da assicurare l accessibilità alle uscite anteriori dell aereo Data di stampa 15/11/2003 9
10 Considerando che GALILEI 2003 è stata la prima esercitazione di protezione civile effettuata nell aeroporto di Pisa, tenuto anche conto delle innovazioni introdotte rispetto agli schemi tradizionali, che possono essere riassunte in: 1. nuova tattica integrata antincendio/sanitaria per il migliore impiego dei mezzi antincendio di ultima generazione; 2. attivazione del Posto Medico Avanzato; si può affermare che gli obiettivi individuati sono stati raggiunti. Tutte le agenzie che hanno partecipato all esercitazione hanno dimostrato professionalità e grande entusiasmo. È da ritenere soprattutto un successo il fatto che da subito tutti, soccorritori e non, hanno solidarizzato aiutandosi a vicenda. Infatti, oltre alla necessaria professionalità dei soccorritori, le sensibilità e le motivazioni evidenziate nel corso dell esercitazione sono indispensabili per affrontare con decisione ed efficacia adeguate le più critiche situazioni d emergenza. Si è dimostrato come sia utile e indispensabile ai fini del soccorso avere aree aeroportuali dotate di più varchi che possono essere indifferentemente utilizzati come ingressi o vie di fuga. L altra dimostrazione riscontrata è stata che nessun piano d emergenza può venire meno dall impiego degli uomini e dei mezzi che giornalmente lavorano in ambito aeroportuale, con particolare riferimento al personale e ai mezzi appartenenti alla società di gestione SAT. E risultato difficoltoso il riconoscimento dei responsabili nelle diverse aree funzionali sorte a seguito dell emergenza. Questa difficoltà nasce, principalmente, dai dispositivi di protezione individuale indossati dai soccorritori che non prevedono particolari differenziazioni dei vari livelli di comando, se non in maniera generica e limitata. Si è inoltre notato un non immediato riconoscimento dei medici ed anche in questo caso dei loro responsabili. Gli operatori che entrano nell aereo incidentato, muniti di tute di attraversamento, subiscono le condizioni di fatica maggiore, devono Data di stampa 15/11/
11 essere tempestivamente sostituiti da rincalzi che devono essere predisposti e disponibili in zona. E emersa la necessità di giungere alla realizzazione di un canale radio specifico, in grado di agevolare sensibilmente le operazioni durante una emergenza. Infine si è manifestata infine la necessità di approntare un Centro Operativo dell Emergenza in ambito aeroportuale cui possano fare riferimento gli operatori sul campo e che, a sua volta, possa fornire agli operatori supporto, assistenza e risorse. Alla relazione sono allegate le note di tre degli osservatori che hanno seguito le operazioni, le osservazioni formulate sono state tenute in conto nella reazione della presente e possono essere utili alle singole organizzazioni. Data di stampa 15/11/
12 INDICAZIONI 1. Occorre rendere immediato il riconoscimento dei responsabili nelle diverse aree nonché dell unico responsabile dell intera emergenza, è opportuna l adozione di un indumento (gilè o corpetto) avente colori e scritte facilmente riconoscibili da tutti. 2. Occorre realizzare un centro per la gestione delle emergenze in ambito aeroportuale dotato delle strumentazioni e delle attrezzature conformi agli standard attuali. 3. L altra importante problematica della unificazione delle comunicazioni radio può essere risolta, in ambito aeroportuale, dotando le agenzie di un apparato radio specifico per le emergenze comune a tutti. 4. Occorre procedere con decisione alla revisione del piano di emergenza aeroportuale che introduca il Posto Medico Avanzato e che tenga anche conto degli esiti dell esercitazione. 5. È stata generalmente riconosciuta la necessità di effettuare regolarmente le esercitazioni, per esaminare congiuntamente le differenti fasi del soccorso, per condividere procedure ed esperienze, per verificare ed aggiornale le pianificazioni. 6. La disponibilità di un veicolo attrezzato come posto di comando avanzato consente di disporre, in campo, del punto di riferimento per tutti gli operatori e di un luogo protetto, riservato ma noto a tutti, ove riunire i responsabili delle differenti aree (vigili del fuoco, sanitari, sicurezza, aeroporto) per l assunzione rapida di decisioni coordinate Data di stampa 15/11/
13 COMMENTO FINALE Le esercitazioni, previste espressamente dalla normativa ICAO, sono strumento essenziale per la sicurezza aeroportuale, come peraltro in ogni settore della protezione civile. Le esercitazioni devono pertanto essere programmate con regolarità e come indicato dalle norme ICAO. È sempre più pressante l esigenza di un area per le prove a fuoco al fine di completare l addestramento pratico degli operatori antincendio, civili e militari; fino a quando tale facility non sarà disponibile la protezione antincendio dell aeroporto non potrà essere considerata adeguata ai migliori standard internazionali. Deve essere incrementato il coinvolgimento delle diverse strutture presenti in ambito aeroportuale, con particolare attenzione verso il gestore che, al pari di quanto avviene nei maggiori aeroporti in tutto il mondo (e Pisa è tra i primi in Italia) deve assumere un ruolo di maggiore rilevo anche nella pianificazione e gestione delle emergenze. La sicurezza è un obiettivo raggiungibile soltanto se tutte le strutture interessate e tutti i livelli di responsabilità, dal top management al livello operativo, si sentono impegnati e concorrono all opera. Se il vertice delle organizzazioni non dedica sufficiente impegno e sensibilità, o peggio trascura le occasioni di verifica ed i momenti di visibilità, tutta la struttura riduce l impegno e perde fiducia e tensione verso la sicurezza. La concretizzazione della prima esercitazione di questo tipo nell aeroporto di Pisa, avvenuta essenzialmente mediante il prezioso impegno degli operatori e dei responsabili del distaccamento aeroportuale dei Vigili del Fuoco ed il convinto sostegno della DCA, costituisce, in ogni caso, un notevole passo in avanti nel miglioramento delle condizioni di sicurezza dell aeroporto G. Galilei. Data di stampa 15/11/
14 GALILEO FIGURANTI NEL BUS/AEREO GALILEO 2003 VIGILI DEL FUOCO VERSO IL RECUPERO VITTIME Data di stampa 15/11/
15 GALILEO 2003 VIGILI DEL FUOCO CON DIFFERENTI DPI GALILEO 2003 IMPIEGO DEI CARRELLI BAGAGLI PER IL TRASPORTO DI NUMEROSE VITTIME Data di stampa 15/11/
16 GALILEO 2003 FURGONE IMPIEGATO COME POSTO DI COMANDO AVANZATO GALILEO 2003 ZONA TRIAGE PROTETTA DAI MEZZI ANTINCENDIO Data di stampa 15/11/
17 GALILEO 2003 OSSERVATORI CON GILET E OPERATORI GALILEO 2003 AMBULANZE IN ATTESA SCHIERATE Data di stampa 15/11/
18 GALILEI 2003 MONTAGGIO PMA GALILEI 2003 PMA Data di stampa 15/11/
19 GALILEI 2003 COLLECTION AREA GALILEI 2003 FIGURANTE CON DETTAGLIO DATI SANITARI Data di stampa 15/11/
20 GALILEI 2003 TRASPORTO FIGURANTI DA COLLECTION AREA A PMA, PRELIEVO CON BARELLA GALILEI 2003 TRASPORTO FIGURANTI DA COLLECTION AREA A PMA, PRELIEVO CON TAVOLA SPINALE Data di stampa 15/11/
21 DIAPOSITIVE ILLUSTRATIVE DELL ESERCITAZIONE Diapositiva 1 COMANDO PROVINCIALE VIGILI del FUOCO PISA Aeroporto G. Galilei Esercitazione di protezione civile ENAC / Vigili del Fuoco di Pisa Diapositiva 2 SCELTA DELL AEREO MOBILE B-737 SERIE 800 Lunghezza metri 40 Larghezza metri 35 Fino a 189 passeggeri Carburante litri Cat. ICAO 8 Data di stampa 15/11/
22 Diapositiva 3 SCENARIO INCIDENTALE Incidenti analizzati dal 72 ad oggi : 49 Sopravvivenza in un aereo in fiamme non superiore a 5 minuti Quando il fuoco si sviluppa a bordo dell aereo e nessuno al suo interno reagisce, diventa vitale aprire le uscite e raffreddare la critica atmosfera Diapositiva 4 PERCHE L USCITA 1 L Le uscite anteriori sono di solito fuori dalle aree di pericolo provocate dai motori di spinta in funzione I passeggeri tentano di fuggire da dove sono entrati Le porte di imbarco sono situate sulla sinistra dell aeromobile Data di stampa 15/11/
23 Diapositiva 5 SITUAZIONE SANITARIA Secondo la rivista inglese Flight il 65% dei passeggeri hanno la possibilità di cavarsela anche negli incidenti più gravi Numero medio dei passeggeri trasportati dal B-B 737 Rynair è di PASSEGGERI INCOLUMI 42 PASSEGGERI FERITI E DECEDUTI CODICE SANITARIO CODICE NERO 15 CODICE ROSSO 15 CODICE GIALLO 12 CODICE VERDE 78 TOTALE 120 Diapositiva 6 SCELTA DEI PARA COME FIGURANTI Le esercitazioni devono essere pensate, preparate ed effettuate da professionisti. Così facendo alla fine avremo un quadro con veri valori di riscontro. Data di stampa 15/11/
24 Diapositiva 7 TATTICHE E TECNICHE DI INTERVENTO SCELTA DELL AREA DI TRIAGE Pretendiamo le aree che sorgono sull asse longitudinale alla fusoliera ad idonea distanza dalla prua Evitiamo aree situate perpendicolarmente alla fusoliera. L ala di un aereo contiene carburante, la sua eventuale esplosione si propagherà verso l alto e verso quelle aree. Nel caso della nostra esercitazione la Triage Area è stata scelta per ovvi motivi Diapositiva 8 TATTICHE E TECNICHE D INTERVENTO PROTEZIONE DELL AREA TRIAGE Auto Idro Schiuma (AIS) Lunghezza 10 m. Altezza 3,50 m. Peso 33 t. Questi mezzi posti tra la Triage Area e l area di rischio risulteranno un ottima barriera artificiale, in grado di proteggere l area medica da un eventuale esplosione dei serbatoi alari o altro Data di stampa 15/11/
25 Diapositiva 9 TATTICHE E TECNICHE D INTERVENTO TAPPETO DI SCHIUMA Potrebbe risultare difficile individuare pozze di carburante. I motori di spinta sono in grado di incendiare i vapori emessi dal carburante anche mezz ora dopo il loro spegnimento effettuato dal pilota. Effettuiamo un sicuro tappeto di schiuma che vada ad interporsi tra l aereo incidentato e l area di Triage Diapositiva 10 TATTICHE E TECNICHE DI INTERVENTO SCELTA DELL AREA DI TRIAGE Come si nota dal disegno, la prua dell aereo è situata ad una distanza dall area di pericolo pari alla lunghezza del raggio del cerchio circoscritto. L estremità alare è nella zona di massimo rischio. Risulta evidente che l area di Triage dovrà sorgere a idonea distanza dalla prua dell aereo Data di stampa 15/11/
26 Diapositiva 11 TATTICHE E TECNICHE D INTERVENTO AREA DI TRIAGE IDEALE Data di stampa 15/11/
27 OSSERVAZIONI BRITISH AIRWAIS Data di stampa 15/11/
28 OSSERVAZIONI 118 Data di stampa 15/11/
29 OSSERVAZIONI D.O.A. Data di stampa 15/11/
30 Data di stampa 15/11/
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