APRILIA, 100 CASE FANTASMA DA ABBATTERE

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1 QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, Aprilia (LT) - Tel giornaledellazio@libero.it COPIA sito - Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/ Direttore Bruno Jorillo Anno XXXI N GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 OMAGGIO APRILIA, 100 CASE FANTASMA DA ABBATTERE DALLA REGIONE APRILIA ASILO NIDO COMUNALE: ULTIMATI I LAVORI di BRUNO JORILLO a pag.42 ANZIO Il 2 luglio allo Stadio del Baseball Angeli sotto le stelle, serata di solidarietà con cantanti e artisti tra i quali MORENO di CONSUELO NOVIELLO a pag.46 POMEZIA Varato il programma triennale delle opere pubbliche di FOSCA COLLI a pag.46 CISTERNA BUCA IN CENTRO, VIA LIBERA AL PROGETTO ESECUTIVO a pag.43 ARDEA Altro consiglio comunale dell era Acquarelli andato a vuoto di LUIGI CENTORE a pag

2 pagina 2 di Gianfranco Compagno Mimmo Margherita era un gentiluomo! Gentile, educato, colto elegante, sportivo, gastronomo raffinato, un uomo d altri tempi, anche se viveva intensamente la vita contemporanea, nonostante la malattia che lo aveva colpito diversi anni fa. Era, perché domenica 7 giugno presso la sua abitazione ha cessato di vivere, nelle braccia della moglie. Erano le 10 e 35, questa è l ora della constatazione della morte. Era nato a Roma il 23 ottobre 1947, data in cui avrebbe compito 68 anni, all anagrafe era registrato con il nome di Cosimo (nome del nonno paterno) Paolo, di fatto aveva vissuto sempre ad Aprilia. La sua Famiglia di origine pugliese da parte di padre è tra i pionieri della città. Appassionato di vela e di serf, aveva stabilito come sua seconda città di residenza Anzio. Non dico queste cose perché da morti di diventa tutti santi, perché lo sento veramente e la notizia della sua scomparsa mi ha colpito particolarmente, anche se mi parlava spesso del suo stato di salute, delle sue angosce, lui che amava la vita in tutte le sue sfaccettature. Mimmo lo conoscevo da sempre. Anche se non sono mancati scontri per divergenze di idee. Si era laureato in architettura a gennaio del È architetto dal 5 aprile 1976, data dell iscrizione all Ordine degli Architetti della provincia di Latina, dopo aver superato l esame di Stato. È sempre stato libero intellettualmente di esprimere e sostenere le proprie idee, anche attraverso la stampa. A mio giudizio, è stato un architetto libero, non me ne vorranno i suoi colleghi. Quando gli chiedevo di esprimere un giudizio su interventi realizzati o in via di realizzazione in città non si tirava mai indietro. Dal punto di vista giornalistico era un punto di riferimento, per quanto riguardava l urbanistica e l architettura. È stato tra i fondatore dell Associazione tra architetti ed ingegneri (Assinarch). Da novembre del 2000 al febbraio 2003 è stato il presidente. Sotto la sua presidenza sono stati realizzati tra le altre numerose iniziative, due convegni di alto livello, per celebrare il 64 e 65 anniversario dell inaugurazione di Aprilia. Il primo Latium Vetus Città di Fondazione, in collaborazione con l Archeoclub d Italia. Nell ottobre del 2002, a pochi mesi dalla fine del suo mandato venne allestita la mostra e organizzato il convegno: La Città di Carta progetti non realizzati e idee per il futuro di Aprilia. Grande fu la sua soddisfazione che a conclusione del convegno dichiarò al microfono di Parvapolis (l intervistatore ero io, che avevo avuto l onore di essere chiamato a curare l ufficio stampa e comunicazione): quaranta giorni di fatica e arrabbiature. Ora ci resta solamente orgoglio e la soddisfazione. Terminerò il prossimo mese, ma certamente continuerò a collaborare con l associazione. Non vorrei usare toni entusiastici ma questo convegno a me pare eclatante. Non mi aspettavo un risultato di tale 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 La cerimonia funebre è avvenuta lunedì 8 giugno alle in San Michele MIMMO MARGHERITA ERA UN GENTILUOMO! Era, perché domenica 7 giugno presso la sua abitazione ha cessato di vivere, nelle braccia della moglie. Erano le 10 e LA CITTÀ DI CARTA PROGETTI NON RELIZZATI E IDEE PER IL FUTURO DI APRILIA di C.Paolo Margherita* Esporre La Città di Carta - progetti non realizzati per la città di Aprilia - è un idea che nell ambito dell Associazione, covava già da tempo. L iniziativa nasce dalla duplice consapevolezza che la riqualificazione, ormai improcrastinabile della nostra città, abbia bisogno di idee e progetti per recuperare ad una dignità urbana il centro e le periferie, e che idee e progetti possano essere in buona parte prodotti da intelligenze locali. La mostra costituisce così la prima occasione per scoprire e conoscere le proposte elaborate per la nostra città. Si articolerà in due sezioni: la prima è dedicata ai lavori dei giovani professionisti, elaborati nell ambito del percorso universitario con esami o tesi di laurea; animati dalla voglia di fare ricerca a tutto tondo, si sono interrogati, senza vincoli legislativi e normativi, su quale fosse la migliore e più qualitativa soluzione progettuale; la seconda sezione è dedicata a quei pro getti che pensati per la realizzazione, mai lo sono stati: mai perché è venuto meno l indi rizzo politico della committenza pubblica che pure li aveva richiesti, ovvero mai perché, più semplicemente, sono caduti nel dimenticatoio del passato interesse. In questo momento di riflessione che vuole muovere ad un futuro di riqualificazione, è forse opportuno chiedersi se davvero è valsa la pena non realizzare, oppure si è persa una occasione. Insieme alla mostra, proprio per accompagnare questo percorso di riflessione con lo sguardo rivolto al futuro, ci è sembrato corretto proporre un ulteriore momento di approfondimento: un convegno-dibattito che contempla interventi sui temi dell architettura di fondazione, sul ruolo fondante del progetto di architettura nel processo di riqualificazione della città, sulle metodologie di intervento urbanistico in questo inizio di terzo millennio. Il convegno aspira, con i suoi contenuti, a fornire a cittadini, amministratori e tecnici, idee, stimoli e spunti di riflessione che i relatori, specialisti e docenti universitari, traggono dalle loro esperienze e ricerche professionali ed accademiche. Concludendo questa breve presentazione, sento di dovere e volere formulare i miei auguri a tutti quanti, a vario titolo (tecnici, amministratori, committenza privata, operato ri ed utenti), sono e si sentono coinvolti nel divenire storico sociale della città. Un doveroso ringraziamento ai colleghi che hanno offerto la loro disponibilità, soprattutto ai più giovani i quali, con il loro entusiasmo, hanno fatto sì che si superassero le ovvie difficoltà, a coloro che hanno collaborato per l allestimento della mostra, alla Scuola G. Marconi che la mostra ha voluto ospitare, ed a coloro, gli sponsor, che economicamente l hanno sostenuta. *Presidente ASSINARCH ( ) successo. Gente in piedi ha assistito pazientemente al chiudersi dei lavori. Interventi più che qualificati, sia dei relatori che del pubblico. Sono emerse idee contrastanti. Ma questo era in fondo l obiettivo: stimolare la discussione perché le idee nascono dalla discussione. Passate le arrabbiature, la fatica... Tutto passato. Ora ci resta solo la soddisfazione. La mostra durerà fino al prossimo 16 novembre, nei locali della scuola elementare Marconi. La cerimonia funebre è avvenuta lunedì 8 giugno alle in San Michele. La chiesa era gremita. Per volontà del defunto la salma è stata cremata nei giorni successivi il funerale, curato dall Organizzazione Funebre Fantini Zanettini srl. Gianfranco Compagno è l autore delle foto. Chiunque le pubblichi senza autorizzazione lo fa illecitamente. La presente vale come diffida IL GIORNALE DEL LAZIO LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n Aprilia (Latina) Tel. e Fax giornaledellazio@libero.it - info@giornaledellazio.it sito: DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA : Via E. Fermi n Aprilia (Latina) - Tel STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

3 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 pagina 3 Osservazioni critiche dell Assinarch ai piani attuativi della variante di recupero dei nuclei spontanei: inserite aree verdi o a servizi dove risultano costruzioni APRILIA - SERVE UNA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE Intervista in esclusiva al presidente dell associazione Roberto Nuti: la variante di recupero non rappresenta la realtà. Se si costruisce ancora abusivamente, significa che c è bisogno di spazi. Serve uno strumento di pianificazione che risponda ai bisogni di Riccardo Toffoli Non rispetto delle normative, una variante fatta forse troppo sulla carta, zone a verde o a servizi dove però ci sono costruzioni, due pesi e due misure nella redazione dei piani. Sono solo alcune delle osservazioni che l Assinarch (associazione degli ingegneri e architetti di Aprilia) ha inviato all amministrazione comunale nei giorni scorsi, sui piani attuativi della variante ai piani di recupero dei nuclei spontanei. Secondo l associazione, il problema è a monte, ossia nella redazione della variante di recupero che non è aggiornata al reale stato dei luoghi. Tanto basta perché si verifichino casi in cui un lotto viene individuato a verde o a servizi (quindi ad uso pubblico) perché dalle carte non risulta esserci niente di costruito, ma nei fatti ci sono immobili. In alcuni casi anche con domande di sanatoria in corso. Questo si ripercuote sui piani attuativi che sono stati predisposti dall amministrazione comunale ed entrano nei dettagli della variante, cioè impongono cosa, come e con quali parametri devono essere regolamentati i lotti. Un ulteriore punto di contestazione riguarda lo scollamento tra il piano di recupero e i servizi per il nucleo. Secondo i tecnici apriliani, questo scollamento sarebbe dannoso perché non tiene conto di un piano dei servizi che renda vivibile il nucleo abitativo. Per il presidente l architetto Roberto Nuti, al quale abbiamo rivolto una serie di domande per entrare nel dettaglio, la priorità sarebbe la variante generale del piano regolatore. Ma andiamo con ordine. Le osservazioni presentate sono molto critiche nei confronti dei piani attuativi. Parlate anche di non rispetto delle normative vigenti, cosa contestate? Nei nostri incontri abbiamo analizzato singolarmente e in generale le bozze di piano e tra le perplessità iniziali che abbiamo avuto c era il fatto che tra queste bozze non si riconoscevano le basi di un piano particolareggiato. Erano, in sostanza, carenti sotto l aspetto normativo. L altro fattore è che le bozze non presentano delle linee guida comuni. È come se i due tecnici che ha redatto i piani, avessero preso in esame il loro settore Il presidente dellʼassinarch Roberto Nuti d intervento senza quasi confrontarsi tra di loro e senza neanche avere un interlocutore che indicasse un modo di lettura e di studio univoco. Il piano attuativo non è altro che l applicazione della variante di recupero dei nuclei spontanei. Un piano particolareggiato è un piano attuativo che rende realizzabile un piano di carattere generale, come appunto il piano di recupero. Il piano attuativo dovrebbe dare tutte quelle indicazioni di carattere realizzativo. Dovrebbe ad esempio parlare di larghezza delle strade e soprattutto per quanto riguarda le zone a servizio, indicare quelle che sono le aree dove può costruire il privato e può costruire il pubblico. Una volta che ho il piano particolareggiato, non dovrei avere dubbi su quello che avviene all interno di quel lotto. Voi parlate di due piani. Infatti sono due i piani attuativi, il primo redatto dall ing. Berdini per Cogna, Fossignano, Centro Urbano Ovest, Carano e Casalazzara; il secondo redatto dall ing. Buttarelli per Campo di Carne, Sacida, Campoverde, Gattone-Isole, Centro urbano Est e Campoleone. Dite che questi due sistemi sono scollegati. Perché? Aprilia è stata divisa in due. Dire che queste bozze non assomigliano a piani attuativi è vero. Ma c è un problema di fondo. Il problema nasce dal fatto che proprio la variante ha delle anomalie che abbiamo più volte discusso con l amministrazione e i tecnici preposti. La variante ha una storia lunga. Le prime perimetrazioni sono degli anni 90. Dopo queste perimetrazioni ci fu un condono e si è dovuto mettere mano nuovamente a tutto. Non si è lavorato ad esempio nelle carte catastali e soprattutto probabilmente non sono stati fatti da una parte adeguati sopralluoghi per cui le stesse tavole in alcune zone non riportano la situazione reale dei luoghi. Quando accade questo, è chiaro che il tecnico che deve mettere mano all attuazione di una variante di questo tipo, ha un problema di fondo. Buttarelli e Berdini si sono trovati a lavorare su uno strumento inadeguato. Si può dire che è stata fatta una variante sulla carta? Proprio sulla carta probabilmente no. Il problema dell abusivismo ad Aprilia non trova pace. Sappiamo bene che non c è un controllo adeguato dalle forze dell ordine che non hanno risorse e non sono in numero tale da controllare bene il territorio. Il territorio è andato trasformandosi di continuo. L ultimo condono è del 2004, la variante è stata approvata nel 2012 dopo oltre 10 anni dalla prima stesura, è chiaro che ha comportato un lavoro di aggiustamento delle carte non facile. Da tecnico, mi rendo conto che è complesso fare un lavoro di questo genere. Probabilmente sarebbe stata necessaria un azione di sopralluoghi più massiccia e più puntuale. Di fatto siamo arrivati ad una variante in alcune parti non rispondente al territorio. Per esemplificare, ci sono alcune zone verdi o a servizi, che sono state scelte perché prive di abitazioni ma in alcune zone, le stesse zone verdi o a servizi hanno sopra di esse le abitazioni condonate o con domanda di condono presentata. Gli stessi tecnici hanno avuto problemi a definire queste zone. Quindi è successo che in questi oltre 10 anni di iter, qualcuno in queste aree ci ha costruito? Di fatto dal 2004, ossia dall ultimo condono, costruzioni legittimabili non dovrebbero esserci. Però quelle almeno del condono, avrebbero dovuto posizionarle sulla carta e magari non è stato fatto. Poi c è tutto il fenomeno dell abusivismo che è andato avanti. Per cui non è raro andare in giro e trovare posizioni completamente abusive e non sanabili. Recentissima è la vicenda delle case fantasma. Cioè quelle case che il catasto ha individuato come case non accatastate molte delle quali non sono neanche condonate. Di recente l ufficio preposto ha inviato lettere ai proprietari delle case fantasma per chiedere notizie sulla regolarità dell immobile. Immobili con ogni probabilità, privi di ogni titolo. Insomma, questo rende chiara la situazione di dissesto urbanistico in cui versa Aprilia. Sulle aree a servizi, le osservazioni della vostra associazione si sono concentrate maggiormente. In particolare su una differenza di trattamento tra il piano di Berdini e Buttarelli. Ci spieghi meglio. Quello che è accaduto ad Aprilia, e non è giustificabile, è un fenomeno abbastanza diffuso non solo nel nostro Comune. È il problema dell urbanistica. Si è fatto fatica in questi anni, ad applicare i piani urbanistici che sono stati definiti nel tempo proprio perché c è stata difficoltà di anticipare una pianificazione del territorio. Si sta andando sempre più verso un urbanistica partecipata che vede anche un coinvolgimento del privato nella pianificazione, è questo è una garanzia di realizzazione. Il potere espropriativo del Comune è del resto minimo per via dell assenza di risorse. È chiaro che per come si sono svolte le dinamiche dell edilizia abusiva che non ha freni e porta sempre di più ad una vasta ed incontrollata degenerazione del territorio, anche la nostra posizione non poteva non segnalare le mancanze della variante e del piano attuativo. Ma proprio per questo, non potevamo non essere ampiamente collaborativi nei confronti del Comune perché riteniamo che un ulteriore blocco dei piani non farebbe altro che procrastinare il disagio e il danno ambientale che si sta portando avanti. Non si è lavorato bene negli anni passati, ma ora vediamo di rimboccarci le maniche e fare il possibile per fare in modo che le zone abusive diventino parte della città. Questo non significa cementificare tutto. Il successo della variante dipende se, come cittadinanza, riusciamo a reperire per queste zone, servizi adeguati prima ancora di abitazioni da realizzare. Secondo lei, quindi, sarebbe necessaria una variante generale al piano regolatore? Assolutamente sì. La variante di recupero, proprio per la continua tendenza all abusivismo, non è risolutiva. Ora anche la stessa dinamica dell abusivismo si può frenare se il controllo è più incisivo ma bisogna anche che si risponda al reale bisogno della cittadinanza. Se si costruisce ancora abusivamente, è perché qualcuno ha bisogno di spazi. E allora non si può bloccare il bisogno. Bisogna dare una risposta al bisogno con una nuova pianificazione. Il piano regolatore o una sua variante è l azione più che urgente. Laddove in regioni come in Emilia Romagna, sono state date risposte alle città, sono stati realizzati nuovi piani regolatori con interventi di programmi complessi che è una delle tendenze dell urbanistica contemporanea. Il programma complesso porta una serie di interventi non su un area specifica, ma nel territorio, proprio per rispondere ad esigenze specifiche. L azione pubblica dovrebbe vedere i bisogni nel loro insieme e fare un piano omogeneo che non abbia sbavature o elementi che siano dannosi per il territorio stesso e, quindi, per l uomo. Un territorio mantenuto bene è a vantaggio della cittadinanza, un disordine urbanistico va contro lo stesso bisogno che l uomo reclama. Perché in tutti questi anni non si è lavorato ad una variante generale? Perché i tempi lunghi di approvazione vanno oltre la durata del mandato della giunta che avvia l iter. La giunta Terra ha portato a casa una variante di recupero che si attendeva da tempo e questo è un bene, ma dall altra parte la variante di recupero non è proprio un prodotto ben fatto. Ma non è un demerito alla giunta Terra perché il suo iter parte da lontano. La giunta che porta avanti il piano fa un favore alla giunta successiva che è quella che prende i meriti. Quindi mi pongo anche io questa domanda. E questo il motivo? La sua domanda la indirizzo alla classe politica. Dopo aver depositato le osservazioni, l amministrazione vi ha contattato? Ci sono cambiamenti? Abbiamo avuto dei contatti con l amministrazione. Sappiamo che hanno intenzione di prendere spunto dalle nostre considerazioni. La prossima settimana contatterò personalmente l amministrazione per far presente che si potrà contare sulle nostre professionalità e sul nostro apporto.

4 pagina 4 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Gli uffici inviano le lettere a chi ha costruito abusivamente. Il 98% dei casi è inserito nel piano di recupero. Il paradosso: buttare giù per poi ricostruire. Per le prime case si valuta l acquisizione a patrimonio comunale APRILIA, 100 CASE FANTASMA DA ABBATTERE Per chi è sanato, il problema degli scarichi potrebbe essere risolto con la creazione di grandi consorzi. Le soluzioni dell assessore Franco Gabriele di Riccardo Toffoli 100 lettere inviate dall ufficio urbanistica a chi ha costruito abusivamente, l assessore Franco Gabriele: Il territorio è monitorato continuamente. Non si può più scappare. Nelle scorse ore sono state inviate le lettere dall ufficio urbanistica del Comune per le cosiddette case fantasma, ossia quelle case che risultano nei fatti, ma non hanno alcuna autorizzazione. Cioè sulla carta non devono esistere. Sono case o manufatti completamente abusivi, sui quali non c è più alcuna possibilità di sanatoria, con sentenze passate in giudicato. L amministrazione non ha scelto questo percorso. E stata la procura della Repubblica che ha invitato l amministrazione a porre in essere tutti gli strumenti necessari. I proprietari hanno 60 giorni di tempo per ripristinare lo stato dei luoghi e rispondere. Oggi ci dice l assessore all urbanistica Franco Gabriele- è molto semplice controllare il fenomeno. L ultimo condono risale al Le carte sono tutte in mano agli uffici. Periodicamente vengono scattate delle ortofoto. Le immagini vengono sovrapposte alle carte e si capisce subito cosa c è di nuovo. Gli uffici scrivono a noi per capire se il nuovo manufatto ha una domanda in sanatoria, nel caso contrario, si avvia l iter per il ripristino dello stato dei luoghi. Non si può ormai più scappare. Ma la cosa più straordinaria è che, di queste pratiche, il 98% dei casi è inserito nel piano di recupero dei nuclei spontanei. Cosa significa? Significa che per la legge sono abusive, ma il terreno con la variante di recupero è passato edificabile. Quindi si deve buttare giù la casa e ricostruirla. E un paradosso continua Gabriele- lo ammettiamo. Per questo abbiamo chiesto alla Regione Lazio, che spero possa venire incontro alle nostre richieste, per un intervento normativo che possa superare quest impasse. Se la Regione riconoscesse la legittimità del manufatto costruito su terreno diventato edificabile, si risolverebbero tantissimi problemi. Del resto è la stessa variante di recupero che ha permesso di contenere il fenomeno dell abusivismo. Dai dati fornitici dai tecnici dell assessorato i casi di abusivismo accertato nel 2012 sono stati 98, 54 nel nel Questo trend spiega l assessore- dimostra che l approvazione della variante di recupero è servita ad arginare il fenomeno dell abusivismo. La variante è stata approvata nel Se le proiezioni saranno confermate, nel 2015 il fenomeno si aggirerebbe sui 15 casi. Aprilia, nella provincia di Latina, è una delle città con il più alto tasso di abusivismo. Prima, solo Ponza e Sabaudia. Ma con una differenza sostanziale. Mentre per le due città sul mare, il fenomeno è legato fondamentalmente alla volontà delle famiglie di dotarsi di una seconda casa per le vacanze, ad Aprilia la maggior parte dei casi riguarda abusivismo di necessità, e pertanto prime case. Questo è un motivo riprende l assessoreche abbiamo fatto presente alla procura. L azione che l amministrazione intende portare avanti è infatti, l acquisizione al patrimonio comunale, non l abbattimento, almeno per le prime case. Ciò significa che i manufatti abusivi verranno acquisiti dal Comune e riassegnati alla famiglia, un po come se fosse una casa popolare, con un pagamento di un canone mensile di fitto. Questo percorso era stato iniziato anche nel 2008, quando la procura di Latina aveva messo mano pesantemente alle case fantasma. Per chi invece è sanato, il problema principale riguarda la regolarizzazione degli scarichi. Abbiamo inviato alla Regione la richiesta di uno slittamento della data di scadenza per la regolarizzazione afferma Gabriele- questo ci permetterebbe di dare una maggiore boccata d ossigeno per organizzarci. Però vorrei sottolineare che chi costruisce una casa in 15 giorni lavorando dalla mattina alla sera, in un anno può con tranquillità fornirsi di un depuratore che è una garanzia per l ambiente e per tutti. I costi delle fognature pubbliche possono essere anche molto alti. Noi abbiamo fatto delle stime. Ci sono zone che sono molto scollegate e pertanto per fornirle di fognatura pubblica, per ogni abitante si potrebbero NIENTE VILLETTE A CARANO-GARIBALDI La famiglia Garibaldi rinuncia alle villette. E quanto ci comunica l assessore Franco Gabriele. La famiglia proprietaria del lotto a Carano-Garibaldi ci spiega- ci ha comunicato di rinunciare ai vantaggi del piano di recupero per il rispetto della storia del territorio. La possibilità di costruire era inizialmente di circa 15 mila m3 circa 6 o 7 villette. Questi metri cubi da una parte sarebbero stati impiegati per trasformare le stalle in una sala conferenze. E questa è l unica possibilità che la famiglia ha intenzione di portare avanti, con un grande vantaggio per la promozione della storia di Menotti Garibaldi e dei luoghi. La ristrutturazione delle stalle sarà nel rispetto totale del progetto originario di modo che si tratterà praticamente di un restauro dell edificio. pagare dai 3 mila 500 ai 5 mila 600 euro. Il motivo è semplice. Se io deciso di costruire sull Everest perché mi piace vedere la vallata, respirare aria pulita non posso poi pretendere che il pubblico mi rifornisca di fogne, strade, illuminazione e gas. L obiettivo dell amministrazione è creare grandi consorzi nei quali inserire un depuratore unico che sarà gestito da Acqualatina. Per questi grandi consorzi, c è la possibilità di un intervento del Comune per ammortizzare i costi. Più è grande il consorzio prosegue Gabriele- più ci sono possibilità d intervento. Noi riteniamo che le zone La Cogna, Fossignano, Campo di Carne, Campoverde e Campoleone essendo vicine ai collettori, abbiano maggiore possibilità di successo. L inserimento del depuratore avverrà nelle aree che il piano di recupero ha individuato come a servizi.

5 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 pagina 5 Aprilia avrà due asili nido pubblici: uno in via Giustiniano e l altro in via delle Valli ASILO NIDO COMUNALE: ULTIMATI I LAVORI. PUBBLICATO IL BANDO PER L ASILO DELL ASI Il consorzio dopo sette anni di attesa, decide di approvare il bando per l asilo interaziendale mentre dopo le vacanze, sarà operativo l asilo nido comunale di via Giustiniano di Riccardo Toffoli Ultima settimana per i lavori del primo asilo nido comunale. E ormai tutto pronto, l asilo nido sarà una realtà apriliana. Grazie ai finanziamenti del Plus Aprilia ha presentato un progetto per costruire un asilo nido comunale in via Giustiniano. L area interessata è vicina al Giardino dei Sorrisi che, grazie sempre ai finanziamenti Plus, è stato interamente ristrutturato. L importo dei lavori è di 931 mila 719 euro e 78 centesimi oltre Iva. I lavori sono stati consegnati alla ditta Cr&A il 7 luglio Siamo perfettamente in tempo. A giugno, in base al contratto, la ditta avrebbe dovuto ultimare i lavori. Lo fa anche prima del termine stabilito. Mentre andiamo in stampa, i lavori sono interamente ultimati. Abbiamo fatto un sopralluogo con il sindaco Antonio Terra venerdì 12 giugno. L asilo è amplissimo e coloratissimo. L esterno è in blu e rosa mentre l interno è pitturato di verde. L altezza e l illuminazione danno l idea di una struttura accogliente e sicura per i piccolissimi. Un lungo corridoio e anche ampio permette di congiungere tutte le stanze. Tre stanze sono per gli spazi pubblici, una stanza per la mensa, una stanza per i giochi. I bagni sono a misura di bambino, ma ci sono bagni per gli ospiti e per il personale in servizio. Potranno entrare nella struttura 52 bambini per 12 addetti al servizio. Tutte le finestre sono in legno. Un giardino esterno aggiungerà verde e ossigeno all ambiente. Siamo soddisfatti per questo importante risultato spiega il sindaco Antonio Terra che ci anticipa: con molta probabilità verrà ad inaugurarlo il presidente della Regione Lazio Zingaretti. L asilo nido andrà in gestione ad un azienda ma godrà dei contributi da parte del Comune di Aprilia, pertanto il costo sarà a portata di tutte le famiglie apriliane. Il numero dei posti è comunque, limitato per una città come Aprilia. Ma altra novità positiva, è in arrivo un secondo asilo nido pubblico. Infatti dal 2008 è bloccata la struttura in mano all Asi di via delle Valli. Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina, il 3 giugno scorso, ha comunicato al Sindaco di Aprilia Antonio Terra la pubblicazione del bando mediante procedura aperta per la concessione in locazione dell Asilo Nido Interaziendale sito nell agglomerato industriale cittadino. Il Consiglio d Amministrazione del Consorzio, completamente rinnovato e con all interno l apriliana Alessandra Scaraggi, con deliberazione n. 19 dello scorso 27 maggio, ha accolto le richieste dell Amministrazione Comunale circa la possibilità di dotare la comunità apriliana di un altro asilo nido pubblico oltre a quello in fase di ultimazione in via Giustiniano. L edificio, di proprietà del Consorzio Asi con una superficie di circa 1100 metri quadrati su un lotto di terreno di circa 3500 mq, è sito in località Vallelata e risulta diviso in due parti: la prima di circa 700 mq adibita ad asilo nido per un numero di 60 posti circa; la seconda di circa 400 mq con destinazione a servizi. Attualmente la parte destinata ad ospitare un nuovo asilo nido cittadino necessita di interventi di manutenzione al fine di renderla disponibile all utilizzo, i cui costi saranno a carico dell aggiudicatario della gara e a scomputo dal canone di locazione. Costi resi necessari dallo stato di abbandono di tutti questi anni. Non si è mai capito perché il consorzio non ha mai ritenuto di dover affidare la struttura e quindi, far decollare il servizio. Da sette anni, la struttura era stata lasciata all incuria.

6 pagina 6 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Dopo la morte del suo fondatore monsignor Antonio De Rosso è in grosse difficoltà IL MONASTERO ORTODOSSO DI CAMPO DI CARNE L appello dell Arciprete Mitrato Monsignor Daniel Manea per eventuali donazioni di Luigi Cirillo In un momento in cui il Monastero Arcivescovile Ortodosso di S.Antonio Abate di Aprilia, sito a Campo di Carne, una frazione di Aprilia, al civico 101 di via Genio Civile, si trova già da diverso tempo in condizioni economicamente difficili e delicate come il pignoramento dell intera struttura per pregresse questioni gestionali. Più precisamente dalla morte del suo fondatore monsignor Antonio De Rosso, primate della chiesa ortodossa d Italia. l Arciprete Mitrato Monsignor Daniel Manea, 52 anni, di nazionalità romena, è alla guida del monastero di S.Antonio Abate e della Chiesa della Santissima Theotokos di Aprilia a Campo di Carne dalla morte del Monsignor Antonio De Rosso spentosi all età di 68 anni nel febbraio del L arciprete Daniel Manea svolgeva diverse funzioni amministrative e religiose nel monastero già da diverso tempo addietro e ad oggi è anche presidente della Diaconia Onlus. Con grande sorpresa nel sito: alla voce donazioni ha scoperto la seguente iscrizione: La Chiesa Ortodossa in Italia fondata da S.E.R. mons. Antonio Arciprete Mitrato Monsignor Daniel Manea De Rosso ( ), è confluita nel 2015 nella Nordic Catholic Church (NCC), mutando il nome in Chiesa Vecchio- Cattolica in Italia e rilanciando la propria pastorale per i veterocattolici tradizionali che si rifanno ala fede della Polish National Catholic Church (PNCC) e delle altre chiese dell Unione di Scranton (Union of Scranton), in quanto Chiesa Cattolica Ortodossa di tradizione occidentale. Per questo motivo, lo scorso 10 giugno, ha sporto una querela presso la stazione dei Carabinieri di Campoverde, competente per territorio. Dopo la denuncia Arciprete Mitrato Monsignor Daniel Manea hai carabinieri le indagini le farà la Polizia Postale. In realtà già a conoscenza del monsignor Manea dal 24 aprile di quest anno quando sua moglie Marilena Cretu, attualmente segretaria del Vicariato, si è imbattuta in una pagina internet (chiesavecchiocattolica.it) dove all homepage del sito appare il vecchio stemma della Chiesa Ortodossa in Italia fondata proprio da Monsignor De Rosso con tanto di invito a fare una donazione, tramite Pay- Pal, e una breve didascalia dove viene tra l altro erroneamente specificato che la Chiesa Ortodossa in Italia fondata da De Rosso è confluita nel 2015 nella North Catholic Church (NCC). Lo stemma distintivo del monastero e chiesa ortodossa di Aprilia è regolarmente registrato al Comune di Latina ed è a loro uso esclusivo, ciò pertanto, a suo giudizio, costituirebbe un reato perseguibile penalmente per gli autori del fatto. Quantunque poi sia anche il caso di verificare dove e a chi realmente arrivano le donazioni. Monsignor Manea insieme a sua moglie Marilena hanno tenuto a specificarci quanto l accaduto abbia creato equivoci e considerazioni negative che i fedeli hanno espresso nei suoi confronti e verso la chiesa, che appunto si trova in un momento di difficoltà. Sua moglie Marilena Cretu ha difatti voluto raccontarci dei tanti sacrifici e difficoltà che la chiesa ortodossa di Aprilia a Campo di Carne ha dovuto affrontare già dalla morte del monsignor De Rosso. Dai problemi della struttura a quelli economici. Sono passati i mesi con la speranza che dal sito fosse rimosso questo banner con la donazione, quantomeno che fosse modificato ma alla fine si son visti costretti a ricorrere a una denuncia. La signora Marilena ha tra l altro provato a inoltrare una donazione di 10euro per mettere a disposizione delle autorità la ricevuta del pagamento per una eventuale indagine in merito e dalla quale si evince che la donazione viene fatta a favore della Chiesa Vetero Cattolica Romana. Monsignor Daniel Manea ha in fine voluto specificare che chiunque voglia fare donazioni può recarsi personalmente presso il monastero e chiesta ortodossa di Aprilia a Campo di Carne, dove viene rilasciata regolare ricevuta e che attualmente il sito ufficiale è in lavorazione, quindi non ancora online. Foto di Gianfranco Compagno

7 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 pagina 7 Il consiglio comunale approva l elenco dei beni da vendere: terreni, ex scuole rurali e immobili (S)VENDESI!? Una manovra che farà incassare oltre 3 milioni di euro ma che cancella una buona parte della storia di Aprilia di Riccardo Toffoli 97 immobili tra terreni edificabili pubblici, le ex scuole rurali, immobili su via Inghilterra nell ex Flavia tra uffici,abitazioni e negozi, nonché 50 tra box e cantine per un valore stimato di oltre 3 milioni di euro. Ammonta a tanto il numero degli immobili che il consiglio comunale l 11 giugno scorso, ha deciso di mettere in vendita. Di questi solo ex casali dell Opera Nazionale Combattenti. Quindi una parte della storia della città di Aprilia. Il Consiglio comunale ha trattato dell argomento al secondo punto all ordine del giorno. Il consigliere di Aprilia Valore Comune Vincenzo La Pegna ha presentato un emendamento insieme ai consiglieri Romualdi, Bafundi, Boi e Galanti per garantire per i locali in uso a domicilio abitativo, il diritto di prelazione a colo- niamo di alienare o valorizzare in questo periodo. Abbiamo fatto una ricognizione tecnica per lo stato di conservazione dello stabile sia per capire se questi immobili fossero occupati. Solo per l immobile di Carano-Spaccasassi abbiamo un eventuale ipotesi di utilizzarlo per una casa famiglia e si prevede un cambio di destinazione urbanistica. In merito alla prelazione si può aprire un dibattito con i consi- l ex scuola di Carano Spaccasassi verrà salvata e trasformata in casa famiglia. L elenco c era già nel 2011 e nel 2012, la vendita di immobili sarebbe servita al ripiano dei debiti, ma finora tutto era rimasto sulla carta. Ora invece, a sentire le dichiarazioni in Consiglio comunale del sindaco e dell assessore ai lavori pubblici, dalla carta si passerà ai fatti. Anzi, si spera che la vendita avvenga quanto prima. Nell elenco è inserito tutto: ex scuole, ro che attualmente li occupano. Per gli immobili che sono soggetti all alienazione e che sono occupati magari da diversi anni da famiglie ha detto il consigliere- si potrebbe prevedere la possibilità di garantire a loro la vendita. L approvazione di quest elenco propedeutico al bilancio spiega l assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallaci- va nell annualità 2015 e triennalità L elenco fornisce tutti gli immobili che rite- glieri. Altro nodo ha riguardato una ipotetica delibera che avrebbe tutelato le scuole storiche dalla vendita. Ricordo ha detto Carmen Porcelli- che un precedente elenco di alienazione, l ex assessore alla pubblica istruzione Patricia Renzi fece inserire l esclusione delle scuole de borghi. Se questo fosse vero, non può essere contemplata all interno del piano delle alienazioni questa possibilità. E volontà di quest amministrazione comunale di disfarci di questi beni e monetizzare questi immobili. Spero che si offrirà di più della proposta fatta ha risposto Spallacci. Molti locali sono stati occupati e alcuni sono sotto sequestro ha chiesto Bafundi- è possibile inserire questi immobili?. Chi farà la proposta d acquisto è consapevole se l immobile è libero o è occupato. Noi sappiamo effettivamente cosa c è in ogni immobile e questo è inserito nella valutazione economica ha risposto Spallacci- a me non risulta che ci siano dei locali sotto sequestro. Le poste non saranno inserite nel prossimo bilancio ma saranno utilizzate virtuosamente ha detto il sindaco Antonio Terra- l emendamento presentato da La Pegna va approfondito. Il diritto di prelazione è regolato dal codice civile. Bisogna capire con i tecnici, fino a che punto si può fare. Non siamo contrari ad una proposta di questo tipo, però sono questioni che devono essere gestite sotto l aspetto legale, per evitare ricorsi. Propongo di riunire i capigruppo in una riunione con l ufficio legale, per capire se è possibile inserire una soluzione del genere. La Pegna ha chiesto il ritiro del punto per valutare la fattibilità dell emendamento e dei dubbi espressi da Porcelli. La seduta viene sospesa per una riunione dei capigruppo volta a decidere in merito, dopo la quale il consigliere La Pegna decide ritirare l emendamento per una commissione consiliare ad hoc. Inoltre il sindaco ha assicurato che non esistono delibere volte a tutelare gli immobili ad uso scolastico. Il documento passa con 14 favorevoli e 6 contrari. Ecco l elenco degli immobili di cui vuole disfarsi il Comune:

8 pagina 8 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Continua la protesta dei docenti contro la buona scuola di Matteo Renzi INVESTIRE SULLA SCUOLA PER CREARE NUOVI MODELLI DI SVILUPPO Maurizio Landini ad Aprilia: Sono tra quelli che nella mia vita, si è trovato nella condizione di dover smettere di studiare non perché non volessi, ma perché i miei non potevano permetterselo di Riccardo Toffoli Continua la protesta dei docenti di Aprilia contro la buona scuola di Renzi. La bozza di riforma della scuola voluta da Matteo Renzi, è stata approvata con diversi aggiustamenti alla Camera, ma nella commissione del Senato ha avuto un primo stop. Non è passato, infatti, il parere di costituzionalità al disegno di legge. Mentre Palazzo Madama sta cercando di portare delle modifiche sostanziali al disegno di legge, continua la protesta degli insegnanti che vorrebbero riprendere il disegno di iniziativa popolare, messo nel cassetto dal parlamento e sul quale ha lavorato la scuola, ossia genitori e insegnanti. Il 5 giugno a Latina si è tenuta una fiaccolata degli insegnanti della provincia, inoltre l 80% ha aderito allo sciopero degli scrutini che ha creato disagio e lo slittamento degli adempimenti finali di due giorni. Inoltre si è tenuta la seconda assemblea autoconvocata dei docenti della provincia di Latina all Istituto comprensivo Garibaldi di Aprilia il 3 giugno scorso alla presenza di Maurizio Landini segretario Fiom. Noi ci chiediamo come si è potuti arrivare a questo. Chi gliel ha chiesta la riforma? dice la professoressa Pina Farina tra le coordinatrici del comitato- noi volevamo il potenziamento dell organico, la messa in regola di tutti i precari, chiedevamo che entrassero nella scuola i giovani perché abbiamo bisogno di educatori, volevamo che qualcuno ci aiutasse a fare da mediatori culturali. Noi facciamo quattro professioni: mediatori culturali, assistenti sociali, psicologi e infine anche i professori. Potenziamento e regolarizzazione, ecco cosa chiedevamo. Perché sono andati a toccare il cuore di una delle più belle istituzioni del mondo? La scuola italiana è una delle migliori. Tanti ricercatori, solo nel 2012 circa 65 mila, sono andati all estero e lavorano tutti. Evidentemente questa formazione didattica funziona. Perché allora continuano ad umiliarci?. Non sono un esperto di scuola. ha detto Landini- Posso dire che è importante che questa lotta non debba rimanere solo all interno della scuola perché si rischia di non raggiungere l obiettivo. Uno dei problemi è il fatto che parte del governo agisce con una strategia di azione complessiva ben definita che affronta singoli casi proprio per impedire che ci sia una visione d insieme di quello che sta avvenendo. Sono tra quelli che nella mia vita, si è trovato nella condizione di dover smettere di studiare non perché non volessi, ma perché i miei non potevano permetterselo. E sono dovuto andare a lavorare. Ho sempre vissuto questo come un ingiustizia. Ho così ritenuto utile impegnarmi per evitare che quello che è successo a me, potesse capitare ad altre persone. In realtà questo argomento è ancora aperto. La Fiom non è solo un organizzazione di operai. Ci sono tanti impiegati e ingegneri che in molti casi rappresentano la maggioranza dei delegati nelle aziende. E questo avviene perché nelle aziende metal meccaniche (siderurgia e informatica) il problema di cosa si studia, perché si studia, come si innovano i prodotti, di che tipo di lavoro si fa, è sempre più importante e quindi diventa fondamentale il rapporto con la scuola. Vorrei dare anche qualche altro dato. Abbiamo fatto un indagine nelle aziende metal meccaniche a cui hanno risposto più di 100 mila persone. Quello che è emerso è che la formazione media che si fa nel momento in cui lavori, è di otto ore all anno. Vuol dire che non esiste la formazione. E se è media vuol dire che c è chi la fa e c è chi non la fa mai anche dopo anni di lavoro e nonostante ci siano gli istituti contrattuali volti ad accrescere la cultura di chi lavora. È un ritardo e un vuoto molto consistente. Avere una scuola che funziona, non solo pubblica nel senso di garantire il diritto a tutti di avere un istruzione e quindi di avere degli strumenti per essere autonomi nel pensiero, è anche importante discutere di che tipo di scuola ci servirebbe per creare lavoro e per affrontare il problema di quello che si produce e di come si produce. C è una parte del paese che ha chiesto maggiori finanziamenti alla scuola privata e ha chiesto al governo determinate azioni da prendere. Determinati soggetti, come la Confindustria, stanno chiedendo degli elementi di cambiamento, anche sulla scuola. Faccio un esempio concreto. Uno dei problemi di oggi è la disoccupazione e quindi la necessità di creare posti di lavoro. Quindi non solo chi ha studiato, ma anche chi non ha studiato deve andare a vivere da un altra parte per poter lavorare. Il nostro paese ha anche un elevato tasso di abbandono scolastico e il numero di laureati e diplomati più bassi, e investe di meno nell innovazione e nella ricerca e nella formazione. Una delle ragioni per la quale si produce ritardo nella nostra industria, è dovuto al fatto che in questi anni si sia investito molto poco sia nel pubblico sia nel privato. Se non arrivano investimenti, non si creano posti di lavoro. Interrogarsi su quali modelli di aziende, quale tipo di lavoro è in stretta relazione con la scuola e la formazione. Faccio un esempio, si continuano a formare ingegneri che studiano come tagliare le pause alle persone per farli lavorare di più, e studiano poco ad esempio quali modelli di produzione devono mettere in campo su: innovazione, mobilità, sostenibilità. Bisogna ricostruire un rapporto che non si basa solo sulla garanzia della coscienza civica (che rimane un punto fondamentale), ma bisogna ragionare perché investire nella scuola e perché investire in un rapporto diverso tra scuola e lavoro. Questo è fondamentale per uscire dalla crisi che ha posto problemi diversi e mai affrontati. Noi abbiamo sempre pensato che fare investimenti e produrre fosse utile per creare sviluppo e crescita. Oggi questo è superato. Hai il problema che le risorse non sono infinite, i livelli di inquinamento e quindi la necessità di ripensare ai modelli di sviluppo. In Germania ad esempio si sono incontrate le parti sociali per capire come sarà possibile vendere entro il 2020 un milione di macchine completamente elettriche. E si sono poste una serie di problematiche per arrivare a questo obiettivo. In Italia c è da ripensare il sistema, non solo di produzione, ma anche di formazione. Se sei dentro un sistema dove il diritto a studiare non viene più riconosciuto, è evidente che questo rischia di mettere in discussione tutto. Uno studio scientifico dimostra che negli ultimi 10 anni, nei paesi europei si è più competitivi e più produttivi se è bassa la precarietà del lavoro. E questo perché invece di investire sull innovazione e sulla formazione, si è investito sui bassi salari e sulla possibilità di sostituire le persone.

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10 pagina GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Subentra all ex consigliere Pd Maurizio Mansutti APRILIA - VINCENZO GIOVANNINI È CONSIGLIERE PROVINCIALE Intervista a tutto campo: sarò da supporto all amministrazione per risolvere i problemi della città. La mancata candidatura di Terra è stata un errore politico di Riccardo Toffoli Vincenzo Giovannini è il nuovo consigliere provinciale. Con il terremoto politico che ha messo fine al governo Di Giorgi a Latina, sono decaduti in base alla riforma Delrio i consiglieri comunali di Latina eletti al consiglio provinciale. Ad essi subentrano i primi dei non eletti. Al posto di Maurizio Mansutti, quindi, ex consigliere del comune di Latina, subentra in Consiglio provinciale l attuale capogruppo apriliano del Pd Vincenzo Giovannini. Vincenzo Giovannini, attuale vicesegretario provinciale, alle elezioni provinciali del 12 ottobre scorso non era riuscito ad incassare il quorum necessario riportando 2 voti nei comuni di fascia A, uno in quelli di fascia B, 2 in fascia C, 6 in fascia D e 7 in fascia E. E arrivato in sesta posizione e il Pd ne aveva eletti quattro. La fine dell esperienza amministrativa di Latina e Terracina, ha però di fatto rinnovato per la metà il gruppo consiliare provinciale del Pd che è in appoggio all attuale presidente Eleonora Della Penna. Anche il primo dei non eletti, il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, entra nel Consiglio provinciale prendendo il posto di Alessandro Di Tommaso. Nel consiglio provinciale quindi, entra il primo e finora unico, rappresentante di Aprilia. Abbiamo così rivolto qualche domanda al neoconsigliere. Una vittoria per la città di Aprilia. L attuale maggioranza Terra aveva tentato, con una lista chiamata Civiche Pontine, di far entrare un consigliere comunale indipendente dai partiti in provincia. Il nome scelto era il capogruppo di Forum Pasquale De Maio. Poi, però, è mancato un voto e Aprilia è rimasta senza rappresentanza. Aprilia poteva essere protagonista di questa nuova tornata provinciale perché poteva raccogliere sia il presidente sia due consiglieri provinciali. Invece, per varie circostanze, prima di tutto per il passo indietro del sindaco Antonio Terra a non voler essere più il nostro candidato presidente poi per la mancanza di un voto nelle liste civiche e qualche voto che è mancato a noi, non abbiamo avuto rappresentanti eletti. Alla mia persona è mancato anche un voto qui ad Aprilia, ma è un discorso già superato e discusso all interno del partito. Terra era stato inizialmente scelto come candidato presidente del Pd, Nuovo Centro Destra e liste civiche. Poi il sindaco di Aprilia ha deciso di non aderire al progetto e ha presentato una lista civica autonoma che, per un voto, non ha espresso il consigliere provinciale. Qui c è un equivoco. Antonio Terra non era il candidato del Pd. Terra era il candidato delle liste civiche. Quindi non c era alcun obbligo di entrare a far parte del Pd né di prenderne la tessera. Poi Terra ha fatto un ragionamento sulla sua posizione da sindaco di una città difficile da governare, con tanti problemi. E quindi per lui sarebbe stato molto impegnativo avere un incarico da presidente della provincia. Il suo passo indietro ci ha portato a candidare Eleonora Della Penna, attuale sindaco di Cisterna, a presidente. È normale che se Terra fosse stato eletto presidente della provincia anche con i voti del Pd, ci sarebbero stati sicuramente degli assetti diversi per il futuro nell amministrazione cittadina. È sempre un lavoro di prospettiva però. È stata persa un opportunità per Aprilia che poteva avere il presidente della provincia e due consiglieri. Oggi per una serie di circostanze fortunose, Aprilia ha avuto una rappresentanza. Il conflitto comunque, si sarebbe creato a livello locale. Se avesse vinto Terra, il Partito Democratico sarebbe stato in maggioranza in provincia e all opposizione ad Aprilia. La stessa vicenda si sta creando a Cisterna dove il Pd è all opposizione mentre in provincia è al governo insieme a Della Penna. Qui è stato fatto un errore politico. La non candidatura di Terra a presidente della Provincia ha fatto perdere una grande opportunità ad Aprilia. Lei è stato il candidato del Pd, non solo di Aprilia. Lei ha preso voti da tutta la provincia come vicesegretario provinciale. Quali saranno ora le tue priorità? Si è creato un nuovo gruppo consiliare provinciale perché metà dei consiglieri del gruppo del Pd sono cambiati. Dobbiamo confrontarci e incontrarci per fare il punto della situazione. Questa provincia non è mai partita. Colpa anche della riforma Delrio che non ha ancora affidato delle competenze chiare alla nuova provincia. Il Pd ha sottoscritto un programma chiaro alle elezioni di secondo livello che fosse alternativo alla gestione ventennale del centrodestra. Su alcuni punti abbiamo messo dei paletti, parlo ad esempio di Acqualatina o sui rifiuti. Questo programma non è ancora decollato, ci sono stati tentennamenti anche sulla questione dell acqua. Dobbiamo andare verso la direzione referendaria: per l acqua pubblica. Su Acqualatina Aprilia ha fatto la scelta di combattere l attuale gestione. In merito a questo, cosa intende fare? Lo scopo della nostra battaglia è dovuto a due motivi: l acqua costa tanto e gli investimenti sono scarsissimi. Farò il punto con il sindaco di Aprilia per capire quali sono le strategie legali e politiche sull acqua. Aprilia non partecipa all assemblea dei sindaci, ad esempio. Il mio contributo da consigliere provinciale e anche da dirigente del partito locale è quello di dare un supporto e voce ad Aprilia per fare gli interessi della collettività. Bisogna però, capire la strategia legale. Viabilità e scuola. Sono due competenze della provincia. Ci saranno maggiori investimenti su Aprilia? E certamente ancora presto. Il mio impegno sarà massimo. Il mio ruolo sarà questo: essere un supporto per questa città. Per prima cosa farò una mappatura dei problemi di Aprilia, e quindi, cercare di volta in volta delle soluzioni. Aprilia è la seconda realtà della provincia e ha tanto associazionismo. Purtroppo però, nonostante questo, la provincia ha destinato pochissime risorse per le iniziative culturali di Aprilia. Cambierà qualcosa? Credo di sì. Ci sarà una distribuzione equa delle risorse. Noi abbiamo visto che in questa provincia venivano Direttore Bruno Jorillo finanziati progetti sempre dell area più a sud. Una coincidenza o bravura? Il nostro impegno è far sì che dal nord al sud tutti abbiano il riconoscimento giusto del lavoro svolto. A volte i tratta anche di cattiva informazione. Molto spesso i bandi non vengono portati a conoscenza e nessuno presenta domanda di finanziamento. È necessario fare più pubblicità. L omicidio a Formia dell avvocato Piccolino ha fatto riemergere il problema della criminalità nella nostra provincia. Anche Aprilia è stata più volte inserita nelle relazioni antimafia. Cosa si può fare per contrastare un fenomeno che è sempre più dilagante? Che questa sia una provincia difficilissima dove ci sono infiltrazioni, è noto da tempo. Quello che è successo a Formia è un segnale chiaro. La politica deve supportare con tutti i propri mezzi le forze dell ordine e rafforzarle. Ad Aprilia invece forse si chiude. La caserma dei Carabinieri di Campoverde infatti, potrebbe non esserci più. L ipotesi iniziale di trasferire l attuale comando i Campoverde all ostello della gioventù, risparmiando sui costi di fitto, è tramontata per due motivi. Il primo perché i carabinieri sarebbero decentrati. Secondo perché non si può dare solo una parte dell ostello. Faremo un azione specifica per far rimanere la caserma dove sta, se la proprietà è disponibile a venire incontro alle richieste del pubblico. Nel 2008, quando ero vicesindaco, avevamo fatto un percorso chiaro con il ministero dell Interno. Avevamo ceduto alla richiesta di un commissariato di Polizia ad Aprilia, con l impegno di potenziare quello che c è. Questo impegno va mantenuto.

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12 pagina GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Si è spento sabato 6 giugno, presso la Sua Casa di Cura Città di Aprilia. È MORTO IL DOTTOR CALOGERO CARBONE Ha esercitato l attività medica per oltre 50 anni. Direttore sanitario in carica della clinica cittadina dal 1988 di Gianfranco Compagno Il dottor Calogero Carbone, 76 anni il prossimo 9 agosto, direttore sanitario in carica della Clinica di Aprilia, Elio per i familiari, si è spento sabato 6 giugno, presso la Sua Casa di Cura Città di Aprilia. Da tempo era malato, ma la malattia non gli ha impedito di lavorare sino all ultimo. È stato ricoverato un paio di settimane, nonostante la degenza vedeva e valutava le cartelle cliniche. Era un uomo riservato, un po schivo, non faceva vita pubblica, era una persona per bene. In una intervista dello scorso 26 marzo, alla domanda Quando pensa di mettersi a riposo? La risposta è stata chiara: Non ci penso proprio. Non lascio fin quando reggo. È il caso di dirlo è caduto sul campo. Il rito funebre si è svolto presso la chiesa dedicata a Maria Madre della Chiesa è stato celebrato dal parroco don Mauro Ceschin. La chiesa era gremita, a sostenere la signora Giuseppa, vedova del dottor Carbone, in prima fila di fronte alla bara per l ultimo saluto i due figli entrambi medici, uno chirurgo a Volterra e l altro medico Legale. Presenti in chiesa i fratelli, la sorella e molti parenti giunti da varie parte d Italia. Dopo il rito funebre la salma è stata traslata presso il cimitero di Nettuno, a cura dell agenzia di onoranze funebri Nicola Perci, dove riposano i genitori. Un paio di mesi fa, nel numero del 9 aprile al dottor Carbone avevamo dedicato un servizio, in occasione dell assegnazione de Il Bastone di Esculapio d oro da parte dell Ordine dei Medici di Latina per i 50 anni dal conseguimento della Laurea. Si era laureato in medicina e chirurgia il 24 febbraio del 1965, presso l Università degli Studi di Catania non aveva compiuto ancora 26 anni. Siciliano di nascita, era nato a Butera in provincia di Caltanissetta il 9 agosto del 1939 Era apriliano di adozione. Il 24 febbraio 1967 prese servizio presso la Casa di Cura Città di Aprilia, chiamato dal fondatore il dottor Giovanni Sirri. Da allora Aprilia, è diventata la sua città. Città che non aveva mai sentita nominare: Ho avuto bisogno dell atlante per sapere dove fosse. Una vita professione spesa presso la clinica cittadina, quella del dottor Carbone, iniziata 48 anni fa. La sua carriera è iniziata al pronto soccorso, poi passato ai piani come assistente cardiologia e medicina, in seguito aiuto, infine primario e dal 1988 direttore sanitario a seguito della scomparsa del dottor Giovanni Sirri avvenuta 19 gennaio, all età di 61 anni. Di fatto è stato l alter ego del dottor Giovanni Sirri, il continuatore del suo progetto, con lui ha collaborato per 21 anni. Nel 1972, anno in cui la clinica cittadina fece il primo ampliamento, il dottor Carbone si è specializzato in malattie dell apparato cardiovascolare presso Università degli Studi Di Roma La Sapienza. Nell 1980 ci fu un altro ampliamento fu riaperto di nuovo il reparto di ostetricia (precedentemente funzionò dal 1960 al 67), attualmente si effettuano circa 600 parti l anno. Nel 2005 è stato completato e reso funzionante l ultimo di una serie di ampliamenti che nel tempo hanno dato alla struttura la conformazione attuale: un nuovo blocco comprendente le nuove sedi del Pronto Soccorso, del Reparto Operatorio, del Laboratorio Analisi unitamente al Servizio di Sterilizzazione e al Servizio di Fisiokinesiterapia. Nel medesimo periodo è stata anche realizzata una elisuperficie sopraelevata. La carriera professionale del dottor Calogero Carbone è coincisa con la storia della clinica cittadina. Se il dottor Giovanni Sirri è stato il fondatore, il dottor Carbone è stanco colui che ha portato a termine il suo progetto. Foto di Gianfranco Compagno

13 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 pagina 13 Ciak al parco delle star di Aprilia con Giorgio Panariello Ancora un film nell'incantevole Parco delle Star di Aprilia, la pensione a 5 stelle degli animali che hanno vissuto una vita nel circo e che ora dimorano nella ex cava di via Fossignano, lavorando per cinema e tv con il loro addestratore Daniel Berquiny. In questi giorni l attore toscano ha girato ad Aprilia alcune scene della serie in 8 puntate che si incentra su un uomo in pensione e Fantozzi in paradiso). L'attore toscano ha potuto vedere il grande amore di Tanga per il suo amico Daniel, il rapporto di empatia che li lega ed ha anche scambiato qualche chiacchiera con il celebre scimpanzè. Nelle scene apriliane compaiono lo stesso Daniel e sua figlia Greta, una delle più giovani acrobati del panorama circense nazionali. diviso tra l amore di due donne. Nel cast, anche Lorenza Indovina e Lucia Ocone nei panni della moglie e dell'amante di Panariello. Proprio ad Aprilia Panariello e la Ocone hanno trascorso parecchio tempo tra tigri, scimpanzé, rettili e pappagalli. In particolare Panariello ha conosciuto la collega Tanga, lo scimpanzè più famoso del cinema per aver lavorato, tra gli altri, con Adriano Celentano (Bingo Bongo), Dario Argento (Phenomena) e Paolo Villaggio (Fantozzi contro tutti, Fantozzi va Dopo aver girato nelle scorse settimane nell'ultimo film di Enrico Brignano, Daniel Berquiny e la sua famiglia di animali attori è ancora una volta protagonista del piccolo schermo. Il parco delle star di via Fossignano accoglie più di 100 specie di animali, tutti protagonisti di spot, fiction e lungometraggi. Visitando il parco nei fine settimana non è difficile imbattersi in personaggi celebri che, dopo aver girato film con Daniel, tornano al Parco delle Star con tutta la famiglia per trascorrere una domenica nella natura.

14 pagina 14 di Riccardo Toffoli 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Intervista ad Alessandra Lombardi dal 2009 assessore all ambiente UNA CITTÀ ECOSOSTENIBILE Aprilia è più virtuosa: 35% di differenziata, mobilità meno impattante e risparmio energetico Una città ecosostenibile. Dal 2009 la Rete dei Cittadini entra in giunta con Domenico D Alessio sindaco. Il movimento politico nasce dalla lotta di piazza contro la turbogas. Viene nominata Alessandra Lombardi all assessorato all ambiente, assessorato confermato anche dal nuovo sindaco Antonio Terra. Sei anni di lavoro hanno permesso alla città di raggiungere oltre il 35% della differenziata (e per la fine dell anno il porta a porta sarà esteso anche al centro), di monitorare la qualità dell aria, di fornire ad 11 scuole apriliane pannelli fotovoltaici e illuminazione a led. Assessore, parliamo della differenziata. Nel 2009 la percentuale era intorno al 3% con la differenziata solo stradale. Nel 2010 abbiamo avviato il primo quartiere pilota che era Montarelli e poi a step di sei o nove mesi abbiamo avviato Campoverde e le macrozone (Valli, Campoleone, La Gogna, Campo di Carne, Casello 45, Gattone e Isole). Abbiamo l 85% del territorio apriliano coperto dal servizio porta a porta. Si tratta di circa il 60% della popolazione. Infatti nel centro urbano che rappresenta il 15% del territorio, abbiamo il 40% della popolazione. Abbiamo scelto di partire dalla periferie. Una scelta che, forse politicamente non paga perché partire dal centro avrebbe significato immediatamente l innalzamento della percentuale sulla differenziata. Il problema che ci siamo posti è stato quello igienico-sanitario. Le periferie soffrivano nel 2009 di una situazione devastante. Rispetto alle micro discariche che abbiamo oggi, quella di allora è nulla. Ogni fosso, ogni cassonetto era una discarica a cielo aperto con strutture fatiscenti. Abbiamo scelto di servire prima le periferie per non creare ulteriori problemi ambientali. Quando partirà il porta a porta al centro? Al centro per ora la differenziata è al 4%, gestita a titolo volontario dal cittadino per strada a differenza di una media del 66% di quelle già servite dal servizio porta a porta. La data di inizio non è ancora prevedibile. Stiamo acquistando i contenitori. La gara è europea perché la spesa supera i 200 mila euro. Se non ci saranno ricorsi, dovremmo avere tutto il materiale per il kit ad inizio settembre. Appena abbiamo il materiale, partiremo con gli incontri pubblici informativi presso tutte le zone del centro e consegneremo il kit alle famiglie con l obiettivo di partire entro la fine dell anno. Significa che entro la fine di novembre e l inizio di dicembre dobbiamo attivare tutto. Questo ci porterebbe a rientrare nell obiettivo di legge, con una differenziata al 65%. Quanto è calata la produzione dei rifiuti ad Aprilia? E calata tantissimo. Grazie alle politiche di compostaggio domestico, i rifiuti prodotti sono diminuiti sensibilmente. I rifiuti indifferenziati sono passati da 35 mila tonnellate circa annue del 2011 a 29 mila scarse nel È un decremento importante. Se poi allarghiamo ai rifiuti ingombranti, fanghi e quant altro, noi avevamo un indifferenziato nel 2011 di 35 mila 768 tonnellate e arriviamo nel 2014 a 28 mila 875 tonnellate. La differenziata passa da 4 mila tonnellate (10% di differenziata) a 9 mila del 2014 (24% di differenziata). Passiamo ad altro argomento. In questi ultimi anni ci sono state tantissime richieste di insediamento di biogas e biomasse. Facciamo il punto. Quante sono attive oggi ad Aprilia e quante sono nella fase dell iter autorizzativo? Sono autorizzate e attive al momento solo tre in procedura semplificata: in via del campo, in via Pantanelle e via dell Industria. Poi c è la Dp Lubrificanti che è autorizzata dalla provincia. La Kyklos ha fatto richiesta ma è in conferenza dei servizi. Gli impianti sotto a un mega di produzione non hanno bisogno di autorizzazioni, il Comune deve indicare solamente un eventuale motivo di diniego. Sopra tale soglia, invece, serve la conferenza dei servizi. I disagi che portano questo tipo di impianti, riguardano i miasmi. Abbiamo chiesto all Arpa e alla provincia di poter effettuare i controlli in orari diversi, perché se i cattivi odori che ci vengono segnalati, sono di sabato e di domenica nonché in orario serale, può sicuramente dipendere dalla pressione atmosferica, però qualche sospetto c è. Ma ci sono dei limiti di legge? Attualmente non ci sono. Il Consiglio comunale ha approvato una delibera nella quale abbiamo chiesto alla Regione Lazio di adottare delle linee guida. Al momento è aperto un tavolo di confronto per fissare dei parametri. Uno dei problemi più grossi è lo stoccaggio. Per questo se si imponessero delle prescrizioni che obbligassero ad effettuare lo stoccaggio al chiuso, si risolverebbero l 80% dei problemi. Un importante novità riguarda l installazione di pannelli fotovoltaici sulle scuole. Nessuno lo sa, ma ben 11 scuole producono da sole l energia. Abbiamo 11 scuole di Aprilia che hanno il tetto fotovoltaico. In quattro di queste, grazie alle opere compensative degli impianti biogas, abbiamo sostituito gli impianti luminosi con i led. L impianto a led ha consentito di migliorare l impatto sugli alunni. I bambini erano tutti contenti perché l illuminazione era fatta con i criteri giusti. È una riqualificazione importante per le scuole. I pannelli non sono visibili, abbiamo messo dei monitor. Al ritorno dalle vacanze, saranno operativi e i ragazzi potranno vedere quanto è stato prodotto e quanta anidride carbonica è stata risparmiata. Parliamo della turbogas. La Rete dei Cittadini ha fatto una grande lotta alla centrale. Come sono adesso i rapporti? La centrale per motivi che avevamo detto da sempre, non è economicamente vantaggiosa, produce pochissimo e sta lavorando circa il 30% delle sue possibilità. Lavora quando il fotovoltaico che ha la precedenza assoluta in rete, non può operare o quando le altre energie sono economicamente più costose. Una volta preso atto che la costruzione era stata autorizzata, che le nostre battaglie legali sono state cancellate con un colpo di spugna, abbiamo iniziato a ragionare sulle prescrizioni autorizzative. Loro hanno un autorizzazione funzionale al rispetto di alcune prescrizioni. Abbiamo iniziato ad incontrarli. Alcune prescrizioni sono rigide, altre sono sibilline. Ad esempio si parla di valutare la fattibilità, di conseguenza non c è alcun obbligo di realizzazione. Stiamo cercando anche in questi casi, di compensare l irrealizzabilità di alcune prescrizioni. Faccio un esempio. Il teleriscaldamento è una prospettiva inserita in tutte le centrali turbogas. Di fatto però, non se n è realizzato nessuno. Il teleriscaldamento è il recupero del calore prodotto che viene fornito ad utenze commerciali, residenziali o industriali a prezzi vantaggiosi, quindi non gratis. Questo deve avvenire al massimo di 2 km dall impianto e l infrastruttura è a carico di chi utilizza il calore. Inoltre il calore non può essere garantito h24 perché dipende dalla produzione. Di fatto è una prescrizione irrealizzabile. Su queste cose stiamo ragionando con loro, fa parte anche della loro immagine. In particolare abbiamo raggiunto un accordo per inserire i dati di produzione e di impatto ambientale sul sito del Comune. Questi dati devono essere proiettati anche in due schermi posti in piazza e a Campo di Carne. Qui abbiamo chiesto uno sforzo economico maggiore, legando gli schermi ad una casetta dell acqua. Un ultima domanda riguarda il piano di qualità dell aria. Come funziona e cosa prevede? Il progetto fa parte del Plus. Si tratta di monitoraggi ambientali su centraline di rilevamento poste a piazza Roma, Campo di Carne, Nettunense e via Lazio. Alcune centraline misurano i flussi di traffico con indicazione dei tipi di mezzo, quanti mezzi passano su quella strada e l impatto di Co2. Un dato rilevante riguarda la velocità. Ad esempio in una giornata è capitato di avere un veicolo che andava a 137 km orari sulla Nettunense. Ci sono dei questionari da somministrare alle scuole, alle aziende e ai cittadini che li potranno compilare online per capire le abitudini sulla mobilità. La finalità è di ragionare sul piano di mobilità urbano con la possibilità di elaborare un nuovo piano del traffico, o per le aziende di istituire il car sharing. Si aggiunge il monitoraggio dell isola di calore. L isola di calore è stata fatta con una visione aerea. I colori corrispondono alle temperature. Più il colore è chiaro e più la zona è calda. Abbiamo individuato le zone con maggiore calore e quindi a maggiore impatto ambientale. Nel centro urbano sono meno impattate le zone in prossimità dei parchi o le case con giardino che hanno fatto la scelta di non pavimentare tutto. In ultimo le centraline fanno le rilevazioni meteo (temperatura, umidità, vento, intensità di pioggia, radiazione solare) e misurano l indice di disagio dato dalla temperatura e umidità. Alle di mercoledì 10 giugno l indice di disagio era medio. Nello stesso giorno e orario per l indice della qualità dell aria il dato della stazione peggiore era pessimo. L indice di qualità dell aria è composto dai dati meteo e dagli inquinanti.

15 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 pagina 15 A dicembre partirà il porta a porta al centro: come si deve comportare il cittadino IL CICLO DEI RIFIUTI DI APRILIA Dove vanno a finire i rifiuti differenziati e quanto ci si guadagna di Riccardo Toffoli Qual è il ciclo dei rifiuti? Dove vanno a finire i rifiuti della differenziata? Abbiamo cercato di percorrere il tragitto di un rifiuto e capire i vantaggi e gli svantaggi del porta a porta. Tolti i cassonetti dalle strade dove prima confluiva tutto, alle famiglie viene assegnato un kit che può essere tenuto dentro casa o fuori il giardino. Il kit è accompagnato da un libretto con un calendario. Il calendario spiega per ogni giorno della settimana cosa conferire. Le persone la sera prima o la mattina molto presto devono esporre quel determinato sacchetto che gli operatori della Progetto Ambiente passano a ritirare. Sono 5 i contenitori della differenziata: il marrone per l umido, il blu per carta cartone e tetrapak, il grigio per l indifferenziato, il verde per il vetro e una busta gialla per la plastica e metalli. Per il kit sono stati scelti materiali di plastica riciclata. Carta, cartone e vetro vanno gettati nel contenitore apposito senza busta. La busta gialla della plastica viene riciclata insieme ai rifiuti inseriti. Per l umido viene dato un sacchetto di materiale compostabile che va direttamente in impianto e fa lo stesso ciclo dei rifiuti organici. Per l indifferenziato si utilizzano le buste dei supermercati e commercianti. Il tutto è fornito gratuitamente dal comune di Aprilia. Nell indifferenziato ci va tutto ciò che non è riciclabile. Ad esempio: lamette da barba, pannolini, penne, colori a spirito, oggetti di plastica che non sono imballaggi e pertanto non possono essere riciclati, la carta forno. Per piatti e bicchieri di plastica (non per le posate) e per il polistirolo è cambiata la normativa nazionale. Da maggio 2012 vengono considerati imballaggi e quindi possono essere riciclati e inseriti nel sacco giallo. Comunque è possibile consultare il sito per capire in quali contenitori buttare il rifiuto. Tutta la raccolta viene gestita dalla Progetto Ambiente che è un azienda a totale capitale pubblico. Con l avvio del porta a porta al centro, ci sarà anche un nuovo calendario e un aumento di mezzi e uomini in servizio all azienda. L umido, insieme alle potature dell ecocentro, una volta raccolto va alla Self Garden e fino a che era in funzione, alla Kyklos. Qui viene trasformato in compost, ossia concime. La fase di lavorazione avviene senza alcuna combustione e impatto di Co2. E fondamentale quindi, non gettare nel sacchetto dell umido, altro tipo di materiali perché si andrebbe ad inquinare l organico, creando un danno al prodotto finale. Per lo smaltimento dell umido si pagano circa 100 euro a tonnellata. Con la Kyklos c era un accordo economico vantaggioso di 45 euro a tonnellata per le prime mille e 75 per le altre. Se si considera che per il trattamento dell indifferenziato alla Rida Ambiente si spendono 122 euro a tonnellata, si capisce quanto si può risparmiare con il porta a porta. Nel solo mese di maggio 2015 sono stati conferiti 256 tonnellate di umido. I rifiuti come il vetro, la carta e la plastica recuperati, vengono sottratti all impianto di trattamento con tanto risparmio per le casse comunali. Ad esempio nel mese di maggio 2015 per il vetro si sono recuperate 12 tonnellate. Il primo risparmio è verso l impianto di trattamento della Rida (circa mille e 200 euro). Plastica, metalli, vetro, carta, cartone e tetrapack, una volta raccolto, vanno alla Progetto Ambiente di via delle Valli. L azienda ha un impianto di selezione del materiale che separa il vetro dai residui di plastica, il metallo ferroso dai non ferrosi, il cartone dal misto a quello selettivo. Una volta selezionato, il materiale viene agglomerato in balle e venduto ai consorzi di filiera. Aprilia è uno dei pochi comuni che ha un proprio impianto di selezione del materiale perfettamente funzionante. I costi della separazione del materiale non vengono caricati sulle casse del Comune ma vengono recuperati dalla vendita delle balle ai consorzi. Nonostante tutto, con la vendita della differenziata, la Progetto Ambiente ha rifatto anche il piazzale che non era a norma nonché ripianato alcuni debiti e comprato del materiale. Quando il porta a porta andrà a regime anche nel centro, e quindi ci sarà un notevole incremento della vendita del materiale recuperato, i proventi andranno a finire anche nelle casse del Comune. L indifferenziato va alla Rida Ambiente, cioè all impianto di trattamento dove verrà recuperata ancora una parte residua, il resto viene asciugato e spedito all inceneritore.

16 pagina GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Le nomine sono avvenuta durante l assemblea di Firenze, 30 maggio 2015, per il triennio IL DOTTOR POMPEO PAOLO VERZILI NOMINATO PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI TELEMEDICINA (SIT) L ingegnere Silvia Orsi di Aprilia nominata nel comitato di consulenza. Il dottor Giancarmine Russo è il segretario generale di Nicola Gilardi Un pezzo di Aprilia ai vertici della telemedicina italiana e internazionale. Si tratta del dottor Pompeo Paolo Verzili, apriliano DOC, nominato Presidente del Collegio dei Revisori dei conti della Società Italiana di Telemedicina. Il 30 maggio scorso a Firenze, infatti, sono stati eletti gli organi previsti dallo statuto. Confermato il dottor Giancarmine Russo, come, Segretario generale e legale rappresentante, nato a Roma, ma con studio medico ad Aprilia da anni. Anche l ingegner Silvia Orsi, nata ad Aprilia è stata confermata nel comitato di consulenza. Il presidente onorario è il professor Sergio Bertolucci, direttore del Cern di Ginevra e tra i fisici italiani più riconosciuti in ambito internazionale. Il vicepresidente è Francesco Gabbrielli, mentre il segretario generale legale rappresentante è proprio Giancarmine Russo.. I consiglieri sono: Michelangelo Bartolo, Antonio Bray, Gianni Donigaglia, Dominga Salerno, Simonetta Scalvini e Ing. Silvia Orsi Giorgio Vezzani. Come già detto il Presidente del collegio dei Revisori è Paolo Verzili, apriliano di nascita ed ex sindaco della città che regolerà i lavori che saranno svolti dai consiglieri: Giulio Rigon, Giulio Titta e Paolo Venturini. Il collegio dei Probiviri ha come presidente Salvatore Amato, mentre i componenti Il dottor Paolo Verzili Il dottor Giancarmine Russo e il dottor Paolo Verzili saranno: Guerino Carnevale, Nicolò Di Giovanni e Lidia Tondi. Il Centro Studi Nazionale avrà come presidente Antonio Vittorino Gaddi, mentre il comitato di Consulenza è presieduto da Velio Macellari e il dottor Angelo Rossi Mori è stato eletto vice presidente. Il ruolo di segretario, invece, è svolto dalla dottoressa Ornella Fouillouze. I componenti sono: Palmira Bernocchi, Alessia Bramanti, Susanna Ciampalini, Mario Dal Co, Graziano De Petris, Massimo Galletto, Michele Martoni, Silvia Orsi, Filomena Polito, Chiara Rabbito, Giovanni Rinaldi, Francesco Vellucci. In questa occasione è stata presentata la prima sezione regionale, costituita in Calabria il 23 maggio scorso. Nei prossimi mesi verranno costituite le relative sezioni regionali in Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Piemonte e Veneto. A seguito di questa nomina abbiamo intervistato il neo presidente del collegio dei Revisori dei conti, Paolo Verzili, che insieme a Silvia Orsi rappresenta la città di Aprilia. Verzili ha fatto un breve resoconto dell evento: «Sono state tre giornate molto interessanti, perché hanno portato all attenzione nazionale e internazionale della società apriliana di telemedicina. All unanimità sono stati eletti gli organi previsti dallo statuto. La cosa fondamentale è che sono state istituite le sezioni regionali. La SIT si espanderà a macchia d olio. Queste saranno la punta di diamante nelle varie regioni». Un elezione che è stata preceduta da una richiesta di disponibilità precedente e che il medico apriliano ha accolto con soddisfazione: «Mi era stata chiesta la disponibilità ad assumere questo delicato incarico, che ho accettato volentieri e credo di poter dare un contributo notevole all associazione e soprattutto ho accettato con orgoglio perché sono di Aprilia e perché la provincia di Latina è rappresentata per la prima volta a livello nazionale e internazionale». Alle spalle del dottor Verzili c è un passato politico che lo ha portato ad essere sindaco dopo l improvvisa scomparsa dell allora primo cittadino Luigi Meddi. «Sono stato sindaco facente funzione da Aprile 2004 al 4 Aprile 2005, oltre alla carica di Vice Sindaco ho ricoperto la carica di assessore ai Lavori Pubblici - ha detto Verzili -. So come si amministra un bilancio, anche corposo come quello di Aprilia che ha dei numeri intorno ai 120 milioni di euro». Proprio ad Aprilia Verzili svolge la sua attività principale: «Sono direttore sanitario del poliambulatorio Sanatrix di Aprilia che si occupa in prevalenza medicina del lavoro e igiene industriale». Oltre a questo, l ex sindaco svolge l attività di medico legale e perito penale del Tribunale di Latina. Il futuro della medicina sarà proprio la telemedicina, dove la medicina tradizionale incontra lo sviluppo tecnologico: «La SIT comprende tutte le branche della medicina, come la chirurgia robotica, poco praticata in Italia - ha detto Verzili -. La telemedicina è il futuro della medicina. La tecnologia in campo medico porterà enormi passi avanti. Ci sarà anche un risparmio sul Sistema Sanitario Nazionale, con l informatizzazione dei dati attraverso la carta d identità digitale. Foto di Gianfranco Compagno

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18 pagina 18 ROGER WATERS THE WALL SARÀ PROIETTATO IN CONTEMPORANEA MONDIALE IL 29 SETTEMBRE NEL FIM ROGER POTREBBE AVERE INCLUSO LE IMMAGINI DI APRILIA. LO VEDREMO AL TEATRO EUROPA? di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it Dopo la presentazione al Toronto International Film Festival (TIFF) il 6 settembre 2014 il film- documentario Roger Waters: The Wall sarà proiettato in contemporanea mondiale nelle sale cinematografiche di tutto il mondo alle ore 20 del 29 settembre, giornata ad Aprilia tradizionalmente dedicata ai festeggiamenti del Santo Patrono San Michele Arcangelo. Una bella casualità che ci riempie di orgoglio, ipotizzando una particolare simpatia nei confronti di Aprilia, così come sembrano (ad oggi) essere privilegiati i fans italiani che potranno vedere eccezionalmente il film nei cinema anche nelle giornate successive del 30 settembre e del 1 ottobre. Il film ideato da Roger Waters in collaborazione con il regista Sean Evans comprende il meglio del grandioso spettacolo musicale che portò in un tour mondiale tra il 2010 e il 2013, ma vuole essere un ulteriore messaggio dell ex Pink Floyd contro l orrore della guerra in ogni tempo. Secondo quanto uscito sulla stampa mondiale alla presentazione del film ed in alcune recensioni, nel film sarebbero presenti le immagini di Roger nel suo personale viaggio della memoria in Francia sulla tomba del nonno morto in guerra nel 1916 durante il primo conflitto mondiale e in Italia nei luoghi legati alla morte del padre, il Sottotenente dei Fucilieri Britannici Eric Fletcher Waters. Potrebbero scorrere le immagini di Roger in visita nel marzo 2013 al Cassino Memorial del Cimitero Militare del Commonwealth a Cassino, le cui lapidi riportano i nomi degli oltre soldati dispersi nella campagna d Italia, tra cui quello del padre. Noi naturalmente confidiamo sulla sensibilità di Roger sperando abbia incluso nel filmato alcune immagini di Aprilia relative alle cerimonie di inaugurazione dei memoriali ai caduti dispersi del 1944 avvenute il 17 e il 18 febbraio 2014 via dei Pontoni e presso l Istituto C. e N. Rosselli, cerimonie cui aveva presenziato con evidente commozione. I monumenti sono stati realizzati dalla Città di Aprilia su proposta del veterano britannico Harry Shindler, rappresentante in Italia della Italy Star Association e della scrivente Elisa Bonacini presidente dell Associazione Un ricordo per la pace attraverso lettera protocollata al Comune di Aprilia il 21 novembre 2013 che accettò la proposta, come si evince dalla delibera di giunta comunale n. 8 del 14 gennaio Le ricerche di Shindler sul caso Waters (che da tanti anni svolge una lodevole attività per dare notizie al familiari dei militari alleati dispersi in Italia) erano iniziate nell aprile 2012 dopo il mio contatto con J.D., il manager di Waters a New York. Era stata una segnalazione arrivata alla redazione del nostro Giornale del Lazio a smuovere Le Acque, precisamente una telefonata al direttore Bruno Iorillo di una signora di Anzio R.C. che sosteneva di conoscere il luogo di sepoltura del papà di Roger Waters. Iorillo mi invitò ad intervistare la signora, cosa che feci nei giorni seguenti; ne parlai subito con il veterano britannico che avevo conosciuto solo da qualche mese, ma sulla base della sua esperienza sentenziò che l ipotesi della signora non aveva alcun fondamento. Harry, le cui conoscenze musicali si erano fermate al Beatles, non conosceva affatto i Pink Floyd e di conseguenza neppure Roger Waters, ma rimase molto colpito nell apprendere quanto il cantante avesse sofferto della perdita del padre riportando il suo tormento interiore e la conseguente condanna della guerra nei suoi straordinari pezzi musicali. Harry avrebbe potuto avere ulteriori informazioni sulla morte di Eric Fletcher Waters, ma conoscendo la correttezza del veterano, ero certa che non avrebbe mai avviato alcun tipo di ricerca senza il consenso dei familiari. Cercai allora un contatto con il cantante attraverso un twitt ed una sul forum di Roger Waters il 20 aprile La risposta incredibilmente arrivò presto, poche ore dopo, attraverso una del manager di Roger a New York. Risposi con eccitazione alla invitandolo a telefonare a Shindler. Il resto è noto: attraverso le documentazioni degli archivi militari britannici pervenute nell ottobre 2013 a Shindler e la sovrapposizione con le mappe territoriali odierne inviate da Aprilia relative ai luoghi dei combattimenti è stato possibile identificare il punto preciso dove trovò la morte Eric Fletcher Waters il 18 febbraio 1944 (nei pressi di Via dei Pontoni, fosso della Moletta) in territorio apriliano. Dopo questi antefatti che legano per sempre il mito dei Pink Floyd ad Aprilia, è grande l attesa soprattutto nei fans floydiani 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Roger Waters con Elisa Bonacini e Harry Shindler il 17 febbraio ai Pontoni locali per la ormai prossima proiezione del video nel quale, almeno in qualche fotogramma, si potrebbe vedere valorizzata storicamente la nostra Città e rivivere coralmente le fantastiche emozioni di quei giorni di febbraio dello scorso anno. Grande soddisfazione, se ciò troverà conferma, per Harry Shindler, per me, per il Giornale del Lazio e per tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione dell evento Waters ad Aprilia. Sarebbe bello poi ottenere da Waters (magari!) attraverso il convincimento del caro amico Harry Shindler (che proprio in questi giorni si è incontrato a Londra con Roger) la possibilità di proiettare il filmato (magari gratuitamente!) ad Aprilia in piazza Roma, in occasione dei festeggiamenti del S. Michele oppure presso il teatro Europa gestito dal nostro Bruno Iorillo, editore e direttore del Giornale del Lazio. Si auspica un piccolo gesto di riconoscenza da parte di Roger verso la nostra Città, che tanto gli si è affezionata e nella quale ci si impegna per mantenere vivo anche nelle giovani generazioni il ricordo del padre e di tutti i caduti nei tragici combattimenti del FANS DI ROGER WATERS : PRESTO GLI AGGIORNA- MENTI!!!

19 18 GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 pagina 19 Il Pd è molto critico sulla scelta operata dal Comune di Aprilia NO AD UN ATO NOSTRANO DEI RIFIUTI L ipotesi non è prevista dalla normativa e non evita la possibilità di far confluire negli impianti apriliani i rifiuti di altri di Alessandro Mammucari * Difficile credere sulla fattibilità di un sub ambito per la gestione dei rifiuti così come ipotizzato nei giorni scorsi dall amministrazione comunale, soprattutto in considerazione delle novità legislative intervenute a partire dal 2013 in materia di gestione dei rifiuti. Il Testo Unico Ambientale stabilisce ai sensi dell articolo Alessandro Mammucari 200 che la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali delimitati dal piano regionale di gestione dei rifiuti. A seguito dell abrogazione del comma 1 dell articolo 203 del Testo Unico Ambientale la materia è stata regolata dal vigente art. 3-bis, c.1 (Ambiti territoriali e criteri di organizzazione dello svolgimento dei servizi pubblici locali) del DL 138 / 2011, introdotto dall art.25, D.L. l/2012, convertito in Legge 27 / 2012, che ha previsto che a tutela della concorrenza e dell ambiente, le Regioni organizzino lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l efficienza del servizio, entro il termine del 30 giugno 2012 (prorogato al 31 dicembre 2014). In particolare, per ciò che qui interessa la dimensione degli ambiti o bacini territoriali ottimali deve essere non inferiore almeno a quella del territorio provinciale. La norma fa salva l organizzazione di servizi pubblici locali in ambiti o bacini territoriali ottimali già previsti in attuazione di specifiche direttive europee, delle discipline di settore vigenti o, infine, delle disposizioni regionali che abbiano già avviato la costituzione di ambiti o bacini territoriali in coerenza con le previsioni indicate nel presente comma. Chiare le indicazioni in merito alle dimensioni ottimale degli ambiti che da più parti viene individuata a livello regionale quale assetto territoriale necessario per ottimizzare l intero ciclo dei rifiuti urbani ed altrettanto chiare le intenzioni del Governo di esercitare i poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni che non hanno definito gli ambiti territoriali come avverrà a breve per la questione del servizio idrico. Il Partito Democratico di Aprilia, pertanto esprime forti perplessità del buon esito dell operazione avviata dal Comune di Aprilia insieme ad altri comuni limitrofi. Fondamentale, sarà capire quale ruolo rivestirà il nord pontino nel più ampio riferimento Regionale e quale specializzazione assumerà all interno dell intero ciclo di gestione dei rifiuti tenendo sempre bene a mente il principio di prossimità noto a tutti e caratterizzante l intero settore che impone nel caso in cui non ci sia la possibilità di gestire i rifiuti all interno di un ATO, a causa della non completa dotazione impiantistica, la possibilità di utilizzare gli impianti presenti negli ATO più vicini, al fine di ridurre i movimenti dei rifiuti stessi secondo il principio di prossimità sancito dallo stesso D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Per concludere sarebbe un bene per tutto il territorio apriliano evitare di divenire il luogo dove insistono i più importanti impianti di trattamento dei rifiuti dove far confluire da più parti della Regione i rifiuti da trattare, rischio questo che non può essere scongiurato neppure con l irrealistica costituzione di un sub-ambito locale proprio in virtù di quel noto principio di prossimità * Segretario Unione Comunale del Partito Democratico di Aprilia

20 pagina GIUGNO - 9 LUGLIO 2015 Lo ha presentato alla stampa Il Presidente di Unindustria Latina, Fabio Miraglia mercoledì 10 giugno IL CLUSTER DELLA SALUTE E PHARMA FOOD ANALISI E PROSPETTIVE Due importanti progetti per il rilancio dell economia della provincia L iniziativa per mettere in rete tessuto imprenditoriale, sanità e ricerca di Veronica Alessandrini Ha preso ufficialmente il via il Cluster della Salute e Pharma Food, iniziativa lanciata da Unindustria per mettere in rete università, enti di ricerca, strutture ospedaliere, imprese del settore farmaceutico/biomedico ed agroalimentare, per supportarne lo sviluppo economico. Al progetto, che è stato presentato mercoledì 10 giugno presso la sede di Unindustria a Latina, hanno già aderito l Asl di Viterbo, quella di Frosinone e quella di Latina assieme all Università della Tuscia e La Sapienza. L iniziativa è stata presentata dal presidente di Unindustria Latina Fabio Miraglia, al suo fianco c erano Pierpaolo Pontecorvo, vicepresidente Unindustria Latina e responsabile della sede di Aprilia, Vespasiano di Spirito segretario del tavolo Pharma Food, Gennaro Cerino direttore di Unindustria Latina e da Sara Pisano della segreteria tecnica. «I cluster ha spiegato Miraglia- sono unioni di più soggetti, in particolare enti pubblici, università ed imprenditori. Siamo fieri, oggi, di poter presentare il Cluster Salute Lazio, perché è la prima volta che un iniziativa di questo tipo nasce direttamente dal tessuto imprenditoriale». Qual è lo scopo di questo cluster? «Stiamo cercando di cambiare la visione della salute nella nostra Regione ha illustrato il Presidente di Unindustria Latina - Generalmente, infatti, nel Lazio la salute è vista solo come un settore da tagliare, quando invece è uno dei settori più importante, perché crea benessere ed innovazione. Vogliamo tentare di abbattere i muri tra pubblico e privato, integrando anche università ed imprese, per avere una visione di filiera per quello che è il settore della salute». Un settore, quello farmaceutico, per cui l Italia svetta nell export ed è seconda, in Europa, solo alla Germania, con la provincia di Latina che risulta la prima a livello nazionale per valore delle esportazioni. Il Lazio è la seconda regione farmaceutica per numero di addetti e prima per vendite all estero, a testimonianza di una forte vocazione produttiva del territorio. Senza contare che, quello farmaceutico, è tra i settori con il maggior numero di imprese che investono in R&S. «Il primo progetto su cui ci siamo messi al lavoro nell ambito di questo clusterha asserito Miraglia- è Pharma Food, ossia un tentativo di connubio tra settore farmaceutico e quello agroindustriale, per cercare di creare start up di prodotto». Più nel particolare, sfruttando la vocazione agroindustriale del sistema produttivo pontino e quella chimico-farmaceutica del Lazio meridionale in generale, si vuole andare ad innescare una sinergia finalizzata alla costituzione di un comparto trasversale: la nutraceutica, ovvero l impiego di risorse naturali a fini curativi. Il cluster creato da Unindustria, mettendo in rete imprese, università, ospedali e via dicendo vuole facilitare la loro partecipazione a progetti per l ottenimento di fondi regionali, nazionali ed europei, ambiti in cui il motto l unione fa a forza sembra rivelarsi molto spesso esatto. «Nel nostro cluster Aprilia gioca un ruolo molto importante nel nostro progetto, perché fa da connettore tra il sud di Roma e il territorio pontino» ha spiegato Miraglia. Pontecorvi ha puntualizzato che lo scopo del cluster è anche di sensibilizzare le istituzioni: «Molto spesso sono stati fatti bandi e realizzate iniziative che però si sono rivelate disallineate rispetto alle reali necessità del territorio, così da lasciare i fondi inutilizzati. Noi vogliamo portare agli occhi dei decisori pubblici quali sono i fabbisogni delle aziende del territorio, differenziate a seconda dei vari comparti in cui operano, ma unite dal tema della salute». «Già abbiamo in piedi progetti che da qui a breve potranno concretizzarsi in start up. Speriamo che questo progetto possa arricchire il nostro territorio» questo l auspicio di Cirino, espresso durante la conclusione dell evento di presentazione. Foto di Gianfranco Compagno Protocollo d intesa Unindustria - Equitalia sud. Al via lo sportello telematico per le aziende del Lazio. Informazioni e assistenza diretta più semplice e veloce Più facile e veloce per le imprese laziali avere informazioni e assistenza su cartelle, rate e procedure di Equitalia. Il Presidente di Unindustria Maurizio Stirpe e il Direttore Generale di Equitalia Sud Andrea Parma hanno rinnovato questa mattina, presso la sede romana di Unindustria, il Protocollo d Intesa per supportare le aziende del Lazio associate a Unindustria, negli adempimenti e nelle materie oggetto della riscossione, in particolare su tasse e contributi previdenziali. La firma del Protocollo d Intesa, che rinnova l accordo già vigente, prevede una collaborazione ancora più proficua ed efficace tra le parti per garantire alle imprese associate assistenza e rappresentanza. In particolare è stato attivato un apposito sportello telematico dedicato a Unindustria per la risoluzione di problematiche burocratiche e per semplificare, rendere meno onerosi e più veloci i procedimenti amministrativi nell ambito di quanto consentito dalla vigente legislazione. Il personale Unindustria abilitato potrà, in rappresentanza delle imprese, chiedere informazioni, prendere appuntamenti per le situazioni più complesse e delicate, presentare istanze di rateazione o di sospensione della riscossione, ed eseguire ogni altra operazione richiesta dalle aziende. «Ringrazio Equitalia Sud ed il suo Direttore Generale Andrea Parma dichiara il Presidente di Unindustria Maurizio Stirpe per la sensibilità e l attenzione che questa importante istituzione ha riservato nei confronti di Unindustria e Sede Equitalia Sud Latina delle sue imprese associate. Il Protocollo firmato oggi renderà sicuramente più agevole e semplice la vita ai nostri imprenditori, esaudendo una delle loro richieste più frequenti, ossia quella di velocizzare gli adempimenti in materia di riscossione, velocità necessaria oggi per accedere a bandi e finanziamenti, per avere pagamenti della P.A., per sbloccare procedimenti esecutivi, e altro. Inoltre, attraverso le attività dello sportello telematico dedicato, le nostre imprese, con l aiuto di personale qualificato, riceveranno rapidamente soluzioni su questioni operative complesse». «Con la firma del protocollo abbiamo voluto rafforzare il dialogo con l imprenditoria laziale al fine di migliorare il rapporto con i contribuenti nell ottica della massima trasparenza e della semplificazione - dice Andrea Parma, direttore generale di Equitalia Sud - Con la convenzione sarà più veloce avere informazioni su rate, cartelle e procedure di Equitalia nonché sulle norme che disciplinano le attività di riscossione e sulle tutele a favore dei contribuenti e delle imprese previste dalla legge, quali la sospensione della riscossione, la rateazione o la compensazione dei crediti con la Pubblica Amministrazione. Sono inoltre diverse le iniziative attivate grazie all accordo quali, ad esempio, la realizzazione di incontri formativi incentrati su aree tematiche legate all attività svolta da Equitalia. Una collaborazione quella tra Equitalia Sud e Unindustria Lazio utile ad affrontare con tempestività anche i casi più complessi». Roma, 11 giugno 2015

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