FEASR SVILUPPO RURALE dott. agr. Filippo Sbuelz Venerdì Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37

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1 FEASR SVILUPPO RURALE dott. agr. Filippo Sbuelz Venerdì Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37

2 1) DOTAZIONE FINANZIARIA UE 95,3 MILIARDI EURO Italia 10,4 MILIARDI EURO + cofinanziamento -> 20,85 MILIARDI DI EURO QUOTA GESTITA A LIVELLO NAZIONALE 2,24 MILIARDI = DISPONIBILITA NETTA PER LE REGIONI 18,61 MILIARDI (17,64 NEL ,5%) DI CUI PER FVG 296 MILIONI (260 MILIONI NEL %) 2

3 2) OBIETTIVI GENERALI (ART. 4 Reg Ce 1305/2013 stimolare la competitività del settore agricolo; garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima; realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunitàrurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.

4 3) PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO RURALE (ART. 5 Reg Ce 1305/2013) 1) promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: stimolare l'innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali; rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali; incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale;

5 3) PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO RURALE (ART. 5 Reg Ce 1305/2013) continua - 2) potenziare in tutte le regioni la redditivitàdelle aziende agricole e la competitivitàdell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l'ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l'orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività; favorire l'ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale;

6 3) PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO RURALE (ART. 5 Reg Ce 1305/2013) continua - 3) promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali;

7 3) PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO RURALE (ART. 5 Reg Ce 1305/2013) continua - 4) preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'europa; migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi; prevenzione dell'erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi;

8 3) PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO RURALE (ART. 5 Reg Ce 1305/2013) continua - 5) incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: rendere piùefficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia; ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall'agricoltura; promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale;

9 3) PRIORITA DELL UNIONE IN MATERIA DI SVILUPPO RURALE (ART. 5 Reg Ce 1305/2013) continua - 6) adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertàe lo sviluppo economico nelle zone rurali, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonchédell'occupazione; stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualitàdelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali.

10 4) PSR STRUMENTO DI ATTUAZIONE DEL FEASR a) ANALISI FABBISOGNI INDIVIDUAZIONE STRUMENTI (MISURE) NEL LIMITE DELLE CONDIZIONI POSTE DA REGOLAMENTO COMUNITARIO b) APPROCCIO GENERALE DEL PSR -CONFRONTO PROGRAMMAZIONE /

11 4) PSR STRUMENTO DI ATTUAZIONE DEL FEASR - continua - PROGRAMMAZIONE APPROCCIO INDIVIDUALE PIF e AC LEADER : esclusivamente aree C e D nonchéarea omogenea del Carso costituzione dei GAL, individuazione delle SSL e programmazione degli interventi PIT : tutto il territorio regionale richiesta di accesso a piùmisure del PSR, presentata da un insieme di soggetti pubblici e privati, operanti in un ambito territoriale subregionale, che perseguono obiettivi coordinati di interesse economico, sociale ed ambientale, attraverso l integrazione territoriale dei singoli interventi

12 4) PSR STRUMENTO DI ATTUAZIONE DEL FEASR - continua - PROGRAMMAZIONE I. APPROCCIO INDIVIDUALE E PACCHETTO GIOVANI II. PIF III. LEADER: Comuni inclusi nei territori montani della Regione FVG L.R. n. 33/2002 e compresi nelle aree rurali C e D, nonchéla zona omogena montana del Carso IV. STRATEGIE DI COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE (ex PIT) solo per le aree escluse dal LEADER

13 4) PSR STRUMENTO DI ATTUAZIONE DEL FEASR - continua - IV. STRATEGIE DI COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE - TEMATISMI a) promozione del turismo rurale slow, tramite creazione o miglioramento di prodotti turistici locali integrati, miglioramento del sistema dell accoglienza, creazione di reti di operatori e di strutture; b) valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, archeologiche e paesaggistiche, tramite interventi di conservazione, manutenzione, recupero e riqualificazione finalizzati ad un utilizzo e una fruizione delle stesse in maniera sostenibile e responsabile, iniziative di sensibilizzazione, promozione e marketing territoriale;

14 4) PSR STRUMENTO DI ATTUAZIONE DEL FEASR - continua - IV. STRATEGIE DI COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE - TEMATISMI c) valorizzazione delle tipicità e vocazioni produttive dei territori, tramite creazione, potenziamento e sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali, nonché realizzazione di iniziative promozionali svolte in ambito locale; d) integrazione socio-economica del territorio e inclusione sociale, mediante la promozione della multifunzionalità delle aziende agricole, lo start up di attività nell ambito dell agricoltura sociale, l animazione e l attivazione di servizi di base, la promozione e implementazione di servizi sociali da parte di aziende agricole in convenzione con enti pubblici, la didattica e l educazione ambientale

15 4) PSR STRUMENTO DI ATTUAZIONE DEL FEASR - continua - V. PROGETTI COLLETTIVI AGROCLIMATICO AMBIENTALI VI. PROGETTI DI SPERIMENTAZIONE E/O INNOVAZIONE

16 Grazie per l attenzione FEASR SVILUPPO RURALE dott. agr. Filippo Sbuelz (filippo@studiosbuelz.it) Venerdì Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37

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