Verso la nuova PAC per lo sviluppo rurale in Toscana

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Gastone Rossi
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Verso la nuova PAC 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Toscana Roberto Pagni Regione Toscana Dirigente Settore Politiche

1 Verso la nuova PAC per lo sviluppo rurale in Toscana Roberto Pagni Regione Toscana Dirigente Settore Politiche Comunitarie e Regionali per la competitività Convegno Il sistema agroalimentare locale e la PAC Siena, 28 giugno /07/2013 1

Comunitarie e Regionali per la competitività Convegno Il sistema

2 Argomenti - L esperienza dei PIF 2012 riserva filiera corta - Le priorità dell Unione sullo sviluppo rurale - I possibili 5 obiettivi a livello regionale - Fabbisogni e azioni sulla filiera corta 02/07/2013 2

3 Filiera corta nei PIF 2012 (6 milioni riserva) Complessità definizione. I Progetti dovevano comprendere obbligatoriamente la fase di commercializzazione con ruolo diretto di soggetti che: - Associano prevalentemente imprese agricole o loro aggregazioni - Svolgono attività di vendita diretta di prodotti agricoli fuori dalla disciplina ordinaria del commercio - Possono svolgere attività di vendita di prodotti agricoli ad imprese agrituristiche e/o della ristorazione per favorire i circuiti locali Il 51% del valore totale annuo commercializzato nei punti vendita oggetto di investimento deve essere ottenuto dalla produzione e/o trasformazione di prodotti delle imprese associate (anche se non direttamente trasformati da queste ultime). Obbligatoria attivazione mis.123a, inoltre almeno il 25% degli investimenti previsti nel PIF deve essere relativo a punti vendita e piattaforme logistiche. 4 progetti finanziati (investimenti 12,2 milioni ; contributi 5,5 milioni, 64 partecipanti diretti e 258 indiretti). Esempi: creazione di nuove forme di aggregazione (es. Reti di Imprese); realizzazione di piattaforme logistiche per l aggregazione dell offerta e per la razionalizzazione delle operazioni di distribuzione; sviluppo di soluzioni innovative per promuovere le filiere locali e la vendita diretta; 02/07/

attività di vendita diretta di prodotti agricoli fuori dalla disciplina ordinaria del commercio - Possono svolgere attività di vendita di prodotti agricoli ad imprese agrituristiche e/o della

4 Lo sviluppo rurale in un nuovo quadro Strategia Europa 2020 Quadro Strategico Comune include FEASR, FESR, FSE, Fondo di coesione e FEAMP; riflette la strategia UE2020 attraverso obbiettivi tematici comuni, perseguiti con azioni-chiave per ciascun fondo Position Paper dei servizi della CE documento tecnico sulle aspettative della CE dai vari SM Accordo di partenariato documento nazionale che inquadra l utilizzo dei fondi nel perseguimento degli obbiettivi UE2020 Politica di sviluppo rurale: FEASR Altri fondi (FESR, FSE, FC e FEAMP) 02/07/

servizi della CE documento tecnico sulle aspettative della CE dai vari SM Accordo di partenariato documento nazionale che inquadra l

5 Lo sviluppo rurale in un nuovo quadro 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Priorità 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi correlati all'agricoltura e alle foreste 2. Migliorare la redditività e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere l innovazione tecnologica 5. Incoraggiare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 3. Promuovere l organizzazione della filiera agroalimentare, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo 6. Promuovere l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali Innovazione, Ambiente e Cambiamenti Climatici come obbiettivi trasversali 02/07/

Migliorare la redditività e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere l innovazione tecnologica 5.

6 1. Trasferimento di conoscenze ed innovazione (a) stimolare l'innovazione, la cooperazione lo sviluppo delle conoscenze di base nelle zone rurali; (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro; (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale; 2. Redditività e Competitività di tutti i tipi di agricoltura 3. Organizzazione della filiera e gestione dei rischi (a) Migliorare la performance economica delle aziende agricole e facilitare la ristrutturazione e l ammodernamento, in particolare per incrementare l orientamento e la partecipazione al mercato, come pure la diversificazione dell'attività agricola; (b) favorire l entrata di agricoltori adeguatamente preparati ed in particolare il ricambio generazionale; (a) migliore la competitività dei produttori primari tramite una loro migliore integrazione nella filiera agroalimentare, attraverso i regimi di qualità, aggiungendo valore ai prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali e nelle filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; (b) sostegno alla gestione e alla prevenzione dei rischi aziendali; 02/07/2013 6

forestale; 2. Redditività e Competitività di tutti i tipi di agricoltura 3.

7 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi 5. Uso efficiente delle risorse - economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 6. Inclusione sociale, riduzione povertà e sviluppo economico nelle zone rurali (a) salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, incluso nelle zone Natura 2000, le aree con vincoli naturali e di altro tipo, le zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico; (b) migliore gestione delle risorse idriche, inclusa la gestione dei fertilizzanti e pesticidi (c) Prevenzione dell erosione del suolo e migliore gestione del suolo; (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia; (d) ridurre le emissioni di green house gas dell'agricoltura; (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale; (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione; (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; (c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali. 7 02/07/2013 7

naturali e di altro tipo, le zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico; (b) migliore gestione delle risorse idriche, inclusa la gestione dei fertilizzanti e pesticidi

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