Corso di formazione A cura di Antonio GULMINI Tecnico della Prevenzione dell ULSS 18 di Rovigo

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1 La tutela della salute dei lavoratori nel modello di Prevenzione del D.Lgs 81/08 Corso di formazione A cura di Antonio GULMINI Tecnico della Prevenzione dell ULSS 18 di Rovigo

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3 Il decreto legislativo 09/04/2008 n 81 Il testo unico attua l armonizzazione delle leggi europee sulla sicurezza con quelle italiane emanate in precedenza in ambito di igiene e sicurezza sul lavoro Comprende : la normativa sociale degli anni 50 la normativa di derivazione europea degli anni 90 3

4 Le figure principali della prevenzione 4

5 Le Figure della Prevenzione 5

6 LE FIGURE DEL SISTEMA DI PREVENZIONE AZIENDALE Il Datore di Lavoro RSPP Il Medico Competente RLS VERIFICANO L EFFICACIA DEGLI INTERVENTI INDIVIDUANO IL RISCHIO VALUTANO IL RISCHIO ATTUANO GLI INTERVENTI TECNICI (Ambiente. Macchine- Impianti) FORNITURA DPI FORMAZIONE E INFORMAZIONE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO FINO AL TECNICAMENTE FATTIBILE PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DECIDONO GLI INTERVENTI DA REALIZZARE IMMEDIATAMENTE PROGRAMMABILI 6

7 IL DATORE DI LAVORO Chi è è il titolare del rapporto di lavoro è il responsabile dell unità operativa in possesso di potere decisionale di spesa. firma il documento di valutazione, con delega scritta in caso non coincida con il titolare della Impresa. Cosa fa Garantisce la salute e sicurezza dei propri dipendenti, di coloro che a qualsiasi titolo entrano in azienda la sicurezza degli impianti è sanzionato penalmente Cosa fa designa il responsabile dei S.P.P. (previa consultazione del RLS) designa gli addetti al servizio di P.P.(previa consultazione del RLS) nomina il medico competente è responsabile della valutazione dei rischi

8 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Nomina il medico competente nei casi previsti Designa e forma i lavoratori, per i compiti relativi alla prevenzione incendi evacuazione rapida e di primo soccorso Affida i compiti ai lavoratori tenendo conto delle loro capacità Individua le adeguate misure di prevenzione e protezione Indica ai lavoratori l opportunità di eleggere l RLS o RLST Individua le mansioni ad alto rischio Mette a disposizione dei lavoratori i DPI Informa, forma ed addestra i lavoratori sui rischi specifici della mansione 8

9 IL PREPOSTO Chi è è un lavoratore a cui spetta il compito di dirigere e sorvegliare altri lavoratori Cosa fa controlla che si usino i mezzi ed i macchinari secondo le norme; controlla, coordina e sorveglia il lavoro di altri; Il suo ruolo è importante nella gestione della sicurezza e della prevenzione in quanto è a diretto contatto con i lavoratori. Si accerta che i lavoratori siano a conoscenza delle procedure e del corretto uso delle Macchine e dei D.P.I. può proporre e suggerire miglioramenti Dei livelli di sicurezza è sanzionato penalmente

10 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) E una persona designata dal datore di lavoro (o il datore di lavoro stesso) in possesso di capacità e requisiti professionali stabiliti dalla legge per occuparsi della sicurezza in azienda. L RSPP può essere esterno o interno all azienda Risponde al datore di lavoro, collabora nella valutazione dei rischi, nella stesura dei documenti aziendali, individua le misure di prevenzione adeguate ai rischi, elabora le procedure di sicurezza, predispone il piano formativo aziendale 10

11 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il datore di lavoro può svolgere direttamente il compiti di RSPP: Aziende artigiane ed industriali fino a 30 addetti; Aziende agricole e zootecniche fino a 10 dipendenti; Aziende della pesca fino a 20 addetti; Altre aziende fino a 200 dipendenti.

12 Il lavoratore Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge una attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un Datore di Lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari... 12

13 Il lavoratore Lavoratore equiparato Socio lavoratore di cooperativa o di società anche di fatto Associato in partecipazione, ex art del Codice Civile Tirocinanti Allievi di scuole tecniche e università Volontari dei VVF e protezione civile Lavoratore ex D.L.gs 468/97 13

14 Il lavoratore secondo il D.Lgs 81/08 Il lavoratore è oggetto e soggetto di tutela Non è più sostanziale il vincolo della subordinazione Il decreto rende la definizione più ampia ed universale Il requisito sostanziale del lavoratore è che svolga la sua attività nell ambito dell Organizzazione del Datore di lavoro, a qualsiasi titolo, anche gratuitamente 14

15 Il lavoratore: obblighi Partecipare ai programmi di formazione e addestramento organizzati dal datore di lavoro Sottoporsi ai controlli sanitari previsti Esporre apposita tessera di riconoscimento 15

16 Il lavoratore: art 20 DLgs 81/08 Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni e omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni ed ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 16

17 IL LAVORATORE Ha il dovere di prendersi cura della propria e dell altrui salute Ha il diritto di eleggere il rappresentante dei lavoratori e delle lavoratrici per la sicurezza (RLS o RLST) Ha il diritto di avere garantita la propria salute e sicurezza

18 DOVERI DEL LAVORATORE utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza datore di lavoro, dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale

19 DOVERI DEL LAVORATORE sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di protezione partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori Tutti sanzionati penalmente non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo

20 DIRITTI DEL LAVORATORE Formazione Informazione Addestramento all assunzione al cambiamento di mansioni quando deve essere fatta? alla introduzione di nuovi cicli produttivi

21 RLS deve segnalare preventivamente al Datore di lavoro le visite che intende effettuare Accede ai luoghi di lavoro Attribuzioni E consultato preventivamente e tempestivamente sulla valutazione del rischio RLS E consultato sulla designazione degli addetti ai servizi di prevenzione, antincendio, pronto soccorso,evacuazione E consultato sulla formazione dei lavoratori Riceve le informazioni dei servizi di vigilanza Riceve le informazioni e la documentazione aziendale (valutazione rischi, misure, sostanze e preparati, macchine, infortuni, malattie professionali)

22 Attribuzioni Riceve una formazione adeguata Partecipa alla riunione periodica Promuove l elaborazione, l individuazione e l attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute dei lavoratori RLS Formula osservazioni in occasione delle ispezioni delle autorità competenti Può far ricorso alle autorità competenti Fa proposte in merito alla attività di prevenzione Avverte il R.S.P.P. dell azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività

23 IL MEDICO COMPETENTE Chi è E un medico, nominato dal Datore di lavoro, che è in possesso di determinati requisiti stabiliti dalla legge. Cosa fa Collabora con il datore di lavoro e il RSPP nell esecuzione della Valutazione dei Rischi DVR per individuare le misure di prevenzione Effettua gli accertamenti sanitari Comunica al datore di lavoro e al lavoratore i giudizi di idoneità Istituisce la cartella sanitaria e di rischio Comunica nella riunione periodica gli esiti degli accertamenti Visita gli ambienti di lavoro Collabora per le attività di formazione ed informazione è sanzionato penalmente

24 Impresa familiare lavoratori autonomi Piccoli imprenditori Soci di Società Semplici agricole Utilizzare attrezzature di lavoro e DPI, rispondenti ai requisiti richiesti dal D.L.gs 81/08 Muniti di apposita tessera di riconoscimento Hanno FACOLTA per i rischi propri Beneficiare della sorveglianza sanitaria Partecipare a corsi di formazione specifica. Fatto salvo da quanto disposto da normative speciali (es gas tossici, fitosanitari, etc).

25 Valutazione dei rischi Procedimento che, partendo dall identificazione e dall analisi dei rischi specifici, legati alle varie mansioni lavorative, porta alla individuazione e attuazione, nonché alla verifica delle misure di prevenzione, finalizzate alla riduzione dei rischi Presupposto per tutte le misure di tutela Base per la programmazione degli interventi di prevenzione Fondamento per l in-formazione dei lavoratori 25

26 Valutazione dei rischi La Valutazione deve riguardare tutti i rischi: Nella scelta delle attrezzature Sostanze chimiche Luoghi di lavoro Con riguardo particolare ai : Rischi stress/lavoro correlato Lavoratrici in gravidanza Differenze di genere e di età Provenienza da altri paesi si chiede una nuova sensibilità valutativa! 26

27 Il documento di valutazione dei rischi (DVR) La redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR) è una responsabilità non delegabile del datore di lavoro. Deve essere di facile lettura, tempestivamente aggiornato, un documentostrumento di lavoro, che sia facilmente disponibile e consultabile. Deve contenere tutti gli allegati previsti, compreso il protocollo sanitario. 27

28 Il documento di valutazione dei rischi Il Documento di Valutazione dei Rischi deve contenere: Data certa (o attestata dal datore di lavoro, RSPP, RLS e MC ove previsto) Relazione e criteri adottati Individuazione, valutazione,analisi di TUTTI i rischi, eventuali misure per il calcolo della Dose giornaliera o settimanale. Indicazione delle misure di prevenzione T.O.P. e dei DPI adottati Programma delle misure da adottare nel tempo, per il miglioramento del livello di sicurezza Individuazione delle procedure per attuare la sicurezza Individuazione dei ruoli dell Organizzazione aziendale che attuano le procedure (assegnazione a soggetti con poteri e competenze adeguati) 28

29 Il documento di valutazione dei rischi Il Documento di Valutazione dei Rischi deve contenere: Indicazione del nominativo del RSPP,del RLS o RLST, del Medico competente che ha partecipato alla stesura del DVR Indicazione delle mansioni che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione ed addestramento 29

30 Il documento di valutazione dei rischi Il DVR deve essere rielaborato in occasione di : Modifiche processo produttivo Organizzazione del lavoro Evoluzione della tecnica Infortuni significativi Risultati della sorveglianza sanitaria che ne ravvisino la necessità 30

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34 Rischio Chimico Le sostanze o i preparati possono essere pericolosi per : la salute : malattia professionale per la sicurezza: infortunio Ambiente: inquinamento

35 INALAZIONE INGESTIONE CUTANEA (Pelle e Mucose) L assorbimento per via cutanea è la causa più frequente di intossicazione professionale

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37 INTOSSICAZIONE DA PRODOTTI FITOSANITARI I Prodotti Fitosanitari possono causare intossicazioni acute e croniche. L'intossicazione acuta è l'insieme degli effetti causati dall'assorbimento, da parte dell'organismo umano, di una sola determinata dose di prodotti fitosanitari e che si manifesta entro pochi minuti o ore dall'esposizione. L'entità di tale dose varia a seconda della tossicità del prodotto usato. I sintomi dell'intossicazione acuta possono essere localizzati nelle parti corporee esposte direttamente alla sostanza (ad es. gli occhi) oppure essere generalizzati.

38 Nell'intossicazione acuta vanno considerati: - la via di assorbimento; - la dose assorbita; - il grado di tossicità del prodotto utilizzato. Inoltre, a carico della pelle, possono manifestarsi arrossamento e prurito. A carico degli occhi possono manifestarsi: lacrimazione, irritazioni congiuntivali e corneali e disturbi della visione.

39 Nell'intossicazione acuta vanno considerati sintomi a carico di : - SISTEMA NERVOSO CENTRALE tremori, spasmi muscolari (fino alla paralisi), alterazioni dello stato di coscienza (fino al coma) APPARATO DIGERENTE vomito, nausea, dolori addominali e diarrea APPARATO RESPIRATORIO tosse, irritazione e difficoltà a respirare

40 L'intossicazione cronica si manifesta gradualmente e può colpire differenti organi e apparati del corpo umano. Gli effetti compaiono a distanza di tempo (anche decenni), come conseguenza dell accumulo di alcuni composti nell'organismo. L'intossicazione cronica è dovuta ad una esposizione prolungata dell'organismo a basse dosi di prodotti fitosanitari, con conseguente instaurarsi di danni progressivi ed irreversibili a carico principalmente del sistema nervoso centrale e periferico, del fegato e dei reni. Oltre agli esami di laboratorio abituali, la diagnosi di intossicazione cronica richiede anche l'esecuzione di esami di laboratorio che misurino la presenza nel sangue o nelle urine di prodotti fitosanitari e/o di loro prodotti di trasformazione. Alcuni composti a lunga persistenza nell'ambiente possono essere ritrovati anche nel latte materno.

41 Fattore di rischio per la salute

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44 ACGIH - American Conference of Governmental Industrial Hygienists TLV-TWA / media ponderata nel tempo La concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di 8 ore (su 40 ore lavorative settimanali), alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi. TLV-STEL / limite per breve tempo di esposizione La concentrazione alla quale si ritiene che i lavoratori possano essere esposti continuativamente per breve periodo di tempo, (15 ), purché il TLV-TWA giornaliero non venga superato.(4 episodi/giorno) TLV-C / Ceiling La concentrazione che non deve essere superata durante l attività lavorativa nemmeno per un brevissimo periodo di tempo. Circa 700 valori limite

45 ACGIH - American Conference of Governmental Industrial Hygienists TLV-TWA / media ponderata nel tempo TLV-STEL / limite per breve tempo di esposizione TLV-C / Ceiling

46 DL 50 È denominata DL50 la quantità di sostanza che uccide il 50% della popolazione sottoposta a esperimento La DL50 si misura in mg/kg cioè mg di prodotto per kg di peso vivo. Dà un idea di quanto è tossico il principio attivo: più è bassa la DL50, più è tossica la molecola.

47 Pericolosometro + pericolo Cancerogeni Tlv basso DL 50 basso Inalazione - pericolo Senza simboli Tlv alto DL 50 alto Ingestione

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52 COME SI CAPISCE SE UN PRODOTTO E PERICOLOSO? ETICHETTA Tutti i contenitori di sostanze pericolose devono possedere una etichetta con l indicazione del pericolo. Nell etichetta i pericoli delle sostanze chimiche sono esposti in maniera sommaria. Una descrizione più dettagliata e completa dei rischi e dei sistemi per limitarli è contenuta nella SCHEDA DI SICUREZZA che deve essere chiesta dal datore di lavoro al venditore; essa riporta tutte le informazioni sui rischi e sulla sicurezza nell uso.

53 IL REACH regolamento europeo CE 1907/2006 Il REACH è un sistema integrato di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche, che mira ad assicurare un maggiore livello di protezione della salute umana e dell'ambiente. Circa sostanze e prodotti chimici dovranno infatti essere soggetti ad un esame sulla loro pericolosità e inseriti in un database comune a tutti gli Stati membri. ECHA

54 IL CLP regolamento europeo CE 1272/2008 Nuovo Regolamento Europeo relativo a: classificazione, etichettatura imballaggio delle sostanze e delle miscele chimiche. Introduce in tutta l Unione Europea un nuovo sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche, basato sul Sistema mondiale armonizzato delle Nazioni Unite (GHS dell ONU).

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59 Cosa cercare nell etichetta Simboli di pericolo Frasi di rischio: Brevi frasi standardizzate che indicano i rischi connessi con l uso del prodotto; composte dalla lettera R (H) seguita da uno o più numeri. es.: R 40 = possibilità di effetti cancerogeni prove insufficienti Consigli di prudenza: Brevi frasi standardizzate che forniscono indicazioni sul corretto utilizzo del prodotto; composte dalla lettera S (P) seguita da uno o più numeri. es.: S 22 = Non respirare le polveri

60 Simboli di pericolo pericoli per la SALUTE (Malattia Professionale ) pericoli per la SICUREZZA (Infortunio) pericolo per l ambiente (Inquinamento)

61 Nuove Frasi di rischio Consigli di prudenza indicazioni di pericolo H consigli di prudenza P H2.. pericoli fisici P1.. carattere generale H3.. pericoli per la salute P2.. prevenzione H4.. pericoli per l ambiente P3.. reazione P4.. conservazione P5.. smaltimento esempio: H302: nocivo se ingerito

62 ESEMPIO DI VECCHIA ETICHETTA UNGUIS srl Via Dal Corno, 9 Cornuda (TV) Tel ACETONE F+ Facilmente infiammabile Xi Irritante Il nome l indirizzo, il numero telefonico del fabbricante, distributore, importatore R11 Facilmente infiammabile. R36 Irritante per gli occhi. R66 L esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. R67 L inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. S2 Conservare fuori dalla portata dei bambini. S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. S16 Conservare lontano da fiamme e scintille Non fumare. S26 In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. Etichettatura CE 125 ml I pericoli più importanti segnalati da questi simboli Frasi R I rischi particolari del prodotto Frasi S Consigli di prudenza e condotta in caso d incidente

63 ESEMPIO DI NUOVA ETICHETTA Pittogrammi di pericolo UNGUIS srl Via Dal Corno, 9 Cornuda (TV) Tel ACETONE PERICOLO H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili. H319 Provoca grave irritazione oculare. H336 Può provocare sonnolenza o vertigini. P102 Tenere fuori dalla portata dei bambini. P210 Tenere lontano da fonti di calore / scintille / fiamme libere / superfici riscaldate. Non fumare. P280 Indossare guanti / indumenti protettivi / Proteggere gli occhi / il viso. P305+P351+P338In caso di contatto con gli occhi sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P403+P233 Tenere il recipiente ben chiuso in luogo ben ventilato EUH066 L'esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle N CE Il nome l indirizzo, il numero telefonico del fabbricante, distributore, importatore Avvertenza Indica il grado di pericolo Findicazioni di pericolo H Consigli di prudenza P Uleteriori informazioni dipericolo EUH

64 SIMBOLI DI PERICOLO I vecchi e i nuovi pittogrammi di pericolo

65 Pericolo di esplosione. PERICOLI SIMBOLO VECCHIO SIMBOLO NUOVO Questi prodotti possono esplodere a contatto di una fiamma, di una scintilla, dell elettricità statica, sotto l effetto del calore, di uno choc, di uno sfregamento Pericolo d incendio Questi prodotti possono infiammarsi: a contatto di una fiamma, di una scintilla, di elettricità statica, sotto l effetto del calore, o di sfregamenti Prodotti comburenti. Questi prodotti possono provocare o aggravare un incendio, o anche provocare un esplosione se sono in presenza di prodotti infiammabili o combustibili CONFRONTO tra vecchi e nuovi simboli

66 CONFRONTO tra vecchi e nuovi simboli PERICOLI SIMBOLO VECCHIO SIMBOLO NUOVO Gas sotto pressione. Questi prodotti sono gas sotto pressione in un recipiente e possono esplodere sotto l effetto del calore. Si tratta di gas compressi, di gas liquefatti e di gas disciolti. I gas liquefatti possono, quanto tali, essere responsabili di bruciature o di lesioni legate al freddo dette criogeniche. Nuovo pericolo Classificato e indicato da nuovo pittogramma Pericolo di tossicità acuta Questi prodotti avvelenano rapidamente anche con una bassa dose. Essi possono provocare degli effetti molto vari sull organismo: nausea, vomito, mal di testa, perdita di conoscenza, o altri disturbi importanti compresa la morte. Questi prodotti possono esercitare la loro tossicità per via orale, inalatoria e cutanea.

67 CONFRONTO tra vecchi e nuovi simboli PERICOLI SIMBOLO VECCHIO SIMBOLO NUOVO Pericoli gravi per la salute Questi prodotti possono: provocare il cancro (cancerogeni) modificare il DNA delle cellule e quindi provocare dei danni sulla persona esposta o sulla sua discendenza (mutageni) avere degli effetti nefasti sulla riproduzione e sul feto (tossici per la riproduzione) modificare il funzionamento di certi organi come il fegato, il sistema nervoso, sia se si è stati esposti una sola volta o meglio a più riprese provocare degli effetti sui polmoni, e che possono essere mortali se penetrano nelle vie respiratorie (dopo essere passati per la bocca o il naso o meglio quando li si vomitano provocare allergie respiratorie (asma) Pericoli già classificati Indicati con nuovo pittogrammi

68 Pericoli per la salute. PERICOLI SIMBOLO VECCHIO SIMBOLO NUOVO Questi prodotti chimici possono: avvelenare ad una dose elevata, provocare delle allergie cutanee o causare sonnolenza o vertigini, provocare una reazione infiammatoria per gli occhi, la gola, il naso o la pelle a seguito del loro contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose Pericolo di corrosione. Questi prodotti sono corrosivi perché attaccano o distruggono i metalli e corrodono la pelle e/o gli occhi in caso di contatto o di proiezione Pericoli per l ambiente Questi prodotti provocano effetti nefasti sugli organismi dell ambiente acquatico (pesci, crostacei, ) e sullo strato dell ozono CONFRONTO tra vecchi e nuovi simboli

69 Si possono identificare i prodotti cancerogeni e mutageni Tramite l etichetta che deve contenere: Simbolo: T+ MOLTO TOSSICO Frasi di rischio: R45 o R49 o R46 fare attenzione anche a R 40=possibilità di effetti cancerogeni prove insufficienti

70 Scheda di sicurezza: a chi serve? Scheda di sicurezza Datore di lavoro Rspp Servizio Emergerza Rls Valutazione del rischio Misure di prevenzione Misure di protezione Scelta DPI Indagini ambientali Procedure di lavoro Primo soccorso Prevenzione incendi D.Lgs. 81/08 Medico Competente Lavoratori Aspp Idoneità alla mansione Conoscenza dei rischi e pericoli Comportamenti corretti

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74 Valutazione del rischio chimico RISCHI PER LA SALUTE RISCHI DA INALAZIONE E CONTATTO A LUNGO TERMINE RISCHI INCIDENTALI E INFORTUNISTICI RISCHI PER LA SICUREZZA RISCHI DI INCENDIO ED ESPLOSIONE RISCHI DA ANOMALIE DI IMPIANTI O DI PROCESSO

75 RISCONTRO DI RISCHIO basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute RISCHIO IRRILEVANTE per la salute per inalazione quando sono verificate le seguenti condizioni: L INDAGINE AMBIENTALE stabilisce che: L indice di esposizione (I=C/VLE) risulta inferiore ad 1/10 USO DI ALGORITIMI: confronto con il valore-soglia definito dall algoritmo stesso è negativo.

76 RISCONTRO DI RISCHIO basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute E ragionevole e praticabile indicare la soglia al di sotto della quale classificare il RISCHIO BASSO per la sicurezza quando sono verificate le seguenti condizioni: RISCHIO INCENDIO: BASSO quando rientra in tale definizione in base al DM RISCHIO ESPLOSIONE: BASSO quando le zone sono classificate 2 o 22 in base all All. 49 del D.Lgs. 81/08 Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive RISCHIO INFORTUNIO: BASSO in base alle liste di controllo suggerite dalla letteratura

77 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO GIUSTIFICAZIONE La Giustificazione sancisce che natura entità dei rischi Non rendono necessaria una ulteriore valutazione maggiormente dettagliata dei rischi e consentono di terminare la valutazione. Il Rischio chimico è insussistente quando: IRRILEVANTE PER LA SALUTE E BASSO PER LA SICUREZZA

78 MISURE SPECIFICHE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE (per il Rischio Significativo) IL RISCHIO va eliminato o ridotto mediante: sostituzione degli agenti con altri non pericolosi o meno pericolosi Se questo non è possibile, il rischio va ridotto, nell ordine: progettando processi lavorativi e controlli tecnici appropriati usando misure organizzative e di protezione collettiva alla fonte appropriate usando i DPI attuando la sorveglianza sanitaria 78

79 SORVEGLIANZA SANITARIA Obbligo di sottoporre il personale ad accertamenti sanitari preventivi e di controllo, da un medico, in Medicina del Lavoro, in base alla valutazione di rischio. Gli accertamenti hanno lo scopo di verificare la capacità dell individuo di lavorare anche in condizioni climatiche sfavorevoli, ed anche di escludere la presenza di eventuali patologie congenite. Gli accertamenti consistono in controlli strumentali e di laboratorio della funzionalità cardiaca, respiratoria, epatica e renale. L esposizione ai prodotti fitosanitari può provocare: intossicazione acuta, subacuta o cronica e malattie allergiche. Alcuni prodotti prodotti fitosanitari sono dotati di azione: 1. mutagena;2. cancerogena; 3. teratogena.

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81 PROTEZIONI AURICOLARI PROTEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE PROTEZIONI DEL CAPO PROTEZIONI DEGLI OCCHI PROTEZIONI DELLE MANI PROTEZIONI DEI PIEDI ATTREZZATURE ANTICADUTA D.Lgs. 81/08 D.P.I. CLASSIFICAZIONE

82 NELLA SCELTA DI UN D.P.I. OCCORRE CONSULTARE R.LS. E/O I LAVORATORI SCEGLIERE : UN D.P.I. MARCATO CE

83 PROTEZIONE DELLA CUTE E LA VIA DI ASSORBIMENTO PRINCIPALE IN RELAZIONE A: MEZZO IRRORANTE - ATOMIZZATORE - BARRA IRRORATRICE TIPO DI DISTRIBUZIONE - VOLUME: ALTO- MEDIO- BASSO- ULTRABASSO TEMPERATURA UMIDITA

84 EFFICACIA PROTETTIVA DEI DPI I DPI DEVONO AVERE UNA RESISTENZA ALLA: PENETRAZIONE PERMEAZIONE LA PROTEZIONE E PROPORZIONALE ALLO SPESSORE LO SPESSORE E INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL COMFORT

85 TUTE TYVEK TIVEK PRO-TECH C CLEENGUARD IMPRAPERM GORE TEX DEVONO AVERE: BUONA TRASPIRAZIONE BUONA RESISTENZA ALLA PENETRAZIONE

86 NEOPRENE GOMMA DI NITRILE BAYPREN GUANTI FATTORI CRITICI: 1 COMFORT 2 PERMEAZIONE 3 TEMPO DI ROTTURA ( DA 60 A 120 MINUTI) rimuovere i prodotti depositati nel più breve tempo possibile lavare spesso con acqua

87 STIVALI BUONO SPESSORE INDOSSABILI SOTTO LA TUTA - rimuovere i prodotti depositati nel più breve tempo possibile - lavare spesso con acqua

88 PROTEZIONE DELLE VIE AEREE FILTRI TIPO COLORE PROTEZIONE A MARRONE GAS VAPORI ORGANICI B GRIGIO GAS VAPORI INORGANICI E GIALLO GAS ACIDI K VERDE AMMONIACA E DERIVATI P BIANCO PARTICELLE

89 RICONOSCERE IL FILTRO DAL COLORE P Polveri derivanti dalla triturazione/ polverizzazione di materiali solidi BIANCO I dispositivi di protezione individuale Corsi di formazione AMIANTO - SPISAL - Azienda Ulss 15 Alta Padovana 89

90 Dispositivi di Protezione Individuale

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92 MASCHERA CON SEMI FACCIALE FILTRANTE CONBINATO POLVERI-AREOSOL Consigliato A2P2

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96 Grazie per l attenzione, Antonio GULMINI La tutela della salute dei lavoratori nel nuovo modello di Prevenzione del DLgs 81/08 96

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