la manutenzione della bicicletta

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1 ilaria sesana la manutenzione della bicicletta e del ciclista di città con i disegni di Niccolò Barbiero EDIZIONI EDIZIONI

2 Sommario Premessa 9 Glossario La vista 15 Dimmi chi sei, ti dirò come pedalare 15 «Uso la bici tutti i giorni» 15 «Pedalo anche nel fine settimana» 16 «Amo la velocità e il fuori strada» 16 «Non voglio fare troppa fatica» 17 «Pendolare in cerca di una svolta» 18 «Consegne su due ruote» 18 L arte del riciclo 20 La taglia 21 Accessori, non optional 22 Bambini su due ruote 25 Chic on bike: l abbigliamento del ciclista 27 Applicazioni per smartphone 28 Passione fissa 30 Il bike polo 31 Alleycat races Il tatto 34 Pulire e lubrificare 35 5

3 La cassetta per gli attrezzi 38 Il kit da viaggio 39 I campanelli d allarme 40 Piccolo manuale di pronto intervento 42 Le forature 42 Freni ballerini 44 Sostituire il cavo del freno 45 Regolare la distanza dei pattini dal cerchio 46 Regolare e sostituire i pattini 47 Sostituire la catena 48 Altri guasti 49 Furti 50 La scelta del lucchetto 51 Il danno è fatto 54 Questione di rastrelliera L olfatto 57 Aria pesante 57 Mascherina sì o no? 59 Guadagnarci in salute 60 Scoppia la passione 61 Benefici al femminile Il gusto (di muoversi) 65 I benefit della bicicletta 65 Risparmiare denaro 66 Guadagnare tempo 67 Combattere lo stress 69 Vantaggi per tutti 70 Bike sharing 71 Le bicistazioni 73 Esempi virtuosi: città amiche della bicicletta 76 Pedalare ad ampio raggio: il cicloturismo 78 6

4 La scelta della bici 79 Allenamento 80 Pianificare il viaggio 80 Bagagli 81 Ospitalità su misura 82 Bici in treno 83 Spunti di viaggio all estero 84 Lavorare in bicicletta L udito 88 Facciamoci sentire 88 Bicicletta, politica e Resistenza 90 Breve storia della Critical Mass 93 Le ciclofficine popolari 95 Bicicletta per il sociale Sesto senso 102 Qualche nozione di guida sicura: diritto di mobilità 103 Decalogo di guida sicura 105 A me gli occhi! 107 Il galateo del ciclista urbano 109 Roba da ciclisti 111 Sicurezza del ciclista 113 Arresti sicuri 115 Pedalando controsenso 115 New York, Londra e Siviglia. Yes, we can! 116 Voglia di mobilità ciclabile 119 Crescita silenziosa 120 Appendice 125 Il Codice della strada per i ciclisti 125 Muoversi nel traffico: precedenze e divieti 128 7

5 Bici e semafori 130 Bicicletta a mano 130 Il trasporto dei bambini 131 Bibliografia 133 Libri 133 Siti 135 Piccola filmografia su due ruote 137 8

6 1. La vista Dimmi chi sei, ti dirò come pedalare Chi di voi indosserebbe un abito da sera per andare al lavoro? O un paio di jeans con una t-shirt per una serata alla Scala? Prima di tutto occorre saper scegliere il vestito più adatto all occasione, solo in un secondo tempo potrete occuparvi del taglio dell abito, del colore e degli accessori da abbinare. Allo stesso modo, dovete scegliere la vostra bicicletta in base all uso che ne volete fare. Perché la bicicletta «universale», che vada bene per tutti, non esiste. Ciascuno deve scegliere il mezzo adatto alle proprie esigenze e all uso che ne vuole fare. In pratica: dimmi chi sei, ti dirò come pedalare. «Uso la bici tutti i giorni» Una mamma che accompagna i bambini all asilo, 15

7 va al lavoro e sbriga le commissioni in bicicletta; oppure un impiegato che si sposta in città tutti i giorni per andare in ufficio e deve portare con sé borsa e computer. Ciclisti che macinano ogni giorno qualche decina di chilometri e vogliono pedalare comodamente. Se questo è il vostro stile, l ideale è puntare su una bicicletta da città con un telaio robusto e ruote larghe per affrontare in sicurezza i gradini del marciapiede, pavé e rotaie del tram. La sella deve essere larga, comoda e molleggiata, mentre il manubrio deve essere alto (meglio se regolabile) in modo da consentire una posizione di guida eretta. Non possono poi mancare parafanghi, cestino e portapacchi per agganciare le borse. Se vi muovete in una zona collinare non sottovalutate l eventualità di investire in un buon cambio, vi aiuterà a dosare meglio lo sforzo. «Pedalo anche nel fine settimana» C è poi chi proprio non vuole rinunciare alla gita in campagna o alla pedalata in collina nel fine settimana, ma usa anche la bici tutti i giorni per andare in ufficio o in stazione. Il punto d incontro tra le due esigenze può essere la city-bike o bici da turismo: un po più leggera rispetto a quella «da città» ma altrettanto robusta, dotata di sella rigida o appena molleggiata e di un buon cambio che permette di affrontare le salite. «Amo la velocità e il fuori strada» C è chi ama scattare nel traffico, pedalare piegato sul manubrio per raggiungere la massima velocità, e chi non vuole preoccuparsi troppo del pavé 16

8 o del manto stradale sconnesso. Accessori ridotti al minimo e pochi bagagli: uno zainetto leggero sulle spalle o una borsa a tracolla e via. Biciclette leggere, mountain bike dagli pneumatici larghi e battistrada capienti o bici da corsa dagli pneumatici stretti e lisci (per ridurre al minimo l attrito sull asfalto) e dal sellino sottile che non intralcia la pedalata. Anche se non mancano i temerari che osano sfidare pavé e rotaie, le bici da corsa «pure» vengono utilizzate soprattutto a livello sportivo e agonistico. Ma chi cerca un buon compromesso tra velocità e comfort può orientarsi sulle cosiddette biciclette ibride: più versatili e comode nella guida rispetto alle bici da città, montano copertoni più larghi e hanno un telaio più pesante delle bici da corsa per sopportare meglio le insidie della città. «Non voglio fare troppa fatica» Quelli che «devo fare troppa strada per andare al lavoro». Oppure gli anziani, che non riescono più a reggere lo sforzo di una lunga pedalata con la vecchia Graziella. In casi come questi, la soluzione ideale è la bicicletta a pedalata assistita (detta anche bici elettrica) che, grazie a un piccolo motore alimentato da una batteria, aiuta il ciclista ma senza mai sostituirsi completamente alle sue gambe. 17

9 Per guidarla non servono assicurazione, patente né casco (che però è sempre bene indossare, vedi sotto), dal momento che la bici elettrica è programmata per non superare i 25 chilometri orari. La batteria si ricarica in poche ore, semplicemente attaccandola alla spina della corrente (come un cellulare) e ha un autonomia tra i 40 e i 60 chilometri. Nel corso del 2010 in Germania ne sono stati venduti circa 200 mila pezzi mentre in Italia siamo fermi a quota 40 mila. Ma il mercato, dicono gli esperti, potrebbe avere interessanti sviluppi nei prossimi anni. «Pendolare in cerca di una svolta» Trascorre ore imbottigliato nel traffico lungo le tangenziali e, una volta arrivato a destinazione, non trova parcheggio. La vita del pendolare è tutt altro che semplice e, in apparenza, senza alternative. Una soluzione però esiste, ed è poco più grande di un trolley. Grazie al suo telaio snodabile, infatti, la bici pieghevole si presta facilmente a essere trasportata in autobus, sul treno o in metropolitana. Una volta in ufficio può anche essere infilata sotto la scrivania. Una soluzione pratica e a prova di ladro. «Consegne su due ruote» Più che biciclette, sembrano tricicli dotati di un grande cassone montato tra le ruote anteriori. Ma ci sono anche modelli do- 18

10 tati di capienti borse richiudibili oppure accessoriati con un carrellino agganciabile sul retro. Tanti modelli diversi, una sola finalità: trasportare per le strade cittadine merci, anche pesanti, senza inquinare. In Olanda e Danimarca le bici cargo sono uno dei mezzi di trasporto cui ricorrono negozianti e artigiani per svolgere piccole commissioni: dal panettiere al fiorista all ambulante del mercato che consegna la spesa a domicilio. Timidamente, stanno facendo capolino anche in Italia. Acquisti etici Come in ogni mercato che si rispetti, chi arriva per primo trova la merce migliore. Alla Fiera di Senigallia a Milano, in zona Porta Genova, le mountain bike e le city bike più belle spariscono prima delle dieci di mattina. I prezzi oscillano tra i 20 euro per una comune «olandese» e gli 80 per i mezzi di maggior pregio, che in negozio possono arrivare a Cifre decisamente allettanti, peccato però che nella quasi totalità dei casi si tratti di biciclette rubate. Meglio resistere e rinunciare a un acquisto che andrebbe a finanziare un mercato che solo in Lombardia muove circa 20 milioni di euro (390 mila furti all anno, con un valore medio di 50 euro a bici) e che potrebbe costarvi salato: se venite sorpresi dalla polizia mentre comprate una bicicletta rubata rischiate la denuncia per tentata ricettazione. Un reato persino più grave del furto. Per i torinesi, acquisti da evitare al mercatino del Balon e in quello di Porta Palazzo, mentre il punto di ritrovo dei ladri di biciclette romani è lo storico mercato di Porta Portese. A Bologna meglio diffidare dei «rivenditori» che si possono incontrare tra via Zamboni, piazza Verdi e nei dintorni dell Università. 19