DEFINIZIONI, OBBLIGHI E SANZIONI PENALI, DELEGA DI FUNZIONI E MODELLO ORGANIZZATIVO. di Corrado Sanvito 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DEFINIZIONI, OBBLIGHI E SANZIONI PENALI, DELEGA DI FUNZIONI E MODELLO ORGANIZZATIVO. di Corrado Sanvito 1"

Transcript

1 IL DATORE DI LAVORO, IL DIRIGENTE, IL PREPOSTO, L RSPP, IL MEDICO COMPETENTE E I LAVORATORI, QUALI SOGGETTI A VARIO TITOLO COINVOLTI NELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA DEL LAVORO. DEFINIZIONI, OBBLIGHI E SANZIONI PENALI, DELEGA DI FUNZIONI E MODELLO ORGANIZZATIVO di Corrado Sanvito 1 DEFINIZIONI E l articolo 2 del D. LGS 81/2008, a fornire le definizioni dei vari soggetti interessati alla normativa medesima; tra questi: a) "lavoratore": persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito e' equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile; 1 Avvocato in Milano, Foro di Monza, collaboratore Centro Studi Giuridici Marongiu delle Camere Penali Italiane, socio del Centro di Diritto Penale Tributario, autore di pubblicazioni scientifiche. avvsanvito@avvocatocorradosanvito.it il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; [il volontario, come definito dalla legge 1 agosto 1991, n. 266; ] i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; [il volontario che effettua il servizio civile;] il lavoratore di cui al decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni (1); b) "datore di lavoro": il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unita' produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il

2 funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo; d) "dirigente": persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa; e) "preposto": persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; f) "responsabile del servizio di prevenzione e protezione": persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; h) "medico competente": medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto. OBBLIGHI, SANZIONI, SANZIONI PENALI E SISTEMA SANZIONATORIO PENALE Ad ogni soggetto così interessato dalla normativa competono obblighi il cui inadempimento è causa di sanzioni. La novella del 2008 annovera obblighi di carattere generale ed obblighi specifici, ben rappresentati in un copioso susseguirsi di articoli raccolti in Titoli. Il sistema sanzionatorio del D. LGS. 81/2008, d ora in avanti T.U. (testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), prevede, quindi, sanzioni amministrative e penali. Caratterizza il sistema sanzionatorio penale la costruzione degli illeciti come reati di pericolo e di pura condotta a cui ben si attaglia la connotazione di contravvenzione poiché, per un verso, induce la punibilità anche a titolo di mera colpa, e per altro verso, un momento di minore rigore sanzionatorio penale. Si badi bene ciò ad esclusione peraltro delle ipotesi di reato di cui agli articoli 589, omicidio colposo, 590, lesioni colpose e 437, 2

3 rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, del codice penale, per cui il legislatore ha previsto ipotesi di reato delittuose, dunque più gravi. E il titolo XII, rubricato DISPOSIZIONI IN MATERIA PENALE E DI PROCEDURA PENALE e dunque gli articoli dal 298 al 302 bis del T.U., ad armonizzare un sistema repressivo penale caratterizzato dalla previsione, Titolo per Titolo, di specifici apparati sanzionatori, ed a prevedere condizioni specifiche di operatività. L articolo 298 prevede che nel caso in cui uno stesso fatto sia punito da una disposizione generale (titolo I, art.li 55-59) e da una o più speciali si applica solo quella speciale, introducendo così il principio di specialità unilaterale che trova nell articolo 15 c.p. (pur con la diversa dicitura stessa materia, anziché stesso fatto ) il suo omologo istituto ispiratore. L articolo 299 propone il tema della responsabilità di colui che, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti, in concreto, i poteri riferiti al datore di lavoro, al dirigente ed al preposto, la dove prevede che le posizioni di garanzia gravano altresì su di lui.; si segnala l avverbio altresì che induce, sicuramente, un momento di maggiore attenzione all operatività di un criterio di effettività della responsabilità tale da indurre negazione a facili soluzioni di delega fittizia a schermo di responsabilità altrui (non anche un enunciato di concorso nel reato?; pur la sua previsione, apparendo, diversamente, pleonastica è sicuramente esclusivamente rafforzativa dell operatività dell effettività della responsabilità). L articolo 300 modifica la previsione legislativa che la legge delega N. 123 dell agosto 2007 aveva introdotto, con la previsione dell articolo 25 septies, nel comparto normativo del D. LGS. 231/2001; trattasi della cosiddetta responsabilità amministrativa degli enti giuridici in caso di omicidio colposo o lesioni personali gravi o gravissime colpose commesse con la violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, e della sanzioni che ne conseguono. L articolo 301 prevede che alle contravvenzioni di cui al T.U. per le quali sia prevista la pena alternativa dell arresto o dell ammenda ovvero la sola pena dell ammenda, si applichino le disposizioni in materia di prescrizione ed estinzione del reato di cui agli articoli 20 e seguenti, del D. LGS. 758/1994, ossia che, previo adempimento della prescrizione impartita dall organo accertatore della contravvenzione, nei termini previsti, e pagamento, in sede amministrativa, nel termine di trenta giorni, di una somma pari al quarto del massimo dell'ammenda stabilita per la contravvenzione commessa, la contravvenzione si estingue ed il PM chiederà l archiviazione del procedimento penale, nel frattempo, pur pendente, rimasto sospeso. 3

4 L articolo 302 dispone poi, con riferimento alle contravvenzioni di cui al T.U. per cui sia prevista la sola pena dell arresto; che il contravventore possa accedere alla conversione della pena detentiva (massima di 12 mesi) in pecuniaria (minima comunque non inferiore ad euro 2.000,00), secondo i criteri di ragguaglio dettati dall articolo 135 c.p. purché, peraltro, siano state eliminate tutte le fonti di rischio e le conseguenze dannose del reato, con estinzione del reato dopo che siano decorsi 3 anni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza ed in assenza di commissione di ulteriori reati tra quelli previsti dal T.U. e dagli articoli 589, secondo comma e 590, terzo comma, c.p.. LA DELEGA DI FUNZIONI Argomento di sicuro interesse è quello relativo alla possibilità di delegare le funzioni nell ambito della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; il legislatore delegato ha provveduto così dunque a disporre apposita norma a previsione e regolamento della relativa facoltà. L articolo 16 del T.U. dispone che: 1. La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, e' ammessa con i seguenti limiti e condizioni: a) che essa risulti da atto scritto recante data certa; b) che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; c) che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; d) che essa attribuisca al delegato l'autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate; e) che la delega sia accettata dal delegato per iscritto. 2. Alla delega di cui al comma 1 deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità. 3. La delega di funzioni non esclude l'obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. L obbligo di cui al primo periodo si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all'articolo 30, comma bis. Il soggetto delegato può, a sua volta, previa intesa con il datore di lavoro delegare specifiche funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro alle medesime condizioni di cui ai commi 1 e 2. La delega di funzioni di cui al primo periodo non esclude l obbligo di vigilanza in capo al delegante in ordine al corretto espletamento delle funzioni trasferite. Il soggetto al quale sia stata conferita la delega di cui al presente comma non può, a sua volta, delegare le funzioni delegate 3. Alla previsione della facoltà di delega il legislatore ha peraltro aggiunto una limitazione espressa; è l articolo 17 ad 2 Comma modificato dall'articolo 12, comma 1, del D.Lgs. 3 agosto 2009, n Comma inserito dall'articolo 12, comma 2, del D.Lgs. 3 agosto 2009, n

5 individuare gli obblighi del datore di lavoro non delegabili. Rileva segnalare la previsione del primo periodo del comma 3 dell articolo 16 che comunque prevede, in capo al delegante, l OBBLIGO DI VIGILANZA in ordine al corretto espletamento delle funzioni così con delega trasferite; mi sembra evidente con ciò la volontà del legislatore di ribadire il principio per cui un negozio privato, pur previsto dalla legge, non può negare la responsabilità penale in capo a coloro i quali il diritto penale (che è diritto pubblico) abbia ritenuto garanti della collettività, (nello specifico dei lavoratori e della loro sicurezza lavorativa) ossia i titolari degli obblighi penalmente rilevanti. S innesta nell argomento in oggetto la previsione di aggiustamento del T.U. apportata, all articolo 16 comma 3, secondo periodo, dal D. LGS. 106/2009, cosiddetto correttivo, proprio ad occasione di definizione dei predetti OBBLIGHI DI VIGILANZA Si è dato adito così, con la modifica di aggiustamento, allo stretto rapporto che sussiste tra l assolvimento dell obbligo di vigilanza e la predisposizione di una struttura organizzativa, ossia al fatto che è nella predisposizione di una struttura organizzativa del lavoro, e dunque della tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, il momento di esercizio dell obbligo di vigilanza. La modifica del D. LGS 106/2009 ha infatti introdotto l espressione: L obbligo di cui al primo periodo si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all'articolo 30, comma 4 ; ha così dunque previsto che quel modello, che, con riferimento alla previsione sanzionatoria di cui all articolo 25 septies del D. LGS 231/2001, andrà ad integrare il modello organizzativo di cui all articolo 6, ( modello, quello previsto dagli articoli 6 e 7 D. LGS 231/2001, che, in caso di reati commessi nel interesse od a vantaggio delle persone giuridiche, può consentire di mandare esente da responsabilità la persona giuridica che l ha adottato ed efficacemente attuato), sarà oltremodo importante e, scriverei, esimente, in ordine alla responsabilità della persona fisica. Possiamo dunque scrivere che il legislatore del decreto correttivo ha operato un inscindibile doppio legame tra la responsabilità penale del singolo che delega le funzioni che gli sono proprie, e la responsabilità cosiddetta amministrativa delle persone giuridiche prevista dal D. LGS 231/2001 e di cui l articolo 300 del T.U. costituisce espresso richiamo. Corrado Sanvito 5

Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime

Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime ART. 1 (Omicidio sul lavoro) 1. Dopo l'articolo 589-ter del codice penale,

Dettagli

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Milano Bicocca Corsi di formazione anno 2009 in collaborazione con: Istituto Superiore di Formazione alla Prevenzione 30 NOVEMBRE 2009 Aula (da definire)

Dettagli

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali Anno

Dettagli

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali TITOLO I - PRINCIPI COMUNI D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81 Articolo 2 - Definizioni 1.Ai fini ed agli effetti

Dettagli

DIREZIONE REGIONALE PER LA PUGLIA I SOGGETTI NEL SISTEMA PREVENZIONALE. secondo il D. Lgs. 81/2008e s.m.i.

DIREZIONE REGIONALE PER LA PUGLIA I SOGGETTI NEL SISTEMA PREVENZIONALE. secondo il D. Lgs. 81/2008e s.m.i. I SOGGETTI NEL SISTEMA PREVENZIONALE AZIENDALE secondo il D. Lgs. 81/2008e s.m.i. I SOGGETTI DEL SISTEMA DI PREVENZIONE AZIENDALE ai sensi dell art. 2 del T.U: 81/08 LAVORATORI, RLS DATORE DI LAVORO, DIRIGENTI,

Dettagli

MODULO: Sicurezza e bio sicurezza del laboratorio di analisi di genomi vegetali

MODULO: Sicurezza e bio sicurezza del laboratorio di analisi di genomi vegetali MODULO: Sicurezza e bio sicurezza del laboratorio di analisi di genomi vegetali Ing. Iannuzzelli Vincenzo Lezione n 2 del 09 Dicembre 2013 Valorizzazione di produzioni ortive campane di eccellenza con

Dettagli

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali

I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali Anno

Dettagli

INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE

INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Legislativo 81/2008 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori

Dettagli

Decreto Legislativo 81/2008

Decreto Legislativo 81/2008 Decreto Legislativo 81/2008 Introduzione Il DLvo 81, naturale evoluzione della precedente normativa di sicurezza (principalmente individuabile nel DPR 547/55 e nel DLvo 626/94), indica le misure finalizzate

Dettagli

Avv. Francesco D AMBROSIO

Avv. Francesco D AMBROSIO La sicurezza: responsabilità e sanzioni Avv. Francesco D AMBROSIO L art.2087 c.c. SOMMARIO Il d.lgs.n.81/2008 Profili di Responsabilità penale Profili di Responsabilità civile IL SISTEMA LA DISPOSIZIONE

Dettagli

Sicurezza sul lavoro. Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica e del Personale. Opuscolo informativo Sicurezza negli uffici

Sicurezza sul lavoro. Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica e del Personale. Opuscolo informativo Sicurezza negli uffici Sicurezza sul lavoro Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica e del Personale Opuscolo informativo Sicurezza negli uffici PREFAZIONE La normativa che regola l igiene e la sicurezza sul lavoro è oggettivamente

Dettagli

D.LGS. 231/2001 E ADEMPIMENTI NELL AMBITO DELLA COMPLIANCE AZIENDALE Torino, 1 dicembre 2011

D.LGS. 231/2001 E ADEMPIMENTI NELL AMBITO DELLA COMPLIANCE AZIENDALE Torino, 1 dicembre 2011 D.LGS. 231/2001 E ADEMPIMENTI NELL AMBITO DELLA COMPLIANCE AZIENDALE Torino, 1 dicembre 2011 OMICIDIO COLPOSO E LESIONI GRAVI O GRAVISSIME COMMESSE CON VIOLAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELLA SALUTE

Dettagli

2.2 CORSO DI FORMAZIONE

2.2 CORSO DI FORMAZIONE SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole I soggetti aziendali della prevenzione 2.2 CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA EX D.Lgs. 81/2008 LINEA

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVI 81/2008 e 106/2009

DECRETO LEGISLATIVI 81/2008 e 106/2009 DECRETO LEGISLATIVI 81/2008 e 106/2009 CAMPO D APPLICAZIONE DEFINIZIONI MODULO A2 1 CAMPO DI APPLICAZIONE (Art.3): TUTTI I SETTORI DI ATTIVITÀ, PRIVATI E PUBBLICI, E TUTTE LE TIPOLOGIE DI RISCHIO (c.1).

Dettagli

DATORE DI LAVORO. Art. 2 comma 1 lett. b)

DATORE DI LAVORO. Art. 2 comma 1 lett. b) DATORE DI LAVORO Art. 2 comma 1 lett. b) Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore

Dettagli

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009

Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 D.Lgs.n 81 del 9 Aprile 2008 Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA 1 PRIMA DEL D.LGS.81 DEL 2008? IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE (1865 ) (Con la Legge 80/1898

Dettagli

Relatore: Giuseppe Gallina

Relatore: Giuseppe Gallina Relatore: Giuseppe Gallina D.Lgs 81/08 Fondamenti Generali Articolo 15 n)l informazione e formazione adeguate per i lavoratori; o) l informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti; p) l

Dettagli

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Vigente al: 03-01-2011 Titolo

Dettagli

Deleghe e Sub Deleghe DLgs 81/ s.m.i.

Deleghe e Sub Deleghe DLgs 81/ s.m.i. Seminario "Qualità Clima Organizzativo Deleghe e Sub Deleghe DLgs 81/2008 + s.m.i. Oggi il Testo unico definisce in modo più esplicito i requisiti minimi e i meccanismi della delega in ambito Sicurezza

Dettagli

Esercizio di fatto di poteri direttivi

Esercizio di fatto di poteri direttivi Esercizio di fatto di poteri direttivi Le posizioni di garanzia relative al datore di lavoro, al dirigente e al preposto di cui all articolo articolo 2, comma 1, lettere b), d) ed e), gravano altresì su

Dettagli

funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su

funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su perdono comunque efficacia dalla data di entrata in vigore di quest'ultima, fermi restando i principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117, 3 comma, della Costituzione. 3. Gli atti, i provvedimenti

Dettagli

Sicurezza sul lavoro speciale : obblighi e sanzioni del nuovo Testo Unico D. Lgs.81/2008

Sicurezza sul lavoro speciale : obblighi e sanzioni del nuovo Testo Unico D. Lgs.81/2008 Cenni del D.Lgs.81/08 Sicurezza sul lavoro speciale : Associazioni sportive Dilettantistiche obblighi e sanzioni del nuovo Testo Unico D. Lgs.81/2008 È in vigore dal 15 maggio 2008, il nuovo Testo Unico

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO

VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO DOSE ESTERNA EFFETTI DOSE INTERNA MONITORAGGIO MONITORAGGIO SORVEGLIANZA AMBIENTALE BIOLOGICO SANITARIA Sorveglianza Sanitaria La sorveglianza sanitaria è l

Dettagli

L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO

L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO gennaio 2017 Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Dipartimento di Prevenzione S.O.C. Prevenzione

Dettagli

I SOGGETTI DEL SISTEMA AZIENDALE DELLA PREVENZIONE TITOLO I ART. 2 COMMA 1 LETTERA C D.LGS. 81/08 RAAM SRL 1

I SOGGETTI DEL SISTEMA AZIENDALE DELLA PREVENZIONE TITOLO I ART. 2 COMMA 1 LETTERA C D.LGS. 81/08 RAAM SRL 1 I SOGGETTI DEL SISTEMA AZIENDALE DELLA PREVENZIONE TITOLO I ART. 2 COMMA 1 LETTERA C D.LGS. 81/08 1 I SOGGETTI DEL SISTEMA AZIENDALE DELLA PREVENZIONE L AZIENDA è il complesso della struttura organizzata

Dettagli

TESTO UNICO DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO. DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81

TESTO UNICO DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO. DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 TESTO UNICO DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Finalità Le disposizioni del decreto n. 81/2008 costituiscono attuazione

Dettagli

IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO entra in vigore il Decreto Legislativo 09 aprile 2008 nr. 81 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della

Dettagli

Le responsabilità e gli obblighi delle figure della prevenzione nel D.Lgs. n.81/2008 mod. dal D.Lgs. n.106/2009

Le responsabilità e gli obblighi delle figure della prevenzione nel D.Lgs. n.81/2008 mod. dal D.Lgs. n.106/2009 Le responsabilità e gli obblighi delle figure della prevenzione nel D.Lgs. n.81/2008 mod. dal D.Lgs. n.106/2009 Franco Sarto Direttore SPISAL ULSS 16 Quadro legislativo Legislazione comunitaria Legislazione

Dettagli

Corso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro

Corso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro Corso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro Valutazione dei Rischi Le imprese devono compiere un attenta valutazione dei rischi che possono causare danni alla salute o minacciare la sicurezza

Dettagli

Corso di formazione per RLS e RSPP

Corso di formazione per RLS e RSPP Corso di formazione per RLS e RSPP ORGANISMO PARITETICO PROVINCIALE UNINDUSTRIA COMO e ORGANIZZAZIONI SINDACALI Docenti: Luca Fonsdituri (CGIL) e Lorenza Auguadra (CISL DEI LAGHI) ORGANIZZAZIONE DELLA

Dettagli

REGIONE TOSCANA Azienda U.S.L. 3 di Pistoia Via Sandro Pertini, Pistoia AUTORIZZAZIONI REV. DATA REDAZIONE APPROVATO 00 06/ /2008

REGIONE TOSCANA Azienda U.S.L. 3 di Pistoia Via Sandro Pertini, Pistoia AUTORIZZAZIONI REV. DATA REDAZIONE APPROVATO 00 06/ /2008 REGIONE TOSCANA Azienda U.S.L. 3 di Pistoia Via Sandro Pertini, 708 51100 Pistoia Regolamento aziendale per l individuazione del datore di lavoro, dirigenti, preposti e conferimento delle deleghe di funzione

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 PARTE SPECIALE F Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 PARTE SPECIALE F Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 Reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro Stretto di Messina S.p.A. in liq. Il Commissario Liquidatore Vincenzo Fortunato (originale

Dettagli

La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro

La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Gli obblighi definiti dal d.lgs 81/08 e s.m.i. Ing. Davide Casaro Servizio Ambiente e Sicurezza Il d.lgs. 81/08 e s.m.i. all art. 15

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N.

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. OBIETTIVO SICUREZZA DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123,in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto

Dettagli

La salute e sicurezza sul lavoro e le pubbliche amministrazioni dopo il d. lgs. n. 81/2008

La salute e sicurezza sul lavoro e le pubbliche amministrazioni dopo il d. lgs. n. 81/2008 La salute e sicurezza sul lavoro e le pubbliche amministrazioni dopo il d. lgs. n. 81/2008 * soggetti, responsabilità, sanzioni * sicurezza sul lavoro e gestione degli edifici Prof. Avv. Roberta Nunin

Dettagli

D.Lgs. 626/94: la legislazione è attenta verso una prevenzione che tiene conto dei comportamenti da adottare.

D.Lgs. 626/94: la legislazione è attenta verso una prevenzione che tiene conto dei comportamenti da adottare. FORMAZIONE PREPOSTI UN PO DI STORIA Anni 50: la legislazione è orientata verso una prevenzione tecnologica. D.Lgs. 626/94: la legislazione è attenta verso una prevenzione che tiene conto dei comportamenti

Dettagli

Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs(

Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs( Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs( D.Lgs.. 81/08) e il regolamento consortile per l assegnazione l e l esecuzione l dei contratti 17 settembre 2008 Palazzo della Cultura

Dettagli

La SICUREZZA. nell Alternanza Scuola lavoro

La SICUREZZA. nell Alternanza Scuola lavoro La SICUREZZA nell Alternanza Scuola lavoro SICUREZZA La scuola deve garantire le condizioni di sicurezza e di prevenzione connesse all'organizzazione del percorso di ASL attraverso: 1) l'individuazione

Dettagli

Caratteri generali. Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio

Caratteri generali. Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio Caratteri generali Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio Carenza di proporzione tra gravità dell illecito (rischio) e grado di afflittività della sanzione Carenza di distinzione, ai fini

Dettagli

APINDUSTRIA VICENZA. La ripartizione dei principali obblighi di sicurezza all interno dell impresa ed il nuovo apparato sanzionatorio

APINDUSTRIA VICENZA. La ripartizione dei principali obblighi di sicurezza all interno dell impresa ed il nuovo apparato sanzionatorio APINDUSTRIA VICENZA La ripartizione dei principali obblighi di sicurezza all interno dell impresa ed il nuovo apparato sanzionatorio Avv. Angelo Merlin (a.merlin@nctm.it) NCTM Studio Legale Associato -

Dettagli

NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE

NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Il 30 aprile 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo TESTO UNICO in materia

Dettagli

Con Giulia & Angela ricapitoliamo La delega di funzioni

Con Giulia & Angela ricapitoliamo La delega di funzioni Con Giulia & Angela ricapitoliamo La delega di funzioni La delega di funzioni un elemento essenziale della delega: la stessa può essere conferita solo dal Datore di Lavoro, e da nessun altro! L'articolo

Dettagli

Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO

Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO Ferrara, 18/10/2016 25/10/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa Docente Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 CAUSE INFORTUNI SUL LAVORO Le statistiche sugli infortuni

Dettagli

Figure coinvolte nella gestione della sicurezza. Cominciamo dalle figure generiche, ovvero senza specifici compiti di gestione della sicurezza

Figure coinvolte nella gestione della sicurezza. Cominciamo dalle figure generiche, ovvero senza specifici compiti di gestione della sicurezza Figure coinvolte nella gestione della sicurezza Già il D.Lgs. 626/94 prevedeva precise misure organizzative L impostazione è stata confermata dal D.Lgs. 81/08 Analisi delle particolarità dell applicazione

Dettagli

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. Il D.lgs.81/2008

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. Il D.lgs.81/2008 SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il D.lgs.81/2008 2008-2018 A dieci anni dall entrata in vigore del TU Denunce di infortunio totale 2018: 641.261, in crescita dello 0,9% rispetto al 2017 con esito mortale

Dettagli

DELLA SICUREZZA AD USO DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

DELLA SICUREZZA AD USO DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Stefano Massera DELLA SICUREZZA AD USO DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Compiti, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. Premessa... 5 Definizioni... 7 Chi fa cosa...

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. ALLEGATO 1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. Allegato 1 DVRI Standard Pag. 1 di 6 1 PREMESSA... 3 2 DEFINIZIONI... 4 3 VALUTAZIONE

Dettagli

AIFOS - CNAI CONVEGNO NAZIONALE FORMAZIONE E SICUREZZA

AIFOS - CNAI CONVEGNO NAZIONALE FORMAZIONE E SICUREZZA AIFOS - CNAI CONVEGNO NAZIONALE FORMAZIONE E SICUREZZA Aspetti problematici sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. alla Pubblica Amministrazione venerdì 17 settembre 2010 ore 9.00 Grand Hotel

Dettagli

DVRI - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA

DVRI - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA Gara per l affidamento del servizio di noleggio a freddo full service di macchine operatrici ed attrezzature da utilizzarsi nell ambito delle attività in amministrazione diretta eseguite dall Amministrazione

Dettagli

DVRI - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I.

DVRI - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. Gara per la stipula di una Convenzione per l affidamento della fornitura di materiali edili, materiali lapidei ed inerti da utilizzare per i lavori in amministrazione diretta eseguiti dall Amministrazione

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEL DOCUMENTO: CONSIP PUBLIC

CLASSIFICAZIONE DEL DOCUMENTO: CONSIP PUBLIC CLASSIFICAZIONE DEL DOCUMENTO: CONSIP PUBLIC ALLEGATO 8 LOTTO 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. PROCEDURA RISTRETTA SUDDIVISA

Dettagli

IL TITOLO I Principi comuni

IL TITOLO I Principi comuni Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere IL TITOLO I Principi comuni

Dettagli

SALUTE E SICUREZZA NEGLI STUDI PROFESSIONALI: SOGGETTI, OBBLIGHI E ADEMPIMENTI

SALUTE E SICUREZZA NEGLI STUDI PROFESSIONALI: SOGGETTI, OBBLIGHI E ADEMPIMENTI Organismo Accreditato RER alla Formazione Continua e Superiore delibera Reg. 168/2009 SALUTE E SICUREZZA NEGLI STUDI PROFESSIONALI: SOGGETTI, OBBLIGHI E ADEMPIMENTI Martedì 25 Novembre 2014 HOTEL SAVOIA

Dettagli

Interpello normativa sulla sicurezza sul lavoro nei tirocini formativi

Interpello normativa sulla sicurezza sul lavoro nei tirocini formativi CIRCOLARE N. 145 Interpello normativa sulla sicurezza sul lavoro nei tirocini formativi Gentile Cliente, È evidente che un reale miglioramento della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro dipenda

Dettagli

ALLEGATO A/8 al Disciplinare di gara

ALLEGATO A/8 al Disciplinare di gara Nuovo Ospedale nella zona orientale di Napoli Ospedale del Mare AFFIDAMENTO DEI SERVIZI INTEGRATI, GESTIONALI, OPERATIVI E DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DA ESEGUIRSI PRESSO IL COMPLESSO OSPEDALIERO OSPEDALE

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. del decoro e della funzionalità degli immobili, per gli Istituti Scolastici di ogni ordine e

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. ALLEGATO 4 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. 1 di 5 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. DEFINIZIONI... 4 3. VALUTAZIONE RICOGNITIVA DEI

Dettagli

Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA

Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Alternanza scuola lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. Salute e sicurezza

Dettagli

FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (//VSERVER01/SGS/DVR_AIES_rev_vigente/Procedure di sicurezza)

FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (//VSERVER01/SGS/DVR_AIES_rev_vigente/Procedure di sicurezza) PAG.: 1 di 8 TITOLO PROCEDURA: FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (//VSERVER01/SGS/DVR_AIES_rev_vigente/Procedure di sicurezza) STATO DI REVISIONE Revisione 00 01 02 03 04 Data 5/6/2017

Dettagli

Sistema sanzionatorio

Sistema sanzionatorio Sistema sanzionatorio Codice Penale Il codice penale (R.D. 1398/30) regola i comportamenti dei cittadini la cui rilevanza sociale ne impone la regolamentazione di natura Pubblicistica L'intero settore

Dettagli

Normativa in tema di Sicurezza sui luoghi di lavoro

Normativa in tema di Sicurezza sui luoghi di lavoro Normativa in tema di Sicurezza sui luoghi di lavoro L esigenza nasce da ragioni di carattere: Perché la Sicurezza? ETICO ECONOMICO OBBLIGHI CONTRATTUALI OBBLIGHI LEGISLATIVI Gli obiettivi finali della

Dettagli

Comando Provinciale Vigili del Fuoco P I S A. Marco Frezza

Comando Provinciale Vigili del Fuoco P I S A. Marco Frezza Comando Provinciale Vigili del Fuoco P I S A Marco Frezza Codice Penale Il codice penale (R.D. 1398/30) regola i comportamenti dei cittadini la cui rilevanza sociale ne impone la regolamentazione di natura

Dettagli

L EVOLUZIONE NORMATIVA

L EVOLUZIONE NORMATIVA IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L EVOLUZIONE NORMATIVA Le disposizioni del Decreto Legislativo 81/08 (Testo Unico sicurezza sul lavoro) hanno provveduto al riassetto e alla riforma delle

Dettagli

Osservazioni preliminari al Testo Unico sulla sicurezza nelle parti sulla responsabilità dell ente

Osservazioni preliminari al Testo Unico sulla sicurezza nelle parti sulla responsabilità dell ente Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752 Direttore responsabile: Antonio Zama Osservazioni preliminari al Testo Unico sulla sicurezza nelle parti sulla responsabilità dell ente 02 Aprile 2008

Dettagli

D.Lgs. n. 231/2001 e sicurezza sul lavoro: fattispecie di reato, modelli di organizzazione e gestione, organismo di vigilanza

D.Lgs. n. 231/2001 e sicurezza sul lavoro: fattispecie di reato, modelli di organizzazione e gestione, organismo di vigilanza ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Area Ambiente e Sicurezza D.Lgs. n. 231/2001 e sicurezza sul lavoro: fattispecie di reato, modelli di organizzazione e gestione, organismo di vigilanza Presentazione:

Dettagli

I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale:

I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (SPP) è composto da: Datore di Lavoro (DL DL)

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2018/2019 19/09/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni)

Dettagli

Il provvedimento è entrato in vigore (progressivamente) a partire dal quindicesimo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e cioè il:

Il provvedimento è entrato in vigore (progressivamente) a partire dal quindicesimo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e cioè il: Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico sulla Sicurezza Introduzione Sulla Gazzetta Ufficiale del 30/4/08 è stato pubblicato il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 che riscrive tutta la (pre)vigente normativa

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione

Dettagli

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 Deleghe e procure in materia di sicurezza sul lavoro A cura di: Patrizia Ronchi, Ufficio Legale

Dettagli

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche

Dettagli

DVRI - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I.

DVRI - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD DA INTERFERENZE EX ART. 26 COMMA 3-TER D.LGS. 81/2008 E S.M.I. Gara per l affidamento dei servizi di manutenzione degli immobili e degli impianti in uso alle Amministrazioni della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia di cui - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dettagli

I RUOLI DELLA SICUREZZA

I RUOLI DELLA SICUREZZA I RUOLI DELLA SICUREZZA FONTI NORMATIVE TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 REGOLAMENTO RECANTE NORME PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE PARTICOLARI ESIGENZE DELLE UNIVERSITÀ

Dettagli

S. Massera, E. Moruzzi A B C DELLA SICUREZZA AD USO DEI PREPOSTI E DEI DIRIGENTI

S. Massera, E. Moruzzi A B C DELLA SICUREZZA AD USO DEI PREPOSTI E DEI DIRIGENTI S. Massera, E. Moruzzi A B C DELLA SICUREZZA AD USO DEI PREPOSTI E DEI DIRIGENTI Compiti, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione del 21/12/2011

Dettagli

Lavoratore. Datore di lavoro. Dirigente. Preposto

Lavoratore. Datore di lavoro. Dirigente. Preposto Lavoratore persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,

Dettagli

Danno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno.

Danno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno. Pericolo Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Danno Un danno è la conseguenza

Dettagli

Datore di lavoro. Dirigente

Datore di lavoro. Dirigente Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore

Dettagli

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione

Dettagli

Datore di lavoro. Dirigente RSPP RLS. Preposto DATORE DI LAVORO

Datore di lavoro. Dirigente RSPP RLS. Preposto DATORE DI LAVORO Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore

Dettagli

Il Temporary manager

Il Temporary manager Il Temporary manager Responsabilità penale del datore di lavoro, dirigenti e delegati funzionali in materia di sicurezza sul lavoro A cura di: Avv. Angelo Merlin 1 I soggetti della sicurezza Il d.lgs.

Dettagli

D Lgs 81/2008. Evoluzione legislativa 04/05/2014. assicurazione. Anni 30 nascita dell INAIL. Legislazione prescrittiva DPR 547/1955 DPR 303/1956

D Lgs 81/2008. Evoluzione legislativa 04/05/2014. assicurazione. Anni 30 nascita dell INAIL. Legislazione prescrittiva DPR 547/1955 DPR 303/1956 Corso Base per Operatori Volontari A1 01 Pubblicazione 05/2014 revisione D. Lgs. 81/2008 1 Evoluzione legislativa Normativa sui luoghi di lavoro Normativa sulla Protezione Civile assicurazione Anni 30

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione

Dettagli

aspetti legali Rimini, 30 ottobre 2009 Avv. Sara Venturini sventurini@networkais.it C.So Cavour 33 La Spezia

aspetti legali Rimini, 30 ottobre 2009 Avv. Sara Venturini sventurini@networkais.it C.So Cavour 33 La Spezia LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA (D.LGS. 81/08 e s.m.) aspetti legali Rimini, 30 ottobre 2009 Avv.

Dettagli

Con Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità

Con Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità Con Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità Soggetti del sistema di prevenzione aziendale L obiettivo principale del Decreto Legislativo

Dettagli

Ruoli e responsabilità previsti dal D.Lgs. 81/08

Ruoli e responsabilità previsti dal D.Lgs. 81/08 Ruoli e responsabilità previsti dal D.Lgs. 81/08 Codice Penale Art.437 Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati

Dettagli

RAR/RAD adempimenti e responsabilità Dipartimento di Biologia gennaio 2019

RAR/RAD adempimenti e responsabilità Dipartimento di Biologia gennaio 2019 RAR/RAD adempimenti e responsabilità Dipartimento di Biologia gennaio 2019 Il RAR ed il RAD negli Atenei Carneade. Chi è costui? Per responsabile della attività didattica (RAD) o di ricerca (RAR) in laboratorio

Dettagli

Le differenze di contratto

Le differenze di contratto Le differenze di contratto Bologna, 25 ottobre 2013 TUSIC, art. 2, co. 1. lett. a «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell

Dettagli

IL LAVORO E LA SICUREZZA

IL LAVORO E LA SICUREZZA D.Lgs. 81/08 IL LAVORO E LA SICUREZZA NELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO 1 Su quali forme di lavoro può basarsi l attività di un Associazione? L opera dei Volontari soci dell Associazione L opera dei Volontari

Dettagli

Università Telematica Pegaso Il decreto legislativo n. 81/2008 sistema sanzionatorio. Indice

Università Telematica Pegaso Il decreto legislativo n. 81/2008 sistema sanzionatorio. Indice IL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 SISTEMA SANZIONATORIO PROF.SSA CAROLINA PERSICO Indice 1 NORMATIVA SANZIONATORIA ----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Istituto Superiore di Sanità

Istituto Superiore di Sanità Istituto Superiore di Sanità Disposizione Operativa Generale N 3 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI DA LAVORO VERSIONE DATA DI EMISSIONE PREPARATA DA APPROVATA DA 00 25

Dettagli

NUOVI CAMPI DI APPLICAZIONE DEL D. Lgs. 81/2008 NEL SETTORE AGRICOLO. Bergamo, 05 settembre 2008 Dr. Totaro Massimo

NUOVI CAMPI DI APPLICAZIONE DEL D. Lgs. 81/2008 NEL SETTORE AGRICOLO. Bergamo, 05 settembre 2008 Dr. Totaro Massimo NUOVI CAMPI DI APPLICAZIONE DEL D. Lgs. 81/2008 NEL SETTORE Bergamo, 05 settembre 2008 Dr. Totaro Massimo Nuove definizioni Campi di applicazione Obblighi previsti Vi parlerò di... informazione e Formazione

Dettagli

Seminario informativo Dirigenti Scolastici Arezzo - 11 febbraio 2010

Seminario informativo Dirigenti Scolastici Arezzo - 11 febbraio 2010 RETE DI SCUOLE E DI AGENZIE PER LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI AREZZO ISTITUTO CAPOFILA ITIS G. GALILEI - AREZZO Via Dino Menci, 1 - Arezzo - Tel. 05753131 - Fax 0575313206 Seminario informativo Dirigenti

Dettagli

La responsabilità ex D. Lgs. 231/2001 ed i reati collegati alla sicurezza sul lavoro

La responsabilità ex D. Lgs. 231/2001 ed i reati collegati alla sicurezza sul lavoro La responsabilità ex D. Lgs. 231/2001 ed i reati collegati alla sicurezza sul lavoro I modelli organizzativi alla luce della.l. 123/2007 e del T.U. sicurezza I reati presupposti in materia di salute e

Dettagli

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale COPIA COMUNE DI ASCIANO PROVINCIA DI SIENA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale Adunanza del 08/10/2014 Deliberazione n 97 Oggetto: Individuazione della figura del datore di lavoro ai sensi del

Dettagli

LA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO

LA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO LA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO Decreto Legislativo 81/2008 La responsabilità amministrativa degli enti, i modelli organizzativi e la delega di funzione. Avv. Egidio Rossi LA RESPONSABILITA DELLE IMPRESE

Dettagli

LM Corporate Italia Srl società del gruppo Moalli

LM Corporate Italia Srl società del gruppo Moalli LM Corporate Italia Srl società del gruppo Moalli Servizi alle Imprese Information technology Marketing Web marketing - Welfare NOTA nr 1 Le recenti modifiche ed i conseguenti inasprimenti sanzionatori,

Dettagli