Ruoli e responsabilità previsti dal D.Lgs. 81/08
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- Battista Franchini
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1 Ruoli e responsabilità previsti dal D.Lgs. 81/08
2 Codice Penale Art.437 Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni.
3 Codice Penale Art.451 Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro Chiunque, per colpa*, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili apparecchi o altri mezzi destinati alla estinzione di un incendio o al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 euro a 516 euro. * imperizia, imprudenza o negligenza, le quali devono valutarsi in rapporto alla qualifica ed all'attività in concreto svolta dall'agente, sulla base delle quali viene poi commisurato il modello di diligenza media.
4 Codice Penale Art Omicidio colposo Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sei anni. ( ) Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici.
5 Codice Penale Art Lesioni personali colpose. Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123 a euro 619, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309 a euro Se i fatti di cui al secondo comma sono commessi con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale ( ) Nel caso di lesioni di più persone si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse, aumentata fino al triplo; ma la pena della reclusione non può superare gli anni cinque. Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo nei casi previsti nel primo e secondo capoverso, limitatamente ai fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale.
6 Codice Civile Art L'imprenditore è tenuto ad adottare, nell'esercizio dell'impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
7 Riferimenti legislativi Norme per tutti i settori Norme specifiche edilizia DPR 547 del 1955 DPR 303 del 1956 DPR 164 del 1956 D.Lgs 626 del 1994 D.Lgs 494 del 1996 D.Lgs 235 del D.Lgs 81 del 2008 e s.m.i.
8 Non è un Testo Unico Dpr degli anni cinquanta, non abrogati Direttive CE che prevedono la marcatura CE di attrezzature Normativa di conformità degli impianti e le verifiche periodiche Normativa riguardante gli agenti chimici Normativa antincendio
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10 Filosofia del D.Lgs. 81/08 VALUTAZIONE RISCHIO RIUNIONE PERIODICA MISURE GENERALI
11 Cosa abbiamo oggi Decreto Legislativo n. 81/08: 306 articoli 51 allegati in vigore dal 15 maggio 2008 Decreti Ministeriali Accordi Stato Regioni Circolari e Interpelli
12 Valutazione dei rischi Tutela della salute e sicurezza
13 Cosa significa?
14 Determinare i rischi rischio probabilità danno
15 o
16 Serpente velenoso Sempre un pericolo Anche un rischio?
17 Proprietà intrinseca Può causare un danno
18 Probabilità che si verifichi il danno
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20 Decreto Legislativo 81/08 TITOLO I TITOLO IV Principi comuni Cantieri temporanei e mobili Organizzazione azienda Organizzazione cantiere
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22 Organigramma della sicurezza Datore di Lavoro Medico Competente RSPP Dirigente Datore di lavoro Preposto Lavoratore Lavoratore Consulente RLS
23 Chi sono?- Esercitazione Datore di lavoro Responsabile Servizio Prevenzione Protezione Medico Competente Dirigente Preposto Lavoratore Rappresentante Lavoratori Sicurezza
24 Datore di Lavoro Definizione Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell organizzazione stessa o dell unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Obblighi indelegabili Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
25 Chi valuta i rischi in azienda? Datore di lavoro
26 Valutazione dei rischi Obbligo non delegabile
27 il datore di lavoro deve individuare i rischi modalità per eliminarli o ridurli
28 mezzi, strumenti, informazioni, formazione, addestramento programma di attuazione e miglioramento documento di valutazione dei rischi
29 Obblighi delegabili art.18 Incarichi e nomine: medico, dirigente, preposto, addetto emergenze Valutazione del rischio: Dvr, Pos, Dvri Sorveglianza sanitaria (malattie professionali, alcol, tossicodipendenza) Consegna DPI Formazione: Lavoratori tutti (4 ore + 12 ore operai, 4 ore + 4 ore impiegati) Ruoli (8 ore preposto, 32 ore RLS, 16 ore addetto primo soccorso ) Attrezzature: Regolari = CE + manutenzioni registrate art. 71 comma 4 lett. b + comma 9 Adeguate Formazione all utilizzo art. 73 commi 1, 2 e 3 Abilitazione specifica art. 73 commi 4 e 5 + Accordo Stato-Regioni
30 La delega Delega è il trasferimento al delegato di compiti che altrimenti spetterebbero al delegante. Con la delega il delegato viene posto sullo stesso livello del delegante. La delega di funzioni è lo strumento con il quale è possibile trasferire ad altri obblighi di sicurezza. La delega è uno strumento regolamentato.
31 Articolo 16 Delega di funzioni a) che essa risulti da atto scritto recante data certa; b) che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; c) che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; d) che essa attribuisca al delegato l autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate. e) che la delega sia accettata dal delegato per iscritto; f) Il soggetto delegato può trasmettere la delega ad altri previa intesa con il datore di lavoro.
32 Articolo 16 Delega di funzioni g) Alla delega di cui al comma 1 deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità. h) La delega di funzioni non esclude l obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. L obbligo di cui al primo periodo si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all articolo 30, comma 4.
33 Dirigente Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa. Definizione
34 Chi collabora alla valutazione dei rischi?
35 Servizio Prevenzione e Protezione Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; fornisce ai lavoratori le informazioni previste dall articolo 36. Definizione
36 Servizio Prevenzione e Protezione Partecipa all individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità; Elabora, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive; Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; Propone i programmi di informazione e formazione dei lavoratori. Cosa fa
37 Medico Competente Medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all art. 38, che collabora, secondo quanto previsto all art. 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti. Definizione
38 Medico Competente Collabora alla valutazione dei rischi; Svolge la sorveglianza sanitaria, obbligatoria per i lavoratori; Cosa fa Collabora all organizzazione del servizio di primo soccorso e alla formazione e informazione dei lavoratori; Deve istituire e aggiornare la cartella sanitaria e comunicare in riunione periodica i risultati della sorveglianza; Deve visitare gli ambienti di lavoro almeno 1 volta l anno
39 Chi viene consultato per la valutazione dei rischi? Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
40 RLS Rappresentante Lavoratori Sicurezza Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Definizione
41 RLS Cosa fa Accede ai luoghi di lavoro; Consultato in ordine alla valutazione dei rischi, Consultato sulla designazione del RSPP, degli addetti emergenze e del medico competente; Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi, agli infortuni, alle malattie professionali e riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza; Riceve una formazione adeguata; Formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito; Può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei.
42 RLS in edilizia Articolo Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza 1. Prima dell accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all articolo 100 e delle modifiche significative apportate allo stesso, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli fornisce eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha facoltà di formulare proposte al riguardo.
43 I lavoratori, i dirigenti, i preposti che ruolo hanno nella valutazione dei rischi? segnalare eventuali rischi
44 Lavoratore Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione. Definizione
45 Lavoratore Cosa fa Si prende cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro. Contribuisce all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; Osserva le disposizioni e le istruzioni impartite Utilizza correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza; Segnala le carenze dei mezzi e qualsiasi eventuale condizione pericolo grave; Non rimuove o modifica i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo, non compie operazioni o manovre che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; Partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; Si sottopone ai controlli sanitari previsti dal medico competente.
46 Preposto Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. Definizione
47 Preposto Cosa fa Sovrintende e vigila sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informa i loro superiori diretti; Richiede l osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e da istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; Segnala tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le carenze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; Frequentare appositi corsi di formazione.
48 Art. 299 Esercizio di fatto di poteri direttivi Le posizioni di garanzia relative ai soggetti di cui all articolo 2, comma 1, lettere b), d) ed e), gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti ivi definiti. b) = datore di lavoro d) = dirigente e) = preposto
49 Esercitazione Chi fa cosa
50 La valutazione del rischio
51 Che cosa è? relazione obbligatoria individuazione di tutti i rischi predisposizione delle misure
52 Come è? Art. 2, comma 1, lettera q globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori; finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione; contiene il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
53 Chi lo elabora? datore di lavoro, entro 90 giorni dalla data di inizio della propria attività
54 Luoghi di lavoro Rischi da valutare Organizzazione Lavoratori
55 Quali sono i principi generali che devono guidare il datore di lavoro nella valutazione dei rischi?
56 valutazione di tutti i rischi eliminazione, riduzione dei rischi rispetto dei principi ergonomici
57 misure di protezione collettiva controllo sanitario informazione, formazione e addestramento partecipazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
58 Accordi Stato Regioni Accordi Destinatari Entrata in vigore 21/12/2011 Lavoratori, preposti e dirigenti 26/01/ /12/2011 Datori di lavoro RSPP 26/01/ /02/2012 Operatori attrezzature 12/05/2013
59 Informazione, Formazione e Addestramento
60 Informazione, Formazione e Addestramento
61 Informazione, Formazione e Addestramento
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63 Informazione, Formazione e Addestramento
64 Accordo 7 luglio 2016
65 Principali novità Nuova articolazione dei percorsi formativi RSPP e ASPP (non datori di lavoro); Requisiti dei docenti uniformati al D.I. 06/03/2013; Seminari per aggiornamento coordinatori; Attivazione sistema crediti per la formazione.
66 Formazione RSPP e ASPP Il percorso formativo è strutturato in tre moduli A, B e C Modulo A 28 ore Modulo B 48 ore + specializzazioni Modulo C 24 ore ASPP RSPP ASPP RSPP RSPP Struttura simile al vecchio accordo ma nuovi contenuti
67 Requisiti docenti Docente Formatore Qualificato deve essere in possesso dei requisiti previsti Dal Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 Obbligo dei requisiti per tutti i corsi previsti dal D.Lgs. 81/08 In tutti i corsi obbligatori di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, fatti salvi quelli nei quali i requisiti dei docenti siano già previsti da norma specifiche. Colmata la lacuna del Decreto che prevedeva i requisiti dei docenti solo per la formazione di lavoratori e datori di lavoro
68 Aggiornamento coordinatori
69 Crediti formativi
70 misure di emergenza segnali di avvertimento sicurezza manutenzione programmazione misure di miglioramento
71 Quali imprese? Tutte
72 Attenzione dal 1 giugno 2013 Obbligo redazione DVR Autocertificazione D.I. 30/11/12 Procedure standardizzate
73 imprese fino a imprese fino a A chi si applica la procedura standardizzata? D.I. 30/11/12
74 I contenuti della valutazione
75 Dati da riportare anagrafica dell azienda dati identificativi delle figure della prevenzione organigramma e funzionigramma della sicurezza descrizione dell attività, dell ambiente di lavoro e del ciclo produttivo
76 dati azienda dati identificativi delle figure della prevenzione data di redazione anagrafica dell azienda e figure di prevenzione firma del datore di lavoro
77 Dott. Mario Rossi Medico competente organigramma e il funzionigramma della sicurezza
78 ciclo produttivo, attività svolte e reparti pianta azienda descrizione dell attività, dell ambiente di lavoro e del ciclo produttivo
79 identificazione dei pericoli Per ogni ambiente / reparto Per ogni fase Fasi di lavoro e attività Numero e mansione addetti Impianti, macchine e attrezzature Materiali utilizzati
80 liste di controllo riportare pianta azienda/reparto esaminare ambiente individuare pericoli e rischi riportare misure di prevenzione
81 Datore di lavoro valutazione di tutti i rischi misure di prevenzione e di protezione attuate programma di miglioramento dei livelli di sicurezza Individuazione procedure e ruoli per l attuazione Individuazione mansioni con rischi specifici
82 Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Datore di lavoro data certa firmato dal datore
83 Dove si trova? presso l unità produttiva alla quale si riferisce
84 Quando deve essere rielaborato? modifica del ciclo produttivo o dell organizzazione del lavoro evoluzione della tecnica infortuni significativi necessità emergenti dalla sorveglianza sanitaria
85 Quando deve essere aggiornato? entro i 30 giorni successivi
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87 Dal DVR al POS Il Documento di Valutazione dei Rischi Completo Aggiornato Articolato Che raccolga tutta la documentazione relativa alla salute e sicurezza gestita e rilasciata da terzi rispetto il datore di lavoro.
88 Esempio di scheda
89 Soggetti della prevenzione in cantiere Committente Responsabile dei lavori CSP CSE Affidataria Impresa Lavoratore Tecnico Esecutrice Autonomo Autonomo
90 Grazie per l attenzione bertoncelli@esev.it Cell:
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