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1 RdT larivistadelturismo CENTRO STUDI TOURING CLUB ITALIANO TURISMO LENTO In viaggio al passo con i tempi BED & BREAKFAST Un affare di famiglia NUMERI Da Bolzano i dati sul Conto Satellite NKAAS - RdT - la Rivista del Turismo - Trimestrale

2 Touring Club Italiano Presidente: Roberto Ruozi Direttore generale: Fabrizio Galeotti Centro Studi Tci Direttore Massimiliano Vavassori Area Ricerche e Pubblicazioni Matteo Montebelli (responsabile) Monica Martinelli Maria-Chiara Minciaroni Jacopo Zurlo RdT -larivistadelturismo Touring Club Italiano Corso Italia, Milano Tel Fax rdt@touringclub.it Direttore responsabile Marco Berchi Progetto grafico e impaginazione Studio Cappellato e Laurent Srl Stampa Gruppo Stampa GB Srl, Cologno M. (MI) Ufficio Pubblicità Tel Fax lara.cremonesi@touringclub.it Ricerca iconografica Elisabetta Porro (Centro Documentazione Tci) Informazioni sugli abbonamenti tel prontotouring@touringclub.it La Rivista del Turismo è in vendita in abbonamento (per le tariffe si veda la pagina con il coupon). Copie singole e arretrate sono disponibili al prezzo di 15 chiamando il n o presso i Punti Touring (l elenco è sul sito Registrazione Tribunale di Milano 10 febbraio 1999, n Touring Club Italiano, Milano Codice NKAAS Finito di stampare nel mese di ottobre 2009 ISSN In copertina: Una canoa Aerius biposto con vela supplementare, 1964, Archivio Tci SOMMARIO EDITORIALE Vacanze fuori porta 3 MERCATI Se l artigianato incontra il turismo 4 Martha Mary Friel MANAGEMENT Barcellona e Vienna: strategie a confronto 12 Francesca D Angella B&B: affari di famiglia e non solo 22 Elio Torlontano FOCUS: SLOW Elogio della lentezza 28 Andrea Bocconi Svizzera: turismo a misura d uomo 29 George M. Ganz Passoparla, il festival del cammino 32 Sara Piovani Italy Bike Hotels: le vacanze su due ruote 36 Daniela Galli e Viviana Andriani Zeppelin, dalle bici alle barche 38 Giovanni Bottazzi ESPERIENZE L Alto Adige visto col satellite 40 Ludwig Castlunger Città d arte a prova di turista 46 Mario Lugli TENDENZE Piccoli eventi crescono 52 Giancarlo Dall Ara Trentino in fiore 56 Gianfranco Betta RUBRICHE SEGNALIBRO 63

3 M A N A G E M E N T B&B: AFFARI DI FAMIGLIA E NON SOLO 22 larivistadelturismo

4 Nati e sviluppatisi nell ultimo decennio come attività integrative del reddito familiare, i B&B possono acquisire facilmente caratteristiche imprenditoriali esponendo l esercente, spesso inconsapevole, al rischio di sanzioni fiscali ELIO TORLONTANO La sala da pranzo di una pensione di Radicofani (SI), 1925, Archivio Tci IBed & Breakfast rappresentano in Italia un clamoroso fenomeno in rapida e considerevole diffusione. L Istat li ha rilevati la prima volta nel 2001 e in seguito, anno dopo anno, ne ha registrato l aumento in ragione di percentuali sempre a due cifre. Nel 2007 i B&B hanno raggiunto il di esercizi con (una media di 5,1 ). Questi numeri equivalgono al 15,6% delle unità e al 3,3% dei posti letto dell intero comparto degli esercizi complementari (Tabella 1). I dati 2008, anticipati su Internet da alcune amministrazioni regionali e provinciali, confermerebbero che il trend continua secondo un andamento pressoché lineare 1. La tumultuosa diffusione di questa formula di ricettività extralberghiera non convenzionale è favorita anche dal regime fiscale particolarmente semplice, concesso grazie al riconoscimento della natura non professionale dell attività. Questa caratteristica è sancita già nella prima legge di disciplina dei B&B emanata in Italia (legge regionale del Lazio 29 maggio 1997, 1 L elaborazione dei dati anticipati on line da alcune Regioni e Province indica le seguenti variazioni 2008/2007: Basilicata, di esercizi +19%, +21%; Umbria, esercizi +16%, +13%; provincia di Bologna, esercizi +28%, +29% (in realtà la variazione è da considerarsi maggiore poiché nel 2007 gli appartamenti ammobiliati per uso turistico sono stati conteggiati insieme ai B&B); provincia di Padova, esercizi +36%, +32%; provincia di Rimini, esercizi +25%, +22%. n. 18) con la definizione di esercizio saltuario di alloggio e prima colazione ( ) assicurato avvalendosi della normale organizzazione familiare offerto nella casa in cui si abita. In seguito, dal 2000 al 2003, quasi tutte le Regioni e Province autonome hanno disciplinato l esercizio dei Bed & Breakfast confermandone il carattere non imprenditoriale dell attività 2 e, di conseguenza, hanno stabilito che per condurla non è richiesta partita IVA e iscrizione al 2 La Provincia autonoma di Bolzano non ha una legge specifica per i B&B. Questi sono assimilati all attività di affittacamere, che può essere condotta in forma imprenditoriale e non, disciplinata dalla l.p. 12/1995 e dal d.p.g.p. 32/1996. La Regione Toscana assimila i B&B all attività di affittacamere con somministrazione di prima colazione, prevedendo anche l esercizio non professionale dell attività (artt. 55 e 61 della l.r. 42/2000 modificata dalla l.r. 14/2005). La Regione Siciliana dispone l applicazione del regime fiscale previsto per le attività saltuarie previa iscrizione all'ufficio IVA (art. 88 comma 9 della l.r. 32/2000). 3 Il carattere generale non imprenditoriale è indicato anche dall Istat che nel glossario 2007 include i B&B negli alloggi privati dandone la seguente definizione: Tale categoria include le forme di alloggio date in affitto da privati a privati o ad agenzie professionali, su base temporanea, come alloggio turistico. È caratterizzata da una gestione non imprenditoriale e non è disciplinata dalle normative riguardanti gli esercizi ricettivi colvi (alberghieri e complementari). In particolare tale tipologia include i B&B e gli altri alloggi privati. 3 l

5 registro delle imprese turistiche 3. Il modello si afferma, ben accolto dal mercato affascinato dalla promessa di un accoglienza familiare in strutture sempre diverse, con le comodità e l atmosfera di una casa, in posizioni pregevoli specie nei centri storici, solitamente a prezzi modici. Dall altra parte chi la offre trova un modo di conoscere persone sempre nuove senza muoversi da casa, di ricavare un reddito dalle camere divenute disponibili perché spesso il nido si è svuotato, con investimenti che possono anche essere limitati. Così in molti sviluppano una voglia d impresa in un settore seducente come quello turistico, invogliati da un attività facile da iniziare e da portare avanti senza particolari impegni e rischi grazie anche a un regime fiscale semplificato, che può dare redditi integrativi interessanti, specie in momenti in cui è difficile far quadrare i bilanci familiari. IMPRESA SÌ, IMPRESA NO Nella pratica, però, è facile che l attività viri su caratteristiche d imprenditorialità ponendo l esercente, impegnato nella gestione e preso dalle dinamiche del mercato, consapevole o no, al rischio di rilievi da parte del fisco nonostante lo scudo apparente della disciplina amministrativa locale. Questa trasformazione può avere origine da aspetti diversi. La saltuarietà della fornitura del servizio d alloggio e prima colazione (secondo alcune leggi anche per periodi ricorrenti stagionali 4 ) è la caratteristica che, equivocando, determina più frequentemente la deriva verso la gestione imprenditoriale. È particolarmente diffusa l opinione che tenere chiuso il B&B, per il periodo e nei modi indicati dalla legge locale di riferimento, configuri l interruzione della continuità dell attività e quindi ne garantisca la saltuarietà. Alcune fonti, ritenute autorevoli, indicano addirittura un 4 Così in Abruzzo (l.r. 78/2000), Lazio (regolamento 16/2008), Marche (l.r. 9/2006), Piemonte (l.r. 20/2000), Puglia (l.r. 17/2001), Sardegna (l.r. 27/1998), Valle d Aosta (l.r. 23/2000). 5 Vedi in and_breakfast.cfm. 6 Cfr. Risoluzioni del Ministero delle Finanze n. 180/E/III/7/1998/ del 14 dicembre 1998 e n. 155 del 13 ottobre preciso di giorni di chiusura che sarebbe valido su tutto il territorio nazionale 5. Ma saltuario è sinonimo di occasionale ovvero in modo non sistematico, senza carattere di stabilità, non abituale, accidentale. Infatti, il Ministero delle Finanze 6 ha chiarito che per non ricadere nel campo di applicazione dell IVA (prevista per le attività professionali o d impresa), l attività di alloggio e prima colazione deve essere effettivamente resa con carattere di occasionalità. Per cui l interruzione, per di più programmata e di durata prestabilita come in genere anche gli uffici amministrativi richiedono, da sola non sembra potere escludere che l attività sia svolta in modo sistematico e con il requisito della stabilità. Se, per assurdo, fosse accolta l interpretazione che l interruzione determina l occasionalità, tutte le attività stagionali sarebbero classificabili come non imprenditoriali. L occasionalità dell esercizio può essere messa in discussione anche dal tipo di attività economica o professione principale del soggetto titolare. Infatti, se questa è di tipo imprenditoriale o professionale ed è esercitata nel settore turistico (alberghiera o extralberghiera, di ristorazione, di agenzia di viaggi ecc.), si evidenzia la connessione o la complementarietà tra le due attività, per cui la secondaria è attratta da quella principale. Un altro aspetto che può configurare la gestione imprenditoriale riguarda l entità dei mezzi impiegati e l organizzazione degli stessi per la realizzazione dell attività e, quindi, della produzione del reddito. Mezzi rilevanti e organizzazione complessa, che esuli da quella normale familiare, qualificano l attività in termini abituali e quindi professionali. Per quanto riguarda i beni strumentali, quello più cospicuo è evidentemente l abitazione utilizzata. In questa non si ravvisa un elemento capace di individuare imprenditorialità fin tanto che vi si riscontri la presenza simultanea del titolare e degli ospiti e sia destinata a soddisfare principalmente le esigenze abitative di chi offre ospitalità. Queste circostanze, però, possono diventare delle eccezioni quando le leggi regionali contemplano la possibilità di adibire a B&B un immobile nel quale il titolare non risiede né dimora abitualmente 7. Per inciso, in questo caso la distanza del B&B dalla dimora del titolare può essere un fattore che porta a organizzarsi in maniera più complessa della normale organizzazione familiare. A maggior ragione si può riconoscere nell alloggio un fattore di produzione indice d imprenditorialità quando sia stato acquistato, costruito, ristrutturato o anche solo ammobiliato e attrezzato appositamente per essere destinato all attività ricettiva, magari con investimenti rilevanti per andare incontro a una domanda sempre più esigente in termini di comfort e servizi. La rilevante entità dei mezzi impiegati, infatti, è considerata un altro importante indice delle caratteristiche imprenditoriali dell attività. 7 Tale possibilità è data in Abruzzo (l.r. 78/2000), Valle d Aosta (l.r. 23/2000), Marche (l.r. 9/2006), Puglia (l.r. 17/2001). 24 VISIBILITÀ E INTERMEDIAZIONE Il tentativo di superare la scarsa visibilità, che affligge solitamente le micro e piccole strutture, e le conseguenti difficoltà nelle vendite, induce molti a organizzarsi in rete e adottare sistemi di distribuzione via Internet anche in accordo con intermediari che operano principalmente sul web. Per quanto riguarda le reti, si va da quelle locali di piccolissime dimensioni per esempio, di B&B i cui titolari appartengono allo stesso ceppo familiare che adottano denominazioni o marchi che indicano il collegamento esistente tra le strutture o che si attrezzano per commercializzare unitariamente la propria offerta all adesione a più complessi e articolati sistemi locali d offerta turistica con partecipazione attiva ai programmi di promozione e sviluppo. Per quanto riguarda la presenza su Internet, quella realizzata con propri siti o attraverso i portali degli enti pubblici e delle organizzazioni territoriali, solitamente pubblico-private, non si ritiene che debba essere presa come indicatore di un uso imprenditoriale dei canali web, perché nel primo caso essere in Rete è ormai un fenomeno sociale mentre nel secondo l iniziativa è dell ente. L inserimento, invece, nei cataloghi on line dei circuiti di commercializzazione non è raro che uno stesso B&B sia segnalato anche da più di una decina di questi operatori è una scelta autonoma che indica la stabililarivistadelturismo

6 TABELLA 1 L OFFERTA DI B&B IN ITALIA ( ) B&B Var. % su anno precedente Esercizi complementari Incidenza % B&B su esercizi complementari ,6 33,1 35,0 31,8 22,3 20,1-92,1 42,0 41,5 35,9 21,3 19, ,5 5,4 7,2 9,6 10,7 12,4 15,6 0,5 0,9 1,3 1,8 2,3 2,7 3,3 Fonte: elaborazione su dati Istat tà dell organizzazione, la continuità dell attività e l adozione di una precisa strategia di promozione e vendita che mira a volumi d affari evidentemente superiori a quelli che producono redditi considerabili integrativi. Si ritiene che tutto ciò sia indice d imprenditorialità tanto più se l inserimento nel circuito si ottiene dietro pagamento di una quota d associazione, di un canone o di una commissione d agenzia. Lo stesso vale per le inserzioni pubblicitarie sulle guide cartacee vendute in libreria o altri investimenti pubblicitari che dovessero apparire non rapportati alla dimensione dell attività. LABILI CONFINI Un altro parametro che indica, a contrario, che l attività è imprenditoriale è quello che fissa il limite di reddito da attività occasionale ai fini previdenziali. Gli esercenti attività di lavoro autonomo occasionale si devono iscrivere alla Gestione separata istituita presso l Inps solo qualora il reddito annuo derivante dalle dette attività sia superiore a euro. Rimanendo al di sotto di questo importo, con il quale l Inps indica il confine tra attività occasionale e quella d impresa, si può confermare la dimensione non imprenditoriale dell esercizio. Un recente studio, però, fornisce elementi che fanno ritenere che questo valore massimo sia piuttosto facilmente valicabile da un rilevante di B&B 9. L opinione che i Bed & Breakfast siano nella sostanza delle imprese a tutti gli effetti è probabilmente la ragione su cui si fonda l orientamento della maggior parte delle amministrazioni locali, della RAI e anche della più importante associazione imprenditoriale. Infatti: La gran parte dei Comuni assoggetta i Bed & Breakfast alla stessa tariffa delle imprese alberghiere per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani (TARSU); La RAI richiede ai B&B lo stesso canone speciale dovuto per il possesso di apparecchi atti alla ricezione di programmi radio e tv installati in locali aperti al pubblico, come gli alberghi. Il passaggio dal canone ordinario (per apparecchi installati in ambito familiare) a quello speciale è richiesto anche nel caso d inizio dell attività d alloggio e prima colazione nell abitazione in cui vive il proprietario-esercente; Confindustria, che associa notoriamente le imprese maggiori, ha mostrato specifico interesse verso la categoria costituendo la Federazione italiana Bed & Breakfast - FEDERB&B. Questa, per statuto, rappresenta imprese, consorzi e associazioni che svolgono attività qualificata come Bed & Breakfast (e appartamenti vacanze). 8 Art. 44 del decreto legge 30 settembre n. 269 convertito, con modificazioni, in legge 24 novembre 2003, n Il Rapporto B&B Italia 2007, pubblicato su indica che il prezzo medio di una notte in B&B si attesta su 35 euro. I pernottamenti effettuati mediamente nell anno sono 190, per ciascuno dei circa B&B stimati. Il fatturato complessivo dei B&B in Italia è di circa 130 milioni di euro, con una media di euro all anno per B&B. Questa stima di fatturato medio indica che molti B&B, detratte le spese, sarebbero capaci di produrre un reddito annuo superiore a euro. ALCUNE RIFLESSIONI CONCLUSIVE Le precedenti considerazioni evidenziano quanto labile sia per i B&B il confine tra l attività occasionale e quella imprenditoriale e che è effettivamente arduo restare in quest ultima dimensione prevista dalle leggi amministrative. Nella pratica si possono verificare, anche contemporaneamente e con frequenza, condizioni che rendono marginali i casi di attività non imprenditoriale. Sia le dinamiche di mercato sia il complesso normativo generale non sembrano favorire l inquadramento dell attività di alloggio e prima colazione secondo un modello sicuramente non imprenditoriale, tanto da fare apparire velleitaria questa presunzione se si vuole sostenerla appellandosi unicamente alla disciplina amministrativa cui territorialmente si fa riferimento, senza comprovarla con appropriate caratteristiche strutturali e modalità di gestione. Si può anche affermare che in alcuni casi le leggi locali, non raccordandosi al complesso delle norme vigenti, creano le condizioni per indurre i gestori nel tranello della presunzione di non imprenditorialità, come quando contemplano che l attività possa essere condotta anche nell alloggio in cui non si abita. Pertanto, sarebbe auspicabile che in questa materia le discipline vigenti nelle diverse Regioni e Province autonome si armonizzino introducendo la previsione del regime imprenditoriale e non, affidando alla consapevolezza dei titolari e alla loro responsabilità la decisione di scegliere sotto quale profilo condurre la propria attività di Bed & Breakfast. 3 l

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