REGIONE BASILICATA ALTO BASENTO BRADANICA VULTURE ALTO BRADANO TOTALE PIT 8

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1 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei ALLEGATO 1 Marzo 2006 ELENCO DEI PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI, PROGETTI INTEGRATI URBANI, PACCHETTI INTEGRATI DI OPERAZIONI STRATEGICHE IN ATTUAZIONE NELL AMBITO DEI PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI E INSERITI NEL SISTEMA DI MONITORAGGIO REGIONE BASILICATA Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto ALTO BASENTO BRADANICA LAGONEGRESE POLLINO MARMO PLATANO MELANDRO METAPONTINO MONTAGNA MATERANA VAL D AGRI VULTURE ALTO BRADANO TOTALE 8 SU POTENZA SU MATERA TOTALE SU 2 REGIONE CALABRIA Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto ALTO TIRRENO COSENTINO MEDIO TIRRENO COSENTINO POLLINO ALTO IONIO COSENTINO VAL DI CRATI SILA JONICA BASSO TIRRENO COSENTINO SERRE COSENTINE SILA SAVUTO ALTO CROTONESE SILA CROTONESE CROTONE LAMEZIA 6

2 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei VALLE DEL CROCCHIO SERRE CALABRESI SERRE VIBONESI MONTEPORO ANA DI GIOIA TAURO ASPROMONTE LOCRIDE STRETTO AREA GRECANICA TOTALE 23 PSU CATANZARO PSU COSENZA RENDE UN PROGETTO DI CITTA PSU CROTONE IL RISVEGLIO SULLO JONIO PSU VIBO VALENTIA PSU REGGIO CALABRIA CITTA DEL MEDITERRANEO PSU LAMEZIA TERME TOTALE PSU 6 REGIONE CAMPANIA Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO PARCO REGIONALE DEL PARTENIO PARCO REGIONALE DEL MATESE PARCO REGIONALE DI ROCCAMONFINA FOCE GARIGLIANO PARCO REGIONALE DEL TABURNO CAMPOSAURO PARCO REGIONALE DEI MONTI CENTINI PARCO REGIONALE DEL FIUME SARNO GRANDE ATTRATTORE CULTURALE CERTOSA DI PADULA GRANDE ATTRATTORE CULTURALE CAM FLEGREI GRANDE ATTRATTORE CULTURALE PAESTUM VELIA GRANDE ATTRATTORE CULTURALE REGGIA DI CASERTA GRANDE ATTRATTORE CULTURALE NAPOLI GRANDE ATTRATTORE CULTURALE POMPEI, ERCOLANO E SISTEMA ARCHEOLOGICO VESUVIANO ITINERARIO CULTURALE ANTICA CAPUA ITINERARIO CULTURALE LITORALE DOMITIO 7

3 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei ITINERARIO CULTURALE VALLE DELL OFANTO ITINERARIO CULTURALE ANTICA VOLCEJI ITINERARIO CULTURALE REGIO TRATTURO - AV ITINERARIO CULTURALE REGIO TRATTURO - BN ITINERARIO CULTURALE MONTI TREBULANI MATESE ITINERARIO CULTURALE VALLE DELL ANTICO CLANIS FILIERA TERMALE FILIERA TURISTICA ENOGASTRONOMICA PORTUALITA TURISTICA ANA DEL SELE ETRELCINA AGRO MONTI CENTINI PENISOLA AMALFITANA E SORRENTINA BORGO TERMINIO CERVIALTO ISOLE DEL GOLFO RAVELLO CITTA DELLA MUSICA DISTRETTO INDUSTRIALE DI SOLOFRA DISTRETTO INDUSTRIALE DI NOCERA INFERIORE - GRAGNANO DISTRETTO INDUSTRIALE DI SAN MARCO DEI CAVOTI DISTRETTO INDUSTRIALE DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO DISTRETTO INDUSTRIALE DI CALITRI DISTRETTO INDUSTRIALE DI SANT AGATA DEI GOTI E CASAPULLA DISTRETTO INDUSTRIALE DI GRUMO NEVANO AVERSA AREA NOLANA CLANIO PROTOFILIERE PROVINCIALI VALLE DELL IRNO AREA GIUGLIANESE CITTA DEL FARE POLO ORAFO CAMPANO S.S. APP.I.A CITTA DI AVELLINO BENEVENTO: IL FUTURO NELLA STORIA CITTA DI CASERTA CITTA DI NAPOLI SALERNO CITTA DELL ECCELLENZA TOTALE 51 8

4 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei REGIONE MOLISE Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto AMBIENTE TURISMO IMPRESA CIVILTA DELL ACQUA MEDIO TRIGNO MINORANZE LINGUISTICHE, STORICHE, ARBËRËSH E CROATE PER UNO SVILUPPO EQUILIBRATO ED ARMONIOSO SISTEMA LOCALE DELL OFFERTA TURISTICA E - MOLISE TOTALE 7 REGIONE PUGLIA Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto AREA TAVOLIERE AREA NORD BARESE AREA METROPOLITANA DI BARI AREA DELLA MURGIA VALLE D ITRIA TARANTO BRINDISI AREA JONICO - SALENTINA TERRITORIO SALENTINO - LECCESE SUB APPENNINO DAUNO TOTALE 10 U BARI U BRINDISI U FOGGIA U LECCE U TARANTO TOTALE U 5 REGIONE SARDEGNA Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto STORIA, AMBIENTE E PRODUTTIVITA LOCALE, UNITE PER NUOVE FORME DI TURISMO ARBURESE, GUSNESE E MEDIO CAMDANO SULCIS IGLESIENTE COMUNITA MONTANA N.19 9

5 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei QUALITA DELLA VITA A CAGLIARI: CITTA AMBIENTALE E TURISTICA SENZA LE PERIFERIE AREA VASTA CAGLIARI SUD EST AREA VASTA SUD OCCIDENTALE POTENZIAMENTO DELLA STRUTTURA IMPRENDITORIALE LOCALE E SVILUPPO INTEGRATO DEL TURISMO DELLE ZONE INTERNE MARGHINE - PLANARGIA - BARBAGIA SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO L INTEGRAZIONE QUALE SVILUPPO DELLA SARDEGNA CENTRALE ORISTANO 2 BARIGADU, GHILARZESE, GRIGHINE MARMILLA IL CAPOLUOGO NELLA CITTA AMBIENTALE NEL GOLFO DELL ASINARA DALLA COSTA DEL CORALLO AL LOGUDORO MEILOGU DAL TURISMO MONOPRODOTTO AL TURISMO INNOVATIVO INTEGRATO PORTA D EUROPA TERRA DELL ACCOGLIENZA TOTALE 13 REGIONE SICILIANA Acronimo del Progetto* Denominazione del Progetto TINDARI-NEBRODI QUATTRO CITTA E UN PARCO PER VIVERE GLI IBLEI IL COMPRENSORIO DI GELA: DAL MODELLO PREVALENTE DELLA GRANDE INDUSTRIA AD UNO SVILUPPO MULTISETTORIALE, AUTOPROPULSIVO E SOSTENIBILE PALERMO CAALE DELL EUROMEDITERRANEO VALLE DEL TORTO E DEI FEUDI - PROGETTO PER UN DISTRETTO RURALE DI QUALITA ECOMUSEO DEL MEDITERRANEO SINERGIE PER COMPETERE ENNA: TURISMO TRA ARCHEOLOGIA E NATURA EOLO, SCILLA E CARIDDI, L INSULARITA E LO STRETTO PORTALE DEL MEDITERRANEO. MESSINA DA "CITTA DEGLI APPRODI" AD "AREA DEGLI SCAMBI" INTEGRATA CON IL DISTRETTO TURISTICO DELLE ISOLE EOLIE E CON IL SISTEMA TERRITORIALE DAL TURISMO TRADIZIONALE AD UN SISTEMA TURISTICO LOCALE 10

6 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei INTEGRATO SISTEMA TURISTICO INTEGRATO DELLA COSTA CENTRO- SETTENTRIONALE DEMETRA LE ECONOMIE DEL TURISMO - CALATINO SUD SIMETO DELLE TORRI E DEI CASTELLI: TURISMO INTEGRATO A NORD- OVEST DI PALERMO ALTO BELICE CORLEONESE - TRA NATURA E PRODOTTI TICI, UN GRANDE PARCO PER IL TEMPO LIBERO ED IL TURISMO POLO TURISTICO TIRRENO CENTRALE LA VIA DELL ARGILLA PER LO SVILUPPO E LA PRODUTTIVITA MAGAZZOLO PLATANI SICANI DELL AGRIGENTINO ETNA AQUAE LABODES HYBLON-TUKLES BIO-VALLEY SISTEMA TURISTICO INTEGRATO DIFFUSO E COMPATIBILE DELLE MADONIE - RETI MADONIE VALLE ALCANTARA NEBRODI VALLE DEI TEMPLI CATANIA CITTA METROPOLITANA. DAL SISTEMA DIFFUSO ALLA METROPOLI ACCOGLIENTE LE VIE DEL BAROCCO ALCESTI ALCINOO ACI: FORMAZIONE IMPRESA TURISMO ISOLE MINORI TOTALE 32 OS OS OS OS OS N 5 COMPRENSORIO OCCIDENTALE TIRRENICO -PELORITANO OS N 20 VALLE DELL'IPPARI OS N 25 METROPOLI EST OS N 27 THAPSOS MEGARA TOTALE OS 4 11

7 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei * LEGENDA PROGETTI INTEGRATI PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI SU PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO PSU PROGETTI DI SVILUPPO URBANO U PROGETTI INTEGRATI URBANI OS PACCHETTI INTEGRATI DI OPERAZIONI STRATEGICHE 12

8 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Allegato 2 Marzo 2006 CONTENUTO INFORMATIVO DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO Premessa I Progetti Integrati inseriti nel Sistema di Monitoraggio georeferenziato si identificano come quei progetti che hanno una specifica identità territoriale e per i quali è identificabile una coalizione di attori territoriali proponenti il progetto nel suo insieme. In quanto strumento di acquisizione, organizzazione e analisi dei dati sulla progettazione integrata, il Sistema persegue lo scopo precipuo di documentare i progressi, accompagnare l attuazione ed eventualmente fornire elementi informativi utili a correggere gli aspetti non funzionali dei Progetti Integrati. Il presente documento articola e definisce i contenuti informativi del suddetto sistema. Esso nasce da un intensa attività di interlocuzione costituita da incontri bilaterali e multilaterali tra i Nuclei di Valutazione e le Autorità di Gestione delle 7 Regioni dell Ob.1 e del Molise, in cui sono stati recepiti e discussi interessi conoscitivi e vincoli tecnici. Tra gli orientamenti emersi c è quello di avvalersi in larga parte di dati già esistenti nei sistemi informativi regionali, limitando al minimo la produzione di variabili nuove. Il documento si articola in 2 sezioni: A. il Monitoraggio del Progetto intergrato territoriale () in quanto progetto unitario; B. il Monitoraggio dei singoli interventi rientranti nei. A. IL MONITORAGGIO DEL IN QUANTO PROGETTO Il monitoraggio dei in quanto progetti complessivamente intesi riguarda le seguenti 5 aree: Anagrafica, Finanziaria, Gestionale, Strategica, e Partenariale. A ciascuna di esse corrisponde una delle sottosezioni successive (1-5), che definiscono in termini di variabili, il contenuto della rilevazione da effettuare sui in quanto progetti. Gran parte delle suddette variabili è di natura essenzialmente statica, ad eccezione di alcune concernenti il partenariato ed il sistema di gestione. In ogni caso, laddove ricorre, il Sistema provvede ad aggiornarle progressivamente, serbando memoria dello loro stato alle diverse date storiche della rilevazione, e consentendo di controllare le eventuali variazioni rispetto all ultimo record. 13

9 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei La titolarità e la responsabilità della rilevazione sono delle Autorità di Gestione e dei Nuclei di Valutazione Regionali che periodicamente aggiornano il contenuto del sistema. 1. DATI ANAGRAFICI Questa sottosezione identifica le variabili riguardanti l anagrafica dei singoli Progetti Integrati approvati: 1.1 Denominazione del ; 1.2 Codice attribuito al dalla regione; 1.3 Elenco Comuni che compongono l area del ; 1.4 Codici ISTAT dei Comuni che compongono l area del ; 1.5 Regione e Provincia/e interessate dall area del ; 1.6 Indirizzo sede; 1.7 Elenco del partenariato istituzionale: comprendente oltre ai comuni gli altri enti pubblici locali sottoscrittori (Province, Comunità Montane); 1.8 Idea forza del riportata per esteso (campo di testo). 2. FINANZA PROGRAMMATA In questa sottosezione sono inserite le risorse finanziarie programmate a valere su ciascun sulla base del documento di approvazione. Tutte le cifre devono essere espresse in euro. 2.1 Risorse totali programmate Corrisponde alla somma delle risorse pubbliche assegnate al e delle quote di cofinanziamento privato dei progetti. 2.2 Risorse pubbliche programmate Corrisponde al totale delle risorse pubbliche assegnate al. 2.3 Risorse pubbliche programmate per Fonte finanziaria Corrisponde alla specifica delle risorse pubbliche programmate per singola fonte finanziaria: Fonte POR Fonte APQ Altra fonte pubblica Fonte privata 14

10 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei 2.4 Risorse programmate POR per singolo Fondo Fonte FESR Fonte FSE Fonte FEOGA Fonte SFOP 2.5 Risorse programmate POR per destinazione Risorse destinate ad interventi infrastrutturali Risorse destinate ad aiuti alle imprese Risorse destinate all acquisizione di beni e servizi 3. VARIABILI AREA DI GESTIONE E PERSONALE 3.1. Variabile di forma gestionale Risponde al quesito: In che tipologia ricade la struttura operativa locale di cui si avvale il nella fase di gestione delle attività? (Indicare, per il considerato, una soltanto tra le seguenti categorie) Ufficio Unico Consorzio Società Mista Ufficio comune Uffici del soggetto capofila (Comune, comunità montana o altro) Comune unico (caso dei Progetti urbani) Ente parco Società di gestione derivata da strumenti di programmazione negoziata Altro (da specificare nei metadati, cioè nelle informazioni aggiuntive a corredo della lettura della base dati) 3.2. Variabile funzioni/competenze Risponde al quesito: Quali sono le competenze svolte dagli organi di direzione e gestione dei progetti? (Indicare le funzioni svolte fra quelle sotto elencate, selezionando anche più di una) Animazione territoriale/informazione 15

11 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Preparazione di bandi e appalti (anche in stretta collaborazione con la Regione, quando quest ultima abbia titolarità di questa funzione) Gestione autonoma di bandi e appalti Attività di progettazione (preliminare, esecutiva, definitiva - non solo per le infrastrutture) Istruttoria tecnica per la modifica (inclusa la riprogrammazione) degli interventi programmati Raccolta e inserimento dati di monitoraggio degli interventi Attività di pagamento Funzioni complete da organismo intermediario 3.3 Variabile risorse di funzionamento della struttura locale Questa variabile, che sarà inserita nel Sistema di monitoraggio in fase successiva, risponde al seguente quesito: La struttura operativa locale di cui il si serve ha a disposizione risorse finanziarie per l attività di gestione? A quanto ammontano e da che fonte provengono? L eventuale piano finanziario è inserito in un piano gestionale? Questa domanda si articola in tre sottovariabili: L attività di gestione del possiede un budget proprio chiaramente definito e codificato in un documento - anche semplice - di programmazione finanziaria. (Risposta binaria: si/no) In caso affermativo (SI a 2.3.1): indicare risorse di competenza (in ) ripartite in annualità: 2003, 2004, 2005, 2006, Origine delle risorse finanziarie sopra indicate: Risorse proprie dei comuni e di altri soggetti della coalizione Misure POR PON ATAS Altre fonti; specificare Esiste un piano esecutivo di gestione (PEG), ovvero un documento di programmazione delle attività della struttura operativa locale che combini pianificazione gestionale, amministrativa e finanziaria su cronogrammi annuali o pluriennali. Variabile binaria (SI, NO). 16

12 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei 3.4. Variabili risorse umane dedicate Questa sezione, che successivamente sarà integrata all interno del Sistema, raccoglie informazioni sul numero e sull origine delle risorse umane dedicate alla gestione del. Il Sistema rileva periodicamente il numero e la provenienza di coloro che abbiano prestato lavoro a favore del in maniera continuativa nei sei mesi precedenti la rilevazione. Il personale è distinto inizialmente in base alla sua provenienza ed, all interno di questa categoria, al regime - part o full time - a cui il contributo lavorativo può essere ascritto. La rilevazione consiste dunque nell inserire un numero corrispondente alle unità lavorative che ricadono in ciascun sotto-categoria di provenienza/regime: Personale dedicato al progetto da amministrazioni pubbliche e enti locali della coalizione. Part-Time N. Full time N Personale proprio della struttura di gestione. Part-Time N. Full time N Personale esterno a carico di progetti di assistenza tecnica. Part-Time N. Full time N.. 4. AREA STRATEGICA: LA CLASSIFICAZIONE DELLE IDEE FORZA La classificazione del contenuto dei in quanto progetti complessi è effettuata esclusivamente sulla base del contenuto strategico delle loro idee forza, e senza considerare il contenuto concreto degli interventi che li compongono, in quanto quest ultimo viene rilevato a parte per ciascun intervento attraverso la variabile di livello intervento: tipologia di intervento Monit Il Sistema prevede una prima tripartizione basata sul contenuto tematico dell idea forza, tra Monosettoriali, Plurisettoriali, e Programmi D area. Ciascun ricade in una sola di queste tre macro-tipologie. A ciascuno dei si applica poi la classificazione tematica in categorie e sottocategorie descritta nella parte seguente, ma con modalità diverse a seconda della macro-tipologia di appartenenza. 17

13 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Macro-Tipi 1. Progetto Monosettoriale Questa macro-tipologia è selezionata quando nell Idea Forza del è possibile identificare un area tematica prevalente che è funzionale al raggiungimento dei suoi obiettivi. I appartenenti a questa tipologia devono scegliere una sola delle categorie tematiche sotto indicate (nella classificazione ampia o nella classificazione fine). 2. Progetto Plurisettoriale Questa macro - tipologia è selezionata quando nell Idea Forza è possibile identificare un numero limitato di aree di intervento prevalenti, che sintetizzano gli obiettivi del. I appartenenti a questa tipologia possono indicare al massimo tre delle categorie tematiche sotto indicate. 3. Programma D area Questa macro - tipologia va selezionata quando nell Idea Forza non è possibile identificare aree tematiche di intervento prevalente, in quanto essa configura un programma di valorizzazione delle risorse complessive del territorio, o si caratterizza per fare riferimento ad altre categorie nontematiche. Categorie tematiche dell idea forza del I Digit Classificazione Ampia 1) Sviluppo Industriale II Digit Classificazione Fine 1.1 Sistemi Manifatturieri Locali 1.2 Aree Industriali 1.3 Riconversione produttiva 1.4 Filiera Agroalimentare 1.5 2) Sviluppo Urbano 3) Turismo 2.1 Rete dei piccoli Comuni Turismo culturale 3.2 Turismo Naturalistico-Paesaggistico 3.3 Turismo Enogastronomico 18

14 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei 3.4 Turismo integrato 3.5 Turismo sportivo 3.6 Turismo rurale 3.7 Turismo balneare 3.8 Turismo termale 3.9 Sviluppo aree a vocazione turistica ) Sviluppo sostenibile, Ambiente 5) Sviluppo Rurale 4.1 Valorizzazione naturalistica 4.2 Iniziative imprenditoriali ecocompatibili 4.3 Salvaguardia e valorizzazione di siti naturalistici 4.4 Sviluppo Ambientale Valorizzazione prodotti agricoli 5.2 6) Trasporti 6.1 Logistica 6.2 7) Formazione, sviluppo risorse umane 8) Ricerca e innovazione Sviluppo offerta servizi 8.2 Una volta attribuito il ad una delle tre macro-tipologie, il passo successivo è quello di indicare la categoria/e tematica/che del tra quelle sopra indicate. Le categorie tematiche possono appartenere alla classificazione ampia o, al suo interno, a quella fine. Le categorie più fini, che aggiungono al primo digit un secondo, dovrebbero essere selezionate nei casi in cui il abbia saputo effettuare una scelta tematica più specifica all interno di una delle 8 categorie più generali. 19

15 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Solo alcune delle categorie fini sono state specificate. Nel caso in cui non sia possibile collocare una o più Idee Forza all interno di una delle categorie esistenti, è possibile identificare in autonomia, nuove categorie fini a due digit, aggiuntive a quelle inizialmente previste, previa comunicazione alla unità tecnica incaricata dalla rete dei nuclei dell amministrazione del sistema, che la inserirà nel sistema e la renderà visibile e selezionabile anche dagli altri. 5. VARIABILI PARTENARIATO ECONOMICO E SOCIALE Questa sottosezione raccoglie informazioni sul partenariato economico-sociale coinvolto nella progettazione e/o l attuazione del. Ai fini di questo monitoraggio, per partenariato si intendono i Soggetti diversi dal partenariato istituzionale (rilevati in altra sezione), e quindi organizzazioni, associazioni, etc.) che hanno partecipato al processo iniziale di consultazione o negoziazione, o alla fase successiva della attuazione del. Nella pratica, sono considerati partner del progetto, e perciò inseriti nella rilevazione solo i soggetti che compaiano nel documento di progetto approvato, od in altri documenti attinenti la vita del. Per ciascuno di questi soggetti vengono rilevate le seguenti caratteristiche: a. Denominazione o ragione sociale [ad Esempio] Confesercenti Comunale Lega Ambiente Provinciale Parrocchia S. Diodato Associazione culturale A.GI.RE. b. La categoria Tipo di Ente: 1. Enti Pubblici 2. Enti con fini di lucro (Società Private di persone o di capitali, Consorzi di Società, Società Cooperative). 3. Enti No profit (associazioni, fondazioni, cooperative sociali) c. Gli Enti no profit sono classificati secondo l Attività Prevalente che svolgono. Si tratta di una classificazione che permette interessanti confronti, in quanto utilizzata dall ISTAT nel censimento Istituzioni No-profit in Italia. Tra le seguenti è necessario selezionare una sola categoria: 1. Cultura Sport e Ricreazione 2. Istruzione e Ricerca 20

16 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei 3. Sanità 4.Assistenza Sociale 5. Ambiente 6. Sviluppo economico e coesione sociale 7. Tutela dei diritti e attività politica 8. Filantropia e promozione del volontariato 9. Cooperazione e solidarietà internazionale 10. Religione 11. Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi 12. Altre attività d. Documenti sottoscritti dal partner Le seguenti variabili vengono attivate nei casi in cui il soggetto partner sottoscriva e presenti agli altri soggetti pubblici o privati coinvolti nel uno o più documenti nei quali si assume impegni, effettua comunicazioni, formula proposte, o assume altre posizioni pubbliche. Le informazioni sui documenti sottoscritti costituiscono il segnale od il riflesso di una partecipazione più attiva e impegnata, e non solo formale, di alcuni partner. Al momento il Sistema non contiene ancora questo tipo di informazione, ma a breve per ciascun partner ospiterà: d.1 una variabile di tipo binario che si attivi ogniqualvolta il soggetto sottoscriva un qualche documento rivolto al tavolo partenariale e/o istituzionale; d.2 la data di sottoscrizione del documento, eventualmente coincidente con la presentazione o individuazione del. d.3 una variabile Memo, o campo di testo, descrittiva del documento stesso. Questa variabile potrebbe essere costituita da una frase estratta dal documento di impegno, descrittiva del tipo di impegno. Tipicamente potrebbe trattarsi del titolo, se adeguatamente descrittivo del contenuto del documento. Ad esempio: monitoraggio impatto ambientale degli interventi del, oppure animazione presso i propri soci sui temi della progettazione integrata. La classificazione di questi impegni non sarebbe oggetto del monitoraggio, ma potrebbe essere svolta successivamente per finalità conoscitive. 21

17 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Le stesse variabili d.1- d.3 verranno rilevate anche quando il documento in questione venga sottoscritto da più partners o dal tavolo partenariale nel suo complesso. In questo caso, il documento verrà classificato diversamente, come sottoscritto da una pluralità di partners, e le relative variabili diverranno attributi di ciascuno dei soggetti sottoscrittori. e. Riunioni Partenariali Un chiarimento sul concetto di riunione oggetto di questa rilevazione. Si tratta delle riunioni periodiche od occasionali che abbiano come oggetto esclusivo il, la sua divulgazione, la sua revisione, la sua attuazione. Alle riunioni del partenariato istituzionale sarà comunque attribuita la stessa importanza delle riunioni che prevedono la partecipazione anche del partenariato economico-sociale. Allorquando il Sistema sarà integrato da questa sezione, saranno rilevate per ciascuna riunione le seguenti variabili: e.1 Data e.2 Presenze. La lista dei diversi partner presenti (istituzionali e economici e sociali). e.3 Si prevede poi l acquisizione e lo stoccaggio di un file grafico o di testo, descrittivo dell Ordine del Giorno della riunione stessa, che renderà possibili successive classificazioni ed aggregazioni tematiche dell attività di scambio partenariale svolta a livello locale. La rilevazione di data, presenze ed ODG, al di là del suo contenuto informativo, ha il vantaggio di costituire un sistema di controlli incrociati che aumenta l affidabilità complessiva dell informazione. Per questo non si ritiene utile prevedere solo la rilevazione della data della riunione, priva della lista dei partecipanti. Al di là delle modalità di rilevazione, le variabili richiamate rappresentano un utile strumento di stima del grado di coinvolgimento e partecipazione di ciascun partner alla esperienza della progettazione integrata. B. IL MONITORAGGIO DEI SINGOLI INTERVENTI INSERITI NEI Le variabili di seguito riportate si riferiscono agli interventi inseriti nei approvati che prevedono una quota di finanziamento pubblico, a prescindere dalla fonte di finanziamento. Ovvero, se compresi tra gli interventi di un che sono approvati e coperti da finanziamento, anche gli 22

18 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei interventi non finanziati da risorse POR vengono monitorati nelle loro variabili sia statiche che dinamiche. Non fanno invece parte del campo di osservazione, altri interventi proposti, presi in considerazione, ed eventualmente anche listati nominativamente nel approvato, qualora non risultino anche approvati e finanziati in tutto od in parte dal POR o da altra fonte pubblica 1. Non essendovi per essi certezza di un qualche finanziamento pubblico, tali interventi verranno eventualmente inseriti nel sistema solo in un secondo momento, qualora essi vengano inclusi nella parte approvata e finanziata del. L inserimento nel sistema deve avvenire alla data in cui le risorse vengono attribuite con certezza all intervento. 2 Lista delle di variabili e loro breve descrizione Variabili statiche 1) Asse, misura, sottomisura, Fondo Nel caso in cui l intervento sia finanziato con risorse POR, tali variabili definiscono l asse, la misura, la sottomisura ed il fondo strutturale al quale attinge l iniziativa. 2) Codice del di riferimento Rappresenta il codice univoco di identificazione del negli archivi della Regione (analogo a quello riportato nella sez. A in quanto progetto alla 1.2). 3) Codici dell intervento Si tratta di un gruppo di variabili che consentono di acquisire tutti i codici con i quali un intervento viene classificato all interno dei diversi sistemi di monitoraggio. Ai fini della corretta implementazione del sistema è essenziale che la base dati ospiti: il codice attribuito all intervento nel Database, laddove presente, il codice MONIT, che consente l acquisizione dei dati di monitoraggio del POR in dinamica, e il codice CUP per le regioni che utilizzano il codice unico di progetto di livello regionale. 1 Ricadono in questa categoria, ad esempio, le manifestazioni di interesse da parte di imprese contenute in alcuni approvati, ma il cui finanziamento è soggetto alla successiva attribuzione di incentivi messi a bando su misure POR, o i interventi infrastrutturali che talora vengono inclusi nominativamente nel, ma classificati, ad esempio, sotto la categoria accessori e non finanziati (almeno fino a quando essi non siano oggetto esplicito di finanziamento). 2 Tale data dovrebbe coincidere con la stipula dell Accordo di Programma o altro atto con cui l amministrazione finanziatrice e la coalizione dei proponenti assumono impegni reciproci in ordine all attuazione effettiva del. Per un maggiore dettaglio su questo punto, vedi sotto la descrizione della variabile n

19 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei 4) Denominazione dell intervento La variabile si riferisce al nome attribuito all operazione nei documenti di progetto. 5) Tipologia di intervento Il Sistema adotta la classificazione MONIT2000 per tipologia e sottotipologia ( Tipologia e Sottotipologia di Progetto nella terminologia Monit). Per gli interventi del FSE è necessario rilevare anche due campi addizionali: Macrotipologia e Tipologia di Azione. 6) Comune/i di localizzazione dell intervento La variabile mappa la denominazione del comune, o dei comuni di localizzazione nel caso l intervento ne interessi più d uno. Per gli aiuti alle imprese si tratta del comune di localizzazione dell investimento privato agevolato. 7) Codice/i del comune di localizzazione dell intervento E il Codice ISTAT del comune o dei comuni di localizzazione, nel caso l intervento ne interessi più d uno. 8) Costo totale dell intervento (In euro). Per costo totale si intende il costo complessivo dell intervento, inclusivo sia delle risorse pubbliche, sia delle eventuali risorse private. 9) Costo pubblico dell intervento (In euro). Per costo pubblico si intende la porzione del costo totale finanziato a valere su una fonte pubblica o su più fonti pubbliche. 10) Costo pubblico per fonte di finanziamento (In euro). Si tratta di valorizzare più campi predefiniti che si riferiscono alle fonti pubbliche: (1) Costo POR: (2) Costo APQ, (3) Costo Altra Fonte Statale, (4) Costo Altra Fonte Regione, ( 5) Costo Altra Fonte Pubblica (Comuni, Provincia, Comunità Montane). 11) Costo privato dell intervento (In euro). La variabile misura la parte di costo totale per cui è previsto il finanziamento con risorse private. Il dato non riguarda le risorse per interventi interamente finanziati da privati, anche se 24

20 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei inclusi nel. II valore di questa variabile, sommato a quello della n. 9, dovrebbe restituire un valore pari a quello della n ) Relazione funzionale con altri interventi del La variabile esprime la relazione gerarchico-funzionale eventualmente prevista tra l intervento ed altri interventi del. Il singolo intervento sarebbe codificato corrispondentemente come: a) portante -- cioè iniziativa dalla cui piena realizzazione dipende quella di altri interventi del ; b) complementare iniziativa il cui successo od il cui contributo alle finalità del dipende dall avvio di uno o più interventi portanti del ; c) integrato ma non legato ad altri da rapporti di complementarietà iniziativa la cui appartenenza al è giustificata non da una stretta relazione funzionale con altri interventi del, ma dal contributo che essa dà alla realizzazione della strategia del ed ai suoi obiettivi ; d) intervento a cui la distinzione in oggetto non è applicabile perché non prevista nella valutazione ed approvazione del. Trattandosi di una classificazione mutuata da altre classificazioni regionali simili, ma differenti, il sistema ospita i nomi della relative categorie nei sistemi regionali, le loro definizioni, e le modalità della loro traduzione nello standard unico adottato. La codifica standardizzata consente, attraverso i meta-dati, di rispettare le modalità originarie di valutazione degli interventi. Non è consigliabile attribuire gli interventi ad una delle prime tre categorie (a,b,c) nel caso in cui una classificazione simile non sia stata in alcun modo discussa o prevista tra le modalità di valutazione degli interventi in sede della loro approvazione. 13) Data di approvazione dell intervento Nel caso di interventi infrastrutturali, la data di approvazione può corrispondere alla data di stipula dell Accordo di Programma, alla data di approvazione del singolo, o alla data di sottoscrizione da parte del Beneficiario Finale dell atto di ammissione a finanziamento della singola operazione. La data è successiva solo nel caso di interventi aggiuntivi rispetto al approvato e finanziato, e corrisponde in tal caso alla data dell atto integrativo. Nel caso di aiuti alle imprese la data corrisponde invece a quella (generalmente successiva all approvazione del ) del decreto che ammette l impresa al finanziamento. Per gli interventi classificabili come beni /servizi il criterio per la scelta della data é lo stesso delle infrastrutture nel caso in cui, all interno del approvato, essi vengano unitariamente e compiutamente specificati in termini di costo e caratteristiche del 25

21 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei bene/servizio, mentre sarà quello seguito per gli aiuti alle imprese nel caso il ne preveda la successiva specificazione. 14) Beneficiario finale Nel caso di interventi infrastrutturali è il nominativo del soggetto beneficiario inteso come organismo responsabile della committenza delle operazioni. 15) Flag infrastruttura Variabile binaria (si/no) che associa l intervento alla tipologia di operazione Realizzazione di opere pubbliche individuata da MONIT. Essa segnala pertanto se un intervento è di natura infrastrutturale. L attivazione di questo flag non comporta l attivazione di altre variabili. 16) Flag Regime di Aiuto Questa variabile binaria (si/no) segnala se un intervento è un aiuto, anche se eventualmente concesso in regime di esenzione o de minimis. E da segnalare al riguardo che, ai fini di questo monitoraggio, ciascun finanziamento in regime d aiuto concesso ad un impresa ammessa ad agevolazioni costituisce un intervento. In casi normali, l individuazione dell impresa destinataria di aiuti avviene al momento del suo finanziamento, e perciò successivamente all approvazione del. Pertanto il relativo intervento è inserito nel sistema, con l anagrafica dell impresa destinataria, solo a questa data. La attivazione della variabile flag che identifica l intervento come un aiuto richiede per quell intervento, in aggiunta alle variabili precedenti e successive in quanto applicabili, l introduzione delle seguenti variabili specifiche agli aiuti perché caratterizzanti le imprese destinatarie. 16.1) Ragione sociale Impresa (denominazione) 16.2) Natura giuridica (es. SRL, SNC) 16.3) Localizzazione (nome e codice comune) della sede legale dell impresa agevolata 16.4) Codice attività svolta (secondo la classificazione ATECO NACE) 16.5) Numero di addetti 17) Flag intervento consistente nell acquisizione di beni e servizi Un intervento classificabile come acquisizione di un bene o un servizio (ad esempio interventi tipicamente finanziati dal FSE come interventi formativi, di politica del lavoro, di accompagnamento, ma anche altri interventi immateriali - finanziati da altre fonti - quali le azioni di 26

22 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei marketing territoriale) attiva questa altra variabile binaria (si/no). Nel caso in cui il bene o servizio da acquisire venga unitariamente descritto all interno del, e specificato in termini di costo, esso viene inserito nel sistema alla data di approvazione e finanziamento del. Questo non è possibile per gli interventi poco specificati all interno del come l attivazione di un generico bando o sportello per la fornitura di servizi. In questo caso, le informazioni caratteristiche del servizio necessarie a qualificare quell attività prevista dal come un intervento unitario si rendono disponibili solo all atto del suo finanziamento effettivo, ed è a questa data che esso deve essere inserito nel sistema. Anche in questo caso, la variabile Flag attiva determina la richiesta di acquisire variabili aggiuntive. Le variabili addizionali che riguardano gli interventi classificati come acquisizione di beni o servizi sono: 17.1) Tipologia soggetto Attuatore (Impresa) 17.2) Tipologia soggetto Attuatore (organismo) 17.3) Gruppo bersaglio (se rilevante) 17.4) Per gli interventi Formativi, classificazione ORFEO 18) Flag aiuto FEOGA Questo flag viene attivato con le stesse modalità del flag Regime di aiuto (vedi punto 16), ma esclusivamente nel caso in cui il fondo di riferimento sia il FEOGA. La suddetta variabile si distingue dalla precedente (di cui al punto 16) poiché, per la natura stessa del regime di aiuto, sono considerate rilevanti variabili dipendenti diverse da quelle introdotte per il regime di aiuto semplice, ovvero: 18.1) Tipologia di investimento 18.2) Denominazione dell impresa 18.3) Sede legale 18.4) Natura giuridica 18.5) Codice attività svolta (classificazione ATECO-NACE) 18.6) Forma di conduzione 18.7) SAU (Superficie agricola utilizzabile) 18.8) OTE (Orientamento tecnico economico) 27

23 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Variabili dinamiche 1) Spesa (In euro e alla data di riferimento), distinta in 2 variabili: 1.a Spesa pubblica dell intervento 1.b Spesa totale dell intervento (derivante dalla somma della spesa pubblica dell intervento e dell eventuale cofinanziamento privato) I dati di spesa sono attinti dai sistemi informativi regionali che possono assumere forme diverse in funzione delle diverse organizzazioni regionali delle informazioni: Monit, monitoraggio APQ, sistemi proprietari regionali, archivi ad hoc, monitoraggi regionali. 2) Stato Reale dell intervento Questa variabile prevede la classificazione di ciascuna iniziativa in una sola delle seguenti quattro categorie: 0 = intervento non attivo; 1 = intervento attivo; 2 = intervento realizzato e concluso; 3= intervento soppresso (revocato) 4= intervento temporaneamente soppresso Si tratta di un descrittore sintetico della situazione reale in cui si trova l intervento ad una certa data, applicabile a qualunque tipologia di operazione ad esclusione degli aiuti. Esso risponde all esigenza conoscitiva minima del decisore pubblico di sapere quanti tra gli interventi previsti sono effettivamente in corso di attuazione e quanti sono conclusi. DEFINIZIONI Gli interventi di natura infrastrutturale si definiscono attivi nell arco temporale in cui è materialmente in corso un attività di realizzazione fisica dell intervento che coinvolge persone e strumenti. Gli interventi che prevedono l acquisizione di servizi si definiscono attivi quando è in corso in modo continuativo l erogazione del servizio a favore dei destinatari previsti. 28

24 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Gli interventi che prevedono l acquisizione di beni si definiscono attivi a partire dalla sottoscrizione del contratto di pubblica fornitura. Gli interventi di natura infrastrutturale si definiscono conclusi quando l opera fisica di cui si è programmata la realizzazione è fruibile da parte di un utenza. Gli interventi che prevedono l acquisizione di servizi si definiscono conclusi quando, l erogazione del servizio avvenuta per un certo periodo è terminata. Gli interventi che prevedono l acquisizione di beni si definiscono conclusi quando la fornitura degli stessi è terminata. Qualunque intervento si definisce soppresso quando ne sia stata decisa la non attuazione (indipendentemente dalla sua eventuale sostituzione con un altro intervento di natura simile). Un intervento è automaticamente classificato come soppresso nel caso in cui per 2 volte non venga incluso all interno dei dati inviati. La classificazione temporaneamente soppresso viene utilizzata dal sistema di caricamento esclusivamente nel caso in cui un intervento, per il quale sono stati inviati precedentemente i dati, non è compreso nel set di dati ricevuti. Ogni intervento identificato e finanziato all interno di un, che non sia fin dall inizio classificabile come attivo o concluso, verrà inizialmente immesso nel sistema con categoria di stato reale = 0 (non attivo). Due sono le possibili fonti da cui sarà possibile ricavare le suddette informazioni sullo stato reale dell intervento: (a) da classificazioni dell avanzamento procedurale dell intervento in uso nei sistemi di monitoraggio regionali, (b) da una rilevazione nuova e diretta presso i responsabili locali dei. In ciascuno dei due casi il sistema prevede meta-dati esplicativi delle modalità di rilevazione o delle categorie originarie da cui le informazioni sono state desunte. Nei casi in cui si opta per la raccolta diretta e periodica dell informazione sullo stato reale dell intervento, il relativo quesito viene rivolto periodicamente ai responsabili locali del, in grado di acquisire e produrre a costi contenuti l informazione corrispondente allo svolgimento effettivo sul campo delle attività previste per l attuazione dell intervento. La qualità del dato si può giovare del fatto che il sistema ospita ambedue le fonti di informazioni indicate. 29

25 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei ALLEGATO 3 Marzo 2006 ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO Il Sistema di Monitoraggio georeferenziato dei è costituito: da un data base centrale residente sul sito della Rete dei Nuclei; da archivi fonte dove sono residenti i dati che confluiscono nell archivio centrale; da canali di trasmissione tra archivi fonte e data base centrale; da moduli di controllo dei dati e segnalazione errori; da un modulo di visualizzazione e interrogazione dati on line. Il data base centralizzato Il Data base è logicamente suddiviso in cinque livelli: informazioni riguardanti i (vedi allegato 2); informazioni riguardanti gli interventi (vedi allegato 2); documenti sottoscritti dai partner e quelli relativi alle riunioni del partenariato (vedi allegato 2); il modulo è da sviluppare in funzione della modalità organizzative dei ; dati statistici territoriali; dati per la georeferenziazione (il modulo è in fase di sviluppo). I diversi livelli sono alimentati da più archivi fonte; l integrazione dei dati tra differenti entità, della stessa entità in tempi successivi ed il legame tra l informazione degli archivi fonte e quella del data base centralizzato è assicurato dal sistema di codici identificativi. In particolare, A tale scopo è necessario che il codice, il codice intervento siano mantenuti invariati nel corso del tempo; qualora un intervento cambiasse sistema di monitoraggio in funzione di diversa fonte di finanziamento o di regole interne all archivio, il cambiamento deve essere segnalato. 30

26 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei Gli archivi fonte Gli archivi da cui derivano le informazioni presenti nel data base centralizzato sono: archivi fonte regionali, per i dati relativi ai e agli interventi; tali archivi possono assumere forme diverse in funzione delle diverse organizzazioni regionali dei dati (Monit, monitoraggio APQ, sistemi proprietari regionali, archivi ad hoc, monitoraggi regionali ); archivio dei dati statistici derivante dalla convenzione DPS/ISTAT; archivio dati per la georeferenziazione; Canali di trasmissione I dati vengono inviati dai Nuclei regionali all Unità tecnica mediante Internet utilizzando i sistemi informativi predisposti dal Gruppo di lavoro. Moduli di controllo dei dati e segnalazione di errori Al momento dell immissione dei dati nel data base centrale, sulle informazioni vengono eseguiti alcuni controlli di coerenza, riguardanti i codici identificativi, gli importi, le date ed altre caratteristiche di classificazione. Il risultato del controllo con l eventuale segnalazione di errori viene inviato, mediante , al responsabile della trasmissione dei dati. Modulo di visualizzazione e interrogazione Il data base viene pubblicato sul sito nella parte accessibile al pubblico, mettendo a disposizione elaborazioni standard (attualmente sotto forma di tabelle, nel prossimo futuro anche grafici e mappe). Le singole elaborazioni, per argomento, possono essere selezionate dall utente. I firmatari del Protocollo, oltre a tale forma di accesso, possono avere la disponibilità dell intero data base. 31

27 Progetto di Monitoraggio georeferenziato dei ALLEGATO 4 Marzo 2006 REFERENTI TECNICI PER IL TRASPERIMENTO DEI DATI SOGGETTO REFERENTE TECNICO TELEFONO FAX E - MAIL INDIRIZZO MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE UNITA DI VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Dott. Tito Bianchi 06/ / tito.bianchi@tesoro.it Via Nerva n Roma RETE DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Dott. Mauro Masselli 06/ / mauro.masselli@retenuvv.it Via Calabria, Roma AUTORITA DI GESTIONE REGIONE MOLISE NUCLEO DI VALUTAZIONE REGIONE MOLISE Dott. Andrea Di Tosto Dott.ssa Anna De Sanctis 0874/ / a.di tosto@regione.molise.it 0874/ / a.desanctis@regione.molise.it Corso Bucci 54/A c/o Direzione Generale 1 Regione Molise Campobasso Corso Bucci 54/A c/o Direzione Generale 1 Regione Molise Campobasso 32

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