Risultati della Ricerca

Transcript

1 Risultati della Ricerca Titolo Individuazione di varietà di differenti specie cerealicole idonee agli ambienti mediterranei Descrizione estesa del risultato A. FRUMENTO TENERO - I risultati delle prove di confronto fra varietà di frumento tenero condotte in un triennio nelle regioni del sud Italia hanno dimostrato elevata variabilità delle rese produttive nelle diverse località in funzione soprattutto delle singole caratteristiche pedoclimatiche che hanno influito sullo sviluppo delle principali malattie dell apparato fogliare e sull intensità dell accumulo delle sostanze di riserva nelle cariossidi. A livello qualitativo i risultati ottenuti confermano le grandi potenzialità offerte dall ambiente meridionale per l ottenimento di grano tenero di elevata qualità panificatoria. Le varietà più produttive dell areale sono risultate, tra i frumenti di qualità superiore, Bologna, Sagittario e Blasco, tra i frumenti panificabili Anapo, Isengrain, Bokaro, Mieti e PR22R58. B. MAIS - Sono stati individuati ibridi di mais che meglio si adattano alle condizioni pedoclimatiche e alle esigenze delle aziende zootecniche, mangimistiche e agro-industriali del sud Italia. Mais per la produzione di granella In uno screening preliminare sono stati individuati gli ibridi di classe FAO 300 come i più idonei alle condizioni del Sud Italia per caratteri di stabilità in condizioni di stress idrico e di semina anticipata. Tra i migliori ibridi commerciali, DK440, DKC4604, PR36B08, PR36K67, CISKO sono risultati i materiali in grado di fornire produzioni consistenti ed economicamente sostenibili. Con l attuazione di programmi di miglioramento genetico tradizionale sono stati inoltre sviluppati materiali di fondazione con basi genetiche contrapposte Iodent e SSS-B14. Le migliori combinazioni ibride sono state registrate dalla Fondazione Morando Bolognini con i nomi commerciali GDM421, GDM4371, GDM431, GDM555, GDM434, GDM526. Mais per la produzione di trinciato integrale Le aree a zootecnia intensiva del Sud-Italia richiedono ibridi di mais da trinciato integrale con ciclo lungo FAO 7/800 (e comunque più tardivi rispetto all area padana) per sfruttare integralmente la maggiore quantità di GDD disponibili, di grande taglia e fogliosità per adattarsi alle condizioni di maggiore luminosità, con spiccate caratteristiche di stay green per migliorare le caratteristiche qualitative di digeribilità e conservabilità. Con questi obiettivi sono stati sviluppati programmi di miglioramento specifici utilizzando origini Southern Germplasm particolarmente adatti a questi scopi. E stata sviluppata la linea Lo1260 (FAO 800) ed alcune linee SSS (Lo1391, Lo1387, Lo1395) con elevata attitudine combinatoria contro la precedente. Mais vitrei per produzioni di qualità (Food, V.E.C. tipiche ) Sono stati sviluppati materiali vitrei a partire dalle antiche razze locali avendo cura di selezionare linee ad alta attitudine combinatoria e con spiccate caratteristiche agronomiche. Le linee sono adatte alla costituzione di ibridi speciali, con livelli di resa (potenzialità e stabilità produttiva) 1/5

2 competitivi con gli ibridi normali, utilizzabili per produzioni a valore aggiunto per resa alla molitura, resistenza ai funghi della spiga, unicità e tipicità delle produzioni. Gli ibridi stanno avendo diffusione commerciale attraverso le società sementiere. Due genotipi vengono utilizzati con il nome Nostrano Peroni PR e Nostrano Peroni ME, per la filiera di produzione del marchio Nastro Azzurro Peroni, posizionato sui mercati internazionali come prodotto premium made in Italy. C. ORZO - L areale meridionale è risultato idoneo all ottenimento di orzo di elevata qualità maltaria, utilizzando varietà autunnali (grazie all inverno mite del Sud Italia) anziché genotipi primaverili selezionati al Nord Europa, non perfettamente adatti alle condizioni locali. I genotipi di orzo appositamente selezionati per qualità maltaria e adattamento alle condizioni del sud Italia hanno mostrato una buona capacità produttiva. I migliori genotipi saranno proposti per l iscrizione al Registro nazionale delle varietà. In seguito alle prove effettuate negli anni passati, nel 2007 è stata iscritta dal CRA la varietà Pariglia, orzo da birra autunnale con specifica destinazione d uso alla produzione di malto. La sperimentazione è stata realizzata in 12 località del Centro-Sud e delle Isole e sono state messe a confronto dieci varietà distiche. Tra queste ultime, Tea è stata inserita come testimone da zootecnia. Fra le cultivar più produttive sono risultate: Braemar, varietà di recente introduzione nel nostro paese; Prosa, al terzo anno di valutazione; Manava, nuova iscritta al Registro Nazionale; Aldebaran, altro testimone ad uso zootecnico; Tunika, nuova iscritta al Registro Nazionale. Scarlett, varietà di riferimento per la qualità maltaria, si attesta sul valore di produttività media. Non appaiono esserci differenze di produttività associate all habitus di crescita. Le caratteristiche produttive delle varietà da malto attualmente disponibili rendono l orzo da birra una produzione interessante non solo grazie ai prezzi favorevoli che attualmente spuntano i cereali, ma anche per l elevata qualità che le varietà di questo tipo riescono a garantire. In ragione del sostanziale deficit produttivo di orzo da birra italiano, un potenziamento della coltura appare auspicabile. D. CEREALI MINORI - I risultati delle prove sperimentali di confronto varietale comprendenti 15 genotipi di avena (8 varietà commerciali e 7 linee in selezione) e 12 genotipi di farro (T. dicoccum e T. spelta) hanno consentito l individuazione di genotipi di avena e farro dotati di buona adattabilità agli ambienti meridionali, di ottime caratteristiche qualitative per la trasformazione in prodotti ad alto valore aggiunto (alimenti funzionali). Le analisi riguardanti le caratteristiche nutrizionali degli sfarinati integrali dei genotipi di farro selezionati hanno evidenziato valori molto significativi di composti antiossidanti, di fibra solubile ed insolubile, di β-glucano e di amilosio nelle linee di Spelta, che pertanto presenta una composizione nutrizionale interessante. Relativamente al farro Dicocco, è stata rilevata una quota di amido resistente significativa. E. T. TURANICUM Genotipi di Triticum turanicum sono stati valutati attraverso descrittori morfo-agronomici scelti tra quelli più adatti a descrivere la potenzialità produttiva e la resistenza alle più comuni fitopatie dei frumenti. I risultati emersi dalla valutazione agronomica dei 75 genotipi hanno permesso di individuare 15 accessioni con caratteristiche migliori per performance e potenzialità agronomiche. La collezione di germoplasma è stata oggetto anche di una caratterizzazione molecolare. Responsabile del risultato Maria Corbellini C/da Li Rocchi Vermicelli, RENDE () Tel.: maria.corbellini@crea.gov.it 2/5

3 Anno 2009 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate CEREALI E PRODOTTI DERIVATI Cereali e prodotti derivati in generale Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: COMPARTO VIVAISTICO/SEMENTIERO Comparto vivaistico/sementiero TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione biologica, agrotecniche, difesa, ecc.) VALUTAZIONE VARIETALE, GENETICA E MATERIALI DI PROPAGAZIONE Caratterizzazione, valutazione e conservazione vegetali Parole chiave orzo, adattabilità ambientale, produttività, qualità, riso, ambienti caldo-aridi, avena, frumento duro, frumento tenero, mais Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di processo-prodotto Aree interessate Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna Sicilia Impatto dal punto di vista tecnico miglioramento qualità e salubrità dei prodotti identificazione di varietà idonee agli ambienti di coltivazione, resistenti agli stress 3/5

4 Impatto dal punto di vista socioeconomico miglioramento qualitativo aumento capitale Impatto dal punto di vista ambientale riduzione input chimici ed energetici Presupposti di contesto caratteristiche pedoclimatiche Soggetti istituzionali da coinvolgere Assessorati agricoltura, ambiente, ricerca Servizi sviluppo agricolo Organizzazioni di produttori Organizzazioni professionali Ditte sementiere Potenziali utilizzatori Divulgatori Tecnici agricoli Imprenditori agricoli singoli e associati Ditte sementiere Centri di miglioramento genetico Modalità di diffusione Incontro con tecnici e divulgatori dei Servizi Sviluppo Agricolo regionali Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Attraverso convenzioni operative per specifiche attività Pubblicazioni Spina, A.; Carone, F.; Cattivelli, L.; Codianni, P.; Di Prima, G.; Gallo, G.; Lombardo, G.M.; Matteu, L.; Poma, I.; Palumbo, M. (2007): Speciale grano tenero - Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia, Vol. p Progetto / Ricerca di riferimento 4/5

5 Titolo del progetto Sistema Integrato per lo sviluppo della Cerealicoltura Meridionale - SICERME Coordinatore del progetto MASSIMO PALUMBO Corso Savoia 190, ACIREALE () Tel.: massimo.palumbo@crea.gov.it Ente finanziatore DISR 5 - Servizio fitosanitario centrale, produzioni vegetali Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Il progetto S.I.Cer.Me. si propone come uno strumento tecnico-scientifico ed informativo-applicativo che opererà in senso trasversale e verticale in seno alla filiera cerealicola con l obiettivo di colmare, dove necessario, le lacune esistenti e di ampliare/innovare i settori che hanno già cominciato un processo di sviluppo ma che hanno bisogno di avvalersi di nuovi contributi di processo e di prodotto. La scelta dei settori di intervento atti a produrre ricadute concrete sull obiettivo primario devono tenere conto delle realtà locali e delle scelte varietali effettuate delle aree in considerazione, che rispecchiano la richiesta del mercato (produzione) e delle ditte sementiere (produzione di seme). La diversificazione dei prodotti potrebbe dare una risposta ai problemi economici di zone agrarie svantaggiate se si pone particolare attenzione, da un lato, all attitudine di prodotti di base ad essere trasformati in alimenti pregiati, dall altro, a creare alla produzione agricola uno sbocco su un mercato in grado di recepire il prodotto di base a prezzi remunerativi per gli agricoltori. I principali obiettivi del progetto riguardano la realizzazione, nell Italia meridionale, di attività di Ricerca e di Sperimentazione lungo tutte le fasi delle filiera cerealicola. In sintesi il presente progetto intende elevare qualitativamente e quantitativamente la cerealicoltura delle aree meridionali. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Centro di ricerca per l'agrumicoltura e le colture mediterranee (ACM) Centro di ricerca per la cerealicoltura (CER) Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale (GPG) CNR - Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) - Sede Bari Unità di ricerca per la maiscoltura (MAC) Unità di ricerca per la selezone dei cereali e la valorizzazione delle varietà vegetali (SCV) Unità di ricerca per la valorizzazione qualitativa dei cereali (QCE) Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 5/5