PROROGHE PER LA FORMAZIONE ALL USO DELLE MACCHINE AGRICOLE

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1 ARTICOLI NEWSLETTER PROROGHE PER LA FORMAZIONE ALL USO DELLE MACCHINE AGRICOLE MACCHINE DELL ACQUA: CRITICITA E GESTIONE IMPORTANTE NOVITA APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE SICUREZZA SUL LAVORO PROROGHE PER LA FORMAZIONE ALL USO DELLE MACCHINE AGRICOLE L'accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 22 febbraio 2012, ha, a suo tempo, individuato le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori. Fra le suddette attrezzature si possono trovare anche i trattori agricoli o forestali, responsabili, secondo le statistiche, di più di 120 eventi infortunistici mortali ogni anno. Ciò nonostante, la formazione relativa all abilitazione all uso delle macchine agricole è stata più volte oggetto di proroga, ultima, in ordine di tempo, quella contenuta nella Legge del 27 febbraio 2017 n. 19 relativa alla conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante Proroga e definizione di termini. Proroga del termine per l esercizio di deleghe legislative (il cosiddetto decreto milleproroghe ). La legge milleproroghe rimanda al l entrata in vigore di una norma già operativa, con il risultato che: - i lavoratori di nuovo ingresso non hanno obbligo formativo specifico fino al ; - nel caso al non abbiano ancora maturato due anni di esperienza avranno comunque altri due anni di tempo per frequentare il corso di abilitazione ( ) - gli operatori con almeno due anni esperienza dovranno frequentare il corso di aggiornamento entro il Al di fuori di ogni buona logica quindi, coloro che presumibilmente necessitano maggiormente di formazione poiché privi di effettiva esperienza, non dovranno frequentare corsi abilitanti fino a tutto il 2019, mentre chi può vantare almeno due anni di esperienza deve frequentare i corsi di aggiornamento entro il Inoltre, chi ha diligentemente ottemperato agli obblighi (in vigore fino a fine febbraio 2017), risulta penalizzato dalla proroga (dato che la periodicità dell aggiornamento non è modificata), ma ancor più penalizzate sono le categorie non agricole, per le quali la proroga non ha valenza. Riportiamo di seguito uno specchietto riepilogativo degli adempimenti richiesti nelle varie casistiche previste.

2 CHI COSA DEVE FARE? ENTRO? Operatori incaricati all uso delle attrezzature dopo il 31/12/2017 che non hanno nessuno dei requisiti (esperienza documentata o formazione) Operatori già incaricati dell uso delle attrezzature alla data del 31/12/2017 che non hanno nessuno dei requisiti (esperienza documentata o formazione) Operatori già formati (corsi di tipo a, Operatori già formati (corsi di tipo b, Operatori già formati (corsi di tipo c, Tutti gli operatori Operatori che alla data del 31/12/2017 sono in possesso di esperienza documentata almeno pari a 2 anni Conseguimento abilitazione Prima dell utilizzo delle attrezzature Conseguimento abilitazione Entro il 31 dicembre 2019 Corso di aggiornamento Entro il 31 dicembre 2022 Corso di aggiornamento Entro il 31 dicembre 2019 Corso di aggiornamento con verifica di Entro il 31 dicembre 2019 apprendimento Corso di aggiornamento Ogni 5 anni a decorrere dall aggiornamento Corso di aggiornamento Entro il 31 dicembre 2018 *per completezza riportiamo il testo del punto 9.1 dell Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012: 9. Riconoscimento della formazione pregressa 9.1. Alla data di entrata in vigore del presente accordo sono riconosciuti i corsi già effettuati che, per ciascuna tipologia di attrezzatura, soddisfino ì seguenti requisiti: a) corsi di formazione della durata complessiva non inferiore a quella prevista dagli allegati, composti di modulo teorico, modulo pratico e verifica finale dell apprendimento; b) corsi, composti di modulo teorico, modulo pratico e verifica finale dell'apprendimento, di durata complessiva inferiore a quella prevista dagli allegati a condizione che gli stessi siano integrati tramite il modulo di aggiornamento di cui al punto 6, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente accordo; c) corsi di qualsiasi durata non completati da verifica finale di apprendimento a condizione che entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente accordo siano integrati tramite il modulo di aggiornamento di cui al punto 6 e verifica finale dell apprendimento.

3 IGIENE ALIMENTARE MACCHINE DELL ACQUA : CRITICITA E GESTIONE In diverse realtà è ormai diffusa e consolidata la presenza di apparecchiature per il trattamento dell acqua potabile del rubinetto. Si trovano nella maggior parte delle attività di ristorazione quali ristoranti, hotel, pub e bar offrendo ai propri clienti l acqua liscia o gassata in caraffe. Questa modalità di somministrazione dell acqua potabile, negli ultimi anni, ha rivelato diverse criticità poiché tutti gli impianti, se non correttamente installati e sottoposti a manutenzione periodica, possono modificare in senso peggiorativo la qualità dell acqua trattata e rappresentare un rischio igienico sanitario per il consumatore. Nel 2012 il Ministero della Salute ha pubblicato il decreto n. 25/2012 per fissare precisi obblighi che si applicano alle apparecchiature e ai sistemi finalizzati al trattamento dell acqua destinata al consumo umano, sia essa distribuita in ambito domestico che in ambito professionale e coinvolge di conseguenza anche apparecchiature di recente diffusione, quali caraffe filtranti, filtri terminali per rubinetti e le cosiddette case dell acqua. Le disposizioni del decreto non si applicano agli impianti tecnologici o elettrodomestici, relativi alle imprese del settore alimentare o nella produzione di acque minerali. Il nuovo decreto impone che il costruttore debba stabilire le condizioni d uso, di manutenzione e il tempo di vita operativa delle apparecchiature e dei loro componenti, dandone chiara ed esplicita informazione ai clienti ed agli eventuali rivenditori e installatori terzi. A garanzia dell apparecchio che abbiamo installato nella nostra attività si rende necessario reperire il Manuale d uso e manutenzione completo. Nel manuale per il corretto uso dell apparecchiatura, oltre alla dichiarazione di conformità alle norme vigenti, dovrà essere presente un documento tecnico dal quale risultino chiaramente la descrizione dell apparecchiatura, i principi del suo funzionamento, gli allacciamenti, le saracinesche di intercettazione, i rubinetti di presa, i punti di scarico ed ogni altro elemento attinente la funzionalità dell apparecchiatura stessa. I documenti devono includere la versione completa nella lingua ufficiale in uso nel paese dove l attrezzatura viene posta in vendita o l impianto viene installato. In tali documenti si devono trattare con particolare attenzione le modalità di installazione e le condizioni d uso. Requisiti generali e specifici delle apparecchiature e dei materiali che vengono a contatto con l'acqua.

4 1. Le apparecchiature, per il periodo di utilizzo o comunque per la durata utile dichiarata dal produttore: a) devono essere utilizzate e mantenute secondo le indicazioni previste nel manuale di istruzioni, devono garantire le prestazioni dichiarate dal produttore e la rispondenza ai requisiti stabiliti dal decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, e successive modificazioni. La durata di vita o il periodo di utilizzo delle apparecchiature e/o altre prestazioni tecniche quantitative, possono essere contrattualmente vincolanti solo se le caratteristiche dell'acqua rimangono sostanzialmente invariate rispetto ai parametri oggetto di trattamento; b) devono essere dotate di punti di prelievo per analisi prima e dopo il trattamento applicato, ove pertinente. 2. I materiali costituenti le apparecchiature, unitamente a quelli utilizzati nelle fasi di installazione e manutenzione, che possono venire a contatto con l'acqua potabile, devono essere conformi alle disposizioni previste dal decreto ministeriale 6 aprile 2004, n. 174 e successive modificazioni. 3. Ogni tipologia di apparecchiatura deve essere dotata di istruzioni procedurali che consentano di individuare la necessità di interventi di manutenzione, ovvero il fine vita dell'apparecchiatura. Gli eventuali dispositivi di segnalazione devono essere realizzati e posizionati in maniera tale da consentire un efficace avviso all'utente circa l'esigenza di interventi di manutenzione e devono essere muniti di un apposito controllo di funzionamento. 4. Gli impianti idraulici realizzati per l'installazione di apparecchiature collegate alla rete acquedottistica devono essere dotati di un sistema in grado di assicurare il non ritorno dell'acqua trattata in rete, e di un sistema, manuale o automatico, che permetta l'erogazione dell'acqua non trattata, interrompendo l'erogazione di quella trattata, nel caso in cui si siano attivati i dispositivi che segnalano la necessità di sostituzione di parti esaurite o il termine del periodo di utilizzo dell'apparecchiatura. Ogni OSA, Operatore del Settore alimentare, che installa un apparecchiature per l erogazione di acqua potabile, deve preservare e garantire la qualità microbiologica dell acqua erogata. In riferimento alle analisi di routine previste dal D.Lgs. 31/2001 è indispensabile seguire un piano di gestione, i cui punti cardine sono la costante e scrupolosa manutenzione e sanificazione dell apparecchiatura; nello specifico sarà necessario: rispettare le indicazioni previste dal manuale tecnico della macchina per la manutenzione e sanificazione sulla base della modalità di utilizzo; eseguire una sanificazione del beccuccio erogatore del distributore di acqua con frequenza giornaliera (oppure più volte al giorno se molto utilizzata); sanificare almeno una volta alla settimana il rubinetto al quale è collegata tale apparecchiatura; utilizzare caraffe o bottiglie sanificate (se a collo stretto è necessario un lavaggio manuale anziché meccanico).

5 Per monitorare la gestione di tale apparecchiatura nel manuale di autocontrollo HACCP, oltre ad una specifica procedura di gestione della macchina, è necessario prevedere una procedura di verifica, vale a dire effettuare con frequenza almeno annuale un analisi della potabilità per valutare che i requisiti microbiologici di routine (D.Lgs. 31/2001) dell acqua erogata siano conformi. Nel rispetto di quanto sopra i Tecnici di Impresa Sicura hanno elaborato un piano di campionamento specifico per la stagione 2017 basato solo sui parametri di routine dell acqua (rif. D.Lgs. 31/2001) in abbinamento ad un tampone sul beccuccio erogatore a verifica delle operazioni di sanificazione. FORMAZIONE - LAVORO & FINANZIAMENTI IMPORTANTE NOVITA APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE! Per gli apprendisti assunti a partire dal 12/04/2017 A causa dell esaurimento delle risorse per la formazione in apprendistato, in attesa del decreto del Ministero del lavoro che stanzierà le risorse per il 2017, la Regione Emilia-Romagna ha temporaneamente sospeso l offerta pubblica di formazione per l'acquisizione di competenze base e trasversali per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzate a partire dal 12/04/2017. Con l esaurirsi delle risorse ministeriali, di cui è già stata inviata comunicazione all Ispettorato del lavoro interregionale e agli ispettorati territoriali, viene così meno per le imprese l obbligo della formazione effettuata esternamente all azienda. Rimane invariato, invece, l obbligo relativo alla formazione di tipo professionalizzante svolta sotto la responsabilità del Datore di Lavoro (piano formativo + registro di formazione in azienda) e la Formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (Accordo Stato Regione 11/01/2012). Per maggiori informazioni contattare il Servizio Formazione e Lavoro (0547/675661). IMPRESA SICURA SRL è a disposizione per eventuali chiarimenti in merito e si propone a chi voglia procedere per l adeguamento della propria posizione. Impresa sicura s.r.l Le informazioni contenute nel presente documento e negli eventuali allegati sono riservate al destinatario indicato. Se questa comunicazione Vi è pervenuta per errore, Vi preghiamo di informarci tempestivamente e di non leggere il contenuto ma distruggerla.

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