PROVINCIA DI BELLUNO

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1 n. 7 Reg. Deliberazione del 31 ottobre 2017 VERBALE DI DELIBERAZIONE dell' ASSEMBLEA dei SINDACI OGGETTO: Referendum provinciale per una maggiore autonomia della provincia di Belluno: approvazione del documento politico programmatico. L'anno Duemiladiciassette addì 31 del mese di ottobre alle ore 16:00 presso la sala affreschi dell'amministrazione Provinciale, Belluno, si riunisce a seguito di invito diramato a norma di legge, l'assemblea dei Sindaci Comune Sindaco P/A Comune Sindaco P/A Agordo Sisto Da Roit P Ospitale di Cadore Livio Sacchet A Alano di Piave Bogana Amalia Serenella P Pedavena Maria Teresa De Bortoli A Alleghe Siro De Biasio P Perarolo di Cadore Pierluigi Svaluto Ferro A Alpago Umberto Soccal P Pieve di Cadore Com.Str. Carlo de Rogatis A Arsiè Luca Strapazzon A Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini P Auronzo di Cadore Tatiana Pais Becher A Quero Vas Bruno Zanolla P Belluno Jacopo Massaro P Rivamonte Agordino Giovanni Nino Deon P Borca di Cadore Bortolo Sala P Rocca Pietore Andrea De Bernardin A Calalzo di Cadore Luca De Carlo A San Gregorio nelle Alpi Mirco Badole A Canale d'agordo Rinaldo De Rocco A San Nicolò di Comelico Giancarlo Ianese P Cencenighe Agordino Com.Str.Alessandra Vinciguerra A San Pietro di Cadore Elisabetta Casanova Borca A Cesiomaggiore Carlo Zanella P San Tomaso Agordino Moreno De Val A Chies d'alpago Gianluca Dal Borgo P San Vito di Cadore Franco De Bon P Cibiana di Cadore Luciana Furlanis A Santa Giustina Ennio Vigne A Colle Santa Lucia Paolo Frena A Santo Stefano di Cadore Alessandra Buzzo P Comelico Superiore Marco Staunovo Polacco P Sappada Manuel Piller Hoffer A Cortina d'ampezzo Gianpietro Ghedina A Sedico Stefano Deon P Danta di Cadore Ivano Mattea P Selva di Cadore Silvia Cestaro A Domegge di Cadore Lino Paolo Fedon A Seren del Grappa Dario Scopel A Falcade Michele Costa A Sospirolo Mario De Bon P Feltre Paolo Perenzin P Soverzene Gianni Burigo P Fonzaso Giorgio Slongo P Sovramonte v.s. Iseo Faoro P Gosaldo Giocondo Dalle Feste A Taibon Agordino Silvia Tormen P La Valle Agordina Ezio Zuanel A Tambre Oscar Facchin P Lamon Ornella Noventa P Trichiana Ass.Matteo Calogero Trinceri P Lentiai V.S. Paolo Dal Magro P Val di Zoldo Camillo De Pellegrin P Limana Milena De Zanet P Vallada Agordina Fabio Luchetta P Livinallongo del Col di Lana Leandro Grones A Valle di Cadore Marianna Hofer A Longarone Roberto Padrin P Vigo di Cadore Mario Da Rin Bettina A Lorenzago di Cadore V.S. Paolo Rocchi P Vodo di Cadore Domenico Belfi P Lozzo di Cadore Mario Manfreda A Voltago Agordino Bruno Zanvit A Mel Stefano Cesa A Zoppè di Cadore Renzo Bortolot P Presiede la seduta il Presidente Roberto Padrin, partecipa il segretario generale Pietro Ossi. Pag. 1

2 Il Presidente Roberto Padrin, fatto eseguire l'appello da cui risulta la presenza di n.34 Comuni pari al 70,03% della popolazione, dichiara valida la seduta. Prima di procedere ad illustrare il punto all'ordine del giorno, comunica che fra le varie ed eventuali di cui al secondo punto all'odg, saranno anticipati alcuni temi che saranno trattati in prossime Assemblee dei sindaci riguardanti la viabilità. Oggi in particolare vi sarà la presentazione delle possibili opzioni relative alla gara per il trasporto pubblico locale. Informa della lettera inviata lo scorso 27 ottobre agli assessori regionali De Berti (infrasrutture) e Bottacin relativa alla partecipazione societaria in Veneto Strade. Annuncia che i 5mln di euro promessi dall'anas per la viabilità sono finalmente arrivati. Infine che si aprirà un dibattito sui tempi e modalità di accompagnamento del processo profilandosi l'eventualità di procedere al rinnovo del consiglio provinciale. Il Presidente Padrin procede quindi ad illustrare il punto all'ordine del giorno in relazione all'approvazione del documento politico programmatico conseguente al risultato del referendum provinciale consultivo per una maggiore autonomia della provincia di Belluno del 22 ottobre 2017, che ha ottenuto il superamento del quorum dei votanti pari al 52,25% degli aventi diritto al voto e l'ampio superamento del quorum dell'espressione dei SI pari al 98,67% dei voti validi. Il documento che è stato consegnato ai presenti contiene alcune indicazioni emerse nella riunione politica della settimana precedente, che in sintesi si traduce nel consegnare pieno mandato al Presidente della Provincia di Belluno di porre in essere quelle misure atte a realizzare una maggiore autonomia della provincia di Belluno come espressamente indicato nel quesito referendario. Dal punto di vista operativo il Presidente evidenzia che con oggi inizia un percorso di richieste da inoltrare formalmente agli organi indicati nel documento in approvazione. Tale percorso sarà accompagnato da due gruppi di lavoro: un gruppo di esperti guidati dall'avvocato Enrico Gaz (Giancandido De Martin, Maurizio Busatta, Diego Cason e Angelo Tanzarella) per definire il perimetro giuridico entro il quale noi possiamo agire, che produrrà un documento tecnico-amministrativo. L'altro gruppo di lavoro, da individuare (si sta pensando alla CGIA di Mestre), avrà il compito di dare un supporto esterno in ordine alla valutazione economico-finanziaria per definire il valore delle funzioni che andremo a chiedere, posto che in questo momento gli elementi in nostro possesso non permettono di andare ad una trattativa concreta con dei contenuti chiari entro cui muoverci. Quindi, quando saremo supportati dalle relazioni degli esperti sotto il profilo tecnico ed economico avremo in mano qualcosa di concreto su cui andare a trattare ai tavoli della Regione e dello Stato. La successiva discussione sul futuro della provincia non sarà limitata ai Sindaci, ma sarà ampliata ai portatori di interesse del territorio. Per costruire una visione unitaria di quale vogliamo sia la nostra autonomia, il Presidente propone di adottare come metodo, non espressamente indicato nel documento programmatico, di invitare tutti gli attori che operano sul territorio a contribuire con proprie proposte che Pag. 2

3 in un secondo momento saranno presentate e valutate attraverso lo strumento partecipativo degli Stati Generali. Ribadisce quindi che oggi l'assemblea è chiamata a discutere ed approvare il documento politico programmatico in esito al Referendum che dà avvio ad un percorso che coinvolgerà tutti i portatori di interesse locali. Su richiesta dell'assemblea procede alla lettura del testo comunicando che esso risulta già integrato con quanto proposto con lettera dal Sindaco di Santa Giustina (Vigne) e che è una declinazione politica di quanto sintetizzato nel quesito referendario. Enfatizza il successo ottenuto ringraziando ancora una volta tutti i Sindaci, il Prefetto, la Regione e i dipendenti della Provincia e tutti coloro che si sono attivati per la sua positiva conclusione, con un particolare ringraziamento al Comitato promotore del referendum coordinato da Maurizio Busatta. Apre quindi la discussione sulle possibili modifiche al documento, a cui partecipano i seguenti Sindaci: Sindaco di San Vito di Cadore (Franco De Bon) concorda con la costituzione del comitato tecnico, proponendo che al posto di ente di area vasta la nostra provincia sia identificata come Provincia montana di confine ; Sindaco di Sospirolo (Mario De Bon) al posto di individuare un solo interlocutore propone di lasciare aperta la possibilità di avere più controparti che possano influire positivamente sul processo di autonomia; tale proposta viene integrata dal Sindaco di Agordo (Da Roit) che propone di inserire che venga garantito alla Provincia il coinvolgimento al tavolo dei negoziati Stato/Regione; Entrambe le proposte di modifica vengono inserite nel documento; Sindaco di Fonzaso (Slongo) pone la questione della scarsa informazione data dai media al referendum provinciale, chiedendo che si programmino delle iniziative di divulgazione; Presidente della Provincia (Padrin) accogliendo la sollecitazione ipotizza che la cassa di risonanza possa venire dalla discussione che ci sarà a livello nazionale sulla questione del distacco, a seguito del referendum del 2008, del Comune di Sappada; Il Sindaco di Alano (Bogana) unitamente al Sindaco di Lamon (Noventa) ritengono che questo sarebbe un aggancio negativo che potrebbe rivelarsi controproducente, e che vada quindi studiato un intervento mirato e orientato secondo i nostri obiettivi e non in risposta ad un'onda mediatica di altra natura; Il Presidente Padrin propone quindi di utilizzare questo documento programmatico come comunicato stampa da inviare a tutti; Esaurita la discussione il Presidente Roberto Padrin, pone in votazione Pag. 3

4 il punto all'ordine del giorno L'ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO RICHIAMATE le proprie precedenti deliberazioni n. 4 del 30 maggio 2017 e n. 5 del 18 luglio 2017 in ordine alla proposta di indizione di un referendum consultivo provinciale, integrativo a quello regionale, per una maggiore autonomia della Provincia di Belluno, ed alla individuazione del quesito referendario; RICHIAMATA altresì la deliberazione del Consiglio provinciale n.34 del 21/07/2017 di indizione del referendum provinciale; RICHIAMATO il decreto del Presidente F.F. della Provincia di Belluno di Indizione del referendum provinciale consultivo avente il seguente quesito: Vuoi che la specificità della Provincia di Belluno venga ulteriormente rafforzata con il riconoscimento di funzioni aggiuntive e delle connesse risorse finanziarie e che ciò venga recepito anche nell'ambito delle intese Stato/Regione per una maggiore autonomia del Veneto ai sensi dell art. 116 della Costituzione?" con la convocazione dei comizi elettorali per domenica 22 ottobre 2017; VISTO il Verbale delle operazioni dell'ufficio elettorale centrale per il referendum con sede presso la Provincia di Belluno dal quale risulta una affluenza al voto di votanti su aventi diritto e che pertanto è stato ottenuto il superamento del quorum dei votanti pari al 52,25% degli aventi diritto al voto, nonché è stato proclamato l'ampio superamento del quorum dell'espressione dei SI pari al 98,67% dei voti validi; RITENUTO, in esito alle risultanze dell'espressione di voto dei cittadini Bellunesi sulla volontà che la Provincia di Belluno avvii un processo di rafforzamento della propria autonomia in adesione al quesito referendario, di approvare un documento programmatico di avvio formale delle iniziative correlate; VISTO il parere favorevole di regolarità tecnica, espresso dal dirigente della direzione generale ai sensi dell art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000. Con voti unanimi espressi per alzata di mano dai trentaquattro (34) Sindaci presenti e votanti DELIBERA di approvare il documento politico programmatico di seguito riportato: L AGENDA PER L'AUTONOMIA DELLA PROVINCIA DI BELLUNO DOPO IL REFERENDUM DI DOMENICA L Assemblea dei Sindaci della Provincia di Belluno, sottolineato l importante e inequivocabile risultato del Referendum Provinciale Consultivo di domenica , ritiene necessario intraprendere Pag. 4

5 subito le iniziative politiche utili a mettere a punto una prospettiva di rafforzamento dell'autonomia e dell'autogoverno bellunese in tutte le sedi, statali e regionali, a cominciare da quelle legate all'attuazione dell'art. 116 della Costituzione attraverso il negoziato che la Regione Veneto avvierà con lo Stato. In particolare, per raggiungere questo obiettivo complessivo, l Assemblea dei Sindaci ritiene essenziale un progetto organico in grado di concretare le legittime attese di nuove funzioni e di adeguate risorse finanziarie per un disegno di sviluppo coerente con le aspettative del territorio sempre più alla ricerca di una coesione interna che il susseguirsi di varie vicende ha fortemente indebolito. L Assemblea dei Sindaci della Provincia di Belluno ribadisce l urgenza di dare attuazione agli strumenti in grado di valorizzare la specificità bellunese: innanzitutto la legge regionale n. 25/2014 nonché la legge statale n. 56/2014 che ha prefigurato la categoria delle Province montane di confine, senza peraltro finora definire le funzioni e le connesse risorse che dovrebbero consentire realmente la cura dello sviluppo strategico del territorio (comma 86 dell art 1 della legge 56 medesima), obiettivo di fondo delle linee programmatiche del presidente Padrin approvate dal Consiglio provinciale. L Assemblea dei Sindaci della Provincia di Belluno richiama inoltre la recente raccomandazione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d Europa, condividendo le osservazioni e sottolineando ancora una volta alcuni punti cruciali: a. l inadeguatezza delle risorse finanziarie di cui dispongono le Province per l espletamento dei loro compiti (punto 4.a del documento) b. il fatto che gli organi di governo delle Province non siano eletti a suffragio universale (punto 4.f del documento) c. la fragilità finanziaria delle Regioni a statuto ordinario rispetto a quelle a statuto speciale (punto 4.h del documento). Ciò premesso, il Governo e il Parlamento sono chiamati a ripristinare - oltre all elettività degli organi di governo della Provincia - un adeguato livello di autonomia finanziaria e organizzativa per la Provincia montana di confine, aggiornando la metodologia dei fabbisogni standard in modo da tener conto effettivamente del fattore montagna, consentendo altresì alla Provincia montana di confine di Belluno di fruire di nuove capacità assunzionali in linea con le funzioni fondamentali assegnate agli enti di area vasta, integrate con quelle aggiuntive specificamente previste per le Province interamente montane. Inoltre il Governo e il Parlamento, senza più indugi, devono affrontare il nodo della viabilità ex Anas favorendo il ripristino dei corretti criteri con i quali negli anni 2000 si dette avvio al federalismo stradale, ferma restando la possibilità, ma solo in subordine, di restituire tale rete viaria all Azienda di Stato. L Assemblea dei Sindaci della Provincia di Belluno dà espresso mandato al presidente Padrin di richiedere la garanzia che la Provincia sia coinvolta al tavolo del negoziato Stato/Regione, che si aprirà a seguito dell'esito positivo del Referendum regionale del 22 ottobre 2017, in modo da far valere Pag. 5

6 l esigenza di riconoscere direttamente alle istituzioni territoriali bellunesi il pieno esercizio, a livello locale, delle funzioni amministrative riferite ad alcune delle materie che potranno essere attribuite alla competenza legislativa della Regione Veneto, in primo luogo per quanto concerne: tutela dell ambiente e dell ecosistema governo del territorio valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali protezione civile. Alla Regione Veneto e al suo Presidente, l Assemblea dei Sindaci della Provincia di Belluno chiede, nel contempo, di aprire un tavolo istituzionale, e non solo tecnico, in grado di fissare nei prossimi mesi, in coerenza con l impegno dello Statuto del Veneto a favore del Bellunese: un'intesa politica attuativa della L.R. 25/2014, da realizzare di pari passo con le auspicate modifiche della legge 56/2014 come sopra indicato; il superamento del vulnus recentemente aperto in materia di caccia e pesca con la L.R. n. 27/2017, poiché il nuovo assetto contraddice quanto previsto dall art. 13 della la L.R. 25 attuativa dello Statuto che aveva previsto l affidamento alla Provincia di Belluno delle funzioni amministrative in queste materie; la condivisione del processo attraverso il quale giungere all intesa o alle intese con lo Stato secondo un indirizzo che dia significato, funzioni e risorse alla Provincia montana di confine come sopra indicato, ferma restando l esigenza di una politica regionale complessiva per le zone montane. L Assemblea dei Sindaci chiede al Presidente della Provincia di informare dell esito del referendum provinciale e del presente deliberato: - il Sottosegretario agli Affari regionali - i Capigruppo delle Camere - il Presidente della Regione - i Capigruppo del Consiglio regionale - i Parlamentari bellunesi - l'assessore e i Consiglieri regionali bellunesi - la Conferenza regionale delle autonomie locali (o, se già strutturato, il Consiglio delle autonomie locali del Veneto) - il Presidente regionale e nazionale dell UPI dando al Presidente il più ampio mandato a portare avanti le istanze bellunesi, in modo da concordare fin da subito i passi successivi, con la disponibilità anche a eventuali audizioni per precisare meglio il significato di quanto proposto. Infine, l Assemblea dei Sindaci - consapevole dell esigenza di razionalizzare e semplificare Pag. 6

7 l attuale assetto del sistema degli enti locali bellunesi - impegna la Conferenza degli Enti locali bellunesi, prevista dalla L.R. 25 e dallo Statuto della Provincia, ad avviare i necessari approfondimenti per elaborare al più presto linee progettuali che tengano conto anche del necessario riordino dei livelli amministrativi del territorio, valorizzando modelli cooperativi di forte sinergia interistituzionale. Belluno, 31 ottobre 2017 Il Segretario Generale Pietro Ossi Il Presidente Roberto Padrin Alla presente deliberazione sono uniti: - parere in ordine alla regolarità tecnico amministrativa Pag. 7

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