Non esiste pratica, tecnica, metodo, che porti al risveglio della Co. La continua pratica dello Yoga porta la Coscienza a rivelarsi sem

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2 Non esiste pratica, tecnica, metodo, che porti al risveglio della Co Lo Yoga è una tradizione e chi si avvicina a questa tradizione, pe La continua pratica dello Yoga porta la Coscienza a rivelarsi sem Abhinavagupta (X-XI sec d.c.)

3 Da cosa deriva il termine Yoga Yoga deriva dal termine sanscrito Yug YUG = Giogo

4 IMBRIGLIARE Ma cosa dobbiamo imbrigliare? Imbrigliare la MENTE! Imparare a non riconoscersi solo come MENTE e quindi essere in grado di riconoscerci come ALTRO potendo quindi prendere il controllo su di essa e riconoscere la sua natura illusoria.

5 Come dovrebbe essere

6 L'origine dello Yoga

7 Dualismo e Non Dualismo Per meglio comprendere i diversi tipi di approccio allo Yoga da parte d

8 Dualismo Nella visione Dualistica il Divino è separato dalla sua manifestazio La presenza del Divino nel soggetto è presente tramite l'atman o s Dio è dentro di noi, ma noi non possiamo definirci Dio.

9 Purusha e Prakriti

10 Non Dualismo Non esiste dualismo, tutto è una cosa sola e più precisamente: SAT CIT ANANDA SAT CIT = ESISTENZA CHE PERVADE OGNI COSA = PURA COSCIENZA ANANDA = BEATITUDINE

11 OM PURNAMADAH PURNAMIDAM PURNAT PURNAMUDACYATE PURNASYA PURNAMADAYA PURNAME VAVASISYATE OM SHANTI SHANTI SHANTI OM QUELLO E' L'ASSOLUTO QUESTO E' L'ASSOLUTO DALL'ASSOLUTO SORGE L'ASSOLUTO TOGLIENDO L'ASSOLUTO DALL'ASSOLUTO SOLO L'ASSOLUTO RIMANE

12 व द न ल क न स र न यज ञ वर श रम न व क ल न ज त न ध मम र ग न च द प त म र ग ब रह म क र प परम र त त वम vedā na lokā na surā na yajñā varṇāśramo naiva kulaṃ na jātiḥ na dhūmamārgo na ca dīptimārgo brahmaikarūpaṃ paramārthatattvam on ci sono mondi, non ci sono sacre scritture, Dei, religioni, sacrifici, non ci sono classi, tribù di famiglia, nazionalità, non c'è alcun sentiero oscuro né alcun sentiero luminoso. C'è solo la più alta Verità, il Brahman Assoluto.

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14 Patanjali Tradizionalmente Patanjali è collocato nel II secolo a.c. Oltre le leggende, nulla si conosce della sua vita se non l'unica opera a lui Si può pertanto ritenere che Patañjali abbia compilato insegnamenti che fin

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16 Yoga Sutra Yama: la morale universale Niyama: osservanze personali Asana: posture del corpo Pranayama: esercizi di respirazione, e il controllo del prana Pratyahara: Controllo dei sensi Dharana: Concentrazione e coltivare la consapevolezza percettiv Dhyana: Meditazione Samadhi: Unione con il Divino

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18 Yama Sono cinque comandamenti morali che regolano la condotta dello yogi nella vita soci Ahimsa Satya Asteya Brahmacharya Aparigraha Non Violenza Verità Non rubare Astinenza sessuale Non accumulare

19 Niyama I cinque niyama sono virtù e comportamenti positivi legati allo stile di vita d Saucha Santosha Tapas Svadhyaya Ishvarapranidhana Purificazione Accontentarsi Austerità Studio e conoscenza di sé Abbandono alla volontà divina

20 ASANA Le posizioni. Una volta compresi questi precetti esterni ed interni si passa al m

21 PRANAYAMA Le tecniche di respirazione. Il seguente passo tratta ancora di prana, la forza vitale che ci mant

22 PRATYHARA Il ritiro dei sensi. Questo quinto passo tratta il ritiro dei sensi. Il ritiro dei sensi è quello

23 DHARANA La concentrazione. Il prathyara apre il passo al Dharana: la concentrazione. Senza distr

24 DHYANA La meditazione. Questo è il passo della meditazione, il flusso ininterrotto di concentr

25 SAMADHI L illuminazione, essere tutt uno con il divino. Descritto come la fase dell estasi e dell illuminazione, il Samadhi è la

26 Tantra Corrente filosofica indiana nella quale si riconosce tu Nell'Hata Yoga prevale questa corrente. L'utilizzo del corpo, del respiro, sistema dei Chakra,

27 Prana Il termine prana, dal sanscrito prāṇa (devanāgarī: प र र ), significa lettera Secondo la fisiologia induista, tutti gli esseri viventi, in quanto tali, son Secondo tale filosofia, uno dei modi più evidenti attraverso cui gli ess Nello yoga e nelle tecniche di guarigione indiane la capacità di saper

28 Chakra La parola chakra, in sanscrito, significa ruota, cerchio o disco, ed è utiliz I chakra principali sono 7, ed ognuno di loro, oltre ad avere caratteristiche

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30 Sistema delle Nadi

31 I quattro sentieri dello Yoga Jnana o via della conoscienza Bhakti o via della devozione Karma o via dell'azione Raja o via della meditazione

32 Jnana Yoga La via della conoscenza, della saggezza, dell'introspezione, della co

33 Bakti Yoga Il sentiero della devozione, dell emozione, dell amore, della compassione. Vedendo il Divino in tutto quello che ci circonda, il sentiero del Bhakti Yoga ci fornisce l'opportunità di coltivare l'accettazione e la tolleranza verso tutti quelli con cui entriamo in contatto. I praticanti di Bhakti Yoga esprimono la natura devozionale del loro percorso in ogni loro pensiero, parola e azione. I processi di japa (ripetizione di mantra) e di meditazione interiore sulla divinità (deva ishta) prescelta dai devoti aspiranti sono particolarmente popolari nella maggior parte delle scuole Bhakti. Il Kirtan è una bellissima pratica di Bhakti Yoga in cui un mantra viene ripetuto cantando, spesso come botta e risposta con chi canta ed accompagnato da strumenti musicali. Il Bhakti Yoga è considerato un percorso accessibile a tutti in

34 Karma Yoga La via dell'azione altruistica, del servizio agli altri, della consapevolezza. Gli aspiranti del Karma Yoga dissolvono la loro identificazione con il proprio corpo e la propria mente attraverso l'identificazione con il mondo intero e la vita, dimenticando l ego nel servizio agli altri. Pratichiamo karma yoga ogni volta che eseguiamo il nostro lavoro e viviamo la nostra vita in maniera disinteressata, esclusivamente per servire gli altri. Servendo il divino e l'umanità (senza egoismo, individualismo, e attaccamento) il cuore diventa puro, l'ego svanisce e, nel tempo, o tra molte vite, si diventa sempre più in sintonia e in unione con il divino.

35 Raja Yoga La via della meditazione, della realizzazione. Raja significa "regale

36 Hata Yoga L Hata yoga è la corrente più conosciuta dello yoga, probabilme L'Hata Yoga fa parte della corrente dello yoga tantrico, ovvero d Proprio per il suo attingere a tecniche differenti è definito anche

37 Strumenti dello Hata Yoga Asana: Mudra: Pranayama: Mantra: Meditazione: Posizioni del corpo Posizioni delle mani, ma anche del corpo Tecniche di respirazione Ripetizione di formule e preghiere Tecniche per entrare in uno stato meditativo

38 Asana Le āsana sono posizioni o posture utilizzate in alcune forme di yog Il termine viene tradotto al maschile per convenzione degli studios Secondo tale sistema, attraverso l'assunzione di diverse posizioni Le asana conosciute sono alcune migliaia; ciascuna di esse porta

39 La posizione è immobile, ferma e confortevole. (YS 2:46) La pratica delle asana è accompagnata dalla disso (YS 2:47) Da ora in avanti, lui (lo yogi) non sarà più disturba (YS 2:48))

40 Come praticare le Asana Per eseguire una asana nel modo corretto, secondo lo yoga class Trovare una posizione che possa essere mantenuta fermamen Avere una giusta attitudine mentale e respirare in modo tranqu Meditare sull'infinito (percepito anche come la realtà ultima del

41 Varie Asana

42 Mudra La parola sanscrita mudra ha molti significati: gesto delle mani, s Viene spesso tradotta con sigillo, in quanto il gesto compiuto sigi I mudra rimandano simbolicamente ad alcuni stati o processi della

43 La scienza dei mudra è stata sviluppata completamente nel periodo Nel Tantra, i mudra rappresentano veicoli e portali per collegarci all e Attraverso la pratica dei mudra ci colleghiamo infatti con i diversi asp I mudra sono efficaci a livello fisico, attivano alcune aree del cervello Questi semplici gesti con le mani attivano delle connessioni a livello

44 I mudra ed i 5 elementi Innanzitutto, perché i mudra sono in relazione con i cinque elemen Queste energie si muovono dentro di noi attraverso le nadi, i canal

45 Ogni dito quindi, rappresenta un punto di connessione alle qualità s Mentre, nella pratica dei mudra, cambiamo la posizione delle dita, m Il pollice rappresenta il sole, la pura energia, il fuoco. L indice simboleggia l aria e l energia in movimento. Il medio raffigura lo spazio, l espansione e l apertura. L anulare è in relazione con la terra, la solidità e il radicamento. Il mignolo rappresenta l acqua, i liquidi, le caratteristiche di mobili

46 Alcuni Mudra

47 Pranayama Veniamo al mondo con un inspiro, ce ne andiamo con un espiro. Tutta la Vita è un grande respiro. Controllare il respiro, porta al controllo della nostra Vita.

48 Cos'è il Pranayama Il Pranayama (controllo ritmico del respiro) è il quarto stadio dello Yo Insieme a Pratyahra(ritiro della mente dagli oggetti dei sensi), ques

49 Tale controllo si attua durante le classiche quattro fasi: inspirazione (puraka) pausa respiratoria dopo l'inspirazione (antara kumbhaka) espirazione (rechaka) pausa respiratoria dopo l'espirazione (bahya kumbhaka)

50 La scelta di giusti modelli ritmici della respirazione profondi e lenti, La mente si libera e diventa un mezzo adatto per la concentrazione L'emotività influisce sul ritmo del respiro e lo trasforma in rapido, po Il controllo del respiro permette il controllo della mente. Dato che lo scopo dello Yoga è calmare e controllare la mente, lo Y

51 Mantra La parola mantra è composta dai due termini man e tra che insie Ogni sillaba sanscrita però ha diversi significati e vale quindi la pen La sillaba man significa mente, pensiero, atto del pensare, intellett Mentre la sillaba tra significa che libera, che compie, che agisce, c

52 I mantra indiani sono formule che permettono di collegarci alla nost Il concetto è chiaro, i mantra ci connettono con la nostra natura più Ecco quindi perché quasi tutti i mantra indiani sono delle invocazion

53 Meditazione Fare meditazione è di per sé un termine errato. La meditazione non si fa, ma è uno stato dell'essere nel quale si entra.

54 Tecniche di meditazione La meditazione è in sostanza un metodo per conoscersi a fondo e Non è sempre facile fare dentro se stessi un varco intatto che porti

55 Come Meditare Per meditare è sufficiente avere a diposizione un luogo tranquillo e del tempo da dedicare a sè stessi. Una volta scelta la stanza o il luogo giusto per meditare, ci si siede solitamente a gambe incrociate o nella posizione del loto, si è a stomaco vuoto, prediligendo l'alba e il tramonto come momenti della giornata, con la schiena ben dritta, collo e testa naturalmente eretti, gli occhi sono chiusi. Si può iniziare a meditare cominciando da qualche minuto, per esempio 15 minuti, per arrivare ad ore. Per favorire la posizione della schiena, ci si può sedere su un cuscino o una coperta ripiegata. cercando di ridurre al minimo le interruzioni.

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