La nascita delle Regioni

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1 Mobilità ciclistica: le competenze delle Regioni e le relazioni tra FIAB e Amministrazioni regionali La nascita delle Regioni Seminario FIAB Il ruolo delle Regioni nelle politiche di mobilità ciclistica Roma, 21 gennaio 2012 Come Istituzioni nascono con la costituzione nel Di fatto muovono i primi passi formalmente solo nel 1970 Prima del 1948 erano presenti solo dal punto di vista territoriale, come suddivisione geografica. Art. 5 della Costituzione La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

2 Organi delle Regioni Il Consiglio regionale Il Presidente della Giunta La Giunta regionale Il Consiglio regionale Rappresenta la comunità regionale Esercita la potestà legislativa e regolamentare attribuita alla Regione Determina l indirizzo politico e amministrativo e gli indirizzi della programmazione regionale Partecipa, anche mediante proprie commissioni, all elaborazione di piani e programmi e li approva Approva con legge il bilancio (previsione, assestamento e consuntivo) Può fare proposte di legge alle Camere

3 Il Presidente della Giunta regionale Guida il Governo regionale e ha la rappresentanza giuridica e politica dell Ente Nomina e revoca i componenti la Giunta Promulga leggi e regolamenti regionali Nomina il suo vice, convoca e presiede le sedute di Giunta Svolge tutte le funzioni attribuitegli dalla Costituzione, dallo Statuto regionale e dalle leggi regionali La Giunta regionale È l organo collegiale di governo regionale composto da Presidente e assessori. I componenti sono scelti dal Presidente tra gli eletti al Consiglio o dall esterno Ha competenza amministrative, esecutive e legislative Realizza gli obiettivi stabiliti dal programma politico e amministrativo del Presidente della Regione e dagli atti di indirizzo del Consiglio regionale Predispone Piani e Programmi

4 ELEZIONI REGIONALI PROPOSTE AI CANDIDATI Fondi europei MOBILITA' SOSTENIBILE AL CENTRO DELLE POLITICHE DEI FUTURI GOVERNI REGIONALI Al candidato presidente Ai candidati consiglieri

5 Fondi europei Cooperazione territoriale europea finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). La Cooperazione Transfrontaliera sostiene lo sviluppo di attività economiche e sociali tra aree geografiche confinanti (es. Italia- Slovenia; IPA Adriatico. La Cooperazione Transnazionale, sostiene prevalentemente l innovazione tecnologica, l ambiente e la prevenzione dei rischi, la mobilità, lo sviluppo urbano sostenibile (es: Europa Centrale(CEU), Europa Sud Orientale(SEE), Mediterraneo) La Cooperazione interregionaleriguarda due temi: l innovazione e l economia della conoscenza; l ambiente e la prevenzione dei rischi. Il programma riguarda tutto il territorio europeo.

6 Legge n. 366/98 Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica Art. 2. Redigonoi piani regionali di riparto dei finanziamenti per la mobilitàciclistica e per la realizzazione di reti di percorsi ciclabili integrati sulla base dei progetti presentati dai comuni e dalle province Approvanoi piani di cui al comma 1, contestualmente disponendo in merito alla ripartizione tra gli enti locali, delle risorse del fondo di cui all'articolo 3 L Art. 10 modifica gli artt. 13 e 14 del D.L. 30 aprile 1992, n. 285 "4- bis. Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, Eed Fdel comma 2 dell'articolo 2 devono avere, per l'intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente purché realizzata in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza". "2- bis. Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza".

7 Legge n. 366/98 Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica L art. 10 modifica l'art. 208 del CdS: (*).parte dei proventi delle multe alla mobilitàciclistica e agli interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli ; l'art. 230 del CdS per promuovere ed incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto,. predispongono appositi programmi.da svolgere come attivitàobbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado (come modificato dalla legge 29 luglio 2010, n. 120 (G.U. n. 175 del 29 luglio 2010 suppl. ord.).

8 Rete ciclabile del Mediterraneo ITINERARIO EV n.5-3 Bicitalia Via dei Pellegrini: Londra - Roma - Brindisi ITINERARIO EV n.7 Via dell Europa Centrale: Capo Nord - Malta ITINERARIO EV n.8 Via Mediterranea: Cadice - Atene Cipro ITINERARIO EV n.11 Via dell Europa dell Est: Capo Nord - Atene ITINERARIO 6 Via Adriatica: Delta del Po - Leuca ITINERARIO 10 Via dei Borboni: Bari - Napoli ITINERARIO 11 Alta via dell Italia centrale: Dal Parco del Gargano alle Foreste Casentinesi ITINERARIO 14 Via dei Tre mari: Otranto-Taranto-Sapri Variante ionica Torre Lapillo - S. Maria di Leuca 15 16

9 Piano Regionale Trasporti L.R. n. 16/08 Principi, indirizzi e linee di intervento art Azioni del Piano 5 ITINERARI PRINCIPALI PIÙ VARIANTI SU VIABILITÀ ESISTENTE Lunghezza complessiva: km circa Rete ciclabile regionale integrata e sicura Assume i risultati del progetto CYRONMED Tutti gli aggiornamenti su Map data Copyright Google, Tele Atlas Piano Operativo Attuativo del PRT 17 18

10 CyronMed e Piano Integrato della Mobilità dolce Piano Paesaggistico Territoriale Regionale Mobilitàciclistica e Pianificazione urbanistico-territoriale) Piani Urbanistici Generali e Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali devono prevedere una tavola riguardante il piano di rete ciclabile all interno del nuovo assetto della mobilità, 19 20

11 Bici + treno Sicurezza stradale Contratti di servizio con società del Trasporto ferroviario regionale Protocollo d intesa bici+treno Eliminazione barriere fisiche, organizzative e tariffarie all accesso delle bici alla stazione, ai binari e ai treni Leggi regionali Piano nazionale sicurezza stradale (rotatorie, sottopassi, attraversamenti pedonali rialzati e avanzati, traffic calming, ecc.)

12 Piani Urbani della Mobilità Legge 24 novembre 2000, n. 340, art. 22 pubblicata in Gazzetta Ufficialen. 275 del 24 novembre 2000 Qualità dell aria DM Ambiente n. 261/2002 Ridurre il tasso di emissioni inquinanti e di consumi energetici per persona trasportata e per km percorsi Come? Meno veicoli in circolazione; più servizi di mobilità collettiva e aumento indice occupazione veicoli; - Più infrastrutture e servizi per spostamenti brevi a piedi e in bicicletta

13 IN BICI LUNGO LA CICLOVIA DEI BORBONI educational promosso dalla Regione Puglia 25 26

14 Parchi e riserve naturali GAL, SVILUPPO RURALE TURISMO IN BICICLETTA Istituzione: pre-conferenze Ciclovie Mobilità sostenibile nelle aree naturali protette Carta europea del Turismo sostenibile

15 Mobility Management Tutela degli infortuni in itinere in bicicletta La Regione Puglia aderisce e sostiene la richiesta per il riconoscimento degli infortuni in itinere in bicicletta nei percorsi casa-lavoro e chiede la modifica del DL.vo 23/2/2000, n. 38, art

16 Grazie per la vostra attenzione Raffaele Sforza Area Politiche per la Mobilità e la Qualità Urbana Assessorato Infrastrutture strategiche e Mobilità REGIONE PUGLIA A.P. Mobility Manager Aziendale, Mobilità Sostenibile e Ciclabilità Via De Ruggiero 58/ BARI r.sforza@regione.puglia.it Tel Fax Mob