SEDUTA DI MARTEDÌ 24 GENNAIO 2012

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1 49 SEDUTA DI MARTEDÌ 24 GENNAIO 2012 PRESIDENZA DEL BONI INDI DEL VICE SAFFIOTI INDI DEL BONI INDI DEL VICE VALMAGGI INDI DEL VICE SAFFIOTI INDI DEL BONI INDI DEL VICE VALMAGGI INDI DEL BONI INDI DEL VICE SAFFIOTI INDI DEL BONI

2 INDI DEL VICE SAFFIOTI INDICE Congedi... 1 Stefano Zamponi... 1 Commemorazioni... 2 Ordine dei lavori Giulio Cavalli... 2 Comunicazioni del Presidente del Consiglio... 3 Risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni (annunzio)... 3 Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti... 4 Elezione di un Consigliere segretario (ORG/0017). Paolo Valentini Puccitelli... 5 Progetto di legge n. 137 Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, d iniziativa del Presidente della Giunta regionale (LCR n BURL n. 5 S del 3 febbraio LR n. 1 dell 1 febbraio 2012). Discussione generale Sante Zuffada - Relatore... 6 Stefano Zamponi... 8 Massimiliano Romeo... 9 Dichiarazioni di voto Carlo Borghetti Carlo Maccari - Assessore Votazione finale Proposta di referendum n. 4 Referendum consultivo per il mutamento della denominazione del Comune di Tremosine, in provincia di Brescia, in quella di Tremosine sul Garda (DCR IX/353). Dibattito Elisabetta Fatuzzo - Relatore Massimiliano Romeo Votazione Proposta di regolamento n. 2 Proposta di modifica del Regolamento generale del Consiglio regionale, d iniziativa dei Consiglieri Zamponi, Patitucci e Sola.

3 Discussione generale Davide Boni - Relatore Chiara Cremonesi Franco Mirabelli Elisabetta Fatuzzo Stefano Zamponi Paolo Valentini Puccitelli Stefano Galli Sara Valmaggi Dichiarazioni di voto Elisabetta Fatuzzo Giulio Cavalli Stefano Zamponi Paolo Valentini Puccitelli Votazione finale Mozione n. 247 concernente la realizzazione della Via d acqua e la manutenzione dei navigli di Milano (DCR IX/354). Svolgimento Enrico Marcora Ugo Parolo Francesco Prina Massimiliano Orsatti Votazione Mozione n. 253 concernente la competenza esclusiva regionale in materia di commercio (DCR IX/355). Svolgimento Stefano Galli Arianna Cavicchioli Giulio Cavalli Gabriele Sola Massimiliano Romeo Elisabetta Fatuzzo Filippo Penati Stefano Maullu - Assessore Paolo Valentini Puccitelli Stefano Galli Votazione... 48

4 Mozione n. 254 concernente gli interventi presso il Governo per la revisione del servizio ferroviario notturno (DCR IX/356). Svolgimento Giulio Cavalli Giuseppe Villani Giorgio Puricelli Stefano Zamponi Angelo Ciocca Giovanni Rossoni - Assessore Giulio Cavalli Votazione Mozione n. 251 concernente la detraibilità delle somme spese dai consumatori finali di beni e servizi dall IRPEF (DCR IX/357). Svolgimento Giorgio Puricelli Enrico Brambilla Stefano Zamponi Chiara Cremonesi Massimiliano Romeo Rienzo Azzi Mario Barboni Giorgio Puricelli Votazione Mozione n. 256 concernente lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto in Comune di Cappella Cantone (DCR IX/358). Svolgimento Agostino Alloni Francesco Patitucci Claudio Bottari Daniele Belotti - Assessore Francesco Patitucci Dichiarazioni di voto Giulio Cavalli Claudio Bottari Agostino Alloni Votazione Mozione n. 252 concernente la compensazione dei crediti degli appaltatori delle pub-

5 bliche amministrazioni mediante esonero del versamento delle imposte (DCR IX/359). Svolgimento Rienzo Azzi Dichiarazioni di voto Ugo Parolo Giorgio Puricelli Enrico Brambilla Romano Colozzi - Assessore Gianmarco Quadrini Rienzo Azzi Votazione Mozione n. 257 concernente le regole di comportamento e di atteggiamento istituzionale in Aula da parte dei componenti della Giunta regionale. Svolgimento Stefano Zamponi Stefano Galli Stefano Zamponi Votazione Mozione n. 250 concernente gli effetti della manovra finanziaria sulla navigazione dei laghi (DCR IX/360). Svolgimento Dario Bianchi Stefano Tosi Gianluca Rinaldin Dichiarazioni di voto Gianmarco Quadrini Votazione Ordine dei lavori Stefano Zamponi Gianmarco Quadrini Stefano Galli Valerio Bettoni Luca Gaffuri Stefano Galli Luca Gaffuri Mozione n. 258 concernente le politiche di supporto al commercio lombardo. Annunzio... 95

6 Svolgimento Valerio Bettoni Arianna Cavicchioli Stefano Galli Interrogazioni, interpellanze e mozioni (annunzio) Allegati Verbali di votazione I testi dei documenti sono reperibili sul sito internet del Consiglio regionale nella sezione Banche dati.

7 1 (La seduta inizia alle ore 10.06) Dichiaro aperta la seduta. Congedi Comunico che per la data odierna sono pervenute alla Presidenza le seguenti richieste di congedo. Per impegni istituzionali: per motivi personali: per motivi di salute: Cattaneo - Formigoni; Minetti - Belotti; Pizzul. Se non vi sono opposizioni, i congedi si intendono concessi ai sensi dell articolo 63 del Regolamento generale del Consiglio. La parola al Consigliere Zamponi. ZAMPONI Stefano Grazie, nella confusione non ho capito quali siano gli impegni di Governo del Presidente Formigoni. Gli impegni con il Governo, mi riferisco alla nota che mi ha spedito anche l Assessore Cattaneo, sono con il Presidente Formigoni ad un incontro con il Ministro dello sviluppo e delle infrastrutture e con la Commissione infrastrutture mobilità e governo del territorio. ZAMPONI Stefano Grazie.

8 2 Prego. Commemorazioni Colleghi, vi chiedo di alzarvi in piedi per due commemorazioni. Il mese scorso, ma ne abbiamo avuto comunicazione solo in questi giorni, è mancato il Consigliere Francesco Petenzi del Gruppo Consiliare Democrazia Proletaria. Nato nel 1935, operaio alla Dalmine; membro dell esecutivo del Consiglio di fabbrica e del Coordinamento nazionale il gruppo Dalmine; membro del Consiglio di zona Lovere e del Comitato centrale del PdUP. Milita nel Partito Comunista Italiano sino al 1971 quando ne esce con la scissione del Manifesto. Consigliere regionale eletto nella circoscrizione di Bergamo dal 1975 al Nel 1976 è eletto anche Consigliere comunale a Lovere, sua città natale. Ai familiari le più sentite condoglianze. Lo scorso 18 gennaio, a soli quarantanove anni, ha perso la vita durante una scalata sul versante dalla Punta Scais nelle Alpi Orobie, il grande alpinista bergamasco Mario Merelli, un grande sportivo che in venti anni di carriera ha regalato numerose ascensioni sulle principali montagne italiane ed europee, così come spedizioni extraeuropee. Fra gli ottomila conquistati durante la sua splendida carriera di alpinista, ricordiamo l Everest con la scalata del 2001 della parete sud e nel 2004 della parete nord. Ai familiari vanno le più sentite condoglianze. Vi chiedo un minuto di silenzio. (Tutti i presenti osservano un minuto di raccoglimento) Ordine dei lavori Consigliere Cavalli, per cosa vuole intervenire? CAVALLI Giulio Sull ordine dei lavori. Prego, Consigliere.

9 3 CAVALLI Giulio Volevo chiederle un informazione. ccome sono molto curioso per natura, lei questa mattina alle ore 9.27, io so quanto lei conosce bene i mezzi multimediali e quindi quanto conosce il peso della sua responsabilità di Presidente di questo Consiglio regionale, sul suo account di Twitter ha scritto siamo pronti per mandare a casa il PdL in. Le chiedevo se c è una variazione dell ordine del giorno, oppure se la dobbiamo prendere come una boutade di piazza in questo caso virtuale. Consigliere, la ringrazio perché vedo che lei legge con interesse le mie comunicazioni. Penso che ci sia anche una comunicazione di un mio collega che fa il Vice Governatore. Sa, queste sono dichiarazioni politiche e non entrano nel mio ruolo istituzionale. In questo momento io qui, rappresento il Consiglio regionale in tutta la sua interezza sia i Colleghi del PdL, sia i Colleghi del SEL e tutti i Colleghi presenti in aula. Per cui, non è questo il luogo dove si parla di queste cose. La ringrazio comunque per essere un assiduo commentatore delle mie notizie stampa. Comunicazioni del Presidente del Consiglio (Argomento n. 1 all ordine del giorno) Comunico che, con delibera n. 295 del 22 dicembre 2011, l Ufficio di Presidenza ha preso atto dell adesione del Consigliere regionale Vanni Ligasacchi al gruppo consiliare Il Popolo della Libertà, a far tempo dal 20 dicembre Informo che il Consigliere Bettoni, con nota 17 gennaio 2012, ha richiesto la trattazione in Commissione, ai sensi dell articolo 120, comma 3, del Regolamento generale, dell interpellanza n del 12 ottobre 2011, concernente la convenzione tra e Telecom Italia SpA per i lavori di infrastrutturazione della banda larga e le possibili sinergie con la Società ABM ICT di Bergamo, d iniziativa dei Consiglieri Bettoni, Quadrini e Marcora. Annunzio di risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni La Giunta regionale ha dato risposta alle sottoelencate interrogazioni tramite l Assessore indicato. ITR/2113, in data 17 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Sola,Cavalli, Patitucci e Zamponi, concernente criticità del contratto dei dipendenti del ramo d azienda Direzione regionale Lombardia di Trenitalia, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo;

10 4 ITR/2130, in data 17 novembre 2011, a firma del Consigliere Alloni, concernente interventi di manutenzione del canale navigabile Cremona-Pizzighettone, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2131, in data 17 gennaio 2011, a firma del Consigliere Cremonesi, concernente la verifica delle sanzioni irrogate ai viaggiatori con titolo di viaggio non regolare a causa del malfunzionamento delle macchinette obliteratrici, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2157, in data 24 febbraio 2011, a firma dei Consiglieri Tosi, Alloni, Villani, Mirabelli e Prina, concernente il mancato riconoscimento del bonus ritardi per gli abbonamenti ferroviari via internet, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2173, in data 15 marzo 2011, a firma del Consigliere Rinaldin, concernente la realizzazione della variante di Pusiano (CO), ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2175, in data 18 marzo 2011, a firma del Consigliere Ciocca, concernente la nuova chiusura al traffico del Ponte della Becca (PV), ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2178, in data 23 marzo 2011, a firma del Consigliere Cremonesi, concernente la realizzazione di una nuova fermata sulla linea S1 a San Giuliano Milanese, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2179, in data 23 marzo 2011, a firma del Consigliere Cermonesi, concernente la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria presso la stazione di Poasco/Sesto Ulteriano sulla linea S13, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2194, in data 13 aprile 2011, a firma dei Consiglieri Alloni, Santantonio, Mirabelli, Civati e Tosi, concernente la riqualificazione del parcheggio di interscambio di San Donato Milanese, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2223, in data 1 giugno 2011, a firma dei Consiglieri Sola, Cavalli, Patitucci e Zamponi, concernente la distribuzione di biglietti omaggio da parte di Trenord per il trasporto ferroviario, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2236, in data 29 giugno 2011, a firma dei Consiglieri Sola, Spreafico, Pizzul, Alloni, Tosi, Ruffinelli, Cavalli, Patitucci e Marcora, concernente il trasporto di biciclette sui treni di Trenord, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2240, in data 19 luglio 2011, a firma dei Consiglieri Sola, Patitucci e Zamponi, concernente criticità e disagi dovuti alla mancanza di biglietterie e distributori automatici di biglietti nelle stazioni ferroviarie lombarde, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo; ITR/2277, in data 8 novembre 2011, a firma dei Consiglieri Sola, Patitucci e Zamponi, concernente criticità permanenti del servizio ferroviario lombardo sulla tratta Milano - Tirano, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo. Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti (Argomento n. 2 all ordine del giorno) Passiamo ora all approvazione dei processi verbali della seduta del 17 gennaio 2012.

11 5 n essendo pervenute osservazioni, il processo verbale relativo alla seduta del 17 gennaio 2012, iscritto al punto n. 2 dell ordine del giorno, si intende approvato ai sensi del comma 3 dell articolo 61 del Regolamento generale. Elezione di un Consigliere Segretario del Consiglio regionale (ORG/17). (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo all esame del punto n. 3 dell ordine del giorno: Elezione di un Consigliere Segretario del Consiglio regionale. Prego, Consigliere Valentini Puccitelli. VALENTINI PUCCITELLI Paolo gnor Presidente, una curiosità. Innanzitutto cos è il regolamento federale, forse le è scappato qualche termine inappropriato. Come seconda cosa chiederei una pausa di riflessione di una settimana sull elezione del Consigliere Segretario. Va bene. Con il consenso dell Aula, la nomina in oggetto viene rinviata. Rispondo alla sua domanda Consigliere Valentini Puccitelli, il Regolamento federale è quello che regola la vita interna del movimento politico Lega rd per l indipendenza della Padania. Progetto di legge n. 137 Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, d iniziativa del Presidente della Giunta regionale. (Argomento n. 4 all ordine del giorno) Discussione generale A norma dell articolo 40 dello Statuto, invito il Consiglio a procedere alla discussione generale del

12 6 progetto di legge n Ricordo che l articolo 106 del Regolamento generale prevede che il progetto di legge di riordino sia esaminato ed approvato dalla Commissione competente, articolo per articolo, e trasmesso all Assemblea con una relazione illustrativa; il progetto di legge è approvato dal Consiglio, dopo la discussione generale e le eventuali dichiarazioni di voto, con la sola votazione finale. n è ammessa la presentazione di emendamenti. La parola al Relatore, Consigliere Zuffada. ZUFFADA Sante gnor Presidente, con la risoluzione n. 9 dell ottobre 2011 adottata ai sensi dell articolo 40 dello Statuto d autonomia della Lombardia, il Consiglio regionale ha disposto di procedere al riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria. A tal fine ha impegnato il Presidente della Regione a presentare una proposta di legge entro il 30 novembre La redazione del testo di legge, che rappresenta la prima iniziativa di attuazione della disposizione statutaria, è avvenuta a cura di un gruppo di lavoro tecnico paritetico Giunta Consiglio e si è ispirato ai principi e ai criteri direttivi dettati dalla risoluzione consiliare. Trattandosi della prima occasione di applicazione dell articolo 40 dello Statuto regionale, secondo le procedure dell articolo 106 del Regolamento generale del Consiglio, appare evidente il carattere sperimentale delle modalità di elaborazione dell articolato da parte delle strutture regionali che sulla scorta della positiva esperienza maturata in fase di redazione dei testi unici compilativi, ex legge regionale n. 7/2006, ha visto la partecipazione ai lavori di tecnici del Consiglio e della Giunta. L esigenza di procedere con una legge di riordino delle regole generali del procedimento amministrativo, è scaturita dalla considerazione per cui la normativa regionale di riferimento, costituita dalla legge regionale n. 30 del dicembre 2009, necessitava di un intervento di adeguamento complessivo a fronte dei molteplici interventi succedutisi nel tempo ad opera del legislatore statale. Più volte, infatti, e ancora recentemente con la legge n. 241 del 1990 nuove norme sul procedimento amministrativo, è stata novellata con modifiche di carattere sostanziale. Occorre peraltro rimarcare che l armonizzazione della disciplina regionale con quella statale, non può prescindere dalla considerazione per cui molte disposizioni della legge numero 241 sono state dichiarate dal legislatore statale attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, ai sensi dell articolo 117 secondo comma della Costituzione. Pertanto, l ambito di intervento del legislatore regionale, rispetto ai diversi istituti, è necessariamente ristretto e vincolato, potendo esprimersi solo con regimi di maggior favore rispetto a quelli già garantiti dalla disciplina statale. Il testo di legge che, così come previsto dalla risoluzione consiliare, si applicherà alla Regione, agli Enti del sistema regionale nell ambito dell esercizio delle funzioni amministrative degli incarichi ad essi conferiti dalla Regione, alle aziende di servizi alle persone, agli Enti locali e agli altri Enti pubblici ai quali sono conferite funzioni amministrative della Regioni e ai concessionari o gestori di servizi pubblichi regionali, nella parte seconda reca la disciplina del procedimento amministrativo normandolo in termini essenziali. è avuta particolare cura nell evitare inutili riscritture delle disposizioni statali e peculiarmente della legge numero 241, operando il coordinamento con le norme regionali presenti nelle diverse leggi di settore che risultano comunque incidenti sulla materia. Sempre in ossequio ai criteri della risoluzione consiliare si ritiene utile rimarcare che si è dedicato ampio spazio all incentivazione della diffusione delle tecnologie telematiche nei rapporti tra utenti e

13 7 Pubbliche Amministrazioni, anche per favorire l interscambio e l interoperatività delle basi dati e delle informazioni. è proceduto inoltre, come richiesto dalla risoluzione, a disciplinare i poteri sostitutivi della Regione con riferimento alle funzioni conferite agli Enti locali nelle materie di competenza regionale. Nell attuale panorama legislativo regionale mancava infatti una norma generale di riferimento e si è ritenuto di dare attuazione all articolo 4 dello Statuto d autonomia della Lombardia; a riformare le disposizioni della legge regionale numero 90 del 1983 recante norme di attuazione della legge numero 689 del 1981 concernente modifiche al sistema penale per l esercizio delle funzioni amministrative sanzionatorie per la quale si profilava la necessità di aggiornare una disciplina ormai superata dall evoluzione normativa intervenuta in materia. Infine, particolare attenzione è stata dedicata al tema della razionalizzazione dei controlli sui cittadini e di imprese, tema questo particolarmente sentito dai soggetti destinatari di provvedimenti della Pubblica Amministrazione, prevedendo una disposizione che impegni la Regione a promuovere l adozione di piani per le situazioni sistematiche, coordinate e periodiche delle attività di controllo di natura amministrativa nei confronti dei soggetti destinatari di provvedimenti pubblici, in una cum la razionalizzazione delle risorse per lo svolgimento delle suddette funzione di controllo. Del pari, è stato dedicato un articolo ad hoc per definire in modo esaustivo, attuando così anche la disposizione statutaria sancita dal comma 3 dell articolo 46, il ruolo di coordinamento della Regione per la razionalizzazione dei procedimenti amministrativi, comunemente chiamato semplificazione amministrativa. è previsto inoltre, all articolo 31, che la Giunta regionale, d intesa con ANCI, UPL e sentito il Consiglio delle Autonomie Locali, adotti iniziative volte a garantire sul territorio regionale l omogeneità e la trasparenza delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, stipulando accordi anche con gli Enti locali per la realizzazione delle interoperatività dei sistemi informatici. In particolare, la Giunta regionale realizza la banca dati regionale dei procedimenti concernenti l esercizio delle attività produttive di beni e servizi di competenza dello sportello unico delle attività produttive, di cui all articolo 38 del DL numero 112 del giugno 2008 convertito in legge numero 133 dell agosto L articolato tiene conto infine dei recenti interventi legislativi dello Stato, quali la Legge di stabilità 2012 e lo Statuto delle imprese, adattandoli al contesto economico lombardo con gli obiettivi di conseguire un livello più elevato e qualitativamente soddisfacente di semplificazione dei rapporti tra utenti e pubblica Amministrazione lombarda. Il provvedimento è stato approvato dalla II Commissione articolo per articolo nella seduta del 19 gennaio È stato modificato l articolo 37 relativo alla norma finanziaria a seguito di un emendamento tecnico dell Assessore al bilancio, attraverso l introduzione dei commi 3 e 4 che riguardano rispettivamente una previsione di spesa e di entrata riconducibile a disposizioni già contenute nella legge regionale numero 30 del 1999 e confermate con la legge di riordino. Ai sensi dell articolo 106, comma 5, del Regolamento generale, si attesta che sono stati rispettati i principi e i criteri stabiliti dal Consiglio regionale con la risoluzione n. 9 concernente l iniziativa per impegnare il Presidente della Regione a presentare un progetto di legge di riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria ai sensi dell articolo 40 dello Statuto della Lombardia. La parola al Consigliere Zamponi.

14 8 ZAMPONI Stefano gnor Presidente, questo provvedimento è un provvedimento delicatissimo che, malgrado la sostanziale apatia di quest aula, andrebbe forse esaminato con maggiore attenzione. Infatti, il problema della trasparenza dell azione amministrativa passa necessariamente attraverso il diritto di accesso ai documenti amministrativi e alla semplificazione amministrativa. i, come Italia dei Valori, siamo stati i propugnatori di questo snellimento dell azione amministrativa e soprattutto della trasparenza con risultati devo dire anche positivi. Ricordo che nello Statuto e nel Regolamento sono state inserite norme a favore del diritto di informazione diretto dei Consiglieri regionali. Purtroppo, i poteri sostitutivi che il Regolamento attribuisce al Presidente - mi scusi, Presidente, sto parlando proprio dei suoi poteri - e all Ufficio di Presidenza ancora non vengono esercitati. Abbiamo chiesto e sollecitato in questi giorni, da novembre, che si abbia a vedere il verbale dei revisori dei conti dell Ospedale di Bergamo. Questo diritto ci è stato negato dal Direttore generale dell ospedale. Abbiamo chiesto l intervento sostitutivo del Presidente e ancora non l abbiamo ottenuto. Io mi chiedo come si possa svolgere un attività di controllo se vengono negati i documenti. Ricordo anche che noi tutti siamo pubblici ufficiali tenuti, laddove sia necessario, al riserbo e comunque al segreto d ufficio. Veniamo al provvedimento di cui stiamo discutendo che sicuramente è un provvedimento positivo. Tutti quei provvedimenti che vanno nel senso della trasparenza sono provvedimenti che favoriscono la partecipazione dei cittadini all azione amministrativa. Sapere, ad esempio, quanto viene periodicamente corrisposto per patrocini da parte dell Ufficio di Presidenza, costituisce un mezzo di valutazione dell operato dell Ufficio di Presidenza, e in generale del Consiglio regionale e così via. Credo che anche la recente battaglia che ha ottenuto solo un mezzo successo, cioè quella per l abolizione delle auto blu che sono state abolite solo dall Ufficio di Presidenza e non dalla Giunta regionale, sia frutto di questo. Riteniamo, però, che il provvedimento abbia degli aspetti che non ci soddisfano. Il primo è quello sotto il profilo della tempistica. Trattandosi di Testo unico non è emendabile ma ci sarebbe piaciuto che il Regolamento prevedesse un termine temporale massimo per la sua emanazione. Essendo la Giunta, il Presidente della Giunta regionale, in generale i politici di centrodestra in questo momento storico impegnati a scambiarsi opinioni su chi sia più o meno attento alla legalità, non prevedere un termine entro il quale la Giunta regionale debba emanare il Regolamento sia una lacuna. Ci auguriamo che la Giunta provveda in breve tempo. Diciamo entro la fine di questa legislatura, che stando a quanto dice il Presidente Boni nel suo post su Twitter di oggi e domenica il ben più autorevole Segretario federale della Lega rd per l indipendenza della Padania, dovrebbe essere questione di giorni. Ci auguriamo che il Regolamento venga emesso prima che la Lega mandi a casa Formigoni. La seconda questione di merito è quella relativa alla mancata istituzione di un autorità indipendente che verifichi il rispetto dei principi ai quali la legge si ispira. i dell Italia dei Valori, e in generale tutti i Consiglieri di minoranza e di opposizione, riceviamo quasi quotidianamente segnalazioni di cittadini che non riescono ad avere le informazioni necessarie per verificare il corretto esercizio della funzione amministrativa. Adesso facciamo la legge ma se per questa legge poi bisognerà andare a ricorrere ai tribunali, nel caso di mancata osservanza, è chiaro che lo scopo della legge, visto anche l attuale andamento dell economia, servirebbe solo a risollevare le sorti della categoria legale e basta. Sarebbe stato più opportuno prevedere che un apposita Commissione avesse poteri di intervento, di controllo e anche sostitutivi, come almeno sulla carta hanno l Ufficio di Presidenza e il Presidente del Consiglio per quanto riguarda le richieste dei Consiglieri. Sottolineo almeno sulla carta perché se non si riesce neanche qui dentro a far rispettare una norma che è chiarissima, entro 15 giorni l Ufficio

15 9 di Presidenza va e prende i documenti... Nel caso specifico io ricordo la battaglia per avere dall ALER la documentazione relativa all affitto di un organizzazione vicina all estrema Destra di un locale, che peraltro non mi risulta ancora sgomberato malgrado una precisa deliberazione di questo Consiglio. Se per l Ufficio di Presidenza non è possibile andare in un ospedale e farsi materialmente consegnare un documento, il verbale dei revisori dei conti che per legge deve essere conservato, io credo che i cittadini per fare applicare questa legge incontreranno ancor più difficoltà. Per questo motivo il Gruppo dell Italia dei Valori si asterrà su questo provvedimento ringraziando il Presidente che ha svolto un ottimo lavoro ma, ripeto, per i motivi che ho già detto, si poteva fare meglio. Prego, Consigliere Romeo. ROMEO Massimiliano gnor Presidente, colleghi Consiglieri, oggi con il progetto di legge n. 137 la prosegue un importante percorso di adeguamento normativo nello spirito delle riforme e di attenzione alle esigenze, anche di carattere procedurale, e di esercizio dei diritti di tutti i cittadini. Come già emerso in altre occasioni, compresa la relazione del Relatore Consigliere Zuffada, questo progetto di legge è il risultato del lavoro svolto da parte della Commissione affari costituzionali che si è concluso, ricordo, con una risoluzione che ha indicato i criteri del presente progetto. Soprattutto rappresenta un ulteriore adempimento al nostro Statuto, essendo espressione dell articolo 40 che prevede il percorso per la redazione delle leggi di riordino normativo. Dunque, questo progetto intende, come di fatto compie, realizzare il riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria. Riordino della normativa di settore che si è reso necessario stante una normativa di riferimento ormai datata. pensi che la legge regionale in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso è del 1999, quella sull attuazione delle sanzioni amministrative è addirittura del La normativa nazionale sul procedimento amministrativo ha subìto negli anni notevoli modifiche anche di carattere sostanziale le cui novelle hanno reso necessario un nostro intervento di adeguamento. Tale intervento normativo è rivolto sia agli operatori del diritto, sia a tutti i soggetti che intendono esercitare i propri diritti nei confronti dell apparato amministrativo regionale in un percorso, però, che sia di semplificazione e non, usando una terminologia forse impropria ma chiara nel concetto, di ostacolo burocratico. Una legge che si applicherà alla Regione, agli Enti del sistema regionale, alle aziende di servizi alla persona, agli Enti locali e ad altri Enti pubblici ai quali sono conferite funzioni amministrative dalla Regione e ai concessionari o gestori di servizi pubblici regionali. Sotto il profilo procedurale ricordo ancora a me stesso che oggi saremo chiamati solo alla discussione generale e dichiarazione di voto con la sola votazione finale, ex articolo 106 del Regolamento generale. Concludo evidenziando che questa legge migliorerà l efficacia anche dei controlli sull operato della pubblica amministrazione favorendo il ruolo di coordinamento della Regione per la razionalizzazio-

16 10 ne dei procedimenti amministrativi e la trasparenza delle informazioni. È importante ribadirlo poiché questa Regione ha assunto un preciso compito nei confronti di tutti i cittadini lombardi sia in termini di riduzione della spesa della Pubblica Amministrazione, dell eliminazione degli sprechi, sia anche soprattutto in termini di miglioramento dell efficacia e dell efficienza in un ottica di trasparenza della propria azione in ogni settore in cui il cittadino incontra e si confronta con l Amministrazione pubblica, sia essa regionale che locale. Certo, si sarebbe potuto fare di più, però, noi le cose le facciamo e non chiacchieriamo e basta. Dichiarazioni di voto E terminata la discussione generale, passiamo ora alle dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Borghetti, per la dichiarazione di voto. BORGHETTI Carlo gnor Presidente, la legge che stiamo per votare è una legge di riordino in una materia importante quale quella del procedimento amministrativo. Quindi, noi distinguiamo ovviamente tra il giudizio sulla norma di riordino, che stiamo per votare, e il giudizio sulla capacità degli Enti, in primis di Regione Lombardia, di rispettare quanto la norma prevede. Quindi, non entrerò in nessun giudizio, come hanno fatto alcuni altri miei colleghi, rispetto alla capacità di Regione di adempiere a quanto è previsto. Certamente, la norma è molto importante. Un plauso va anche fatto ai tecnici che hanno lavorato in maniera congiunta con una collaborazione tra Consiglio e Giunta che noi riteniamo importante, non solo tra l altro a livello di tecnici, ovviamente. Per quanto riguarda l armonizzazione della disciplina regionale statale e l invito anche all armonizzazione agli altri Enti locali, riteniamo che questa legge abbia veramente un significato importante rispetto ad un principio spesso reclamato e al quale non sempre si riesce a tener fede, che è quello della trasparenza. Importante è anche il coordinamento tra gli Enti che viene istituito e anche la spinta ad una omogeneità tra diversi Enti locali. Importante è anche l istituzione di una banca dati regionale per le attività produttive in un momento come questo di grande crisi. Sono tutti provvedimenti che discendono da altre norme. Ripeto che non si tratta di scelte politiche che ha fatto ma di un doveroso e giusto coordinamento. In questo senso noi, come abbiamo già espresso in Commissione, non abbiamo nulla da dire. Il lavoro che è stato fatto da un punto di vista tecnico è ineccepibile, quindi, voteremo a favore nell auspicio che effettivamente si possa arrivare all obiettivo di una maggiore semplificazione amministrativa e di una maggiore trasparenza soprattutto verso i cittadini.

17 11 La parola all Assessore Maccari. MACCARI Carlo gnor Presidente, brevissimamente perché mi rifaccio proprio alle ultime parole del Consigliere Borghetti che mi ha preceduto. In verità questo progetto di legge non è solo un semplice e mero riordino amministrativo ma contiene, e devo ringraziare la Commissione e il suo Presidente per il lavoro svolto a quattro mani sia dal Consiglio che dalla Giunta, anche alcuni affondi che ritengo importante proprio in termini della semplificazione che è il tema sul quale voglio concentrare questo brevissimo intervento. Il riordino normativo prevede una parte importante in questo progetto di legge legata alla semplificazione. Permettetemi di poterlo rappresentare in pochi minuti. Ci sono due aspetti sui quali il mondo dell impresa, i cittadini e le associazioni in questi anni hanno rappresentato alle amministrazioni pubbliche, al Governo nazionale, alle Regioni, alle Province e ai Comuni due punti cruciali sui temi della semplificazione e della trasparenza. Il primo è quello della certezza dei tempi di risposta. Oggi la differenza competitiva anche tra la, che certamente su questi argomenti è più di un passo avanti rispetto al resto del Paese, ma soprattutto tra la e le altre Regioni più avanzate d Europa, è che nonostante tutti gli sforzi che in questi anni abbiamo messo nell avere l impalco normativo più semplice, meno complicato, meno numeroso del resto delle Regioni i tempi di risposta ai cittadini e alle imprese hanno ancora un forte, fortissimo punto di domanda. L altro aspetto rispetto al quale il resto dell Europa più avanzata ci dà ancora distacco è sul tema dell uniformità di risposta dalla pubblica amministrazione. In qualsiasi Paese dei più avanzati come la Francia, i Paesi del nord dell Europa e l Inghilterra l ingresso nella pubblica amministrazione per ottenere risposta è un ingresso che ha più porte perché ci si può rivolgere ai Comuni, ci si può rivolgere alle Province, ci si può rivolgere alle Regioni, addirittura agli sportelli nazionali e, una volta entrati nel sistema pubblico, pensa la macchina pubblica a far ruotare le pratiche anziché, come purtroppo avviene ancora nel nostro Paese, essere i cittadini a doversi muovere attraverso i fronti dalla macchina pubblica. La parte quarta della legge che noi oggi andiamo ad approvare è interamente dedicata a questo capitolo che è una scelta precisa politica di che qualifica questo progetto di legge non solo come una messa in ordine di termini, di capitoli e di riorganizzazione ma anche una scelta precisa e politica. Infatti, la parte quarta che di volontà è intitolata Pubblica Amministrazione Lombarda traccia le linee sulle quali in questi mesi ci siamo mossi e sulle quali dovremo muoverci con ancora più intensità nei prossimi mesi. Abbiamo 1544 Comuni e 12 Province, abbiamo una miriade di Enti provinciali del sistema regionale allargato ognuno di questi regolamentato sui temi che riguarda l interesse pubblico in modo differente. Questa è una cosa che noi, per la competitività dei nostri territori, non possiamo più accettare. Allora, avere indicato nella legge che ci si muoverà per cercare di garantire omogeneità nella risposta, integrazione tra le proposte amministrative, trasparenza, standardizzazione delle procedure e interoperabilità dei sistemi informativi, non è una cosa detta a caso ma è un obiettivo sul quale ci si sta muovendo in questi mesi e credo che sia un obiettivo nel quale nei prossimi mesi faremo ancora di più. L istituzione della banca dati regionale dei provvedimenti e dei procedimenti è una mossa che solo

18 12 ha fatto e farà in questi giorni proprio per rispondere al bisogno di standardizzazione. Abbiamo 1544 Comuni con 1544 modalità differenti di ingresso nel SUAP (Sportello Unico Attività Produttive). Allora è evidente che lo sportello unico, che già qualche tempo fa è fallito, se oggi noi lo vogliamo ripresentare con efficacia, e siamo convinti che abbia efficacia, c è bisogno non solo che abbia metodiche trasparenti ma c è bisogno che i Comuni, che sono gli sportelli rispetto i quali i cittadini si rivolgono, abbiano modalità certe di procedure. con l istituzione di questa banca dati regionale realizzata a proprie spese, stabilirà l elenco delle procedure rispetto alle quali c è già coerenza con i dettati normativi. Per cui i nostri Enti locali, i professionisti, le imprese o i cittadini che volessero muoversi possono scaricare da questa banca dati la modalità procedurale coerente che nessun Ente locale, nessun Ente autorizzatorio può poi rifiutare. Questo è quel 50 per cento di lavoro che noi dobbiamo fare verso l esterno. Verso l interno lo sottolineo brevissimamente adesso. Proprio ieri in Commissione IV abbiamo dato il risultato del primo anno di attività sul tema della semplificazione che comprende due metodiche e due metodi di lavoro paralleli fortemente integrati tra di loro. Il primo è quello del trattare le grandi linee operative. Abbiamo dato vita alle due agende più importanti, quella di semplificazione e di digitalizzazione e siamo ad oggi l unica Regione che le ha fatte. Dall altro lato non abbiamo rinunciato al tema - così come il Presidente Formigoni aveva indicato nella seduta di insediamento di questa Assemblea - della risposta immediata laddove è possibile rispondere nell immediato. Per cui invito anche i Consiglieri che avessero intenzione di approfondire le cose che sono state fatte su questi argomenti, a dimostrazione che c è un disegno e non siamo trascinati dagli eventi, anche sul sito della mia Direzione generale è possibile già ricavare tutti i risultati ottenuti che sono stati comunicati ieri in Commissione. Concludo dicendo che tutti gli sforzi che noi facciamo hanno però un grandissimo vincolo che in questi anni abbiamo anche rilevato. C è una conflittualità perenne e continua su questi temi con il livello legislativo nazionale. i, in tema di federalismo, abbiamo bisogno di chiedere non solo risorse certe per i territori in virtù di quanto versato al Governo nazionale, ma abbiamo bisogno che proprio sui temi normativi non ci sia sempre qualcuno che cerca di smontare facendo la media delle risposte nazionale, quello che fa stando sempre un metro avanti agli altri. Avete visto in questi giorni la bozza di semplificazione presentata dal Governo. Devo dire - e lo dico in modo sommesso - che alcune parti sembrano sostanzialmente derivate dagli ultimi atti che Regione Lombardi ha fatto con soddisfazione, quindi di aver tracciato un percorso. Speriamo che il resto del provvedimento, invece, come purtroppo è stato fatto in questi anni da Governi di Centrodestra e di Centrosinistra, non abbia anche farciture che mettono in difficoltà lo sforzo che la Regione sta facendo e che ha fatto su un tema che noi riteniamo ancora delicato, centrale e vitale per le politiche di sviluppo di questa Regione. Votazione finale Ai sensi dell articolo 106 del Regolamento generale, pongo in votazione finale, per appello nominale, il progetto di legge n Ultimata la votazione, ne comunico l esito: Presenti n. 67

19 13 Votanti n. 66 n votanti n. 1 Maggioranza richiesta n. 34 Voti a favore n. 64 Voti contrari n. -- Astenuti n. 2 do atto che il Consiglio approva il progetto di legge n (Il verbale di votazione n. 1 è riportato in allegato) Proposta di referendum n. 4 Referendum consultivo per il mutamento della denominazione del Comune di Tremosine, in provincia di Brescia, in quella di Tremosine sul Garda. (Argomento n. 5 all ordine del giorno) Dibattito Passiamo ora al punto n. 5 dell ordine del giorno: Referendum consultivo per il mutamento della denominazione del Comune di Tremosine, in Provincia di Brescia, in quella di Tremosine sul Garda. Relatore è il Consigliere Fatuzzo, prego. FATUZZO Elisabetta gnor Presidente, la proposta di referendum che oggi è all ordine del giorno è stata già votata all unanimità in Commissione II e riguarda la procedura avviata dal Comune di Tremosine per il cambio di denominazione in Tremosine sul Garda in Provincia di Brescia, naturalmente. La Giunta regionale, secondo quanto prescritto dalla legge, ha quindi avviato il progetto di legge relativo. tratta oggi di dare il via libera al referendum consultivo per far sì che la popolazione si pronunci sulla propria volontà di confermare il cambio di denominazione, ripeto, da Tremosine a Tremosine sul Garda. Le motivazioni di questo cambio di denominazione naturalmente si trovano sia nella posizione geografica del Comune, che ovviamente si affaccia sul Garda, sia per motivazioni prettamente commerciali e turistiche perché il cambio di denominazione farebbe sì che non solo geograficamente il Comune sarebbe più facilmente individuabile come affacciato sul Garda, ma dal punto di vista turistico si sottolineerebbe la propria vocazione. Ricordo che il Comune ha una frazione lacustre, quella di Campione, che vede la presenza di un circolo di vela che organizza anche gare a livello internazionale. Proprio per la posizione geografica particolarmente ventosa della zona sono molto praticati gli sport acquatici come soprattutto le pratiche del surf e kitesurf. Questo fa sì che dal punto di vista turistico il Comune si stia sviluppando in questa direzione. Quindi, chiedo al Consiglio di confermare e

20 14 votare favorevolmente questa proposta di referendum. La parola al Consigliere Romeo. ROMEO Massimiliano Grazie, Presidente. Per quanto riguarda il referendum consultivo per il mutamento della denominazione del Comune di Tremosine in Provincia di Brescia in quella di Tremosine sul Garda c è da dire che la procedura d iniziativa consiliare del Comune stesso è stata rispettosa di quelle che sono le normative di riferimento. La Giunta ha verificato la sussistenza dei requisiti formali, così come anche la II Commissione di cui faccio parte. Il mutamento della denominazione comporta, anche per effetto della giurisprudenza costituzionale, il coinvolgimento della popolazione residente. Per tali motivi è stata proposta l indizione del referendum e l esito positivo, ovviamente, permetterà il prosieguo della legge con l approvazione finale, quindi con il mutamento della denominazione. A tal proposito dico solo due cose perché sono andato a vedere sul sito internet ed esiste già la denominazione Tremosine sul Garda ancora prima che sia stato fatto il referendum, quindi, penso che siano tutti d accordo. A questo punto c è da interrogarsi, ma bisognerà verificare la giurisprudenza costituzionale, se sia il caso di spendere dei soldi per fare un referendum consultivo su una denominazione su cui già penso che siano tutti d accordo visto che addirittura sul sito internet compare già la nuova denominazione. Visto che siamo in tema di risparmi dei costi dello Stato è inutile far fare referendum ai cittadini quando magari, per esempio, ci si trova di fronte ad un unanimità di vedute da parte del Consiglio Comunale stesso del Comune interessato. Io non so se per fare questo si possa solo cambiare la normativa regionale o se è invece necessario cambiare la normativa costituzionale. Nel qual caso naturalmente si può verificare se fare un ordine del giorno o cambiare la legge. È una riflessione che faccio in aula alla luce di quelle che sono alcune osservazioni che abbiamo già fatto e notato in II Commissione consiliare. Votazione n ho altri interventi, quindi pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di referendum n. 4. (Il Consiglio approva) (Il testo è reperibile presso l archivio del Consiglio regionale)

21 15 Proposta di regolamento n. 2 Proposta di modifica del Regolamento generale del Consiglio regionale, d iniziativa dei Consiglieri Zamponi, Patitucci e Sola. (Argomento n. 6 all ordine del giorno) Discussione generale Passiamo ora alla proposta di regolamento n. 2: Proposta di modifica del Regolamento generale del Consiglio regionale, di iniziativa della Giunta per il Regolamento. Il Relatore sono io in qualità di Presidente del Consiglio regionale e Presidente della Giunta per il Regolamento. Ho il compito di leggervi la relazione. La proposta di regolamento di iniziativa dei Consiglieri regionali Zamponi, Patitucci e Sola è intesa a modificare l articolo 20 del Regolamento generale del Consiglio regionale per eliminare la deroga che consente la Costituzione di Gruppi consiliari al di sotto della soglia minima di tre Consiglieri. Il comma 2 dell articolo 20 del Regolamento generale recita infatti: I Gruppi sono composti da almeno tre Consiglieri, tuttavia all inizio della Legislatura e nella sua prima costituzione, un Gruppo può essere composto da un numero di Consiglieri inferiore purché l elezione sia avvenuta in uno stesso gruppo di liste provinciali. Con la soppressione del secondo periodo del comma resterebbe la possibilità di formare Gruppi consiliari solo se rispettata la consistenza minima di tre Consiglieri. Il testo non prevede alcuna disposizione transitoria. La proposta è stata oggetto di esame da parte della Giunta per il Regolamento e su di essi la Giunta si è espressa negativamente. Al momento della votazione, effettuata nella seduta del 18 gennaio 2012 si è espresso a favore, oltre al Relatore Consigliere Zamponi, il Presidente del Consiglio regionale Boni, contrari invece i rappresentanti di tutti gli altri Gruppi presenti PdL, PD, UDC i Pensionati e il Vice Presidente del Consiglio regionale Valmaggi. Conclusa la propria funzione referente nel modo sopra indicato la Giunta per il Regolamento rimette all Aula ogni ulteriore determinazione del testo iniziale dei proponenti. La parola al Presidente Cremonesi. Prego, Presidente. CREMONESI Chiara Vorrei iniziare dicendo che, ovviamente, noi voteremo contro a questa modifica del Regolamento ma voglio specificare il perché. Intanto penso che ci sia bisogno di un chiarimento non ad uso nostro ma ad uso di chi ci segue. Questa modifica che prevede di non consentire più la formazione dei Gruppi inferiori a tre Consiglieri pensa esplicitamente a modificare la parte di quando questi Gruppi sono l espressione e il frutto di liste che si sono presentata alle elezioni, quindi della volontà e della sovranità popolare. n stiamo dunque parlando, e lo dico appunto per sgombrare il campo da possibili confusioni, di operazioni che possono arrivare nel corso di una legislatura e che in alcuni casi possono avere anche il sapore del trasformismo o di convenienze politiche. Stiamo parlando di un altra cosa. L altro punto importante che vorrei chiarire è che io non voterò contro per difendere lo status quo che riguarda, ad esempio, anche il Gruppo di SEL oltre l altro Gruppo del Partito Pensionati. n si tratta qui di difendere l esistente.

22 16 Se si trattasse semplicemente di discutere dell attuale condizione e situazione di questo Consiglio regionale, cosa che non voglio fare, però dovrei dire due cose. La prima, sinceramente, Presidente Boni, è che non mi aspettavo questo suo atteggiamento nei confronti di questa modifica del Regolamento perché lei, come ha evidenziato anche in apertura di questa seduta, è il Presidente di tutti anche dei Gruppi più piccoli e invece, votando a favore nella Giunta per il Regolamento e facendo oggi da Relatore di questa proposta, non prende sostanzialmente le parti dei Gruppi più piccoli. Questo lo considero abbastanza grave. Avremmo visto molto favorevolmente, una cosa normale, una sua astensione e invece questo punto mi ha sorpreso molto. Il secondo punto, sul quale ripeto non voglio concentrarmi in questa discussione, è che la proposta del Presidente Zamponi sostanzialmente va a proporre la formazione, guarda caso, di Gruppi formati da almeno tre Consiglieri e guarda caso è stata fatta in questa legislatura e non in quella precedente. Detto questo, però, siccome appunto non mi interessa difendere lo status quo io vorrei fare invece un ragionamento che mi sembra quello più serio da fare sul tema della rappresentanza perché di questo stiamo parlando. n penso che per un po di visibilità e per cavalcare impropriamente l onda di disamore verso la politica e l onda di polemica sui costi della politica, si possa calpestare quella che è la rappresentanza, la democrazia e la sovranità popolare. Lo dico perché siamo tutti consapevoli del fatto che la legge elettorale vigente prevede già diversi sbarramenti espliciti e impliciti, tant è vero che anche nel corso di questa legislatura ci sono delle forze politiche importanti che vediamo anche in crescita nei sondaggi e qui non sono rappresentate. Dobbiamo ragionare intorno a questo tema. Chi rappresenta chi. Allora, se vogliamo fare un discorso di questo tipo, e penso che sia molto importante e lecito, non è il caso di partire dalla coda, non ha nessun senso, bisogna invece partire dalla riforma della legge elettorale. Tra l altro, questa è una richiesta che i Gruppi delle opposizioni hanno rinnovato anche recentemente, e penso che da lì bisogna partire per ragionare su come si rappresentano la pluralità e la complessità di dieci milioni di lombardi. Questo è il ragionamento. Pensare con la scure di eliminare, sostanzialmente dal punto di vista dell identità politica, Gruppi che hanno preso i voti, che sono entrati in Consiglio semplicemente per un ragionamento di cavalcare un onda dell antipolitica io lo considero non solo sbagliato ma anche poco rispettoso, ripeto, delle Istituzioni, dei voti che si sono presi e della sovranità popolare. Per questa ragione noi ci esprimeremo contro. Presidenza del Vice Presidente Saffioti Ha chiesto la parola il Consigliere Mirabelli, prego. MIRABELLI Franco gnor Presidente, noi voteremo, così come abbiamo fatto in Commissione, contro la proposta che è stata avanzata pur ritenendo, come abbiamo detto più volte, e ci spiace che né il Consigliere Zamponi e neppure il Presidente - diciamo che ci spiace di più che non l abbia accolta il Presidente - che ci

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