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2 descrizione struttura progetto LIFE Ecoremed azioni del progetto utilizzate per rispondere al decreto 136/2013 risultati già acquisiti e risultati attesi

3 Coordinatore del progetto: Centro Interdipartimentale di ricerca Ambiente dell Università degli Studi di Napoli Federico II (CIRAM, project manager Massimo Fagnano): gestione del progetto, sviluppo delle azioni sperimentali e di formazione. 12 Dipartimenti di 6 Facoltà (Agraria, Ingegneria, Scienze, Medicina, Architettura, Biotecnologia) per un totale di 65 ricercatori dell Università di Napoli Federico II. Partner associati: Regione Campania (AGC 11 Sv. Att. Settore Primario, referente dott. Amedeo D Antonio): divulgazione e disseminazione con particolare attenzione agli enti locali, associazioni, imprenditori, tecnici ed operatori del settore ambientale; Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC, referente Salvatore De Rosa):determinazioni analitiche degli inquinati presenti nelle diverse aree pilota; Risorsa Srl (referente dott. Antonio di Gennaro): traduzione dei protocolli tecnici in manuali operativi e strumenti normativi.

4 OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO 1) Definire un protocollo operativo per la bonifica dei suoli agricoli contaminati basato su tecniche eco-compatibili. 2) Dimostrare gli effetti di questo protocollo in specifiche aree del SIN Litorale Domitio-Agro Aversano, selezionate in accordo con le autorità competenti a Trentola-Ducenta, Villa Literno, Giugliano e Teverola. 3) Supportare gli agricoltori con strumenti amministrativi e normative per bonificare, ripristinare la fertilità agronomica, la multifunzionalità e l identità paesaggistica dei suoli agricoli inquinati;

5 La storia: Il progetto èstato pensato nel 2011 ed èstato approvato nel 2012 Le motivazioni: Dimostrare che anche in Campania è possibile sviluppare ed applicare un processo VIRTUOSO di recupero dei suoli degradati utilizzando i risultati di ricerche italiane e straniere,

6 La crisi mediatica del 2013: Nella primavera del 2013 un pentito ricomincia a parlare ripetendo le stesse rivelazioni di 20 anni prima, I media danno più credito al pentito che non hai magistrati (es. Cantone) che dicono di aver già controllato i siti dove si dice che siano stati interrati i rifiuti e NON AVER TROVATO RISCONTRO. lucrino averno arsenico idrocarburi/notizie/ shtml?r1 30NOV2013

7 A LUGLIO 2013 a Caivano iniziano i sequestri di pozzi perché i valori di FLUORURI, MANGANESE, SOLFATI E FERRO superano le soglie della 152/06. L irragionevolezza di tali limiti èconfermata da: 1) le stesse acque potrebbero essere imbottigliate e vendute come acqua minerale, 2) i prodotti realizzati su quei campi sono assolutamente sani Minerale Dose tollerabile giornaliera* (mg/d) Valore riscontrato nel campione (mg/kg di s.f.) Kg di prodotto al giorno per superare il NOAEL Rucola, 25/11/2013 Alluminio 8,6 0,523 16,44 Boro 11,6 0,478 24,27 Manganese 11,0 0,221 49,77 Tallio 12,0 non rilevabile non rilev. Zinco 25,0 0, Fluoruri 10,0 0, ,14 NOAEL = No Observed Adverse Effect level (Livello in cui non è stato osservato nessun effetto avverso sulla salute umana). Valori riferiti ad un uomo di 60 kg di peso corporeo.

8 Il 17 gennaio la Magistratura ci ha dato ragione (dopo controanalisi di ARPAC e ASL), ma troppo tardi per gli agricoltori perchè i loro prodotti erano smaturati. e adesso chi paga i danni?

9 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO B1. Caratterizzazione ambientale dell area (Daniela Ducci, CIRAM): cartografia GIS con tutte le informazioni ambientali/epidemiologiche reperibili per l area del SIN Litorale Domitio-Agro Aversano: - FONTI INQUINAMENTO (Senatore) - GEOCHIMICA-AMBIENTALE (de Vivo) - IDROGEOLOGICA (Ducci) - IDROLOGICA (Romano) - EPIDEMIOLOGICA (Manno) - SVILUPPO GIS (Rigillo-Boccia) Scadenza ottobre 2014

10 Mercoledì 11 dicembre 2013 sono state pubblicate (www. Ecoremed.it) le prime mappe della distribuzione dei 15 metalli PT

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12 Il livello di inquinamento da Pb è quello tipico delle pianure urbanizzate Europee La Terra dei fuochi NON E UN BUCO NERO Ma quel è la pericolosità ambientale e per la salute (i.e. la biodisponibilità) di questo Pb? I proff. De Vivo e Adamo ci daranno questa risposta nei prossimi mesi.

13 Elemento Numero campioni non a norma % di campioni non a norma ANTIMONIO % ARSENICO % BERILLIO (vfn=6.3 ppm) % CADMIO % COBALTO % CROMO % RAME % MERCURIO % NICHEL 0 0 % PIOMBO % SELENIO 0 0 % STAGNO(vfn=4 ppm) % TALLIO % VANADIO (vfn=6.3 ppm) 0 0 % ZINCO %

14 I dati di quest azione sono stati utilizzati per la mappatura prevista dal decreto 136/2013, insieme a quelli dell AGEA basati sull analisi delle serie storiche di foto aeree. 3 partecipanti al progetto (M. Fagnano dell Università di Napoli, A. D Antonio della Regione Campania e M. Vito dell ARPAC) sono stati nominati nel tavolo tecnico previsto alla normativa.

15 L area di interesse ( ettari), è stata suddivisa in griglie di 0,5 x 0,5 km, (4.700 tasselli). Classe Tipologia Num. % Sup Tot Ettari 1 solo rifiuti superficiali , solo scavi e movimenti terra , sequenza di scavi-movimenti terra- ricoprimenti 158 9, sequenza di scavi-movimenti terra-ricoprimenti con rifiuti superficiali 686 2, scavi-movimenti terra-ricoprimenti+rifiuti superficiali+incendi 94 5, abbandono di attività agricola con attività antropica sospetta 40 2, Sup Agric TOTALE

16 Su questa base, il territorio è stato suddiviso in 5 CLASSI DI RISCHIO PRESUNTO solo per determinare le priorità degli interventi di caratterizzazione di dettaglio sulla base di: Analisi pregresse con superamenti più o meno alti delle CSC (o VF) Anomali cambiamenti di uso del suolo Ciò non significa che TUTTI i siti a rischio sono sicuramente inquinati Solo le analisi di dettaglio potranno stabilire quali lo sono ancora e quali sono LE CLASSI DI RISCHIO EFFETTIVE

17 Livello di rischio presunto Caratteristiche del sito Indagini Numero di siti 5 Valore Inquinanti > 10 x CSC (o VFN) e corrispondenza (entro 10 m) con siti a rischio da analisi foto aeree analitiche e conoscitive (carotaggi, trincee, ecc..) entro 90 gg Superficie agricola (ettari) 7 16,5 4 Valore Inquinanti > 10 x CSC (o VFN) Analitiche entro 90 gg Valore inquinanti = 2-10 x CSC (o VFN) e corrispondenza (entro 10 m) con siti a rischio da analisi foto aeree analitiche e conoscitive (carotaggi, trincee, ecc..) entro 90 gg 2 Valore inquinanti = 2-10 x CSC (o VFN) analitiche entro 180 gg 2b Siti a rischio da analisi foto aeree (clas 2, 3, 4, 5, 6) conoscitive (carotaggi, ecc..) ed eventualm. analitiche entro 180 gg 2c 2d Aree agricole delle aree vaste Lo Uttaro, Bortolotto-Sogeri e Masseria del Pozzo, aree agricole del PRB* Aree agricole circostanti impianti smaltimento di rifiuti, industriali, arterie di traffico aste del sistema dei Regi Lagni, incendi di grande rilevanza, siti a rischio da analisi foto aeree (cl. 1) Analitiche entro 360 gg Analitiche entro 360 gg 4 8, ** da determinare entro 90 gg da determinare entro 90 gg da determinare entro 90 gg da determinare entro 90 gg 1 Valore inquinanti = 1-2 x CSC (o VFN) Analitiche da effettuare oltre i 360 gg

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19 L azione principale del progetto ECOREMED prevede l applicazione a scala pilota delle tecniche di Bio Phytoremediation 1) Estrazione, isolamento e caratterizzazione microflora biodegradatrice 4) il metabolismo microbico viene potenziato dalla fertilizzazione organica 2) Moltiplicazione 5) e dalla sinergia con le radici degli apparati radicali delle piante 3) inoculazione in campo dei microbi che biodegradano gli inquinanti organici (es. IPA) 6) che assorbono la quota biodisponibile dei metalli potenzialmente tossici

20 Quali sono i criteri dell intervento di messa in sicurezza (più o meno) permanente: 1) Impedire fisicamente l accesso e l uso improprio dei suoli contaminati ed i connessi rischi per la salute grazie alla presenza stessa delle specie poliennali (es. pioppo), 2) Non devastare il paesaggio agrario e la fertilità dei suoli, conservando la destinazione (e funzione) agricola dei suoli contaminati 3) Proteggere le aziende agricole sane dai potenziali danni non solo legati all inquinamento, ma anche all immagine devastata/devastante dalle discariche, con filari di alberi come fasce filtro.

21 4) Non prevedere movimenti terra 5) Potenziare il metabolismo della microflora biodegradatrice (effetto rizosfera) 6) Contribuire a estrarre la quota biodisponibile dei metalli PT dai suoli (radici micorrizzate) con una tecnica usata in tutto il mondo 7) Restituire in tempi più o meno brevi detti suoli al tradizionale uso agricolo (es. ortofrutta)

22 8) Proporre una tecnologia enormemente più economica ed ecocompatibile rispetto alle bonifiche ingegneristiche che costano circa 1 6 M di euro/ha contro i circa euro/ha previsti da questo progetto.

23 prima durante

24 e dopo!

25 B3. Uso delle biomasse contaminate per il recupero energetico e materico (Antonio Cavaliere, Salvatore Faugno CIRAM) produzione di syngas dagli impianti di pirogassificazione dell Università di Napoli e dell Istituto per la Combustione del CNR. produrre biodiesel usando le biomasse come substrato per lieviti oleaginosi. B4. Soil washing (Roberto Andreozzi, CIRAM) verifica dell efficienza energetica ed ambientale delle tecniche di lavaggio dei suoli con alti livelli di inquinamento. Vedi seminari dell 11/10/2013

26 AZIONI DI DISSEMINAZIONE D1. Redazione di un protocollo operativo in relazione al quadro normativo regionale (Antonio di Gennaro, RISORSA Srl). D2. Informazione e comunicazione rivolta ad agricoltori e amministratori locali (Amedeo D Antonio, Regione Campania). D3. Formazione, informazione e comunicazione rivolta ad operatori, tecnici ed esperti (Maurizio Giugni, CIRAM). Vedi seminari tenuti fin ora e primi risultati su

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28 Le altre attività previste dal decreto sono: PROBLEMI: MANCA UNA LEGGE NAZIONALE SULL IDONEITA IDONEITA ALL USO AGRICOLO DI SUOLI ED ACQUE (ci stanno lavorando: UNINA, CRA, ISS REGIONE) MANCA UNO STUDIO CHE DEFINISCA I VALORI DI FONDO NATURALI (ci stanno lavorando: ARPAC, ISPRA, REGIONE)

29 Proposta UNINA, ISS, CRA, Regione IDONEITA DEI SUOLI AGLI USI AGRICOLI Livelli di rischio della contaminazione del suolo agricolo da metalli pesanti, in relazione a: Fitodisponibilità dei contaminanti (accertata mediante estrazioni chimiche selettive); Tipologie colturali in funzione delle loro capacità di traslocare i metalli nelle parti eduli (accertata in situ e/o ricavata dalla letteratura).

30 Proposta UNINA, ISS, CRA, Regione IDONEITA DEI DELLE ACQUE ALL USO IRRIGUO considerare i VFN considerare i rischi sanitari (traslocazione nelle parti eduli degli alimenti) Areale Manganese Ferro Fluoruri Arsenico microgrammi/l (μg/l=ppb) Ref 152/ Napoli Nord Bacino Volturno Campi Flegrei F%20nelle%20acque%20di%20falda.pdf

31 Da Silvestro Gallipoli, com.pers. Diversi pareri dell ISS consigliano di usare come valori di riferimento per l uso agricolo i valori del 185/03 e non quelli del 152/06.

32 Abbiamo parlato molto di acque e terreni, ma siamo sicuri che stanno lì gli (eventuali) pericoli per la salute e non altrove?

33 Forse stiamo sbagliando bersaglio? Considerando che: TUTTA l aria che respiriamo è locale, solo una piccolissima parte dei cibi che mangiamo è locale mentre tutto il resto èsempre più globale (pasta, pane, olio, burro, latte, uova, carne,..) fin ora né noi, né le ASL, né la magistratura, né i nostri clienti della GDO, né i nostri clienti stranieri, hanno trovato partite di produzioni agro alimentari Campane contaminate Se c è uno stato di contaminazione delle popolazione pericoloso per la salute, la matrice più probabilmente responsabile èl aria e non il cibo E allora perché c è tutto questo accanimento sulla terra e sull agricoltura, mentre dell aria nessuno ne parla?

34 PROPOSTE D AZIONE PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI 1) la sorgente più probabile di contaminazione e di rischio è l aria e non tanto il cibo PROBLEMI: non ci sono dati sulla presenza di inquinanti cancerogeni nell aria 2) i terreni e le polveri urbane (es. Napoli e Salerno) hanno un contenuto di inquinanti (es. Piombo) 10 volte maggiore di quello dell ILVA di Bagnoli (dati prof. B De Vivo) PROBLEMI: spesso i fruttivendoli espongono al traffico gli ortofrutticoli determinandone la contaminazione per deposizione di polveri

35 3) dai dati pubblicati dal progetto LIFE Ecoremed (de Vivo, ARPAC), gli inquinanti più diffusi nell Agro Aversano sono rame e piombo. PROBLEMI: il rame si trova soprattutto nelle aree di antica frutticoltura e deriva dall uso del verderame come antiparassitario, mentre il piombo prevale lungo le strade trafficate PROPOSTE: 1) biomonitoraggio della qualità dell aria 2) rendere effettivo il divieto di esporre gli ortofrutticoli nelle aree urbane lungo le strade ad intenso traffico 3) limitare (o vietare?) l uso del rame in agricoltura (anche biologica) nei suoli già troppo ricchi di rame 4) valutare gli strumenti per incentivare la piantumazione di fasce filtro (es. 20 m) ai bordi degli assi viari a maggiore intensità di traffico

36 NATURALMENTE SI DEVE: 5) rimuovere le cause dei roghi: evasione fiscale, imprese in nero, migrazione dei rifiuti, modificare le procedure di smaltimento dei rifiuti speciali, 6) inasprire le pene per i roghi ed il trasporto illecito dei rifiuti, 7) fornire le risorse ai Comuni per lo smaltimento dei rifiuti sparsi sul loro territorio ed obbligarli a farlo (commissariamento?). (vedi teoria delle broken windows) 8) riconquistare allo Stato il controllo del territorio

37 .GRAZIE DELL ATTENZIONE..

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