OLTRE LA TERRA DEI FUOCHI
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- Maria De Marco
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1 OLTRE LA TERRA DEI FUOCHI PER UNA CAMPANIA TERRA FELIX Strumenti, strategie e politiche per il risanamento e la tutela dei territori Marinella Vito Direttore Tecnico ARPAC Castel Volturno (CE) 13 marzo 2014
2 Piano Regionale di Bonifica Il Piano Regionale di Bonifica è stato pubblicato sul BURC n. 30 del 5 giugno 2013
3 Piano Regionale di Bonifica Anagrafe dei siti da bonificare Censimento dei siti potenzialmente contaminati Censimento dei siti potenzialmente contaminati di interesse nazionale
4 Anagrafe
5 Numero Siti ANAGRAFE L Anagrafe contiene in totale n. 184 siti 120 Tipologia siti in Anagrafe Siti di competenza pubblica n Siti di competenza privata n Discariche Attività produttive Altro P.V.Carburante Siti bonificati n. 11
6 Censimento siti potenzialmente contaminati
7 Censimento siti potenzialmente contaminati In totale i siti sono 130 di cui 44 di competenza pubblica e 86 di competenza privata
8 Siti Censimento SIN Il numero totale dei siti presenti nel CSPC SIN è al momento pari a siti, distribuiti sul territorio 39,1% provinciale (nella provincia di Benevento non ricadono Siti di Interesse Nazionale). 3,0% 0,4% 57,5% Totale siti 2830 di cui 2667 di proprietà privata e 163 di proprietà pubblica CE NA AV SA
9 AREE VASTE Area Vasta di Masseria del Pozzo Area Vasta di Lo Uttaro Area Vasta di Maruzzella Area Vasta Bortolotto-Sogeri Area Vasta Pianura Area Vasta Regi Lagni Area Vasta Fiume Sarno
10 AREE VASTE
11 Principali interventi realizzati/in corso Commissario di Governo L. 11/2013 Caratterizzazione Area vasta di Masseria del Pozzo Estrazione percolato ex Resit Progettazione MISE discariche ex Resit, Novambiente, Ampliamento Masseria del Pozzo Accordo di programma per le Compensazioni Ambientali MISE e bonifica Discarica SOGERI Caratterizzazione e progettazione bonifica e ripristino ambientale cave Comune di Giugliano Caratterizzazione Foro Boario di Maddaloni MISE discariche Maruzzella 1 e 2 MISE e Bonifica discariche Parco Saurino 1 e 2 e Ferraro 1 e 2 Bonifica vecchie discariche comunali S.Arcangelo Trimonte Bonifica Cava Ranieri e loc. Campitelli di Terzigno MISE falda ex Depositi POL Marina Militare di Pozzuoli
12 Principali interventi realizzati/in corso Regione Campania POR FESR Bonifica / messa in sicurezza per 49 discariche comunali/consortili, non più in esercizio, oggetto di procedura di infrazione comunitaria. (61 milioni di Euro) Bonifica/ messa in sicurezza di 61 discariche comunali/consortili, non più in esercizio, inserite nell Anagrafe. ( 81 milioni di Euro)
13 Esclusione SIN Legge n. 134 del 2012 Misure urgenti per la crescita del paese Art. 36-bis. - (Razionalizzazione dei criteri di individuazione di siti di interesse nazionale). All'articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 2, dopo la lettera f) e' aggiunta la seguente: "f-bis) l'insistenza, attualmente o in passato, di attivita' di raffinerie, di impianti chimici integrati o di acciaierie"; b) dopo il comma 2 e' inserito il seguente: "2-bis. Sono in ogni caso individuati quali siti di interesse nazionale, ai fini della bonifica, i siti interessati da attivita' produttive ed estrattive di amianto".
14 Esclusione SIN a) gli interventi di bonifica devono riguardare aree e territori, compresi i corpi idrici, di particolare pregio ambientale; b) la bonifica deve riguardare aree e territori tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; c) il rischio sanitario ed ambientale che deriva dal rilevato superamento delle concentrazioni soglia di rischio deve risultare particolarmente elevato in ragione della densità della popolazione o dell'estensione dell'area interessata; d) l'impatto socio economico causato dall'inquinamento dell'area deve essere rilevante; e) la contaminazione deve costituire un rischio per i beni di interesse storico e culturale di rilevanza nazionale; f) gli interventi da attuare devono riguardare siti compresi nel territorio di più regioni. f bis) l'insistenza, attualmente o in passato, di attivita' di raffinerie, di impianti chimici integrati o di acciaierie"; C 2-bis. Sono in ogni caso individuati quali siti di interesse nazionale, ai fini della bonifica, i siti interessati da attivita' produttive ed estrattive di amianto.
15 Esclusione SIN D.M. Ambiente 11 gennaio 2013 Elenco dei siti che non sono più ricompresi tra i siti di bonifica diinteresse nazionale - Attuazione articolo 36-bis del Dl 83/2012 In base al decreto sono stati esclusi i seguenti SIN per la Campania: Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano Aree del Litorale Vesuviano Pianura Bacino Idrografico del Fiume Sarno
16 Criticità elevati costi degli interventi di caratterizzazione e soprattutto di bonifica; lentezza dei procedimenti amministrativi; difficoltà della Pubblica Amministrazione, per mancanza di risorse economiche, ad intervenire in danno dei soggetti privati inadempienti; CSC per alcuni inquinanti e VF
17 TERRA DEI FUOCHI
18 Legge n. 6/2014 Conversione in Legge, con modifiche, del DL 136/2013, recante Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate Mappatura, anche mediante strumenti di telerilevamento,dei terreni della Regione Campania destinati all agricoltura, al fine di accertare l eventuale esistenza di effetti contaminanti a causa di sversamenti e smaltimenti abusivi, anche mediante combustione, al fine di pervenire alla definizione dei: terreni che non possono essere destinati alla produzione agroalimentare, ma solo a colture diverse in considerazione delle capacità fitodepurative terreni da destinare solo a determinate produzioni agroalimentari
19 Direttiva Interministeriale 23/12/2013 INDIVIDUAZIONE DEL TERRITORIO : 57 Comuni individuazione dei siti interessati da sversamenti e smaltimenti abusivi sul territorio; definizione di un modello scientifico di riferimento per la classificazione dei terreni di cui al punto 1, ai fini delle diverse tipologie di utilizzo ( divieto di produzione agroalimentare, limitazione a determinate produzioni agroalimentari ovvero a colture diverse anche di biocarburanti) ed individuazione dell insieme delle informazioni necessarie alla esecuzione del modello sulla base delle diverse tipologie di sito o di agenti contaminanti; predisposizione, entro 60 giorni dall emanazione della Direttiva, di una relazione con i risultati delle indagini svolte e delle metodologie tecniche usate, con le relative proposte operative ai Ministri competenti sulle misure da adottare.
20 Direttiva Interministeriale 23/12/2013 Gruppo di lavoro costituito da: AGEA ISS ISPRA CRA ARPAC Regione Campania Università di Napoli Federico II IZS Abruzzo e Molise IZS Campania e Calabria
21 Legge n. 6/2014 Regolamenti previsti Regolamento Interministeriale per la definizione dei parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari e le relative modalità di verifica. Regolamento Interministeriale per gli interventi di bonifica, ripristino ambientale e di messa in sicurezza d emergenza, operativa e permanente delle aree destinate alla produzione agricole ed all allevamento di cui all art.241 del D. Lgs. 152/06.
22 Modello scientifico di riferimento Obiettivo pervenire all individuazione di criteri per la valutazione dei terreni agricoli, finalizzati ad assicurare la salubrità e la qualità delle produzioni agroalimentari a tutela della salute umana
23 Modello scientifico di riferimento FASE 1 : individuazione dei siti e mappatura geografica FASE 2 : individuazione degli inquinanti indice nelle matrici ambientali FASE 3 : definizione delle relazioni acqua-suolo-pianta-animale-catena alimentare FASE 4 : costruzione di un indice di rischio per le colture e la catena alimentare e di un indice di rischio dei siti di gestione/abbandono di rifiuti FASE 5 : proposta di classificazione dei terreni ai fini dell uso agricolo FASE 6 : definizione degli interventi di risanamento FASE 7 : verifica e controllo
24 Modello scientifico di riferimento Sulla base delle informazioni raccolte nelle Fasi 1, 2, 3 e 4 il modello consentirà di pervenire alla seguente classificazione dei terreni agricoli : Classe A idoneo alle produzioni alimentari Classe B limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni Classe C idoneo ad altre produzioni non alimentari Classe D - divieto di produzioni agricole
25 Individuazione classi di rischio Rischio presunto Caratteristiche sito Indagini Numero di siti Sup. Agricola (ha) 5 >10x CSC (o VFN) e corrispondenza con siti a rischio ortofoto Analitiche e conoscitive Entro 90 gg >10x CSC (o VFN) Analitiche entro 90gg x CSC (o VFN) e corrispondenza con siti a rischio ortofoto Analitiche e conoscitive entro 90 gg 4 8,1 Proposta adozione misure di salvaguardia
26 Rischio presunto Individuazione classi di rischio Caratteristiche sito Indagini Numero di siti Sup. Agricola (ha) 2a 2-10 x CSC (o VFN) Analitiche Entro 180 gg 2b 2c Siti a rischio analisi ortofoto Aree agricole in Aree Vaste e aree agricole PRB Conoscitive ed event.analitiche entro 180gg Analitiche entro 360gg Da determinare entro 90 gg Da determinare entro 90 gg 2d Aree agricole di buffer Analitiche entro 360gg Da determinare entro 90 gg Da determinare entro 90 gg x CSC Analitiche oltre i 360 gg
27 Territorio interessato Superficie totale dei 57 Comuni Superficie agricola dei 57 Comuni ca ettari ca ettari Superficie agricola classi 5, 4, 3, 2a, 2b, 1 ca ettari Superficie agricola classi 2c e 2d da determinare
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