Valutazione Ambientale

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1 Valutazione Ambientale del Piano di Sviluppo 2011 Rapporto Ambientale Volume Regione TRENTINO ALTO ADIGE

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3 INDICE 1 Introduzione Struttura del rapporto regionale Modalità di collaborazione attivate per la VAS Fonti di dati disponibili 4 2 Contesto Ambientale Caratterizzazione geografica Biodiversità ed aree protette Aree naturali protette Rete Natura Aree Ramsar Assetto del territorio Pianificazione territoriale 13 3 Contesto Sociale Demografia Uso del suolo Paesaggio e beni culturali, architettonici, monumentali e archeologici Siti UNESCO 16 4 Contesto Economico 17 5 Contesto Tecnico Pianificazione energetica regionale Stato della rete di trasmissione nazionale nell area del Nord Est d Italia 18 6 Interventi Nuove esigenze Interventi presenti in Piani precedenti già approvati Sintesi degli indicatori regionali 58 Indice 3

4 1 Introduzione 1.1 Struttura del rapporto regionale Il Rapporto Regionale relativo al Piano di Sviluppo (PdS) 2011 riporta i principali interventi previsti, suddivisi tra interventi in corso di concertazione, da avviare alla concertazione, privi di potenziali effetti significativi sull ambiente, al di fuori dell ambito VAS (in fase autorizzativa, autorizzati, in realizzazione, ecc.). Le informazioni relative all ambito regionale esaminato sono organizzate in quattro contesti: contesto ambientale formato dall accorpamento degli ambiti ambientale e territoriale); contesto sociale; contesto economico; contesto tecnico. Il Rapporto Ambientale Regionale, sarà pertanto organizzato come segue: Introduzione, che descrive le modalità di collaborazione regionale attivate per il processo di VAS a livello regionale nonché le fonti dei dati utilizzati per gli inquadramenti di cui ai capitoli successivi; Contesto Ambientale, che fornisce un sintetico inquadramento ambientale della regione oggetto dell analisi, di cui sottolinea le peculiarità in particolare per le componenti interessate dalla realizzazione del PdS; Contesto Sociale, che fornisce un sintetico inquadramento sociale della regione oggetto dell analisi, sottolineandone gli aspetti legati alla domanda di energia elettrica; Contesto Economico che fornisce un quadro sintetico sulle caratteristiche principali dell economia regionale, anche in relazione a dati nazionali; Contesto Tecnico, che descrive lo stato della rete a livello regionale; Interventi, che sono oggetto della VAS, proposti sul territorio regionale. 1.2 Modalità di collaborazione attivate per la VAS Il protocollo di Intesa con la provincia di Bolzano per l applicazione della VAS è attualmente in fase di definizione. La collaborazione tra Terna e la Provincia Autonoma di Trento si è sviluppata attraverso le seguenti tappe: 12 Maggio 2006: Firma del Protocollo di Intesa tra Terna e la Provincia Autonoma di Trento per l applicazione della VAS. All interno di tale accordo è prevista la creazione di un tavolo tecnico per la concertazione degli interventi di sviluppo cui partecipano: Per Terna: Direzione PSR (Pianificazione e Sviluppo Rete), Area Operativa Territoriale di Padova e, occasionalmente, altri uffici eventualmente interessati da tematiche specifiche; Per la Provincia Autonoma di Trento: Ass.to Energia, Dipartimento Urbanistica ed Ambiente, dipartimento Affari e Relazioni Istituzionali, l Agenzia Provinciale per l Energia, l Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente, l Azienda Speciale Provinciale per l Energia. Altre Strutture ed Enti provinciali saranno coinvolti all occorrenza su tematiche specifiche. 5 Luglio 2006, 25 Giugno 2007: convocazione del Tavolo Tecnico VAS. 8 Agosto 2007: sottoscrizione tra Terna, la PAT e la società di distribuzione locale SET, del Programma tecnico-operativo per il riassetto delle reti elettriche facenti capo all area di S. Massenza (TN). 13 Dicembre 2007: convocazione del terzo Tavolo Tecnico VAS. 1.3 Fonti di dati disponibili Le informazioni utilizzate per la redazione del presente documento derivano sia da una analisi della bibliografia disponibile, sia da fonti di dati territoriali georiferiti, richiesti alle Province autonome per la realizzazione di analisi ambientali, territoriali e paesaggistiche funzionali alla medesima relazione. Si specifica inoltre che in data 23 dicembre 2010, Terna ha provveduto a formulare la richiesta dei dati in formato shape degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica regionale e provinciale. Le provincie di Trento e Bolzano hanno risposto positivamente, con la trasmissione la prima di un web link presso il quale accedere al Piano Urbanistico Provinciale, la seconda con l invio di un CD ROM con il Piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale. Tali documenti sono elencati nella seguente Tabella Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

5 Tabella 1-1 Fonti di dati georiferiti disponibili a livello regionale Provincia Nome Descrizione Copertura Scala/risoluzione Formato Aggiornamento Trento Bolzano CTP PRG SIAT PUP AAPP CTP DTM Carta Tecnica Provinciale Sintesi dei PRG a livello Provinciale, Zonizzazione e Vincoli Tematismi, estratti dal Sistema Informativo Ambiente e Territorio della Provincia Autonoma di Trento, che vengono rilasciati a supporto di vari progetti. Ogni strato tematico descrive un entità territoriale sia sotto l aspetto geometrico che alfanumerico Piano Urbanistico Provinciale Aree protette di ordine provinciale e nazionale, Biotopi Carta Tecnica Provinciale Modello digitale del terreno Tutto il territorio Provinciale Tutto il territorio Provinciale Tutto il territorio Provinciale Tutto il territorio Provinciale Tutto il territorio Provinciale Tutto il territorio Provinciale Tutto il territorio Provinciale 1: Raster 1: Vettoriale : Raster Vettoriale 1: Vettoriale : Vettoriale : : x20m Raster Raster Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 5

6 2 Contesto Ambientale Il presente capitolo è volto ad analizzare, per la Regione Trentino Alto Adige, il contesto ambientale in cui si inseriscono gli interventi del PdS della Rete di Trasmissione Elettrica per l anno In particolare viene fornito un breve inquadramento territoriale della regione, riportando in forma tabellare le caratteristiche principali del territorio dal punto di vista geografico, delle aree protette e dell assetto del territorio (paragrafi 2.1, 2.2 e 2.3) e si descrivono gli strumenti e le linee della pianificazione territoriale (paragrafo 2.4). Gli aspetti analizzati nei seguenti paragrafi sono quelli giudicati significativi, per quanto riguarda la pianificazione della rete elettrica, mentre vengono tralasciati altri aspetti che, seppur interessanti, non hanno relazioni rilevanti con il processo in esame. 2.1 Nella seguente Tabella 2-2 si elencano i principali elementi geografici che caratterizzano il territorio regionale. Tabella 2-2 Principali caratteristiche geografiche del territorio regionale Trentino Alto Adige Confini Rilievi montuosi Laghi Fiumi principali Mari Isole maggiori Veneto, Lombardia, Svizzera, Austria Alpi Atesine Alpi Retiche Prealpi, massiccio delle Dolomiti Lago di Garda Adige, Isarco, Rienza, Noce, Avisio, Chiese, Sarca, Brenta - Caratterizzazione geografica Il Trentino Alto Adige è la regione più settentrionale del nostro Paese; il territorio è completamente montuoso ed è contraddistinto da numerose vallate. Figura 2-2 Rilievo altimetrico digitale e rete 1 idrografica principale del territorio trentino Figura 2-1 Regione Trentino Alto Adige Nella seguente Tabella 2-1 sono riportati in modo schematico i parametri geografici relativi alla regione Trentino Alto Adige. Biodiversità ed aree protette 2 Aree naturali protette In Trentino Alto Adige sono presenti diverse tipologie di aree naturali protette, istituite per garantire il ripristino di habitat e la salvaguardia di specie a rischio di estinzione. Tabella 2-1 Parametri geografici per la regione Trentino Alto Adige Trentino Alto Adige 2 Superficie (Km ) Superficie rispetto all Italia (%) Pianura (%) Collina (%) Montagna (%) , Fonte: NASA - Shuttle Radar Topographic Mission (SRTM) 90m Digital Elevation Data; SINAnet, ISPRA Reticolo Idrografico Nazionale 1: Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

7 Tabella 2-3 Parchi e aree naturali protette nella regione Trentino Alto Adige Tipologia Codice Nome Estensione (ha) Parchi Nazionali EUAP0017 Parco Nazionale dello Stelvio EUAP0937 Parco naturale Dolomiti di Sesto EUAP0938 Parco naturale Vedrette di Ries Aurina EUAP0939 Parco naturale Puez Odle EUAP0940 Parco naturale Monte Corno Parchi Naturali Regionali EUAP0941 Parco naturale dello Sciliar EUAP0942 Parco naturale Fanes Sennes e Braies EUAP0943 Parco naturale Gruppo di Tessa EUAP0232 Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino EUAP0930 Parco naturale provinciale dell Adamello Brenta EUAP0421 Biotopo Delta del Valsura 28,28 EUAP0422 Biotopo Palù Raier 10,45 EUAP0423 Biotopo Palude del Lago di Varna 6,23 EUAP0424 Biotopo Palude Lago di Vizze 8,75 EUAP0425 Biotopo Paludèl 5,29 EUAP0426 Biotopo Prà Milan 4,02 EUAP0427 Biotopo Sanderau 4,20 EUAP0428 Biotopo Sommersurs 2,67 EUAP0429 Biotopo Alte Etsch Colsano 1,83 EUAP0430 Biotopo Laghetto di Gargazzone 1,29 EUAP0431 Biotopo Ontaneti di Postal 5,88 EUAP0432 Biotopo Tammerlemoos 4,13 EUAP0433 Biotopo Torbiera Totes Moos 4,19 EUAP0434 Biotopo Torbiera Tschingger 3,08 EUAP0435 Biotopo Wangerau 4,57 Riserve Naturali Regionali EUAP0509 Biotopo Ontaneto di Cangles 40,75 EUAP0510 Biotopo Ontaneto di Oris 46,36 EUAP0511 Biotopo Ontaneto di Sluderno 124,50 EUAP0513 Biotopo Torbiera di Purschtal 23,31 EUAP0514 Biotopo Wiesermoos 13,89 EUAP0515 Biotopo Torbiera Wölfl 10,08 EUAP0566 Biotopo Buche di ghiaccio 12,22 EUAP0567 Biotopo Gisser Auen 13,89 EUAP0568 Biotopo Monte Covolo Nemes 277,58 EUAP0569 Biotopo Casteldefer 109,77 EUAP0571 Biotopo Lago di Caldaro 241,14 EUAP0658 Biotopo Torbiera di Rasun 24,92 EUAP0403 Riserva naturale guidata della Scanuppia 528,52 EUAP0404 Riserva naturale guidata di Campobrun 426,24 EUAP0405 Riserva naturale guidata delle Tre Cime di Monte Bondone 223,14 EUAP0471 Biotopo Canneti di San Cristoforo 9,39 EUAP0472 Biotopo Canneto di Levico 9,74 EUAP0473 Biotopo Fiavè 137,25 EUAP0474 Biotopo Foci dell Avisio 100,51 EUAP0475 Biotopo Fontanazzo 49,87 EUAP0476 Biotopo Inghiaie 30,10 EUAP0477 Biotopo La Rocchetta 88,86 EUAP0478 Biotopo la Rupe 45,42 EUAP0479 Biotopo lagabrun 4,49 Altre aree naturali EUAP0480 Biotopo Laghestel di Pinè 90,69 protette Regionali EUAP0481 Biotopo Lago Costa 3,83 EUAP0482 Biotopo Lago d Ampola 24,16 EUAP0483 Biotopo Lago d Idro 14,33 EUAP0484 Biotopo Lago di Loppio 112,59 EUAP0485 Biotopo Lago di Toblino 170,49 EUAP0486 Biotopo Lago Pudro 12,88 EUAP0487 Biotopo Lavini di Marco 35,57 EUAP0488 Biotopo Le Grave 29,72 EUAP0489 Biotopo Lomasona 25,96 EUAP0490 Biotopo Lona Lases 25,19 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 7

8 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) EUAP0491 Biotopo Monte Barco 91,88 EUAP0492 Biotopo Marocche di Dro 250,84 EUAP0493 Biotopo Masi Carretta 3,02 EUAP0494 Biotopo Monte Brione 66,28 EUAP0495 Biotopo Palù di Boniprati 10,73 EUAP0496 Biotopo Palù di Borghetto 7,93 EUAP0497 Biotopo Palù di Tuenno 5,56 EUAP0498 Biotopo Palù Longa 6,05 EUAP0499 Biotopo Palù Longia 10,20 EUAP0500 Biotopo Palù Tremole 4,00 EUAP0501 Biotopo Palude di Roncegno 20,60 EUAP0502 Biotopo Paludi di Sternigo 24,41 EUAP0503 Biotopo Prà dell Albi Cei 116,55 EUAP0504 Biotopo Prà delle Nasse 8,08 EUAP0505 Biotopo Prati di Monte 5,99 EUAP0506 Biotopo Sorgente Resenzuola 4,34 EUAP0507 Biotopo Taio 4,28 EUAP0508 Biotopo Torbiera Ecchen 8,33 EUAP0711 Biotopo di interesse provinciale I Mughi 21,11 EUAP0712 Biotopo di interesse provinciale Torbiera delle Viote 21,16 EUAP0713 Biotopo di interesse provinciale Adige 14,09 EUAP0715 Biotopo di interesse provinciale Pizè 15, Rete Natura 2000 In Trentino Alto Adige attualmente sono stati designati 36 ZPS e 192 SIC, elencati in Tabella 2-4, che appartengono alla lista di aree naturali protette della rete Natura Figura 2-3 Localizzazione delle principali aree protette in Trentino Alto Adige Tabella 2-4 Aree appartenenti alla rete Natura 2000 in Trentino Alto Adige 3 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) ZPS IT Fontanazzo 54 IT Inghiaie 30 IT La Rocchetta 89 IT Lago d'idro 14 IT Palu' di Borghetto 7,93 IT Taio 5,29 IT Crinale Pichea - Rocchetta IT Alpe di Storo e Bondone 759 IT Bocca d'ardole - Corno della Paura 178 IT Bocca di Caset 50 3 Fonte: 8 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

9 SIC Tipologia Codice Nome Estensione (ha) IT Monti Lessini Nord 792 IT Piccole Dolomiti IT Pasubio IT Val Noana 730 IT Valle dell'adige 14 IT Stelvio IT Adamello Presanella IT Brenta IT Lagorai IT Biotopo Ontaneto di Sluderno 125 IT Biotopo Vegetazione Steppica Sonnenberg 204 IT Val di Fosse nel Parco Naturale Gruppo di Tessa IT Lacines - Catena del Monteneve nel Parco Naturale Gruppo di Tessa IT Biotopo Delta del Valsura 34 IT Parco Naturale Vedrette di Ries - Aurina IT Ontaneti dell'aurino 36 IT Valle di Funes - Sas De Putia - Rasciesa nel Parco Naturale Puez-Odle IT Parco Naturale dello Sciliar - Catinaccio IT Biotopo Lago di Caldaro 241 IT Parco Naturale Monte Corno IT Ultimo - Solda nel Parco Nazionale dello Stelvio IT Ortles - Monte Madaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio IT Alpe di Cavallaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio IT Parco Naturale Fanes - Senes - Braies IT Parco Naturale Dolomiti di Sesto IT Biotopo Ahrau di Stegona 18 IT Alta Val di Rabbi 4434 IT Alta Val La Mare 5819 IT Alta Val del Monte 4464 IT Val Genova IT Adamello IT Presanella IT Monte Sadron 3651 IT Val di Tovel 6610 IT Dolomiti di Brenta IT Pale di San Martino 5328 IT Val Venegia 2237 IT Cima Bocche - Lusia 3058 IT Foresta di Paneveggio 1252 IT Lagorai Orientale 7698 IT Tre Cime Monte Bondone 223 IT Corna Piana 52 IT Campobrun 426 IT Scanuppia 529 IT Lago Nero 3,08 IT Palu' Longa 6,05 IT Lago delle Buse 18 IT Palu' dei Mugheri 10 IT Sorte di Bellamonte 11 IT Zona Umida Valfloriana 203 IT Selva di Ega 3,13 IT Becco della Palua 17 IT Canzenagol 3,39 IT Pra delle Nasse 8,08 IT Sorgente Resenzuola 4,34 IT Fontanazzo 54 IT Masi Carretta 3,02 IT I Mughi 21 IT Palude di Roncegno 21 IT Paludi di Sternigo 24 IT Laghestel di Pine' 91 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 9

10 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) IT Redebus 10 IT Le Grave 30 IT Inghiaie 30 IT Canneto di Levico 9,74 IT Lago Pudro 13 IT Lago Costa 3,83 IT Canneti di San Cristoforo 9,39 IT Pize' 16 IT Monte Barco e Monte della Gallina 130 IT Lagabrun 4 IT Prati di Monte 6 IT Paluda La Lot 60 IT Laghetto di Vedes 8,26 IT Lona - Lases 25 IT Torbiera delle Viote 20 IT Stagni della Vela - Soprasasso 87 IT Doss Trento 16 IT Foci dell'avisio 133 IT La Rupe 45 IT Lago di Toblino 170 IT Palu' Longia 10 IT Palu' Tremole 4 IT Torbiere di Monte Sous 97 IT Palu' di Tuenno 5,56 IT Forra di S. Giustina 24 IT La Rocchetta 89 IT Malga Flavona 215 IT Lago di Tovel 107 IT Torbiera del Tonale 62 IT Lago d'idro 14,0 IT Palu' di Boniprati 11 IT Paludi di Malga Clevet 103 IT Fiave' 137 IT Torbiera Lomasona 26 IT Pian Degli Uccelli 185 IT Paludi del Dosson 122 IT Paludi di Bocenago 14 IT Paludi di Dare' 95 IT Marocche di Dro 251 IT Monte Brione 66 IT Lago d'ampola 24 IT Palu' di Borghetto 7,93 IT Torbiera Echen 8,33 IT Lago di Loppio 113 IT Laghetti di Marco 36 IT Pra dall'albi - Cei 117 IT Taio 5,29 IT Muga Bianca 112 IT Roncon 2,91 IT Il Laghetto 6,70 IT Servis 324 IT Laghi e abisso di Lamar 25 IT Palu' di Monte Rovere 16 IT Montepiano - Palu' di Fornace 33 IT Monte Calvo 1,19 IT Albere' di Tenna 6,82 IT Passo del Broccon 345 IT Crinale Pichea - Rocchetta IT Alpe di Storo e Bondone 759 IT Bocca d'ardole - Corno della Paura 178 IT Bocca di Caset Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

11 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) IT Catena di Lagorai IT Monti Lessini Nord 792 IT Piccole Dolomiti IT Pasubio IT Condino 72 IT Lago di Santa Colomba 5,97 IT Monte Baldo di Brentonico IT Monte Baldo - Cima Valdritta 456 IT Burrone di Ravina 527 IT Nodo del Latemar IT Val Cadino IT Val San Nicolò 715 IT Valle Flanginech 81 IT Terlago 109 IT Manzano 100 IT Arnago 157 IT Molina - Castello 49 IT Monte Zugna IT Monte Brento 254 IT Monte Malachin 160 IT Ontaneta di Croviana 23 IT Lago (Val di Fiemme) 12 IT Val Duron 761 IT Bassa Valle del Chiese 20 IT Carbonare 12 IT Gocciadoro 19 IT Assizzi - Vignola 88 IT Torcegno 50 IT Zaccon 371 IT Val Noana 730 IT Monti Tremalzo e Tombea 537 IT Alta Val Stava IT Ghiacciaio Marmolada 463 IT Il Colo 0,29 IT Grotta Uvada 1,16 IT Grotta di Ernesto 1,06 IT Grotta di Collalto 0,60 IT Grotta del Calgeron 0,92 IT Grotta della Bigonda 1,23 IT Bus della Spia 0,66 IT Bus del Diaol 1,04 IT Grotta Cesare Battisti 0,45 IT Grotta di Costalta 0,54 IT Grotta del Vallon 0,30 IT Grotta della Lovara 0,95 IT Val Campelle IT Valle del Vanoi IT Valle del Verdes IT Monte Rema' 237 IT Laghetto delle Regole 21 IT Monti Lessini Ovest IT Monte Ghello 147 IT Talpina - Brentonico 245 IT Tione - Villa Rendena 185 IT Le Sole 10 IT Valle dell'adige 14 IT Biotopo Vegetazione Steppica Tartscher Leiten 38 IT Biotopo Ontaneto di Sluderno 125 IT Biotopo Ontaneto di Cengles 41 IT Biotopo Ontaneto di Oris 46 IT Biotopo Vegetazione Steppica Sonnenberg 204 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 11

12 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) Aree Ramsar IT Val di Fosse nel Parco Naturale Gruppo di Tessa IT Lacines - Catena del Monteneve nel Parco Naturale Gruppo di Tessa IT Biotopo Delta del Valsura 34 IT Biotopo Gisser Auen 14 IT Biotopo Hühnerspiel 144 IT Biotopo Wiesermoos 14 IT Parco Naturale Vedrette di Ries - Aurina IT Ontaneti dell'aurino 36 IT Biotopo Rasner Möser 25 IT Biotopo Monte Covolo - Alpe di Nemes 278 IT Biotopo Ontaneto della Rienza - Dobbiaco 17 IT Valle di Funes - Sas De Putia - Rasciesa nel Parco Naturale Puez-Odle IT Gardena - Valle Lunga - Puez nel Parco Naturale Puez-Odle IT Parco Naturale dello Sciliar - Catinaccio IT Biotopo Torbiera Totes Moos 4,19 IT Biotopo Torbiera Wölfl 10 IT Biotopo Torbiera Tschingger 3,08 IT Biotopo Buche di Ghiaccio 28 IT Biotopo Lago di Caldaro 241 IT Biotopo Castelfeder 108 IT Parco Naturale Monte Corno IT Biotopo Lago di Favogna 10 IT Ultimo - Solda nel Parco Nazionale dello Stelvio IT Ortles - Monte Madaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio IT Alpe di Cavallaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio IT Jaggl 702 IT Prati Aridi Rocciosi di Agumes 0,34 IT Prati Aridi Rocciosi di Sant`Ottilia 0,12 IT Biotopo Sonnenberg Vegetazione Steppica Schlanderser Leiten 25 IT Biotopo Sonnenberg Vegetazione Steppica Kortscher Leiten 56 IT Biotopo Palude della Volpe 4,03 IT Prati dell'armentara 342 IT Parco Naturale Fanes - Senes - Braies IT Parco Naturale Dolomiti di Sesto IT Biotopo Ahrau di Stegona 18 In Trentino Alto Adige sono state istituite tre aree Ramsar elencate nella Tabella 2-5, che si estendono complessivamente per ha. Tabella 2-5 Aree Ramsar in Trentino Alto Adige Codice Nome Estensione (ha) 3IT027 Lago di Tovel 37 Laguna di Marano: Foci 3IT025 dello Stella IT020 Valle Cavanata 243 Figura 2-4 Distribuzione di aree SIC, ZPS e Ramsar in Trentino Alto Adige 4 12 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 4 Fonte: Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Elenco Ufficiale dei siti RAMSAR - Natura 2000, SIC e ZPS, 2010

13 2.3 Assetto del territorio L analisi morfologica della regione è stata suddivisa tra la Provincia Autonoma di Trento e quella di Bolzano. Il territorio della prima è ubicato a quote superiori a 600 m s.l.m., evidenziando la sua natura essenzialmente montuosa. L area risulta attraversato da numerose valli, la principale, quella dell Adige, si sviluppa in direzione Nord-Sud, dividendo la regione in due settori, caratterizzati entrambi da valli. Le aree pianeggianti presenti sul territorio risultano di estensione piuttosto modeste, ubicate unicamente lungo i fondovalle. La grande varietà di litogie presenti determina una morfologia con forme molto aspre e pareti verticali in contrapposizione a forme più dolci. Anche il territorio della Provincia di Bolzano è caratterizzato da un paesaggio montuoso che prevale su quello pianeggiante concentrato solo nei fondovalle con gli agglomerati e centri urbani principali. Sono presenti numerosi gruppi montuosi che superano i m s.l.m. e ne consegue la presenza di diversi ghiacciai ed aree di permafrost. Il paesaggio è modellato soprattutto dall erosione fluvio-glaciale; il trasporto dei sedimenti fino a valle ha fatto sì che nelle aree di fondovalle fossero deposti dai corsi d acqua spessori sedimentari enormi. Attualmente le principali cause di evoluzione del paesaggio, in termini di dissesto idrogeologico, sono il crioclastismo, l acclività, fattori idrogeologici ed l azione antropica. Dal punto di vista della sicurezza del sistema idrogeologico, il territorio del Trentino si trova complessivamente in buone condizioni infrastrutturali e manutentive, con alcune importanti eccezioni dovute in parte a cause esterne alla provincia, in parte al complesso di interventi di trasformazione territoriale che si sono succeduti, in modo non sempre coerente, nel corso degli anni: va in questo senso menzionato il rischio idraulico di alcuni fiumi che attraversano il territorio provinciale, con particolare riferimento al corso vallivo dell Adige, soprattutto nel tratto di attraversamento di Trento, e il medio corso del fiume Brenta, specie nell intorno di Borgo Valsugana. Le aree soggette a rischio sono identificate dal Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche e sono quelle in cui, all interno di un area di pericolo, insistono insediamenti abitati o altri elementi di valore. In questo senso, le aree a rischio sono di estensione nettamente inferiore rispetto a quelle di pericolo: a scala provinciale si ha una superficie di pericolosità pari a km 2, contro una superficie a rischio elevato di 21,5 km 2. Per le situazioni ove le fonti di pericolo possono derivare da puntuali modificazioni nell uso dei suoli (in particolare quelle che hanno ricadute sulla copertura forestale dei versanti) capaci, nel loro insieme, di alterare il normale regime delle acque e quindi di avere ricadute sull assetto generale di stabilità dei bacini idrografici, la previsione e il governo sono assicurati attraverso lo strumento del vincolo idrogeologico. Figura 2-5 Estensione percentuale delle aree a pericolo e a rischio idrogeologico. Il rischio è suddiviso in quattro classi: R4 molto elevato, R3 elevato, R2 medio, R1 moderato 5 Nella Tabella 2-6 sono rappresentati, secondo rilievi condotti tra il 2004 e 2006 per il Rapporto sulle Frane in Italia (2007), il numero di frane per provincia e l area totale in frana. Tabella 2-6 Aree soggette a fenomeni franosi Area totale in frana Provincia Numero di frane (Km 2 ) Bolzano ,2 Trento ,9 Totale ,1 2.4 Pianificazione territoriale La coerenza esterna del PdS rispetto alla pianificazione territoriale è attuata attraverso l applicazione della metodologia dei criteri ERPA, che considera e integra al proprio interno i vincoli pianificatori. Tale approccio costituisce uno strumento appropriato per la ricerca di ipotesi localizzative coerenti con la pianificazione territoriale e di settore di livello regionale o locale. La coerenza esterna del piano non significa assenza di interferenze dell area di studio, a livello attuativo, a maggiore ragione a livello strutturale e strategico, con aree soggette a vincoli e tutele. Si demanda al livello progettuale la funzione di risolvere e minimizzare le interferenze residue tra il tracciato ed le aree soggette a tutela nell ambito del quadro programmatico dello Studio di Impatto Ambientale e attraverso gli strumenti previsti dai piani stessi per la gestione delle interferenze. In Friuli Venezia Giulia sono attualmente presenti diversi strumenti attorno a cui ruota la 5 Fonte: Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche, 2006 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 13

14 pianificazione del territorio che sono elencati e descritti nella tabella che segue. Tabella 2-7 Pianificazione territoriale della regione Friuli Venezia Giulia Strumento di pianificazione Atto di approvazione Ruolo Piano Urbanistico Provinciale (PUP) di Trento Piano Paesaggistico del Comune di Bolzano Piano Paesaggistico Bosco di Monticolo - Monte di Mezzo Piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale (LEROP) della Provincia Autonoma di Bolzano Piano di Gestione dei Bacini Idrografici delle Alpi Orientali Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico del Bacino del Sile e della Pianura tra Piave e Livenza (PAI) Progetto di Piano Stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta- Bacchiglione Piano Stralcio per la tutela dal Rischio Idrogeologico Bacino dell'adige Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP) di Trento Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP) di Bolzano D.G.P. n. 930 dell 11 aprile 2008 (approvazione variante) D.P.G.P. n. 377/28.1 del 30 aprile 1998 D.P.G.P. n. 349/28/1 del 28 dicembre 1995 D.P.R. n. 381 del 22 marzo 1974 D.C.I. dell'autorità di bacino n. 1 del 24 febbraio 2010 D.C.R. n. 48 del 27 giugno 2007 D.C.I. n. 4 del 19 giugno 2007 (Adozione 1 variante) D.C.P.M. 27 aprile 2006 D.G.P. n del 16 luglio 2010 D.G.P. n del 22 dicembre 1997 Il Piano Urbanistico Provinciale si configura come strumento generale di coordinamento territoriale e di disciplina delle invarianti, difinite come l insieme di quelle componenti del territorio a carattere permanente, nonché delle reti ambientali e infrastrutturali. Lo scopo di questo piano è la catalogazione, valutazione e tutela di ambiti ed oggetti paesaggistici altamente qualificanti. Il Piano si pone come linea guida per il raggiungimento di obiettivili relativi alla tutela dell ambiente, sviluppo degli insediamenti ed edilizia abitativa, lavoro ed economia, campo socio-culturale, infrastrutture tecniche, viabilità e trasporti e protezione civile. Il distretto idrografico costituisce l'unità territoriale di riferimento per la gestione integrata del sistema delle acque superficiali e sotterranee. Rispetto ad esso e per il conseguimento degli obiettivi è predisposto ed attuato il Piano di Gestione; attraverso il Piano di Gestione si concretizza una visione comune riguardo alla identificazione dei corpi idrici, alla loro designazione, al conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale e più in generale alle tematiche connesse alla tutela quali-quantitativa delle acque. Strumento conoscitivo, normativo, tecnico operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d uso che sono finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo. Comprende la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità idraulica, le carte della pericolosità e del rischio geologico e la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità da valanga dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo,Tagliamento, Piave e Brenta- Bacchiglione. Il piano ha l'obiettivo di: evitare l'aumento degli esistenti livelli di pericolo o di rischio; tutelare i beni e gli interessi riconosciuti come vulnerabili; regolare le attività antropiche in modo da mantenere coerenza con le finalità di cui al punto precedente; ricercare un coordinamento adeguato con gli strumenti adottati o approvati di pianificazione territoriale; costruire una base informativa ed istruttoria per i piani urgenti di emergenza di protezione civile. Quadro di riferimento per i soggetti pubblici e privati che assumono iniziative in campo energetico nel territorio regionale. Contiene indirizzi e obiettivi strategici in campo energetico e specifica le conseguenti linee di intervento. 14 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

15 3 Contesto Sociale 3.1 Demografia I dati socio-demografici fondamentali indicano, al censimento ISTAT 2001, una popolazione totale di circa 1 milione di abitanti (Tabella 3-1). Tabella 3-1 Caratteristiche demografiche della regione Trentino Alto Adige Parametro Trentino Alto Adige Popolazione (abitanti) Densità 74,8 ab./km² Province Trento, Bolzano Le caratteristiche sociali economiche e geografiche della Regione determinano una densità pari a circa 74,8 ab/km 2, contro una media nazionale di 199,3. Figura 3-2 Distribuzione della popolazione per sesso Uso del suolo Nella seguente Figura 3-3 si riporta una rappresentazione dell uso del suolo in Trentino Alto Adige. Figura 3-1 Densità antropica totale nel 2000 in Trentino Alto Adige 6 Il Trentino-Alto Adige è una delle cinque regioni a statuto speciale, con ampia autonomia per le due province di Trento (capoluogo regionale) e Bolzano. Ai vari gruppi linguistici regionali è riconosciuta la parità dei diritti e la lingua tedesca è equiparata a quella italiana, così come il ladino, parlato in alcune zone. Figura 3-3 Uso del suolo sul territorio della Trentino Alto Adige 8 L analisi dell uso del suolo regionale è stata suddivisa tra la Provincia Autonoma di Trento e quella di Bolzano. 6 Fonte: ISTAT - Atlante di geografia statistica e amministrativa 7 Dati ISTAT al Fonte: European Environmental Agency - Corine land cover 2000 (CLC2000) 100 m - version 12/ Raster data on land cover for the CLC2000 inventory Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 15

16 L utilizzazione del territorio nella Provincia di Trento riflette la sua natura prevalentemente montuosa. Circa il 68,7% è infatti la percentuale di superficie occupata da foreste, costituite prevalentemente da conifere, mentre risulta pari a 11,5% l area denudata con roccia affiorante. Sulla restante parte (19,8%) prevalgono destinazioni agricole con una percentuale di territorio che di aggira attorno al 16,5%. Le aree antropizzate costituiscono il 2,8% dell intera superficie provinciale. La restante parte del territorio è occupata da corpi idrici, spiagge e aree umide interne. Il territorio della provincia di Bolzano è costituito per il 55% da bosco (boschi, aree a vegetazione arbustiva e agroforestali) e per il 37% da prati e pascoli. Le frazioni minori corrispondono a: colture permanenti (vigneti e frutteti) per il 4,3%; acque per il 2%; zone urbanizzate (1,1%) e infine da seminativi (0,3%) e aree industriali, commerciali e reti comunicazione (0,4%). 3.3 Paesaggio e beni culturali, architettonici, monumentali e archeologici Siti UNESCO In Trentino Alto Adige è presente un unico sito Unesco elencato nella sottostante Tabella. Tabella 3-2 Siti UNESCO in Trentino Alto Adige Nome Anno di nomina Dolomiti Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

17 4 Contesto Economico Il turismo, sia estivo che invernale, ha un ruolo primario nell'economia regionale; molte sono le località interessate, come quelle ubicate nelle splendide Dolomiti. L'agricoltura è sviluppata principalmente nelle valli più ampie, le colture più diffuse sono la vite e gli alberi di mele e pere; l'allevamento bovino si avvale della grande quantità di pascoli montani, ma quasi la metà del territorio è coperto da foreste, sfruttate dall'industria del legno e da quella cartaria. L'industria si è sviluppata grazie all'abbondanza di bacini i idroelettrici, in particolare nei settori siderurgico, meccanico, metallurgico, alimentare, chimico e dei materiali da costruzione. Il tasso di disoccupazione ione medio regionale è pari al 2,8% (calcolato su dati del 2008). Tabella 4-1 Principali parametri economici per la regione Trentino Alto Adige (in k ) Parametro Trentino Alto Adige Italia Prodotto interno lordo , ,1 Importazioni nette 4.455, ,9 Totale , ,0 % sul valore nazionale (totale) 2,36% - Tabella 4-2 Occupati per settore nella regione Trentino Alto Adige (media annua in migliaia di unità) Occupati Trentino Alto Adige Italia Agricoltura, silvicoltura e pesca 25,2 Industria 126,5 Servizi 342,3 Totale 494,0 % sul valore nazionale (totale) 1,96% 1.013, , , ,8 - Figura 4-1 Suddivisione dell impiego nei tre settori produttivi Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 17

18 5 Contesto Tecnico 5.1 Pianificazione energetica regionale Nella Regione esistono due piani energetici in vigore, quello della Provincia di Bolzano e quello della provincia di Trento. Piano Energetico Ambientale Provinciale di Bolzano è stato approvato con delibera della Giunta provinciale n del 22 dicembre Attraverso il Piano la Giunta Provinciale ha formulato determinati obiettivi e principi di politica energetica, quali: contenimento e razionalizzazione dei consumi energetici; compatibilità ambientale; sicurezza di approvvigionamento; economicità dell approvvigionamento; compatibilità politica. Per il raggiungimento di tali obiettivi sono necessari provvedimenti di riduzione dei consumi, maggior utilizzo dell energia rinnovabile locale, riduzione delle perdite di trasformazione; sostituzione delle fonti energetiche. Il Piano Energetico Ambientale Provinciale di Trento è stato approvato dalla Giunta Provinciale nel Il Piano riporta i profili normativi e istituzionali della materia "energia", evidenziando gli effetti a livello locale derivanti da: politiche di liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas naturale; adeguamento della legislazione europea al protocollo di Kyoto; attribuzione di nuove competenze ai poteri locali in materia di energia. La seconda parte del Piano fornisce le elaborazioni dei dati necessari alla predisposizione di un Bilancio Energetico Provinciale per fonti e settori al 2012, partendo dal 2000 come anno base, in uno scenario "business as usual" in cui vengono considerate le politiche e gli strumenti di adozione già adottati dalla Provincia in materia di energia. Lo scenario viene messo a confronto con le previsioni di bilancio energetico per l'italia e, ove disponibili, con i dati relativi ad altre realtà territoriali comparabili. Vengono riportati altresì la valutazione quantitativa delle emissioni delle principali sostanze inquinanti, il confronto mediante indicatori con il dato nazionale, gli obiettivi che, in base al protocollo di Kyoto, potranno essere ragionevolmente assegnati alla Provincia di Trento e le compatibilità con il piano provinciale di risanamento della qualità dell'aria. "La terza parte del Piano è la definizione di uno scenario "energy saving-renewables development" che risulti compatibile con gli obiettivi del protocollo di Kyoto definiti nella seconda parte, mediante identificazione delle tipologie di intervento che sono ritenute più adatte alla realtà della Provincia Autonoma di Trento, tenuto conto dei piani e dei programmi di settore vigenti o in via di adozione nell'ordinamento provinciale, con particolare riguardo al tema della mobilità, del turismo e dello sviluppo sostenibile. 5.2 Stato della rete di trasmissione nazionale nell area del Nord Est d Italia La rete ad altissima tensione dell area Nord-Est del Paese rappresenta attualmente una sezione critica dell intero sistema elettrico italiano, essendo caratterizzata da un basso livello di interconnessione e di mutua riserva (magliatura). La rete a 380 kv si compone di un ampio anello che si chiude ad Ovest nella stazione di Dugale (VR) e ad Est, nella stazione di Planais (UD). Così come strutturata, la rete elettrica in esame risulta fortemente squilibrata sul nodo di Redipuglia, attraverso il quale transitano sia i flussi di potenza provenienti dall interconnessione Italia-Slovenia, sia la produzione dei poli produttivi di Monfalcone e Torviscosa. Relativamente alla rete a 132 kv, a dispetto di un trend di crescita contenuto si confermano fortemente critiche le aree comprese fra Vicenza, Treviso e Padova anche a causa dei ritardi nell autorizzazione degli interventi di sviluppo previsti sulla rete 380 kv. In particolare la mancanza di iniezioni dalla rete 380 kv su rete 132 kv rende necessario risolvere urgentemente le criticità sulle porzioni di rete a 132 kv sottese alle stazioni di: Scorzè, Vellai e Soverzene; Planais, Salgareda e Pordenone (quest ultima recentemente acquisita nell ambito della RTN). Inoltre la recente acquisizione delle linee TELAT nel perimetro della RTN ha evidenziato, a causa della scarsa capacità di trasporto delle stesse, la necessità di potenziare le direttrici tra Planais e Salgareda. Nella figura successiva si evidenziano le principali criticità della rete elettrica nelle regioni Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. 18 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

19 Trentino Alto Adige: bilancio energetico 2009 CONSUMI+EXPORT IMPORT+PRODUZIONE export regionale GWh eolica 0,004% fotovoltaica 0,4% termoelettrica 8% Surplus GWh pompaggi 62 GWh perdite 298 GWh trazionefs 3% agricoltura 4% domestico 20% Produzione Netta GWh Criticità rete 380 kv Criticità rete 220 kv Criticità rete AT terziario 36% Energia Richiesta GWh Figura 5-1 Principali aree di criticità nell area del Nord Est d Italia 9 Bilancio Regione Trentino Alto Adige (produzione, consumi e scambi) Il fabbisogno di energia elettrica della regione Trentino Alto Adige per l anno 2009 è stato pari a circa 6.6 TWh. Il bilancio regionale dei consumi è stato prevalentemente industriale (37%) e terziario (36%), seguiti dal domestico (20%) e l agricoltura (4%), mentre il resto è destinato ai consumi per trazione ferroviaria, ai pompaggi, perdite in rete e all export verso le altre regioni. Il fabbisogno energetico è coperto per lo più da produzione idroelettrica seguita da quella termoelettrica e da una minima parte di energia proveniente da altre fonti rinnovabili. La produzione interna riesce a coprire l intero fabbisogno regionale, rendendo la regione fortemente esportatrice. industria 37% idroelettrica 92% consumi% produzione % Figura 5-3 Bilancio energetico 2009 Trentino Alto Adige: storico produzione/richiesta Produzione: Energia Richiesta (GWh): Produzione al netto dei pompaggi Industria Terziario Domestico Agricoltura Altro Figura 5-2 Storico produzione/richiesta Fonte: PdS 2011 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 19

20 6 Interventi Il PdS 2011 della Rete di Trasmissione Nazionale suddivide gli interventi in: Nuove esigenze, descritte all interno della Sezione I; Interventi previsti nei precedenti Piani di Sviluppo, desctitti all interno della Sezione II. Gli interventi di sviluppo sono classificati in base alle principali esigenze che li hanno determinati ed ai benefici che apportano sulla rete di trasmissione nazionale, secondo quanto esposto nella tabella che segue. Tabella 6-1 Classificazione degli interventi secondo le motivazioni Sezione Motivazioni PdS 2011 Sezione I Sezione II Riduzione delle congestioni Riduzione dei poli limitati e dei vincoli alla capacità produttiva Interconnessioni con l Estero Sviluppo aree metropolitane Qualità del servizio In base alla tipologia l intervento si classifica come descritto nella seguente tabella. Tabella 6-2 Tipologie degli interventi Termine Tipologia degli interventi Elettrodotti Razionalizzazioni Stazioni Consistono nella costruzione di nuovi collegamenti fra due o più nodi della rete o nella modifica/ricostruzione di elettrodotti esistenti. Si tratta di interventi complessi che coinvolgono più elementi di rete contemporaneamente e che spesso prevedono la dismissione di alcune porzioni di RTN. Queste si mettono in atto generalmente a seguito della realizzazione di grandi infrastrutture (stazioni o elettrodotti) quali opere di mitigazione ambientale o a seguito di attività di rinnovo / riassetto impianti, ma possono derivare anche da istanze avanzate dalle Amministrazioni locali. Riguardano non solo la realizzazione di nuove stazioni elettriche, ma anche il potenziamento e l ampliamento di stazioni esistenti mediante l incremento della capacità di trasformazione (installazione di ulteriori trasformatori o sostituzione dei trasformatori esistenti con macchine di taglia maggiore) o la realizzazione di ulteriori stalli o di intere sezioni per la connessione di nuovi elettrodotti (anche per distributori o operatori privati) o di nuove utenze. Nei seguenti paragrafi sono descritti in dettaglio gli interventi che interessano la regione Trentino Alto Adige. 6.1 Nuove esigenze Nome intervento Incremento della capacità di interconnessione con l Austria ai sensi della legge 99/2009 Riassetto rete 220 kv Trentino Alto Adige (fase A) Incremento della capacità di interconnessione con la Svizzera ai sensi della legge 99/2009 Tabella 6-3 Nuove esigenze (Sez. 1 PdS 2011) Tipologia intervento Altre Regioni Livello attuale Anno stimato Interconnessione Veneto, Friuli Venezia Giulia Strategico Da definire Razionalizzazione - Strategico Da definire Interconnessione Piemonte, Lombardia, Valle d Aosta Strategico Da definire Incremento della capacità di interconnessione con l Austria ai sensi della legge 99/2009 anno: da definire Ai sensi della legge 99/2009 Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, all articolo 32, sono stati condotti degli studi con l'austriaca VERBUND- APG e sono stati tenuti in considerazione i rinforzi già previsti nei precedenti Piani. Il nuovo interconnector dovrà essere associato a rinforzi di rete nel territorio italiano che ne consentano la piena fruibilità, garantendo una maggiore capacità di trasporto dal nodo di collegamento dell interconnector, prossimo alla frontiera, ai centri di carico del Nord Italia, con particolare interesse per l'area del Milanese. Riassetto rete 220 kv Trentino Alto Adige (fase A) anno: da definire 20 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

21 La rete 220 kv che collega la parte Nord della Valcamonica alla Val Venosta è indispensabile al fine di garantire il pieno sfruttamento della produzione idrica dell Alto Adige. Pertanto al fine di superare le attuali limitazioni della rete esistente sarà realizzato un nuovo collegamento 220 kv fra gli impianti di Castelbello e Naturno. Al fine di migliorare la qualità e la sicurezza di esercizio saranno rimosse le attuali derivazioni rigide presenti e saranno effettuati tutti i necessari interventi di adeguamento e potenziamento degli impianti esistenti per garantire la totale disponibilità delle nuove infrastrutture. Incremento della capacità di interconnessione con la Svizzera ai sensi della legge 99/2009 anno: da definire Ai sensi della legge 99/2009 Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, all articolo 32, sono stati condotti degli studi con la Svizzera SWISSGRID in merito alla possibilità di incrementare nei prossimi anni la capacità di interconnessione fra i due Paesi. Tali analisi hanno tenuto in considerazione i rinforzi già previsti nei precedenti Piani di Sviluppo e il già previsto incremento atteso di scambio alla frontiera. Ai nuovi interconnector dovranno essere associati rinforzi di rete nel territorio italiano che ne consentano la piena fruibilità, garantendo una maggiore capacità di trasporto dal nodo di collegamento dell interconnector, prossimo alla frontiera, ai centri di carico del Nord Italia. Le direttrici elettriche potranno interessare le regioni Valle d Aosta, Piemonte e Lombardia eventualmente valutando l opportunità di up-grade di asset esistenti e coniugando tali opere con attività di sviluppo funzionali anche al miglioramento dell alimentazione di porzioni di rete 132 kv lungo i corridoi individuati tra gli impianti di: Chatillon, Montestrutto e Biella/Trino; Pallanzeno e Biella/Trino; Biella/Trino, Turbigo, Magenta e Baggio; Morbegno/Regoledo e Cislago/Verderio. Infatti, con l obiettivo di migliorare la magliatura delle reti 380 kv e 220 kv tra le Provincie di Vercelli e Biella, dovrà essere comunque realizzata, in anticipo rispetto alle altre opere, una nuova stazione di trasformazione in prossimità dell elettrodotto 380 kv Rondissone Turbigo e nei pressi delle attuali diramazioni della omonima direttrice 220 kv verso la stazione di Biella. L opera consentirà di incrementare la flessibilità di esercizio della rete di trasmissione primaria, migliorando l affidabilità dei collegamenti verso Biella e dunque migliorando la continuità di alimentazione di tale area. Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 21

22 Nome intervento Livello di avanzamento STRATEGICO Esigenza individuata nel PDS 2011 Data stimata di presentazione in iter autorizzativo delle opere A. Finalità INCREMENTO DELLA CAPACITÀ DI INTERCONNESSIONE CON L AUSTRIA SI SENSI DELLA LEGGE DA DEFINIRE Tipologia ELETTRODOTTO Regioni coinvolte FRIULI VENEZIA GIULIA, TRENTINO ALTO ADIGE, VENETO Motivazioni elettriche INTERCONNESSIONE CON L ESTERO Incrementare la capacità di interconnessione fra Italia e Austria, garantendo una maggiore capacità di trasporto dal nodo di collegamento dell interconnector, prossimo alla frontiera, ai centri di carico del Nord Italia. 22 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna

23 B. Caratteristiche generali Indicatore complessivo REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE Ambientale Tecnico 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 Economico Perimetro [km] 569 Superficie dell'area di studio [ha] Tecnico [n] 0,41 Economico [n] 0,00 Sociale [n] 0,34 Ambientale [n] 0,21 Incremento della capacità di interconnessione con l'austria ai sensi della legge 99/2009 Sociale Codice indicatore Denominazione indicatore Peso indicatore C. Caratteristiche tecniche Saranno realizzati i seguenti interventi: Descrizione Valori - realizzazione di un nuovo collegamento 220 kv fra gli impianti di Castelbello e Naturno. D. Percorso dell esigenza La rete 220 kv che collega la parte Nord della Valcamonica alla Val Venosta è indispensabile al Unità di misura DIMENSIONE TECNICA T01 Riduzione del rischio di disservizio elettrico 0,20 [n] T02 Livello di sicurezza in condizioni degradate della rete 0,20 [n] T03 Rimozione dei limiti di produzione 0,15 [n] 1,00 S > 20 < 45 % [%] 37 T04 Superfici a pendenza molto elevata 0,15 S > 45 % [%] 47 Valore normalizzato [n] 0,27 Ampiezza area intervento [m] T05 Non-linearità 0,10 Lunghezza area intervento [m] Rapporto dimensioni [n] 1,79 Valore Normalizzato [n] 0,21 Infrastrutture peso 3 [n] 35 T06 Interferenze con infrastrutture 0,10 Infrastrutture peso 2 [n] 1048 Somma pesata interferenze [n] 2201 Valore Normalizzato [n] 0,94 Aree di tipo R1 [m2] 0 T07 Aree ad elevata pericolosità idrogeologica 0,10 Aree di tipo R2 [m2] 0 Valore Normalizzato [n] 1,00 DIMENSIONE ECONOMICA E01 Riduzione delle perdite di rete 0,25 Valore Normalizzato [n] E02 Riduzione delle congestioni 0,25 Valore Normalizzato [n] E03 Costo intervento 0,25 NON CALCOLABILE E04 Profittabilità 0,25 Valore Normalizzato [n] DIMENSIONE SOCIALE S01 Qualità del servizio 0,10 Valore Normalizzato [n] Abitanti [n] S02 Pressione relativa dell intervento 0,10 Lunghezza Rete [m] Densità rete per abitante [n/m] 2,09 Valore Normalizzato [n] 0,12 Superficie area edificata [m2] S03 Urbanizzato - Edificato 0,10 Percentuale di edificato [%] 0,5 Valore Normalizzato [n] 1,00 S04 Aree idonee per rispetto CEM 0,05 Area esclusa da CEM [m2] Percentuale di area [%] 98 Valore Normalizzato [n] 0,98 S05 Aree agricole di pregio 0,05 NON CALCOLABILE S06 Aree di valore culturale e paesaggistico 0,05 Percentuale di aree [%] 99 Valore normalizzato [n] 0,99 S07 Coerenza con la pianificazione territoriale e paesaggistica Percentuale di aree [%] Valore normalizzato [n] S08 Elementi culturali e paesaggistici puntuali 0,10 NON CALCOLABILE S09 Interferenza con la fruizione di beni culturali e paesaggistici 0,10 NON CALCOLABILE S10 Interferenza con aree di grande fruizione per interesse naturalistico, paesaggistico e culturale Percentuale di aree [%] Valore normalizzato [n] AREA cartografica [m2] AREA reale [m2] Indice copertura boschiva [n] 1,43 Valore indicatore [n] 1,59 Valore Normalizzato [n] 1,00 Percentuale di aree [%] 12 Valore Normalizzato [n] 0,12 Percentuale di aree [%] 78 Valore Normalizzato [n] 0,78 DIMENSIONE AMBIENTALE Aree di pregio R1 [m2] Aree di pregio R2 [m2] A01 Aree di pregio per la biodiversità 0,20 Somma pesata aree [m2] Somma aree [m2] Valore Normalizzato [n] 0,76 A02 Attraversamento di aree di pregio per la biodiversità 0,20 NON CALCOLABILE Area foreste e arbusteti [m2] Valore normalizzato [n] 0,57 A04 Emissioni evitate di gas climalteranti 0,15 Valore normalizzato [n] A05 Rimozione vincoli di produzione da fonti rinnovabili 0,15 Valore normalizzato [n] A06 Aree preferenziali 0,10 Aree preferenziali [m2] Valore Normalizzato [n] 0,03 A07 Interferenze con reti ecologiche 0,05 NON CALCOLABILE A08 Attraversamento di reti ecologiche 0,05 NON CALCOLABILE 0,10 0,05 S11 Aree con buona capacità di mascheramento 0,05 S12 Aree con buone capacità di assorbimento visivo 0,05 S13 Visibilità dell intervento 0,10 A03 Patrimonio forestale ed arbusteti potenzialmente interessati 0,10 - rimozione delle attuali derivazioni rigide presenti - adeguamento e potenziamento degli impianti esistenti. fine di garantire il pieno sfruttamento della produzione idrica dell Alto Adige. Pertanto al fine di Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Trentino Alto Adige Terna 23

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