Paolo Veronese Le quattro Allegorie ritrovate

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1 La Venaria Reale Ogni volta, lo stupore della bellezza Paolo Veronese Le quattro Allegorie ritrovate Dall 11 ottobre 2014 all 8 febbraio 2015 Mostra compresa nel percorso di visita Teatro di Storia e Magnificenza della Reggia di Venaria

2 Paolo Veronese. Le quattro Allegorie ritrovate Nella seicentesca Sala delle Cacce Infernali, con affaccio sulla Corte d onore, vengono offerte all ammirazione del pubblico, riunite dopo secoli, quattro straordinarie tele di Paolo Veronese (Verona Venezia 1588). Grazie al recente ritrovamento delle due presso la Villa San Remigio a Pallanza sul Lago Maggiore e del prestito eccezionale delle due conservate al Los Angeles County Museum of Art, è ricomposto il ciclo delle Allegorie, tre maschili con strumenti per la misurazione e una femminile che simboleggia La Scultura. Il gruppo, non documentato dalle fonti, ha una provenienza incerta, ma si suppone possa essere stato realizzato dal celebre pittore per la Libreria Marciana di Venezia intorno al La monumentalità delle figure, di evidente richiamo michelangiolesco, fa pensare al ciclo dei Filosofi che decoravano le pareti della sala di lettura. Le tonalità smorzate e il gusto per le rovine, molto diverse dalle architetture palladiane del Veronese maturo, inducono a ritenerle opere giovanili del Maestro da poco giunto a Venezia. Per l occasione le due tele piemontesi concesse in affidamento dalla Regione Piemonte alla Reggia di Venaria, sono state restaurate presso i laboratori del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale con il finanziamento del Consorzio di Valorizzazione La Venaria Reale, nell ambito del progetto di recupero e valorizzazione Salva Italia dell Arte e della Cultura. Le indagini conoscitive hanno portato elementi preziosi per la conoscenza dei quadri e l esposizione congiunta delle quattro tele consentirà agli specialisti di confrontarle sul piano stilistico e al pubblico di godere i frutti di una ricerca scientifica di prim ordine. A primavera il ciclo pittorico, già in mostra la scorsa estate a Vicenza per un gemellaggio con il prestigioso Centro Internazionale di Studi di Architettura di Andrea Palladio, verrà esposto negli Stati Uniti, completando un progetto corale di alto profilo storico artistico. Le quattro Allegorie ci parlano di un preciso intreccio tra archeologia e scienza: le antiche rovine insieme agli strumenti per la misurazione della terra e del cielo che rimandano alla scienza della navigazione e alla matematica. Tali aspetti rispecchiano le curiosità di una cerchia di intellettuali e letterati sensibili alla diffusione del sapere geografico nella Venezia di metà Cinquecento. Un ambiente in cui intravediamo Daniele Barbaro, lo studioso veneziano che lavora con Palladio all edizione (1556) dei dieci libri dell Architettura di Vitruvio e che coinvolgerà di lì a poco l architetto e lo stesso Veronese nel capolavoro della villa Barbaro a Maser ( ). I soggetti sono affini alle sue curiosità intellettuali e ai temi di matematica applicata necessari all architetto secondo Vitruvio: quelle Arti necessarie, che servono con dignità e grandezza alla commodità e uso dei mortali, come è l Arte di andar per mare, detta Navigatione, l Arte militare, l Arte del fabricare, la Medicina, l Agricoltura, la Venatione, la Pittura e Scoltura. Non è da escludere quindi che Barbaro potesse essere il committente delle tele o l esperto incaricato della scelta dei temi da rappresentare in un ciclo pittorico di carattere pubblico. 2

3 Paolo Veronese Allegoria con la sfera armillare Olio su tela, 1557 ca Villa San Remigio, Pallanza (Verbania) / Regione Piemonte in affidamento alla Reggia di Venaria L uomo con il turbante regge la sfera armillare: un antico strumento astronomico, formato da anelli disposti in modo da rappresentare i principali circoli della sfera celeste, con al centro la Terra, utilizzato per determinare le coordinate degli astri. Le sfere armillari erano diventate nel Cinquecento quasi un simbolo dell Astronomia e della scienza stessa; se ne trovavano esemplari in molti studioli e nelle collezioni di nobili e studiosi. Anche il mappamondo ai suoi piedi, dove sono abbozzate le Americhe e il continente australe, rimanda alla cosmografia e alla geografia. 3

4 Paolo Veronese Allegoria della Scultura Olio su tela, 1557 ca Villa San Remigio, Pallanza (Verbania) / Regione Piemonte in affidamento alla Reggia di Venaria L Arte dello scolpire, cioè di esprimere l intuizione artistica per mezzo di pietra, legno o altro materiale modellato con lo scalpello, è raffigurata come una donna vestita all antica, con ai piedi un putto che regge un frammento di torso maschile e una stecca. Il restauro ha rivelato una ridipintura sulla pancia della donna, in origine coperta solo da un velo quasi trasparente: un dettaglio bizzarro che non ha altri esempi nella pittura veronesiana. Il soggetto è del tutto estraneo al contesto astronomico, ma anche in questa Allegoria compaiono elementi architettonici e una colonna scanalata. 4

5 Paolo Veronese Allegoria con la Balestriglia Olio su tela, 1557 ca Los Angeles County Museum of Art La grandiosa figura, che appoggia la mano sinistra sopra un capitello rovesciato, si volge al cielo quasi in atto di meravigliosa sorpresa. Il giovane ha in mano un tipo di astrolabio, detto balestriglia, un antico strumento portatile, in uso dal secolo XIV alla metà del XVIII, per misurare l altezza degli astri sull orizzonte (in particolare il Sole e la Stella Polare) durante la navigazione. Questa particolare raffigurazione dello strumento con due elementi trasversali, invece di uno unico, poteva avere per il veneziano colto anche un altro significato e cioè rimandare al tipo di croce attributo del patriarca di Venezia. 5

6 Paolo Veronese Allegoria con l Astrolabio piano Olio su tela, 1557 ca Los Angeles County Museum of Art Il vecchio dallo sguardo fisso, rivelatore di una mente occupata in profonde meditazioni, stringe fra le mani un astrolabio piano, un modello dell universo a due dimensioni, usato sin dall antichità da astronomi e astrologhi, ma anche da topografi e marinai. Gli astrolabi raffigurati nelle tele di Los Angeles rimandano all approccio scientifico e moderno che simili strumenti di navigazione avevano portato nello studio della cosmografia. Le due tele affiancate ci restituiscono un ampia esedra, ingombra di capitelli e frammenti di cornici, aggrediti dalla vegetazione. 6

7 LA VENARIA REALE COMUNICAZIONE E STAMPA Andrea Scaringella (resp.) Matteo Fagiano Maria Clementina Falletti Cristina Negus Carla Testore tel comunicazione@lavenariareale.it 7

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