Corso di formazione per docenti
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- Edoardo Viviani
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1 Corso di formazione per docenti AFFRONTARE LA DISLESSIA SCUOLA 1 incontro : Dal riconoscimento all individuazione dei bisogni degli studenti con DSA: impatto sulla vita scolastica e aspetti psicologici Travedona Monate - 15 febbraio 2007 Dott.sa Paola Cavalcaselle Psicologa, tecnico A.I.D. Master in DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE DISABILITÀ DI APPRENDIMENTO IN ETÀ EVOLUTIVA
2 A.I.D.- ASSOCIZIONE ITALIANA DISLESSIA - SEZIONE DI VARESE I nostri incontri: ogni 3 giovedì del mese dalle ore 19 alle 21 a Olgiate Olona presso Scuola Media Dante Alighieri, Via Gonzaga16 Responsabile: Fabrizia Campi Tel. 347/ Indirizzo varese@dislessia.it
3 La sfida della dislessia e l obiettivo dell A.I.D L ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA è costituita con un triplice scopo: Sensibilizzare il mondo professionale, scolastico e la pubblica opinione sul problema della dislessia evolutiva; Promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola; Offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato per ottenere informazioni e aiuto per consulenza e assistenza per l identificazione del problema o per l approccio riabilitativo e scolastico. Trovare un modo efficace perché ragazzi intelligenti, ma con una disfunzione specifica, possano apprendere, avere una qualità della vita adeguata, possano godere di pari opportunità, ora a scuola, più tardi nell ambito professionale e sociale.
4 Vincere questa sfida richiede un azione coordinata tra Famiglia scuola e servizi sanitari
5 HELP LINE: TEL e SPORTELLO: LO SPORTELLO SARÀ APERTO IL 1 ED IL 3 SABATO DI OGNI MESE Rivolgersi PER APPUNTAMENTI al numero telefonico: o presso il Circolo Didattico Varese 6, via Morandi 12, Varese Tel fax
6 Prossimi incontri MARZO 2007 Conoscere i DSA Incontro col Dott.Cristiano Termine, Neuropsichiatra Infantile, membro Comitato Tecnico Nazionale AID 15 APRILE 2007 Affrontare lo studio nella scuola secondaria Incontro con la dott.sa Giulia Lampugnani. In parallelo Anche noi possiamo volare come le aquile Incontro per ragazzi di 4^ e 5^ primaria e 1^ secondaria di primo grado con la dott.sa Paola Cavalcaselle. 17 MAGGIO 2007 Proiezione del video Come una macchia di cioccolato Incontro con la dott.sa Brembati, psicologa. In parallelo Anche noi possiamo volare come le aquile Incontro per ragazzi della scuola secondaria con la dott.sa Paola Cavalcaselle. 14 GIUGNO 2007 Incontro per genitori chiusura di un anno di lavoro proposte per il futuro.
7 Disturbo S pecifico d Apprendimento
8 DISTURBO DI APPRENDIMENTO D.A. Learning disability L.D. Altro Specifico Disprassie D.S.A. Apprendimento scolastico D.S.L Disturbo di lettura specifico del linguaggio Disturbo dell espressione scritta Disturbo di calcolo D. Funzione motoria Impropriamente DISLESSIA Disturbi del linguaggio Problematiche Socioculturali o Psicopatologiche Ritardo mentale (R.M.) Disarmonie evolutive (autismo) Disturbo d attenzione e iperattività.(d.d.a.i.o A.D.H.D.) Epilessia
9 È importante fare una valutazione che tenga conto delle varie possibilità che possono essere causa del disturbo con sintomi simili (diagnosi differenziale)
10 Non si tratta di cosa apprendo, ma di come: Lettura, scrittura e calcolo sono strumenti a cui devo avere accesso per apprendere
11 Si è dislessici(=dsa) quando: Vi è un livello in lettura e/o scrittura e/o calcolo sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base :cronologica all età alla valutazione psicometrica dell intelligenza all istruzione adeguata all età. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà di apprendimento devono andare al di là di quelle di solito associate al deficit.
12 PER ESSERE DEFINITI DISLESSICI è NECESSARIO ESSERE INTELLIGENTI
13 DISTURBO DI APPRENDIMENTO La compromissione supera la soglia di 2 DEVIAZIONI STANDARD dalla media attesa per l età in assenza di deficit neurologici, sensoriali o psicopatologie
14 DISCREPANZA abilità di lettura, scrittura, calcolo 85 intelligenza Abilità nella lettura a confronto con l intelligenza in soggetti con D.S.A.
15 ASPETTI PSICOLOGICI:
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17 Autostima A nsia Motivazione
18 FATICA
19 t s u r F e n o i z a r
20
21 Tensione TENSIONE
22 frustrazione Rabbia Insofferenza Fuga dal compito Co m tip po rit o de rtam iro p e di, c res nti sin hi si di v u di t st ere sur o: ra zio sse a, ne, nti e tam o r o p vi m i t o t C ra e r bo p u t i is d i d
23 autostima per sopportare la fatica devo vedere dei vantaggi devo sperimentare il successo
24 Cicli dell opinione di sé e dell autostima Opinione negativa di sé Mancanza di autostima Ciclo delle opinioni negative di sé Comportamento autolimitante Aspettative negative
25 Cicli dell opinione di sé e dell autostima Opinione positiva di sé Autostima rinforzata Ciclo delle opinioni positive di sé Comportamento efficace, deciso Aspettative positive
26 TEMPO
27 Il rimando oggettivo che il ragazzo dislessico riceve quotidianamente dalla realtà scolastica è comunque sempre di inadeguatezza.
28 Ma, dopo 3,4,6 o più anni di scuola, loro stessi non credono più nella loro intelligenza La loro personalità è divisa tra due messaggi opposti e contrastanti: stentano a formarsi una reale e unitaria immagine di sé (ciò può portare a patologie di personalità). La maggior parte dei messaggi, comunque, soprattutto a scuola, propende per la prima collocazione, tra gli stupidi. troppo poche sono, di solito, le occasioni in cui riesce ad emergere l altra caratteristica.
29 Le emozioni hanno un peso nella costruzione della personalità, così come in quello che alcuni definiscono concetto di sé scolastico e di autoefficacia
30 La motivazione " Le motivazioni sono tendenze orientate del soggetto ad agire nel mondo esterno secondo l'asse possibilità/impossibilità ed esprimono dei progetti rispetto ad eventi possibili futuri." (Caprara1988, p.283).
31 Motivazioni estrinseche affermare se stessi di fronte agli altri avere dei riconoscimenti da parte dei compagni ottenere un premio evitare un castigo, ecc.
32 Motivazioni intrinseche : alla c ompe tenza ; motiv az ioni c o gnitiv e * a diventare capaci, abili, esperti nel sapere compiere certe prestazioni e nel padroneggiare * a conoscere, a discipline, capire, ad argomenti, aspetti aumentare il della realtà proprio bagaglio culturale, a * a crescere, realizzare rispondere al e vivere il proprio ideale, il proprio bisogno di pro getto di vita che esplorare la interagisce con la realtà proposta e l'oggetto esiste nziadi l studio. il desiderio e la spinta interiore i
33 Cognizioni, capacità di apprendere, emozioni e motivazioni sono saldamente intrecciate uno stato d animo più disponibile e meno preoccupato può influenzare positivamente il ragionamento i processi cognitivi il comportamento sociale.
34 Stati d animo negativi: rendono meno efficienti il ricorso a strategie di risoluzione dei problemi minore la possibilità di utilizzare competenze di cui si è in possesso minore l attenzione agli aspetti semantici del problema. Stati animo positivi influenzano positivamente i processi di memorizzazione e di discriminazione percettiva e le competenze connesse alla propria professione e agli impegni sociali.
35 Le relazioni con i compagni sono difficili se vi è competizione e poca attenzione alla singolarità ed unicità di ogni individuo. Spesso il bisogno di sentirsi come gli altri porta a sottolineare l errore altrui in una sorta di sei come me, anche tu sbagli È importante lavorare dal punto di vista educativo sulla diversità e sulla sua accettazione
36 DISTURBI ASSOCIATI
37 Così come vi sono fattori che possono produrre gli stessi sintomi dei DSA ( dislessia ) Il ragazzo con DSA può presentare anche difficoltà socioculturali, familiari, educative, emotive e motivazionali, ma questi sono fattori secondari (o conseguenze) al suo disturbo di apprendimento. La difficoltà sta nel distinguere nella diagnosi e per questo è necessaria l équipe di specialisti.
38 Disturbi Specifici di Linguaggio(DSL) Disturbi d ansia Depressione Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI)
39 Disturbi specifici di linguaggio Il livello di sviluppo linguistico raggiunto in età prescolare è il dato predittivo più sicuro dell apprendimento della lettura alla scuola elementare (Satz, 1974; Ferreiro, 1976) Nei bambini in cui è presente DSL dopo i 4 anni è frequente la presenza successiva di disturbi di apprendimento della letto scrittura: nel 50-75% per Shriberg e Kwiatowski 1994 nel 37-63% per Silva 1983 (a seconda del tipo di compromissione delle componenti del linguaggio) Il 40% di bambini con DSA risulta aver manifestato precedenti disturbi o ritardi del linguaggio
40 DISTURBI D ANSIA Questi bambini quando soffrono a lungo perché non sono compresi nel loro problema e non sono aiutati nel modo corretto possono organizzare la loro personalità in modo patologico stabilmente. Quando invece hanno patito una sofferenza relativamente transitoria, che ha comunque trovato uno sbocco o un senso, possono in una qualche misura residuare una certa vulnerabilità psicologica, particolarmente sensibile alle situazioni di stress e agli attacchi all autostima.
41 COMORBILITÀ la DEPRESSIONE - Levi, Faruggia (1984) : i bambini con DSA rivelano un rischio psicopatologico per la Depressione 8-9 volte superiore rispetto alla popolazione generale della stessa fascia d età. - Levi, Penge, Biondi (1988): tra i bambini con DSA studiati, 2 su 5 presentano depressione. - Studi negli USA riscontrano una prevalenza della depressione nella fascia di età 7 12 della popolazione generale dell 1,8% mentre risulta dal 30 al 40% nei bambini con DSA
42 I problemi depressivo/ansiosi sono spesso mascherati dai comportamenti disadattivi o di disturbo
43 I soggetti con DSA tendono ad attribuire a sé la responsabilità dei propri fallimenti e al caso quella dei successi
44 Disturbo Specifico d Apprendimento = DISLESSIA Disturbo di LETTURA Disturbo di SCRITTURA = = DISLESSIA DISGRAFIA e DISORTOGRAFIA Disturbo di CALCOLO = DISCALCULIA
45 in Italia Disturbi Specifici di Apprendimento 3% - 8% È importante considerare che le stime attuali sono fatte sull affluenza ai servizi e sulle diagnosi accertate. Quanti però hanno una diagnosi? Quanti hanno avuto accesso ai servizi?
46 OGNI 100 VUOL DIRE..UNO PER CLASSE
47 Italiano: una lingua trasparente vi è una corrispondenza molto alta tra suoni e simboli; per le sillabe si arriva ad una corrispondenza che supera il 90%
48 LINGUE DIVERSE : VI SONO DIFFERENZE DI CULTURA (organizzazione del pensiero e del linguaggio) DIFFERENZA NELL ORTOGRAFIA E GRAMMATICA L inglese ha più di 1000 modi diversi per rappresentare i 44 suoni con diversi grafemi L italiano: 33 diversi grafemi per 25 fonemi ORTOGRAFIE DIVERSE MA DISFUNZIONI SIMILI Modi di scrittura diversi (ideogrammi) Disfunzioni diverse
49 La scrittura giapponese utilizza due forme di caratteri La scrittura giapponese utilizza due forme di caratteri che codificano l informazione in modo fonetico (Kana) e pittorico non-fonetico (Kanji). In soggetti giapponesi adulti, lesioni che riguardano diversi siti cerebrali possono danneggiano diversamente l abilità di usare il codice Kana e Kanji
50 Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza di mente fu quella di colui che si immaginò di trovare modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo? Parlare a quelli che sono nelle Indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né saranno da qui a mille a diecimila anni? E con qual facilità? Con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta! Galileo Galilei( )
51
52 LO SPORTIVO ESPERTO AUTOMATIZZA GLI SCHEMI COMPORTAMENTALI CHE GLI CONSENTONO DI UTILIZZARE LE STRATEGIE DI GIOCO PER VINCERE
53 Apprendere le abilità per leggere, scrivere, contare non è facile come sembra: Processi cognitivi complessi che coinvolgono attività coordinate di molte regioni cerebrali
54 ΛΕΤΤΥΡΑ ΦΟΝΟΛΟΓΙΧΑ Λαπιδο µυνατο βαχυτο µιοτρα νοτολε εχ χηιυ λαπιρο θυοδρε αµιζιο γαµαπι φαλασ ο τιγοµο νιϖαβα βαρλοµα γιαγνα δαγυµι βυγλια στροϖα δεφιτο φροµοπυ ιρρολε σ χορπι πιλχονε τιφολα βενιρο ενχηεα ϖοσ τια φυχιδο αϖελλι ϖιχεπο χηιορε διγατο
55 LETTURA FONOLOGICA Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu lapiro quodre amizio gamapi falaso tigomo nivaba barloma giagna dagumi buglia strova defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea vostia fucido avelli vicepo chiore digato
56 LETTURA LESSICALE Socdno una riccrea dlel Unvrsetiià di Carbmdgie l oidrne dlele lertete all iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. Icnrebidile he?
57 AREE di ATTIVITA CEREBRALE riferita alle parole GUARDARE ASCOLTARE PRONUNCIARE PENSARE
58 ABILITÀ CAPACITÀ DI METTERE IN ATTO UNA SERIE DI AZIONI, SPESSO IN SEQUENZA TRA LORO, IN MODO RAPIDO ED EFFICIENTE, IN MANIERA DA RAGGIUNGERE UNO SCOPO PER RAGGIUNGERE UN ABILITÀ: Predisposizione innata Un esposizione ripetuta agli stimoli (frequenza = ALLENAMENTO) Semplicità e stabilità della sequenza degli atti da apprendere (stimoli adeguati facilitano l acquisizione)
59 DISABILITÀ INCAPACITÀ DI COSTRUIRE UNA ROUTINE DI AZIONI, CHE RENDE FACILE RAGGIUNGERE UN DETERMINATO SCOPO LA MANCATA PREDISPOSIZIONE RENDE INEFFICACE L ALLENAMENTO
60 IN CHI ha un DSA NON SI VEDE QUALCOSA DI DIVERSO PER QUESTO È COSÌ DIFFICILE DA CAPIRE
61
62 PERSONA NON DISLESSICA PERSONA DISLESSICA AREA NON ATTIVATA NEI DISLESSICI (da E.Paulesu et al.,2001)
63 NON è opportuno fare diagnosi prima dell esposizione prolungata all apprendimento della lettoscrittura generalmente FINE SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA anche se già al termine della prima classe può sorgere un ragionevole dubbio
64 INTEGRAZIONE ED AUTOMATIZZAZIONE FUNZIONI SE UN ABILITÀ NON È IN AUTOMATICA OCCORRE UNO SFORZO MAGGIORE PER ESEGUIRE UN COMPITO CHE VIENE INOLTRE PERCEPITO COME DIFFICILE. Quando ad un soggetto con DSA viene chiesto di portare a termine due compiti in apparente competizione tra loro non ce la fa a ricorrere a strategie per ovviare al problema.
65 PROCESSI CONTROLLATI Consci Attentivi Guidati dal concetto Dall alto verso il basso Funzionamenti limitato Di tipo seriale Disponibili per tempo limitato Alto dispendio risorse Tipici di attività riflessive Flessibili, adatti a compiti creativi Allerta focale AUTOMATICI Inconsci Preattentivi Guidati dallo stimolo Dal basso verso l alto Funzionamento illimitato Di tipo parallelo Per attività durature Basso consumo di risorse Appresi o innati Rigidi, adatti per compiti ripetitivi Allerta generico
66 La prognosi della dislessia è in relazione a: 1) buona condizione cognitiva 2) identificazione e intervento precoce 3) adeguato ambiente educativo e familiare 4) adeguata assistenza didattico-educativa 5) buon equilibrio psicologico del bambino (Critchley)
67 PRINCIPALI ELEMENTI DI RISCHIO Familiarità Disturbo della programmazione fonologica in seconda infanzia
68 COME DIVENTA IL DISLESSICO EVOLUTIVO DA ADULTO? Compensati 45% ca. Recuperati 20% ca. Persistenti 35%ca. Fonte: Littyinen '98
69 DISABILITÀ PIÙ FREQUENTI: Percezione ed elaborazione visiva/uditiva Coordinazione visuo-motoria Decodifica Comprensione della lettura Espressione verbale Attenzione focale debole Memoria di lavoro poco efficiente
70 LA DISLESSIA NON PUO ESSERE CURATA Ad ogni modo interventi riabilitativi e strumenti protesici possono diminuire l intensità del disturbo o consentire di compensarlo
71 LETTURA
72 Strategia di lettura Competenze Meta-cognitive Competenze cognitive Competenza di lettura Competenze Linguistiche Abilità di lettura Competenze NP specifiche Competenze NP di base
73 Un alterazione dei meccanismi di lettura può compromettere La rapidità/fluidità della lettura/scrittura: - Causando: lettura sillabica, pause, riletture, autocorrezioni; La correttezza della lettura/scrittura Causando: Sostituzioni, elisioni-inversioni-aggiunte, errori ortografici L uso cognitivo della lettura/scrittura Causando: difficoltà di comprensione, nello studio; nella progettazione del testo scritto
74 chiamavano met-metropoli Salto di riga
75 1supIgr 3 2
76 Difficoltà nella spaziatura Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo! Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo! Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea.e non è solo un problema di difetto visivo! Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo!
77 ma b b Non c è costanza nella forma delle lettere Cambia forma e nome d D Cambia forma non nome
78 Possibili problemi della decodifica c a s a nave barca animale emimale a a casa db qp nu bagno bango lampo lompa
79 SCRITTURA
80 scrittura Scrittura: i bambini imparano: prima il suono delle parole, poi imparano a ripeterle e pronunciarle, poi imparano a leggerle e poi imparano a scriverle. Lettura e scrittura dipendono quindi dalle capacità di comprensione verbale e di produzione del linguaggio Scrittura mediante codifica fonologica: per scrivere una parola lunga o non familiare dobbiamo prima ripetere le sillabe a mente Scrittura mediante codifica visiva dell ortografia: alternativamente alla codifica fonologica, per scrivere una parola non familiare dobbiamo prima visualizzarla come immagine mentale
81 Disgrafia: legata al tratto Disortografia: legata alla codifica
82 O ANNA FIATO
83 CALCOLO
84 CONOSCENZA NUMERICA SISTEMA di CALCOLO: SISTEMA dei NUMERI: Elaborazione segni operazioni Magazzino dei fatti numerici (Tabelline, moltiplicazioni a mente, add. e sottr. entro la decina) Procedure di calcolo (mentale e scritto) Conteggio progressivo e regressivo (linea dei numeri) Codifica semantica (rappresentazione) Transcodifica numerica (lettura, scrittura, ripetizione dei n.)
85 CONOSCENZA NUMERICA elaborazione del sistema dei numeri Regole semantiche Rappresentazione interna del numero Giudizio di numerosità Regole sintattiche Grammatica del numero Valore posizionale delle cifre Dettato di numeri Regole lessicali Riconoscimento del nome del numero Enumerazione Lettura dei numeri Dettato di numeri
86 Discalculia difficoltà ad automatizzare: Fatti aritmetici Sequenze numeriche (L enumerazione avanti e indietro) Transcodifica numeri) (lettura scrittura dei Procedure
87 Calcoli eseguiti da un bambino con dislessia
88 Attenzione alla LENTEZZA soprattutto nell esecuzione dei lavori che richiedono lettura, scrittura, calcolo
89 Riassumendo le caratteristiche generali (con l avvertenza che non tutte sono presenti in tutti gli individui)
90 Alcuni possibili sintomi: periodo scuola dell infanzia-1 manualità fine difficoltosa goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare riconoscimento destra / sinistra inadeguati difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo
91 Alcuni possibili sintomi: periodo scuola primaria, superiore-1 e 2 grado difficoltà evidente di copia dalla lavagna distanza dal testo e postura particolare per leggere perdita della riga e salto della parola in lettura difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura omissione delle lettere maiuscole difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici. confusione e sostituzione di lettere in particolare con l'uso dello stampato minuscolo lettere e numeri scambiati: 31 / 13 - p/b - sc/cs... a/e u/n sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n - r/l s/z
92 Alcuni possibili sintomi: periodo scuola primaria, superiore1 e 2 grado difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che ghi/gh- gn/gl inadeguata padronanza fonologica generale doppie punteggiatura ignorata o inadeguata difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e ad usare il vocabolario
93 Alcuni possibili sintomi: periodo scuola primaria, superiore1 e 2 grado difficoltà ad imparare le tabelline difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte difficoltà di attenzione
94 IL TEMPO difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo difficoltà a sapere che ore sono all'interno della giornata difficoltà a leggere l'orologio difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, l'ordine alfabetico difficoltà a sapere quand'è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari, i compleanni.
95 ATTENZIONE A: DIFFICOLTÀ E LENTEZZA NELLO SVOLGIMENTO DEL LAVORO GRAVE DISGRAFIA ERRORI ORTOGRAFICI RIPETUTI INCAPACITÀ DI RICORDARE LE TABELLINE Difficoltà nel conteggio regressivo DIFFICOLTÀ NELLA LETTURA DELL OROLOGIO EVIDENTE DIFFICOLTÀ DI LETTURA INCAPACITÀ DI RICORDARE SEQUENZE (MESI DELL ANNO, STAGIONI ECC.)
96 una bibliografia è reperibile sul sito È possibile contattarmi via mail: le slides del corso saranno disponibili anche sul sito
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