ALCOL E MARITTIMI. FRA RISCHI VINCOLI DI LEGGE e RESISTENZA AL CAMBIAMENTO. osservazioni del medico competente. Dr.ssa Daniela Barbierato

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1 ALCOL E MARITTIMI FRA RISCHI VINCOLI DI LEGGE e RESISTENZA AL CAMBIAMENTO osservazioni del medico competente Dr.ssa Daniela Barbierato

2 L. 30 marzo 2001, n. 125 Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati Art. 15 (Disposizioni per la sicurezza sul lavoro) 1. Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi, individuate con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.

3 2. Per le finalità previste dal presente articolo i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono essere effettuati esclusivamente dal medico competente ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, ovvero dai medici del lavoro dei servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro con funzioni di vigilanza competenti per territorio delle aziende unità sanitarie locali.

4 3. Ai lavoratori affetti da patologie alcolcorrelate che intendano accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione presso i servizi di cui all'articolo 9, comma 1, o presso altre strutture riabilitative, si applica l'articolo 124 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309.

5 4. Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui al comma 1 è punito con la sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da lire 1 milione a lire 5 milioni.

6 Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Intesa in materia di individuazione delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l incolumitl incolumità o la salute dei terzi ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche ai sensi dell art. 15 della legge 30 marzo 2001, n. 125 Intesa ai sensi dell art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131 Repertorio Atti n del 16 marzo 2006 G.U. n n 75 del

7 SANCISCE INTESA Ai sensi dell art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, sull individuazione delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l incolumitl incolumità o la salute dei terzi per le quali è fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, nei seguenti termini:

8 Art. 1 (Attività lavorative a rischio) 1. Le attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l incolumitl incolumità o la salute dei terzi, per le quali si fa divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche,, ai sensi dell articolo 15 della legge 30 marzo 2001, n. 125, sono quelle individuate nell Allegato Allegato I, che forma parte integrante della seguente intesa.

9 Allegato I ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE COMPORTANO UN ELEVATO RISCHIO PER LA SICUREZZA L INCOLUMITÀ E LA SALUTE DI TERZI

10 1. attività per le quali è richiesto un certificato di abilitazione per l espletamento dei seguenti lavori pericolosi: a) impiego di gas tossici (articolo 8 del regio decreto 9 gennaio 1927, e successive modificazioni); b) conduzione di generatori di vapore (decreto ministeriale 1 marzo 1974); c) attività di fochino (articolo 87 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 302); d) fabbricazione e uso di fuochi artificiali (decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1973, n. 145); e) vendita di fitosanitari (articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290); f) direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari (decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1970, n. 1450, e successive modifiche); g) manutenzione degli ascensori (decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162);

11 2. dirigenti e preposti al controllo dei processi produttivi e alla sorveglianza dei sistemi di sicurezza negli impianti a rischio di incidenti rilevanti (articolo 1 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334); 3. sovrintendenza ai lavori previsti dagli articoli 236 e 237 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547; 4. mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e private in qualità di: medico specialista in anestesia e rianimazione; medico specialista in chirurgia; medico ed infermiere di bordo; medico comunque preposto ad attività diagnostico terapeutica di tipo invasivo; infermiere; ostetrica; caposala e ferrista;

12 5. vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per neonati e immaturi; mansioni sociali e socio-sanitarie svolte in strutture pubbliche e private; 6. attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado; 7. mansioni comportanti l obbligo della dotazione del porto d armi, ivi comprese le attività di guardia particolare e giurata;

13 8. mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto: a) addetti alla guida di veicoli stradali per i quali è richiesto il possesso della patente di guida categoria B, C, D, E, e quelli per i quali è richiesto il certificato di abilitazione professionale per la guida di taxi o di veicoli in servizio di noleggio con conducente, ovvero il certificato di formazione professionale per guida di veicoli che trasportano merci pericolose su strada; b) personale addetto direttamente alla circolazione dei treni e alla sicurezza dell esercizio ferroviario; c) personale ferroviario navigante sulle navi del gestore dell infrastruttura ferroviaria con esclusione del personale di camera e di mensa; d) personale navigante delle acque interne; e) personale addetto alla circolazione e alla sicurezza delle ferrovie in concessione e in gestione governativa, metropolitane, tranvie e impianti assimilati, filovie, autolinee e impianti funicolari aerei e terrestri;

14 f) conducenti, conduttori, manovratori e addetti agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparecchi di sollevamento, esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra e di monorotaie; g) personale marittimo delle sezioni di coperta e macchina, nonché il personale marittimo e tecnico delle piattaforme in mare, dei pontoni galleggianti, adibito ad attività off-shore e delle navi posatubi; h) responsabili dei fari; i) piloti d aeromobile; j) controllori di volo ed esperti di assistenza al volo; k) personale certificato dal Registro aeronautico italiano; l) collaudatori di mezzi di navigazione marittima, terrestre ed aerea; m) addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti; n) addetti alla guida di macchine di movimentazione terra o merci;

15 9. addetto e responsabile della produzione, confezionamento, detenzione, trasporto e vendita di esplosivi; 10. lavoratori addetti ai comparti della edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono attività in quota, oltre i due metri di altezza; 11. capiforno e conduttori addetti ai forni di fusione; 12. tecnici di manutenzione degli impianti nucleari; 13. operatori addetti a sostanze potenzialmente esplosive e infiammabili, settore idrocarburi; 14. tutte le mansioni che si svolgono in cave e miniere.

16 Legge quadro sull alcol prevede interventi non solo in ambito sanitario (prevenzione, cura, riabilitazione) ma anche in campo pubblicitario sicurezza del traffico regolamentazione della vendita sicurezza sui luoghi di lavoro

17 Finalità della norma Tutela del soggetto con problemi alcolcorrelati Sicurezza della nave Sicurezza di terzi

18 R.D. 14 dicembre 1933 n.1773 Elenco delle infermità che debbono essere considerate causa di temporanea o permanente inabilità ai servizi di bordo in sede di revisione degli iscritti nelle matricole (visite preventive e giudizio di idoneità marittimi che hanno già navigato) di Art. Art. 11 e 12

19 R.D. l. 14 dicembre 1933, n accertamento idoneità fisica della gente di mare di prima categoria Elenco delle infermità ed imperfezioni fisiche che sono causa di inidoneità per l iscrizione l nelle matricole della gente di mare di 1 cat. (Visite preventive di marittimi che imbarcano per la prima volta) Art. 7 Manifestazioni gravi da intossicazioni croniche di origine esogena, con particolare riguardo a tutte le manifestazioni di alcolismo cronico e narcomanie

20 Legge 28 ottobre 1962 n malattie che debbono essere considerate pericolose per l altro l personale di bordo:.. malattie infettive, mentali, s. schizofrenica, manifestazioni imputabili ad intossicazioni da alcolismo cronico o da stupefacenti

21 La legge D.Lgs Lgs.. 271/99 art. 5 Misure generali di tutela 1) A bordo di tutte le navi ai fini della prevenzione degli infortuni e dell igiene del lavoro dei marittimi sono attuate le seguenti misure di tutela a)valutazione delle situazioni di rischio per la salute e per la sicurezza, connesse all esercizio dell attività lavorativa di bordo

22 Art.6 L armatore omissis..valuta omissis..valuta i rischi per la sicurezza e la salute dei marittimi predisponendo il piano di sicurezza che deve contenere i seguenti elementi: a)progetto dell unit unità b)specifiche dell unit unità c)relazione tecnica della valutazione dei rischi per la salute e la tutela dei lavoratori marittimi, connessi allo svolgimento dell attivit attività lavorativa a bordo.

23 Valutazione dei rischi D.L. 271/99 Rischi legati all ambiente di lavoro: caratteristiche della nave: età, dimensione, caratteristiche carico Rischi legati al fattore umano: qualità, competenza, compatibilità, esperienza Rischi legati a fattori ambientali esterni I rischi analizzati sono fattori di fatica riportati all all. I del D.L.271/99

24 L ambiente di lavoro può contenere aspetti di alienazione e stress. In entrambi i casi l uso dell alcol può esser visto come una strategia di coping adottata per far fronte a stress ed alienazione Greenberg et al, Trice et al.

25 Alcuni AA dimostrano una scarsa associazione fra stress, alienazione e consumo di alcolici. Questi risultati contrastanti starebbero ad indicare che possono entrare in gioco altri fattori.

26 La cultura del posto di lavoro gioca un ruolo molto importante nel determinare la relazione stress, alienazione e consumo di alcol Alcohol and work pattern of use, workplace culture and safety K. Pidd et al 2006

27 Cultura del luogo di lavoro e alcol Bere alcolici è un comportamento che si apprende all interno di un contesto culturale e può essere funzionale o disfunzionale. Valori culturali e norme possono non solo influenzare i pattern di consumo, ma anche definire il bere problematico Trice, Sonnenstuhl 1990

28 L ambiente di lavoro contiene fattori di stress, fattori di controllo, sottoculture che interagiscono e possono supportare o scoraggiare i consumi di alcol Affrontando l alcol da questa prospettiva non è più il singolo bevitore ad essere al centro del problema ma è la cultura dell organizzazione

29 Lo stesso processo che vede come punto centrale la cultura dell organizzazione e che ha portato a sviluppare norme, regole scritte e non, sull alcol, può essere usato per cambiare comportamenti ed attitudini obiettivi Facilitare e supportare comportamenti che portino ad un consumo responsabile per ridurre/eliminare i danni da alcol

30 i numeri dell alcol alcol e infortuni 10-30% degli infortuni sul lavoro sono correlati all alcol I lavoratori alcolisti hanno una probabilità dal 2 al 4% in più di essere coinvolti in infortuni rispetto ai non bevitori ( Bijil and Ziekemeyer 1990) 10-12% di tutti i lavoratori di età superiore ai 16 anni ha problemi legati all abuso o alla dipendenza da alcol (International Labour Organization)

31 alcol e infortuni 80% degli incidenti del settore marittimo sono causati da errore umano (Sagen, Arne maritime loss control management. Human Aspect 1994)

32 alcol e malattia Ogni anno sono attribuibili al consumo di alcolici circa il 10% di tutte le patologie, il 10% di tutti i ricoveri, il 10% di tutti i tumori, il 63% delle cirrosi (2003 Lo stato della salute in Italia Rapporto del ministro della salute al Parlamento)

33 alcol: produttività e performance Model JG Mountz JM Problematiche dell uso di alcol nei piloti 1 test: prima dell ingestione di alcol 10 % non eseguivano i test correttamente 2 test: alcolemia 1/100ml 89 % non effettuano i test correttamente 3 test: effettuato 14 ore più tardi dall ingestione di alcol 68 % non effettuava correttamente il test

34 glossario dell alcol

35 Bevitore a basso rischio: quantità/die, assunta a stomaco pieno, che non superi le 2-3 unità alcoliche per i maschi, 1-2 unità alcoliche per le femmine Bevitore ad alto rischio: quantità/die, assunta a stomaco pieno, che superi le 2-3 unità alcoliche per i maschi, 1-2 unità alcoliche per le femmine

36 Unità alcolica = = = Bicchiere 330 ml Bicchiere 125 ml Bicchiere 80 ml Bicchiere 40 ml Unità alcolica standard: ogni bicchiere di bevanda alcolica contiene 12 gr. Di alcol che definiamo unità alcolica standard Tempi di smaltimento: per metabolizzare da 1 a 2 unità alcoliche, sono necessarie da 1 a 2 ore

37 Introduzione di ISM code nel 1993 (international safety management) organizzazione della sicurezza che risponda alla necessità delle navi di mantenere alti standard di sicurezza e protezione ambientale Le linee guida per l applicazione dell ISM code e riconosciute dall IMO raccomandavano alle compagnie alcohol and other drug policies and procedures In aggiunta, parecchie compagnie hanno adottato, ad implementazione dell ISM code, sistemi di qualità ISO 9000

38 ILO, WHO Guidelines for conducting pre sea and periodic medical fitness examination for seafarers Nel giudizio di idoneità è necessario valutare Anche l eventuale consumo di alcol e sostanze psicotrope che possono compromettere la salute del marittimo e la sicurezza della nave

39

40 Chi si occupa della salute dei marittimi? Medico Competente Medico di Sanità marittima Medico del Porto Medico dell Ipsema Medici dei servizi SPSAL Armatore Organizzazioni sindacali e patronati E chi dei lavoratori con problemi di abuso alcolico? Armatore e colleghi di lavoro Medico Competente Medici dei servizi SPSAL Medici e operatori dei servizi di Alcologia Altre figure del no profit

41 PROBLEMA Chi opera nei servizi di alcologia, sa cosa fa.. IL MEDICO COMPETENTE? IL MEDICO DI SANITA MARITTIMA? IL MEDICO DEL PORTO? IL MEDICO DEL LAVORO DEGLI SPSAL?

42 E indispensabile coinvolgere, oltre alle associazioni di categoria e del volontariato, l ospedale, il sociale, i distretti ed il dipartimento di prevenzione, il medico di sanità marittima, che su questo problema devono confrontarsi nell ambito delle rispettive professionalità per cercare di integrare azioni che spesso, di fatto, stanno conducendo separatamente.

43 CREAZIONE DI UNA RETE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO LEGATO ALL ASSUNZIONE ASSUNZIONE DI ALCOLICI, SULLA BASE DI STRUMENTI CONDIVISI E CONOSCIUTI REFERENTI INTERNI ALLA SOCIETA Armatore e comandante, SPP, RLS, ufficiali ed equipaggio Medico Competente REFERENTI ESTERNI Medico di Sanita Marittima, Alcologia, SPSAL

44 Responsabilità di organizzazioni, personale coinvolti nella prevenzione delle dipendenze proprietario sindacati dei marittimi manager assicuratori agenti marittimi equipaggio istituti di formazione organizzazioni internazionali

45 PROTOCOLLO AZIENDALE DI INTERVENTO CONCORDATO CON ARMATORE MEDICO COMPETENTE RLS RSU

46 prevenzione controlli

47 MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI ALCOLIMETRICI DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE EFFETTUAZIONE DI UN ESAME ALCOLIMETRICO AD UN ADDETTO ALLE LAVORAZIONI DELL ALLEGATO 1 RITENUTO IN CONDIZIONI DI ABUSO ALCOLICO IN ORARIO E AMBIENTE DI LAVORO IN ASSENZA DI PROTOCOLLI AZIENDALI CONDIVISI DAI LAVORATORI INTERPRETAZIONE DELL ATTO DEL MEDICO COMPETENTE COME AZIONE REPRESSIVA

48 MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI ALCOLIMETRICI DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE INDAGINI TRASVERSALI, CONCORDATE, PER ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA DI POTER ESSERE VALUTATI (E CONOSCERE L ABITUDINE ALL ASSUNZIONE DI ALCOLICI) PROGETTO DISCUSSO E CONDIVISO CON I LAVORATORI. IMPOSTAZIONE DEGLI INTERVENTI INFORMATIVI/FORMATIVI

49 MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI ALCOLIMETRICI DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE EFFETTUAZIONE DI UN ESAME ALCOLIMETRICO AD UN ADDETTO ALLE LAVORAZIONI DELL ALLEGATO 1 RITENUTO IN CONDIZIONI DI ABUSO ALCOLICO IN ORARIO E AMBIENTE DI LAVORO IN PRESENZA DI UN PROTOCOLLO AZIENDALE CONDIVISO DAI LAVORATORI INTERPRETAZIONE DELL ATTO DEL MEDICO COMPETENTE COME AZIONE PREVENTIVA

50 ALCOLEMIA PROBLEMI COMPORTAMENTI PRECEDENTI L INIZIO DELL ORARIO DI LAVORO TERAPIA E RIABILITAZIONE

51 RISULTATO DELLE AZIONI PREVENTIVE Attività di informazione e formazione Creare la consapevolezza nei lavoratori che l assunzione anche moderata o sociale di alcol E UN RISCHIO SULLA NAVE Protocollo aziendale di intervento concordato con Datore di lavoro, Medico Competente, RLS, RSU Coinvolgimento dei referenti esterni MEDICI DI SANITA MARITTIMA, Alcologia, SPSAL Percorso terapeutico e reinserimento

52 IPOTESI DI INTERVENTO Qualora il medico competente ritenesse il lavoratore inidoneo per motivi derivanti dal proprio stato di salute, in relazione all assunzione di alcolici, dovrebbe attivare la rete, cioe l equipe interdisciplinare (medici dei servizi SPSAL, dei servizi di Alcologia ed il medico di sanità marittima) al fine di garantire la presa in carico terapeutica e riabilitativa.

53 PERCORSO RIABILITATIVO D.L. gs.. 626/94 Ma mentre per il lavoratore a terra, soggetto al D.L. 626/94 nel tempo che intercorre fra la visita del medico competente e la presa in carico dell alcologia,, dovrebbe essere adibito a mansioni che non comportino rischi aggiuntivi derivanti dal proprio stato di salute, individuate in collaborazione con il datore di lavoro ed il Servizio di prevenzione e protezione aziendale

54 Per il lavoratore marittimo non esiste la possibilità di un cambio mansione e quindi a. Comunque dovrebbe essere sbarcato b. Nel caso non ci sia un contratto di dipendenza, ma si tratti di lavoratore a contratto o a chiamata, viene a cadere la possibilità di un percorso riabilitativo con conservazione del posto di lavoro, a trattamento ultimato

55 Cambio destinazione della nave Sbarcato Sbarcato per fine turno Definitivamente? Non ancora imbarcato Imbarcato con altra compagnia Tempi dei marittimi e medico competente Che fare?

56 CONCLUSIONI? La norma, a nostro parere, ha un importanza rilevante nel permettere di giungere alla conoscenza della dimensione del fenomeno alcol e lavoro, ma non fornisce gli strumenti idonei ad affrontare il problema dell alcolista cronico. Appare pertanto essenziale affrontare un percorso preventivo che veda la stretta collaborazione dei referenti societari e pubblici della prevenzione (Operatori degli SPSAL, dei Servizi di Alcologia, Medici competenti), in collaborazione con i Rappresentanti dei Lavoratori

57 Programmi futuri Leggi e regolamenti risultano più efficaci se accompagnati da interventi formativi ( formazione focalizzata sui comandanti) Integrare la politica dell alcol nella gestione della sicurezza della nave

58 Grazie per l attenzione

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