Regione Puglia. Le reti di assistenza. Alcuni elementi per la progettazione della rete ospedaliera. Ragnar Gullstrand settembre 2013
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1 Le reti di assistenza Alcuni elementi per la progettazione della rete ospedaliera Ragnar Gullstrand settembre 2013
2 Obiettivi Definire un organizzazione aziendale in grado di trasformare la risposta sanitaria complessiva Articolare la risposta privata per integrare l offerta pubblica 2
3 Definire l organizzazione sanitaria aziendale Il rafforzamento delle tre reti: emergenza, ospedaliera e territoriale, richiede l analisi attuale e il disegno della risposta futura. I criteri di appropriatezza applicati ai ricoveri per acuzie richiedono la presa in carico territoriale dei pazienti. L atto aziendale deve essere la nuova espressione dell azienda in grado di erogare i servizi secondo l articolazione delle tre reti e con l allocazione di risorse indirizzate nei punti necessari. 3
4 La rete ospedaliera Il primo passo attuativo parte dal fabbisogno di prestazioni appropriate Analisi delle prestazioni erogate Applicazione modello di appropriatezza Calcolo del n PL corrispondenti Il secondo passo: l'identificazione del ruolo dei presidi secondo le esigenze della rete dell'emergenza secondo altri indirizzi regionali Il terzo passo: l'articolazione delle SC e delle reti per patologia verificare gli obiettivi nazionali di SC rispetto ai PL verificare gli obiettivi nazionali / regionali di SC per bacino di utenza Risultati Descrizione dell organizzazione aziendale della rete ospedaliera da inserire nell atto aziendale con particolare puntualizzazione dei processi di riconversione Determinazione dell organigramma da allegare all atto aziendale 4
5 Produzione e consumo 2012 della Regione Puglia escl nido (31) Casi Prod tot strani mob att mob pass ric pugl tasso per mille acuzie post tot Obiettivo della proposta di regolamento: 160 ricoveri per mille abitanti (scarto di circa ricoveri) 5
6 Produzione 2012 strutture regionali e non esclusione nido (spec 31) RO DH Totale Strutt regionali % acuzie % post % Non regionali % acuzie % post % Totale % acuzie % post % 77% 23% 100% 6
7 Calcolo del n PL sull'attività svolta (ante percorso appropriatezza) (escl. nido-31) (obiettivo sulla base della popolazione: acuzie * 3,0 = totale * 3,7 = , ,5 375 Dati 2012 Ricoveri PL PL PL GG RO ACC DH RO DH TOT Strutt non regionali Acuzie Postacuzie Strutture regionale Acuzie Postacuzie Totale complessivo l'effetto appropriatezza? -10% 7
8 Identificazione del ruolo dei presidi I criteri del sistema di emergenza-urgenza: un Centro HUB (DEA di II livello) ogni abitanti uno SPOKE (DEA di I livello) per ambiti territoriali corrispondenti ad un bacino di utenza intorno a abitanti o qualora il tempo di accesso da un ospedale alla più vicina sede di D.E.A. superi i 60 minuti, tenendo conto che il centro HUB funge anche da SPOKE per il bacino di competenza. Ne deriva che con una popolazione di circa abitanti è ragionevole progettare da 3 a 7 DEA II e da 14 a 27 DEA 1 (incl. i presidi di secondo livello) 8
9 Obiettivi nazionali di SC rispetto ai PL L'obiettivo nazionale per la valutazione della numerosità di strutture complesse ospedaliere: una SC per ogni 17,5 PL Sui PL calcolati delle strutture pubbliche, 8.899, (pagina 7) vi sarebbero circa 510 SC ospedalieri, al lordo del processo di appropriatezza. Sui PL calcolati totale, , (pagina 7) vi sarebbero circa 765 punti di erogazione. al netto di una non appropriatezza ipotizzata in circa 10% si arriva a circa 700 punti di erogazione. 9
10 Obiettivi di SC per bacino di utenza Identificare, partendo dai ricoveri appropriati secondo la metodologia già presentata per ciascuna disciplina, il tasso di ospedalizzazione che, prendendo in considerazione la tipologia della popolazione e la mobilità attiva/passiva strutturale porta complessivamente ad un dato compatibile con l'obiettivo nazionale. Il tasso di ospedalizzazione include ricoveri ordinari e day hospital ma non il nido. Individuare, per ciascuna disciplina, la degenza media relativa per ricoveri ordinari e ricoveri diurni. Determinare il tasso di occupazione standard da utilizzare nel calcolo. Calcolare, sulla base dei punti precedenti, il numero regionale totale di posti letto. Sulla base dei ricoveri appropriati e delle considerazioni di opportunità determinare la quota dei ricoveri fornita dagli erogatori pubblici. Calcolare il numero di posti letto atteso nelle strutture pubbliche e nelle strutture private. 10
11 L articolazione dei posti letto per area geografica 1. Le aziende ospedaliere, considerate HUB, sede di DEA di secondo livello e le strutture centrali all interno di ciascuna area geografica, devono disporre di tutte le specialità e devono essere anche sede delle specialità con una diffusione rara (per la gestione di patologie a bassa incidenza e prevalenza) sul territorio. 2. I presidi ospedalieri di base con attività specializzate indicati come SPOKE, sede di DEA di primo livello e delle specialità di media diffusione sul territorio. 3. I presidi ospedalieri di base sono le altre strutture delle ASL, sedi di Pronto Soccorso Semplice, con la presenza, di norma, di specialità diffuse. 11
12 Confronto metodi diversi (top down e bottom up) UO Applicazione parametro UO min UO medie UO max TOTALE Da confrontare con n punti di erogazione totali pugliesi sulla base della produzione attuale: 765 (p. 16) e una produzione appropriata ipotizzata in circa 700 SC, di cui le strutture complesse regionali 510, al lordo del processo di appropriatezza. 12
13 Applicazione su un'asl di abitanti (LECCE) Regione Puglia - Parametro Agenas UO pop UO Parametro Applicazione parametro AGENAS UO Bacino Bacino UO medie UO max min max min Cardiologia ,3 0,15 Ematologia ,2 0,6 Geriatria ,8 0,4 Malattie Infettive ,2 0,6 Medicina Generale ,15 0,08 Gastroenterologia ,8 0,4 Pneumologia ,8 0,4 Cardiochirurgia ,2 0,6 Chirurgia generale ,2 0,1 Chirurgia Maxillo facciale Ch. Plastica Ch. Toracica ,5 0,8 Ch. Vascolare ,8 0,4 Neurochirurgia ,2 0,6 Ortopedia ,2 0,1 ORL ,3 0,15 Urologia ,3 0,15 13
14 Confronto applicazione standard e l'attuale (vedere foglio excel LECCE) 14
15 Azioni per realizzare i cambiamenti? Specializzazione ospedali? Rete ospedaliera? Ruolo delle strutture regionali e non regionali? Un piano quinquennale con step annuali contenente budget economico e di prestazioni che permette agli erogatori di adeguarsi. Un monitoraggio dei progressi effettivamente raggiunti. 15
16 Approfondimenti Alcuni considerazioni sulla programmazione dei privati. (p 17) Postacuzie (p 25) Appropriatezza (p 31) 16
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