Un approccio integrato per i Bilanci Energetico-Ambientali il caso della Regione Lombardia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Un approccio integrato per i Bilanci Energetico-Ambientali il caso della Regione Lombardia"

Transcript

1 Un approccio integrato per i Bilanci EnergeticoAmbientali il caso della Regione Lombardia Regionali: Autori: Anna Boccardi (1), Niccolò Perina (1), Stefania Ghidorzi (1), Dino De Simone (1), Mauro Brolis (1), Giuseppee Maffeis (2) (1) Cestec Spa B.U. Energia & Ambiente Via Taramelli, 12 Milano (2) TerrAria Srl Via M. Gioia 132 Milano Abstract Nel 2002, con l approvazione in Consiglio regionale dell Atto di Indirizzo per la Politica Energetica (DGR VII/0674 del 3 dicembre 2002), seguita poi dall adozione del Programma Energetico Regionale (PER) da parte della Giunta (DGR VII/12467 del 21 marzo 2003), Regione Lombardia si è dotata degli strumenti atti a delineare le proprie scelte in campo energetico. Nel corso del 2007, per rendere operativa la programmazione energetica, individuando specifiche linee di intervento e prevedendo uno specifico set di azioni e risorse, la Giunta di Regione Lombardia ha approvato, con DGR VIII/4916 del 15 giugno 2007, il Piano d Azione per l Energia (PAE). Successivamente sono stati emanati l aggiornamento del Piano d Azione (DGR VIII/8746 del 22 dicembre 2008) e il Piano per una Lombardia Sostenibile (DGR VIII/11420 del 10 febbraio 2010). Quest ultimo propone un approccio trasversale al tema energia, che abbraccia tutti gli ambiti di governance regionali e che muove nella direzione di una svolta nelle modalità di vivere, muoversi, produrre, comunicare, abitare il territorio ed usufruire delle sue molteplici risorse e opportunità. Il Piano opera nel solco della Azione Clima promossa dall Unione Europea per la lotta ai cambiamenti climatici, con attenzione peculiare alle azioni di mitigazione che possono essere attuate negli ambiti dell efficienza energetica e dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. L elaborazione del PAE è basata su un quadro conoscitivo di dettaglio e, in particolare, un bilancio energeticoambientale con proiezione quinquennale (BEAR , successivamente aggiornato al 2005 e al 2007), ma soprattutto è integrato da un sistema di monitoraggio, denominato SIRENA (Sistema Informativo Regionale ENergetico Ambientale), direttamente accessibile sul portale web della Direzione Generale Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia ( In tale ambito sono state affinate e specificate, rispetto al livello regionale e a quello provinciale, le tecniche tradizionali di stesura del Bilancio Energetico. La metodologia elaborata rende anche disponibili, attraverso un processo topdown per i consumi cosiddetti diffusi, i consumi energetici per vettore e per settore a livello comunale. Questo documento è finalizzato ad evidenziare l opportunità per le Regioni di dotarsi, da un lato, di metodi di elaborazione specifici per la scala regionale, capaci di arricchire il patrimonio conoscitivo locale, la pianificazione energetica nazionale e, dall altro, di strumenti di pianificazione, monitoraggio e divulgazione verso il vasto pubblico di tecnici e non, soprattutto in vista del contributo locale al raggiungimento degli obiettivi nazionali (e regionali) della Azione Clima europea, meglio conosciuta come politica Premessa L assegnazione della competenza dei Piani Energetici Regionali prevista dalla legge 10/91, nel frattempo ridisegnati come Piani Energetici Ambientali Regionali (PEAR), è un passo fondamentale del trasferimento di parte delle funzioni dello Stato alle Regioni. L oggetto dei Piani Energetici Regionali si è infatti arricchito di tutte le competenze 1

2 trasferite alle Regioni in materia di energia dal D.lgs n.112/98 e dal nuovo assetto istituzionale previsto dalla modifica del Titolo V della Costituzione. Ad oggi la formulazione degli obiettivi della politica energetica regionale prevede: promozione del risparmio energetico e dell uso razionale dell energia, anche tramite contributi e incentivi a sostegno; localizzazione e realizzazione degli impianti di teleriscaldamento; sviluppo e valorizzazione delle risorse endogene e delle fonti rinnovabili, anche tramite contributi e incentivi a sostegno; certificazione energetica degli edifici; promozione dei fattori di competitività, sicurezza, affidabilità e continuità degli approvvigionamenti regionali; conseguimentoo degli obiettivi di limitazione delle emissionii di gas serra fissati dal Protocollo di Kyoto. Accanto agli obiettivi di competitività, sicurezza, affidabilità e continuità degli approvvigionamenti energetici che un PEAR deve porsi, devono oggi necessariamente essere aggiunti gli obiettivi di sostenibilità energetica affermati dall Unione Europea nella propria Azione Clima. In vista della suddivisione a livello regionale dei nuovi obiettivi delineati a livello europeo per gli Stati Membri, è possibile monitorare il contributo delle singole Regioni rispetto agli obiettivi nazionali: al 2020 riduzione del 13% delle emissioni di CO 2 equivalente rispetto al 2005; copertura del 17% del fabbisogno energetico attraverso produzione da fonti energetiche rinnovabili; riduzione del 20% dei consumi rispetto alla baseline definita dallo scenario tendenziale del PAE e dal suo aggiornamento proposto all interno del Piano per una Lombardia Sostenibile. Avendo come riferimento i target definiti a scala europea e nazionale, è fortemente auspicabile che le Regioni si dotino di uno strumento di monitoraggio aggiornato e pubblico, capace di verificare l efficacia delle azioni (nel caso specifico lombardo) del PEAR rispetto al raggiungimento degli obiettivi quantitativi, mutuando la logica della VAS (che definisce l obbligo della definizione del Sistema di Monitoraggio di un Piano) e nello specifico di Governo della politica energetica regionale (per la Lombardia il riferimento sono la L.R. 26/03 e la L.R. 24/06). Di fatto il Sistema di Monitoraggio del PEAR è già definito dal punto di vista metodologico ed è rappresentato dal BEAR (Bilancio Energetico Ambientale Regionale): in esso sono contenute tutte le informazioni da cui è possibile desumere gli indicatori di sintesi funzionali a restituire il grado di raggiungimento degli obiettivi. Caratteristica essenziale per un sistema di monitoraggio, quindi anche per un BEAR, è l aggiornamento annuale, la ripetibilità e la trasparenza dei metodi di elaborazione e dei risultati. Il presente documento presenta il metodo quantitativo di definizionee e valutazione dei flussi energetici a scala regionale e provinciale, dando evidenza al valore aggiunto da esso rappresentato sia in termini di conoscenza del contesto locale e quindi di affinamenti metodologici, sia in termini di maggior governo dellee leve determinanti domanda ed offerta energetica a scala regionale. Si discuteranno, quindi, nel dettaglio i metodi di costruzione del BEAR, lato domanda per i principali vettori e lato offerta (principalmente elettrica) e se ne valuteranno gli esiti. 2

3 2 Il bilancio energetico: metodi di stima della domanda Nel seguito si illustra il metodo utilizzato nell elaborazione dei dati lato domanda (consumi usi finali) nel Bilancio Energetico Ambientale Regionale, analizzando singolarmente i settori e i vettori considerati. 2.1 Settore civile I consumi riconducibili al settore civile, inteso come somma dei contributi delle attività dei settori terziario e del residenziale, sono stati analizzati sulla base di dati disaggregati per singoli vettori energetici (gas naturale, gasolio, olio combustibile, gpl e biomasse). Base di partenza per l elaborazione dei dati di consumo annuo di gas naturale è il volume distribuito e registrato nei punti di riconsegna primari connessi alla rete di distribuzione di SNAM Rete Gas, suddiviso per reti cittadine e terziario, autotrazione, industria e termoelettrico. Il dettaglio spaziale fornito da SNAM Rete Gas non è quindi riconducibile direttamente ad un consumo comunale, in quanto il volume di gas registrato in ciascun punto di riconsegna potrebbe essere finalizzato a soddisfare i fabbisogni soloo di una parte della rete cittadina o viceversa a rifornire più Comuni limitrofi. In Lombardia i Comuni in cui è presente almeno un punto di riconsegna della rete Snam sono 722, mentre i Comuni metanizzati al 2005 ammontano a 1421 (Elaborazione su dati tariffari Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas). Anche la ripartizione dei dati Snam Rete Gas per tipo di uso non corrisponde alla distinzione tra settori adottata nel bilancio energetico: nei volumi destinati a riconsegna a reti cittadine e terziario sono inclusi i consumi del settore civile e una parte dei consumi del settore produttivo (per semplicità definita industria diffusa o piccola dalla rete media, con consumi di gas naturale contenuti, non servita direttamente Snam). E stata quindi elaborata una procedura finalizzata a determinare i consumi per settore con dettaglio spaziale comunale: il primo passaggio ha visto l aggregazione dei Comuni per regione agraria, con alcune correzioni determinate in base a fattori geomorfologici. Tali ambiti territoriali sonoo stati ritenuti sufficientemente omogenei da un punto di vista climatologico e sotto il profilo urbanistico ed edilizio, da considerare i consumi per unità di superficie simili nei Comuni inclusi nella medesima regione agraria (Figura 1). Per ogni Comune e per ogni regione agraria è stata quindi ottenuta la superficie annuale riscaldata a gas naturale equivalente 1. Il calcolo annuo di tale superficie è basato su un modello di evoluzione della superficie ISTAT, suddivisa in quattro tipologie di combustibile (gas metano, gpl, olio combustibile e gasolio, legna), che considera anche il grado di metanizzazione, la nuova volumetria costruita a livello provinciale e la volumetria riscaldata tramite teleriscaldamento. Sulla base di questo modello, sono stati definiti indicatori comunali annui rappresentativi dei consumi civili e di quelli che possono essere attribuiti all industria diffusa e all agricoltura. I consumi complessivi per regione agraria sono stati disaggregati a livello comunale, mediante l indicatore annuo comunale superficie equivalente. Il successivo passaggio ha permesso di scorporare i consumi di gas naturale del settore civileresidenziale e civilepubblica Amministrazione, commercio e servizi (terziario) dai consumi propri dei settori industria diffusa e agricoltura. 1 La definizione specifica che il dato comprende la superficie residenziale ISTAT incrementata di una quota percentuale legata al numero di addetti pesati per ciascun settoree ATECO, a loro volta fatti evolvere sulla base del numero regionale annuo di imprese per comparto. 3

4 Figura 1 Distribuzione dei punti di riconsegna dalla rete Snam per reti cittadine e terziario e aree intercomunali omogenee in Lombardia. Il metodo è stato sviluppato in uno specifico codice Fortran denominato FORMET attraverso il quale, oltre a calcolare i consumi di gas metano legati ai settori civile, industria diffusa e agricoltura, come sopra indicato, si è proceduto ad elaborare un dato di consumo equivalente (ovvero suscettibile di essere modificato in funzione di eventuali scostamenti nei rendimenti) anche per gli altri vettori (gasolio, gpl, olio combustibile e biomassa). Ciò è stato possibile grazie alla stima dei consumi annui comunali di gas naturale e della percentuale annuale di superficie riscaldata con uno specifico vettore. Il sistema FORMET considera anche altri fattori: la differente percentuale di utilizzo dei combustibili per gli usi riscaldamento e acqua calda sanitaria e cottura, valutata sulla base dei valori nazionali indicati da Enea all interno del Rapporto Energia e Ambiente, e l andamento annuale dei consumi totali e per settore rispettivi di olio combustibile e gasolio (indicatori nazionali, regionali e derivanti dall adeguamento alle normative). In sintesi, attraverso questo modello è stato possibile ottenere i consumi annuali dei settori civile (residenzialee e terziario), agricolo (esclusi i consumi legati ai trasporti) e di una quota parte dell industria (il cosiddetto industriale diffuso, ossia i consumi propri delle piccole e medie imprese) per gas metano, gasolio, gpl, olio combustibile e legna. I totali regionali annui dei consumi di gpl e di gasolio nell industria diffusa sono calcolati come differenza tra il dato rispettivamente gpl altri usi e gasolio riscaldamento (ovvero non per autotrazione) pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'energia Statistiche ed analisi energetiche e minerarie e i dati del civile (calcolati come sopra indicato) e i dati di consumi in industrie IPCC ( ) e 4

5 ETS (dal 2005); la ripartizione provinciale segue invece le elaborazioni sopra descritte, funzione del numero di addetti del settore industriale). Il metodo adottato permette pertanto di ricavare sulla base di dati di gas naturale erogato e di indicatori sia la ripartizione per settori sia la disaggregazione per comune dei consumi. Lo schema a blocchi riportato in Figura 2 ripercorre la metodologia utilizzata. Figura 2 Schema a blocchi della metodologia di elaborazione dati settore civile. I dati di consumo annuo di energia elettrica sono invece resi disponibili direttamente dal gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale, TERNA, con dettaglio provinciale e disaggregati per categoriaa merceologica. Il grado di dettaglio dei dati disponibili è molto elevato: all interno del settore civile è possibile infatti discriminare il contributo del residenziale e del terziario e all interno di quest ultimo identificare una serie di macroattività. Tuttavia l articolazione dei consumi 5

6 per settore utilizzata da TERNA nei bilanci regionali non considera separatamente il comparto dei trasporti, il cui contributo è invece incluso all interno del settore terziario sotto la voce trasporti. Nel caso della Lombardia, in coerenza con il metodo ENEA di elaborazione dei Piani Energetici, si è invece scelto di estrapolare tale voce di consumo e di considerarla separatamente Superficie (milioni m3) gas gpl olio c.+gasolio legna Figura 3 Superfici residenziali suddivise per tipologia di combustibile utilizzato ad uso riscaldamento in Lombardia (Elaborazioni Cestec). L esito delle elaborazionii per singoli vettori energetici evidenzia per la Lombardia una netta predominanza degli usi di metano nella ripartizione dei consumi del settore civile (Figura 4). Anche i consumi di energia elettrica sono disaggregati a livello comunale sulla base di indicatori specifici (popolazione, addetti, ) per i comparti residenziale, pubblica amministrazione e servizi. 6

7 biomassa 6% gpl 2% solare termico 0,01% TLR 2% e. elettrica 19% olio combustibile 0,4% gasolio 7% gas naturale 64% Figura 4 I consumi del settore civile in Lombardia, disaggregati per singolo vettore energetico. 2.2 Settore industria Per l elaborazione dei consumi del settore industriale si è proceduto considerando separatamente il contributo delle grandi utenze produttive e della piccola e media industria (industriale diffuso), per tutti i vettori energetici esaminati. I consumi dell industriale diffuso, ovvero riconducibili al settore delle piccole e medie imprese, relativi a gas metano, gasolio, olio combustibile, gpl e biomasse, sono stati calcolati attraverso il programma FORMET corretti sulla base dellee quote relative dei combustibili, gasolio/olio e gpl rispetto al metano, così come illustrato in precedenza. A questo dato di consumoo sono stati successivamente aggiunti i contributi puntuali delle grandi utenze industriali. Con l eccezione del gas naturale, i dati relativi ai consumi degli altri vettori (gasolio, olio combustibile, gpl; biomassa, carbone e altri combustibili fossili solidi, altri combustibili fossili (principalmente gas di raffineria) e rifiuti) delle grandi utenze derivano, per gli anni a partire dal 2005, dalle dichiarazioni degli impianti ETS (inclusi nel Piano Nazionale di Assegnazione delle quote di emissionee di gas serra). Per gli anni , in assenza di questa fonte dati, i consumi sono stati elaborati a partire dalla banca dati INES (l archivio nazionale/regionale relativo alle dichiarazioni IPPC), che però non ha finalità di raccolta sistematica dei consumi energetici degli impianti, integrando le informazioni con altre fonti dati puntuali, ove reperibili. I consumi dei grandi impianti industriali, ove possibile, sono stati verificati ed integrati con gli esiti della raccoltaa dati sorgenti puntuali di INEMAR (l INventario delle EMissioni in Aria Regionale), negli anni in cui era presente. Nel caso dei consumi di gas naturale, invece, i dati per l intera serie storica si riferiscono direttamente ai volumi registrati da SNAM RETE GAS ai punti di riconsegna per grandi utenze industriali. Infine, per quanto riguarda l energia elettrica i dati di consumo annuo per il settore industria si riferiscono ai bilanci TERNA, all interno dei quali sono disponibili dati in forma molto disaggregata secondo una serie di attività produttive. Il confronto tra i consumi provinciali del settore industria (come valori assoluti e come consumo pro addetto) palesa la differente vocazione produttiva delle province lombarde (Figura 5). 7

8 Figura 5 Consumi del settore industria per addetto in Lombardia nel 2007, disaggregati per provincia. 2.3 Settore trasporti L analisi dei consumi dei diversi carburanti per autotrazione è stata condotta sulla base delle informazioni acquisite da banche dati di Regione Lombardia (Direzione Generale Commercio Ufficio Carburanti 2 ) rivelatesi più affidabili alla scala territoriale regionale e soprattutto provinciale (si rimanda per analisi comparative al paragrafo 4) e, solo in parte, da dati riportati nel Bollettino Petrolifero del Ministero per lo Sviluppo Economico. In particolare, i consumi sono stati elaborati integrando i dati di vendita extrarete (depositi ad uso privato) acquisiti dal MSE (Bollettino Petrolifero) con i dati di erogato effettivo relativi ai punti vendita della rete di distribuzione carburanti regionale (stradale e autostradale) per gasolio, benzina e gpl. In quest ultimo caso si dispone di informazioni a livello di singolo comune. Per quanto riguarda il gas naturale per autotrazione le fonti dati disponibili sono Snam Rete Gas (consumi per punti di riconsegna, come già illustrato nel precedente paragrafo) e il database di Regione Lombardia Ufficio Carburanti sulla base delle rilevazioni di Assogasmetano. Negli anni in cui sono disponibili entrambe le fonti dati, si rileva una generale sottostima della fonte Snam Rete Gas, probabilmente imputabile al fatto che vengono registrati come autotrazione i soli quantitativi erogati direttamente da punti di riconsegna dedicati della rete gas. I dati di consumo di gas naturale per autotrazione assunti nel Bilancio corrispondono ai dati forniti da Assogasmetano per gli anni , ai dati registrati sotto la voce Autotrazione da SNAM Rete Gas e per gli anni 2009 e 2010, nonn disponendo della prima fonte dati, sulla base dei dati Snam Rete Gas, opportunamentee corretti sulla base del discostamento medio delle due fonti dati negli anni precedenti (sottostima della fonte Snam pari all 11%). L evoluzione dei consumi dei diversi combustibili (Figura 6) mette in evidenza l incremento significativo del gasolio a scapito degli usi di benzina, fenomeno da attribuirsi al processo di trasformazione del parco veicolare lombardo ed in generale nazionale. La disaggregazione comunale dei consumi è effettuata tenendo conto delle 2 Le banche dati di Regionee Lombardia relative ai carburanti comunicano con le relative banche dati dell Agenzia delle Dogane. 8

9 infrastrutture viabilistiche che attraversano il comune (strade autostrade e ferrovie). comunali, statali, Figura 6 Evoluzione dei consumi energetici regionali nel settore trasporti per singolo vettore, nel periodo Settore agricoltura I dati di consumo dei combustibili liquidi ad uso agricolo (gasolio e benzina) sono resi disponibili direttamente dalla Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia che, annualmente, registra tali informazioni a livello puntuale di singola azienda (Sistema Informativo Agricolo Regionale). Per evitare problemi relativi alla localizzazione della sede legale delle aziende agricole i dati sono stati aggregati a livello provinciale e disaggregati successivamente a livello comunale sulla base del dato di Superficie Agricola Utilizzata (Istat Censimento Agricoltura). Per gli usi elettrici in agricoltura la fonte dati è TERNA che rendee disponibili dati di consumo con dettaglio regionale e provinciale. Per i consumi relativi al gas naturale si rimanda al paragrafo dedicato al settore civile. 2.5 I consumi del settore trasformazioni energia I dati di consumo relativi agli impianti di produzione energia sono stati acquisiti direttamente presso le centrali termoelettriche in fase di predisposizione dell Inventario delle Emissioni Regionali INEMAR per gli anni 2001, 2003 e A partire dal 2005, in concomitanza con l avvio del sistema Emission Trading, i consumi dei vettori energetici, olio combustibile, gasolio, gpl, carbone, rifiuti e biomasse, destinati alla trasformazione energetica, sono stati invece tratti dal Data Base del Ministero dell Ambiente riguardante l elenco delle aziende soggette al Piano Nazionale di Assegnazione delle quote di emissione di CO 2, con dettaglio puntuale per singolo sito produttivo. Per i consumi di gas metano per gli usi termoelettrici la fonte dati rimane invece, SNAM Rete Gas. Disporre di fonti dati specifiche e attendibili assume un valore moltoo importante anche alla luce di alcune incongruenze riscontrate in fase di predisposizione del bilancio energetico. In proposito, per i dati di consumo di olio combustibile si segnala la scarsa corrispondenza riscontrata tra i dati ufficiali pubblicati dal Ministero dello Sviluppo 9

10 Economico relativi alle vendite (Bollettino Petrolifero) e i consumi elaborati a partire dai consumi registrati nel settore termoelettrico (riferiti ai singoli impianti di produzione), nel settore industriale e civile. In particolare, nel 2001 i consumi delle centrali termoelettriche sono risultati pari a quasi il doppio rispetto alle vendite (indicate come complessive per tutti gli usi di olio combustibile) registrate dal Bollettino Petrolifero del MSE. 3 Il bilancio ambientale: la stima delle emissionii connesse ai consumi energetici Nel Bilancio Energetico Ambientale la valutazione delle emissioni non ha lo scopo di costruire un inventario delle emissioni, bensì di associare un emissione di gas climalteranti al consumo energetico annuo di uno specifico incrocio vettoresettore. Alla luce di questa finalità, il metodo utilizzato nei Bilanci Energetici risulta semplificato rispetto all approccio seguito negli inventari delle emissioni. Nel caso specifico del BEAR di Regione Lombardia le emissioni sono calcolate a partire da fattori di emissione specifici per ciascun vettore, operando una semplice moltiplicazione per il relativo consumo energetico. L inquinanteindicatore scelto per l elaborazione del Bilancio Ambientale regionale è la CO 2 equivalente, sintomatica dell impatto globale degli usi energetici e utilizzato come parametro chiave nella pianificazione europea e internazionale. Nella Tabella 1 sono riportati i fattori di emissione. I fattori di emissione utilizzati sono coerenti con quelli utilizzati nell INventario delle EMissioni Ambientali Regionali INEMAR di ARPA Lombardia. Le emissioni di gas serra calcolate a partire dai dati energetici differiscono però da quanto riportato nell inventario INEMAR perché in quest ultimo sono considerate anche le emissioni non legate a fenomeni di combustione, ad esempio le emissioni evaporative o emissioni da fenomeni di abrasione, processi chimici, processi di fermentazione quali quelli delle discariche di rifiuti. fe CO2 (Kg/Gj) GAS NAT. GASOLIO BENZINA GPL OLIO COMB. CARBONE RIFIUTI BIOMASSE BIOGAS Tutti i settori Tabella 1 Fattori di emissione utilizzati nel BEAR di Regione Lombardia Un ulteriore differenza è rappresentata dalle emissioni connesse ai consumi di energia elettrica: nel Bilancio Energetico Ambientale lombardo, infatti, si è scelto di valorizzare le emissioni del vettore energia elettrica (inteso come consumi finali di energia elettrica), utilizzando il fattore di emissione medio annuo degli impianti lombardi di produzione di energia elettrica. Le emissioni stimate in questo modo sono denominate emissioni ombra, in quanto non c è corrispondenza tra luogo del consumo e luogo dell emissione, ovvero dove sono dislocati gli impianti di produzione dell energia elettrica. Tale approccio consente di valutare, da un punto di vista emissivo equilibrato, le politiche energetiche rispetto ad un vettore importante e strategico come quello elettrico (che altrimenti favorirebbe una condizione di deficit ovvero di importazione di energia elettrica prodotta al di fuori del territorio in esame). In coerenza con il Protocollo di Kyoto e gli schemi internazionali, fondati sul criterio delle emissioni effettive, si è proceduto anche a stimare le emissioni locali, ossia le emissioni che possono essere attribuite in via esclusiva ai soli impiantii di produzione elettrica presenti sul territorio sulla base dei consumi di energia primaria. Nel periodo le emissioni complessive di CO 2 in Lombardiaa si sono mantenute su valori praticamente costanti, registrando una lieve flessione (Figura 7). 10

11 Figura 7 Andamento delle emissioni ombra di CO 2 in Lombardia, Figura 8 Efficienza ambientale (fattore di emissione espresso in tonnellate di CO 2 emessa per ogni MWh di energia elettrica prodotta) del parco impianti di produzione di energia elettrica in Lombardia. Tale risultato trova ragione nell esito di alcune modifiche del parco impianti che hanno interessato il territorio lombardo in questi ultimi anni: da una parte, ha contribuito il processo di ammodernamento e di revamping del parco di produzione termoelettrica, che ha rispettivamente determinato un miglioramento del rendimento elettrico (passato dal 41% del 2000 al 52% nel 2007) e una progressiva sostituzione nel mix di combustibili utilizzati nella produzione elettrica (da olio combustibile a gas metano), portando complessivamente ad una sensibile riduzione delle emissioni legate alla produzione di energia elettrica (Figura 8), nonostante l incremento verificatosi nello stesso periodo di tempo del fabbisogno elettrico regionale (+8%); 11

12 d altra parte, si è assistito all aumento dei consumi energetici nel settore trasporti che ha avuto come conseguenza un incremento delle emissioni relative rispettivamente di oltre il 10%; il settore civile (residenziale + terziario) nel 2007 è tornato a valori simili al 2000; infine, si è verificata una riduzione dei consumi nel settoree industriale che ha portato ad una diminuzione delle emissioni che sfiora il 15% %. 4 Il bilancio energetico: metodi di stima dell offerta 4.1 Produzione di energia elettrica La stima della produzione di energia elettrica si è basata sui dati TERNA che annualmente fornisce, attraverso i Bilanci regionali dell energia elettrica, il quadro completo della consistenza degli impianti, della loro produzione e degli autoconsumi, delle perdite di rete e dei consumi di energia elettrica a livello regionale. Per i dati di produzione di energia elettrica le informazioni sono rese disponibilii a livello regionale disaggregate per tipologia di impianto (idroelettrico, solare fotovoltaico, eolico, termoelettrico). Figura 9 Rendimento medio annuale del parco impiantistico regionale. Sulla base di informazioni puntuali relative ai singoli impianti desunte dall incrocio di diverse banche dati (elenco impianti IAFR/GSE, siti web società proprietarie, rapporti EMAS, rapporti ambientali, Agenzia delle Dogane/UTF, archivi provinciali di autorizzazione) si è ricostruito il quadro completo degli impianti alimentati a biomassa, biogas ed i termovalorizzatori, consentendo quindi di individuare la quota parte, all interno della produzione termoelettrica regionale, della produzione rinnovabile annuale ( ). Inoltre, sulla base dei dati di consumo annuo di energia primaria degli impianti principali (banche dati PNA, INES, INEMAR ), è stato possibile ricostruire un dato medio di rendimento annuo relativo al parco centrali lombardo (Figura 9). 12

13 Figura 10 Consistenza e distribuzione del parco impiantistico lombardo ed elettrodotti. 4.2 Disponibilità di risorse energetiche interne La produzione di combustibili fossili in Lombardia risulta marginale e limitata al gas naturale (circa 25 ktep pari a circa l 1 del Bilancio Energetico Regionale). La fonte dati in questo caso è Enea che attraverso il proprio Rapporto Energia Ambiente pubblicato annualmente, fornisce una serie di informazioni sulle produzioni energetiche nazionali e regionali. Sono da considerarsi, inoltre, risorse energetiche disponibili internamente anche le fonti rinnovabili: principalmente idroelettrico, rifiuti (per la quota parte organica, per convenzione pari al 50%) ), biomasse, biogas, geotermia, solare termico e fotovoltaico. Tra le fonti rinnovabili un ruolo non trascurabile è certamente svolto dalle biomasse legnose e gassose. Per le prime si è ipotizzato, in mancanza di informazioni di dettaglio in merito, che 2/3 della domanda venga soddisfatta da fonti disponibili localmente, mentre il resto derivi da importazioni extra regione; per il biogas, invece, si è considerata una produzione solo da matrici di derivazione regionale, così come per i rifiuti. Complessivamente tali fonti garantiscono la copertura di circa il 7% dell energia primaria necessaria a soddisfare il fabbisogno energetico lombardo. 5 Il bilancio energetico della regione Lombardia Il Bilancio Energetico costituisce una fotografia del sistema energetico di un determinato territorio, in questo caso la regione Lombardia, e rappresenta uno strumento conoscitivo attraverso il quale vengono descritti i flussi energetici dei diversi vettori, relativamente alle attività di importazione, esportazione, trasformazione e utilizzo finale. In fase di predisposizione del Bilancio Regionale si sono operate alcune scelte metodologiche: 13

14 i consumi di legna non sono stati considerati tra i combustibili solidi, ma come usi di biomassa tra le fonti rinnovabili non sono stati considerati i consumi di carboturbo (in coerenza con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto) le fonti rinnovabili considerate sono: biomasse solide, biogas, solare termico. Per i rifiuti, nel calcoloo della percentuale di copertura del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili è stato considerato il 50% del contributo. L energia idroelettrica viene conteggiata separatamente come produzione di energia elettrica. l'energia elettrica è stata valutata per tutte le voci come per i consumi finali: 860 kcal/kwh. Per "Produzione" si intende produzione elettrica da idroelettrico (compreso gli apporti da pompaggio), eolico, fotovoltaico. L'energia elettrica prodotta per trasformazione termoelettrica è conteggiata nella riga "Produzione di energia elettrica". Il bilancio energetico lombardo (figura 2) rileva un consumo finale nel 2007 di poco meno di ktep; il consumo interno di energia (al lordo delle trasformazioni e delle perdite) è di ca , a fronte di una disponibilità locale di risorse energetiche di poco superiore a ktep. Oltre il 90% del fabbisogno primario di energia viene quindi garantito da importazioni, in modo particolare di fonti fossili (gas metano, prodotti petroliferi e carbone). La ripartizione degli usi finali per settore evidenzia la prevalenza dei consumi attribuibili al settore civile (ca. 40%) e al settore industriale (ca. 30%). Comb. solidi (a) Prodotti Petroliferi (b) Comb. gassosi FER (c) PRODUZIONE IMPORTAZIONI CONSUMO INTERNO LORDO Trasformazioni in en. elettrica e calore rete Produzione en. elettrica Calore reti TLR + 4 Consumi/perdite settore energia CONSUMI FINALI AGRICOLTURA INDUSTRIA CIVILE TRASPORTI Tabellaa 2 Bilancio energetico regionale 2007 (ktep). En. El.(d) TLR Totale

Il Sistema. Informativo. di Regione Lombardia. Regionale. Energia e Ambiente. Burden sharing nazionale: NON ANCORA STABILITO !!!

Il Sistema. Informativo. di Regione Lombardia. Regionale. Energia e Ambiente. Burden sharing nazionale: NON ANCORA STABILITO !!! Il Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente di Regione Lombardia Piano Lombardia Sostenibile Lombardia : una Regione ad alta efficienza energetica e a bassa intensità di Diamo valore al Clima:

Dettagli

Risorse locali per obiettivi globali: le piccole reti di calore a biomassa

Risorse locali per obiettivi globali: le piccole reti di calore a biomassa Risorse locali per obiettivi globali: le piccole reti di calore a biomassa 16 luglio 2013 Milano LA CONSAPEVOLEZZA DEI NUMERI: DAL BILANCIO ENERGETICO ALLE STRATEGIE REGIONALI PER LA SOSTENIBILITA ENERGETICA

Dettagli

Approfondimento tecnico: inventario delle emissioni di gas serra del Comune di Ravenna

Approfondimento tecnico: inventario delle emissioni di gas serra del Comune di Ravenna Approfondimento tecnico: inventario delle emissioni di gas serra del Comune di Ravenna Patrizia Lucialli, Elisa Pollini Il Piano d Azione per l energia sostenibile (PAES): un Patto tra Ravenna e l Europa

Dettagli

IL MONITORAGGIO DEL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR): PRODUZIONI E CONSUMI DI ENERGIA SUL TERRITORIO REGIONALE

IL MONITORAGGIO DEL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR): PRODUZIONI E CONSUMI DI ENERGIA SUL TERRITORIO REGIONALE IL MONITORAGGIO DEL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR): PRODUZIONI E CONSUMI DI ENERGIA SUL TERRITORIO REGIONALE Ing. Rosalia Guglielminotti COA Energia Finaosta S.p.A. COA TOUR 2018 Risparmio

Dettagli

D.M. 10 settembre Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili.

D.M. 10 settembre Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. 6 ENERGIA 6.1- INTRODUZIONE NORMATIVA La questione energetica è un tema centrale di discussione a livello nazionale ed internazionale, che ha assunto negli anni sempre maggiore importanza in relazione

Dettagli

Il bilancio energetico della provincia di Torino

Il bilancio energetico della provincia di Torino Il bilancio energetico della provincia di Torino Silvio De Nigris Provincia di Torino Andamento delle emissioni di CO 2 calcolate sugli usi finali di energia 115% 110% 105% 100% 95% 90% 85% 80% 1990 1991

Dettagli

Piano Energetico della Provincia di Roma

Piano Energetico della Provincia di Roma 1 Seminario AGENDA 21 5 MAGGIO 2006 PROVINCIA DI ROMA Dip. IV Servizi di Tutela Ambientale - Servizio 3 Tutela Aria ed Energia Responsabile del procedimento: Arch. S. Nicoletti Coordinamento generale:

Dettagli

Bilancio energetico cantonale 2017

Bilancio energetico cantonale 2017 Rapporto di sintesi Committente Repubblica e Cantone Ticino Ufficio dell energia Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo Estensori del rapporto Linda Soma Antonietta D Ottavio Nerio

Dettagli

Raccolta dati e costruzione della baseline

Raccolta dati e costruzione della baseline Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di sistema 2007-2013 (PON GAS) ASSE E - Capacità istituzionale, Obiettivo specifico 5.5 Rafforzare ed integrare il sistema di governance ambientale Azione

Dettagli

AZIONI LOCALI PER OBIETTIVI GLOBALI: INVESTIRE NEL RISPARMIO. Mauro Fasano

AZIONI LOCALI PER OBIETTIVI GLOBALI: INVESTIRE NEL RISPARMIO. Mauro Fasano AZIONI LOCALI PER OBIETTIVI GLOBALI: INVESTIRE NEL RISPARMIO 28 ottobre 2013 Milano Efficienza e risparmio energetico in edilizia: le strategie del Programma Energetico Ambientale Regionale Mauro Fasano

Dettagli

Bilancio energetico cantonale 2015

Bilancio energetico cantonale 2015 Rapporto di sintesi Committente Repubblica e Cantone Ticino Ufficio dell Energia Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo Estensori del rapporto Linda Soma Nerio Cereghetti Coordinamento

Dettagli

AZIONI LOCALI PER OBIETTIVI GLOBALI: INVESTIRE NEL RISPARMIO

AZIONI LOCALI PER OBIETTIVI GLOBALI: INVESTIRE NEL RISPARMIO AZIONI LOCALI PER OBIETTIVI GLOBALI: INVESTIRE NEL RISPARMIO 28 ottobre 2013 Milano LE PRESTAZIONI ENERGETICHE DEL PATRIMONIO EDILIZIO IN LOMBARDIA: LA FOTOGRAFIA OFFERTA DAL SISTEMA DEI CATASTI E LE MISURE

Dettagli

Approfondimento tecnico: inventario delle emissioni di gas serra della Provincia di Ravenna

Approfondimento tecnico: inventario delle emissioni di gas serra della Provincia di Ravenna Approfondimento tecnico: inventario delle emissioni di gas serra della Provincia di Ravenna Patrizia Lucialli, Elisa Pollini Il Piano Clima della Provincia di Ravenna 27 Settembre 2012 Sala Nullo Baldini

Dettagli

Lo sviluppo della geotermia in Lombardia

Lo sviluppo della geotermia in Lombardia Lo sviluppo della geotermia in Lombardia 30 ottobre 2012 - Milano 20 CO 2 Stefania Ghidorzi 20 RE 20 FER IL CONTESTO DI RIFERIMENTO: L AZIONE CLIMA EUROPEA RINNOVABILI 17% DEI CONSUMI ENERGETICI AL 2020

Dettagli

3 / I consumi energetici provinciali

3 / I consumi energetici provinciali Piano energetico-ambientale provinciale 2013/2020 3 / I consumi energetici provinciali Provincia autonoma di Trento 1,4% 1,4% 1,4% 0,8% 0,8% 27 Provincia autonoma di Trento Piano energetico-ambientale

Dettagli

Piani d Azione per l Energia Sostenibile

Piani d Azione per l Energia Sostenibile Piani d Azione per l Energia Sostenibile La redazione del PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile Guida Pratica & baseline Giuseppe Maffeis e Damiano Zambelli Consulenti Settore Ambiente Provincia

Dettagli

Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto

Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto GRAFICO 4.3 - DOMANDA DI ENERGIA NEL COMUNE DI CASTROLIBERO, INCIDENZA PERCENTUALE

Dettagli

Presentazione della proposta di Piano di Azione Locale della provincia di Ravenna

Presentazione della proposta di Piano di Azione Locale della provincia di Ravenna Presentazione della proposta di Piano di Azione Locale della provincia di Ravenna Le strategie energetiche della Provincia di Ravenna Elettra Malossi Dirigente del Settore Ambiente e Territorio della Provincia

Dettagli

La politica di Regione Lombardia in campo energetico: la risorsa acqua nel Piano d Azione d

La politica di Regione Lombardia in campo energetico: la risorsa acqua nel Piano d Azione d La politica di Regione Lombardia in campo energetico: la risorsa acqua nel Piano d Azione d per l Energial Stefania Ghidorzi Cestec divisione Punti Energia - Regione Lombardia Progetto SHERPA APER, Paullo

Dettagli

PIANI ENERGETICI COMUNALI

PIANI ENERGETICI COMUNALI Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2012-13 PIANI ENERGETICI COMUNALI PIANI ENERGETICI COMUNALI (PEC) L articolo

Dettagli

Bilancio energetico cantonale 2014

Bilancio energetico cantonale 2014 Rapporto di sintesi Committente Repubblica e Cantone Ticino Ufficio dell Energia Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo Estensori del rapporto Linda Soma Nerio Cereghetti Coordinamento

Dettagli

Comune di Seriate SERIATE E L'EUROPA: IL PIANO D AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE

Comune di Seriate SERIATE E L'EUROPA: IL PIANO D AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE In collaborazione con Comune di Seriate SERIATE E L'EUROPA: IL PIANO D AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE -: i consumi energetici e le emissioni a SERIATE Ing. Walter Imperatore Dirigente settore Lavori

Dettagli

PAES piano d'azione per l'energia sostenibile

PAES piano d'azione per l'energia sostenibile comune di GALLARATE Presentazione PAES 3 Luglio 2013 PAES piano d'azione per l'energia sostenibile Giuseppe Maffeis, Giorgio Fedeli, Luisa Geronimi TerrAria srl, Via Gioia 132, 20125 Milano, Tel. 02 87085650

Dettagli

Dati riepilogativi. 6 rapporto sull energia

Dati riepilogativi. 6 rapporto sull energia 3 6 rapporto sull energia 17 3. La provincia di Torino sta attraversando un periodo di stazionarietà dei consumi energetici: dal 2003 gli usi finali non si discostano molto dal valore di 4.680 ktep. Fa

Dettagli

LOMBARDIA 2020 Diamo valore al Clima: Efficienza, Sostenibilità, Competitività

LOMBARDIA 2020 Diamo valore al Clima: Efficienza, Sostenibilità, Competitività CO 2 LOMBARDIA Diamo valore al Clima: Efficienza, Sostenibilità, Competitività RE FER in collaborazione con RE Politica di Regione Lombardia PIANO PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE Declinazione a livello nazionale

Dettagli

Anna Boccardi Divisione Energia Infrastrutture Lombarde

Anna Boccardi Divisione Energia Infrastrutture Lombarde Anna Boccardi Divisione Energia Infrastrutture Lombarde BIOMASSE LEGNOSE PETROLIO VERDE DEL TELERISCALDAMENTO ITALIANO Politecnico di Milano, 15 giugno 2015 PEAR Programma Energetico Ambientale Regionale

Dettagli

1 Bilancio energetico della provincia di Latina

1 Bilancio energetico della provincia di Latina 1 Bilancio energetico della provincia di Latina 1.1 Metodologia di valutazione Il bilancio energetico di un sistema, ed in particolare di un sistema territoriale, è definito dalla stima dei flussi di energia

Dettagli

Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano. Scheda 4 Energia

Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano. Scheda 4 Energia Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano Scheda 4 Energia Indice 1. Consumi di energia elettrica...90 2. Consumi di GPL... 94 3. Consumi di Benzina... 94 4. Consumi di Gasolio... 95 89 5. Consumi

Dettagli

Il progetto Factor20: l esperienza degli enti locali negli studi di fattibilità per la realizzazione di impianti a biomassa Mauro Alberti

Il progetto Factor20: l esperienza degli enti locali negli studi di fattibilità per la realizzazione di impianti a biomassa Mauro Alberti Il progetto Factor20: l esperienza degli enti locali negli studi di fattibilità per la realizzazione di impianti a biomassa Mauro Alberti Francesca Baragiola Risorse locali per obiettivi globali: le piccole

Dettagli

EFFICIENZA E FONTI RINNOVABILI

EFFICIENZA E FONTI RINNOVABILI EFFICIENZA E FONTI RINNOVABILI Stato dell arte e obiettivi 2020 per il riscaldamento residenziale TOMMASO FRANCI Direzione nazionale Amici della Terra Geotermia e ambiente Ferrara, 5 giugno 2013 Sala Boldini

Dettagli

INDICATORE DI REALIZZAZIONE INDICATORE DI RISULTATO

INDICATORE DI REALIZZAZIONE INDICATORE DI RISULTATO OBIETTIVI PIEAR INDICATORE DI REALIZZAZIONE INDICATORE DI RISULTATO BASILICATA Nome indicatore Frequenza rilevazione Nome indicatore 1.2.1. Incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Dettagli

Dino De Simone e Niccolò Perina CESTEC S.p.A.

Dino De Simone e Niccolò Perina CESTEC S.p.A. Dino De Simone e Niccolò Perina CESTEC S.p.A. Rinnovabili in Lombardia e prospettive di crescita al 2,1% 3,3% 2,1% 11,4% Idroelettrico 19,% 26,% Fotovoltaico Solare termico 35,9% 1 4,9% Rifiuti Biomasse

Dettagli

Un esempio di approccio integrato al 2020: il Piano Lombardia Sostenibile e i suoi strumenti

Un esempio di approccio integrato al 2020: il Piano Lombardia Sostenibile e i suoi strumenti Un esempio di approccio integrato al 2020: il Piano Lombardia Sostenibile e i suoi strumenti Mauro Brolis CESTEC Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l Energia e la Competitività delle Piccole e medie Imprese

Dettagli

Patto dei Sindaci e Piano di Azione per l Energia Sostenibile

Patto dei Sindaci e Piano di Azione per l Energia Sostenibile Patto dei Sindaci e Piano di Azione per l Energia Sostenibile L amministrazione comunale, le attività produttive e i cittadini per una città più pulita Previsioni conseguenze interventi Lunedì 8 Ottobre

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NEL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA L

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NEL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA L LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NEL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA L (PAE) Angelo Elefanti REGIONE LOMBARDIA D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità U.O. Programmazione e Regolazione del mercato Milano, 29

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI SILVI

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI SILVI INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI SILVI Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso la sottoscrizione

Dettagli

Il monitoraggio del paes e il progetto condomini. Francesco Tutino Comune di Bologna

Il monitoraggio del paes e il progetto condomini. Francesco Tutino Comune di Bologna Il monitoraggio del paes e il progetto condomini Francesco Tutino Comune di Bologna Il PAES e il MONITORAGGIO DEL PAES Il Patto dei Sindaci ha portato all'approvazione del Piano d'azione per l'energia

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI MOSCIANO SANT'ANGELO

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI MOSCIANO SANT'ANGELO INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI MOSCIANO SANT'ANGELO Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso

Dettagli

Le Fonti Rinnovabili per uno sviluppo sostenibile

Le Fonti Rinnovabili per uno sviluppo sostenibile Dipartimento Attività Produttive Settore Politiche Energetiche REGIONE CALABRIA Le Fonti Rinnovabili per uno sviluppo sostenibile Università della Calabria Rende (CS) 27 settembre - 1 ottobre 2010 Lo sviluppo

Dettagli

Termotecnica Pompe di Industriale. Gli atti dei convegni e più di contenuti su.

Termotecnica Pompe di Industriale. Gli atti dei convegni e più di contenuti su. Termotecnica Pompe di Industriale Calore Gli atti dei convegni e più di 5.000 contenuti su www.verticale.net I consumi energetici delle famiglie e del sistema Italia: il progetto SIMERI Martino dal Verme

Dettagli

Le iniziative regionali e di Agenda 21 locale per Kyoto

Le iniziative regionali e di Agenda 21 locale per Kyoto Le iniziative regionali e di Agenda 21 locale per Kyoto Regione Lombardia U.O. Riduzione Emissioni in atmosfera e Sostenibilità Ambientale Arch. Anelisa Ricci IX ASSEMBLEA DEL COORDINAMENTO AGENDE 21 LOCALI

Dettagli

Strategie Per l Energia l Energia e Ambiente nella nuova dimensione europea

Strategie Per l Energia l Energia e Ambiente nella nuova dimensione europea L Europa e le Regioni per le energie rinnovabili ROMA, 16 ottobre 09 Fondazione per lo Sviluppo CO 2 Le strategie e le politiche di Regione Lombardia a sostegno delle fonti rinnovabili Mauro Brolis Cestec

Dettagli

IL PIANO ENERGETICO DELL UTI CARNIA PROSPETTIVE ED OPPORTUNITÀ PER I COMUNI 8 APRILE 2019 UTI CARNIA - TOLMEZZO

IL PIANO ENERGETICO DELL UTI CARNIA PROSPETTIVE ED OPPORTUNITÀ PER I COMUNI 8 APRILE 2019 UTI CARNIA - TOLMEZZO 1 IL PIANO ENERGETICO DELL UTI CARNIA PROSPETTIVE ED OPPORTUNITÀ PER I COMUNI 8 APRILE 2019 UTI CARNIA - TOLMEZZO 2 28 Comuni coinvolti Territorio di 1.285,26 km 2 37.825 residenti circa 18.000 nuclei

Dettagli

CESANO BOSCONE: UNA CITTA' IN CLASSE A Ridurre le emissioni con politiche di sostenibilità energetica

CESANO BOSCONE: UNA CITTA' IN CLASSE A Ridurre le emissioni con politiche di sostenibilità energetica CESANO BOSCONE: UNA CITTA' IN CLASSE A Ridurre le emissioni con politiche di sostenibilità energetica I consumi energetici e le emissioni a Cesano Boscone A CHE PUNTO SIAMO? Luca D'Achille Responsabile

Dettagli

Monitoraggio statistico degli obiettivi regionali di consumo di FER definiti nel Decreto MSE 15 marzo 2012 (Burden sharing)

Monitoraggio statistico degli obiettivi regionali di consumo di FER definiti nel Decreto MSE 15 marzo 2012 (Burden sharing) Monitoraggio statistico degli obiettivi regionali di consumo di FER definiti nel Decreto MSE 15 marzo 2012 (Burden sharing) Paolo Liberatore Unità Statistiche Factor20 Misurare gli obiettivi 2020 per la

Dettagli

PEC Comune di Cesena. Forum. 8 giugno 2010

PEC Comune di Cesena. Forum. 8 giugno 2010 PEC Comune di Cesena Forum 8 giugno 2010 copyright-rinnova-forlì-italia-26/1/2010. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali. Contenuti Analisi PEC Consumi

Dettagli

Quadro conoscitivo energetico

Quadro conoscitivo energetico Quadro conoscitivo energetico Marcello Antinucci Contenuti del quadro conoscitivo del territorio Bilancio Serra Analisi della domanda/offerta di energia per fonte e per settore finale d utilizzo e del

Dettagli

CONVEGNO «La Cooperazione nel Mediterraneo per la promozione del solare»

CONVEGNO «La Cooperazione nel Mediterraneo per la promozione del solare» CONVEGNO «La Cooperazione nel Mediterraneo per la promozione del solare» Luigi Miranda Assessore al Governo del Territorio del Comune di San Giuseppe Vesuviano 1 Indice Il Patto dei Sindaci Il Piano d

Dettagli

Inventario delle Emissioni in Atmosfera

Inventario delle Emissioni in Atmosfera Stima delle emissioni in atmosfera a scala locale IREA PIEMONTE - Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera REGIONE PIEMONTE SETTORE DB10.04 - RISANAMENTO ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO E ATMOSFERICO

Dettagli

Il monitoraggio statistico degli obiettivi di consumo delle fonti rinnovabili

Il monitoraggio statistico degli obiettivi di consumo delle fonti rinnovabili Lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia verso gli obiettivi 2020 Il monitoraggio statistico degli obiettivi di consumo delle fonti rinnovabili Sandro Renzi - Paolo Liberatore Unità Statistiche GSE

Dettagli

Comune di Rivalta di Torino 24/11/2014

Comune di Rivalta di Torino 24/11/2014 Comune di Rivalta di Torino 24/11/2014 Non è solo una questione di «temperature», ma di disastri e fenomeni sempre più estremi. Bisogna ridurre l emissione di CO2. 2 Per ovviare a questo andamento negativo

Dettagli

2 Workshop su Scenari previsionali Terna Snam

2 Workshop su Scenari previsionali Terna Snam 2 Workshop su Scenari previsionali Terna Snam Descrizione degli scenari Scenari Sviluppo Roma, 26 Febbraio 2019 AGENDA Introduzione Domanda energetica Elettrificazione e metanizzazione Decarbonizzazione

Dettagli

Torino, 19 marzo 2010 Sala Stemmi della Provincia di Torino C.so Inghilerra, 7 Torino

Torino, 19 marzo 2010 Sala Stemmi della Provincia di Torino C.so Inghilerra, 7 Torino dei Sindaci in Provincia di Torino. Torino, 19 marzo 2010 Sala Stemmi della Provincia di Torino C.so Inghilerra, 7 Torino Il supporto della Regione Piemonte Filippo Baretti dei Sindaci in Provincia di

Dettagli

Le proposte degli Amici della Terra per il Piano Nazionale Energia e Clima #primalefficienza

Le proposte degli Amici della Terra per il Piano Nazionale Energia e Clima #primalefficienza #primalefficienza «.. il principio dell'efficienza energetica al primo posto, che implica di considerare, prima di adottare decisioni di pianificazione, politica e investimento in ambito energetico, se

Dettagli

Il Rapporto GSE sull energia da fonti rinnovabili in Italia

Il Rapporto GSE sull energia da fonti rinnovabili in Italia IL CTI INFORMA News e attualità 13 Il Rapporto GSE sull energia da fonti rinnovabili in Italia Il GSE ha appena pubblicato il Rapporto Energia da fonti rinnovabili in Italia Anno 2013, che rappresenta

Dettagli

SEAR Strategia Energetico Ambientale Regionale P r e s e nta z i o n e d e l D O C U M E N TO P R E L I M I N A R E

SEAR Strategia Energetico Ambientale Regionale P r e s e nta z i o n e d e l D O C U M E N TO P R E L I M I N A R E SEAR Strategia Energetico Ambientale Regionale 2014-2020 P r e s e nta z i o n e d e l D O C U M E N TO P R E L I M I N A R E L a strategia Dirigente del Servizio Energia qualità dell ambiente rifiuti

Dettagli

FACTOR20: misurare gli obiettivi per la sostenibilità Milano, 17 maggio Forwarding ACTions On a Regional and local

FACTOR20: misurare gli obiettivi per la sostenibilità Milano, 17 maggio Forwarding ACTions On a Regional and local FACTOR0 Forwarding ACTions On a Regional and local scale to reach EU targets of the European Climate Action Plan 0 0 by 00 FACTOR0: misurare gli obiettivi 00 per la sostenibilità Milano, 17 maggio 010

Dettagli

Rinnovabili termiche ed efficienza energetica: teleriscaldamento e cogenerazione

Rinnovabili termiche ed efficienza energetica: teleriscaldamento e cogenerazione Rinnovabili termiche ed efficienza energetica: teleriscaldamento e cogenerazione Renato Ravanelli Direttore Generale Gruppo A2A Milano, Università Bocconi 27 giugno 2011 Agenda 1. Principali evidenze in

Dettagli

Comune di Rapporto Ambientale Introbio

Comune di Rapporto Ambientale Introbio 75 INDIVIDUAZIONE RETE ACQUEDOTTO E RETE FOGNARIA L ambito territoriale della Valsassina, anche per la sua collocazione montana, presenta una percentuale di popolazione servita pari all 80,3%, decisamente

Dettagli

BRUSA Biomass Resources USe and Availability

BRUSA Biomass Resources USe and Availability Biomass Resources USe and Availability Sistemi per l Energia e l Ambiente Alberto POGGIO Analisi della domanda & offerta di biomassa legnosa OFFERTA DOMANDA Valutazione della biomassa legnosa prodotta

Dettagli

Il potenziale delle fonti termiche per i Piani Energetici Regionali

Il potenziale delle fonti termiche per i Piani Energetici Regionali Terza Conferenza Nazionale sulle Rinnovabili Termiche Roma, 30-31 maggio 2012 Il potenziale delle fonti termiche per i Piani Energetici Regionali Ing. Stefania Crotta Regione Piemonte Direzione Innovazione,

Dettagli

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 14 gennaio 2012 Approvazione della metodologia che, nell'ambito del sistema statistico nazionale in materia di energia, e' applicata per rilevare i dati necessari

Dettagli

INNOVAZIONE E INVESTIMENTI

INNOVAZIONE E INVESTIMENTI CENTRO INCONTRI DELLA REGIONE PIEMONTE TORINO 28 MARZO 2008 POR FESR 2007 2013 REGIONE PIEMONTE INNOVAZIONE E INVESTIMENTI IN CAMPO ENERGETICO Le priorità strategiche dell Amministrazione Regionale Andrea

Dettagli

Energiebilanz Südtirol S Adige. 3. Tag der Energie in Südtirol S 3ª giornata dell energia. energia in Alto Adige

Energiebilanz Südtirol S Adige. 3. Tag der Energie in Südtirol S 3ª giornata dell energia. energia in Alto Adige Abteilung 29 Landesagentur für Umwelt Ripartizione 29 Agenzia per l ambiente Energiebilanz Südtirol S 2008- Bilancio energetico dell Alto Adige 3. Tag der Energie in Südtirol S 3ª giornata dell energia

Dettagli

Energiebilanz Südtirol Bilancio energetico dell Alto Adige

Energiebilanz Südtirol Bilancio energetico dell Alto Adige Abteilung 29 Landesagentur für Umwelt Ripartizione 29 Agenzia per l ambiente Energiebilanz Südtirol 2008-2014 Bilancio energetico dell Alto Adige 3. Tag der Energie in Südtirol 3ª giornata dell energia

Dettagli

Allegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.)

Allegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) Allegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) COMBUSTIBILI SOLIDI dati di consumo di carbone fossile da industria

Dettagli

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI S.OMERO

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI S.OMERO INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI S.OMERO PREMESSA La Provincia di Teramo è stata tra le prime Province italiane a credere nel grande potenziale espresso dal Patto dei Sindaci, iniziativa

Dettagli

IL PATTO DEI SINDACI: UN IMPEGNO IN EUROPA VERSO IL 2020

IL PATTO DEI SINDACI: UN IMPEGNO IN EUROPA VERSO IL 2020 IL PATTO DEI SINDACI: UN IMPEGNO operative per supportare i Comuni Silvio De Nigris Torino, 8 Aprile 211 Il programma della Provincia di Torino a supporto del Patto dei Sindaci. I passi principali. A Febbraio

Dettagli

Ruolo del PAES. Attivare forme di progettazione. Creare consapevolezza

Ruolo del PAES. Attivare forme di progettazione. Creare consapevolezza PATTO DEI SINDACI PAES Un Piano d azione per l energia sostenibile (PAES) è un documento chiave in cui i firmatari del patto delineano in che modo intendono raggiungere l obiettivo minimo di riduzione

Dettagli

Concetto energetico Terre di Pedemonte

Concetto energetico Terre di Pedemonte Serata pubblica 12.05.2016 Concetto energetico Terre di Pedemonte Michela Sormani, MSc. Umnw ETHZ Contenuti Concetto energetico Risultati bilancio e obiettivi Potenziali Strategia Bilancio energetico e

Dettagli

Pordenone, 2 Luglio Emanuele Cosenza SOGESCA Alessandro Mazzari - SOGESCA.

Pordenone, 2 Luglio Emanuele Cosenza SOGESCA Alessandro Mazzari - SOGESCA. Incontro con la cittadinanza Comune di Pordenone Progetto Europeo 50000&1SEAPs La pianificazione energetica dell Ente ed il percorso verso l efficienza energetica del territorio di Pordenone Pordenone,

Dettagli

Normativa sugli impianti a Bassa Entalpia: l esperienza di Regione Lombardia

Normativa sugli impianti a Bassa Entalpia: l esperienza di Regione Lombardia Normativa sugli impianti a Bassa Entalpia: l esperienza di Regione Lombardia Stefania Ghidorzi 20 CO 2 20 RE 20 FER GEOTERMIA: MEDIA E BASSA ENTALPIA Firenze, 23 settembre 2011 RINNOVABILI 17% DEI CONSUMI

Dettagli

Teleriscaldamento in Italia: stato dell arte

Teleriscaldamento in Italia: stato dell arte Teleriscaldamento in Italia: stato dell arte Francesco Carcioffo vice presidente AIRU Piancastagnaio, 20 gennaio 2016 Teleriscaldamento Distribuzione tramite rete dell energia termica prodotta da una o

Dettagli

La politica energetica della Regione Marche e l adeguamento del PEAR

La politica energetica della Regione Marche e l adeguamento del PEAR La politica energetica della Regione Marche e l adeguamento del PEAR 1 Il nuovo contesto normativo Strategia europea 20.20.20 - Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell uso di energia da fonti rinnovabili

Dettagli

Progetto Europeo 50000&1SEAPs Tavolo di Lavoro Settore Industriale

Progetto Europeo 50000&1SEAPs Tavolo di Lavoro Settore Industriale 1 Tavolo operativo Comune di Pordenone Progetto Europeo 50000&1SEAPs Tavolo di Lavoro Settore Industriale Pordenone, 2 Luglio 2015 Emanuele Cosenza SOGESCA Alessandro Mazzari - SOGESCA IL PROGETTO 50000AND1SEAPS

Dettagli

FACTOR20: misurare gli obiettivi 2020 per la sostenibilità

FACTOR20: misurare gli obiettivi 2020 per la sostenibilità FACTOR20 Forwarding ACTions On a Regional and local scale to reach EU targets of the European Climate Action Plan 20 20 by 2020 FACTOR20: misurare gli obiettivi 2020 per la sostenibilità Milano, 17 maggio

Dettagli

DATI STATISTICI SULL'ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA

DATI STATISTICI SULL'ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA DATI STATISTICI SULL'ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA PRE-CONSUNTIVI 2007 27 febbraio 2008 TABELLA 1 BILANCIO DELL'ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA Bilancio Produzione lorda 314.353 314.090 263 0,1% Servizi ausiliari

Dettagli

PIANO ENERGETICO CANTONALE (PEC)

PIANO ENERGETICO CANTONALE (PEC) PIANO ENERGETICO CANTONALE (PEC) TurboFurbo TicinoEnergia 22.9.2010 2010 Gruppo di lavoro per l allestimento del PEC (GLEn) La politica energetica Tema complesso trasversale e correlato alla Politica ambientale

Dettagli

Ing. Riccardo Castorri

Ing. Riccardo Castorri Reti di teleriscaldamento AIMAG a Mirandola, dalla Cogenerazione ad Alto Rendimento all uso progressivo di calore rinnovabile a chilometro zero: UNA OPPORTUNITA PER IL TERRITORIO Ing. Riccardo Castorri

Dettagli

REPORT SUI BILANCI ENERGETICI DELLE REGIONI FACTOR20

REPORT SUI BILANCI ENERGETICI DELLE REGIONI FACTOR20 REPORT SUI BILANCI ENERGETICI DELLE REGIONI (DELIVERABLE 4) Versione finale - dicembre 2011 English summary... 3 1 PREMESSE... 5 2 BILANCI ENERGETICI DELLE REGIONI F20... 6 2.1 Introduzione... 6 2.2 Il

Dettagli

Sleeping giant (IEA) Produzioni e consumi di biomasse legnose a fini energetici: problemi di monitoraggio e pianificazione

Sleeping giant (IEA) Produzioni e consumi di biomasse legnose a fini energetici: problemi di monitoraggio e pianificazione Sleeping giant (IEA) Professione Legno-Energia Longarone, 13 maggio 2011 Produzioni e consumi di biomasse legnose a fini energetici: problemi di monitoraggio e pianificazione Davide Pettenella Dipartimento

Dettagli

Impianti a biomasse in Emilia-Romagna: aspetti autorizzativi e di controllo

Impianti a biomasse in Emilia-Romagna: aspetti autorizzativi e di controllo Impianti a biomasse in Emilia-Romagna: aspetti autorizzativi e di controllo Il Piano Energetico Regionale Regione Emilia-Romagna Servizio Energia ed Economia Verde Attilio Raimondi 1-2 ottobre 2013 Indice

Dettagli

Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli

Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli I COMBUSTIBILI DA RISCALDAMENTO IN ITALIA Riflessi economici ed ambientali Assogasliquidi Roma, 14 febbraio 2013 14 febbraio

Dettagli

IREAWEB Piemonte. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera. Milano, 14 maggio 2010

IREAWEB Piemonte. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera. Milano, 14 maggio 2010 IREAWEB Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera FRANCESCO MATERA - REGIONE PIEMONTE SETTORE RISANAMENTO ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO E ATMOSFERICO Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera

Dettagli

Monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia. Anni

Monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia. Anni Monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia Anni 2012-2014 Dicembre 2016 1 Gestore dei Servizi Energetici Divisione Gestione e Coordinamento Generale

Dettagli

Il Piano Energetico Regionale 2030

Il Piano Energetico Regionale 2030 Il Piano Energetico Regionale 2030 Morena Diazzi D.G. Economia della Conoscenza, del Lavoro, dell Impresa Regione Emilia-Romagna Conferenza finale di progetto Life IRIS Cambiamenti climatici e industria

Dettagli

PROGETTO DI PIANO ENERGETICO REGIONALE

PROGETTO DI PIANO ENERGETICO REGIONALE Regione Autonoma della Assessorato dell Industria PROGETTO DI PIANO ENERGETICO REGIONALE Aggiornato all anno 2002 ELABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA A CURA DI Dipartimento di Ingegneria del Territorio Facoltà

Dettagli

Piano per una Lombardia sostenibile

Piano per una Lombardia sostenibile Piano per una Lombardia sostenibile CO 2 LOMBARDIA Diamo valore al Clima: Efficienza, Sostenibilità, Competitività RE FER RE Politica di Regione Lombardia PIANO PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE Declinazione

Dettagli

Bozza per Giunta Regionale. Il nuovo Piano Triennale di Attuazione (PTA) del PER Luglio Attilio Raimondi

Bozza per Giunta Regionale. Il nuovo Piano Triennale di Attuazione (PTA) del PER Luglio Attilio Raimondi Il nuovo Piano Triennale di Attuazione (PTA) del PER 2011-2013 Luglio 2011 1 Attilio Raimondi IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Lo scenario normativo di riferimento: 1.Pacchetto clima-energia dell UE

Dettagli

Comune di Rapporto Ambientale Introbio

Comune di Rapporto Ambientale Introbio 7.5 I consumi energetici ENERGIA Comune di Rapporto Ambientale L'energia nella sua complessità è determinante per la ricerca e lo sviluppo sostenibile le indagini sul consumo energetico permette di valutare

Dettagli

Serata pubblica Concetto energetico Gambarogno Michela Sormani, MSc. Umnw ETHZ

Serata pubblica Concetto energetico Gambarogno Michela Sormani, MSc. Umnw ETHZ Serata pubblica 29.02.2016 Concetto energetico Gambarogno Michela Sormani, MSc. Umnw ETHZ Contenuti Concetto energetico Risultati bilancio e obiettivi Potenziali Strategia Bilancio energetico e delle emissioni

Dettagli

L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI UDINE

L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI UDINE PACCHETTO CLIMA-ENERGIA «20-20-20» DELL UE Facendo riferimento alla scadenza del 2020 la strategia europea si esprime principalmente attraverso tre obiettivi: INQUADRAMENTO NORMATIVO. PRINCIPI E FINALITA

Dettagli

Progetto PAES Valmarecchia Piano d Azione per l Energia Sostenibile. Paolo Fabbri

Progetto PAES Valmarecchia Piano d Azione per l Energia Sostenibile. Paolo Fabbri Progetto PAES Valmarecchia Piano d Azione per l Energia Sostenibile Paolo Fabbri Il Patto dei Sindaci L Unione Europea guida la lotta contro il cambiamento climatico e la ha adottata quale massima priorità.

Dettagli

Piano energetico provinciale

Piano energetico provinciale Piano energetico provinciale Bilancio energetico provinciale. L analisi del bilancio energetico è premessa essenziale per la pianificazione del piano. Individuare i punti di forza, e le criticità per attuare

Dettagli

"Speciale Energia Rinnovabile" Principali indicatori relativi ai diversi meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili

Speciale Energia Rinnovabile Principali indicatori relativi ai diversi meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili "Speciale Energia Rinnovabile" Principali indicatori relativi ai diversi meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili Roma, 20 gennaio Evoluzione Il contesto I meccanismi di incentivazione Il Gestore

Dettagli

Termoregolazione e Contabilizzazione di Calore

Termoregolazione e Contabilizzazione di Calore Linee Guida per l Adozione l di Sistemi di Termoregolazione e Contabilizzazione di Calore Inquadramento normativo REGIONE PIEMONTE Settore Risanamento Elettromagnetico, Acustico e Atmosferico Inquadramento

Dettagli

La condivisione dei dati di PAES e PAESC

La condivisione dei dati di PAES e PAESC Corso di Formazione - Modulo 4 12 giugno 2017 La condivisione dei dati di PAES e PAESC AREA SCIENCE PARK Fabio Morea SIMPLA project has received funding from the s Horizon 2020 research and innovation

Dettagli