Il rischio clinico nella politica sanitaria della Regione Toscana

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1 Il rischio clinico nella politica sanitaria della Regione Toscana Strada del Chianti Dott. Francesco Venneri Clinical Risk Manager Azienda Sanitaria USL Centro Toscana

2 LA GESTIONE DEL RISCHIO: Funzione del governo clinico Il Clinical Risk Management è una funzione della Clinical Governance che ha lo scopo di identificare, valutare e contenere i rischi secondo un criterio di priorità al fine di minimizzare le loro conseguenze negative. Il rischio è definito come la probabilità di incorrere in un errore umano e quindi in un possibile evento avverso Risk management Trasparenza Formazione Governo clinico Ricerca e sviluppo Audit clinico Evidenza clinica Scally G, Donaldson LJ. Clinical governance and the drive for quality improvement in the new NHS in England. BMJ 1998; 317: 61-65

3 I primi passi Partire dalle esperienze esistenti di clinical risk management (UK, USA, Danimarca, Australia, Germania) per disegnare un modello organizzativo Confronto con altre comunità scientifiche a livello nazionale (SIRM, AOGOI, AAROI, ANIARTI, SIMEU, SIFO, SIMIET, AMDO, ASCOTI, FISM, SIQUAS) ed internazionale (Miami, Chicago, Londra, Berlino, Copenaghen) Definizione di un modello organizzativo (delibera GR N 1387 del 27/12/2004) Elaborazione di un programma di formazione (delibera GR N 302 del 21/02/2005)

4 Le facilitazioni Costruire su un prato verde Volontà e sostegno politico Concretezza del tema e desiderio di cambiamento Entusiasmo e coinvolgimento degli operatori sanitari

5 Gli ostacoli Forte culto della responsabilità individuale Scarsa cultura della sicurezza Mentalità del controllo e visione normativa della sicurezza Scarsa attitudine all autocritica da parte dei professionisti Difficoltà di comunicazione Incapacità del sistema di riconoscere ed evidenziare le buone pratiche Esperienze nazionali ed internazionali con evidenza scientifica ancora circoscritta

6 L organizzazione Clinical risk manager e/o patient safety manager Team GRC Comitato sicurezza dei pazienti Facilitatori

7 Integrare le attività di prevenzione con quelle di gestione del contenzioso Gestione contenzioso Gestione rischio clinico Gestione sicurezza paziente

8 La formazione 4430 Facilitatori n. 9 SOC n. 7 SOS n. 2 UFS 16 CRM Inc 10,330 Operatori 70 CRM Staff (Lab. Gine-oste / Ortopedia/ Chirurgia Geriatrica, Emergenza Urgenza, Terapia Intensiva, Corso area Assicurativa / Legale, SEPSI, Handover,)

9 Il modello regionale U.O. 3 Facilitatore Osservatorio contenzioso Regione GRC Ufficio affari legali U.O. 1 Facilitatore U.O...N Clinical risk manager Facilitatore AZIENDA Comitato GRC Facilitatore U.O. 4 U.O. 2 Facilitatore ESTAV Nuclei area vasta Direzione sanitaria Patient Safety Manager

10 LA GESTIONE DEL RISCHIO Programma formativo - Clinical Risk/Patient Safety Manager - Operatore Team aziendale Clinical Risk / dirigente struttura complessa - Facilitatore Clinical Risk - Operatore sanitario 380 ore

11 CLINICAL RISK / PATIENT SAFETY MANAGER Competenza E un dirigente esperto in ergonomia e fattore umano, fisiologia e psicologia occupazionale, comunicazione e organizzazione, qualità dei servizi sanitari e sicurezza del lavoro Dirigente Area clinica ed infermieristica il clinical risk manager Area sanitaria (medici, infermieri, farmacisti, ergonomi) il patient safety manager

12 Audit clinico Formazione Risk management Audit clinico Governo clinico Trasparenza Evidenza clinica Ricerca e sviluppo

13 Integrare i sistemi informativi per la gestione rischio clinico Sviluppo del sistema di gestione del rischio Sistema di gestione dei sinistri Sistema gestione del contenzioso Sistema di incident reporting Sistema gestione dei reclami Cartella clinica integrata

14 Gestione eventi sentinella

15 Quando avviene un evento avverso Caratteristiche procedura Audit GRC Inchiesta Interna Amministrativa Inchiesta Giudiziaria Chi la richiede operatori sanitari di ogni professione e livello direttori generali e sanitari magistratura (d ufficio o su querela di cittadini/avvocati, altro) Chi la effettua operatori sanitari gruppo di auditor dirigenti sanitari ed amministrativi della direzione aziendale polizia giudiziaria Carabinieri-NAS o Polizia Professionisti interessati operatori sanitari operatori sanitari avvocati, consulenti medici e non medici Stakeholders (portatori d interesse) cittadini in quanto utenti, ordini e collegi professionali operatori sanitari, sindacati, apparato gestionale /amministrativo cittadino in quanto presunto danneggiato Il suo scopo comprendere i fattori di rischio che hanno contribuito all evento, evitare che l evento si ripeta, tutela della salute del cittadino verificare se ci sono state inadempienze rispetto agli obblighi contrattuali, far osservare le regole di comportamento interne accertare responsabilità professionali, evitare che si perpetuino comportamenti inadeguati, tutelare la incolumità individuale Il risultato finale modificare l organizzazione, migliorare le tecnologie, formare il personale provvedimenti disciplinari nei confronti degli operatori Le eventuali sanzioni previste dalla legge ovvero l accertamento di non colpevolezza. Il focus dell analisi organizzazione, procedure di lavoro, capire le cause degli errori rispetto delle regole di comportamento nel rapporto tra operatori e con i cittadini persone coinvolte, atti insicuri, azioni ed omissioni, capire chi e come e perché ha sbagliato

16 Evidenza clinica Formazione Risk management Audit clinico Governo clinico Trasparenza Evidenza clinica Ricerca e sviluppo

17 Pratiche per la sicurezza Appropriatezza terapia antibiotica Rischio nutrizionale Prevenzione infezioni CVC Prevenzione delle cadute Check list di sala operatoria Corretta identificazione paziente Audit clinico Gestione del dolore Gestione farmaci antiblastici Comunicazione difficile Igiene mani Incident reporting Segnalazione evento sentinella Prevenzione ulcere da pressione Prevenzione infezioni da ventilazione medicalmente assistita Scheda Teraputica Unica Rassegna mortalità e morbilità Gestione Terapia Anticoagulante Orale Adozione indice deterioramento cardiaco Handover Prevenzione Trombosi Venosa Profonda Emorragia post-partum Prevenzione distocia di spalla Sorveglianza delle antibiotico resistenze

18 Attestazione delle buone pratiche Introduzione del controllo sociale mediante l audit civico

19 Indicatori qualità e sicurezza Tasso di sinistrosità (GRC) Tasso diffusione audit clinici e M&M (GRC) Tasso di sepsi post-chirurgica (AHRQ) Tasso embolia polmonare e TVP post chirurgica (AHRQ) Tasso di mortalità DRG a bassa mortalità (AHRQ) Tasso incremento/riduzione costi assicurativi (GRC) Tasso di reingresso entro ore Tasso sulle cadute con lesioni Tasso di pazienti con PUSH Tasso di under/over triage Tasso sinistri gestiti dal CGS liquidati entro 6 mesi Tasso dei sinistri gestiti in regime di conciliazione

20 I costi economici Polizze RCT/RCO 2008 Regione Toscana Totale premi ,00 costi assicurativi 0,8% del FSR Ministero della Salute, 2007

21 C6.1 Indice di richieste di risarcimento Anno 2010 N. Denunce di sinistri per lesioni o decessi annui / N. ricoveri Si considerano soli i sinistri relativi ad eventi accaduti e denunciati nell anno in esame.

22 La nuova gestione dei sinistri Con l adozione della delibera n del 21 dicembre 2009 la Regione Toscana ha impartito le linee guida per la gestione diretta del rischio per responsabilità civile da parte delle aziende sanitarie ed ospedaliere

23 COMITATO GESTIONE SINISTRI L Azienda, secondo le direttive regionali, gestisce i sinistri tramite un organismo collegiale, il Comitato Gestione Sinistri composto da: ViceDirettore Amministrativo ViceDirettore Sanitario Clinical Risk Manager Medici Legali SC Affari Generali e Legali Liquidatore esterno

24 DANNI ALLA PERSONA ANNO 2009 Sinistri di competenza denunciati per danni alla persona REUMATOLOGIA RADIOLOGIA OTORINOLARINGOIATRIA ONCOLOGIA NON SPECIFICATO MALATTIE INFETTIVE PSICHIATRIA DERMATOLOGIA CHIRURGIA VASCOLARE CHIRURGIA DELLA MANO 118 CHIRURGIA PLASTICA ENDOSCOPIA CARDIOLOGIA ANESTESIA UROLOGIA MEDICINA ODONTOSTOMATOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA TERRITORIO CHIRURGIA SPAZI COMUNI ORTOPEDIA DEA

25 DANNI ALLA PERSONA ANNO 2010 Sinistri di competenza denunciati per danni alla persona UROLOGIA PSICHIATRIA OCULISTICA MEDICINA ENDOSCOPIA ANESTESIA ANATOMIA PATOLOGICA DERMATOLOGIA CHIRURGIA VASCOLARE CHIRURGIA DELLA MANO TERRITORIO CARDIOLOGIA 118 LABORATORIO ANALISI ODONTOSTOMATOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA SPAZI COMUNI CHIRURGIA ORTOPEDIA DEA

26 GESTIONE IN PROPRIO CASISTICA DAL 2007 AL 2014 Richieste di risarcimento danni per caduta in spazi aziendali 103 di cui 21 liquidate per Richieste di risarcimento danni per smarrimento protesi 89 di cui 11 liquidate per

27 Gestione in proprio work in progress Alcuni dati sulla gestione in proprio dei sinistri Dal 1 aprile 2009 al 31 Dicembre 2014 ricevute 909 richieste per danni alla persona - 11 per danni a cose totale liquidato euro ,26

28 Il tempo è denaro? Tempo medio necessario alla definizione di una pratica (tempo calcolato dal momento della richiesta del terzo danneggiato o dall azione da questo proposta fino alla conclusione: reiezione o liquidazione del danno) Compagnia assicuratrice Media dei sinistri definiti 6,12 mesi caso limite 21 mesi (rispetto del termine di sei mesi delle direttive regionali) Media dei sinistri definiti: 21,6 mesi caso limite 68 mesi Gestione in proprio

29 Gennaio 2009 Dicembre 2014 Totale richieste: 909 Respinte: 212 In itinere: 177 Liquidate: 520

30 Aree Interessate Ortopedia 167 DEA 53 Medicina 61 Chirurgia 73 Materno-Infantile 44 Oncologia 21 Radiologia 49 Odontoiatria 17 Oculistica 23 Orl 27 Psichiatria 21 Altro 353

31 Tipologia Criticità diagnostica (clinica, strumentale) Criticità trattamento (chirurgico,ortopedico,farmacologico) Criticità procedurale (percorso,presa in carico) Criticità assistenziale (procedure assistenziali invasive) Caduta (con danno lieve e grave) Smarrimento protesi dentaria Decesso neonato Danno neurologico neonatale Decesso Decesso materno

32 Tipologia Caduta in area ospedaliera Caduta in area ambulatoriale Aggressione a dipendente Varie

33 Criticità nella Documentazione Sanitaria Incompletezza informazioni (tracciabilità) Omissioni consenso informato Incompletezza consenso informato Check-lists incomplete Incompletezza registro operatorio Incompletezza compilazione schede ReToss, Conley, TVP, Handover

34 C6.1 Indice di richieste di risarcimento Trend

35 C6.2 Audit e M&M Anno 2013 Azienda di erogazione Nr. totale audit svolti 2010 Unità complesse Indice di diffusione degli audit AUSL 1 MC ,60 AUSL 2 LU ,00 AUSL 3 PT ,52 AUSL 4 PO ,90 AUSL 5 PI ,46 AUSL 6 LI ,39 AUSL 7 SI ,23 AUSL 8 AR ,18 AUSL 9 GR ,53 AUSL 10 FI ,44 AUSL 11 EM ,74 AUSL 12 VI ,44 AOUP ,30 AOUS ,16 AOUC ,16 AOUM ,73 Media regionale ,24 Regione ,41 Azienda di erogazione Nr. totale M&M svolte 2010 Unità complesse Indice di diffusione delle M&M AUSL 1 MC ,46 AUSL 2 LU ,30 AUSL 3 PT ,86 AUSL 4 PO ,74 AUSL 5 PI ,08 AUSL 6 LI ,67 AUSL 7 SI ,90 AUSL 8 AR ,07 AUSL 9 GR ,11 AUSL 10 FI ,09 AUSL 11 EM ,06 AUSL 12 VI ,00 AOUP ,35 AOUS ,96 AOUC ,75 AOUM ,90 Media regionale ,58 Regione Toscana ,02 Il denominatore 2009 N. ricoveri è stato sostituito con N. strutture complesse

36 Andiamo a capire cosa succede GRUPPO ITINERANTE PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE Organizzazione gestione del rischio Formazione Buone pratiche Sistema di incident reporting Raccomandazioni ministeriali Standard/indicatori sicurezza

37 Il cittadino informato - Chi si occupa di gestire il rischio clinico? - Che cosa fa l azienda? - Quali sono i livelli di sinistrosità? - Quali sono le buone pratiche attuate? - Quali strutture le applicano?

38

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