IL RUOLO DELL I.N.A.I.L.
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1 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN AMBITO OCCUPAZIONALE: Riferimenti normativi ed esperienze sul campo IL RUOLO DELL I.N.A.I.L. Virginia MORTARA Roberta LINARES Sovrintendenza Sanitaria Regionale I.N.A.I.L. Liguria 18 aprile 2018
2 Salute Completo benessere fisico, mentale e sociale NON semplice assenza di malattia Non è uno stato, ma una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulla capacità del soggetto di interagire con l ambiente in modo positivo, pur nel continuo modificarsi della realtà circostante 2
3 Se I.N.A.I.L. INTERPRETE della Tutela della Salute del Lavoratore (Costituzione: artt. 1, 32, 35, 38 ) 3
4 Se I.N.A.I.L. Ente Pubblico, con personalità giuridica, erogatore di servizi e prestazioni a carattere nazionale, con autonomia di gestione operativa e organizzativa- improntata a criteri di economicità e imprenditorialità con competenze negli ambiti della Prevenzione, Cura, Riabilitazione, Reinserimento Socio- Lavorativo 4
5 Se I.N.A.I.L. Per accorpamento ex-ipsema e ex-ispesl (Legge 122/2010) ha realizzato il Polo Salute e Sicurezza sul Lavoro 5
6 Se I.N.A.I.L. È fondamentale fornitore di dati nel S.I.N.P. (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro) 6
7 Se I.N.A.I.L. Nell ambito del ruolo affidato all Istituto dal D.Lgs 81/2008 per la diffusione della cultura della salute e sicurezza emana annualmente le Linee di Indirizzo Operative per la Prevenzione (L.I.O.P.), quale strumento di indirizzo, programmazione e sviluppo di attività 7
8 Se I.N.A.I.L. Declina tutte le proprie funzioni, servizi, prestazioni Economico-Assicurative (indennitarie) e Sanitarie (curative, riabilitative, protesiche ), interventi per l abbattimento delle barriere architettoniche, adattamenti e modifiche auto, forniture varie etc. nella Carta dei Servizi I.N.A.I.L. 8
9 La nozione di TUTELA GLOBALE INTEGRATA ha significato conosciuto e concreto: l INAIL realizza una tutela estesa a tutti i Lavoratori per tutti i danni e rischi da lavoro, attraverso la prevenzione e poi la cura e la riabilitazione, assistendo il lavoratore -dopo un evento menomativo infortunistico o tecnopaticofino alreinserimento nella vita sociale e nei luoghi di lavoro, erogando l indennizzo per l Inabilità Temporanea Assoluta e per il danno biologico permanente eventualmente residuato ed attuando una collaborazione organica e strutturata con gli altri interpreti della salute componenti il sistema del welfare. 9
10 I.N.A.I.L.: non solo Ente Previdenziale, ma risorsa della Sanità Pubblica Diritto alla Salute: protezione e promozione insieme Sanità: accoglienza, informazione, tutela, partecipazione, sostenibilità, efficacia, appropriatezza, capacità di erogare prestazioni, servizi, interventi, al paziente giusto, nel momento giusto, per la giusta durata, nel setting giusto, impiegando professionisti giusti, con spostamento del baricentro da assistenziale a prevenzionale, >>> Coinvolgimento del mondo occupazionale: prioritario e imprescindibile 10
11 Individuo >>> Società >>> Lavoro Diritto alla Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro 11
12 La SANITA INAIL QUADRO NORMATIVO 2009 D.Lgs 106 Testo Unico 2015 Legge di stabilità 1965 D.P.R Legge Legge Legge Legge Legge D.lgs Legge costituzionale Costituzione 12
13 La SANITA INAIL Quadro Operativo Prevenzione Reinserimento sociale e lavorativo Tutela globale integrata Attività diagnostico curativa Riabilitazione 13
14 La SANITA INAIL OGGI è.. (Rapporto Nazionale INAIL anno 2016): 7 milioni e prestazioni sanitarie circa 700 mila prestazioni in ambito prime cure circa 126 mila prestazioni riabilitative a pz visite fisiatriche negli 11 centri di F.K.T. in 5 Regioni assistiti Centro Protesi di Vigorso di Budrio 14
15 La SANITA INAIL OGGI è.. Medicina Legale Diagnosi Cura Terapia Protesi Riabilitazione Reinserimento altre Attività Sanitarie Formazione Ricerca Prevenzione Sicurezza 15
16 Prime cure Economicità Riabilitazione Tutela globale integrata Sicurezza Reinserimento Sociale Lavorativo Appropriatezza Qualità Attività diagnostico curativa 16
17 La SANITA INAIL OGGI sostiene il Reinserimento lavorativo 17
18 IL REINSERIMENTO LAVORATIVO Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 18
19 FOCUS NORMATIVO 19
20 Legge n.68/1999, art. 4, comma 4 I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia non possono essere computati nella quota di riserva di cui all'articolo 3 se hanno subito una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 60 per cento o, comunque, se sono divenuti inabili a causa dell'inadempimento da parte del datore di lavoro, accertato in sede giurisdizionale, delle norme in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Per i predetti lavoratori l'infortunio o la malattia non costituiscono giustificato motivo di licenziamento nel caso in cui essi possano essere adibiti a mansioni equivalenti ovvero, in mancanza, a mansioni inferiori. Nel caso di destinazione a mansioni inferiori essi hanno diritto alla conservazione del più favorevole trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 20
21 Direttiva CE 78/2000 (20) È opportuno prevedere misure appropriate, ossia misure efficaci e pratiche destinate a sistemare il luogo di lavoro in funzione dell handicap, ad esempio sistemando i locali o adattando le attrezzature, i ritmi di lavoro, la ripartizione dei compiti o fornendo mezzi di formazione o di inquadramento. (21) Per determinare se le misure in questione danno luogo a oneri finanziari sproporzionati, è necessario tener conto in particolare dei costi finanziari o di altro tipo che esse comportano, delle dimensioni e delle risorse finanziarie dell organizzazione o dell impresa e della possibilità di ottenere fondi pubblici o altre sovvenzioni». Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 21
22 Art.5 Direttiva CE n.78/2000 il datore di lavoro prende i provvedimenti appropriati, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, per consentire ai disabili di accedere ad un lavoro, di svolgerlo o di avere una promozione o perché possano ricevere una formazione, a meno che tali provvedimenti richiedano da parte del datore di lavoro un onere finanziario sproporzionato. Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 22
23 Articolo 5 Direttiva CE n.78/2000 La soluzione non è sproporzionata allorché l onere è compensato in modo sufficiente da misure esistenti nel quadro della politica dello Stato membro a favore dei disabili Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 23
24 Obbligo accomodamenti ragionevoli d. lgs. 216/2003 art. 3 - comma 3 bis «Al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli» per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con gli altri lavoratori. I datori di lavoro pubblici devono provvedere all'attuazione del presente comma senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 24
25 D.lgs. n. 81/2008, art Il datore di lavoro, anche in considerazione di quanto disposto dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, in relazione ai giudizi di cui all'articolo 41, comma 6, attua le misure indicate dal medico competente e qualora le stesse prevedano un'inidoneità alla mansione specifica adibisce il lavoratore, ove possibile, ad altra mansione compatibile con il suo stato di salute. Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 25
26 Art. 42 della Legge n. 92/2012 Il giudice può ordinare la reintegrazione del lavoratore in caso di licenziamento intimato per motivo oggettivo consistente nell inidoneità fisica o psichica del lavoratore Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 26
27 Legge 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015) Art. 1 comma 166 «Sono attribuite all INAIL le competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, da realizzare con progetti personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro o alla ricerca di nuova occupazione, con interventi formativi di riqualificazione professionale, con progetti per il superamento e per l abbattimento delle barriere architettoniche sui luoghi di lavoro, con interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro. L attuazione delle disposizioni di cui al presente comma è a carico del bilancio dell INAIL, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 27
28 Prima dell introduzione del comma 166, art. 1, L.190/2014 Obbligo accomodamenti ragionevoli a carico del datore di lavoro ai sensi del comma 3 bis, art. 3, d.lgs. n. 216/2003 Il datore di lavoro poteva sottrarsi a tale obbligo, in ragione della indeterminatezza e soggettività del concetto di ragionevolezza, adducendo la sussistenza di un onere economico sproporzionato. Dopo l entrata in vigore del comma 166, art. 1, L.190/2014 Obbligo rimane a carico del datore di lavoro poiché non c è traslazione di oneri dal datore di lavoro all INAIL L INAIL, assumendo l onere economico degli accomodamenti, li rende ragionevoli Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 28
29 Reinserimento lavorativo Il RUOLO dell I.N.A.I.L. 29
30 Ruolo Inail nel reinserimento lavorativo Interventi rivolti alla persona Interventi di sostegno per gli accomodamenti ragionevoli Ambiti di intervento Riabilitazione al gesto lavorativo Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 30
31 SOGGETTI DESTINATARI SOGGETTI DESTINATARI Infortunio Malattia professionale Necessitano di interventi mirati per consentire o agevolare la prosecuzione dell attività lavorativa 31
32 SOGGETTI DESTINATARI Tutti i lavoratori con disabilità da lavoro tutelati dall INAIL che, a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale e delle conseguenti menomazioni o del relativo aggravamento e delle connesse limitazioni funzionali, necessitano di interventi mirati per consentire o agevolare la prosecuzione dell attività lavorativa, senza distinzioni basate sulla natura del rapporto di lavoro o sulla tipologia del contratto di lavoro. I soggetti destinatari possono accedere agli interventi: indipendentemente dal grado di inabilità previo giudizio formulato dal medico competente, ai sensi dell art. 41 del D.lgs. N. 81/2008 e s.m.i., o dal Servizio di prevenzione dell ASL, ai sensi dell art. 5, comma 2, della L. n. 300/70, da cui risulti l idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni, ovvero l inidoneità temporanea o permanente del lavoratore 32
33 I DUE VERSANTI DELL INTEGRAZIONE ADATTARE LA PERSONA ALL AMBIENTE ADOZIONE E PERSONALIZZAZIONE DI AUSILI TECNICI ADATTARE L AMBIENTE ALLA PERSONA ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 33
34 Quando inizia la presa in carico? Monitoraggio durante ITA e reclutamento dei casi organizzare colloqui prima dell AP e della Compilazione della scheda 34
35 MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE ICF Per le attività mirate al reinserimento sociale e lavorativo Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 35
36 PROFILO DELLE CAPACITÀ UTILI ALLA RIPRESA DEL LAVORO Attività Mentali: funzioni e capacità cognitive, capacità di relazionarsi, di eseguire la routine quotidiana in relazione al lavoro Postura: capacità di mantenere varie posizioni, da seduti, in stazione eretta, inginocchiati, sedersi e rialzarsi Locomozione: camminare, salire e scendere le scale Movimenti degli arti: capacità di muovere e usare le gambe, di afferrare e maneggiare oggetti, sollevare pesi Informazioni: capacità di comprendere, memorizzare e trasmettere informazioni Situazioni lavorative: capacità di spostarsi dall abitazione al posto di lavoro e nell ambiente di lavoro Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 36
37 Anamnesi lavorativa o meglio colloquio clinico mirato al bilancio delle competenze psico-fisiche spendibili in ambito lavorativo La «scheda» è la traccia preordinata per il raggiungimento dell obiettivo. Essa può essere integrata (vedi spazio note). VANNO SEGNALATE TUTTE LE DEVIAZIONI ANCHE QUELLE NON DETERMINATE DAL INF.MP. Le funzioni cognitivo-comportamentali; Le funzioni motorie (per gli aspetti statici e dinamico-ergici del task motorio lavorativo) Ipotesi di coinvolgimento del medico del lavoro o fisiatra o fisioterapista 37
38 COSA IMPEDISCE O LIMITA IL RITORNO AL LAVORO? QUALI BARRIERE? AMBIENTALI/LOGISTICHE FISICHE/NEUROMOTORIE/ALGICHE STRUMENTALI COGNITIVO-COMPORTAMENTALI FACILITATORI SONO: FLESSIBILITA DEGLI ORARI E DEI COMPITI ATTEGGIAMENTO DEL DATORE DI LAVORO COLLEGHI DISPONIBILI E «ACCOGLIENTI» DISPONIBILITA DEL LAVORATORE 38
39 Per la comprensione delle esigenze del lavoratore (il quale sovente non è in grado di esprimerle e deve essere accompagnato nella loro individuazione) è necessario avere padronanza dei concetti di Gesto lavorativo, Job Analysis, Task Analysis Non si pretende che vengano effettuate le analisi in forma sistematica (compito dell ergonomo, etc.) 39
40 ANALISI DEL GESTO LAVORATIVO Duplice valenza: Elemento di valutazione per il giudizio d idoneità alla mansione in capo al Medico Competente - d.lgs. 81/2008 s.m.i. - art. 41 «visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l idoneità alla mansione». Strumento di valutazione per la massima appropriatezza degli interventi finalizzati al Reinserimento lavorativo dell infortunato e/o tecnopatico INAIL. 40
41 JOB ANALYSIS Analisi approfondita delle mansioni per ottenere informazioni concernenti la natura e le reali condizioni ambientali e strumentali in cui si svolge un certo lavoro funzioni condizioni di lavoro condizioni di salute processi lavorativi strumenti e tecnologie Contesto Lavorativo rischi percepiti dal lavoratore 41
42 TASK ANALYSIS Analisi delle attività e dei compiti svolti nel reale contesto d uso Contenuto del lavoro Identificazione e descrizione di tutte le abilità e dei componenti dei processi esecutivi di un compito Si basa sull osservazione del comportamento e sull analisi dei protocolli dell individuo impegnato nell esecuzione del compito 42
43 REINSERIMENTO ED INTEGRAZIONE LAVORATIVA DELLE PERSONE CON DISABILITA DA LAVORO Non si applica: In presenza di inabilità temporanea assoluta (Medico Inail); In presenza di giudizio di idoneità alle mansioni senza limitazioni o prescrizioni (Medico Competente); Si applica: In presenza di Danno Biologico permanente (Medico Inail); In presenza di giudizio di inidoneità alle mansioni o di idoneità alle mansioni con limitazioni o prescrizioni (Medico Competente) Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 43
44 IL PROCESSO L équipe multidisciplinare di I livello della Sede Inail: medico assistente sociale responsabile del processo lavoratori COINVOLGE ELABORA IL PROGETTO il lavoratore il datore di lavoro Il Medico Competente se necessario chiedendo il supporto delle Consulenze tecniche territoriali Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 44
45 INAIL 45
46 PROGETTO DI REINSERIMENTO LAVORATIVO PERSONALIZZATO E elaborato da Equipe Multidisciplinare livello della Sede del domicilio dell assicurato I Consulenza Tecnica Accertamento Rischio e Prevenzione con la partecipazione attiva del Consulenza Tecnica per l Edilizia Datore di lavoro Medico Competente Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 46
47 Gli interventi Tipologia A - interventi relativi al superamento e all abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro Tipologia B - interventi relativi all adeguamento e all adattamento delle postazioni di lavoro Tipologia C - interventi di formazione/addestramento Il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro 47
48 TIPOLOGIE DI INTERVENTI L INAIL assicura la copertura dei costi derivanti dalla realizzazione degli interventi nei limiti delle risorse finanziarie annualmente stanziate nel bilancio dall Istituto, pari, per l anno 2017, a Le tipologie di interventi previsti sono: a) interventi di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, che comprendono gli interventi edilizi, impiantistici e domotici nonché i dispositivi finalizzati a consentire l accessibilità e la fruibilità degli ambienti di lavoro, per un importo totale di ,00; b) interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro, che comprendono gli interventi di adeguamento di arredi facenti parte della postazione di lavoro, gli ausili e i dispositivi tecnologici, informatici o di automazione funzionali all adeguamento della postazione o delle attrezzature di lavoro, ivi compresi i comandi speciali e gli adattamenti di veicoli costituenti strumento di lavoro, per un importo totale di ,00; c) interventi di formazione, che comprendono sia gli interventi personalizzati di addestramento all utilizzo delle postazioni e delle relative attrezzature di lavoro connessi ai predetti adeguamenti, sia quelli di formazione e tutoraggio utili ad assicurare lo svolgimento della stessa mansione o la riqualificazione professionale funzionale all adibizione ad altra mansione, per un importo totale di ,00. N.B.: in conformità alla normativa comunitaria gli interventi di formazione possono essere rimborsati fino ad un massimo del 60% dell importo 48
49 La SANITA INAIL OGGI è. Flessibile e in grado di adattarsi alle esigenze delle diverse realtà territoriali; Modulabile a seconda delle disposizioni assegnate a livello regionale dal Servizio sanitario nazionale; Rispettoso della sostenibilità finanziaria prevista dalla normativa in vigore attualmente. 49
50 La componente INAIL SANITA di oggi. 375 Dirigenti Medici di I Livello 83 Dirigenti Medici di II Livello 6 Dirigenti Medici Fisiatri di I Livello 3 Dirigenti Medici Fisiatri di II Livello 683 Infermieri Professionali 812 Medici Specialisti Ambulatoriali a R.L.P. 101 Tecnici Sanitari di Radiologia Medica 125 Assistenti Sociali 178 Unità di personale del centro protesi di Vigorso e filiali con contratto metalmeccanico, tra cui i Tecnici Ortopedici 50
51 La Sanità DOMANI.sarà. Reports con cui E.U.P.H.A. (European Public Health Association) hanno già fornito una visione di SANITA.con linee ben definite : 1. La FUTURA SALUTE PUBBLICA POTRÀ ESSERE RAGGIUNTA SOLO con un INVESTIMENTO da PARTE dell INTERA SOCIETÀ: É PERTANTO NECESSARIO COSTRUIRE PARTNERSHIP ed ALLEANZE Per affrontare efficacemente questo problema, appaiono necessarie soluzioni che coinvolgano l intera società. Ciò vuol dire che azioni di Sanità Pubblica dovrebbero essere incluse in tutti i livelli, i contesti e gli aspetti della società. 2. LE POLITICHE di SANITÀ PUBBLICA DOVREBBERO ESSERE BASATE sulla SALUTE PIÙ che sulla MALATTIA Nella futura Sanità Pubblica, non dovremmo fondare le nostre azioni sulle carenze (le malattie), quanto invece sugli aspetti positivi (buona salute). Le comunità raramente progrediscono sulla base delle loro debolezze ma viceversa sui loro punti di forza. Occorrerebbe spostare l attenzione dei policy-makers dalle difficoltà (handicap, età avanzata) a quello che può essere ancora realizzato. 51
52 La Sanità DOMANI sarà. 3. La RICERCA COSTITUISCE una SOLIDA BASE per lo SVILUPPO degli INTERVENTI e delle POLITICHE di SANITÀ PUBBLICA Come nel passato, la ricerca di buona qualità è il presupposto di interventi efficaci di Sanità Pubblica. La ricerca epidemiologica, in particolar modo, aiuta ad identificare i fattori di rischio delle malattie e a valutare l impatto delle misure di promozione della salute. 4. DEVONO ESSERE INCORAGGIATE STRATEGIE INNOVATIVE per la PROMOZIONE della SALUTE Essere innovativi è un aspetto importante nello sviluppo della Sanità Pubblica. Ciò vuol dire che dovremmo sviluppare sia approcci orizzontali che verticali. Quello che realizziamo attualmente è solo il controllo dei fattori di rischio. In futuro, dovremmo anche considerare la gestione del contesto e dei fattori positivi (così da realizzare un approccio integrato). 5. Il FUTURO delle «buone» PRATICHE in SANITÀ PUBBLICA sarà : PENSA in MANIERA GLOBALE, AGISCI SECONDO il CONTESTO LOCALE 52
53 La SANITA INAIL.DOMANI sarà. Il ns. Istituto corrisponde ed è in linea futura a queste previsioni.. le parole Prevenzione, Ricerca, Malattia, Handicap, Territorio, Regione, ASL, Epidemiologia, Lavoro, Vita, Sociale.fanno già parte del nostro bagaglio culturale e professionale istituzionale 53
54 54
55 GRAZIE 55
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