OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI Roma 8-9 Giugno 2018

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1 OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI Roma 8-9 Giugno 2018 Ruolo delle RSA e delle Strutture Riabilitative Alfredo Montecchiesi Amministratore Casa di Cura Villa Verde S.r.l. Roma Responsabile Settore Territoriale AIOP Lazio

2 La legge finanziaria 67/88: Piano decennale degli Investimenti Sanitari La legge 67/88 facendo seguito anche ai primi ridimensionamenti delle reti ospedaliere, avvia nel piano decennale degli investimenti sanitari, anche la realizzazione di n posti letto in residenze per anziani ; La legge ha un carattere fortemente innovativo perché si fà carico con il sistema sanitario anche dell assistenza alle persone non autosufficienti, non curabili a domicilio o in ambulatorio perché bisognose di trattamenti continui ;

3 I provvedimenti collaterali Ha preceduto la nascita delle RSA, il DPCM che dettava principi per l integrazione sociosanitaria e individuava le attività di rilievo sanitario a carico del F. S. In base all'art. 30 della L. 27/12/1983, n. 730 (finanziaria 1984) Il decreto sosteneva che anche le attività con personale e tipologie di intervento proprie dei servizi socio-assistenziali, che in via prevalente provvedessero alla tutela della salute, potevano avvalersi dell apporto economico del F. S. (prestazioni riabilitative - art. 26 L. 833/1978; In maniera esplicita si introduceva la cura degli anziani, non curabili a domicilio, dove non poteva scindersi l'intervento sanitario da quello sociale, ponendo a carico del F.S. - in misura %, secondo l'incidenza della tutela sanitaria, (con eventuale partecipazione da parte dei cittadini)

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5 Legge finanziaria del 1988 (art. 20 L.67/1988). Ministero della Sanità. Linee guida n.1/1994 del 30/3/1994. Indirizzi sugli aspetti organizzativi e gestionali delle residenze sanitarie assistenziali. Decreto Ministero della Sanità 15 aprile Determinazione dei criteri generali per la fissazione delle tariffe delle prestazioni di assistenza specialistica, riabilitativa ed ospedaliera. Legge finanziaria 1995 (Art. 3 comma 4 della L. 23/12/1994, n.724 così come modificato dall art. 1 della legge 18 luglio 1996, n.382) Misure di razionalizzazione della finanza pubblica ). Decreto Ministero della Sanità 24 luglio 1995 Contenuti e modalità di utilizzo degli indicatori di efficienza e di qualità nel Servizio Sanitario Nazionale. Decreto Ministero della Sanità 15 ottobre 1996 Approvazione degli indicatori per la valutazione delle dimensioni qualitative del servizio riguardanti la personalizzazione e l umanizzazione dell assistenza, il diritto all informazione, alle prestazioni alberghiere, nonché l andamento delle attività di prevenzione delle malattie.

6 Da Ricovero per Anziani a Residenza sanitaria assistenziale Fino al 1988 l assistenza residenziale per anziani era molto diversificata tra Comuni e Regioni; Con la nascita delle regioni si inizia a disciplinare tra i servizi anche le forme residenziali, senza produrre però omogeneità nazionale; la struttura residenziale è percepita come risposta a solitudine e al peggioramento dell autonomia in mancanza di altri supporti;

7 Da Ricovero per Anziani a Residenza sanitaria assistenziale I requisiti regionali prevederanno il miglioramento anche degli aspetti logistici, dell ambiente e degli spazi; Alle forme assistenziali di ricovero si sostituiscono con gradualità residenze dotate anche di assistenza sanitaria; Per l avvio ai servizi (compreso le residenze) le Regioni sperimentano modalità di valutazione multidimensionale delle condizioni psico-fisiche degli ospiti;

8 Cos è la Residenza Sanitaria Assistenziale La Legge 67/88 individua la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) come una struttura extra-ospedaliera, per anziani e soggetti non autosufficienti, i cui standard verranno di seguito fissati, integrate con i servizi sociali e sanitari di Distretto e istituzioni di ricovero e cura in grado di provvedere al riequilibrio delle condizioni deteriorate Vengono individuati i principi di integrazione tra sistemi ;

9 I livelli essenziali sociosanitari e le indicazioni per i LEP sociali II DPCM del 1985 è superato con il DPCM 29 novembre 2001: LEA sanitari e socio sanitari; In mancanza di LEP sociali il DPCM 14 febbraio 2001 sull integrazione SS ha ridefinito le competenze dei due comparti (sanitario e sociale) anche sotto il profilo della spesa; Le RSA divengono il presidio residenziale più diffuso, ma ancora una volta esiste una disomogeneità nazionale;

10 Il ruolo attuale della Residenza Sanitaria Assistenziale Il continuo ridimensionamento della rete ospedaliera ha avuto una forte influenza sul cambiamento della RSA; L evidenza ha dimostrato che la funzione della RSA supera forme di protezione e assistenza praticate nelle Case di Riposo per il mutato profilo degli ospiti rispetto agli anni 70 ; La RSA, di oggi deve mettere in atto forme di tutela e cura sanitarie per rispondere alla persona non autosufficiente con fragilità e polipatologie;

11 Il ruolo attuale della Residenza Sanitaria Assistenziale La RSA diventa risorsa della rete socio sanitaria per la non autosufficienza; Sono fissate le procedure di accesso con VMD e con misurazione delle condizioni attraverso scale validate; Si attuano dimissioni guidate verso il domicilio o strutture meno impegnative (f0rme protette); E necessario dotare le RSA di procedure per il governo clinico e vanno ripensati anche gli organici; La RSA è oggi una struttura intermedia tra l ospedale e il territorio;

12 Mattone 12 del «Progetto mattoni del SSN» La prestazione residenziale si caratterizza di norma come prestazione di assistenza a lungo termine a soggetti non autosufficienti in condizioni di cronicità e/o relativa stabilizzazione delle condizioni cliniche, distinguendosi quindi dalle prestazioni di terapia post-acuzie (riabilitazione e lungodegenza post-acuzie) svolte di norma in regime ospedaliero o in strutture extra ospedaliere specializzate per la riabilitazione. Tuttavia una persona anziana affetta da una patologia cronica invalidante, non potrà essere definita stabile in senso assoluto e le strutture residenziali devono essere in grado di affrontare la relativa instabilità clinica connessa alla patologia o polipatologia, che accompagna le condizioni di non autosufficienza nell anziano. Pertanto La prestazione residenziale non si differenzia necessariamente da quella ospedaliera per un diverso gradiente di assistenza.

13 NORMATIVA RSA A LIVELLO REGIONALE Nella Regione Lazio, l avvio delle Rsa di nuova istituzione fu previsto con l approvazione della Legge Regionale 41/93. Venne successivamente approvato il 6 settembre 1994, il Regolamento Regionale n.1/94, ad oggi tuttora in vigore, e fu attivato, con l approvazione della DGR n.2499/97, il percorso di riconversione dei posti letto delle strutture ex Centri di Assistenza e Riabilitazione (Lungodegenza) di cui all art.11 della Legge Regionale n.55/93, realizzando così i primi posti di Rsa. In attesa dell emanazione della normativa per l autorizzazione alle strutture sanitarie, si prosegui con una serie di Circolari Regionali tra cui la più importante fu la Circolare n.44 del 30 novembre 1999, che consenti la gestione del percorso Rsa, fino alla emanazione del Dca U0090/2010. Successivamente, questo venne integrato e modificato dal Dca U0008 del 3 febbraio 2011, necessario alfine di apportare alcune integrazioni su aspetti autorizzativi e in particolare su requisiti organizzativi di varie tipologie assistenziali.

14 NORMATIVA RSA A LIVELLO REGIONALE La produzione di decreti negli ultimi anni nella nostra Regione, è stata di notevole quantità, e la dobbiamo riscontrare anche nel settore residenziale territoriale, infatti il 15 giugno del 2012, viene emanato il Dca U00099, che allinea i requisiti minimi autorizzativi del Dca U0008 con le tipologie di trattamento e i nuclei residenziali e semiresidenziali previsti nel Dca U0039/2012. Questo decreto, rimanda ad un momento successivo l approvazione dei requisiti della Rsa di tipo estensivo, che verranno successivamente definiti con l emanazione del Dca U00105 del 09 aprile 2013, che verrà abrogato e sostituito dal Dca U00073/2016, a seguito di una modifica sulla tipologia dei trattamenti eseguibili in dette strutture. Con il Dca U00467 del 07/11/2017, la Regione Lazio, ha aggiornato la Programmazione dell Assistenza Sanitaria e Socio-Sanitaria Territoriale nel Lazio. Ad oggi si deve rilevare mancante, una indicazione regionale univoca, sulle modalità di accesso nelle strutture residenziali e semiresidenziali estensive, sia per anziani che per il trattamento dei disturbi cognitivo comportamentali gravi, più volte richiesta dalle associazioni più rappresentative nella regionale Lazio dell ospedalità privata accreditata Aiop ed Aris.

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20 Conclusioni Si dovrebbe incentivare la tipologia di strutture semiresidenziali, che consentirebbero la gestione degli ospiti, nell arco delle ore diurne dando un forte supporto alle famiglie, ma non distaccando gli stessi dal loro nucleo familiare e dalla loro abitazione, i cui benefici psicologici sono ormai a tutti ben noti ; Si potrebbe dare la possibilità anche con delle sperimentazioni, alle strutture Rsa di assistere gli ospiti a domicilio residenti nella Asl territorialmente competente, posticipandone così il ricovero il più tardi possibile ; Molto si è fatto in questi anni, ma rispetto ad altre regioni siamo ancora un passo indietro. Manca ancora quella piena integrazione con i servizi sociali dei comuni che si muovono autonomamente e spesso senza un raccordo con i servizi distrettuali delle Asl. Tutto questo si potrebbe colmare se tutti gli attori di questa importante vicenda, Regione ed Asl, i Comuni, i Sindacati dei pensionati, i Rappresentanti degli ospiti e delle famiglie, le Associazioni di categoria delle strutture, decidano di sedersi insieme intorno ad un tavolo per cercare di trovare finalmente quelle soluzioni che un settore così delicato richiede da tempo e per cui ormai non c è più tempo...

21 Grazie per la pazienza. e buon lavor0

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