LAVORO. (punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

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2 LAVORO (punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: OGGETTO: Importo presunto dei Lavori: Entità presunta del lavoro: LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA S.P. 210 DI VENAUS TRA IL Km ed il Km nel COMUNE DI NOVALESA ,00 euro 142 uomini/giorno Data inizio lavori: 04/04/2016 Data fine lavori (presunta): 29/07/2016 Durata in giorni (presunta): 117 Dati del CANTIERE: Indirizzo Strada Provinciale N 210, tra Km e Km Città: Novalesa (TO) 1

3 COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Comune di Novalesa Indirizzo: Via Susa n 19 Città: Novalesa (TO) Tel/fax: P.IVA: nella Persona di: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: 2

4 RESPONSABILI (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Progettista: Nome e Cognome: Soffredini Alessandro Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via Circonvallazione 9 Città: Bussoleno (TO) CAP: Telefono / Fax: / Indirizzo alessandro.soffredini@ .it Codice Fiscale: SFF LSN 76T13 L219T Direttore dei lavori: Nome e Cognome: Soffredini Alessandro Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via Circonvallazione 9 Città: Bussoleno (TO) CAP: Telefono / Fax: / Indirizzo alessandro.soffredini@ .it Codice Fiscale: SFF LSN 76T13 L219T Responsabile dei Lavori: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: CAP: Telefono / Fax: Indirizzo Codice Fiscale: Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione: Nome e Cognome: Soffredini Alessandro Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via Circonvallazione 9 Città: Bussoleno (TO) CAP: Telefono / Fax: / Indirizzo alessandro.soffredini@ .it Codice Fiscale: SFF LSN 76T13 L219T 3

5 IMPRESE (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Da nominare in seguito a gara d appalto. 4

6 DOCUMENTAZIONE Documentazione da custodire in cantiere Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione: - Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 99, D.Lgs. n. 81/2008); - Piano di Sicurezza e di Coordinamento; - Fascicolo con le caratteristiche dell'opera; - Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti; - Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori; - Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Documento unico di regolarità contributiva (DURC) - Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; - Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, INAIL (ex ISPESL), Vigili del fuoco, ecc.); -. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione; - Certificati di idoneità per lavoratori minorenni; - Tesserini di vaccinazione antitetanica. Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione: - Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice); - Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico; - Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali); - Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.); - Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive. - Denuncia di installazione all'inail (ex ISPESL) degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE; - Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg; - Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg; - Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica; - Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti; - Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza; - Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere; - Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature; - Dichiarazione di conformità delle macchine CE; - Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica; - Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi; - Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi; - Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale; - Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore; - Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore; - Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio; - Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata; - Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001); - Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche. 5

7 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE (punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) L area del cantiere è collocata lungo la S.P. 210 di Venaus che è la principale strada di collegamento tra l abitato di Novalesa e la Città di Susa. L infrastruttura di lunghezza di poco inferiore a 7 Km si sviluppa prevalentemente in pendenza, dai 503 metri circa della Città di Susa agli oltre 800 metri del Comune di Novalesa. La S.P. 210 è caratterizzata da un unica carreggiata con due corsie, una per ogni senso di marcia e dalla presenza di banchine laterali lungo il percorso, eventualmente interrotte da tratti di marciapiede soprattutto all interno dei territori comunali (come nel caso del Comune di Venaus). Il centro abitato del Comune di Novalesa inizia alla progressiva km Da un punto di vista urbanistico le aree interessate dal cantiere sono classificate dal vigente P.R.G.C. come aree agricole con fascia di rispetto all infrastrutture stradale e attualmente risultano incolte. 6

8 DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Le opere in progetto riguardano la S.P. 210 indicativamente tra la progressiva km e la progressiva km 6+210, proseguendo parzialmente anche all interno del centro abitato. Sinteticamente il percorso oggetto di intervento è quello che inizia dopo il ponte presente sul Torrente Marderello e termina all interno del centro abitato, prima del palazzo municipale. Le opere in progetto sono finalizzate alla messa in sicurezza dei pedoni transitanti lungo la S.P. 210 attraverso la realizzazione di un marciapiede con relativa illuminazione. Nel dettaglio si prevedono i seguenti interventi: La predisposizione del piano di posa del nuovo marciapiede attraverso movimenti terra di limitata entità con la contestuale realizzazione di alcuni tratti di scogliera in massi ciclopici a sostegno dei riporti di terreno. Questa fase prevede sostanzialmente la preparazione dell area distinguendo le varie tratte del percorso in base alle dimensioni variabili della banchina ed al dislivello tra il piano stradale e la quota naturale del terreno. Gli interstizi della scogliera in massi ciclopici saranno ovviamente riempiti con terreno vegetale ed inerbiti in modo da garantire un perfetto inserimento ambientale dell opera. La predisposizione di una rete di scarico delle acque meteoriche attraverso l impiego di tubazioni in cls, pozzetti di ispezione e caditoie da collocarsi ai margini della carreggiata. Tale intervento è predisposto per garantire l allontanamento delle acque lungo il percorso del marciapiede ed evitare così la formazione di accumuli e ristagni. Ovviamente dall altro lato della carreggiata rimane funzionante la banchina laterale con scarico delle acque meteoriche per semplice pendenza, verso i terreni adiacenti. Trattandosi di un acqua superficiale si prevede di proseguire la tubazione fino al raggiungimento del torrente Marderello e di far confluire i liquidi nel suo alveo. A tal proposito si sottolinea che il rilascio delle acque meteoriche avverrà a quota superiore rispetto all impalcato del ponte in modo non costituire un aggravante relativamente ad eventuali livelli di piena o colate detritiche che occasionalmente possono manifestarsi nell alveo. La soluzione descritta è perseguibile sfruttando la naturale pendenza della S.P. 210 e provvedendo ai necessari raccordi in prossimità dell alveo. La realizzazione del marciapiede attraverso l impiego di cordoli prefabbricati di calcestruzzo per la delimitazione laterale e la successiva esecuzioni degli strati tecnici per la realizzazione di una finitura ad asfalto. L Amministrazione Comunale ritiene preferibile tale soluzione rispetto alle marmette autobloccanti previste nella fase preliminare in quanto garantisce maggiore stabilità dell opera rispetto al clima presente nell area e semplifica le operazioni di pulizia. I tratti di marciapiede caratterizzati dalla presenza della scogliera in massi ciclopici saranno dotati di un piccolo cordolo gettato in opera su cui verrà fissato un parapetto in legno di tipo rustico. Il nuovo marciapiede sarà posizionato sulla banchina, direttamente in adiacenza alla carreggiata della S.P. 210 senza superarne il confine. Gli unici elementi che verranno collocati sulla careggiata della S.P. 210 sono le caditoie per l allontanamento delle acque meteoriche; queste ultime occuperanno il limite di corsia della S.P. 210, in prossimità della striscia continua. Tale soluzione è ritenuta indispensabile in quanto la previsione di una cunetta alla francese determinerebbe un aumento considerevole dei costi e delle lavorazioni. La realizzazione di un impianto di illuminazione per fornire la sufficiente visibilità agli utilizzatori del marciapiede nei momenti in cui non è presente l illuminazione naturale. Nel progetto preliminare era previso esclusivamente il completamento dell impianto di illuminazione esistente; tuttavia considerando la presenza dell azienda elettrica municipale e la previsione di alcune modifiche sulla linea transitante nell area, l Amministrazione Comunale ha ritenuto preferibile provvedere al rifacimento dell intera tratta. A tal proposito si evidenzia che lo smontaggio della linea esistente non è parte del presente progetto e non trova in esso la copertura finanziaria. La nuova illuminazione sarà realizzata con pali in acciaio zincato collocati a distanza di circa 22 metri uno dall altro. La quota lampada è prevista a circa 6 metri di altezza rispetto al marciapiede mentre il corpo illuminante selezionato è del tipo Led a basso consumo e a basso inquinamento luminoso. Il nuovo cavidotto della linea di illuminazione sarà realizzato su un percorso completamente esterno rispetto al marciapiede a meno di una breve tratta in cui è necessario l inserimento al di sotto del marciapiede. 7

9 AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) L'intervento in questione si inserisce in un contesto con bassa densità di popolazione e di moderato traffico veicolare e pedonale. In particolare tale situazione evidenzia alcuni pericoli e relativi rischi, rappresentati principalmente da: transito veicolare (rischio di incidente e di investimento); transito pedonale e ciclopedonale (rischio di investimento); accessi pedonali e/o carrabili a proprietà private in adiacenza all'area di intervento (rischio di incidente e di investimento); diffusione di polveri (rischio di danni all'apparato respiratorio); esposizione al rumore (rischio di danni all'apparato uditivo). FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) TRANSITO VEICOLARE Le opere in oggetto comporteranno modifiche temporanee (restringimenti di carreggiata) alla viabilità ordinaria e dovranno essere realizzate in maniera da non costituire pericolo per gli utenti della strada e accompagnate dalla necessaria segnaletica. Durante l apprestamento del cantiere lungo la strada e la recinzione delle aree di lavorazione, l'impresa dovrà disporre di due movieri per regolare il traffico veicolare e per segnalare la presenza degli automezzi di cantiere sulla strada pubblica. Per tutta la durata dei lavori l'impresa dovrà curare la manutenzione della segnaletica al fine di consentire agli utenti della strada la migliore comprensione delle necessarie limitazioni. Sarà onere dell'impresa modificare, in caso di necessità, la segnaletica esistente e ripristinarla in pieno al termine dei lavori. TRANSITO PEDONALE e CICLOPEDONALE Per garantire particolarmente il transito pedonale in sicurezza, laddove necessario, dovranno essere predisposti appositi percorsi protetti da transenne; i passi pedonali e carrabili in prossimità del cantiere dovranno rimanere liberamente praticabili in condizioni di piena sicurezza. VERIFICA DELLA PRESENZA DI SOTTOSERVIZI Non risultano presenti sottoservizi nelle aree di intervento. CONDIZIONI METEO Essendo l intervento eseguito su aree esterne si prevede la necessità di dover sospendere i lavori in caso di precipitazioni e di vento forte. 8

10 RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE (punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) VIABILITA Come accennato in precedenza, la presenza del cantiere lungo la carreggiata stradale comporterà delle modifiche temporanee alla viabilità sia durante le fasi di allestimento sia durante lo svolgimento delle lavorazioni previste. In ogni caso le aree nelle quali si svolgeranno le lavorazioni (comprese le eventuali aree fisse adibite a deposito temporaneo dei materiali) dovranno essere recintate e rese inaccessibili ai non addetti ai lavori. Le recinzioni per cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonché il loro raggio di azione devono essere segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti della superficie minima di 50 cmq, intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione in modo che almeno tre luci e tre dispositivi ricadano sempre nel cono visivo del conducente. Per le aree fisse di cantiere dovrà essere impiegata recinzione del tipo a pannelli di rete zincata sorretti da blocchi di cls, integrata da rete in plastica arancione. I mezzi di cantiere, nel trasferimento dal cantiere base ai singoli sottocantieri (si veda il cap. Organizzazione del cantiere ) dovranno attenersi scrupolosamente alle norme imposte dal codice stradale e l ingresso e l uscita degli stessi dalle aree di lavorazione dovranno essere segnalati da movieri. EMISSIONI DI POLVERE - PROIEZIONE DI MATERIALE DI PICCOLA PEZZATURA Durante talune operazioni del cantiere si avrà la produzione di polveri e materiali di piccola pezzatura, i quali costituiranno fonte di inquinamento verso l esterno del cantiere. Sarà cura dell impresa adottare tutti gli accorgimenti atti a ridurre la eventuale produzione e la propagazione delle polveri mediante costante bagnatura dei materiali di risulta accatastati temporaneamente in cantiere. FUMI E VAPORI Il datore di lavoro dovrà sorvegliare affinché sia limitata al minimo l'esposizione dei lavoratori alle emissioni di fumi e vapori durante la fase di asfaltatura, coordinando la presenza degli addetti mediante adeguati turni lavoro. EMISSIONI DI RUMORE Pur non essendoci lungo la maggior parte dello sviluppo del cantiere edifici adiacenti, al fine di arrecare il minor disturbo possibile, è compito delle Imprese provvedere a minimizzare l impatto associato alle attività del cantiere sull ambiente circostante: a preferire lo svolgimento delle lavorazioni nel periodo diurno; ad adottare procedure tali da limitare l emissione di rumore; a programmare le lavorazioni più rumorose nei momenti della giornata in cui risultano più tollerabili. 9

11 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE (punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) L intervento in oggetto non necessita di relazione geologica, geotecnica e sismica, come disposto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, 2008 e dall ordinanza del P.C.M. n del 20 marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e s.m.i., in quanto non sono previste nuove opere d arte. 10

12 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Per meglio comprendere l organizzazione del cantiere, si faccia riferimento alle planimetrie allegate. Considerate le caratteristiche dell'intervento in questione, si avranno due tipologie distinte di aree di cantiere: 1- Area fissa di cantiere (campo base), dove saranno posizionati i locali di ricovero e i servizi igienicoassistenziali e dove verranno istituite le aree di deposito materiale e ricovero attrezzature; 2- Aree di cantiere (sottocantieri), dove verranno svolte le lavorazioni previste. 1- Per quanto riguarda la prima tipologia, l Amministrazione Comunale ha messo a disposizione il cortile del Municipio posto nelle immediate vicinanze delle aree di cantiere vere e proprie. Tale spazio risulta essere già provvisto di recinzione e pertanto si prevede di confinare solo verso l interno la porzione ove verranno collocati il locale ricovero/spogliatoio e il WC chimico. All interno del cortile sarà altrettanto ricavato il parcheggio per i mezzi d opera. Poiché l accesso è già precluso ai non addetti ai lavori e non si prevede lo stoccaggio di materiale pericoloso o rifiuti nell'area, non si rilevano particolari rischi per i lavoratori e per l'ambiente esterno. Nel caso in cui dovessero essere depositati in tale area materiali di rifiuto o sostanze chimiche, dovranno essere previste ed attuate opportune misure di prevenzione dei conseguenti rischi. Per i pasti, potranno essere stipulate convenzioni con pubblici esercizi della zona. 2- Per quanto attiene le aree di lavorazione si è deciso di suddividere il cantiere generale in 4 sottocantieri (denominati rispettivamente nel cronoprogramma dei lavori: cantiere1, cantiere 2, cantiere 3 e cantiere 4 ) in maniera tale da impegnare di volta in volta solo brevi tratti della sede stradale ed arrecare minor impatto possibile sulla circolazione veicolare. Le lavorazioni avranno inizio con l apprestamento del cantiere1 che si estenderà approssimativamente tra le sez. 1 e 4 della tavola di progetto allegata. Al termine delle lavorazioni previste nel predetto cantiere, si proseguirà con il cantiere 2 che si estenderà approssimativamente tra le sez.4 e 6, seguito dal cantiere 3 compreso tra le sez.6 e 9, per concludersi con il cantiere 4 compreso tra la sez.9 e 15. In funzione dell'avanzamento dei lavori, parte del cantiere potrà spostarsi lungo il tratto stradale oggetto dei lavori, liberando le porzioni di carreggiata parzialmente occupate (in maniera da attenuare il disagio legato alla ridotta transitabilità della stessa). Si rimanda alle tavole grafiche per maggiori dettagli. Oltre ai rischi connessi con le singole lavorazioni (che verranno esaminati più avanti), particolare attenzione dovrà essere posta nella fase di apprestamento ovvero di recinzione e segnalazione delle aree di volta in volta interessate dalle lavorazioni. Si dovrà fare riferimento a quanto previsto da: - Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285 s.m. recante il Nuovo Codice della strada - Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, recante il Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della strada - Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 10 luglio 2002, recante il Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo. In particolare il coordinamento dovrà sempre essere effettuato dal Direttore tecnico di Cantiere il quale utilizzerà i mezzi di comunicazione in dotazione (es. apparecchi ricetrasmittenti) in tutte le fasi che comportano una diversa dislocazione degli operatori lungo il tratto interessato e l'impraticabilità di un adeguato coordinamento a vista. L attività di presegnalazione di inizio intervento verrà effettuata mediante sbandieramento ad opera di movieri muniti di apposita bandierina fluorescente, con lo scopo di preavvisare l'utenza, di indurre una maggiore prudenza e consentire una regolare manovra di rallentamento della velocità dei veicoli sopraggiungenti. Prima di iniziare le operazioni di scarico della segnaletica, delle recinzioni e del materiale necessario per l apprestamento del cantiere lungo la carreggiata stradale, un addetto verificherà che il flusso di traffico abbia subito una sufficiente decelerazione a seguito delle segnalazioni del moviere. Durante la fase di scarico e di successivo apprestamento del cantiere si presterà la massima attenzione a non invadere le carreggiate o porzioni di esse aperte al traffico con segnaletica e/o coni in gomma bicolore. 11

13 Gli ingombri delle recinzioni di cantiere dovranno essere adeguatamente evidenziati anche nelle ore notturne e preceduti da idonea segnaletica stradale. Il segnalamento temporaneo deve informare, guidare e convincere gli utenti: un cantiere stradale può causare gravi intralci alla circolazione, pertanto il segnalamento dovrà essere posto in modo da tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale. La segnaletica deve: o adattarsi alla situazione concreta tendendo conto delle caratteristiche della strada, del traffico, delle condizioni meteorologiche, ecc..; o deve essere coerente pertanto non possono coesistere segnali temporanei e permanenti in contrasto tra loro, eventualmente si provvederà ad oscurare provvisoriamente o rimuovere i segnali permanenti; o deve essere credibile informando l'utente della situazione reale senza imporre comportamenti assurdi e seguendo l'evoluzione del cantiere. Una volta terminati i lavori la segnaletica deve essere rimossa e non rimanere in luogo, come spesso accade; o deve essere visibile e leggibile sia di giorno che di notte, deve avere forma, dimensioni, colori e caratteri regolamentari, deve essere in numero limitato (sullo stesso supporto non possono essere posti o affiancati più di due segnali); deve essere posizionata correttamente, deve essere in buono stato (non deteriorata o comunque danneggiata). o colore: tutti i cartelli verticali di pericolo e di indicazione per la segnaletica temporanea hanno il fondo giallo; o dimensione: sia la segnaletica orizzontale che quella verticale deve avere le stesse dimensioni della segnaletica permanente. I segnali di formato "piccolo" o "ridotto" possono essere impiegati solo quando le condizioni di impianto limitano l'impiego di formato "normale"; o rifrangenza: i segnali devono essere percepibili e leggibili sia di giorno che di notte; o supporti e sostegno: devono essere utilizzati supporti, sostegni e basi mobili di tipo trasportabile e ripiegabile che assicurano la stabilità del segnale in qualsiasi condizione atmosferica. Il segnale stradale deve risultare ben fermo ma, nel contempo, non deve risultare eccessivamente rigido, sul suo punto di collocazione. La base dello stesso non deve costituire un corpo unico e rigido, sono infatti vietati gli zavorramenti rigidi. I segnali di pericolo utilizzati per il segnalamento dei cantieri stradali devono avere tutti lo sfondo di colore giallo. Il primo segnale che deve preavvisare ogni cantiere stradale è il segnale LAVORI che viene collocato in prossimità del punto in cui inizia il pericolo. Detto segnale deve essere corredato da pannello integrativo se l'estensione del cantiere supera i 100 m; ogni pericolo diverso da quello che può derivare dalla sola presenza del cantiere deve essere presegnalato con lo specifico cartello e se questo non è previsto per mezzo del cartello ALTRI PERICOLI; nelle ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità deve essere munito di apparato luminoso costituito da luce rossa fissa. Nel cantiere (in prossimità dell'accesso dello stesso) sarà inoltre prevista la presenza di opportuna segnaletica di cantiere, riportante i più probabili rischi presenti entro l'area delle lavorazioni, nonché i divieti e le prescrizioni per l'accesso e l'uso dell'area di cantiere. E' bene ricordare che la segnaletica di sicurezza deve risultare ben visibile e soprattutto, per svolgere bene il suo compito, deve essere posizionata in prossimità del pericolo. A tal proposito si prevede la collocazione in cantiere almeno dei seguenti cartelli:. Cartello di cantiere - Cartello di divieti e pericoli - Cartello di prescrizione Anche se al momento, data la conformazione delle aree di cantiere (che occupano solo parzialmente una corsia della carreggiata), non pare necessario adottare ulteriori misure preventive, qualora lo spazio a disposizione per la deviazione del traffico o per l ingresso dei mezzi di cantiere fosse temporaneamente insufficiente a consentire la circolazione veicolare in direzioni opposte (larghezza delta strettoia inferiore a 5.60 m), sarà necessario regolamentare le operazioni di installazione del cantiere o le lavorazioni a mezzo di apposito personale, dotato di paletta di segnalazione, posto a ciascuna estremità della strettoia e coordinati tra loro a vista per distanze non superiori a 50 m, oppure tramite segnalazione mediante coppia di semafori su palo. 12

14 SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Bandiera Paletta per transito alternato da movieri Coni Lavori Mezzi di lavoro in azione Corsie a larghezza ridotta Strettoia asimmetrica a destra 13

15 Strettoia asimmetrica a sinistra Doppio senso di circolazione Divieto di sorpasso Divieto di sosta ambo i lati Divieto di accesso alle persone non autorizzate. 14

16 LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) L'esecuzione delle opere stradali (oggetto dei lavori in questione) è caratterizzata dalla successione di lavorazioni che necessariamente devono essere eseguite in sequenza; considerato inoltre che l'estensione delle aree di intervento è limitata (superfici limitate o comunque esecuzione dei lavori per tratti), in linea generale non si avrà sovrapposizione di lavorazioni differenti o comunque le stesse saranno compatibili senza prescrizioni particolari poiché si potranno svolgere in aree differenti del cantiere. Allestimento del "campo base" (depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi) Allestimento del "campo base", ovvero allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'installazione di impianti fissi di cantiere. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni. Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere all'interno del "campo base" Allestimento di servizi igienico-sanitari in strutture prefabbricate appositamente approntate all'interno del "campo base". Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; 15

17 Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni. Allestimento dei "sottocantieri" su strada Allestimento dei "sottocantieri" lungo la strada Provinciale senza interruzione del servizio con posizionamento di reti per confinare le aree interessate dalle lavorazioni e disposizione di idonea segnaletica. Segnaletica specifica della Lavorazione: 1) segnale: Corsie a larghezza ridotta; 2) segnale: Lavori; 3) segnale: Mezzi di lavoro in azione; 4) segnale: Strettoia asimmetrica a destra; 5) segnale: Semaforo; Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi. Rimozione di segnaletica verticale Rimozione di segnaletica verticale. Macchine utilizzate: 16

18 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di segnaletica verticale; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di segnaletica verticale; Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti antivibrazioni; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; b) Rumore; c) Vibrazioni; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Compressore con motore endotermico; c) Martello demolitore pneumatico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Rumore; Inalazione polveri, fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni. Scavo a sezione obbligata per rimozione strati superficiali e realizzazione scogliere Scavi a sezione obbligata, eseguiti a cielo aperto in terreni coerenti con l'ausilio di mezzi meccanici, per rimozione strati superficiali e realizzazione di scogliere. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Escavatore; 3) Pala meccanica. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 1) Addetto allo scavo a sezione obbligata; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto allo scavo a sezione obbligata in terreni coerenti; Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Investimento, ribaltamento; c) Seppellimento, sprofondamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Andatoie e Passerelle; c) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi. Posa di scogliera in massi ciclopici Posa di uno o più ordini di massi ciclopici lungo la base dell'opera, eventualmente, per dare maggiore stabilità alla difesa, verranno infissi pali in legno alla base del pietrame. 17

19 Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Escavatore. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di massi al piede dell'opera; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di massi al piede dell'opera; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) M.M.C. (sollevamento e trasporto); b) Scivolamenti, cadute a livello; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Risezionamento del profilo del terreno Risezionamento del profilo del terreno in seguito alla messa in opera delle scogliere eseguito con mezzi meccanici ed a mano. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Pala meccanica. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 1) Addetto al risezionamento del profilo del terreno; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al risezionamento del profilo del terreno; Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi. Scavo a sezione obbligata per posa conduttura fognaria e cavidotto illuminazione pubblica Scavi a sezione obbligata, eseguiti a cielo aperto con l'ausilio di mezzi meccanici. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Escavatore; 3) Pala meccanica. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 18

20 1) Addetto allo scavo a sezione obbligata; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto allo scavo a sezione obbligata; Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; b) Seppellimento, sprofondamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Andatoie e Passerelle; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Posa pozzetti di ispezione Posa di pozzetti di ispezione e opere d'arte prefabbricate. Macchine utilizzate: 1) Autocarro con gru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di pozzetti di ispezione e opere d'arte; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di pozzetti di ispezione e opere d'arte; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) M.M.C. (sollevamento e trasporto); c) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Posa di conduttura fognaria in conglomerato cementizio Posa di conduttura fognaria in conglomerato cementizio in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche. Macchine utilizzate: 1) Autocarro con gru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di conduttura fognaria in conglomerato cementizio; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di conduttura fognaria in conglomerato cementizio (giunto ad incastro); Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: 19

21 a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Posa di cavidotto illuminazione pubblica Posa di cavidotto elettrico per illuminazione pubblica in scavo a sezione obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche. Macchine utilizzate: 1) Autocarro con gru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di conduttura elettrica; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di conduttura elettrica; Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Caduta dall'alto; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Andatoie e Passerelle; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Rinterro di scavo eseguito a macchina Rinterro e compattazione di scavi esistenti, eseguito con l'ausilio di mezzi meccanici. Macchine utilizzate: 1) Dumper; 2) Pala meccanica. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 1) Addetto al rinterro di scavo eseguito a macchina; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al rinterro di scavo eseguito a macchina; Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Andatoie e Passerelle; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Posa di pali per pubblica illuminazione Posa di pali per pubblica illuminazione completo di pozzetto di connessione alla rete elettrica compreso lo scavo e la realizzazione della fondazione. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Escavatore. 20

22 Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di pali per pubblica illuminazione; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; b) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Realizzazione della carpenteria per realizzazione cordolo parapetto Realizzazione della carpenteria per la realizzazione del parapetto in corrispondenza delle scogliere e successivo disarmo. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione della carpenteria per opere d'arte in lavori stradali; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione della carpenteria per opere d'arte in lavori stradali; Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera con filtro specifico; e) guanti; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Chimico; b) Rumore; c) Punture, tagli, abrasioni; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Pompa a mano per disarmante; d) Sega circolare; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Nebbie; Getti, schizzi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello. Lavorazione e posa ferri di armatura per realizzazione cordolo parapetto Lavorazione (sagomatura, taglio) e posa nelle casserature di ferri di armature per cordolo parapetto Macchine utilizzate: 1) Autogru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per opere d'arte in lavori stradali; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per opere d'arte in lavori stradali; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: 21

23 a) Punture, tagli, abrasioni; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Trancia-piegaferri; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello. Getto in calcestruzzo per realizzazione cordolo parapetto Esecuzione di getti in calcestruzzo per la realizzazione del cordolo parapetto. Macchine utilizzate: 1) Autobetoniera; 2) Autopompa per cls. Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Elettrocuzione. Lavoratori impegnati: 1) Addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al getto in calcestruzzo per opere d'arte in lavori stradali; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Chimico; b) Getti, schizzi; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Vibratore elettrico per calcestruzzo; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Rumore; Vibrazioni. Realizzazione di marciapiedi Realizzazione di marciapiede, eseguito mediante la preventiva posa in opera di cordoli in calcestruzzo prefabbricato, riempimento parziale con sabbia e ghiaia, realizzazione di massetto e posa finale della pavimentazione. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Vibrazioni. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di marciapiedi; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di marciapiedi; Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f) indumenti protettivi; g) indumenti ad alta visibilità. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) M.M.C. (sollevamento e trasporto); b) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. 22

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