7.4 San Rocco-Mortola (Camogli)
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- Saverio Cappelli
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1 7.4 San Rocco-Mortola (Camogli) Dati generali L abitato di San Rocco è ubicato sulla parte sommitale di una stretta dorsale avente direzione NS inserita nel Golfo di Camogli a prevalente vocazione turistica nazionale e internazionale. La dorsale che si sviluppa da Camogli fino a San Rocco e fino a capo Mortola risulta costituita dall affioramento della Formazione del M.Antola (Fig. 471) ed è caratterizzata da frane relitte a tipologia complessa. I numerosi canaloni visibili dal mare costituiscono vie preferenziali di scorrimento del materiale detritico in fase di smantellamento nei settori di versante ubicati a quote maggiori, arrivando ad interessare anche l abitato di San Rocco ( Atlante dei Centri Abitati Instabili della Liguria - CNR). Dal 2016 su richiesta del Comune di Camogli è stata effettuata una ricognizione della strumentazione presente sul territorio e quindi si è proceduto con le letture su tre inclinometri e due piezometri, ubicati lungo la strada per Mortola all interno di un corpo franoso perimetrato IFFI (Fig.472). Il sito ha mostrato una sostanziale criticità che riguarda gli inclinometri, dovuta sia alle caratteristiche tecniche delle tubazioni sia al grado di deformazione già in atto. Infatti l aspetto principale che riguarda le caratteristiche costruttive è relativo alla presenza di un diametro ridotto delle tubazioni, rispetto alle installazioni di norma messe in opera (3 pollici), unitamente al fatto che le tubazioni stesse risultano già molto deformate, consentendo con molta difficoltà la discesa delle sonde inclinometriche. In ogni caso, stando all attuale grado di deformazione, è stato possibile misurare con la lettura di zero e le prime letture di esercizio nel 2017 gli inclinometri P3I, P6I e P7I. Si ribadisce che In tali condizioni con inclinometri di piccolo diametro e in cui sono presenti deformazioni anche di 70mm (rilevate da un precedente monitoraggio nel periodo da professionisti), la luce disponibile per il passaggio delle sonde risulta ridotta e conseguentemente il restante margine di deformazione risulta limitato nel tempo. Inclinometri P3I, P6I e P7I Tipo Stato Crollo/Ribaltamento Attivo/riattivato/sospeso Identificativo Area [mq] Di seguito si riassume l attività di monitoraggio nel Data Attività Strumentazione Sistema di misura 06/07/2017 Lettura di esercizio sulle guide A1B1/A3B3 Inclinometri P3I, P6I e P7I Sonda servoaccelerometrica biax. S
2 16/11/2017 Lettura di esercizio sulle guide A1B1/A3B3 Piezometri P2P e P4P Inclinometri P3I, P6I e P7I Piezometri P2P e P4P Sonda servoaccelerometrica biax. S094 Tab. 28- Misure effettuate nel 2017 nel sito di San Rocco Fig Stralcio CGR 1:
3 P2P P3I P4P P6I P7I Fig Ubicazione inclinometri P3I, P6I e P7I e piezometri P2P e P4P. 455
4 7.4.2 Analisi dei dati inclinometrici Inclinometro P3I (19 m) zona S. Rocco La verifica dei dataset attraverso il checksum non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura di zero. In particolare dalla lettura di zero si evince che la deviazione dalla verticale per la tubazione inclinometrica si aggira intorno a 2.1%, oltre il limite massimo di tolleranza di 2%. Dai dati pregressi riferiti a un precedente periodo di monitoraggio si osserva che a profondità comprese tra -6m e -10m si sono sviluppate deformazioni, rilevabili ad oggi anche dal passaggio della sonda inclinometrica. Dall elaborazione differenziale e locale in un anno di tempo non si evincono particolari incrementi nel movimento (Figg.473 e 474). Con le prossime letture si potrà verificare quindi se il monitoraggio potrà proseguire. Fig Grafici relativi all elaborazione assoluta dell inclinometro P3I. 456
5 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro P3I 457
6 Inclinometro P6I (18 m) zona Mortola La verifica dei dataset attraverso il checksum non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura di zero. In particolare dalla lettura di zero si evince che la deviazione dalla verticale per la tubazione inclinometrica si aggira intorno a 2.2%, oltre il limite massimo di tolleranza di 2%. Dai dati pregressi riferiti a un precedente periodo di monitoraggio si osserva che a profondità comprese tra -7m e -9m si sono sviluppate deformazioni, rilevabili ad oggi anche dal passaggio della sonda inclinometrica. Dall elaborazione differenziale e locale in un anno di tempo non si evincono particolari incrementi nel movimento (Figg.475 e 476), se non un picco a -8m che evidenzia la presenza di una deformazione in evoluzione. Con le prossime letture si potrà verificare quindi se il monitoraggio potrà proseguire. Fig Grafici relativi all elaborazione assoluta dell inclinometro P6I. 458
7 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro P6I 459
8 Inclinometro P7I (18 m) zona Mortola La verifica dei dataset attraverso il checksum non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura di zero. In particolare dalla lettura di zero si evince che la deviazione dalla verticale per la tubazione inclinometrica si aggira intorno a 1.8%, entro il limite massimo di tolleranza di 2%. Dall elaborazione differenziale e locale in un anno di tempo non si evincono particolari incrementi nel movimento (Figg.477 e 478). Si osserva comunque che, date le condizioni strutturali evidenziate in Dati Generali, la luce disponibile per il passaggio delle sonde risulta ridotta e conseguentemente il restante margine di deformazione risulta limitato nel tempo. Con le prossime letture si potrà verificare quindi se il monitoraggio potrà proseguire. Fig Grafici relativi all elaborazione assoluta dell inclinometro P7I. 460
9 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro P7I 461
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