MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE ART. 30/81

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1 MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE ART. 30/81

2 Come gestire il processo? Quando Strumenti Come Dove Chi Procedure Perchè

3 Riferimenti nel D.Lgs. 81/08 Art Art. 30 Art bis

4 MODELLO ORGANIZZATIVO adottarlo? non adottarlo?

5 Perchè NO Non dà certezza sull esclusione della responsabilità Crea burocrazia ulteriore Costa l implementazione e la manutenzione

6 CONSEGUENZE Perché SI GIURIDICHE Esclusione responsabilità (Artt. 6 e 7) Riduzione sanzioni pecuniarie (Artt. 12 c. 2) Disapplicazione sanzioni interdittive (Art. 17) CONSIDERAZIONI ORGANIZZATIVE Importanza di garantire una gestione sana e trasparente Condivisione di valori etici e immagine positiva dell ente Occasione per sistematizzare le procedure esistenti

7 CONSIGLIO OPERATIVO Un modello organizzativo e di gestione va adottato solo se: Il modello è su misura per la singola realtà C è la convinzione dei benefici che ne derivano C è l effettiva volontà del vertice di vigilare sul funzionamento e sull idoneità

8 CENNI DI GIURISPRUDENZA Tribunale di Milano, Ufficio del GIP (dr. Manzi), 17 novembre 2009 E la prima sentenza di assoluzione in materia di D.Lgs. 231/2001 Il GIP del Tribunale di Milano ha assolto una Società per Azioni operante nel settore delle costruzioni dalla responsabilità amministrativa prevista dal D.Lgs. 231/2001 per aver adottato già dal 2003 un idoneo modello organizzativo idoneo a prevenire nella fattispecie, tra gli altri, il reato di aggiotaggio informativo (ex art cc.)

9 La prima considerazione da fare è che la società, come si è illustrato in precedenza, aveva tempestivamente adottato il modello organizzativo previsto dalla legge 231/01 nei termini stabilite secondo le linee guida indicate da Confindustria. Il modello, inoltre, è stato adottato prima della commissione degli illeciti contestati agli imputati ( ) Questa considerazione appare doverosa in quanto pur trattandosi indiscutibilmente di valutazioni relative a illeciti amministrativi e non a illeciti penali commessi da persone fisiche è evidente che anche nel giudicare la responsabilità della società, per non cadere in una sorta di "responsabilità oggettiva" degli enti, occorre verificare la efficacia del modello con valutazione " ex ante" (prima) e non "ex post»(a posteriori), rispetto agli illeciti commessi dagli amministratori. Si ritiene che i comportamenti illeciti oggetto di imputazione non siano frutto di un errato modello organizzativo, ma siano da addebitare al comportamento dei vertici della società che risultano in contrasto con le regole interne del modello organizzativo regolarmente adottato. La società deve essere pertanto dichiarata non punibile ex art. 6 legge 231/2001.

10 2. Tribunale di Trani, sez. dist. Molfetta (giudice dr. Gadaleta), ud. 26 ottobre 2009 (dep ) Questa è stata la prima sentenza in materia di d.lgs. 231/2001 che ha applicato l art. 25 septies. La vicenda trae origine da un incidente avvenuto nella sede dell azienda nel quale hanno perso la vita il titolare e 4 dipendenti in seguito all inalazione di zolfo liquido respirato mentre provvedevano alla bonifica di una cisterna, normalmente adibita al trasporto di quella sostanza chimica. Incaso in questione sussisterebbero: -criteri di imputazione oggettiva: da un lato il coinvolgimento dei dirigenti delle società implicate, dall altro l interesse e il vantaggio consistente nel porre in essere la condotta colposa che ha originato la morte. -criteri di imputazione soggettiva: elemento soggettivo che si identifica con la colpa di organizzazione, che si esplica attraverso la mancata adozione di un Modello di Organizzazione adottato ex ante dalle società e dell inidoneità di quelli adottati ex post

11 Art. 30 del D.Lgs. 81/09: Modelli di organizzazione e di gestione rispetto di standard tecnico-strutturali di: attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione Modello di organizzazione e di gestione adottato ed efficacemente attuato a garanzia dell adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi a: acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge attività di natura organizzativa: emergenze, PS, gestione appalti, consultazioni RLS attività di vigilanza in merito al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori attività di sorveglianza sanitaria attività di informazione e formazione dei lavoratori

12 Caratteristiche del Modello di organizzazione e di gestione, secondo Art. 30 del D.Lgs. 81/08 2. deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell organizzazione e dal tipo di attività svolta, un articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche ei poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. 4. deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell organizzazione e nell attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui ai commi precedenti per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all articolo 6.

13 EFFICACIA ESIMENTE L Azienda può esimersi dalla responsabilità per i reati della 231/01, se dimostra che l organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato MOG idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi. I SGSL esimenti devono avere caratteristiche coerenti con l art. 30 comma 5 del D.lgs 81/08 In sede di prima applicazione Linee guida UNI INAIL Norma OHSAS elementi comuni art.30 uniinail ohsas pdf

14 Definire ruolo e responsabilità di ciascuno e informarlo è la premessa perché ciascuno possa svolgere la sua parte nella sicurezza

15 un MOG che prevede un adozione volontaria, potrà avere successo se: coinvolge i lavoratori e i loro rappresentanti nel sistema di gestione si adatta alle specifiche caratteristiche dell azienda/ organizzazione migliora le capacità di adattamento all evoluzione di leggi, regolamenti e norme di buona tecnica è economicamente giustificabile, in quanto produce anche economie di gestione prevede un monitoraggio, effettuato preferibilmente da personale interno all impresa

16 Caratteristiche del modello 1. Analisi dei rischi; 2. Un Codice Etico; 3. Un sistema organizzativo; 4. Procedure documentate; 5. Poteri autorizzativi e di firma coerenti con le responsabilità organizzative e gestionali, con puntuale indicazione di soglie di approvazione delle spese; 6. Un sistema di controllo di gestione; 7. La comunicazione al personale e la sua formazione; 8. Un Sistema sanzionatorio interno.

17 Fasi del MOG RIESAME E MIGLIORAMENTO POLITICA ESAME INIZIALE MONITORAGGIO PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE SENSIBILIZZAZIONE

18 SEQUENZA OPERATIVA VALUTARE LA SITUAZIONE DI PARTENZA DEFINIRE LA POLITICA E GLI OBIETTIVI DI SSL DEFINIRE COMPITI E RESPONSABILITA ELABORARE E GESTIRE PROGRAMMI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI SENSIBILIZZARE LA STRUTTURA AZIENDALE ATTUARE MONITORAGGIO E VERIFICA DEL SISTEMA ATTUARE LE EVENTUALI AZIONI CORRETTIVE RIESAMINARE IL SISTEMA E MIGLIORARE

19 Politica della Sicurezza Il Datore di lavoro definisce una politica che includa: una dichiarazione di principio sulla volontà di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori la definizione degli obiettivi appropriati all organizzazione la garanzia di disponibilità dei mezzi necessari la predisposizione di un controllo sull'efficacia del sistema e sul ricorso a misure migliorative

20 Organizzazione e pianificazione Le competenze e le responsabilità di Dirigenti, Preposti e Lavoratori devono essere definite chiaramente e rese note all'interno dell'azienda. Devono essere identificati e nominati: RSPP, MC, RLS. Devono essere predisposti programmi per la realizzazione della politica della sicurezza e il raggiungimento degli obiettivi prefissati, stabilendo tempi, risorse e indicatori. Il tutto deve essere documentato in modo formale.

21 Sensibilizzazione L impegno ed il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali, ed in particolare dei livelli principali dell organizzazione, sono determinanti per raggiungere gli obiettivi pianificati Monitoraggio Con una periodicità definita, figure incaricate provvederanno a predisporre: la raccolta dei dati l analisi degli indicatori per la verifica della struttura, dell'efficacia e dei risultati del Sistema di Gestione della Sicurezza.

22 Argomenti tipici del riesame sono: Riesame e miglioramento statistiche infortuni rapporti sulla identificazione dei pericoli e sulla valutazione e controllo dei rischi rapporti sulle emergenze (reali o simulate) risultati dei monitoraggi interni azioni correttive intraprese rapporti sulla efficacia dell SGS Sulla base dei quali vengono revisionate: Politica per la salute e la sicurezza Obiettivi Programmi d intervento MIGLIORAMENTO CONTINUO

23 Quale valore aggiunto? Percorso già tracciato = risparmio di risorse Compatibilità = Sistemi Qualità Certificati Sostegno INAIL Regione Veneto = Riduzione del tasso di premio

24 Documenti del Sistema di Gestione della Sicurezza Descrive le modalità e i criteri di funzionamento del SISTEMA Manuale Procedure, istruzioni operative Descrivono le attività necessarie per dare attuazione a specifici elementi del SISTEMA Definiscono come applicare i criteri alle specifiche situazioni Piani, programmi, disposizioni, modulistica, etc.

25 Ma in pratica cosa richiede l art. 30/81?????????

26 RIF. NORM. RIFERIMENTO MODELLO IMPRESA TITOLO / PROCEDURA ARGOMENTI C. 1 LETT. A PROCEDURA MODULO SISTEMA Rispetto normative vigenti: (Rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici) Rispetto degli standard tecnico strutturali fissati dalla legge Identificazione e gestione della normativa applicabile C. 1 LETT. B: Valutazione dei rischi (Attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti.) D.V.R della salute e sicurezza sul lavoro nei processi aziendali e gestione operativa C. 1 LETT. C: Organizzazione (Attività di natura organizzativa, quali: emergenze primo soccorso /riunioni periodiche di sicurezza/consultazione dei rls) Definizione dei compiti delle risorse delle responsabilità, e autorità Preparazione e risposta alle emergenze (misure previste Piano di emergenza) Gestione appalti Comunicazione, partecipazione, registrazioni e consultazione Comunicazione, flusso informativo e cooperazione C. 1 LETT. D: Attività di sorveglianza sanitaria Controllo operativo e dei requisiti all. XVII Gestione della documentazione necessaria Valutazione per verificare che nell affidare i compiti ai lavoratori, vengono rispettate eventuali prescrizioni o limitazioni contenute nel giudizio di idoneità

27 C. 1 LETT. E: C. 1 LETT. F: C. 1 LETT. G: C. 1 LETT. H: Attività di informazione e formazione Vigilanza con rispetto delle procedure e delle istruzioni (Attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori) Documentazione (Acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie per legge) Verifiche (Verifiche periodiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate) Formazione, addestramento, competenza, consapevolezza Comunicazione, flusso informativo e cooperazione Monitoraggio interno della sicurezza (1 livello incarichi alle figure responsabili della sicurezza e stabilire le regole per espletare l attività di vigilanza (ad esempio, preposti, dirigenti, rspp) Caratteristiche e responsabilità dei verificatori Piano del Monitoraggio. Controllo e misura delle prestazioni e delle registrazioni Indagine su incidenti, non conformità, azioni correttive e azioni preventive. Audit interno/ l attività di vigilanza e documentazione occorrente Prescrizioni legali e di altro tipo Documentazione Controllo dei documenti Valutazione della conformità Metodo di Sistema di aggiornamento normativo Piano del Monitoraggio Audit interno della sicurezza (2 livello) Caratteristiche e responsabilità dei verificatori Controllo e misura delle prestazioni Revisione delle procedure in particolare dopo che si è verificata un emergenza, un mancato incidente Raccolta ed adeguatamente trattati i verbali delle verifiche periodiche effettuate dagli organi di controllo (asl, dpl, medico competente, cpt..) Sorveglianza/monitoraggio o misurazione dell adozione delle procedure/modelli Indagine su infortuni, incidenti e situazioni pericolose Non conformità, azioni correttive ed azioni preventive

28 C. 2: C. 3: Sistemi di registrazione (Il modello organizzativo e gestionale di cui al c. 1 deve precedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1) Sistema disciplinare (Il modello organizzativo deve prevedere, un'articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per: Verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio; Sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.) Controllo dei documenti Controllo delle registrazioni Definizione dei compiti e delle responsabilità (rispetto alle mansioni lavorative) Formazione, addestramento, consapevolezza Indagine su incidenti, non conformità, azioni correttive e azioni preventive Il sistema disciplinare e la sua applicazione nei casi in cui è stato rilevato il mancato rispetto delle misure previste dal modello C. 4: Sistema di controllo (Sistema di controllo sull'attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo. Il riesame e l'eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati.) Organismo Di Vigilanza Caratteristiche e responsabilità dei verificatori (Audit interno di sicurezza/ Programmazione dell audit/. Identificazione degli auditor interni/ Conduzione dell audit Riesame della Direzione Modifica del MOG dopo il riesame

29 PRIMA DI UTILIZZARE UNA ATTREZZATURA VIENE VALUTATO L'IMPATTO SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORATORE? (ad esempio RUMORE E VIBRAZIONI) Sono utilizzati idonei sistemi di registrazione della valutazione? Le competenze tecniche di chi ha effettuato la valutazione sono adeguate? I lavoratori hanno la competenza necessaria per utilizzare l attrezzatura? Sono informati sui rischi specifici che l utilizzo dell attrezzatura comporta? Hanno in dotazione adeguati DPI? In caso di mancata valutazione dei rischi specifici inerenti la presenza e l utilizzo di un attrezzatura, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

30 I PRODOTTI CHE PRESENTANO UN RISCHIO CHIMICO, SONO UTILIZZATI IN CONFORMITÀ ALLE SCHEDE DI SICUREZZA? Sono presenti le schede di sicurezza nella documentazione tecnica del cantiere? Sono utilizzati idonei sistemi di registrazione dei controlli? Le competenze tecniche di chi utilizza i prodotti sono adeguate? E stata fatta una valutazione dei rischi inerente l esposizione dei lavoratori al rischio? In caso di utilizzo non conforme alle schede, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

31 VENGONO ADOTTATE IDONEE MISURE DI TUTELA DEI RISCHI BIOLOGICI? (AD ESEMPIO TETANO, PRESENZA DI INSETTI, PARASSITI.) E stata effettuata una valutazione dei rischi? I lavoratori hanno in dotazione adeguati DPI? Sono state predisposte adeguate procedure di emergenza in caso di esposizione a rischio biologico (es. puntura di insetti morso di animale)? I lavoratori ne sono informati? Chi ha redatto le procedure di emergenza, ha la competenza per farlo? In caso di mancata adozione di misure di tutela da rischio biologico, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

32 Art. 30 comma 1 lett. B Attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti

33 VIENE VERIFICATA LA CORRETTA APPLICAZIONE IN CANTIERE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CONTENUTE NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA O NEL PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO? Viene effettuato un controllo della corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione che il POS e/o il PSS prevedono? Il controllo viene adeguatamente registrato? Chi effettua il controllo ha la competenza per farlo? In caso di controllo della corretta applicazione di POS/PSS o mancata applicazione, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

34 I LAVORATORI UTILIZZANO CORRETTAMENTE I DPI MESSI A LORO DISPOSIZIONE? I lavoratori hanno la competenza necessaria per utilizzare i DPI messi a loro disposizione? Viene effettuato un controllo del corretto utilizzo del DPI? Il controllo viene registrato? Chi effettua il controllo ha la competenza per farlo? Chi sceglie i DPI ha la competenza per farlo? I lavoratori vengono consultati nella scelta dei DPI? In caso di mancata utilizzo o utilizzo non corretto dei DPI, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

35 Art. 30 comma 1 lett. C Attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

36 SONO STATE PREVISTE IDONEE MISURE IN CASO DI EMERGENZA? Sono state adeguatamente predisposte? Sono state effettuate delle simulazioni di emergenza? Le simulazioni sono state adeguatamente registrate? I lavoratori sono stati formati in relazione alle procedure di emergenza? Ne ho evidenza? Qualora il DVR/POS/PSS/PSC mettesse in evidenza delle situazioni di emergenza, vengono previste e adottate adeguate misure di sicurezza? Il personale viene adeguatamente formato? In cantiere è presente un numero adeguato di addetti al primo soccorso e antincendio? In caso di mancata previsione/attuazione di idonee misure in caso di emergenza, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

37 SONO PRESENTI LE ATTREZZATURE DI PRIMO SOCCORSO/ANTINCENDIO? Viene effettuata una verifica periodica della presenza dei presidi di emergenza? Un controlli visivo dell integrità e adeguatezza dell estintore? Un aggiornamento della cassetta del pronto soccorso? Chi effettua la verifica, ha la competenza per farlo? Gli estintori in cantiere sono presenti in numero adeguato? I presidi antincendio sono sottoposti ad adeguati controlli previsti dalla vigente normativa in materia (estintori in cantiere, altri presidi antincendio in sede)? Controlli, verifiche e manutenzioni sono adeguatamente registrati? In caso di mancata rispondenza ai punti precedentemente esposti, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

38 IN OCCASIONE DI OGNI APPALTO VENGONO VERIFICATI I REQUISITI TECNICO PROFESSIONALI DI CHI SVOLGERA' L'APPALTO? Chi effettua la verifica ha la competenza professionale per farlo? La verifica viene adeguatamente registrata? Viene effettuato un controllo della effettuata verifica del possesso dei requisiti tecnico professionali delle ditte/lavoratori autonomi in appalto? Come viene registrato? In caso di mancata verifica dei requisiti tecnico/professionali di chi svolgerà l appalto, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni? Nel contratto con il subappalto sono definiti dei requisiti di sicurezza ai quali il suabappaltatore deve attenersi? Sono previste sanzioni al subappaltatore per la mancata rispondenza di quanto previsto da contratto?

39 SONO CORRETTAMENTE GESTITE LE DOCUMENTAZIONI NECESSARIE ALLA GESTIONE IN SICUREZZA DELL'APPALTO? (PSC, POS, ecc) Viene redatto il PSS nel caso in cui la vigente normativa lo contemplasse? Viene effettuato un controllo della corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione che il POS e/o il PSS prevedono? Viene adeguatamente registrato? Chi effettua il controllo ha la competenza per farlo? Chi redige il POS/PSS ha la competenza per farlo? I due documenti comprendono tutti i rischi dell ambiente di lavoro (PSS)/ le attività svolte dall impresa nel cantiere? Viene adeguatamente controllato? Qualora vi fossero dei cambiamenti in corso d opera nell organizzazione del cantiere / attività in esso svolte dai lavoratori della mia impresa, POS e PSS vengono adeguatamente aggiornati? Viene adeguatamente controllato? In caso di mancata redazione/aggiornamento/corretta applicazione di POS e PSS, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

40 SONO PRESENTI LE REGISTRAZIONI RELATIVE ALLE RIUNIONI PERIODICHE DI SICUREZZA? Sono adeguatamente registrate? Gli argomenti trattati rispondono a quanto richiesto dalla vigente normativa in materia? RSPP, MC e RLS hanno la competenza per rivestire tale ruolo? In caso di mancata registrazione/effettuazione di una riunione periodica di sicurezza, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

41 SONO PRESENTI LE REGISTRAZIONI RELATIVE ALLA CONSULTAZIONE DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA? Il RLS viene consultato qualora la normativa vigente lo prevedesse? La consultazione del RLS viene adeguatamente registrata? In caso di mancata consultazione del RLS, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

42 Art. 30 comma 1 lett. D Attività di SORVEGLIANZA SANITARIA

43 NELL AFFIDARE I COMPITI AI LAVORATORI, VENGONO RISPETTATE EVENTUALI PRESCRIZIONI O LIMITAZIONI CONTENUTE NEL GIUDIZIO DI IDONEITA? L attività viene adeguatamente registrata? Chi deve tener conto che le prescrizioni del medico siano adeguatamente rispettate nell affidamento dei compiti ai lavoratori? Viene effettuato un controllo del rispetto delle indicazioni fornite da parte del lavoratore? Viene registrato? Qualora non si tenesse conto delle indicazioni del medico nell affidamento dei compiti, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni? Qualora il lavoratore non si attenesse alle indicazioni impartite, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

44 Art. 30 comma 1 lett. E Attività di informazione e formazione dei lavoratori

45 I LAVORATORI PRESENTI IN CANTIERE SONO INFORMATI/FORMATI E ADDESTRATI CONFORMEMENTE ALLA MANSIONE CHE SVOLGONO? La formazione/informazione dei lavoratori viene adeguatamente registrata? Viene effettuato un controllo periodico dell adeguatezza della formazione/informazione dei lavoratori? Come ne ho evidenza? Qualora i lavoratori svolgessero un attività per la quale non hanno ricevuto adeguata formazione, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni? Chi sanziono?

46 Art. 30 comma 1 lett. F Attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori

47 SONO STATI AFFIDATI GLI INCARICHI ALLE FIGURE RESPONSABILI DELLA SICUREZZA E STABILITE LE REGOLE PER ESPLETARE L ATTIVITÀ DI VIGILANZA (AD ESEMPIO, PREPOSTI, DIRIGENTI, RSPP)? È DOCUMENTATA L ATTIVITÀ DI VIGILANZA? I responsabili della sicurezza hanno adeguata competenza per svolgere il ruolo che rivestono? I responsabili della sicurezza sono consapevoli del ruolo che rivestono? I responsabili della sicurezza hanno mezzi adeguati (check-list/istruzioni operative ) per effettuare l attività di vigilanza? I responsabili della sicurezza registrano in modo adeguato l attività di vigilanza effettuata? Qualora le figure responsabili non registrassero adeguatamente la vigilanza effettuata, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

48 Art. 30 comma 1 lett. G Attività di ACQUISIZIONE DI DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI OBBLIGATORIE DI LEGGE

49 DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI OBBLIGATORIE DI LEGGE VENGONO ACQUISITE CON SISTEMATICITA? Viene effettuata una registrazione degli adempimenti di legge che devo soddisfare? Chi effettua la registrazione ha la competenza per farlo? Viene effettuato un controllo della completezza degli adempimenti di legge che devo soddisfare? Chi effettua il controllo ha la competenza per farlo? Ho evidenza del controllo? Qualora gli adempimenti di legge che devo soddisfare non fossero completi, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

50 Art. 30 comma 1 lett. H Periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate

51 VENGONO RIESAMINATE E REVISIONATE LE PROCEDURE IN PARTICOLARE DOPO CHE SI È VERIFICATA UN EMERGENZA/UN MANCATO INCIDENTE? Come ne ho evidenza? Qualora a seguito di un emergenza non venissero adeguatamente aggiornate delle procedure, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni? I mancati incidenti vengono adeguatamente registrati? Una volta aggiornata una procedura, un istruzione operativa, un documento, di conseguenza, il personale viene formato in merito? Qualora non venissero mai registrati mancati incidenti / comunicati a chi di competenza mancati incidenti, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

52 VENGONO EFFETTUATI DEGLI AUDIT INTERNI RELATIVAMENTE ALL APPLICAZIONE E ALL EFFICACIA DELLE PROCEDURE? Gli audit interni vengono adeguatamente pianificati e registrati? Chi effettua l audit interno ha competenza adeguata? E indipendente dal processo che verifica? Eventuali anomalie, mancate applicazioni del sistema evidenziate dall audit vengono adeguatamente risolte poi dal sistema? Come ne ho evidenza? Qualora un audit non fosse svolto da una persona indipendente al processo o non fosse pianificato e registrato in modo consono, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

53 VENGONO RACCOLTI ED ADEGUATAMENTE TRATTATI I VERBALI DELLE VERIFICHE PERIODICHE EFFETTUATE DAGLI ORGANI DI CONTROLLO (ASL, DPL, MEDICO COMPETENTE, CPT, ECC.)? Come vengono trattati e registrati? Eventuali buchi del sistema messi in evidenza da tali verbali vengono poi adeguatamente risolti e riassorbiti dal sistema? Come ne ho evidenza? Qualora il sistema non tenesse conto del verbale di un organo di controllo ma anche da una verifica ispettiva interna, viene applicato un sistema disciplinare che prevede adeguate sanzioni?

54 IL SISTEMA DISCIPLINARE E' STATO APPLICATO NEI CASI IN CUI E' STATO RILEVATO IL MANCATO RISPETTO DELLE MISURE PREVISTE DAL MODELLO? Come ne ho evidenza? L organismo di vigilanza è autonomo, indipendente dal processo? Ha la competenza adeguate per svolgere tale ruolo?

55 SCRIVIAMO LA NOSTRA PROCEDURA INDICE ESEMPIO DI PROCEDURA 1. SCOPO 2. RIFERIMENTI E DEFINIZIONI 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. DESTINATARI 5. ADEMPIMENTI 6. ISTRUZIONI OPERATIVE IMPRESA AFFIDATARIA 7. ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE REGISTRAZIONI

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