La vita come un chicco di grano V Domenica Quaresima - Anno B

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1 Parrocchia di SANTO STEFANO PROTOMARTIRE Cascine di Buti La vita come un chicco di grano V Domenica Quaresima - Anno B Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto. Gv 12,20-33 In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorifcato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifca il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorifcato e lo glorifcherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che

2 era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire. AVVISI DELLA SETTIMANA MARZO LITURGIA s.messe orario invernale: LUNEDÌ, MARTEDÌ e GIOVEDÌ ore 08,30 MERCOLEDÌ e VENERDÌ ore Mercoledì ore adorazione eucaristica SABATO ore Caccialupi prefestiva ore 16,30 DOMENICA ore ,30 Rosario LUNEDÌ MERCOLEDÌ VENERDÌ ore ore 16 ore La Ciona Via Leonardo da Vinci Via Vecchia delle Vigne Incontro dei GRUPPI Domenica 18 ore Vicopisano: Via Crucis di Vicariato Lunedì 19 ore Chiesina della Croce:ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO. Mercoledì 21 ore Corso pre-matrimoniale Venerdì 23 ore Gruppo 0-6 ore Via Crucis Sabato 24 ore Ritiro di tutte le elementari a Cerretti Domenica 25 ore BENEDIZIONE SOLENNE DELL ULIVO IN PIAZZA DELLA CHIESA ore Ritiro per la Parrocchia e la Misericordia di Buti ORARI CELEBRAZIONI SETTIMANA SANTA 2018 MERCOLEDI CONFESSIONI IN CHIESA DALLE ORE GIOVEDI SANTO ORE SANTA MESSA IN COENA DOMINI

3 VENERDI SANTO ORE ORE AZIONE LITURGICA (ADORAZIONE DELLA CROCE ) VIA CRUCIS (ANIMATA DAI GRUPPI Cresimandi e Giovani) SABATO SANTO ORE SANTA MESSA DI RESURREZIONE DOMENICA DI PASQUA ORE 8.00 ORE 9.15 ORE ORE S.MESSA CACCIALUPI LUNEDI DELL ANGELO ORE 9.00 N.B. DA MERCOLEDI 28/03 POMERIGGIO CI SARA UN PRETE A DISPOSIZIONE PER LE CONFESSIONI per la meditazione: Il passo del Vangelo di questa domenica fa riferimento alla fase fnale della missione di Gesù e ci indica che il messaggio difuso dal Signore con la sua predicazione aveva raggiunto anche persone che non erano della comunità ebraica e che desideravano conoscerlo. Alla domanda di vederlo e di conoscerlo Gesù non si oppone perché la richiesta è legittima, il suo messaggio non è rivolto in modo esclusivo ad una ristretta cerchia di persone, è una proposta rivolta a tutti coloro che la condividono ma soprattutto che sono decisi a viverla, perché è essenzialmente una proposta di vita, incentrata sull'amore. Le parole che Gesù dice ad Andrea e Filippo indicano chiaramente il contenuto di questa proposta di vita e di amore. Gesù infatti dice: Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la Vita Eterna. Se uno mi vuole servire mi segua e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. In sostanza con queste parole Gesù indica un percorso che deve compiere chi crede in lui, chi vuole servirlo. E' un percorso che in verità richiede una scelta radicale di vita, che va ben oltre il credere che Dio esiste o il partecipare a dei riti o alla vita di una comunità cristiana. La domanda di Gesù è fortemente impegnativa perché richiede una risposta che non si esaurisce in un singolo atto, in una prestazione occasionale ma impegna profondamente per tutto il tempo della vita e comporta la perdita stessa della vita. Una proposta così può sembrare in verità impossibile da accettare, addirittura può apparire anche distruttiva. Verrebbe da chiederci perché Gesù ci chiede la morte, proprio lui che è il Signore della vita, che è Via, Verità e Vita? In questo passo del Vangelo Gesù ci dà la spiegazione del percorso da compiere e del suo signifcato quando dice: Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore rimane solo, se invece muore, produce molto frutto. Lui è il chicco di grano che per amore è morto per donarci la Vita, quella che non muore mai. Per chi vuole seguire e servire Gesù ed essere poi là nella gloria senza fne dove lui si trova, c'è da compiere un percorso analogo a quello compiuto da Gesù.

4 E' un percorso che passa attraverso la progressiva morte del proprio io, che presuppone l'abbandono della propria tendenza a peccare, per diventare ogni giorno sempre di più una creatura nuova, che morendo al peccato, si apre sempre di più all'amore, che genera la vera vita, quella che, immersa in Dio, non muore mai. (a cura di G.D.) ALLA FINE DEI TEMPI Alla fine dei tempi, miliardi di persone furono portate su di una grande pianura davanti al trono di Dio. Molti indietreggiarono davanti a quel bagliore. Ma alcuni in prima fila parlarono in modo concitato. Non con timore reverenziale, ma con fare provocatorio. «Può Dio giudicarci? Ma cosa ne sa lui della sofferenza?», sbottò una giovane donna. Si tirò su una manica per mostrare il numero tatuato di un campo di concentramento nazista. «Abbiamo subìto il terrore, le bastonature, la tortura e la morte!». In un altro gruppo un giovane nero fece vedere il collo. «E che mi dici di questo?», domandò mostrando i segni di una fune. «Linciato. Per nessun altro crimine se non per quello di essere un nero». In un altro schieramento c era una studentessa in stato di gravidanza con gli occhi consumati. «Perché dovrei soffrire?» mormorò. «Non fu colpa mia». Più in là nella pianura c erano centinaia di questi gruppi. Ciascuno di essi aveva dei rimproveri da fare a Dio per il male e la sofferenza che Egli aveva permesso in questo mondo. Come era fortunato Dio a vivere in un luogo dove tutto era dolcezza e splendore, dove non c era pianto né dolore, fame o odio. Che ne sapeva Dio di tutto ciò che l uomo aveva dovuto sopportare in questo mondo? Dio conduce una vita molto comoda, dicevano. Ciascun gruppo mandò avanti il proprio rappresentante, scelto per aver sofferto in misura maggiore. Un ebreo, un nero, una vittima di Hiroshima, un artritico orribilmente deformato, un bimbo cerebroleso. Si radunarono al centro della pianura per consultarsi tra loro. Alla fine erano pronti a presentare il loro caso. Era una mossa intelligente. Prima di poter essere in grado di giudicarli, Dio avrebbe dovuto sopportare tutto quello che essi avevano sopportato. Dio doveva essere condannato a vivere sulla terra. «Fatelo nascere ebreo. Fate che la legittimità della sua nascita venga posta in dubbio. Dategli un lavoro tanto difficile che, quando lo intraprenderà, persino la sua famiglia pensi che debba essere impazzito. Fate che venga tradito dai suoi amici più intimi. Fate che debba affrontare accuse, che venga giudicato da una giuria fasulla e che venga condannato da un giudice codardo. Fate che sia torturato. Infine, fategli capire che cosa significa sentirsi terribilmente soli. Poi fatelo morire. Fatelo morire in un modo che non possa esserci dubbio sulla sua morte. Fate che ci siano dei testimoni a verifica di ciò». Mentre ogni singolo rappresentante annunciava la sua parte di discorso, mormorii di approvazione

5 si levavano dalla moltitudine delle persone riunite. Quando l ultimo ebbe finito ci fu un lungo silenzio. Nessuno osò dire una sola parola. Perché improvvisamente tutti si resero conto che Dio aveva già rispettato tutte le condizioni.