NOTE SUI FABBISOGNI PROFESSIONALI: ALCUNI TRA I PROFILI PROFESSIONALI PIU RICHIESTI

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1 NOTE SUI FABBISOGNI PROFESSIONALI: ALCUNI TRA I PROFILI PROFESSIONALI PIU RICHIESTI AGGIORNAMENTO FEBBRAIO 2007

2 2 INDICE 1. Introduzione 3 2. Scenario 3 3. I profili professionali individuati Carpentiere edile Operatore macchine movimento terra Escavatorista Carrellista Elettricista Carrozziere Modellista di confezione Tornitore Addetto al confezionamento Meccanico Imbianchino Caldaista/conduttore di generatori di vapore Manutentore elettromeccanico Saldatore Impastatore Addetto alla trasformazione del latte Potatore Floricoltore-vivaista Bracciante agricolo Gruista Ferraiolo Addetto presse assemblaggio Carpentiere del legno Decoratore Lattoniere Addetto agli impianti chimici Addetto alle macchine per la tessitura Disegnatore tecnico e progettista Addetto allo stampaggio 24 Responsabile dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Maria Rosaria Sabia

3 3 1. INTRODUZIONE Scopo della presente analisi è individuare, nell ambito della provincia di Potenza, quei profili professionali che sono richiesti dal mercato, ma a cui attualmente non fa riscontro uno specifico percorso formativo. Si tratta, in sostanza, di figure per le quali è possibile rilevare una domanda in crescita, che non è bilanciata da un offerta adeguata. La chiara individuazione dei profili domandati consente la progettazione di interventi formativi realmente in grado di creare offerta di lavoro. I dati a disposizione forniscono informazioni sulla domanda di lavoro delle imprese della provincia di Potenza e sulle caratteristiche essenziali delle figure professionali richieste. Attraverso l analisi di dati aggregati di secondo livello, provenienti dagli archivi di diverse organizzazioni, possiamo quantificare il fabbisogno occupazionale nel breve periodo, operando una classificazione in base all attività economica d impresa. I dati raccolti presso diverse organizzazioni costituiscono, in tal modo, un utile supporto informativo per coloro che devono favorire l incontro tra l offerta di lavoro e la domanda da parte delle imprese, e per gli operatori della formazione. Le fonti osservate sono rappresentate da: l Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; i Centri per l impiego; 2. SCENARIO Il Secondo rapporto dell Osservatorio permanente sull attrattività del Sistema Paese di Fondazione Italiana Accenture e Università Bocconi afferma che Potenza e Matera sono agli ultimi posti fra le province italiane per capacità di attrarre investitori e professionalità innovative. Su 103 province italiane, Potenza è al 93esimo posto, Matera al 95esimo. L economia lucana non ha fatto registrare significativi cambiamenti nel 2005, il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,1 per cento rispetto al 2004, mentre il 2006 sembra confermare le previsioni di una ripresa economica, con una crescita dell 1,4 per cento. E quanto risulta dal rapporto sull economia della Basilicata nel 2005, preparato dal coordinatore scientifico del Centro studi Unioncamere Basilicata, Franco Bitetti. La ricerca ha mostrato, per il 2005, una domanda interna non in crescita, con un calo dello 0,6 per cento della spesa per consumi delle famiglie, mentre ha evidenziato una moderata ripresa (3,3 per cento) della spesa per investimenti. Un altro dato che emerge dallo studio, visibile nella tabella di seguito riportata (1), è la consistente diminuzione delle esportazioni e un altrettanto marcato incremento delle importazioni. L indagine di Unioncamere ha spiegato che «il 2005 si è chiuso con l ennesimo bilancio in rosso dell attività industriale, il cui valore aggiunto ha subìto un regresso del 3,5 per cento; analogamente sfavorevole l evoluzione del comparto agricolo, dove il prodotto è diminuito del sette per cento dopo il forte rimbalzo del 2004» 1. I settori che hanno fornito dati in crescita sono il terziario (1,1 per cento) e l edilizia (5,6 per cento). Un simile scenario ha avuto ripercussioni sull occupazione, con la perdita, nel 2005, di circa tremila posti di lavoro nell industria. Ma il ruolo del settore terziario è stato determinante nel quadro occupazionale globale; infatti, esso ha evitato che il numero complessivo di occupati subisse un vero e proprio crollo, tenuto anche conto del saldo alquanto negativo dell occupazione agricola. 1

4 4 Tabella 1: Scenario di previsione al 2009 per la Basilicata (tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995) Fonte: Unioncamere Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (maggio 2006) Come si legge dalla Tabella 1, a partire dal 2004, il tasso di occupazione fa registrare un seppur minimo incremento percentuale. Si prevede che esso dal 33% dell anno in corso raggiunga, nel 2009, il 34,3%, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe diminuire di circa un punto percentuale nello stesso arco temporale (dal 12,3% all 11,5%). Se guardiamo il fenomeno dal punto di vista delle unità di lavoro impiegate (considerando tutti i settori di attività), per lo stesso periodo si prevede un incremento di variazione dallo 0,7% all 1,2%. Il rapporto pubblicato nell Aprile 2006 da Confindustria e IPI (Istituto per la Promozione Industriale) mostra una sezione dedicata al confronto tra le regioni del Mezzogiorno e una sezione sui dati relativi al mercato del lavoro relativamente alle province. Nelle tabelle di seguito riportate sono messi a confronto i dati sull occupazione e la disoccupazione della Basilicata rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno d Italia. La disoccupazione si attesta sul 12,3% nel 2005, valore che pur essendo ancora superiore di oltre il 50% rispetto alla media nazionale, è inferiore al dato del Mezzogiorno e fa registrare una diminuzione del 3% rispetto al 2003.

5 5 Tabella 2: Indicatori del mercato del lavoro per regione (valori %), 2005 Fonte: Confindustria-IPI, Check-up mezzogiorno (2006), elaborazioni su dati Istat Tabella 3: Tasso di irregolarità per settori di attività e regione nel 2004 (%) Fonte: SVIMEZ, Rapporto 2005 sull economia del Mezzogiorno, cit. in Confindustria-IPI, Check-up mezzogiorno, 2006 La tabella 3 contiene dati relativi alla presenza di lavoro irregolare nei diversi settori, per ciascuna regione del Sud. Per quanto riguarda la Basilicata (ma ciò avviene anche per le altre regioni), il tasso più alto di presenza di lavoro irregolare si riscontra nel settore agricolo.

6 6 La tabella 4 riporta, invece, i dati sul mercato del lavoro nelle province della Basilicata. Tabella 4: Indicatori del mercato del lavoro per la provincia lucana (valori %), 2005 Confindustria-IPI, Check-up mezzogiorno (2006), elaborazioni su dati Istat. Nella provincia di Potenza, la distribuzione degli occupati per settore di attività mette in evidenza la forte capacità attrattiva dell industria manifatturiera sulla manodopera locale, almeno rispetto al complesso del Mezzogiorno. Quasi 1/3 degli occupati provinciali è impiegato nel settore secondario, e ciò rende Potenza la quarta provincia del Sud con la maggiore incidenza degli occupati in questo settore dopo Teramo, Chieti e Avellino. Il settore trasversale delle altre attività, pur assorbendo la maggior parte della manodopera locale (58,2%), fa registrare la seconda più bassa incidenza del Sud (dopo Chieti). Per il numero di imprese registrate nel 2004, la provincia di Potenza, con unità, occupa in graduatoria una posizione intermedia, essendo 54-esima. La quota del settore agricolo e di quello del commercio assorbono da soli il 61,8% del totale delle imprese; in particolare è il primo dei due a presentare valori estremamente alti, soprattutto se confrontati con il corrispondente dato italiano (37,2% contro il 19%). Piuttosto modesta è la presenza di attività artigianali (23,4% sul totale delle imprese registrate), che risulta superiore al corrispondente dato relativo al Mezzogiorno (21,9%), ma inferiore a quello medio nazionale (28,5%). Nel 2004 si è rilevata una crescita molto bassa del numero di attività imprenditoriali (1,12), inferiore a quella registrata sia nel Mezzogiorno (2,6) che in Italia (2,2). Inoltre, il 66% delle aziende agricole presenti in Basilicata sono state censite nella provincia di Potenza, con una superficie agricola utilizzata di poco inferiore al 70%, e di dimensioni che mediamente sono tra 1 e 10 ettari (87%). 3. I PROFILI PROFESSIONALI INDIVIDUATI Dai dati forniti dai Centri per l impiego della provincia di Potenza sono emersi alcuni profili professionali corrispondenti ad una esigenza del mercato del lavoro che gli stessi Centri non riescono attualmente a soddisfare. L individuazione di tali figure professionali intende supportare l attività di progettazione formativa che scaturisce dalla Legge Regionale n. 3 del sulla promozione della cittadinanza solidale, in base alla quale sono state identificate le aree del disagio sociale. Si tratta di soggetti in possesso di un livello di istruzione generalmente basso o medio/basso; l individuazione dei profili riportati nel presente documento ha tenuto tale circostanza in debito conto e la scelta è ricaduta su quelli compatibili con il quadro socio-culturale dei potenziali destinatari degli interventi della Legge 3. Di seguito elenchiamo le figure più significative, descrivendone poi sinbteticamente le caratteristiche e le competenze più significative. Dalle indicazioni dei Centri per l impiego, abbiamo estratto i seguenti profili:

7 7 carpentiere edile; operatore macchine movimento terra; escavatorista; carrellista; elettricista; carrozziere; modellista di confezione; tornitore; addetto al confezionamento; meccanico; imbianchino; caldaista/conduttore di generatori di vapore; manutentore elettromeccanico; saldatore; impastatore; addetto alla trasformazione del latte; potatore; floricoltore-vivaista; bracciante agricolo; gruista; ferraiolo; addetto presse assemblaggio. L analisi delle informazioni fornite da Unioncamere sulle previsioni del fabbisogno lavorativo a breve termine ha consentito di individuare le seguenti figure: carpentiere del legno; decoratore; lattoniere; addetto agli impianti chimici; addetto alle macchine per la tessitura; disegnatore tecnico e progettista; addetto allo stampaggio. carpentiere del legno; decoratore; lattoniere.

8 8 3.1 Carpentiere edile Il carpentiere edile è una figura professionale che, in possesso di nozioni di disegno tecnico, di statica, di tecnologia dei materiali è in grado di realizzare ed utilizzare casserature in legno o in altri materiali per la fabbricazione, di effettuare il montaggio e la finitura di elementi edilizi in conglomerato cementizio armato. Nelle sue competenze di base rientra la capacità di svolgere la propria attività rispettando la normativa vigente nel campo della sicurezza, della prevenzione degli infortuni, della protezione dell ambiente, dell igiene e dei principi della redditività, in collaborazione con altri operatori. Le sue competenze tecnico/professionali lo rendono in grado di: effettuare il controllo e la selezione del materiale e delle attrezzature necessari alla lavorazione; organizzare il proprio posto di lavoro in funzione delle disposizioni ricevute e degli strumenti da usare; realizzare e montare passerelle e altre opere provvisionali; eseguire il tracciamento degli elementi da realizzare; effettuare lavori quali: realizzazione di casserature in legno o in altri materiali, taglio, piegatura e posa di armature in acciaio, montaggio elementi prefabbricati, confezionamento, getto, compattamento, disarmo e finitura del conglomerato cementizio; effettuare il recupero delle casserature per il loro eventuale riutilizzo; eseguire la manutenzione ordinaria delle attrezzature e degli strumenti utilizzati. Sul piano delle competenze trasversali, il suddetto profilo deve essere in grado di esprimersi e di comunicare nelle situazioni della vita professionale; deve saper utilizzare strumenti linguistici e matematici nelle relazioni con colleghi, superiori e collaboratori e saper rendere conto delle attività svolte. 3.2 Operatore macchine movimento terra L operatore macchine movimento terra è una figura professionale che, in possesso di nozioni di organizzazione del cantiere, tecnologia meccanica, tecniche di manovra, tecniche di demolizione e di tecniche di manutenzione e riparazione, è in grado di utilizzare e manovrare correttamente macchine movimento terra nell ambito dei lavori edili e degli scavi. Le competenze di base richieste attengono alla capacità di svolgere la propria attività rispettando la normativa vigente nel campo della sicurezza, della prevenzione degli infortuni, della protezione dell ambiente, dell igiene e dei principi della redditività, in collaborazione con altri operatori. Le competenze tecnico/professionali sono di seguito elencate: effettuare il controllo del funzionamento e dello stato meccanico delle macchine necessarie al proprio lavoro; collaborare al trasporto delle macchine in cantiere; effettuare le manovre necessarie per la movimentazione, lo scavo e il trasporto di terra e di altro materiale sciolto di cantiere; eseguire lavori di demolizione di opere in muratura e di cemento armato; eseguire scavi in terreni; eseguire la manutenzione ordinaria delle macchine e degli strumenti utilizzati. Infine, il profilo deve possedere alcune competenze trasversali consistenti nel sapersi esprimere e comunicare nelle situazioni della vita professionale: saper utilizzare strumenti linguistici e matematici nelle relazioni con colleghi, superiori e collaboratori, saper rendere conto delle attività svolte.

9 9 3.3 Escavatorista L escavatorista è la figura professionale in grado di utilizzare e manovrare nei cantieri, in maniera autonoma e competente, escavatori di vario tipo (gommati o cingolati), operando su terreni e superfici di vario genere e movimentandone i relativi materiali. Le competenze di base sono correlate alla capacità di svolgere la propria attività rispettando la normativa vigente nel campo della sicurezza, della prevenzione degli infortuni, della protezione dell ambiente, dell igiene e dei principi della redditività, in collaborazione con altri operatori. Le competenze tecnico/professionali riguardano: collaborazione all allestimento e alle misure di sicurezza della postazione di lavoro, eventuale trasporto con mezzo apposito e messa a punto dell escavatore e degli attrezzi relativi; carico e scarico della macchina operatrice dagli appositi carrelli trasportatori; organizzazione del proprio posto di lavoro in funzione delle disposizioni ricevute e delle specificità del lavoro da svolgere; esecuzione dei controlli necessari e dei lavori preliminari per l utilizzo delle macchine, apparecchi (ingranaggi, elementi oleopneumatici e altri componenti) ed elementi funzionali dell escavatore; azionamento dell escavatore tenendo conto della portata, del raggio d azione e del luogo di riversamento con l aiuto di segnali manuali; lettura e interpretazione degli strumenti elettronici che regolano il funzionamento della macchina; scavo o raschiatura su superfici orizzontali o inclinate con trasferimento di materiali e riversamento in altro luogo/mezzo; posizionamento al sicuro della macchina operatrice sia durante che alla fine del turno di lavoro, in considerazione delle condizioni metereologiche e di dislocazione del cantiere; esecuzione di lavori di cura e manutenzione ordinaria dell escavatore e dei mezzi ausiliari, strumenti e attrezzi di lavoro; registrazione di difetti tecnici ed eventuale partecipazione a ispezioni o riparazioni; registrazione di dati tecnici e stesura di rapporti su svolgimento e risultati del lavoro. Infine, le competenze trasversali da possedere attengono al sapersi esprimere e comunicare nelle situazioni della vita professionale: essere in grado di utilizzare strumenti linguistici e matematici nelle relazioni con colleghi, superiori e collaboratori e saper rendere conto delle attività svolte. 3.4 Carrellista Il saper condurre con perizia e precisione un carrello elevatore costituisce una parte vitale nella velocità di smistamento dei materiali: peraltro, la rapidità di esecuzione dei lavori non implica assolutamente gli eccessi di velocità del veicolo, la precipitazione e l audacia della manovra. L uso di queste macchine non sempre è affidato a persone che hanno conoscenze e capacità professionali tali da garantire un proficuo ed appropriato utilizzo del mezzo in condizioni di sicurezza. È necessario, quindi, parlare del mestiere del carrellista appunto per definire requisiti e compiti richiesti per lo svolgimento di queste mansioni e per l esecuzione, in modo corretto, di tutte quelle operazioni tecniche e di comportamento, che sono determinanti ai fini dell incolumità propria e della sicurezza delle persone che operano nelle aree dello stabilimento. È consigliabile che il carrellista abbia conseguito la patente di categoria B o che almeno sia in possesso dei requisiti fisici e psicofisici ritenuti necessari per la guida dei veicoli cui tale patente abilita. Ad esempio: possedere acutezza visiva non inferiore a 12/10 complessivi, con non meno di 4/10 per l occhio che vede meno; possedere campo visivo, senso cromatico e senso stereoscopico normali; percepire per ciascun orecchio, la voce di conversazione con fenomeni combinati a non meno di 2 mt. di distanza;

10 10 non presentare in uno o più arti alterazioni anatomiche e/o funzionali invalidanti; possedere tempi di reazione sufficientemente rapidi e regolari; possedere normali reazioni della personalità. È, inoltre, necessario che il carrellista conosca a fondo il mezzo affidatogli. Le operazioni di carico e scarico del proprio mezzo, se non coordinate da persone responsabili, sono autonomamente decise dal carrellista: egli deve perciò essere in grado di eseguire diverse valutazioni riguardanti il posizionamento del mezzo, le sue capacità di sollevamento, le condizioni di staticità del carico, le aree di manovra e l esecuzione di queste in condizioni di stabilità, tenuto conto del traffico delle aree di transito e di deposito. Il carrellista deve, poi, mantenere efficiente il mezzo, usare i mezzi protettivi e segnalare le manchevolezze ed ogni incidente accaduto durante il servizio. Le responsabilità del carrellista riguardano: la sicurezza: il carrello elevatore non è pericoloso, lo diventa per errori o deficienze commesse dal conducente. Il carrellista è responsabile della propria sicurezza e di quella dei suoi compagni di lavoro; il carico: il carrellista non deve mai dimenticare che dall abilità delle sue manovre dipende la protezione del carico che gli è stato affidato. Una curva troppo stretta o una frenata brusca possono causare la caduta ed il danneggiamento del carico; il carrello: il carrello elevatore è un mezzo di grande valore; è necessario trattarlo con i dovuti riguardi. Un buon carrellista deve trattare il carrello elevatore come se fosse un mezzo proprio. 3.5 Elettricista L elettricista è una figura professionale che dispone di conoscenze generali di elettrotecnica, disegno di schemi elettrici, impiantistica civile e industriale, macchine elettriche, oltre che delle normative nazionali e internazionali sulla sicurezza degli impianti. L attività dell elettricista può includere l installazione di impianti elettrici civili e industriali, ad alta o bassa tensione, l installazione di apparecchi elettrici ed elettronici, il controllo del corretto funzionamento di un impianto e la riparazione di impianti non correttamente funzionanti. Spesso, la figura si differenzia a seconda del tipo di impianti che è in grado di installare, in particolare in riferimento alla distinzione tra impianti ad alta tensione e impianti a bassa tensione. Le competenze distintive di questo profilo sono: leggere e interpretare schemi di circuiti elettrici; selezionare correttamente i cavi di trasporto corrente; installare impianti civili e industriali ad alta o bassa tensione; montare apparecchi elettrici o elettronici; controllare il funzionamento corretto di apparecchi e impianti; diagnosticare i problemi di apparecchi e impianti mal funzionanti; riparare apparecchi e impianti non correttamente funzionanti; certificare che gli impianti siano a norma secondo la normativa vigente.

11 Carrozziere Il carrozziere ripara o sostituisce la carrozzeria degli automezzi, rovinata in genere a seguito di incidenti stradali. L attività viene svolta come dipendente o titolare di officine di carrozzeria. Le mansioni possono comprendere: riparare le ammaccature martellandole o riempiendole di composti di materiale plastico; sostituire e montare parti nuove, quali ad esempio porte, cofani, parabrezza, paraurti in caso di danni estesi; smontare i pezzi danneggiati e le parti meccaniche; tagliare, saldare, modellare, inchiodare le lamiere; riverniciare le parti sostituite o riparate. Tale attività si svolge prevalentemente in carrozzerie, in ambienti polverosi e rumorosi, dove si è esposti a sostanze chimiche. Per lo svolgimento della sua attività, il carrozziere utilizza pistole a spruzzo e appositi forni. Al fine di avvicinarsi a questa professione, è necessario un corso di formazione specifico o un periodo di apprendistato. Sono, inoltre, richiesti: buona manualità, pazienza, capacità di visualizzare oggetti in tre dimensioni e precisione. 3.7 Modellista di confezione Le conoscenze e le capacità tecnico professionali del modellista di confezione sono suddivisibili nelle seguenti categorie: conoscenze antropologiche (di disegno, piano cartesiano), logiche di sviluppo, taglio e conformazioni; conoscenza del computer per seguire i corsi fatti dalle aziende produttrici di software; conoscenza dei tessuti (fodere, interni e loro comportamento al taglio), di cucito e di stiro; conoscenza del ciclo di confezione, dei macchinari e dei metodi; capacità di individuare le cause dei difetti apportando le correzioni necessarie; capacità di interpretare al meglio il disegno dello stilista; capacità di organizzare in modo industriale l intera collezione; capacità di trasmettere all ufficio modelli tutte le informazioni necessarie; capacità di elaborare la scheda tecnica; capacità di ottimizzare il modello in funzione dei consumi di tessuto, fodere e interni; capacità di saper realizzare alla perfezione (taglio, cucito e stiro) un capospalla completo, per apprezzare meglio la realizzabilità del modello, gli eventuali difetti, la loro causa e, se necessarie, le correzioni. 3.8 Tornitore Il tornitore è l addetto alle macchine per tornitura, sia di tipo tradizionale sia a controllo numerico, con le quali si svolge il processo di lavorazione di pezzi in metallo. Deve, pertanto, approntare gli attrezzi e i dispositivi necessari per eseguire le diverse lavorazioni, effettuarne il controllo e il montaggio, nonché impostare le macchine e realizzare campioni di prova. Nel caso utilizzi torni a controllo numerico, il suo compito è applicare, collaudare, ottimizzare e modificare come necessario gli appositi programmi già disponibili sulla macchina oppure di crearne di nuovi. Una volta impostato il programma di lavorazione, quest ultima può quindi essere svolta da altri addetti qualificati, ai quali il tornitore illustra il lavoro da eseguire. Per esercitare la professione di tornitore sono richieste, oltre a buone manualità e precisione, un diploma di scuola media superiore a indirizzo tecnico-professionale e/o la frequenza di un corso di formazione specifico.

12 12 Le sue mansioni sono le seguenti: esaminare i disegni che specificano le dimensioni del pezzo da realizzare; selezionare velocità e tipo di scalpello, fissare il pezzo da lavorare sul mandrino in macchine semiautomatiche; lavorare il pezzo in movimento, producendo le forme e le superfici desiderate; effettuare la manutenzione dei macchinari. 3.9 Addetto al confezionamento L addetto al confezionamento è inserito nel processo di preparazione del prodotto alimentare per la conservazione, il trasporto e la vendita. Questa figura esegue le seguenti attività e compiti principali: predisposizione dei macchinari per il confezionamento; alimentazione e controllo del funzionamento dei macchinari; realizzazione di interventi di manutenzione delle macchine; controllo a campione sull output. Le conoscenze specifiche e le competenze tecnico/professionali richieste sono divisibili nelle seguenti categorie: conoscenza del funzionamento delle macchine e delle attrezzature utilizzate nella produzione e dei materiali utilizzati per il confezionamento; conoscenza della caratteristiche chimico-fisiche dell alimento; conoscenza dei fattori chiave del mercato; conoscenza delle diverse fasi del processo di lavorazione; capacità di applicare i concetti della qualità totale all organizzazione del lavoro; utilizzo di strumenti informativi per lo sviluppo di un efficiente comunicazione interna; capacità di gestione delle relazioni con i clienti. Per l esercizio della professione è fondamentale un periodo di formazione on the job Meccanico La professione del meccanico d automobile è cambiata molto negli ultimi anni. L individuazione dei guasti e delle relative cause richiede una spiccata attitudine alla logica e all autonomia da parte di questi professionisti, che nella loro attività quotidiana si avvalgono di modernissimi strumenti elettronici di misura e di altri ausili tecnici. I meccanici d automobile hanno a che fare con continue innovazioni tecnologiche e devono quindi essere sempre aggiornati per acquisire le necessarie competenze, poiché al giorno d oggi tra i loro compiti vi è anche la manutenzione e il controllo dei sistemi di frenata ABS, dei sistemi di sicurezza (airbag, tendicinghia), di climatizzatori e sistemi di navigazione. Il meccanico si occupa delle seguenti attività: ricerca guasto; valutazione danni carrozzeria; stesura preventivo; smontaggio pezzi; montaggio pezzi; sostituzione dei pezzi che non possono essere riparati; effettuazione tagliandi; manutenzione del mezzo; revisione del motore;

13 13 sostituzione del motore (parti meccaniche e motore); revisione meccanica; aggiornamento; riparazione elettriche e di apparati elettronici; revisione del mezzo. Le caratteristiche necessarie allo svolgimento delle attività di lavoro del Meccanico si riconducono alle seguenti aree di competenza: Competenze strumentali uso del computer (per preventivi e controllo valori di scarico), uso di strumenti per il controllo sulla parte elettronica del veicolo (tester, examiner); uso di strumenti per il controllo di gas di scarico (analizzatore, opacimetro); uso del banco prova a rulli per il controllo dei freni; uso del ponte dima per l individuazione del danno al veicolo; conoscenza del software (programmi per preventivi, per rilevazione valori gas di scarico); conoscenza delle tecniche di controllo sulle componenti elettroniche del veicolo (centraline, abs, airbag, condizionatori); conoscenza delle tecniche di controllo sulle componenti meccaniche e di carrozzeria del veicolo; conoscenza delle procedure per la realizzazione di preventivi; conoscenza dei costi per il cliente delle parti del veicolo da sostituire e/o riparare; conoscenza delle procedure per la realizzazione del controllo su strada del veicolo; uso di attrezzi per la riparazione meccanica e la manutenzione di veicoli (cric, chiavi, cacciaviti, attrezzo per montare e smontare gli ammortizzatori, attrezzo specifico per le valvole, pistole ad aria, estrattori per lo smontaggio degli ingranaggi e per svitare i perni, cavalletto, snodo, compressore); uso del ponte sollevatore per la revisione e la riparazione di parti meccaniche del veicolo; uso del banco prova a rullo per la prova freni nella revisione periodica del veicolo; uso di strumenti per il controllo dei gas di scarico (analizzatore, opacimetro) nella revisione periodica del veicolo; uso del computer (con programma per la prenotazione dei veicoli per la revisione periodica, la registrazione dei dati delle prove e la comunicazione dell esito) e della stampante (per stampa tagliando di avvenuta revisione); conoscenza delle caratteristiche del motore e delle parti meccaniche del veicolo (ammortizzatori, sospensioni, cambio, frizione, termostato, ganasce, candele, centralina, testine, sterzo, marmitta, freni, distribuzione, carburatore, pistoni, differenziale, impianto di scarico); conoscenza delle tecniche/modalità per la revisione (oil cambio) del motore; conoscenza delle tecniche/modalità per la riparazione o il cambio di parti meccaniche del veicolo; conoscenza delle modalità e dei tempi per la manutenzione ordinaria del veicolo (cambio e/o controllo livello olio, cambio candele, cambio pastiglie, cambio filtri); conoscenza delle tecniche necessarie per lo smontaggio, la sostituzione e il montaggio di parti meccaniche; conoscenza delle procedure e delle tecniche per effettuare la revisione meccanica dei veicoli; conoscenza delle procedure per l effettuazione dei tagliandi e la messa a punto dei veicoli; conoscenza delle procedure e modalità per il recupero dei veicoli danneggiati; utilizzo delle attrezzature per la sostituzione, ridefinizione e riparazione degli apparati elettronici; utilizzo del multimetro e del tester per la diagnosi del guasto elettronico; utilizzo di tecniche per la riparazione dell autovettura dal lato elettronico; utilizzo di attrezzature e cd per riprogrammare la centralina; utilizzo di strumenti quali il computer, la pinza amperometrica, l oscilloscopio, la fastoneggiatrice, gli spinotti, il

14 14 martello, le forbici; conoscenza dei principi di funzionamento dei vari componenti della macchina, degli schemi e degli impianti elettrici; conoscenza dei sistemi ad iniezione elettronica; conoscenza dei principi dell elettronica e delle autovetture (abs, air bag, sistemi moderni di sicurezza, climatizzazione, raffreddamento dell aria interna); conoscenza delle nuove tecnologie; conoscenza delle procedure per l installazione degli impianti a gas. Competenze organizzative conoscenza delle fasi di intervento sulle parti meccaniche, elettroniche e di carrozzeria del veicolo; gestione degli ordini dei pezzi da sostituire; calcolo dei tempi di realizzazione dell intervento e delle lavorazioni necessarie; programmazione delle fasi di lavorazione necessarie; conoscenza delle fasi della revisione completa del veicolo; coordinamento con le fasi a monte e a valle del processo di lavorazione; pianificazione del lavoro da svolgere in base al calcolo dei tempi di realizzazione dell intervento. Competenze relazionali raccordo di collaborazione tra colleghi delle diverse aree dell impresa e con il titolare; raccordo e collaborazione tra colleghi e con il titolare nello svolgimento delle attività; gestione dei rapporti con clienti privati; comunicazione con le sedi di revisione del veicolo; coordinamento con i colleghi del medesimo reparto e con i colleghi del settore meccanica; coordinamento con il capo officina e il responsabile del magazzino. Competenze strategiche cura dei rapporti con la clientela; pulizia e sistemazione dell ambiente di lavoro; controllo della qualità della riparazione meccanica; formazione e aggiornamento sulla nuova normativa in materia di revisione dei veicoli e sulle innovazioni tecnologiche; affiancamento con i colleghi del medesimo reparto o esperti in meccanica per la risoluzione di problemi Imbianchino L imbianchino svolge tutti i lavori di pittura all interno e all esterno di edifici. Può inoltre applicare carta da parati sulle pareti. L attività è svolta come proprietario o dipendente di una ditta artigiana. Le attività più frequenti, nel caso di imbiancatura di interni, sono: approntare le superfici da dipingere (picchiettare il vecchio intonaco per verificarne la capacita di tenuta, grattare l intonaco a mano o con smerigliatrice elettrica, riempire con stucco fori, fessure e screpolature della parete), preparare e mescolare vernici, dipingere le pareti in più mani utilizzando pennelli, rulli o pistole a spruzzo. Nel caso di imbiancatura di esterni, le attività sono le stesse ma è necessario montare ponteggi e spesso togliere e ripristinare tutto l intonaco. La sua attività si svolge prevalentemente all interno e all esterno di edifici; e si può essere esposti alle intemperie, a rumore e a sostanze chimiche, e lavorare ad altezza elevata da terra.

15 15 Per lo svolgimento di questo lavoro utilizza scale, ponteggi, raschietti, rulli pennelli, pistole a spruzzo. Per accedere alla professione è necessario un periodo di apprendistato o un corso di formazione specifico. Sono inoltre necessari buona manualità, agilità, buon equilibrio, senso estetico, buona vista e buona forma fisica Caldaista/conduttore di generatori di vapore Si tratta di una figura professionale che lavora più col computer che con le braccia. Presente, anzi indispensabile, in moltissime filiere industriali del nostro territorio, sia in grandi che piccole aziende, che devono utilizzare impianti termici nella loro produzione. Di generatori di vapore ne esistono diversi tipologie, da quelli fissi a quelli mobili, e possono essere distinti anche secondo la pressione prodotta, il tipo di combustibile utilizzato e il grado di automazione dell impianto. I compiti che spettano al caldaista dipendono quindi anche dal grado di complessità dell impianto, ma in genere sono riassumibili nella conduzione, nel controllo e nella manutenzione dell impianto stesso. In sintesi, il conduttore deve vigilare sull efficienza di tutti gli accessori del generatore, sia di sicurezza che di regolazione. Facendo particolare attenzione agli accessori che intervengono raramente ed in caso di pericolo (pressostati, termostati, dispositivi di blocco del combustibile, valvole di sicurezza etc.). Deve condurre correttamente il fuoco, tenendo sotto controllo le emissioni inquinanti, ed essere pronto ad adattare il generatore secondo le variazioni della richiesta. Grazie a questa attività, un buon conduttore è in grado di far risparmiare molto, soprattutto in un azienda dove i costi di combustibile sono elevati ed incidono notevolmente. Si tratta quindi di una figura professionale molto ricercata, anche se l elevato grado di automazione di molti impianti ne ha ultimamente ridotto la richiesta sul mercato. E non è infrequente il caso che il caldaista possa occuparsi in azienda anche di altre mansioni, svolgendo quella di conduzione del generatore solo quando necessario. Per svolgere un lavoro così complesso, che richiede quindi anche un certa dote di responsabilità, è necessario possedere uno speciale patentino, che viene rilasciato dopo aver frequentato un corso specifico, teorico e pratico, che fornisce l abilitazione necessaria alla conduzione di un generatore. Esistono quattro gradi di abilitazione, progressivi secondo la quantità di vapore prodotta dall impianto o i metri quadrati di superficie riscaldata: si va dal 4 grado (fino a una tonnellata/ora di vapore) al primo (che abilita alla conduzione di generatori di vapore di qualsiasi tipo e di qualsiasi producibilità e superficie). Per ottenere i patentini con i gradi più bassi (fino al 2 ) non sono richiesti titoli di studio particolari, ma solo un tirocinio in cui si sia utilizzato un generatore di vapore equivalente a quello che si potrà condurre. Per il primo grado, invece, è necessario possedere un diploma di istituto tecnico, se non la laurea in ingegneria o in chimica industriale, oppure aver già conseguito il certificato di abilitazione di 2 grado da almeno un anno, purché si abbia una licenza di scuola media inferiore o di altra scuola postelementare di durata triennale Manutentore elettromeccanico I manutentori elettromeccanici si occupano della fabbricazione di componenti elettronici ma anche di componenti microelettroniche, meccaniche ed elettromeccaniche. Producono singoli componenti elettronici ma anche apparecchiature e sistemi completi, provvedono alla messa in servizio e controllano il relativo funzionamento. In caso di nuovo ordine, analizzano innanzitutto le prescrizioni del cliente relativamente alla funzionalità del sistema o dell apparecchio desiderato nonché le condizioni tecniche di utilizzo. A questo punto fabbricano un prototipo, inseriscono i comandi ed i supporti tecnici. Per l allestimento di pezzi campione scelgono i componenti meccanici ed elettronici, verificano la loro adattabilità e procedono con l assemblaggio delle parti sulle apparecchia-

16 16 ture ed i sistemi. Configurano il software in maniera standard o secondo criteri speciali, installano sistemi di trasmissione, dispositivi di immagazzinamento dati e di comando, programmi hardware, interfaccia e test di routine. La loro competenza specifica non si esaurisce però con singole apparecchiature, ma si estende anche ad impianti completi. Gestiscono questi impianti ed i corrispondenti sistemi di controllo, si occupano della programmazione, della regolazione e dell ottimizzazione nonché della manutenzione dell impianto stesso. In presenza di difetti di natura elettronica od elettromeccanica sulle apparecchiature singole o sugli impianti, effettuano la diagnosi del guasto, provvedono alla riparazione ed alla manutenzione offrendo al cliente un servizio a domicilio. Dare consigli ed assistere la clientela rientra ugualmente tra le loro mansioni, così come l informazione sulle condizioni di lavoro e di gestione dell apparecchiatura. La loro attività comprende anche la valutazione degli aspetti economici ed ambientali ed il rispetto delle relative prescrizioni tecniche ed in materia di sicurezza; sulle base di questi presupposti adattano il loro lavoro all ambito aziendale. Spesso lavorano in gruppo. Sono elettrotecnici specializzati nella prevenzione di incidenti. Trovano prevalentemente occupazione nelle aziende elettrotecniche ma anche nell industria elettronica. Lavorano in officina, ma anche all aperto o presso i clienti, a seconda del luogo scelto per l installazione. Le mansioni del manutentore elettromeccanico sono: Progettare e sviluppare apparecchiature, componenti e sistemi; Analizzare le prescrizioni del cliente ed i parametri tecnici; Installare dispositivi di comando, presentare i layouts relativi alle piastre di conduzione; Scegliere le componenti elettroniche, gli interfaccia, le custodie, le parti meccaniche, gli strumenti di misurazione, sensori, attivatori, comandi e dispositivi di visualizzazione dati; Armare e saldare le piastre di conduzione; Lavorare meccanicamente le custodie e i pannelli frontali; Assemblare le componenti elettriche ed elettroniche e procedere al loro allacciamento; Montare gli attivatori ed i sensori; Installare ed adattare i componenti di sistema, i gruppi costruttivi, considerando il software e l hardware; Installare e configurare il software in maniera standard o secondo criteri speciali; Adattare i sistemi di trasmissione; Preparare le conduzioni elettriche; Installare i sistemi di trasmissione; Predisporre apparecchiature e sistemi, dispositivi di sicurezza e rivestimenti di protezione Saldatore Il saldatore è un operaio specializzato che esegue processi di saldatura partendo da una fase di preparazione dei pezzi da saldare per arrivare alla rifinitura finale degli stessi. La prima fase del lavoro consiste nel sistemare i pezzi da saldare tagliandoli o sagomandoli se necessario. Il lavoro viene svolto mediante la lettura di disegni tecnici e istruzioni che accompagnano i pezzi durante tutto il processo di lavorazione. Segue la fase della saldatura vera e propria che può essere tradizionale o automatica, in relazione alle dimensioni dell azienda e dei prodotti da essa realizzati. Esistono diverse tecniche di saldatura che vengono applicate in base ai materiali da utilizzare. Alla fine il saldatore esegue un opera di rifinitura dei pezzi, detta smerigliatura, che permette di eliminare le sbavature avvenute durante la lavorazione. Il saldatore si relaziona prevalentemente con il caporeparto, che coordina il lavoro di tutti gli operai. Si rapporta inoltre con i colleghi di lavoro. Questa figura lavora prevalentemente nei reparti di carpenteria di aziende artigianali e industriali operanti nel

17 17 settore meccanico e cantieristico. L ambiente di lavoro è un officina meccanica e può essere disagevole dal punto di vista climatico, soprattutto nella stagione estiva, anche se impianti di ventilazione possono migliorare le condizioni di lavoro. Se la saldatura è automatica, vengono utilizzate macchine saldatrici azionate elettronicamente, mentre se la saldatura è tradizionale si usa il cannello che emette ossigeno e acetilene. In entrambi i casi vengono utilizzati strumenti tecnici (ad esempio calibri) per misurare fori, asole e parallelismo dei pezzi. Obbligatorio per legge è l abbigliamento antinfortunistico, fornito dall azienda, che prevede: il grembiule in pelle, il casco di protezione, i guanti, le scarpe e gli occhiali. L orario di lavoro è uguale a quello degli altri lavoratori del reparto, cioè circa 8 ore al giorno. Se l azienda opera a ciclo continuo, sono previsti turni di lavoro. Il titolo minimo richiesto è la licenza media. L accesso alla professione avviene o in seguito ad un corso di formazione specifico organizzato dalle Regioni, oppure attraverso l affiancamento in azienda. Per lavorazioni di elevata sicurezza è richiesto un patentino rilasciato dall Istituto Italiano per la Saldatura oppure dal Registro Italiano Navale che certifica la qualità della saldatura. Tale patente si rinnova ogni due anni ed è riconosciuta in tutto il mondo. Per svolgere questa professione è necessario avere conoscenze di base di metallurgia e di lettura del disegno oltre ad una conoscenza delle macchine utensili, qualora ci si serva di questi mezzi. Sono richieste capacità di interpretazione del disegno, precisione e concentrazione nell eseguire il lavoro. Occorre avere volontà e impegno per eseguire un lavoro che spesso può essere faticoso e stressante. E necessario inoltre possedere una buona vista. La formazione molto specialistica del saldatore non consente particolari sviluppi di carriera verso aree diverse dalla sua. La sua specializzazione, però, gli permette di raggiungere livelli di retribuzione più alti rispetto ai minimi previsti dai contratti collettivi di lavoro 3.15 Impastatore L impastatore nello sviluppo del suo lavoro interviene nelle attività di preparazione e lavorazione dell impasto, nella formatura del pane e nel controllo della lievitazione, della temperatura e dell umidità esterne. Le caratteristiche necessarie allo svolgimento delle attività di lavoro dell impastatore si riconducono alle seguenti aree di competenza: Competenze strumentali uso delle tecnologie di preparazione dell impasto e dei macchinari necessari per la lavorazione; uso delle celle di ferma lievitazione e congelamento; uso delle tecnologie di lavorazione dell impasto e di cottura; capacità di realizzazione di piccoli interventi di manutenzione sui macchinari; conoscenza e applicazione delle caratteristiche delle materie prime; applicazione delle tecniche di preparazione dell impasto, di lievitazione e di lavorazione; conoscenza delle caratteristiche delle diverse tipologie di prodotto; anticipazione della resa delle materie prime sulla base delle loro caratteristiche; anticipazione delle reazioni dei semilavorati alla variazione delle condizioni climatiche sulla base delle materie prime utilizzate. Competenze organizzative conoscenza delle lavorazioni nelle varie fasi del ciclo produttivo e nelle loro specifiche tecniche e tecnologiche;

18 18 conoscenza delle tipologie e delle caratteristiche ottimali dei prodotti finiti; uso ottimale del tempo sulla base della programmazione della produzione e dei tempi, variabili, di lievitazione e di cottura. Competenze relazionali comunicazione e collaborazione interna alla ditta; coordinamento con l attività dei collaboratori/aiutanti; coordinamento con le attività a monte e a valle della propria (conoscenza e possibilità di sostituzione). Competenze strategiche controllo dell errore (regolazione della quantità di materie prime necessarie per l impasto, regolazione dei tempi di lievitazione, regolazione dei tempi e della temperatura di cottura, sulla base delle caratteristiche delle materie prime e sulla base delle reazioni dei semilavorati alle variazioni di temperatura e umidità); applicazione delle tecniche di lavorazione manuale in caso di rottura delle macchine; formulazione ipotesi e proposte su prodotti con nuove caratteristiche; partecipazione al miglioramento della qualità dei prodotti; capacità di ricoprire vari ruoli all interno di un laboratorio; conoscenza e produzione di vari tipi di pane e di varie pezzature; formazione e aggiornamento sulle caratteristiche delle materie prime, sulle tecniche e tecnologie di lavorazione e di cottura Addetto alla trasformazione del latte Questa figura professionale si occupa della lavorazione e del confezionamento del latte fresco intero, parzialmente scremato e scremato, del latte a lunga conservazione e della panna. L addetto alla lavorazione del latte è un operaio che svolge il suo lavoro presso centrali del latte o aziende alimentari di lavorazione del latte e dipende da un Capo reparto o da un Operatore di linea. Intrattiene relazioni organizzative con altre figure professionali addette alla produzione, alla logistica o alla manutenzione. Egli ha il compito di: ricevere il latte, pesarlo e prelevarne un campione che verrà sottoposto ad analisi di laboratorio, per verificarne il grasso, l acidità e il peso specifico; espletare le operazioni connesse alla scrematura, alla pulitura, all omogeneizzazione e al raffreddamento del prodotto; effettuare la pastorizzazione del latte e della panna, eseguire il campionamento per accertare la titolazione del latte necessaria al proseguimento delle altre fasi del ciclo di lavorazione; impostare le macchine utilizzate nelle fasi di lavorazione del ciclo di trasformazione e trattamento del latte. Lo svolgimento delle attività menzionate comporta una conoscenza generale sia del tipo di prodotto che deve essere ottenuto, come il latte fresco o pastorizzato, la panna fresca o da cucina, sia della sua qualità, nonché del processo di lavoro e delle sue fasi. Le conoscenze specifiche e le competenze tecniche e professionali riguardano il funzionamento delle macchine e delle attrezzature utilizzate nella produzione. Per accedere alla professione di Addetto alla larazione del latte è preferibile, anche se non obbligatorio, il possesso di un diploma di perito elettromeccanico o tecnico. Va inoltre aggiunto a questo requisito, per l Addetto che utilizza anche la caldaia per le sue mansioni lavorative, il patentino di Caldaista, rilasciato dall autorità pubblica.

19 Potatore Il potatore è colui che, intervenendo con tagli sulla pianta, ne garantisce la sviluppo vegetativo e la produzione. È compito del potatore tagliare e sfoltire i rami della pianta, per darle la forma richiesta dai moderni schemi dei sistemi di allevamento (potatura di formazione). Con la sua attività, il potatore deve inoltre garantire una produzione abbondante (potatura di produzione). Gli schemi di riferimento sono il frutto di studi di agronomi e tecnici. La potatura è un lavoro di programmazione e di controllo del frutteto; un taglio sbagliato può portare le piante all inattività anche per un paio d anni. Viene lavorata per prima la parte bassa del frutteto, camminando tra i filari, poi la parte più alta, servendosi di carri raccolta. Si può, inoltre, distinguere una potatura invernale tipica, che dura i 4/5 invernali, e una potatura estiva, specialmente negli impianti frutticoli in allevamento, per ritoccare le nuove piante. Il potatore può svolgere il suo lavoro in autonomia. Se lavora all interno di grosse imprese, solitamente dipende da un tecnico agronomo, che lo indirizza sullo schema di sviluppo della pianta da seguire. Ha rapporti con i colleghi di lavoro e con altre aziende che praticano nuovi tipi di potatura, nelle quali il potatore può effettuare visite per aggiornamenti. Il potatore deve conoscere l anatomia delle piante da frutto, la loro capacità produttiva in relazione alle diverse condizioni climatiche, le teorie di sviluppo vegetativo, le tecniche di potatura necessarie per realizzarle, e gli effetti che i tagli provocano sullo sviluppo della pianta stessa. Le capacità e le abilità richieste da questa professione riguardano il riuscire ad intuire l impostazione della pianta e scegliere la tecnica di potatura più idonea, dal momento che deve essere in grado di valutare le conseguenze dei tagli sulla produttività della pianta Floricoltore-Vivaista Il Floricoltore, cioè il produttore di fiori e piante, è un imprenditore agricolo o un coltivatore diretto che acquista dal vivaista le piantine neofite o i bulbi per farli germogliare nel terreno o in serra, per essere venduti a cooperative o a commercianti all ingrosso. Il Vivaista è invece colui che conduce un vivaio, cioè un azienda che produce le piantine, i semi o i bulbi da fornire a chi li coltiva in vaso o nella terra a scopo di vendita. Queste singole figure professionali possono anche coesistere e si avrà, quindi, un tecnico con competenze specifiche nella floricoltura industriale, nel florovivaismo, nella progettazione e gestione delle aree verdi pubbliche e private, dei parchi e dei giardini. Queste professioni non sono regolamentate da alcuna legge. Non occorrono requisiti particolari per svolgere queste professioni, ma ovviamente è necessario un interesse particolare per le scienze naturali, la disponibilità a lavorare all aperto ed una discreta capacità imprenditoriale. Due sono le strade percorribili per un percorso formativo: la scuola o il vivaio. Nel vivaio l apprendimento avviene a diretto contatto con la natura. Maggiori sono le prospettive di lavoro se si è in possesso di diploma (di scuola media superiore) di perito agrario o di agrotecnico, conseguibili rispettivamente attraverso l Istituto Tecnico Agrario o l Istituto Professionale per l Agricoltura, entrambi quinquennali. I professionisti in possesso di relativo Diploma universitario potranno trovare interessanti sbocchi oltre che come tecnici di aziende florovivaistiche, anche come responsabili, nelle pubbliche amministrazioni, dell allestimento e manutenzione di spazi verdi e come consulenti dell industria delle strutture e dei materiali relativi alla costruzione delle serre.

20 Bracciante agricolo Il bracciante agricolo svolge le mansioni elementari nel settore agricolo. L attività viene svolta come dipendente o collaboratore di imprese agricole. Le sue mansioni possono comprendere: vangare, sarchiare, seminare, mietere, raccogliere frutta; caricare e scaricare fieno, concime e prodotti vari su carrelli; sorvegliare il funzionamento dei macchinari per la trebbiatura, la semina, ecc.. La sua attività si svolge prevalentemente all aperto, dove si è esposti a condizioni meteorologiche mutevoli. Per l espletamento di questi compiti utilizza utensili manuali come vanga, pala, cesoie. E necessario un breve periodo di apprendistato. Sono, inoltre, necessari buona manualità, capacità di lavoro in squadra, pazienza e precisione Gruista Il gruista è una figura professionale che, in possesso di nozioni di organizzazione del cantiere, tecnologia meccanica, elettrotecnica, tecniche di manovra e tecniche di manutenzione e riparazione, è in grado di utilizzare e manovrare correttamente gli apparecchi di sollevamento fissi. Le competenze di base del profilo riguardano la capacità di svolgere la propria attività, rispettando la normativa vigente nel campo della sicurezza, della prevenzione degli infortuni, della protezione dell ambiente, dell igiene e dei principi della redditività, in collaborazione con altri operatori. Le competenze tecnico/professionali richieste attengono al saper: effettuare il controllo delle attrezzature necessarie al proprio lavoro; organizzare il proprio posto di lavoro in funzione delle disposizioni ricevute e degli strumenti da usare; effettuare il montaggio delle apparecchiature di sollevamento; effettuare le manovre necessarie per la movimentazione dei materiali di cantiere; eseguire la manutenzione ordinaria delle attrezzature e degli strumenti utilizzati. Infine, le competenze trasversali si traducono nell essere in grado di esprimersi e di comunicare nelle situazioni della vita professionale: saper utilizzare strumenti linguistici e matematici nelle relazioni con colleghi, superiori e collaboratori e saper rendere conto delle attività svolte Ferraiolo Il ferraiolo è una figura professionale che, in possesso di nozioni di disegno tecnico e di tecnologia dei materiali, è in grado di realizzare in maniera autonoma e competente il montaggio in opera di armature di ferro per strutture in cemento armato. Le competenze di base necessarie concernono la capacità di svolgere la propria attività rispettando la normativa vigente nel campo della sicurezza, della prevenzione degli infortuni, della protezione dell ambiente, dell igiene e dei principi della redditività, in collaborazione con altri operatori. Le competenze tecnico/professionali da acquisire devono far sì che il soggetto sappia: organizzare il proprio posto di lavoro in funzione delle disposizioni ricevute e degli strumenti/materiali da usare; effettuare lavori di piegatura, taglio, saldatura del tondino in ferro, con l ausilio di apposite macchine; montare/assemblare le armature in ferro utilizzando il singolo tondino già lavorato; realizzare e montare passerelle e altre opere provvisionali, eseguire la manutenzione ordinaria delle attrezzature e degli strumenti utilizzati;

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