STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE LA PROCESS SAFETY

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1 STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE LA PROCESS SAFETY Francesca Marchesi

2 RISCHIO CORRUZIONE E SISTEMI DI GESTIONE GESTIONE DEL RISCHIO (CORRUTTIVO) SISTEMA DI GESTIONE (PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE)

3 LE NORME A SUPPORTO LO SCHEMA Comunicare e Consultare PLAN DO DEFINIRE IL CONTESTO IDENTIFICARE I RISCHI ANALIZZARE I RISCHI VALUTARE LA SIGNIFICATIVITA DEI RISCHI PIANIFICARE IL TRATTAMENTO ATTUARE IL TRATTAMENTO Valutazione del Rischio Trattare i rischi Monitorare e Riesaminare ACT CHECK 3

4 IL CONTESTO CONTESTO ESTERNO INTERNO 4

5 IL CONTESTO ESTERNO COSA DEFINIRE LE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO IN CUI L ORGANIZZAZIONE OPERA Contesto sociale Contesto culturale Contesto economico/finanziario Concorrenza fra le imprese Contesto territoriale Indagini, condanne per reati contro la PA e reati associati alla corruzione COME ANALISI DEI DATI PRESENTI IN LETTERATURA INDAGINI (anche tramite interviste) ED AUTOVALUTAZIONI 5

6 IL CONTESTO INTERNO LA CONOSCENZA DEI PROCESSI PNA 2015 L analisi del contesto interno [ ] è basata sulla rilevazione ed analisi dei processi organizzativi. La mappatura dei processi è un modo razionale di individuare e rappresentare tutte le attività dell ente per fini diversi. In questa sede, come previsto nel PNA, la mappatura assume carattere strumentale a fini dell identificazione, della valutazione e del trattamento dei rischi corruttivi. L effettivo svolgimento della mappatura deve risultare nel PTPC PNA 2016 LA PROCESS SAFETY L analisi di un ristretto campionedi PTPC adottati nel 2016 mette in luce che, [ ] le difficoltà delle amministrazioni permangonoe [ ] sembrano legate [ ] ad una più generale difficoltà nella autoanalisi organizzativa, nella conoscenza sistematica dei processi svolti e dei procedimenti amministrativi di propria competenza, nella programmazione unitaria di tutti questi processi di riorganizzazione.

7 IL CONTESTO INTERNO LA CONOSCENZA DEI PROCESSI Identificazione dei processi aziendali Scelta del processo o processi da analizzare Raccolta delle informazioni per stendere una descrizione del processo Modellazione del processo (con modalità grafiche) LA PROCESS SAFETY

8 IL CONTESTO INTERNO I KILLER PER LA CONOSCENZA DEI PROCESSI Gli schemi della mente umana nella percezione della realtà Mancanza di informazioni adeguate Non sempre vengono mappati tutti i processi in cui si può esplicitare il rischio corruzione LA PROCESS SAFETY

9 IL CONTESTO INTERNO LA CORRUZIONE SI NASCONDE NELLE PIEGHE DELL ORGANIZZAZIONE LA PROCESS SAFETY

10 IDENTIFICARE I FATTORI DI MITIGAZIONE ORGANIZZAZIONE ESEMPI Programma formale di compliance anticorruzione Comitato dedicato alle attività di prevenzione della corruzione, che devono rivedere o ricevere aggiornamenti sulle transazioni ad alto rischio Standards scritti (es. Codice di Condotta e Etici e politiche correlate) Formazione e comunicazione anticorruzione dei lavoratori Sistema di whislteblowing Controlli amministrativi e fiscali (revisione del processo di fatturazione e pagamenti) Definizione di un processo per la gestione, l approvazione e il rimborso delle spese 10

11 IDENTIFICARE I FATTORI DI MITIGAZIONE Efficienza Regolarità La corruzione si combatte combattendo le inefficienze dell organizzazione La corruzione si combatte aumentando controlli e riducendo margini di discrezionalità 11

12 CONCULSIONE BUON SENSO LA PROCESS SAFETY

13 LE FASI DI CHECK E ACT LE NORME A SUPPORTO Le misure di mitigazione implementate sono realmente efficaci ed efficienti? 13

14 MODELLO DINAMICO DELLA GESTIONE DEI RISCHI LA PROCESS SAFETY 14

15 LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO CAMBIAMENTI di ordine politico, come l Unione Europea, che porta con sé la possibilità, oltre che l obbligo, di confrontarsi con altre realtà; di ordine economico; di ordine tecnologico, per la maggiore facilità di accesso alle informazioni e di trattamento delle stesse, capaci di creare nuove aspettative di efficacia e di efficienza negli utenti dei servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione; LA PROCESS di ordine SAFETY normativo, avendo assistito, negli ultimi anni, ad un proliferare di leggi destinate alla Pubblica Amministrazione e dettate nell ottica della qualità. 15

16 LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO L'organizzazione deve tenere sotto controllo le modifiche pianificate e riesaminare le conseguenze dei cambiamenti involontari, intraprendendo azioni per mitigare ogni effetto negativo, per quanto necessario. LA PROCESS SAFETY

17 LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO DEVE ESSERE MESSO A PUNTO UN PROCESSO PER LA GESTIONE DEI CAMBIAMENTI (che può essere descritto in una procedura) INPUT (da dove derivano? quali sono?) Chi ha la responsabilità di comunicarli? A chi vanno comunicati? Chi ha la responsabilità di verificare come i cambiamenti impattano sui processi? Come vengono comunicati i cambiamenti dei processi al LA PROCESS Responsabile SAFETY della Valutazione del Rischio Corruzione? OUTPUT (revisione mappatura dei processi? Revisione analisi di rischio? Revisione piano di implementazione?)

18 L ACCEZIONE DEL «RISCHIO» GRAZIE PER L ATTENZIONE f.marchesi@trecon.it 18

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