Corso di formazione: I contenuti del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014/2016. Triggiano, 02 dicembre 2014
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- Chiara Cocco
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1 QUESTIONARIO PER IL MONITORAGGIO DEI RISULTATI ACQUISITI Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita 1 - Domanda: La corruzione è definita dal Dipartimento Funzione Pubblica(Circ. n. 1/2013): L abuso da parte di un soggetto del potere pubblico a lui affidato al fine di ottenere denaro da privati L abuso da parte di un soggetto del potere pubblico a lui affidato. L abuso da parte di un soggetto del potere pubblico a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati 2 - Domanda: Cos è il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC): E una regolamentazione di tutti i procedimenti e dei comportamenti dei dipendenti per prevenire il rischio di corruzione. E il mezzo per attuare la gestione del rischio di corruzione. E una pianificazione dei comportamenti da non porre in essere per prevenire il rischio. 3 - Domanda: Quali sono gli obiettivi strategici del PTPC: Creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione, aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione, creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Prevenire e reprimere casi di corruzione. 4 - Domanda: Chi propone il PTPC e chi lo adotta: Il Responsabile della prevenzione e il Responsabile della trasparenza propongono il PTPC e la Giunta Comunale lo adotta. Il Responsabile della prevenzione e il gruppo di lavoro propongono il PTPC e la Giunta Comunale lo adotta.
2 Il Responsabile della prevenzione propone il PTPC e la Giunta Comunale lo adotta. 5 - Domanda: Quali sono le misure previste nel PTPC per il trattamento del rischio di corruzione: Misure di prevenzione, misure di rimozione e misure di rottura. Misure di prevenzione. Tutte quelle misure che il Responsabile della prevenzione ritenga necessario pianificare per prevenire la corruzione. 6 - Domanda: Quali sono i soggetti che non si fanno corrompere: Coloro che lavorano in un contesto lavorativo in cui sono espressi valori positivi. Coloro che pur trovandosi a lavorare in un potenziale triangolo di corruzione ritengono i costi morali superiori al guadagno. Coloro che non si trovano a lavorare in un potenziale triangolo di corruzione. 7 - Domanda: Quali sono i soggetti coinvolti dal PTPC: Il Responsabile della prevenzione della corruzione, il Responsabile della Trasparenza, i Dirigenti, i dipendenti e il Nucleo di Valutazione. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, i Dirigenti, i dipendenti, il Sindaco, la Giunta Comunale e il Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale, il Sindaco, il Responsabile della prevenzione della corruzione, il Responsabile della trasparenza, i Dirigenti, i dipendenti, il Nucleo di Valutazione della Performance, l UPD, l URP, la società civile e i collaboratori a qualsiasi titolo. 8 - Domanda: Quali sono le fasi del processo di gestione del rischio: Mappatura, analisi e valutazione dei processi nelle aree a rischio (catalogo dei processi); trattamento del rischio (identificazione delle misure). Mappatura, analisi e valutazione dei processi nelle aree a rischio (catalogo dei processi); mappatura, analisi e valutazione degli eventi rischiosi per ciascun processo (registro dei rischi); trattamento del rischio (identificazione delle misure). mappatura, analisi e valutazione degli eventi rischiosi per ciascun processo (registro dei rischi).
3 9 - Domanda: Chi attua il PTPC: I Dirigenti e i dipendenti. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, i Dirigenti e i dipendenti. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, il Responsabile della trasparenza, i Dirigenti e i dipendenti Domanda: Chi monitora l attuazione del PTPC: Il Responsabile della prevenzione della corruzione, il Responsabile della trasparenza e i Dirigenti. Il Responsabile della prevenzione della corruzione e il Sindaco. Il Responsabile della prevenzione della corruzione Domanda: Come è definito il processo nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA): Un insieme di attività interrelate che creano valore trasformando delle risorse (input del processo) in un prodotto (output del processo) destinato ad un soggetto interno o esterno all amministrazione (utente). Un insieme di atti interrelati in un procedimento. Un insieme di comportamenti volti all emanazione di un provvedimento destinato all utente. 12- Domanda: I soggetti esterni all amministrazione che devono essere coinvolti nella fase consultiva sono: Il Prefetto. La società civile. L ANAC Domanda: I collaboratori a qualsiasi titolo dell amministrazione o di imprese fornitrici di beni o servizi o che realizzano opere a favore dell amministrazione: Collaborano soltanto, in sede consultiva, alla stesura del PTPC. Sono coinvolti dal PTPC soltanto nel caso in cui abbiano commesso un evento corruttivo.
4 Sono tenuti alla osservanza, per quanto di competenza, delle misure del PTPC, del Codice di comportamento e dei protocolli di legalità Domanda: Ogni anno entro il 15 dicembre il Responsabile della prevenzione elabora una relazione recante i risultati dell attività svolta in attuazione del PTPC che viene: Approvata dalla Giunta Comunale. Trasmessa all organo politico e pubblicata sul sito web dell amministrazione. Trasmessa all organo politico, all ANAC e alla Prefettura Domanda: La mancata attuazione del PTPC da parte del dipendente: Incide sulla valutazione della sua performance, comporta responsabilità disciplinare (fino al licenziamento disciplinare), rotazione dell incarico. La violazione può anche comportare, se ve ne sono gli estremi, responsabilità civile, amministrativa e contabile. Comporta soltanto responsabilità disciplinare. Comporta responsabilità disciplinare e rotazione dell incarico. La violazione può anche comportare, se ve ne sono gli estremi, responsabilità civile, amministrativa e contabile Domanda: Quando il dipendente/dirigente si trova in una situazione di conflitto di interessi, anche potenziale o apparente : Il dipendente deve astenersi segnalando il conflitto al Dirigente che decide in merito. Il Dirigente deve astenersi segnalando il conflitto al Responsabile anticorruzione ed al Sindaco: quest ultimo provvede alla rotazione del Dirigente. Sia il dipendente che il Dirigente hanno l obbligo di astenersi e di segnalare il conflitto al Responsabile della prevenzione che provvede alla rotazione dell incarico. E sufficiente che rispettino l obbligo di astensione Domanda: Nel PTPC Il ruolo dell UPD e dell URP è quello di: uffici coinvolti esclusivamente nella elaborazione del PTPC. Uffici di supporto al Responsabile della prevenzione ed al Responsabile della trasparenza.
5 uffici coinvolti nella elaborazione del PTPC e nella sua attuazione in qualità di Ufficio di ascolto per le segnalazioni di illeciti, provenienti, rispettivamente, dall interno o dall esterno all amministrazione Domanda: Si indichino sinteticamente gli undici principi per la gestione del rischio di corruzione previsti nel PTPC. a) La gestione del rischio crea e protegge il valore; b) La gestione del rischio è parte integrante di tutti i processi dell organizzazione; c) La gestione del rischio è parte del processo decisionale; d) La gestione del rischio tratta esplicitamente l incertezza; e) La gestione del rischio è sistematica, strutturata e tempestiva; f) La gestione del rischio si basa sulle migliori informazioni disponibili; g) La gestione del rischio è su misura ; h) La gestione del rischio tiene conto dei fattori umani e culturali; i) La gestione del rischio è trasparente e inclusiva; j) La gestione del rischio è dinamica; k) La gestione del rischio favorisce il miglioramento continuo dell organizzazione Domanda: Si indichino sinteticamente le undici misure trasversali obbligatorie per il trattamento del rischio di corruzione previste nel PTPC. 1) Trasparenza e PTTI; 2) Codice di comportamento del Comune di Triggiano; 3) Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi; 4) Disciplina degli incarichi e delle attività non consentite ai pubblici dipendenti; 5) Direttive per l attribuzione degli incarichi dirigenziali - cause ostative al conferimento; 6) Direttive per l attribuzione degli incarichi dirigenziali - verifica dell insussistenza di cause di incompatibilità; 7) Limitazione della libertà negoziale del dipendente pubblico, dopo la cessazione del rapporto di lavoro; 8) Verifica di precedenti condanne per reati contro la pubblica amministrazione; 9) Adozione di misure per la tutela del whistleblower; 10) Formazione dei dipendenti; 11) Monitoraggio del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti Domanda: Si indichino sinteticamente le tre misure specifiche obbligatorie per il trattamento del rischio di corruzione previste nel PTPC. 1) Predisposizione di protocolli di legalità per gli affidamenti; 2) Monitoraggio dei rapporti tra l amministrazione e i soggetti esterni; 3) Criteri di rotazione del personale. Firma
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