A cosa serve la luce 2/29

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1 ing. Domenico Mannelli info Illuminazione

2 A cosa serve la luce trasmette attraverso l occhio le informazioni ai centri della vista nel cervello; Influisce sugli organi del sistema neurovegetativo, che comanda l intero ricambio e le funzioni dell organismo. 2/29

3 luce Quando la luce naturale non è sufficiente bisogna integrarla con quella artificiale che deve rispondere ai seguenti requisiti essenziali: essere sufficiente composizione spettrale più possibile a quella naturale non provocare abbagliamento essere uniforme rispettando i giusti contrasti tra luce e ombra priva di oscillazioni L illuminazione degli ambienti di lavoro deve essere valutata in base alle attività. 3/29

4 Modalità di distribuzione della luce Illuminazione i Illuminazione i Illuminazione i diretta indiretta mista Presenta massimo L ambiente di lavoro è È una combinazione rendimento con lo svantaggio di essere illuminato con luce riflessa (da soffitti o delle precedenti e tende a evitare i facilmente abbagliati pareti), evita difetti accennati l abbagliamento ma ha un basso rendimento e tende a variare i contrasti riducendo la percezione degli oggetti 4/29

5 Cattiva illuminazione: effetti sull uomo Principale organo colpito è l occhio con un quadro noto come astenopia (sindrome da affaticamento visivo) 5/29

6 effetti sull uomo bruciore lacrimazione secchezza senso di corpo estraneo ammiccamento frequente fastidio alla luce pesantezza vsione annebbiata visione sdoppiata stanchezza alla lettura Principali sintomi: 6/29

7 Cause più frequenti Abbagliamento Riflessi Affaticamento dei muscoli palpebrali in stato di contrattura per difendersi dall eccesso di luce 7

8 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori. 8/29

9 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Gli impianti i i di illuminazione i i dei locali li di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d'illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori. 9/29

10 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, devono disporre di un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità. 10/29

11 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Le superfici i vetrate illuminanti i i ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza. 11/29

12 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Gli ambienti, i i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità. 12/29

13 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, i luoghi ed i posti indicati al punto , si devono adottare adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza della illuminazione. 13/29

14 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Illuminazione i sussidiariassidi i Negli stabilimenti i e negli altri luoghi di lavoro devono esistere mezzi di illuminazione sussidiaria da impiegare in caso di necessità Detti mezzi devono essere tenuti in posti noti al personale, conservati in costante efficienza ed essere adeguati alle condizioni ed alle necessità del loro impiego. 14/29

15 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Illuminazione i sussidiariassidi i Quando siano presenti più di 100 lavoratori e la loro uscita all'aperto in condizioni di oscurità non sia sicura ed agevole; quando l'abbandono imprevedibile ed immediato del governo delle macchine o degli apparecchi sia di pregiudizio per la sicurezza delle persone o degli impianti; quando si lavorino o siano depositate materie esplodenti o infiammabili, l illuminazione sussidiaria deve essere fornita con mezzi di sicurezza atti ad entrare immediatamente in funzione in caso di necessità e a garantire una illuminazione sufficiente per intensità, durata, per numero e distribuzione delle sorgenti luminose, nei luoghi nei quali la mancanza di illuminazione costituirebbe pericolo. Se detti mezzi non sono costruiti in modo da entrare automaticamente in funzione, i dispositivi di accensione devono essere a facile portata di mano e le istruzioni sull'uso uso dei mezzi stessi devono essere rese manifeste al personale mediante appositi avvisi. 15/29

16 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.10 Illuminazione naturale ed artificiale i dei luoghi di lavoro Illuminazione i sussidiariassidi i L'abbandono dei posti di lavoro e l'uscita all'aperto del personale deve, qualora sia necessario ai fini della sicurezza, essere disposto prima dell'esaurimento delle fonti della illuminazione sussidiaria Ove sia prestabilita la continuazione del lavoro anche in caso di mancanza dell illuminazione artificiale normale, quella sussidiaria deve essere fornita da un impianto fisso atto a consentire la prosecuzione del lavoro in condizioni ni di sufficiente visibilità. 16/29

17 La normativa tecnica 17/29

18 L abbagliamento abbagliamento perturbatore: dato da sorgenti ad elevatissima luminanza nel campo visivo, riduce la possibilità di vedere chiaramente i dettagli o i contrasti (si può arrivare alla cecità temporanea) abbagliamento inconfortevole: sensazione sgradevole data dalla presenza di oggetti ad elevata luminanza nz alla periferia r del campo visivo (stress da continuo adattamento) 18/29

19 illuminazione nel cantiere È richiesto, dalle norme di sicurezza, che ogni punto del cantiere abbia una illuminazione adeguata. Il valore medio, secondo le norme, va da 100 lux per le zone di passaggio, 500 lux per zone con lavorazioni medie e 700 lux per lavorazioni fini. 19/29

20 ILLUMINAZIONE NEL CANTIERE Posizionare i le lampade in modo da evitare abbagliamenti e scottature Evitare eccessivi i contrasti tra le zone illuminate i e zone buie Proteggerle dagli urti, 20/29

21 ILLUMINAZIONE NEL CANTIERE In cantiere si distinguono i diversi i tipi i di illuminazione: i i ILLUMINAZIONE FISSA: ottenuta con apparecchi di illuminazione che si possono rimuovere solo con l'utilizzo di un utensile o che sono in posizione non accessibile. E' utilizzata per illuminare l'area dei cantieri. Le lampade sono fissate su pali o sul traliccio delle gru ma possono illuminare anche le scale, corridoi. ILLUMINAZIONE MOBILE: ottenuta con apparecchi di illuminazione che si possono facilmente spostare durante le lavorazioni e che quindi sono a portata di mano.. 21/29

22 Lampade mobili Le lampade mobili devono avere un'ottima stabilità per evitare, cadendo, oltre alle rotture, temperature pericolose con possibilità di incendio. Le lampade che producono calore (es. fari alogeni) non devono cadere se appoggiati su un piano inclinato di 29. Per questo motivo è vietato utilizzare fari alogeni in modo mobile senza supporti 22/29

23 ILLUMINAZIONE PORTATILE Ottenuta con apparecchi che possono essere tenuti in mano durante l'uso. Devono avere un'impugnatura in materiale isolante, devono essere protetti contro i danni accidentali da una protezione tipo griglia, calotta, che deve essere fissata saldamente al corpo e non deve essere rimossa completamente per sostituire la lampadina. 23/29

24 ILLUMINAZIONE PORTATILE Per lavorazioni in luoghi conduttori ristretti (delimitati da superfici metalliche) o comunque conduttrici (scavi nel terreno) le lampade portatili devono essere alimentate a bassissima i tensione 29-48V. NORMA CEI EN 60439/4 (CEI 17-13/4) cassetta in policarbonato antiurto coperchietto a molla trasformatore di sicurezza protetto da dispositivo termico prese 220V protette da differenziale magnetotermico anche con orologio per l'accensione programmata delle luci cavo in gomma H07RN-F L=1,5 m -dimensioni: 238x340x180 mm 24/29

25 PLAFONIERE PER PONTEGGI 25W 29V IP44 diffusore rosso in policarbonato collare metallico per il fissaggio al ponteggio complete di lampadine 29V 25W E27 10 m cavo tra la spina e la plafoniera. 6 m tra le plafoniere 25/29

26 Durante le ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilita' il segnale "lavori deve essere munito di apparato luminoso di colore rosso a luce fissa. 26/29

27 Lampada per camminamento corpo in policarbonato antiurto. Coperchio stabilizzato ai raggi UV. fissaggio stabile a parete o a soffitto tramite due staffe metalliche. completa di lampadina fluorescente elettronica 23 W attacco E27 (corrispondente a 125 W ad incandescenza), ore di durata. grado di protezione IP 44 (corpo lampada IP 67). 27/29

28 apparecchi di illuminazione per cantiere Gli apparecchi di illuminazione è opportuno che abbiano un grado di protezione di almeno IP55 (protetto contro gli spruzzi). L illuminazione di sicurezza è necessaria nei cantieri di dimensioni rilevanti, e vanno illuminate le vie di esodo, inoltre devono essere illuminate anche i passaggi interni (vani scala) ed i posti di lavoro. 28/29

29 29/29

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